Rassegna stampa 22 ottobre

SICUREZZA

Sesta generazione. Il programma aeronautico Gcap, che vede la collaborazione tra Gran Bretagna, Italia e Giappone, prosegue senza ridimensionamenti, nonostante le voci di luglio su una possibile spending review britannica. Le industrie capofila Bae Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries stanno lavorando per formare una joint venture paritetica, con una firma prevista entro la fine dell’anno, come confermato dall’AD di Leonardo, Roberto Cingolani. Il Gcap, lanciato nel 2018 e presentato con un nuovo modello concettuale a Farnborough nel 2023, mira a sviluppare un caccia di sesta generazione, con un’entrata in servizio prevista per il 2035 e promette di creare migliaia di posti di lavoro qualificati nei tre paesi coinvolti.
Gianni Dragoni su ILSOLE24ORE.COM

Supercaccia con Giappone e Uk. Entro la fine dell’anno sarà definita la struttura organizzativa del Global Combat Air Program (Gcap), un’iniziativa trilaterale tra Italia, Regno Unito e Giappone per sviluppare un caccia di sesta generazione previsto per il 2035, che promette di rafforzare la tecnologia italiana a livello internazionale e stimolare fusioni nel settore della supply chain. L’accordo, che prevede una partecipazione e ritorni equi tra i tre paesi, è visto come un elemento chiave per lo sviluppo di capacità innovative e per mantenere un vantaggio competitivo, con Leonardo che gioca un ruolo cruciale nel progetto e nel rimpatrio di tecnologia e competenze. La prossima fase del progetto include la formazione di una joint venture tra Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries, con la creazione della società prevista per il primo semestre del 2025, segnando un passo importante verso l’aggregazione dei fornitori nel settore della difesa.
Sofia Fraschini su Giornale

Conferma. Le nazioni coinvolte nel Global Combat Air Programme (GCAP) – Italia, Giappone e Regno Unito – hanno confermato l’intenzione di creare un’organizzazione congiunta entro la fine dell’anno, mentre i partner industriali avanzano verso un accordo per una joint venture parallela. I ministri della difesa dei tre paesi hanno discusso il GCAP durante un incontro più ampio dei ministri della difesa del G7 a Napoli, e i rappresentanti industriali hanno riferito progressi significativi verso la formazione di una joint venture che affiancherà l’organizzazione intergovernativa del GCAP. Il programma, che vedrà la collaborazione tra Leonardo (Italia), Mitsubishi Heavy Industries (Giappone) e BAE Systems (Regno Unito), mira a sviluppare tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, per sostituire i caccia F-2 del Giappone e per condividere la proprietà intellettuale tra i partner.
su FLIGHTGLOBAL.COM

Sostenibilità. Tra i temi al centro del Congresso Astronautico Internazionale, la sostenibilità delle attività spaziali e la sostenibilità sulla Terra e il punto su importanza dei sistemi satellitari. Intervista a Roberto Cingolani (a.d. e d.g. Leonardo) e Giampiero Di Paolo (a.d. Thales Alenia Space Italia).
su RAI NEWS 24

Commiato. Il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius avverte che la Russia potrebbe minacciare gli stati NATO in pochi anni, ma non dispone dei fondi necessari per la difesa, mentre la NATO chiede un aumento delle spese militari tedesche. La rüstungsindustrie tedesca, frustrata dalla situazione di bilancio e dalle politiche di austerità, è riluttante ad espandere la produzione di armi nonostante le richieste del cancelliere Olaf Scholz di sostenere l’industria per aumentare le capacità produttive. La pianificazione finanziaria attuale non prevede fondi sufficienti per coprire il fabbisogno della Bundeswehr, e la riduzione del sostegno alla Ucraina solleva dubbi sull’affidabilità del governo tedesco riguardo agli impegni presi nel settore della difesa. Si stanno formando nuove alleanze come quelle tra Rheinmetall e Leonardo per sfruttare maggiori sinergie nell’industria europea, ma l’incertezza su ciò che accadrà dopo in Germania pone alcuni rischi politici ed economici.
Georg Ismar su Sueddeutsche Zeitung

Adesione. L’articolo discute la necessità di un maggiore sostegno militare e politico da parte della NATO per garantire la sicurezza futura dell’Ucraina, suggerendo che l’adesione dell’Ucraina alla NATO e all’UE potrebbe essere un compromesso accettabile per porre fine alla guerra, nonostante la dolorosa perdita di territorio. Viene proposta una soluzione simile a quella della Germania Ovest del dopoguerra, con l’articolo 5 della NATO a protezione delle aree controllate da Kiev, ma si riconosce che la situazione è diversa, data l’aggressione russa e la mancanza di confini concordati. L’autore sottolinea l’importanza della sicurezza per la ricostruzione dell’Ucraina e avverte che senza un’azione decisa, l’Ucraina potrebbe diventare un paese sconfitto e demoralizzato, con conseguenze negative per la percezione della forza occidentale a livello globale.
Timothy Garton Ash su Financial Times

Assunzioni. Leonardo spa-Divisione Elicotteri investirà circa due milioni di euro per creare una Base Maintenance per elicotteri nel sito di Brindisi, utilizzando un ex hangar in disuso e prevedendo l’assunzione di personale specializzato. Il progetto, che dovrebbe durare 15 mesi compreso l’iter autorizzativo, mira a soddisfare la domanda di manutenzione nel Sud Italia e prevede un traffico di circa 200 movimenti di elicotteri all’anno. L’area sarà dotata di infrastrutture come un impianto fotovoltaico, un’elisuperficie per le operazioni di volo e una zona per la gestione del carburante e la manutenzione dei velivoli.
Stefania De Cristofaro su Gazzetta del Mezzogiorno

Spazio e Cybersecurity. Leonardo sta cercando di espandere la sua presenza nel settore spaziale formando nuove alleanze, seguendo l’esempio della joint venture con Rheinemetall per i carri armati. Il CEO Roberto Cingolani, recentemente riconosciuto nella Top 100 Manager d’Italia di Forbes, sottolinea l’importanza dell’unione delle forze europee per competere con i giganti dello spazio guidati da personalità come Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates. Leonardo ha già avviato una divisione Spazio e sta lavorando con partner come Thales per rafforzare la Space Alliance, migliorandone l’efficienza e la competitività. Cingolani annuncia che un aggiornamento del piano industriale è previsto per l’inizio del 2025, con particolare attenzione alle strategie spaziali e alla cybersecurity.
su CronacaQui Torino

Infinity 2. Una delegazione dell’istituto Carlo Urbani e dell’istituto Medi di Montegiorgio, composta dal docente Ettore Antolini e dallo studente Valentino Espinosa, ha partecipato all’International Astronautical Congress 2024 a Milano, presentando il progetto “Infinity 2”. Durante l’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 10.000 delegati da 106 nazioni, il progetto “Infinity 2” degli studenti è stato selezionato tra 2.300 proposte per mostrare i risultati ottenuti dall’analisi dell’atmosfera terrestre. Il successo del progetto ha suscitato l’interesse del Cluster Aerospace di Regione Marche e Leonardo, che considera la possibilità di continuare la collaborazione con il progetto “Infinity”, mentre lo studente Espinosa ha condiviso l’importanza dell’esperienza per la formazione degli studenti coinvolti.
Alessio Carassai su Resto del Carlino Fermo

Elettrolisi dell’acqua. La start-up italiana Miprons sta sviluppando un sistema di propulsione spaziale innovativo che utilizza l’elettrolisi dell’acqua per generare spinta, con l’obiettivo di rendere le operazioni satellitari più efficienti e sostenibili. L’astronauta Roberto Vittori si è unito al progetto come ambassador, mentre la società ha stretto un accordo di co-sviluppo con Thales Alenia Space Italia e mira a un’espansione internazionale, con piani di quotazione in Borsa e l’obiettivo di catturare l’1% del mercato della propulsione spaziale entro il 2029. Miprons, fondata da Angelo Minotti e protetta da brevetti internazionali, prevede di raggiungere la piena operatività con un team globale e di realizzare il primo volo commerciale della sua tecnologia entro il 2026.
Andrea Biondi su Sole 24 Ore

Senza pregiudizi. Amalia Ercoli-Finzi è stata la prima donna a laurearsi in Ingegneria aeronautica in Italia e ha avuto un ruolo chiave nella missione spaziale Rosetta, lavorando con la NASA e le agenzie spaziali italiana ed europea. Con una carriera di oltre sessant’anni dedicata all’astronomia, ha anche contribuito alla letteratura scientifica e alla promozione dell’educazione delle donne nelle STEM, come dimostra il suo libro “Le ragazze della luna”. Ercoli-Finzi, che ha equilibrato la sua carriera con una grande famiglia, sottolinea l’importanza di sfidare i pregiudizi di genere e incoraggiare le giovani ragazze a esplorare tutti gli ambiti di interesse, dalla meccanica all’astronomia.
Filippo Maria Battaglia su Stampa

Starlink. Un militare italiano è indagato per aver presumibilmente passato informazioni riservate al manager italiano di SpaceX, Andrea Stroppa, riguardanti il progetto Starlink di Elon Musk. Il militare, Anelo Antonio Masala, avrebbe agito come una talpa all’interno dello Stato maggiore della difesa, con l’obiettivo di accelerare l’implementazione di Starlink per usi militari, diplomatici e civili in Italia. Le intercettazioni rivelano che Masala e Stroppa collaboravano strettamente per influenzare il progetto, con Masala che riceveva domande in anticipo prima di una presentazione di Starlink alla Difesa, e Stroppa che assicurava di spingere internamente in SpaceX per il successo del progetto in Italia.
Sara Monaci su Sole 24 Ore

Accordo. Boeing ha raggiunto un accordo preliminare con i sindacati che potrebbe porre fine a uno sciopero di cinque settimane, prevedendo un aumento salariale del 35% in quattro anni e bonus aggiuntivi, con costi significativi per l’azienda. Il nuovo CEO Kelly Ortberg affronta la sua prima grande sfida con lo sciopero e ha già annunciato tagli del personale e un pacchetto di rifinanziamento per stabilizzare l’azienda, mentre si prepara a presentare i risultati trimestrali con perdite significative e una forte riduzione della liquidità. La ratifica dell’accordo da parte dei lavoratori è incerta, ma essenziale per evitare ulteriori costi e per permettere a Ortberg di attuare i suoi piani per il futuro dell’azienda, inclusa la vendita di asset non strategici.
Mara Monti su Sole 24 Ore eLeonard Berberi su Corriere della Sera

Intoccabile duopolio. Airbus e Boeing dominano il mercato dell’aviazione commerciale da oltre trent’anni, con una forte domanda di aerei che ha aperto ampi orizzonti per entrambi, ma quando uno dei due giganti incontra problemi, l’intero settore ne risente, inclusi i produttori e le compagnie aeree. Boeing ha affrontato gravi difficoltà, tra cui incidenti che hanno messo in dubbio la sua affidabilità, scioperi, tagli di posti di lavoro e una massiccia raccolta fondi, che hanno avuto ripercussioni su tutta l’industria aeronautica e hanno causato ritardi nelle consegne e un divario tra ordini e consegne. Nonostante le sfide, la concorrenza esterna è limitata, con produttori come Embraer, Bombardier, Mitsubishi e Comac che lottano per competere efficacemente, lasciando il duopolio Airbus-Boeing saldamente al comando del mercato, nonostante le preoccupazioni per il cambiamento climatico e la potenziale “vergogna di volare”
Jean Michel Bezat su Monde

Cybersecurity. La trasformazione digitale è diventata una componente chiave per le aziende, che aumentano gli investimenti in tecnologia per sviluppare servizi automatizzati e interagire digitalmente con i clienti, ma ciò comporta anche una maggiore esposizione a rischi informatici. La sicurezza informatica è spesso sottovalutata nei consigli di amministrazione, nonostante le gravi conseguenze economiche e reputazionali che possono derivare da attacchi cyber o incidenti informatici. È fondamentale che i vertici aziendali comprendano l’importanza della cybersecurity, integrino la gestione del rischio in modo multidimensionale e sviluppino una strategia di resilienza a lungo termine, in linea con le normative europee e nazionali, per mitigare i rischi e sostenere la trasformazione digitale.
Greta Nasi su Sole 24 Ore

IA per pilotare gli aerei. Airbus ha compiuto un importante passo avanti nell’assistenza al pilotaggio con il programma Dragonfly, dimostrando la capacità di un A350 di eseguire un atterraggio d’emergenza automatizzato senza intervento umano, sebbene l’IA non sia destinata a sostituire i piloti. Tuttavia, l’adozione su larga scala dell’intelligenza artificiale nel settore aeronautico richiede ancora lo sviluppo di modelli IA affidabili e processori innovativi, oltre a superare sfide legate alla fiducia e alla spiegabilità delle decisioni prese dall’IA. Il nuovo regolamento europeo sull’IA, l’IA Act, potrebbe influenzare il livello di automazione a bordo degli aerei, con l’EASA che lavora verso la certificazione di sistemi di assistenza al pilotaggio basati sull’IA, ma con decisioni ancora sotto controllo umano.
Florine Galéron su Tribune

Ripensamento. Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha sollecitato una revisione delle leggi sul diritto d’autore per consentire alle aziende tecnologiche di addestrare modelli di intelligenza artificiale senza violare i diritti di proprietà intellettuale. Elogiando la flessibilità delle leggi giapponesi sul copyright, ha sottolineato la necessità di un nuovo quadro legale che definisca l’uso equo dei materiali, paragonando l’uso di dati per creare nuovi contenuti all’apprendimento da libri di testo. La questione dei diritti di proprietà intellettuale è diventata controversa con lo sviluppo accelerato dell’IA generativa, portando Microsoft a firmare accordi di licenza per l’uso dei dati e affrontando cause legali da parte di aziende come The New York Times e Getty Images.
Katie Prescott su Times

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Ires premio. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, durante l’assemblea di Assolombarda a Milano, ha discusso con il Governo una riforma dell’Ires che incentivi le imprese a reinvestire i propri utili in tecnologia, produttività, welfare e formazione. Orsini ha sottolineato l’importanza di rendere l’Italia e l’Europa più competitive, superando la burocrazia e adottando una transizione ambientale con neutralità tecnologica. Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha ribadito la necessità di una nuova Europa e di investimenti per competere, affrontando anche temi come l’energia e l’innovazione.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Transizione 5.0. Gli imprenditori riuniti all’assemblea di Assolombarda a Milano hanno espresso preoccupazione per la burocrazia europea e italiana, ritenendo troppo complessi e poco accessibili gli incentivi della Transizione 5.0. Emma Marcegaglia e altri leader aziendali hanno criticato l’approccio europeo alla transizione energetica, ritenuto troppo ideologico e non neutrale, sottolineando l’importanza della competitività e della ricerca, e suggerendo una possibile apertura al nucleare di piccola taglia. La necessità di semplificare e migliorare la misura della Transizione 5.0 è stata unanime tra gli imprenditori, che chiedono anche una governance europea più agile e meno unanime per favorire la competitività e l’innovazione, in particolare nel digitale.
su Sole 24 Ore

Assalto. Il Parlamento è in attesa del testo finale della legge di Bilancio, con il Tesoro che sta apportando gli ultimi ritocchi, nonostante la pressione di partiti e lobbisti; la struttura della manovra rimane solida. La questione degli stipendi dei manager pubblici è al centro del dibattito, con una possibile imposizione di un tetto di 80 mila euro netti all’anno, ma il perimetro di applicazione e le amministrazioni coinvolte restano da definire. Altre misure discusse includono le agevolazioni fiscali per le famiglie e l’aumento della tassa sulle criptovalute, con la Lega che si oppone a quest’ultima e si prepara a presentare emendamenti in Parlamento.
Luca Monticelli su Stampa

Concordato. Il concordato preventivo biennale sta ricevendo poche adesioni, nonostante il recente aumento, e potrebbe non generare i gettiti previsti, mettendo a rischio le misure fiscali proposte nella Legge di Bilancio, che oggi sarà presentata alla Camera. Il governo deve affrontare diverse richieste di modifica alla manovra, tra cui la gestione delle accise sui carburanti e possibili nuovi prelievi, mentre si discute anche di un nuovo tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici e di modifiche alle tasse sulle criptovalute. Due nuovi codici per i contratti pubblici e gli incentivi alle imprese sono stati approvati, mentre il governo cerca di semplificare le procedure per il Pnrr e di utilizzare beni sequestrati alla mafia per gli studentati.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Taglia stipendi. I dirigenti di alto livello dei ministeri italiani esprimono preoccupazione per una nuova norma proposta dal governo di Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che mira a ridurre gli stipendi dei manager delle società che ricevono finanziamenti statali. La norma, ancora in fase di definizione, potrebbe tagliare gli stipendi dei dirigenti fino a 160 mila euro lordi, suscitando malcontento tra i funzionari di Palazzo Chigi e incertezza tra i ministri, che difendono la Pubblica amministrazione. La misura, parte di una manovra più ampia, escluderebbe i dirigenti della Pubblica amministrazione ma colpirebbe i manager di enti e società pubbliche, nonché privati che ricevono contributi strutturali dallo Stato, con l’obiettivo di moralizzare le retribuzioni nel settore pubblico.
su Repubblica

Trucchi. Il ministero dell’Economia italiano sta cercando di imporre limiti ai compensi dei manager delle società pubbliche, ma molti stanno eludendo il tetto di 240 mila euro attraverso l’emissione di obbligazioni o norme ad hoc. Alcuni dirigenti, come quelli di Aci, Sace e Anas, hanno mantenuto o superato il limite grazie a queste deroghe, con compensi che vanno dai 365 mila ai 770 mila euro. Il governo Meloni ha permesso alcune eccezioni, come nel caso della società Stretto di Messina, dove i dirigenti guadagnano oltre il tetto stabilito senza emettere bond, grazie a una norma specifica inserita in un decreto.
Antonio Fraschilla su Repubblica

Incentivi. Il governo italiano, con il sostegno del ministro delle Imprese Adolfo Urso, intende far pagare ai giganti del digitale come Google e Meta un contributo per l’utilizzo della rete, per compensare gli investimenti degli operatori di telecomunicazioni. Le Big Tech si oppongono, sostenendo che i loro servizi sono il motivo principale per cui le persone pagano per l’accesso a Internet e che un tale contributo danneggerebbe i consumatori e violerebbe la neutralità della rete. Gli emendamenti proposti richiederebbero alle Big Tech di negoziare privatamente con le telco la somma da pagare in base al traffico generato, con l’Agcom come arbitro, segnando un precedente in Europa e sfidando le obiezioni delle aziende digitali riguardo la frammentazione regolatoria.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

Più investimenti. Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, durante l’assemblea annuale ha evidenziato la necessità di una nuova strategia industriale europea che superi gli ostacoli alla crescita, chiedendo meno rigidità decisionale e una regolamentazione più pragmatica. Ha sottolineato l’importanza di un fondo comune per la transizione industriale e ha criticato gli obiettivi irrealistici dell’UE, come il bando delle auto a combustione entro il 2035, che mette a rischio posti di lavoro. Spada ha inoltre richiesto al Governo italiano una revisione della spesa e una riduzione della pressione fiscale, oltre a sostenere l’energia nucleare come parte essenziale della strategia di transizione energetica del Paese.
Luca Orlando su Sole 24 Ore

Aiutare chi innova. Durante l’assemblea annuale di Assolombarda, il presidente Alessandro Spada ha evidenziato la forza economica della Lombardia, che contribuisce significativamente al PIL italiano, ma ha espresso preoccupazione per la mancanza di peso politico e rappresentanza adeguata delle imprese lombarde. Spada ha sollecitato il governo a migliorare le condizioni per le imprese, in particolare per quanto riguarda il programma Transizione 5.0, che stenta a decollare con solo 70 milioni di euro in crediti d’imposta erogati su 6 miliardi disponibili. Il ministro Adolfo Urso ha risposto alle preoccupazioni, promettendo di esaminare le possibilità di miglioramento e annunciando la presentazione di un progetto per la produzione di reattori nucleari in Italia entro la fine dell’anno.
Francesco Manacorda su Repubblica

Prime rate. La Banca del Popolo cinese ha ridotto il prime rate a un anno dal 3,35% al 3,10% e il tasso a cinque anni dal 3,85% al 3,60%, con l’obiettivo di stimolare la domanda di prestiti e sostenere la ristrutturazione del settore immobiliare. In aggiunta, è stata effettuata una prima operazione di swap sulla Borsa, iniettando liquidità per 50 miliardi di yuan (circa 6,5 miliardi di euro) per sostenere le quotazioni e la liquidità di mercato. Queste misure mirano a raggiungere una crescita del PIL del 5% entro fine anno, in un contesto di crisi immobiliare e di una domanda interna debole, nonostante le critiche sulla metodologia statistica e la necessità di riforme strutturali nell’economia cinese.
su Sole 24 Ore

Cina. Le aziende quotate nelle principali borse della Cina hanno notevolmente aumentato i riacquisti di azioni nel 2024, con un totale di 33 miliardi di dollari fino ad ora, superando il record precedente e raddoppiando il totale dell’anno scorso, in risposta agli sforzi di Pechino di rilanciare un mercato azionario in difficoltà. La strategia di stimolo, che include prestiti della banca centrale per finanziare i riacquisti, ha visto un aumento significativo dell’attività di buyback, soprattutto dopo l’annuncio di un piano di prestiti di 300 miliardi di RMB, con grandi aziende come Sinopec che hanno annunciato piani di riacquisto. Questo aumento dei riacquisti, insieme a una diminuzione delle nuove emissioni di azioni, è parte di una politica più ampia che mira a migliorare la governance del mercato e a incrementare i rendimenti per gli investitori, con previsioni di Goldman Sachs che indicano un ritorno di 3 trilioni di RMB agli azionisti quest’anno.
Wang Xueqiao su Financial Times

Divario. I Paesi nordamericani del G7 hanno visto aumentare il loro divario di produttività rispetto agli altri membri, passando dal 18% nel 2001 al 35% nel 2023, sollevando preoccupazioni sulla capacità del gruppo di sostenere lo sviluppo sostenibile, in particolare in Africa. Barbara Cimmino di Confindustria sottolinea l’importanza di partenariati pubblico-privati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, mentre Andrea Poggi di Deloitte Italia evidenzia la necessità di riforme educative e di iniziative strategiche per mantenere la competitività e la sicurezza economica del G7. La riduzione degli investimenti cinesi in Africa rappresenta un’opportunità per i Paesi del G7 di aumentare il loro impatto e leadership nello sviluppo globale.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Etiopia. L’Etiopia ha avviato la prima offerta pubblica iniziale (IPO) per il 10% di Ethio Telecom, mirando a raccogliere circa 255 milioni di dollari, con l’obiettivo di aprire e liberalizzare l’economia del paese. Il governo etiope prevede di vendere ulteriori azioni fino al 45% dopo il debutto dell’Ethiopian Securities Exchange, con l’intento di attrarre investitori internazionali e stimolare la crescita economica. Nonostante le sfide economiche e sociali attuali, l’apertura del mercato azionario è vista come un potenziale catalizzatore per il rinnovamento economico a lungo termine, con la possibilità di attirare capitali esteri e stimolare settori chiave.
Alberto Magnani su Sole 24 Ore

IA. Il Festival delle Regioni e delle Province autonome a Bari ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra istituzioni per affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale, della transizione ecologica e digitale, e della salute. Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha evidenziato una diminuzione delle impugnative delle leggi regionali, segno di un miglior dialogo tra Stato e Regioni, mentre si discute anche di rivedere il limite ai mandati dei governatori. Durante l’evento, sono stati affrontati temi come l’uso etico dell’intelligenza artificiale in sanità, la necessità di una prevenzione efficace contro i cambiamenti climatici e l’importanza di un approccio condiviso e collaborativo per il benessere dei cittadini e lo sviluppo sostenibile.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

IA e gli umanisti. La Fondazione Randstad AI e Humanities è stata creata per promuovere l’integrazione tra intelligenza artificiale e scienze umane, riconoscendo l’importanza di un approccio interdisciplinare nello sviluppo etico e responsabile dell’AI. Presieduta da Paola Pisano, la Fondazione avvierà programmi di ricerca e formazione che esplorano l’impatto sociale, etico e culturale dell’AI, oltre a studiare come questa sta cambiando il mercato del lavoro. La Fondazione ha già stabilito collaborazioni internazionali, tra cui alleanze con la Cambridge University e l’UNESCO, per progetti di ricerca e sviluppo etico e inclusivo dell’intelligenza artificiale.
Cristina Casadei su Sole 24 Ore

Ex Ilva. Con la riaccensione dell’altoforno 1, Acciaierie d’Italia (ex Ilva) ha iniziato a ridurre l’uso della cassa integrazione, mirando a una piena occupazione e avviando il percorso verso la decarbonizzazione. I sindacati esprimono preoccupazione per il rischio di vendita frazionata dell’azienda e possibili tagli occupazionali, mentre il ministro del Lavoro assicura l’attenzione del governo sulla garanzia dei posti di lavoro e sulla transizione verso un futuro prospero per l’azienda e i lavoratori. Il piano di transizione prevede la rimozione del carbone e l’adozione di tecnologie innovative, con l’impegno del governo a supportare il processo complesso verso una transizione efficace.
Domenico Palmiotti su Sole 24 Ore

Stellantis. Il governo Meloni richiede a John Elkann, presidente di Stellantis, un piano industriale che assicuri occupazione e produttività in Italia, ma non ha ancora convocato un incontro con sindacati o azienda. Il ministro Adolfo Urso sottolinea l’importanza di un impegno da parte di Stellantis per sostenere l’industria automobilistica italiana, mentre la produzione negli stabilimenti italiani ha subito un calo significativo. I sindacati si sono uniti in una manifestazione a Roma per la prima volta dal 1994, e il ministro Matteo Salvini esprime preoccupazione per possibili licenziamenti, sottolineando l’obbligo di Stellantis di rispettare gli investimenti pubblici ricevuti in passato.
Anna Rocco su Mf

Inverno demografico. Il numero di nascite in Italia continua a diminuire, con un calo del 3,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente, scendendo a 379.890 nascite, e la tendenza negativa si protrae nel 2024 con una stima di poco oltre le 370.000 nascite. Il tasso di fecondità è sceso a 1,20 figli per donna nel 2023, con una leggera ripresa a 1,21 nei primi sette mesi del 2024, ma non sufficiente a invertire la tendenza. La diminuzione delle nascite è attribuibile principalmente al calo tra le coppie di genitori italiani, mentre l’età media delle madri alla nascita del primo figlio rimane stabile a 31,7 anni e cresce la percentuale di nascite fuori dal matrimonio al 42,4%.
Carlo Marroni su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Sostegno alla mediazione. Durante l’incontro a Roma tra la premier italiana Giorgia Meloni e l’Emiro del Qatar Sheikh Tamim Bin Hamad Al Thani, l’Italia ha espresso sostegno alla mediazione del Qatar per risolvere la crisi mediorientale, con particolare attenzione alla situazione a Gaza e alla missione UNIFIL in Libano. Il Presidente italiano Sergio Mattarella ha elogiato il ruolo positivo del Qatar nella promozione di soluzioni negoziali al conflitto, sottolineando l’importanza del partenariato tra Italia e Qatar in un contesto di crisi globali. La visita ha rafforzato le relazioni bilaterali, con la firma di accordi su difesa e sicurezza energetica, tra cui un memorandum di intesa tra Fincantieri e Barzan, e accordi per promuovere l’accesso delle imprese italiane al mercato qatariota nei settori delle costruzioni e della sanità.
Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore

Spie. Israele ha arrestato sette suoi cittadini, tra cui due minorenni, per aver presumibilmente condotto attività di spionaggio per conto dell’Iran, prendendo di mira siti militari ed energetici per due anni e ricevendo pagamenti in criptovaluta. I sospetti sono accusati di gravi reati di sicurezza, di aver fornito informazioni che potrebbero favorire attacchi nemici e di essere stati diretti da due agenti iraniani. In mezzo a questi arresti, Israele ha lanciato attacchi aerei contro obiettivi affiliati agli Hezbollah in Libano, mentre un inviato della Casa Bianca si reca a Beirut per cercare un accordo globale per prevenire futuri conflitti.
Neri Zilber su Financial Times

Cessate il fuoco. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, insieme ai generali, propone un cessate il fuoco nel conflitto con Hezbollah in Libano, ma con condizioni che permettano all’esercito israeliano di intervenire per prevenire il riarmo del gruppo sciita e garantire la libertà di operazione aerea. La comunità internazionale e il governo libanese potrebbero non accettare queste richieste, mentre l’inviato della Casa Bianca, Amos Hochstein, cerca di mediare un accordo, e il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, chiede tutele per i soldati italiani dell’UNIFIL. Nel frattempo, la situazione umanitaria nel Nord è critica, con attacchi missilistici e droni intercettati, e il segretario di Stato USA Antony Blinken si reca in Medio Oriente per un ultimo tentativo di tregua, specialmente nella Striscia di Gaza.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Pressing. Israele ha proposto un piano per disarmare Hezbollah in Libano, richiedendo un ruolo attivo per le sue forze di difesa (IDF) e la libertà di operare nello spazio aereo libanese, in contrasto con la risoluzione 1701 dell’ONU. Il piano, accolto con freddezza dall’ONU e considerato improbabile dalla comunità internazionale, suggerisce anche la sostituzione della missione UNIFIL con una forza multinazionale che possa esercitare maggiore pressione sul governo libanese. L’inviato USA Amos Hochstein sta lavorando per rafforzare il dispiegamento delle forze armate libanesi nel sud del Libano, ma il Libano rimane fermo sul mantenimento della risoluzione 1701, opponendosi a modifiche che potrebbero influenzare gli sforzi diplomatici in corso.
Francesco Semprini su Stampa

Il forziere. Le forze armate israeliane hanno intensificato gli attacchi contro Hezbollah in Libano e Siria, distruggendo un bunker finanziario a Beirut e uccidendo un alto responsabile finanziario a Damasco. Un ospedale a Beirut è stato colpito, causando morti e feriti, mentre l’IDF continua a mirare alle infrastrutture finanziarie di Hezbollah, inclusi presunti bunker sotto ospedali. Parallelamente, ci sono segnali di un possibile “mini-accordo” per una tregua temporanea tra Israele e Hamas, con negoziati in corso per il rilascio di ostaggi.
Paolo Brera su Repubblica

Doppio lavoro. I militari libanesi sono costretti a svolgere lavori secondari, come imbianchini o fattorini, per sopravvivere a causa degli stipendi insufficienti forniti dallo Stato Maggiore. L’esercito libanese, composto da circa 70 mila effettivi e privo di risorse adeguate, è sotto pressione per mantenere la pace e smilitarizzare aree strategiche, nonostante la mancanza di personale e attrezzature. La crisi economica ha colpito duramente le forze armate, riducendo gli stipendi e i servizi essenziali come la sanità, costringendo i soldati a coprire le proprie spese e a lavorare doppi turni per far fronte alle necessità quotidiane.
Fabio Tonacci su Repubblica

Garanzie. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha visitato Tel Aviv e Ramallah per discutere questioni relative a Gaza e al Libano, mentre l’aeroporto di Tel Aviv è stato temporaneamente chiuso per il timore di un attacco con droni. In Israele, è stata sgominata una rete di spie iraniane, con l’arresto di sette cittadini, accusati di aver fornito informazioni sensibili a Teheran e di aver pedinato importanti figure israeliane. La situazione a Gaza rimane tesa con bombardamenti e migliaia di profughi in fuga, mentre si segnala l’uccisione misteriosa di un’ostaggio israeliana e attacchi a Damasco e Beirut, compreso il parcheggio dell’ospedale Rafik Hariri.
Nello del Gatto su Stampa

Screditare Unifil. I media israeliani hanno dato risalto a testimonianze che accusano la missione UNIFIL di essere stata asservita a Hezbollah, con un ex casco blu danese che sostiene limitazioni e mancanza di azione contro violazioni della Risoluzione 1701. Un prigioniero di Hezbollah avrebbe rivelato pagamenti a soldati ONU per complicità in attacchi contro Israele, mentre UNIFIL nega le accuse e si dichiara impegnata nel mantenimento della pace nel Sud del Libano. La situazione tra Israele e UNIFIL rimane tesa, nonostante un apparente rasserenamento dei toni ufficiali, con il premier Netanyahu che non insiste più sulla partenza delle truppe internazionali per la loro sicurezza.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera

Moldavia nella Ue. La Moldavia ha approvato con il 51,7% dei voti un referendum per l’adesione all’Unione Europea, ma con un margine molto stretto e in mezzo ad accuse di interferenze russe. La presidente uscente Maia Sandu si è fermata al 42,5% nelle elezioni presidenziali, andando al ballottaggio contro il candidato filorusso Alexandru Stoianoglo, che ha sorprendentemente ottenuto il 26%. Il voto riflette una divisione nel paese e una sfida per Sandu, che dovrà navigare il processo di adesione all’UE in un contesto politico incerto e con la pressione della diaspora moldava, che contribuisce significativamente all’economia nazionale.
Marco Imarisio su Corriere della Sera

Brics. Il presidente russo Vladimir Putin ospita il summit dei Brics a Kazan, simbolo della sua visione ortodossa e del desiderio di sfidare il racconto occidentale del suo isolamento, con l’organizzazione ora espansa a includere nuovi membri come Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi. I Brics, inizialmente visti con scetticismo, sono diventati un punto di riferimento per i Paesi del Sud globale che cercano di sfuggire all’egemonia occidentale e desiderano una governance globale più multipolare, nonostante le tensioni interne tra membri come Cina e Russia contro India e Brasile. Nonostante le divisioni interne, i Brics rappresentano una forza attrattiva per i Paesi emergenti che cercano un ruolo nell’ordine mondiale in evoluzione, spingendo l’Occidente a prendere sul serio il loro potenziale impatto sugli equilibri globali.
Paolo Valentino su Corriere della Sera

Moldavi italiani. La comunità moldava in Italia, rappresentata da persone come Elena Putina e Valentina Spinu, ha giocato un ruolo cruciale nel referendum per l’integrazione europea del loro paese, esprimendo massicciamente il proprio voto a favore del cambiamento e della democrazia, nonostante le divisioni interne tra pro-Europa e filorussi. Il seggio Torino 2 ha visto una grande affluenza di moldavi residenti, che hanno partecipato attivamente al voto, considerato fondamentale per il futuro del loro paese e delle nuove generazioni. La diaspora moldava in Piemonte, che conta oltre 7.000 residenti, si è mobilitata per sostenere la presidente Maia Sandu e guarda con speranza al ballottaggio del 3 novembre, vedendo nel voto un passo importante per lo sviluppo e la democratizzazione della Moldova.
Cristina Palazzo su Repubblica

Seul. La Corea del Sud ha esortato la Russia a cessare il dispiegamento di truppe nordcoreane per aiutare il conflitto in Ucraina, citando le preoccupazioni per la sicurezza internazionale e le violazioni delle risoluzioni delle Nazioni Unite. L’intelligence sudcoreana ha fornito prove dell’addestramento di soldati nordcoreani in Russia e ha affermato che esiste un accordo di assistenza militare reciproca tra Russia e Corea del Nord. Nonostante queste affermazioni, la Russia sostiene che la sua cooperazione con la Corea del Nord è legittima e non costituisce una minaccia per la sicurezza della Corea del Sud, mentre la NATO e la Cina chiedono una de-escalation.
Max Seddon su Financial Times

Crisi con Mosca. La Corea del Sud ha accusato la Corea del Nord di inviare soldati in Russia per addestrarsi e potenzialmente combattere in Ucraina, un’accusa che sia Mosca che Pyongyang negano. Gli Stati Uniti e la NATO non hanno confermato l’invio di truppe nordcoreane, ma esprimono preoccupazione per l’escalation del conflitto. Nel frattempo, gli USA hanno rafforzato il loro sostegno all’Ucraina con un pacchetto di aiuti militari del valore di 400 milioni di dollari, mentre continuano le discussioni sulle richieste ucraine di armamenti a lungo raggio e l’adesione alla NATO.
Giuseppe Agliastro su Stampa

400 milioni. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di 400 milioni di dollari durante la sua visita a Kiev, confermato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il pacchetto include munizioni, equipaggiamenti e armamenti, con un focus sulle capacità di difesa aerea dell’Ucraina, i preparativi per l’inverno e l’uso di armi a lungo raggio. Zelensky ha inoltre evidenziato l’intenzione di aumentare la produzione di droni, missili da crociera e sistemi di difesa aerea, e ha menzionato i piani per una nuova riunione in formato Ramstein per coordinare ulteriori aiuti internazionali.
su Corriere della Sera

Brics per sfidare l’Occidente. Il presidente russo Vladimir Putin ha ospitato il summit dei BRICS a Kazan, in Russia, per promuovere un nuovo ordine mondiale e dimostrare che la Russia non è isolata nonostante le sanzioni occidentali. Il summit ha visto la partecipazione di leader di vari paesi emergenti e ha discusso di questioni globali, con la presenza del segretario dell’ONU Antonio Guterres per trattare la crisi in Medio Oriente e in Ucraina. La città di Kazan è stata trasformata per l’evento, con misure di sicurezza elevate e attività culturali sospese, mentre Putin ha pianificato numerosi incontri bilaterali per rafforzare le alleanze internazionali.
Rosalba Castelletti su Repubblica

Pattugliamento. L’India e la Cina hanno concordato nuovi accordi per il pattugliamento lungo il loro controverso confine, allentando potenzialmente le tensioni in vista del vertice dei BRICS in Russia. L’accordo è stato annunciato dal segretario agli Esteri indiano, Vikram Misri, e giunge dopo intensi negoziati diplomatici e militari seguiti agli scontri mortali del 2020. Anche se i dettagli dell’accordo non sono stati resi noti, la mossa segna un passo verso la de-escalation in una delle regioni più instabili dell’Asia, nonostante gli investimenti in corso da parte di entrambe le nazioni per rafforzare la loro presenza al confine.
Edward White su Financial Times

MacDonald. Donald Trump ha messo in scena un evento al McDonald’s in Pennsylvania, servendo finti ordini a finti clienti per promuovere la sua immagine di uomo del popolo, in contrasto con Kamala Harris, che ha realmente lavorato in un McDonald’s durante gli studi universitari. Elon Musk ha lanciato una lotteria politica che offre un milione di dollari al giorno a chi firma una petizione a favore della libertà di parola e del diritto di portare armi, con l’obiettivo di influenzare gli elettori negli Stati in bilico. Le autorità della Pennsylvania stanno indagando sulla legalità della lotteria di Musk, mentre la campagna elettorale entra nelle ultime due settimane prima delle elezioni presidenziali.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Lotteria. La contea di Erie in Pennsylvania è una delle quindici contee decisive per le elezioni presidenziali statunitensi, con cinque di queste in Pennsylvania e le altre sparse in vari stati chiave. La campagna elettorale è intensa, con entrambi i candidati che visitano la contea e discutono temi come economia, tasse e posti di lavoro, mentre la popolazione locale è preoccupata per l’inflazione e il costo della vita. L’articolo riporta anche una gaffe di Trump riguardante il golfista Arnold Palmer, mentre si sottolinea l’importanza dell’istruzione secondo la First Lady Jill Biden, con la Casa Bianca che apre le porte a nuove esperienze educative per i visitatori.
Alberto Simoni su Stampa

Non sei il nostro re. Durante una visita ufficiale in Australia, il re Carlo III è stato contestato dalla senatrice aborigena Lidia Thorpe, che lo ha accusato di genocidio e ha rifiutato di riconoscerlo come sovrano, simboleggiando il risentimento degli aborigeni verso la monarchia britannica e le cicatrici del colonialismo. La protesta di Thorpe riflette un malcontento più ampio nei Paesi del Commonwealth, alcuni dei quali, come Barbados, hanno già abbandonato la monarchia, mentre altri, inclusi Canada e Australia, stanno considerando di diventare repubbliche. Il dibattito si estende anche alle richieste di scuse e riparazioni per i danni del colonialismo, temi delicati per la monarchia britannica e il governo del Regno Unito, che evitano di affrontare la questione delle compensazioni post-coloniali.
Antonello Guerrera su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Paesi sicuri, ecco la lista. Il governo italiano ha approvato un decreto che stabilisce una lista di 19 paesi considerati sicuri per il rimpatrio dei migranti, in seguito a tensioni con la magistratura che aveva precedentemente bocciato il trasferimento di alcuni immigrati in Albania. Il Ministro della Giustizia Nordio ha criticato i giudici per non aver compreso una sentenza della Corte europea, sostenendo che la legge deve essere applicata. Contemporaneamente, si è verificato uno scontro tra la ministra per la Famiglia Roccella e l’ordine dei medici riguardo alla maternità surrogata, mentre il governo, con il supporto dell’UE, mantiene una posizione ferma contro l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani.
Paola Caro su Corriere della Sera

Mini decreto. Il decreto legge sull’immigrazione, dopo l’intervento del Quirinale, è stato ridotto a un testo “mini” che elenca 19 Paesi sicuri per il rimpatrio, evitando così un conflitto diretto con il Presidente della Repubblica e la magistratura. Il governo di Giorgia Meloni procede con il decreto nonostante le probabili disapplicazioni da parte dei giudici, cercando di mandare un segnale politico contro le toghe e mantenendo la pressione sul potere giudiziario. La situazione politica è complicata dalla legge di bilancio non ancora firmata e da un lieve calo nei sondaggi, con Fratelli d’Italia che scende al 28,2%, mentre il governo cerca di distogliere l’attenzione con annunci sui presunti successi dei primi due anni di mandato.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Toghe. La corrente di destra della magistratura italiana, Magistratura Indipendente, si è distanziata dalle azioni del giudice Marco Patarnello, sottolineando che il Primo Ministro, a prescindere dal partito, è un interlocutore istituzionale da rispettare e non un avversario. Altre correnti della magistratura e il gruppo anti-correnti hanno espresso disaccordo con Magistratura Indipendente, sostenendo l’importanza dell’unità e dell’indipendenza della magistratura di fronte alle critiche politiche. La tensione tra la magistratura e il governo si intensifica in vista delle elezioni per i nuovi vertici dell’Associazione Nazionale Magistrati, con dibattiti sulla necessità di mantenere l’imparzialità e l’indipendenza della giustizia.
Giovanni Bianconi su Corriere della Sera

Conflitto. Il governo di Giorgia Meloni ha approvato un decreto per legalizzare i centri per migranti in Albania e stabilire una lista di Paesi sicuri, in risposta alla decisione del tribunale di trasferire in Italia 12 migranti detenuti in Albania. La mossa ha scatenato un conflitto con la magistratura, esacerbato da un’e-mail del magistrato Marco Patarnello che criticava il governo, portando a un aumento della tensione politica e a richieste di licenziamento da parte del vicepresidente Matteo Salvini. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza del dialogo e della mediazione tra le autorità pubbliche nel mezzo di questo scontro istituzionale.
Manuel Tori su El Mundo

Costituzione. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha sollevato polemiche con un’intervista su Repubblica in cui discute i confini tra politica e magistratura, suscitando reazioni dell’opposizione che accusa il governo di voler indebolire l’indipendenza della giustizia e cancellare la separazione dei poteri. La maggioranza, in particolare Fratelli d’Italia, difende La Russa e punta ad accelerare la riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere dei magistrati, mentre l’opposizione e alcuni esponenti della società civile organizzano proteste e criticano il governo per l’attacco ai principi costituzionali. La tensione si inserisce in un contesto più ampio di scontro tra il governo e il potere giudiziario, con la riforma della giustizia che dovrebbe arrivare in Aula tra un mese, e con l’opposizione che denuncia un tentativo di rivoluzione illiberale da parte dell’esecutivo.
Gabriella Cerami su Repubblica

Basta chat. Matteo Renzi critica il governo Meloni per la gestione dell’immigrazione e lo spreco di risorse pubbliche, riferendosi al centro immigrati in Albania come un’iniziativa propagandistica. Renzi condanna il comportamento di alcuni magistrati che commentano la politica in chat, sostenendo che dovrebbero concentrarsi sul loro lavoro giudiziario piuttosto che attaccare la Meloni, e si dichiara garantista anche verso gli avversari politici. Nonostante il disaccordo con il PD sulla separazione delle carriere dei magistrati, Renzi rimane fedele alla tradizione garantista del centrosinistra e sostiene l’importanza delle infrastrutture per la Liguria, approvando la nomina di Fitto come commissario UE.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Regimi. Il costituzionalista Gaetano Azzariti critica l’attuale maggioranza politica italiana per non valorizzare la separazione dei poteri prevista dalla Costituzione, evidenziando il rischio di un ritorno a pratiche autoritarie simili a quelle dei regimi passati. Azzariti sottolinea che la Costituzione e i garanti impediscono l’assoggettamento dei giudici all’esecutivo, nonostante le intenzioni del governo di esasperare la contrapposizione con il potere giudiziario. Il professore invita a moderare i toni e a rispettare l’equilibrio dei poteri, ritenendo che le critiche del governo verso i giudici e la volontà di renderli meno indipendenti rappresentino una minaccia per la democrazia e l’assetto costituzionale italiano.
Liana Milella su Repubblica

Controparte. Luciano Violante, ex Presidente della Camera e giurista, critica le parole del giudice Patarnello, ritenendo inaccettabile che i magistrati diventino controparte politica e sottolineando la necessità di terzietà e astensione da giudizi di parte nella magistratura. Violante richiama l’attenzione sulle responsabilità del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e sulla necessità di un approccio cauto e bilanciato, anche in relazione alle polemiche sul centro migranti in Albania. Infine, Violante affronta il problema delle correnti nel CSM, sostenendo che la competenza dovrebbe prevalere sull’appartenenza a correnti nella carriera dei magistrati.
Aldo Torchiaro su Riformista

Leader forte. Giorgia Meloni celebra due anni come premier, resistendo a scandali e mantenendo il consenso nonostante le performance incostanti della sua squadra e le rinunce a promesse elettorali come la flat tax e i blocchi navali. Ha dimostrato abilità nel gestire crisi interne e mantenere la stabilità economica e le alleanze internazionali, utilizzando i disguidi dei suoi alleati come opportunità per rafforzare la sua immagine di leader capace. Tuttavia, il suo governo non è riuscito a realizzare riforme significative e permanenti, limitato da una squadra non all’altezza e dalla mancanza di un ampio sostegno al di là della sua base, lasciando in sospeso il progetto di un’ampia riforma dell’Italia.
Flavia Perina su Stampa

Anello. Un anello con simboli fascisti e della Decima MAS è diventato il segno distintivo dei membri dell’associazione “Mondo al contrario”, legata a Roberto Vannacci, generale eletto con la Lega. Il gioiello, creato da una gioielleria di Arezzo e venduto a 50 euro, può essere acquistato solo con l’approvazione dei vertici dell’associazione, che si dichiara apolitica ma è accusata di legami col neofascismo. Il “Mondo al contrario” si prepara a diventare un movimento politico con una seconda assemblea nazionale, mantenendo contatti con altre figure politiche e movimenti, nonostante Vannacci garantisca fedeltà alla Lega.
Matteo Pucciarelli su Repubblica

Starlink. L’inchiesta della procura di Roma ha rivelato una serie di gare d’appalto truccate nella pubblica amministrazione, coinvolgendo l’ufficiale della Marina Antonio Masala e l’ex hacker Andrea Stroppa, che avrebbero cercato di favorire SpaceX per una commessa sui servizi satellitari. Masala, con legami occulti con la società di informatica Olidata, avrebbe usato la sua posizione per accelerare un accordo con SpaceX, mentre Stroppa, ora indagato, nega di aver conosciuto i legami di Masala. Le intercettazioni mostrano Masala impegnato a nascondere i suoi interessi personali e a spingere per l’adozione del progetto Starlink, mentre l’inchiesta svela un ampio sistema corruttivo che coinvolge anche altri appalti e ministeri.
Irene Famà su Stampa

Diritti garantiti. Il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha partecipato al Festival delle Regioni a Bari, discutendo la riforma del neoregionalismo e sottolineando l’importanza di definire i livelli essenziali delle prestazioni in termini di diritti civili e sociali. Calderoli ha evidenziato la collaborazione tra le regioni e lo Stato, con un record di finanziamenti stanziati per la sanità per il 2025 e 2026, e ha parlato dei progressi nella riforma per maggiore autonomia regionale, inclusa la possibilità per i governatori di dichiarare lo stato d’emergenza. Il comitato per i Lep, presieduto dal costituzionalista Sabino Cassese, è incaricato di studiare i livelli essenziali delle prestazioni e i costi dei fabbisogni standard, con il lavoro finale che sarà discusso in Parlamento.
Michele Feudis su Gazzetta del Mezzogiorno

Non faremo le spie. La ministra della Famiglia Eugenia Roccella ha chiesto ai medici di denunciare i casi sospetti di maternità surrogata, ma la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) e la federazione dei pediatri (Fimp) si sono opposte, sostenendo il loro dovere di curare senza fare da spie. La maternità surrogata è vietata in Italia da 20 anni e una recente legge ha introdotto il reato universale di gestazione per altri, punibile anche se praticata all’estero, con pene severe. I medici, tuttavia, sottolineano l’importanza della relazione di cura e la tutela della salute, rifiutando di segnalare i genitori coinvolti in tali pratiche.
Michele Bocci su Repubblica

All’ultimo voto. La corsa alla presidenza dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) vede un testa a testa tra il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e quello di Torino, Stefano Lo Russo. La divisione politica tra Nord e Sud è evidente, con Manfredi sostenuto da PD e M5S e Lo Russo che gode del supporto di numeri significativi tra i delegati. Il centrodestra, nonostante il vantaggio a livello nazionale, non domina nei Comuni, dove il centrosinistra mantiene la maggioranza. La possibilità che Fratelli d’Italia influenzi l’esito della votazione è reale, con il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, che potrebbe avere un ruolo chiave. Nel PD si lavora per evitare una ripetizione dello scivolone del 2011, cercando un accordo tra i due candidati per evitare una spaccatura.
Claudio Bozza su Corriere della Sera

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