SICUREZZA
Transizione graduale. Il futuro secondo uno scienziato/manager ed ex ministro: “Prima rinnovabili, poi nuove centrali, infine la fusione”. L’ad di Leonardo Roberto Cingolani analizza la possibilità di prendere in considerazione il nucleare di nuova generazione per coprire il fabbisogno energetico del Paese. Alla domanda se Leonardo può dare un contributo in questa direzione, l’amministratore delegato dell’azienda risponde che: “Leonardo è un’azienda internazionale che si occupa di sicurezza globale e difesa. Ma abbiamo una capacità manifatturiera che ci permetterebbe – se ce ne fosse bisogno – di sviluppare reattori di 4° generazione con sinergie industriali e competenze opportune”
Andrea Parlangeli su Focus
Rating stabile dice Moody’s. Moody’s ha confermato il rating di lungo termine Baa3 con outlook stabile per Leonardo, sostenuto da una solida performance operativa e un robusto portafoglio ordini che ha migliorato i ricavi e mantenuto stabile il margine EBITDA. L’agenzia ha inoltre rilevato una leggera riduzione della leva finanziaria del gruppo aerospaziale rispetto al 2022.
su Sole 24 Ore
Nuovi sistemi cargo per lo spazio. Thales Alenia Space – joint venture tra Thales e Leonardo – è stata incaricata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di sviluppare un nuovo sistema di trasporto cargo per l’orbita bassa terrestre, con un progetto da 25 milioni di euro che prevede il ritorno sicuro dei moduli e l’apertura al finanziamento privato. Il servizio, denominato LEO Cargo Return Service, mira a rivoluzionare l’economia dello spazio permettendo il rientro di carichi fino a 100 chili, e si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione pubblico-privata. Thales Alenia Space, con una solida esperienza nella costruzione di moduli spaziali, guiderà lo sviluppo del servizio e del veicolo spaziale, culminando in una missione dimostrativa prevista per la fine del 2028 che includerà la consegna e il rientro sicuro di un carico pressurizzato alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Filomena Greco su Sole 24 Ore
Nuovo elicottero hi-tech per la Finanza. La Guardia di Finanza di Genova ha ricevuto un nuovo elicottero hi-tech, il Volpe 516, dotato di tecnologie avanzate che permettono missioni notturne e di sorveglianza, grazie a sistemi di localizzazione cellulari, visori notturni e motori a gestione computerizzata. Il bimotore AW169 Leonardo può volare per circa tre ore, raggiungere i 305 km/h e salire fino a 5.000 metri, rientrando in un piano di ammodernamento del Corpo in occasione del suo 250° anniversario. La cerimonia di consegna si è svolta a Genova con la presenza di autorità civili e militari, evidenziando l’importanza dell’elicottero nelle operazioni di contrasto a illeciti come traffico di droga, contrabbando e immigrazione clandestina.
Fabrizio Cerignale su Repubblica Genova
Cinesi per gli autobus. Il governo italiano sta negoziando con il produttore automobilistico cinese Dongfeng Motor Group per un possibile investimento nel settore automobilistico e degli autobus, con particolare interesse per l’area di Flumeri in provincia di Avellino, dove si trova lo stabilimento di Industria Italiana Autobus. Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha infatti confermato che si guarda all’ingresso di un player internazionale, dopo la cessione dei due soci pubblici Leonardo e Invitalia. Invitalia, l’agenzia governativa italiana, potrebbe esercitare un diritto di opzione su aree non utilizzate dello stabilimento per facilitare l’insediamento di Dongfeng o altri investitori internazionali. Nonostante l’interesse mostrato, la trattativa è complessa e si inserisce in un contesto più ampio di sondaggi del governo con diverse case automobilistiche cinesi per investimenti nel settore automotive in Italia.
su Sole 24 Ore
Boeing. L’industria aeronautica è tornata ai livelli pre-pandemia? A grandi linee la risposta è: sì risponde Thomas Toepfer, Finanzchef di Airbus. Nel 2024 siamo a livelli pari o addirittura leggermente superiori a quelli pre-pandemia. Nonostante esistano differenze regionali, il traffico da e verso la Cina non si è ancora ripreso del tutto. Ma l’aviazione è qualcosa che la gente vuole. Nei prossimi anni la domanda continuerà a crescere in tutto il mondo, anche perché nuovi mercati come l’India si stanno sviluppando fortemente. Considerati i problemi di Boeing, Airbus è particolarmente ben posizionata per beneficiare di questa crescita? Ritengo che la nostra gamma di prodotti sia convincente e che otteniamo successo sul mercato. Tuttavia, continuiamo a prendere molto sul serio i nostri concorrenti. Non traiamo vantaggio dalla situazione della Boeing. Non è positivo per l’industria nel suo complesso quando viene messa in discussione la sicurezza del trasporto aereo.
Gregor Waschinski su Handelsblatt
Cy4gate cresce con la Difesa. Cy4gate, azienda attiva nel settore informatico, ha registrato un incremento del 3,5% sul listino Star, raggiungendo i 6,49 euro per azione, grazie all’aggiudicazione di tre bandi internazionali di ricerca per un valore di 1,7 milioni di euro in tre anni, a partire dal 2025. I progetti sono finanziati dall’European Defence Fund e dal Digital Europe Programme e includono lo sviluppo di una piattaforma di cyber situational awareness (Ecysap Eye) e tecnologie per i futuri Main Battle Tank (Fmb Tech), oltre a un sistema per identificare fake news tramite intelligenza artificiale (Italian Digital Media Observatory). Questi progetti hanno un valore complessivo di circa 59,5 milioni di euro, con Ecysap Eye e Fmb Tech che rappresentano rispettivamente 37 e 20 milioni di euro, mentre il progetto sulle fake news vale circa 2,5 milioni di euro.
Guido Marzetti su Mf
Minaccia di gogna. Il ministro delle Armate francese, Sébastien Lecornu, ha minacciato di esporre pubblicamente le banche che rifiutano di concedere prestiti alle PMI del settore della difesa, in particolare quelle coinvolte nella dissuasione nucleare. Questa dichiarazione segue la tensione tra il settore finanziario e EDF, che ha affrontato scetticismo dopo aver annunciato un partenariato con il ministero delle Armate per la produzione di trizio, un gas utilizzato nella dissuasione nucleare. Lecornu ha criticato le banche per un eccessivo principio di precauzione e ha invocato una “finanza patriottica”, mentre le banche, dopo una fase di preoccupazione, hanno ripreso il dialogo con l’industria della difesa, designando referenti specifici per il settore.
Anne Drif su Echos
La Bei deve spingersi oltre. La Banque européenne d’investissement (BEI) ha ampliato il suo mandato per finanziare progetti nel settore della difesa che non siano maggioritariamente civili, ma non finanzierà progetti letali come carri armati o munizioni, una mossa accolta positivamente dall’industria della difesa europea che tuttavia chiede ulteriori allentamenti delle restrizioni. La BEI è sotto pressione per bilanciare il sostegno al settore della difesa con il mantenimento della sua alta valutazione creditizia ESG, essenziale per la sua stabilità finanziaria e il suo ruolo di “banca del clima”. Nonostante la richiesta di maggiore finanziamento per le PME del settore difensivo, che spesso incontrano difficoltà nell’accesso al credito, è improbabile che la BEI si spinga oltre le recenti modifiche per evitare il rischio di una degradazione del suo rating di credito.
su Echos
Crosetto in ospedale. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Carlo di Nancy a Roma a seguito di un malore che lo ha costretto ad abbandonare anticipatamente il Consiglio supremo di difesa. Questo episodio segue un precedente ricovero in febbraio per una lieve pericardite, da cui si era ripreso senza danni cardiaci. Esponenti politici di varie fazioni hanno espresso messaggi di sostegno e auguri di pronta guarigione, dimostrando vicinanza in questo momento.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera
Allarme instabilità. Il Consiglio supremo di Difesa italiano, presieduto da Sergio Mattarella e con la partecipazione della premier Giorgia Meloni, Guido Crosetto e altri vertici militari, ha esaminato le crescenti minacce esterne al Paese, in una riunione prolungata e segreta al Quirinale. Il comunicato finale ha evidenziato la deteriorata sicurezza globale, esprimendo sostegno all’Ucraina, condannando l’aggressione di Hamas a Israele e sollecitando la cessazione delle ostilità e il dialogo per una soluzione “due popoli, due Stati”. Particolare attenzione è stata data a quattro aree di tensione: la Linea Blu tra Libano e Israele, la libertà di navigazione nel Mar Rosso, le tensioni nei Balcani e l’instabilità nel Sahel, con un enfasi speciale sulla crisi mediorientale e la condanna dell’antisemitismo.
Ugo Magri su Stampa
Tanti no alla leva della Lega. La Lega ha presentato un disegno di legge per reintrodurre il servizio di leva obbligatorio per i giovani tra i 18 e i 26 anni, suscitando critiche da parte dell’opposizione e dubbi all’interno della maggioranza. La segretaria del PD, Elly Schlein, si è espressa contro, sostenendo che i giovani dovrebbero avere un futuro senza armi, mentre il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha messo in dubbio la fattibilità e il costo dell’iniziativa. Anche Maurizio Lupi di Noi moderati si è mostrato contrario, enfatizzando l’importanza dell’impegno dei giovani nello studio e nel lavoro.
su Corriere della Sera
Argotec vince commessa Nasa. La società torinese Argotec è stata selezionata dalla NASA come uno dei quattro fornitori di satelliti e servizi spaziali, nell’ambito di un contratto del valore di 6 miliardi di dollari, estendibile fino al 2030. L’azienda, che prevede nuove assunzioni, ha già raddoppiato il suo personale l’anno scorso e sta aprendo una nuova sede a San Mauro Torinese, con la capacità di produrre 50 satelliti all’anno. Il CEO di Argotec, David Avino, sottolinea l’importanza della selezione da parte della NASA come riconoscimento dell’affidabilità e dell’eccellenza tecnologica dell’azienda, che consolida la sua posizione di leader nell’industria spaziale internazionale.
Luigi Grassia su Stampa
Un mondo nuovo. Philippe Baptiste, PDG del CNES (l’agenzia spaziale francese), in un’intervista esclusiva con La Tribune, ha sottolineato che l’industria spaziale europea sta entrando in una nuova era caratterizzata da maggiore competizione e maggiore autonomia per gli industriali, allontanandosi dal modello precedente di finanziamenti statali e cooperazione geografica. Il lancio di Ariane 6 è imminente e rappresenta un momento cruciale per dimostrare la capacità di adattamento dell’Europa alle nuove sfide del settore. Infine, il CNES si sta preparando a un profondo cambiamento nel funzionamento del Centro Spaziale della Guiana, con l’obiettivo di ottimizzare l’organizzazione industriale e ridurre i costi, mentre l’Europa cerca di accelerare le decisioni e adattarsi a un mercato spaziale in rapida evoluzione.
Michel Cabirol su Tribune
Pronto il razzo europeo. Il nuovo razzo europeo Ariane 6 è pronto per il suo debutto nello spazio, previsto per la prima metà di luglio 2024, con la data esatta che sarà annunciata all’inizio di giugno durante il Salone internazionale dell’aeronautica di Berlino. L’Agenzia Spaziale Europea, insieme ad altre entità spaziali e aziende, ha rilasciato un comunicato congiunto che dettaglia le fasi finali di preparazione, inclusa la revisione del lanciatore e del segmento di Terra, oltre alla programmazione delle prove generali per il 18 giugno. Questo lancio rappresenta un passo significativo per l’Europa nello scenario geopolitico spaziale, dove la presenza e le ambizioni di potenze mondiali come la Cina sono già ben consolidate.
Max Conte su Tempo
AI, le regole europee. Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera finale al regolamento sull’intelligenza artificiale, che prevede vincoli proporzionati ai rischi presentati dai vari sistemi e entrerà in vigore nel 2026, rendendo l’UE la prima giurisdizione a regolare questo settore. Il regolamento adotta un approccio basato sul rischio, con obblighi di trasparenza leggeri per sistemi a rischio limitato e requisiti più stringenti per quelli ad alto rischio, come quelli usati in infrastrutture critiche e forze dell’ordine. Nel frattempo, un summit internazionale in Corea del Sud ha visto 16 aziende del settore impegnarsi a maggiore responsabilità per la sicurezza e la trasparenza delle loro invenzioni, con l’obiettivo di stabilire standard di sicurezza entro il prossimo summit in Francia nel 2025.
Beda Romano su Sole 24 Ore
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Redditometro. Giorgia Meloni si trova a gestire un’altra frattura all’interno della coalizione di governo a causa di una controversia sul nuovo redditometro, uno strumento fiscale per identificare redditi non dichiarati. La tensione è aumentata quando il viceministro all’Economia di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, è stato chiamato a giustificare la misura, che ha suscitato reazioni negative da parte di Forza Italia e Lega, che chiedono una revisione urgente. La situazione è complicata dal fatto che il decreto è già stato pubblicato e la polemica è scoppiata poco prima delle elezioni, con Meloni che ha chiesto a Leo di assumersi la responsabilità pubblicamente e di correggere il corso dell’azione.
Ilario Lombardo su Stampa
Leo. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha giustificato il reintegro del redditometro, uno strumento per contrastare l’evasione fiscale, come un atto dovuto per rispondere alle preoccupazioni della Corte dei Conti riguardo possibili danni erariali. Il nuovo decreto attuativo, atteso dal 2018, introduce maggiori garanzie per i contribuenti onesti, prevedendo un doppio contraddittorio con il Fisco e specificando criteri più chiari per gli accertamenti delle spese. Nonostante le critiche, Leo sottolinea l’importanza del redditometro per colpire chi ha commesso frodi, come quelle legate al Superbonus, e per ridurre il tax gap annuale di 80-100 miliardi di euro.
Mario Sensini su Corriere della Sera
Un buco per lo Stato. Nicola Zaccheo, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, mette in guardia sui rischi della riforma delle concessioni autostradali proposta dal ministro Salvini, che potrebbe trasferire il rischio traffico allo Stato e creare un deficit finanziario, citando l’esempio negativo della Pedemontana Veneta. Zaccheo critica anche l’idea di un pedaggio unico nazionale, sostenendo il principio del pay-per-use e l’importanza di valutare la sostenibilità economica degli investimenti prima della loro realizzazione. Inoltre, affronta questioni relative al settore dei taxi e Ncc, alla regolamentazione delle tariffe aeroportuali e alla gestione delle concessioni portuali, sottolineando la necessità di trasparenza e di criteri comuni.
Flavia Landolfi su Sole 24 Ore
C’è chi lavora contro l’Europa. Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, ha annunciato che potrebbe esserci un taglio dei tassi da parte della BCE a giugno, ma ha sottolineato che le decisioni future non saranno automatiche e dipenderanno dall’andamento dell’economia e dell’inflazione, che si prevede raggiunga l’obiettivo del 2% entro il 2025. Nagel ha espresso preoccupazione per le finanze pubbliche di alcuni paesi europei e ha sottolineato l’importanza di politiche di bilancio solide per la stabilità dei prezzi, evitando pressioni che potrebbero richiedere tassi di interesse più alti. Inoltre, ha manifestato contro l’AfD per difendere la democrazia e ha sostenuto l’importanza del dialogo con la Cina piuttosto che l’imposizione di dazi, evidenziando la necessità di partecipazione alle elezioni europee e di combattere le tendenze antidemocratiche.
Federico Fubini su Corriere della Sera
Stellantis investe in Brasile. Stellantis, guidata da Carlos Tavares, ha annunciato un investimento di 2,5 miliardi di euro nello stabilimento di Betim, in Brasile, per la produzione di veicoli ecologici, come parte di un piano più ampio da 5,4 miliardi di euro fino al 2030. L’investimento supporterà il lancio di oltre 40 nuovi prodotti, inclusi modelli ibridi ed elettrici con tecnologia Bio-Hybrid, e prevede l’espansione della capacità produttiva di motori dello stabilimento. Durante l’annuncio, è stata anche confermata una collaborazione con il produttore cinese Leapmotor per la condivisione di tecnologie avanzate nel campo dei veicoli elettrici.
Andrea Boeris su Mf
Ultima proposta. Il Ministero dell’Economia italiano e Lufthansa hanno presentato all’Unione Europea una proposta aggiornata per ottenere l’approvazione dell’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, offrendo più slot a Milano Linate ma mantenendo le attività sui voli Italia-USA separate per due anni. La proposta include la cessione di almeno 19 coppie di slot giornaliere a Linate, con la speranza di introdurre maggiore concorrenza e permettere ad altri vettori di operare, mentre si resiste a modificare gli accordi di joint venture sui voli transatlantici. Un incontro tra i vertici di Lufthansa e la commissaria UE Margrethe Vestager è previsto a breve per cercare di ottenere un via libera definitivo all’accordo, che è cruciale per il futuro di Ita Airways.
Leonard Berberi su Corriere della Sera
Debito e sussidi contagiano l’Europa. L’Italia è un “vaso di terracotta” fragile e crepato, simile a molti altri paesi europei alle prese con debiti eccessivi e spese inutili. Con le imminenti elezioni europee, si presenta l’opportunità di cambiare rotta verso un futuro più sostenibile, con la necessità di riformare i sistemi sanitari e pensionistici nazionali, e di affrontare le sfide della difesa e della crescita economica. L’Europa deve superare la gestione nazionale di alcune politiche chiave, come quelle energetiche e ambientali, e considerare la creazione di un debito pubblico europeo e un sistema difensivo comune, per garantire occupazione, crescita e sicurezza a lungo termine.
Mario Deaglio su Stampa
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
L’Europa si spacca. L’Europa mostra divisioni nelle reazioni alla richiesta del procuratore della Corte penale internazionale (CPI) di emettere mandati di cattura per il premier israeliano e membri di Hamas, con la Francia che sostiene l’indipendenza della CPI e la Germania che critica l’equiparazione tra Israele e Hamas. La spaccatura europea rischia di compromettere la coesione del tribunale internazionale, mentre la Russia accusa l’Occidente di doppi standard, soprattutto dopo il mandato d’arresto emesso dalla CPI contro il presidente Putin. Se i mandati d’arresto fossero emessi, tutti gli Stati membri della CPI sarebbero teoricamente obbligati ad arrestare le persone coinvolte, ma ciò non implica una condanna automatica.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica
Iran, tanti sospetti. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto in un incidente sospetto, con i funerali previsti per oggi, mentre l’inchiesta sulle cause della sua morte è circondata da speculazioni che includono un possibile coinvolgimento del Mossad o di avversari interni. La versione ufficiale propende per un problema tecnico all’elicottero, ma ci sono molteplici teorie e sospetti, e la confusione iniziale delle fonti ufficiali ha alimentato ulteriori dubbi. Nonostante le varie ipotesi, compresa quella di un complotto, non ci sono certezze e l’ambasciatore iraniano a Mosca ha dichiarato che le conclusioni dell’inchiesta potrebbero cambiare la comprensione degli eventi.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
Una flotta vecchia. L’incidente di un elicottero Bell 212 di fabbricazione statunitense, che ha causato la morte del Presidente iraniano Ebrahim Raisi e di altri funzionari, ha riportato l’attenzione sull’impatto delle sanzioni sulla obsoleta flotta aerea iraniana. Le sanzioni hanno ostacolato la capacità dell’Iran di rinnovare la propria flotta o di ottenere pezzi di ricambio, portando a un’età media della flotta di quasi 28 anni, più del doppio della media mondiale. Sebbene la causa esatta dell’incidente non sia chiara, le cattive condizioni della flotta aerea iraniana a causa delle sanzioni sono considerate un probabile fattore scatenante, con l’ex ministro degli Esteri del Paese che ha attribuito la responsabilità dell’incidente alle sanzioni statunitensi.
Philip Georgiadis su Financial Times
Manovre nucleari. Il Ministero della Difesa russo ha avviato esercitazioni militari per simulare il lancio di armi tattiche nucleari, una mossa che aumenta le tensioni internazionali in relazione al conflitto in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto alla NATO di abbattere i missili russi e ha sollecitato ulteriore supporto militare, inclusi caccia F-16 e sistemi di difesa aerea Patriot. La Russia sostiene che le manovre siano una risposta alle minacce occidentali e mirano a garantire la sovranità dello Stato, mentre le armi tattiche nucleari impiegate, sebbene meno potenti delle bombe atomiche, sono ancora estremamente distruttive.
Giuseppe Agliastro su Stampa
Le Pen rompe con Afd. Marine Le Pen ha deciso di rompere l’alleanza con il partito tedesco AfD, in seguito a due episodi chiave che hanno rafforzato la posizione sovranista in Europa e all’obiettivo di includere Viktor Orban nel gruppo. La Lega di Salvini sostiene la mossa di Le Pen e mira a formare un gruppo unico di destra al Parlamento Europeo, nonostante le tensioni interne e la competizione con Giorgia Meloni. Antonio Tajani di Forza Italia si dissocia dalle idee di Le Pen e rimane fedele al PPE, rifiutando alleanze con il Rassemblement National.
Francesco Olivo su Stampa
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Il conto personale di Toti. Il governatore ligure Giovanni Toti è accusato di aver trasferito 55 mila euro dal conto del suo comitato a quello personale, mescolando finanziamenti legali con il suo patrimonio, in un contesto di sospetta opacità che i magistrati intendono chiarire nell’imminente interrogatorio. Questi movimenti finanziari sono collegati alle presunte tangenti pagate da Aldo Spinelli per ottenere l’assegnazione di un’area portuale, con due bonifici specifici da 15 mila euro ciascuno indirizzati al Comitato Toti. Mentre Toti si avvale della facoltà di non rispondere e il suo legale chiede la revoca degli arresti domiciliari, la Procura indaga sui movimenti bancari per determinare se i fondi del comitato siano stati utilizzati esclusivamente per attività politiche.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera
Olimpiadi. L’ex amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari, è indagato dalla Procura di Milano per corruzione e turbativa d’asta, insieme a Massimiliano Zuco e Luca Tomassini, fondatore della società Vetrya. L’inchiesta si concentra su un appalto per i servizi digitali della Fondazione in vista dei Giochi Olimpici e su presunte pressioni nella scelta del logo olimpico. Le indagini includono anche chat sospette che suggeriscono un accordo corruttivo e opacità nelle assunzioni all’interno della Fondazione, che è controllata da enti pubblici e privati.
Luigi Ferrarella su Corriere della Sera
Conte, Gentiloni e l’algoritmo. L’ex premier e attuale presidente del M5S, Giuseppe Conte, critica Paolo Gentiloni per aver cambiato la sua narrazione sul ruolo dell’Italia nella negoziazione del PNRR, sottolineando che il suo governo ha combattuto duramente per ottenere i fondi, contrariamente a quanto suggerito da Gentiloni. Conte respinge le accuse di non aver rispettato la verità storica e difende il Superbonus, attribuendo la maggior parte dei problemi all’attuale governo.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
Mori indagato. L’ex colonnello Mario Mori è indagato dalla procura di Firenze per non aver rivelato informazioni su presunti attentati mafiosi nonostante fosse a conoscenza dei piani di Cosa Nostra dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio. Mori, che ha già ricevuto assoluzioni definitive in passati processi legati alla mafia, si difende affermando di essere vittima di un disegno giudiziario volto a farlo morire sotto processo, e riceve il sostegno di esponenti della destra al governo. La vicenda solleva nuovamente polemiche sul ruolo della magistratura e sul trattamento di figure coinvolte nella lotta al terrorismo e alla mafia, con alcuni politici che chiedono ispezioni alla procura di Firenze.
Luca Serranò su Repubblica
Una necessità più che un diritto. Luciano Violante, ex magistrato e politico, nel suo nuovo libro “Ma io ti ho sempre salvato”, riflette sulla dialettica tra vita e morte, argomentando che la dignità della vita dovrebbe essere valorizzata tanto quanto quella della morte. Critica la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di inserire l’aborto nella Costituzione, sostenendo che l’aborto non è un diritto ma una tragica necessità e che gli uomini dovrebbero lasciare la parola alle donne su questo tema. Violante esplora anche il ruolo degli intellettuali nella società, sottolineando la loro responsabilità nel dare senso agli eventi, e discute le tensioni tra politica e giustizia, il rapporto con la morte e la memoria, e l’importanza di affrontare le sfide demografiche e ambientali con responsabilità.
Maurizio Caverzan su Panorama
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