Rassegna stampa 23 luglio

SICUREZZA

GCAP e Gb. Sir Keir Starmer ha elogiato il programma trilaterale per la costruzione di un caccia di sesta generazione definendolo “importante”, ma non ha confermato che la partecipazione della Gran Bretagna al programma continuerà. Il primo ministro britannico ha dichiarato lunedì che il Global Combat Air Programme, al quale il Regno Unito sta collaborando con l’Italia e il Giappone, offre “vantaggi significativi nel nostro Paese”. Le maggiori aziende britanniche del settore della difesa, BAE Systems e Rolls-Royce, stanno lavorando insieme ai partner industriali Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries al programma che mira a far volare un aereo di nuova generazione entro il 2035. Roberto Cingolani, AD di Leonardo ha affermato che ha senso che il governo aspetti la fine della revisione prima di impegnarsi nel programma. “Credo che l’idea di fondo sia che, correttamente, il governo britannico voglia vedere l’esito della spending review e in base a questo deciderà cosa fare”, ha detto Cingolani.
_su ft.com _

Crosetto, progetto cruciale. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ha enfatizzato l’importanza del progetto Gcap per la sicurezza nazionale durante un evento nell’ambasciata italiana nel Regno Unito. Ha sottolineato che l’alleanza Gcap va oltre gli aspetti industriali e tecnologici, essendo cruciale per la difesa e la crescita tecnologica, con applicazioni civili per l’80% delle tecnologie sviluppate. Crosetto ha rassicurato che non ci sono segnali di disimpegno del Regno Unito dal programma, nonostante le interpretazioni delle dichiarazioni del premier britannico. Ha inoltre evidenziato il ruolo delle piccole e medie imprese italiane come eccellenze mondiali nel settore e la necessità di affrontare le sfide emergenti, come gli attacchi informatici. Infine, ha discusso la posizione dell’Europa nella difesa globale e la decisione di Jens Stoltenberg di nominare Javier Colomina come inviato per il fianco Sud della Nato, decisione che Crosetto ha detto di non aver condiviso.
_su agenzianova.com _

Caccia spettacolare. Al Salone aeronautico internazionale di Farnborough, BAE Systems, Leonardo e Mitsubishi hanno presentato l’aereo da combattimento di sesta generazione progettato nell’ambito del Global Combat Air Programme (GCAP), in concorrenza con il programma SCAF di Airbus e Dassault. Il Regno Unito, l’Italia e il Giappone hanno firmato un accordo per sviluppare insieme questo sistema con l’obiettivo di avere un primo aereo operativo entro il 2035. Sebbene i progressi siano notevoli, il finanziamento governativo non è ancora stato definito, mentre le aziende discutono sulla distribuzione delle responsabilità industriali. Il nuovo primo ministro britannico ha confermato l’importanza del programma per la difesa, ma ha anche avviato una revisione strategica della difesa, i cui risultati sono attesi per la seconda metà del 2025. Nel frattempo, si discute sull’eventuale apertura a nuovi partner e sulla necessità di sviluppare componenti comuni per garantire l’interoperabilità e contenere i costi.
su Echos

Dubbi Gb su Tempest. Il futuro del programma Tempest da 12 miliardi di sterline, volto alla realizzazione di un jet da combattimento di sesta generazione da parte del Regno Unito, dell’Italia e del Giappone, è incerto dopo che il primo ministro britannico, Sir Keir Starmer, ha evitato di confermarne il proseguimento al Farnborough International Airshow. Nonostante i progressi dichiarati e un incontro ministeriale imminente, il programma è sotto revisione, con alcuni esperti che suggeriscono di abbandonare il Tempest a favore dell’acquisto di ulteriori F-35, data la minaccia rappresentata dalla Russia. Il Ministero della Difesa ha stanziato 12 miliardi di sterline per lo sviluppo del Tempest, mirando al primo volo entro il 2035, ma vi sono preoccupazioni per i costi crescenti. La revisione della difesa del Labour, condotta da figure di alto profilo, valuterà il Tempest rispetto ad altri programmi significativi, mentre l’industria della difesa osserva con attenzione, dato l’importante impatto economico previsto per il Regno Unito.
George Grylls su Times

Avviso di tempesta. Il silenzio del governo sul futuro del caccia Tempest è motivo di profonda preoccupazione, poiché riflette una storia di scelte difensive disastrose influenzate da una Tesoreria più concentrata sulla contabilità che sulla strategia. Le decisioni di tagliare i progetti di combattimento britannici, come quelle prese da Duncan Sandys nel 1957 e Denis Healey nel 1965 e 1966, hanno avuto conseguenze costose, come dimostrato dalla Guerra delle Falkland del 1982. Attualmente, il Tesoro mira a ridurre i costi suggerendo di scegliere tra il Tempest e un nuovo sottomarino d’attacco, una scelta che rischia di danneggiare sia la base industriale della difesa del Regno Unito sia le relazioni con alleati chiave. Il progetto Tempest, sviluppato con Italia e Giappone e con interesse anche da parte dell’Arabia Saudita, è essenziale per mantenere la sovranità nazionale e la capacità di produrre armamenti avanzati; il suo annullamento sarebbe disastroso per la difesa britannica ed europea.
su Times

Passi avanti. Al Salone aerospaziale di Farnborough, dominato da tecnologie militari come cacciabombardieri e droni, è stato annunciato un progresso nel Global Combat Air Programme (GCAP), un progetto di cacciabombardiere di sesta generazione sviluppato congiuntamente da Regno Unito, Italia e Giappone. Il mockup del futuro velivolo, che sarà il più grande al mondo, è stato presentato da BAE Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries, i partner industriali del progetto. Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha evidenziato l’importanza delle tecnologie civili nel progetto, mentre il nuovo ministro della Difesa britannico John Healey ha confermato l’impegno nel finanziamento. Il velivolo dovrebbe entrare in servizio nel 2035, con un aumento della spesa italiana prevista per il GCAP fino a 8,8 miliardi di euro entro il 2037. «Stiamo proseguendo nel lavoro di ingegneria. In questo momento stiamo lavorando per scambiare le reciproche conoscenze e raggiungere obiettivi comuni», ha spiegato Guglielmo Maviglia, direttore del Gcap per Leonardo.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

Si al nuovo caccia. L’Italia, il Regno Unito e il Giappone hanno lanciato una collaborazione per sviluppare un caccia da combattimento di settima generazione entro il 2035. Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge per la ratifica della convenzione GCAP, con Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries come partner industriali principali. Il nuovo modello del caccia, presentato al Farnborough International Air Show, vanta un design avanzato e l’uso di tecnologie digitali innovative per la progettazione. Il velivolo sarà uno dei più avanzati al mondo, con sistemi intelligenti e radar di nuova generazione. Tuttavia, ci sono state proteste da parte dell’opposizione anti-militarista, che critica la spesa governativa per la difesa a scapito di altri settori come la sanità e l’istruzione. «Il ritmo del programma è straordinario ed è incentrato su basi solide, un’eredità industriale condivisa con ogni Paese, sotto la guida dei rispettivi governi. Dalla firma del trattato nel dicembre 2023, il programma ha visto un forte impegno da parte di tutti. Ognuno apporta qualità ed esigenze diverse, ma complementari», ha commentato Guglielmo Maviglia, Chief Global Combat Air Program Officer di Leonardo.
Salvatore Dama su Libero Quotidiano

Partnership a rischio. Il governo britannico di Keir Starmer sta rivedendo le spese militari, suscitando preoccupazione per il futuro del programma Tempest, un caccia di nuova generazione sviluppato in collaborazione con Italia e Giappone. Il segretario delle forze armate, Luke Pollard, ha espresso il suo supporto al progetto, ma ha anche affermato che nessun programma è al sicuro fino al completamento della revisione dei bilanci. Questa incertezza ha allarmato i sostenitori del Tempest e potrebbe avere ripercussioni sull’occupazione nel Regno Unito, dove il progetto sostiene circa 3.500 posti di lavoro, e sulla sicurezza nazionale. Italia e Giappone hanno enfatizzato l’importanza della collaborazione con la Gran Bretagna, mentre gli esperti ritengono che il programma Tempest potrebbe proseguire nonostante la revisione, anche se non si escludono possibili ritardi. Come ha spiegato il Telegraph, anche Bae System (che collabora con Leonardo nel progetto) ha ribadito la centralità del nuovo aereo da guerra.
Lorenzo Vita su Messaggero

Il caccia del futuro. Leonardo, in collaborazione con BAE Systems del Regno Unito e Mitsubishi Heavy Industries del Giappone, ha presentato un nuovo modello concettuale di caccia di sesta generazione al salone aerospaziale di Farnborough. Il velivolo, che dovrebbe entrare in servizio nel 2035, presenta miglioramenti aerodinamici, capacità di carico bellico incrementate e tecnologie avanzate come radar di nuova generazione. Il progetto GCAP è il risultato di un’intensa collaborazione tra i tre paesi e le rispettive industrie, con un forte impegno verso lo scambio di conoscenze e l’obiettivo comune di sviluppare un “sistema di sistemi” per le future generazioni. Secondo Guglielmo Maviglia, capo del programma Gcap per Leonardo, «il ritmo del programma è straordinario ed è incentrato su basi solide, un’eredità industriale condivisa con ogni Paese, sotto la guida dei rispettivi governi. Dalla firma del trattato nel dicembre 2023, il programma ha visto un forte impegno da parte di tutti; ognuno apporta qualità ed esigenze diverse, ma complementari. In questo momento stiamo lavorando per scambiare le reciproche conoscenze e raggiungere obiettivi comuni. Il programma è estremamente importante per l’Italia e per tutta Leonardo, compresa la sede nel Regno Unito, ma anche per l’industria italiana in generale; rappresenta il futuro dell’aereo da combattimento in una prospettiva di creare un sistema di sistemi a beneficio delle generazioni a venire».
Sergio Barlocchetti su La Verita’

Nuovo modello concettuale. Al Farnborough International Airshow, Regno Unito, Italia e Giappone hanno presentato un nuovo modello concettuale per il loro aereo da caccia di prossima generazione nell’ambito del GCAP. Il design avanzato del modello mostra un’apertura alare maggiore per ottimizzare l’aerodinamica, e gli ingegneri di BAE Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries stanno utilizzando tecnologie digitali come la modellazione computerizzata e la realtà virtuale per sviluppare l’aereo. I rappresentanti dei tre paesi e delle aziende coinvolte hanno sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale e del trasferimento di conoscenze per il successo del programma. Guglielmo Maviglia, Direttore del Global Combat Air Program di Leonardo, ha dichiarato: “Il ritmo del programma è straordinario, basandosi su una solida base e un’eredità industriale in ciascun paese e su una partnership guidata dal governo. Dalla firma del trattato nel dicembre 2023, il programma ha visto un forte impegno da parte di ciascun partner. Ognuno porta qualità ed esigenze diverse ma complementari. Ora stiamo lavorando a stretto contatto per scambiare conoscenze, affrontare sfide comuni e raggiungere obiettivi comuni”.
su pucara.org

M-346 Block 20. Leonardo ha annunciato al Farnborough International Air Show il lancio di un pacchetto di potenziamento per il sistema di addestramento integrato M-346, che comprende avionica, navigazione/identificazione, equipaggiamento per le missioni e capacità di addestramento a terra. Il miglioramento, denominato M-346 Block 20, mira a soddisfare i requisiti di addestramento e operativi moderni, in seguito a oltre 100.000 ore di volo e dieci anni di servizio degli aerei M-346. Le varianti M-346 AJT (Advanced Jet Trainer) e M-346 LFFA (Light Fighter Family of Aircraft) beneficeranno di questi miglioramenti, che includono anche un’ampia gamma di sviluppi futuri. Il nuovo standard Block 20 comporterà un’interfaccia uomo-macchina aggiornata, con nuovi display e sistemi di realtà aumentata, e migliorerà l’efficienza del supporto tecnico grazie alla digitalizzazione e all’uso di analisi avanzate dei dati.
su theaviationist.com

Addestramento M-346 Block 20. Leonardo sta lavorando a una serie di aggiornamenti per l’addestratore avanzato a getto M-346, mirati a migliorare sia la sua funzione di addestramento che le capacità di combattimento. Il modello aggiornato per l’addestramento sarà designato come M-346 T Block 20, mentre la versione da combattimento aggiornata sarà chiamata M-346 F Block 20. Tra le migliorie previste ci sono un nuovo display touchscreen di grandi dimensioni per entrambi i posti a sedere, un nuovo display head-up di basso profilo, un sistema di registrazione dati digitali e video, e un casco con realtà aumentata per simulare missioni con velivoli virtuali. Il M-346 F Block 20 sarà equipaggiato con un radar a scansione elettronica attiva e avrà capacità di armamento migliorate, inclusa la possibilità di trasportare missili aria-aria a medio raggio. Leonardo prevede un forte mercato per gli addestratori avanzati e gli aerei da combattimento leggeri nei prossimi 10 anni, con circa 2.500 velivoli potenziali.
su flightglobal.com

AW139 di Falcon Aviation. Falcon Aviation ha rafforzato la sua partnership a lungo termine con Leonardo introducendo l’elicottero bimotore intermedio AW139 nella sua flotta per il supporto all’industria energetica. La società ha firmato un contratto per un elicottero con opzione per un secondo durante una cerimonia ufficiale al Farnborough International Airshow. L’AW139 si aggiungerà agli altri modelli Leonardo già in uso da Falcon Aviation, quali AW109SP, AW169 e AW189, utilizzati per missioni di trasporto offshore negli Emirati Arabi Uniti e in Kuwait. L’introduzione dell’AW139 permetterà a Falcon Aviation di diventare un importante utilizzatore dell’intera famiglia di elicotteri di ultima generazione di Leonardo, beneficiando di comuni standard di certificazione, sicurezza, addestramento e supporto tecnico. Capt Raman Oberoi, CEO di Falcon Aviation, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel migliorare le capacità di trasporto nel settore energetico e nel rispondere alle crescenti richieste operative nella regione e oltre.
_su verticalmag.com _

Boeing con quattro nuovi contratti. Al Farnborough Airshow 2024, Boeing ha annunciato quattro nuovi contratti, tra cui due importanti con Korean Air e Japan Airlines. Korean Air ha ordinato 40 aerei, tra cui 20 Boeing 777-9 e 20 787-10, con l’opzione per altri 10 Dreamliner, in un affare che potrebbe superare i 15 miliardi di dollari. Japan Airlines ha rinnovato la sua fiducia nel Dreamliner con un ordine per 10 nuovi 787-9 e opzioni per altri 10. Boeing ha anche venduto quattro cargo 777-200 a National Airlines e due 737 MAX 10 a Luxair. Questi accordi segnano un’offensiva di Boeing nel settore aeronautico, in particolare nel segmento dei voli a lungo raggio, e una strategia di rinnovamento della flotta in vista della crescita e dell’espansione internazionale delle compagnie aeree coinvolte.
su Tribune

La crisi di Boeing oscura il buono del settore. Il Salone aeronautico di Farnborough nel Regno Unito si è aperto con un’edizione più ridotta rispetto al passato, con 1200 espositori e circa 75.000 visitatori previsti. Boeing e Airbus affrontano la sfida di consegnare un numero record di ordini, circa 15.000 aerei, in un periodo in cui Boeing in particolare è sotto pressione a causa di problemi di qualità e indagini sui suoi modelli principali. Stephanie Pope, dirigente di Boeing, ha fatto un mea culpa pubblico, sottolineando l’impegno dell’azienda nella sicurezza e nella qualità, mentre Boeing ha ricevuto meno ordini rispetto all’anno precedente. In contrasto, Airbus mostra ottimismo, con nuovi ordini e un piano per affrontare le sfide produttive, nonostante abbia ridotto le previsioni di consegna per l’anno e stia affrontando problemi nelle sue attività spaziali.
Anne Bauer su Echos

Taxi volanti. Sea e Skyports hanno firmato un accordo con Lilium, produttore di aerotaxi, per lanciare un servizio di taxi volanti in Lombardia e nel Nord Italia a partire dal 2027. Il memorandum d’intesa, che verrà siglato al Farnborough International Airshow a Londra, mira a sviluppare una rete di rotte per il Lilium Jet, un aerotaxi elettrico che può trasportare fino a 7 persone e raggiungere i 300 km/h. La prima tratta in Lombardia collegherà l’aeroporto di Milano Malpensa con il centro città. Una newco, composta da Sea, Skyports e 2i Aeroporti, gestirà la costruzione e la gestione dei vertiporti, con un investimento iniziale di oltre 30 milioni di euro e una previsione di 2 mila passeggeri al giorno entro il 2030.
Leonard Berberi su Corriere della Sera

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Transizione 5.0. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che il portale per le imprese per accedere ai fondi del piano Transizione 5.0 sarà presto operativo. Marco Nocivelli, vice presidente di Confindustria, ha espresso soddisfazione per l’istituzione di un tavolo permanente tra aziende, ministero e Gse per discutere l’utilizzo degli incentivi. Il piano Transizione 5.0, con una dotazione di 6,3 miliardi di euro e incentivi fino al 45%, mira a unire innovazione energetica e digitale e a promuovere la formazione dei lavoratori. Confindustria ha enfatizzato l’importanza di avere indicazioni chiare e tempestive per permettere alle imprese di pianificare adeguatamente i loro investimenti.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Pnrr. Il governo ha posticipato il disegno di legge sulla concorrenza, ma ha ottenuto buoni risultati nella spesa del PNRR, con quasi 10 miliardi di euro spesi nei primi 6 mesi del 2024, raggiungendo un totale di 51,4 miliardi. Il Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha escluso la possibilità di diventare commissario UE, rimanendo concentrato sul rispetto delle scadenze del PNRR, fissate al 30 giugno 2026. L’Italia si è posizionata al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR, con il 92% delle misure attivate. Tuttavia, permangono tensioni all’interno della maggioranza di governo, in particolare tra Lega e Forza Italia, e l’ultimo scontro è emerso in merito al disegno di leggio sulla concorrenza.
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera

Un miliardo in più. Il disegno di legge di assestamento del bilancio 2024 in Italia ha rivelato un’imprevista entrata extra di quasi un miliardo di euro, grazie ai maggiori dividendi versati dalle aziende statali, che hanno chiuso l’anno con bilanci migliori del previsto. Il Mef ha incassato 3,3 miliardi di euro in dividendi, 915 milioni in più rispetto alle stime iniziali. Questo incremento, unito ad altre entrate come quelle derivanti da giochi e lotterie, fornisce un margine positivo alle entrate non tributarie dello Stato. Questi fondi aggiuntivi saranno utili per la manovra autunnale, che si preannuncia complessa a causa della necessità di ridurre la spesa e trovare un equilibrio di bilancio in linea con gli obblighi europei, in un contesto di crescita economica stentata.
Andrea Greco su Repubblica

Protezione Civile. Fabio Ciciliano è stato nominato nuovo capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Nello Musumeci, sostituendo Fabrizio Curcio. Il Partito Democratico ha criticato la nomina, accusando il governo di seguire logiche di appartenenza anziché di competenza. Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato i decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, ma ha dovuto procedere a una terza approvazione per le norme sulla riscossione dopo osservazioni di Eurostat, che ha imposto restrizioni sulla vendita dei crediti fiscali degli enti locali. Infine, il ddl sulla concorrenza è stato accantonato a causa di divergenze sul regime delle concessioni autostradali.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Pensioni. Nel 2023 l’età media per il pensionamento anticipato in Italia è scesa a 61,6 anni, ben 5,6 anni in meno rispetto all’età media per il pensionamento di vecchiaia, che è di 67,2 anni. Questo divario rappresenta una preoccupazione per la sostenibilità del sistema previdenziale, come sottolineato dalla Ragioneria generale dello Stato, che evidenzia i rischi per la finanza pubblica e il debito pubblico. Le misure come Quota 100, introdotte dal governo Conte I, hanno già comportato un costo di 32,3 miliardi di euro e contribuito a ridurre i livelli occupazionali. La Ragioneria sconsiglia ulteriori facilitazioni all’uscita anticipata dal lavoro e invita il governo a considerare la situazione demografica attuale nelle future riforme pensionistiche, in particolare per le decisioni che saranno prese per il 2025.
Marco Rogari su Sole 24 Ore

Fragilità informatica. Quattro giorni dopo il grave blackout informatico causato da un errore nell’aggiornamento del software Crowdstrike, gli aeroporti di tutto il mondo, inclusi quelli italiani, continuano a subire ritardi e cancellazioni. Il governo italiano, allarmato dalla fragilità delle infrastrutture digitali, sta valutando un piano di investimenti per aumentare la resilienza delle reti di trasporto, sia contro errori che contro attacchi cyber. Negli Stati Uniti, gli aeroporti sono stati particolarmente colpiti, con 758 voli cancellati in un solo giorno, mentre in Italia, nonostante il ritorno a livelli normali di cancellazioni, i ritardi si sommano al traffico intenso della stagione estiva. Problemi aggiuntivi, come condizioni meteorologiche avverse e un guasto al sistema di smistamento bagagli a Fiumicino, hanno ulteriormente aggravato la situazione. Il governo italiano, in risposta all’incidente e a seguito dell’entrata in vigore della nuova legge sulla cybersicurezza, richiede ora la notifica di ogni incidente cyber e delle vulnerabilità nei sistemi informatici.
Filippo Santelli su Repubblica

Wall Street accelera. Wall Street ha registrato un rialzo significativo, con un aumento particolare dei titoli tecnologici e un interesse crescente per settori come finanziari, industriali e farmaceutici. La rinuncia alla candidatura presidenziale di Joe Biden non ha turbato i mercati, che hanno mostrato una preferenza per il rischio. Dati macroeconomici positivi, come la stima di crescita del PIL da parte della Fed di Atlanta e l’indice della Fed di Chicago, hanno rafforzato l’ottimismo degli investitori. I bond a lungo termine hanno tuttavia subito perdite, con un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni. Le Borse europee, compresa Piazza Affari, hanno seguito il trend positivo, mentre gli investitori si preparano a valutare una serie di report finanziari aziendali imminenti, con particolare attenzione su Google e Tesla.
Vito Lops su Sole 24 Ore

Patto occulto, la Procura accusa. Fabrizio Palenzona, ex presidente della Fondazione Crt, è indagato per corruzione tra privati dalla procura di Torino, in relazione a un presunto patto occulto. L’indagine, che vedea già dieci persone iscritte nel registro degli indagati, si è ampliata con l’aggiunta di due nuovi avvisi di garanzia. Palenzona è accusato di aver indotto le dimissioni di Corrado Bonadeo, ex consigliere della Fondazione, promettendogli un incarico nella Banca d’Asti come ricompensa per il suo sostegno. L’ex presidente si dichiara stupito dalle accuse e si mette a disposizione delle autorità, sottolineando di aver denunciato il patto occulto non appena ne è venuto a conoscenza. Nel frattempo, la Fondazione Crt attende le prescrizioni del Mef per evitare il commissariamento, con una decisione rinviata a settembre.
Claudia Luise su Stampa

Ex Ilva. Il governo è alla ricerca di un nuovo acquirente per Acciaierie d’Italia, precedentemente conosciuta come Ilva, attualmente in amministrazione straordinaria dopo le difficoltà sotto la gestione di ArcelorMittal. Il ministro per le Imprese Adolfo Urso ha annunciato incontri con due gruppi internazionali, segnalando un punto di svolta nella ricerca dell’acquirente. Tra gli interessati ci sono Vulcan Green Steel, Metinvest e i canadesi di Stelco, con speculazioni su chi Urso incontrerà. Il governo mira a lanciare la procedura di assegnazione degli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure a fine luglio, mentre Urso ha menzionato l’interesse di player sia internazionali che italiani, con ulteriori attesi una volta iniziate le procedure.
Gilda Ferrari su Stampa

Più nucleare. Federacciai, Edison ed EDF stanno collaborando per promuovere l’uso dell’energia nucleare nella siderurgia italiana, mirando a ridurre l’impronta carbonica e aumentare la competitività. Un memorandum of understanding è in fase di firma per valutare il co-investimento in mini reattori nucleari (Small Modular Reactors) e l’approvvigionamento di energia nucleare a medio-lungo termine, sfruttando l’interconnessione esistente tra Italia e Francia. L’obiettivo è di ottenere energia flessibile e a costi fissi per raggiungere traguardi ambientali, nonostante le rinnovabili non garantiscano un flusso costante di elettricità. Il piano proposto punta a sviluppare questa tecnologia nucleare in Italia entro la metà degli anni ’30, migliorando la sicurezza e la competitività dei costi rispetto ad altre fonti energetiche.
Cheo Condina su Sole 24 Ore

Antitrust e Poste. L’Antitrust ha ordinato a Poste Italiane di permettere la vendita di energia e gas di terze parti nei suoi uffici, una decisione contestata da Poste che la ritiene inapplicabile. In precedenza, una delibera simile era stata sospesa dal Consiglio di Stato. Il gruppo postale deve ora nominare un fiduciario per assicurare il rispetto delle condizioni imposte dall’Autorità. Le utility, esclusa Enel, rivendicano il diritto di vendere i loro servizi attraverso la rete di Poste, sostenendo che i contributi statali ricevuti da Poste non dovrebbero beneficiare solo la controllata PostePay. L’Antitrust ha limitato l’obbligo di apertura a terzi fino al 2023, escludendo gli uffici coinvolti nel Progetto Polis, mentre Poste Italiane ha annunciato che impugnerà la misura in tutte le sedi giudiziarie amministrative.
Laura Serafini su Sole 24 Ore

Pronti ad investire in Italia. Luca de Meo, CEO di Renault e presidente dell’Associazione dei costruttori europei di auto (ACEA), sostiene che il 2035 sia una scadenza prematura per la fine delle vendite di auto termiche in Europa, suggerendo il 2040 come termine più realistico. De Meo chiede maggiore flessibilità nelle scadenze e considerazione dell’intero ciclo di vita delle auto nel calcolo delle emissioni di CO2. Sottolinea l’importanza di non abbandonare gli obiettivi di transizione verso l’elettrico, nonostante gli ingenti investimenti già effettuati dall’industria. Inoltre, evidenzia la necessità di una transizione più lunga, almeno 20 anni, per rinnovare il parco auto esistente e valutare soluzioni alternative come l’ibrido plug-in. Infine, De Meo esprime la disponibilità di Renault a investire in infrastrutture di ricarica in Italia, ma avverte che, se ostacolati, si rivolgeranno altrove.
Federico Fubini su Corriere della Sera

IA per Vueling. Durante un’intervista nella nuova sede di Vueling a Barcellona, Javier Alvarez, IT Director della compagnia, ha discusso l’impiego dell’intelligenza artificiale nella gestione delle operazioni aeree. Vueling utilizza l’AI da circa quattro anni per migliorare la manutenzione preventiva degli aerei e ottimizzare tariffe e voli. Attualmente, stanno sviluppando un sistema di AI generativa, GenAI, che assiste l’equipaggio fornendo risposte immediate a domande tecniche, migliorando così la customer experience e l’efficienza operativa. Alvarez sottolinea che l’obiettivo di Vueling è usare l’AI per supportare il personale piuttosto che sostituirlo.
Biagio Simonetta su Sole 24 Ore

Profitti dimezzati. Ryanair ha subito un duro colpo finanziario, con un calo del 46% degli utili netti e una riduzione del 15% delle tariffe nel trimestre, portando a una perdita in Borsa del 17%. Il CEO Michael O’Leary attribuisce la situazione alla ridotta propensione alla spesa dei consumatori, che ha costretto la compagnia a stimolare la domanda abbassando i prezzi. Nonostante un aumento del 10% nella domanda e 55 milioni di passeggeri trasportati, il fatturato è rimasto quasi invariato a 3,63 miliardi di euro. I ritardi nelle consegne dei Boeing 737 MAX e altri fattori esterni hanno ulteriormente complicato la situazione, mentre Ryanair si prepara per un’altra stagione con tariffe basse e sfide operative.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Malpensa punta sull’Asia. L’aeroporto di Milano Malpensa rafforza i suoi collegamenti con l’Asia, introducendo nuove rotte aeree in seguito alla ripresa dal recente disastro informatico che ha colpito il settore. All Nippon Airlines (ANA) inaugurerà dal 3 dicembre 2024 un volo diretto per Tokyo Haneda, mentre MSC Air Cargo ha lanciato un nuovo volo bisettimanale con Hong Kong. Inoltre, sono previsti nuovi collegamenti con la Cina, inclusa la rotta Malpensa-Chengdu presentata da Air China e SEA. Queste iniziative, che includono anche la ripresa dei voli non-stop con Bangkok di Thai Airways, mirano a supportare l’espansione delle imprese italiane in Estremo Oriente e a promuovere il turismo, con Malpensa che ora offre 53 destinazioni a lungo raggio, di cui 14 in Asia.
Mor. su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Kamala Harris lancia la sfida. Kamala Harris emerge come la candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti dopo il ritiro di Joe Biden, ricevendo un’ondata di sostegno e donazioni, inclusi 81 milioni di dollari in un solo giorno. Pelosi ha espresso il suo appoggio, mentre l’endorsement di Obama rimane incerto. Harris, ringraziando Biden per la sua eredità “senza pari”, si prepara a sfidare Trump, definendo la campagna una lotta tra due visioni del futuro contro il passato. I sondaggi indicano un calo del vantaggio di Trump, mentre Harris raccoglie il supporto di metà dei delegati necessari per la nomination, con il sostegno di figure chiave del partito e finanziatori come Alex e George Soros. Nel frattempo, i repubblicani chiedono le dimissioni di Biden e Harris si prepara a una lunga campagna elettorale.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Kamala Harris corre da sola. Dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale, la vicepresidente Kamala Harris emerge come la candidata favorita alla nomination democratica, ricevendo un ampio sostegno dal partito e un’impressionante ondata di finanziamenti, con 81 milioni di dollari in un solo giorno. Nel suo primo discorso pubblico successivo all’annuncio di Biden, Harris ha elogiato l’eredità e i risultati dell’ex presidente, mentre i sondaggi la vedono leggermente indietro rispetto al rivale repubblicano. La popstar Charli XCX ha dato un importante endorsement a Harris, definendola “brat” e incoronandola come la candidata dei giovani. Il partito democratico e i donatori si stanno unendo attorno alla sua figura, con figure influenti come Nancy Pelosi che esprimono il loro sostegno.
Anna Lombardi su Repubblica

Chi sarà il vice? Kamala Harris sembra essere la candidata presidenziale democratica senza rivali, con la sua nomination ormai blindata e l’attenzione ora rivolta alla scelta del suo vicepresidente. I potenziali sfidanti, tra cui vari governatori, hanno annunciato il loro sostegno a Harris, mentre la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, guiderà la sua campagna elettorale. Anche se Barack Obama non ha ancora dato il suo appoggio pubblico e altri leader democratici attendono di incontrarla, Nancy Pelosi ha già espresso il suo sostegno. La selezione sembra essere una formalità, con circa 700 delegati già schierati con Harris, e la scelta del vicepresidente è cruciale per bilanciare il ticket, con figure come Shapiro della Pennsylvania e Kelly dell’Arizona tra i possibili candidati. La decisione potrebbe essere presa rapidamente, con la Convention democratica imminente e le elezioni presidenziali fissate per il 5 novembre.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Pelosi schiera i dem con Kamala. In 24 ore il Partito Democratico si è compattato attorno alla figura di Kamala Harris come candidata alla presidenza, con la speaker Nancy Pelosi che ha guidato il movimento di supporto dopo aver inizialmente promosso un processo di selezione aperto. Pelosi ha dato il suo endorsement a Harris, seguita da altri leader del partito, dissipando le speculazioni su possibili dubbi legati alle prestazioni di Harris come vicepresidente. L’ex presidente Obama, pur non menzionando Harris nel suo messaggio di ringraziamento a Biden, è previsto che si esprima presto, secondo l’ex stratega David Axelrod. Questo rapido cambiamento segnala un’epoca nuova per i Democratici, con Harris che ora si trova in una posizione di forza grazie all’esperienza accumulata e al crescente sostegno del partito.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Kamala figlia dell’élite. Dopo il ritiro di Joe Biden, Kamala Harris ha dichiarato di volersi guadagnare la nomination presidenziale, conscia che non è un’investitura automatica e cercando di evitare l’apparenza di una decisione oligarchica. La sua popolarità è ostacolata dalla politica identitaria e dalla percezione di essere stata scelta come vice nel 2020 per motivi di genere e colore, piuttosto che per meriti politici. Durante le primarie, ha attaccato Biden su posizioni razziali passate, cercando di distanziarsi dalla propria immagine di moderata. Tuttavia, la sua storia familiare, figlia di genitori immigrati di successo, contraddice l’immagine di vittima di discriminazione che ha presentato, mettendo in luce la complessità e le contraddizioni della politica identitaria negli Stati Uniti.
Federico Rampini su Corriere della Sera

L’agenda di Joe. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden affronta una fase critica della sua presidenza, con molti fronti aperti e sei mesi rimanenti in carica in un contesto globale difficile. Il suo primo test è un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che potrebbe vedere Biden forzare un accordo su Gaza. Mentre alcuni vedono un legame speciale tra Netanyahu e l’ex presidente Donald Trump, altri, come John Bolton, sostengono il contrario. Netanyahu, sotto pressione sia a livello nazionale che internazionale, ha l’opportunità di rivolgersi direttamente al Congresso americano, sostenendo la necessità di difendere Israele e l’Occidente contro le minacce regionali. Intanto, il figlio di Biden, Hunter, affronta un processo per evasione fiscale, con un appello alla solidarietà verso il padre.
Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera

Cambio di rotta. Donald Trump si trova a dover rivedere la sua strategia elettorale in seguito alla scelta di Kamala Harris come candidata democratica, che lo relega a essere il candidato più anziano della storia e potenzialmente meno attraente per alcuni elettorati. Il suo staff si concentra su temi come immigrazione, energia e prezzi, mentre alcuni leader repubblicani chiedono le dimissioni di Biden, sostenendo che la sua inadeguatezza a fare campagna riflette anche la sua inadeguatezza a governare. La Casa Bianca respinge le insinuazioni sulla salute di Biden. Intanto, Trump e i suoi alleati si preparano a sfidare legalmente l’uso dei fondi della campagna di Biden da parte di Harris e pianificano di attaccare il governo democratico su vari fronti, sottolineando in particolare il ruolo di Harris nel dossier immigrazione e la sua opposizione al fracking. Trump, pur dovendo “ricominciare da capo”, rimane fiducioso nella sua posizione di vantaggio.
Alberto Simoni su Stampa

Abbiamo fallito. La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, durante un’audizione alla Camera, ha ammesso il fallimento dell’agenzia nell’impedire l’attentato a Donald Trump durante un comizio elettorale. Nonostante abbia riconosciuto la responsabilità e promesso miglioramenti, ha evitato di fornire dettagli e ha respinto le richieste di dimissioni. La sua posizione è stata ulteriormente indebolita dalle critiche bipartisan, con membri del Congresso che hanno messo in dubbio la sua credibilità e l’efficacia dell’indagine in corso. Cheatle ha difeso il lavoro del Secret Service e ha chiesto più tempo per comprendere pienamente l’accaduto, nonostante la pressione crescente e le domande irrisolte sull’attentato.
Massimo Basile su Repubblica

La Ue teme l’arrivo di Trump. L’Unione Europea è preoccupata per l’eventuale vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali americane, temendo un peggioramento delle relazioni transatlantiche, soprattutto in termini di sostegno militare all’Ucraina e politiche economiche. Durante la riunione del Consiglio UE, i ministri degli Esteri hanno discusso le possibili conseguenze di un disimpegno USA dalla difesa di Kiev e l’impatto delle politiche di dazi di Trump. Giorgia Meloni sottolinea il legame con i Conservatori europei per avvicinare il Partito Repubblicano, mentre altri leader europei esprimono cautela e la volontà di mantenere buone relazioni con qualsiasi amministrazione USA futura. La UE ribadisce la necessità di una pace giusta in Ucraina e la volontà di difendere i propri interessi indipendentemente dall’esito delle elezioni americane.
Claudio Tito su Repubblica

Conservatori e Repubblicani insieme. Giorgia Meloni sta cercando di mantenere un equilibrio nelle relazioni con gli Stati Uniti, avvicinandosi ai repubblicani senza rompere i ponti con i democratici. Sta pianificando di ospitare un evento del Conservative Political Action Conference (CPAC) in Europa, forse in Italia, prima delle elezioni americane del 5 novembre. Meloni ha collaborato con Biden, sostenendo l’Ucraina e mantenendo la comunicazione con la destra europea, ma ora si trova di fronte al ritorno di Trump e alla necessità di rafforzare l’alleanza con i repubblicani. La strategia di Meloni è contrastata dall’approccio più diretto di Matteo Salvini, che supporta apertamente Trump e sta cercando di organizzare un incontro con lui prima del voto. Nel frattempo, la stampa internazionale riporta che Biden ha rinunciato alla corsa per la rielezione, con titoli diretti e senza fronzoli.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

America alleato storico. Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, sostiene che l’Italia rimarrà un interlocutore privilegiato degli USA indipendentemente dal prossimo presidente, evidenziando la continuità dei rapporti storici tra i due paesi. Tajani afferma che il governo Meloni è stabile e che questa stabilità sarà un fattore chiave nelle dinamiche europee, soprattutto in vista delle prossime nomine UE, dove l’Italia potrebbe proporre candidati influenti come Raffaele Fitto o Elisabetta Belloni. Nonostante il partito Fratelli d’Italia non abbia votato per la presidente uscente della Commissione UE, Tajani ritiene che ciò non influenzerà il peso dell’Italia in Europa. Infine, sottolinea la crescita di Forza Italia e la sua capacità di attrarre elettori moderati, delineando una politica europeista coerente e un impegno per una maggiore attenzione al conflitto in Siria.
Adolfo Pappalardo su Mattino

Delusione Russia. Domenico Quirico descrive la situazione politica internazionale in cui il presidente russo Vladimir Putin sembra indifferente all’elezione presidenziale americana, poiché ritiene che la divisione del mondo in blocchi sia ormai una realtà consolidata. Putin ha già pianificato la continuazione della guerra indipendentemente dall’esito delle elezioni USA, e vede la divisione Est-Ovest come un’opportunità per rafforzare il suo potere. Quirico suggerisce che la speranza di Putin in una vittoria di Trump è meno una strategia concreta e più una proiezione dei desideri occidentali. Nel frattempo, la Russia continua la sua aggressione in Ucraina, mentre le economie occidentali affrontano crisi e la Russia si isola sempre di più, creando un clima favorevole per l’autocrazia. Quirico si interroga se le “medicine forti” possano rimuovere Putin prima che la sua ricerca del potere conduca a una guerra totale.
Domenico Quirico su Stampa

Xi, pace con Manila e offerte a Kiev. La Cina osserva con attenzione le conseguenze del ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca, interpretandolo come un segno di decadenza delle democrazie liberali e cercando di sfruttare la situazione per rafforzare la propria immagine di potenza affidabile. Pechino non commenta ufficialmente, ma studia le opportunità strategiche, come mostrare forza nella regione e audacia diplomatica a livello globale. La visita del ministro degli Esteri ucraino a Pechino e i colloqui con Fatah e Hamas dimostrano l’interesse della Cina nel mediare conflitti internazionali. Xi Jinping punta a colmare il vuoto lasciato dagli USA, rafforzando le relazioni con altri Paesi asiatici e cercando di apparire come un leader responsabile sul palcoscenico mondiale.
Lorenzo Lamperti su Stampa

Israele. L’IDF ha dichiarato morti due ostaggi israeliani, Yagev Buchshtab e Alex Danzig, precedentemente rapiti nella Striscia di Gaza, con i loro corpi ancora detenuti da Hamas. Il ritrovamento di prove a Khan Younis ha confermato il decesso, con Hamas che attribuisce la morte di uno alla mancanza di cibo e medicinali e l’altro ai raid israeliani. Il primo ministro israeliano Netanyahu è in viaggio per Washington, portando con sé alcuni ostaggi liberati e familiari di quelli ancora in cattività, nella speranza di influenzare le trattative per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Intanto, le operazioni militari israeliane continuano a Gaza, con un bilancio di 70 morti e 200 feriti in un solo giorno, mentre l’UNRWA denuncia attacchi contro un suo convoglio da parte delle forze israeliane. La tensione rimane alta anche in Cisgiordania, dove sono stati segnalati attacchi da parte di coloni e sventati piani di attacchi terroristici da parte di Hamas.
Marta Serafini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Le spine di Giorgia. Antonio Polito analizza le difficoltà emergenti per il governo di Giorgia Meloni, che dopo un periodo di apparente solidità, ora affronta sfide sia a livello nazionale che internazionale. La credibilità internazionale dell’Italia è in calo, influenzando la posizione del paese sia politicamente che finanziariamente, soprattutto con la possibile ripresa del Patto di Stabilità in Europa. Le tensioni tra gli alleati di governo, con Salvini e Forza Italia che sembrano opporsi a vicenda, complicano ulteriormente la situazione interna. Inoltre, l’opposizione inizia a mostrare segni di vita, con il centro che si allea con la sinistra, potenzialmente cambiando il panorama politico. Nonostante ciò, Meloni rimane salda al suo posto, anche se la politica è imprevedibile e le cose potrebbero peggiorare.
Antonio Polito su Corriere della Sera

Divisi anche sull’America. Le tensioni politiche emergono all’interno del governo italiano tra i due vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Antonio Tajani, a seguito delle dichiarazioni di Salvini che esulta per l’annuncio del ritiro di Joe Biden e critica la corsa alla presidenza di Kamala Harris, citando anche George Soros. Tajani, più cauto, sottolinea che l’Italia lavorerà bene con qualsiasi futuro presidente degli USA. Le divergenze si estendono anche su altri temi, con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che invita alla moderazione. Nel frattempo, Salvini annuncia che la prossima Pontida avrà un tema anti-Islam, in linea con la sua adesione ai gruppi sovranisti europei, mentre l’opposizione reagisce positivamente al gesto di Biden, considerandolo responsabile.
Stefano Baldolini su Repubblica

Nuovi ingressi. Forza Italia, sotto la guida di Antonio Tajani e con il supporto della famiglia Berlusconi, mira a rafforzare la propria presenza in Parlamento accogliendo moderati e dialogando con gruppi centristi, per avere maggior peso nelle commissioni e nei rapporti con gli alleati. La strategia include l’evitare figure controverse come Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, mentre si considerano nuovi ingressi come quello di Enrico Costa e si dialoga con altri potenziali alleati. Tajani respinge le tensioni nella maggioranza, sottolineando la posizione europeista di Forza Italia e la difesa dei propri valori all’interno del governo.
Antonio Fraschilla su Repubblica

Csm. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha manifestato forte sconcerto e irritazione per la condotta della consigliera del CSM Rosanna Natoli, che ha incontrato privatamente un’imputata, Maria Fascetto Sivillo, violando l’etica professionale. Durante un incontro di 40 minuti con il vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, Mattarella ha trasmesso un messaggio chiaro: Natoli deve abbandonare le sue funzioni. Tuttavia, la situazione è complessa poiché Natoli rifiuta di dimettersi e non esiste una procedura di decadenza automatica. Il suo avvocato, Carlo Taormina, ha presentato un esposto contro la sezione disciplinare del CSM, accusando un’azione collettiva e non individuale. Se Natoli si dimettesse, ciò potrebbe alterare gli equilibri politici all’interno del CSM, rendendo difficile trovare un sostituto condiviso dal Parlamento.
Liana Milella su Repubblica

Il sistema Angelucci. La holding di Antonio Angelucci, che si occupa sia di sanità che di editoria, ha un fatturato di 91 milioni di euro, con la maggior parte dei ricavi derivanti dal settore sanitario pubblico. Nonostante le perdite nell’editoria, Angelucci continua a investire in nuove testate, come l’agenzia di stampa Agi e La Verità. Secondo l’inchiesta, i giornali di Angelucci sarebbero stati usati per influenzare e intimidire avversari politici, come nel caso dell’ex assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, che ha denunciato tentativi di corruzione. Angelucci, che è anche parlamentare, ha beneficiato di un sistema che integra affari sanitari e potere mediatico, ma è attualmente sotto indagine per istigazione alla corruzione, con un procedimento giudiziario ancora in corso.
Giovanni Tizian e Stefano Vergine su Domani

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