Rassegna stampa 24 aprile

SICUREZZA

Tempest. Al Farnborough Airshow è stato presentato il Tempest, un aereo da combattimento avanzato, ritenuto superiore all’F35 e all’Eurofighter, frutto della collaborazione tra Leonardo (Italia), Mitsubishi Heavy Industries (Giappone) e BAE Systems (Regno Unito). Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, e il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, hanno discusso le implicazioni finanziarie del progetto per la difesa. Il Tempest è stato menzionato in relazione al suo ruolo potenziale all’interno della NATO.
su Tg Uno

Tempest a Londra. Al Farnborough Airshow è stato presentato il Tempest, un nuovo aereo da combattimento ritenuto superiore all’F35 e all’Eurofighter, frutto di una collaborazione internazionale tra Leonardo (Italia), Mitsubishi Heavy Industries (Giappone) e BAE Systems (Regno Unito). In serata, è previsto un incontro presso l’Ambasciata italiana di Londra che vedrà la partecipazione di Guido Crosetto, Ministro della Difesa, e Roberto Cingolani, CEO di Leonardo. Il lancio del Tempest segna un importante passo avanti nella tecnologia militare aerea e nella cooperazione industriale tra i paesi coinvolti.
su Rai News 24

La spending review di Starmer. Il futuro del caccia di sesta generazione Tempest, sviluppato congiuntamente da Regno Unito, Italia con Leonardo e Giappone con Mitsubishi, è incerto a causa della spending review della difesa del nuovo governo laburista di Keir Starmer, con la possibilità di un rinvio dell’entrata in servizio dal 2035 al 2040. Il ministro italiano Guido Crosetto ha ottenuto rassicurazioni sulla prosecuzione del progetto, che è cruciale sia per la difesa che per la crescita tecnologica, con un’ampia applicazione civile prevista. Nonostante le incertezze, l’Italia rimane ottimista e considera possibili nuovi partner, come l’Arabia Saudita, in caso di ritiro del Giappone, con il programma Tempest che potrebbe costare fino a 25 miliardi.
Luigi Ippolito su Corriere della Sera

Dubbi inglesi. Il governo britannico di Sir Keir Starmer sta valutando una spending review della Difesa che potrebbe mettere in dubbio il loro impegno nel progetto Tempest Gcap, un caccia di ultima generazione sviluppato con l’italiana Leonardo e la e giapponese Mitsubishi, nonostante l’importanza strategica ribadita dal ministro italiano della Difesa Guido Crosetto. Starmer, sotto pressione, non ha confermato esplicitamente l’impegno a lungo termine nel progetto, alimentando preoccupazioni tra i partner, soprattutto perché il Regno Unito non ha ancora ratificato il programma a differenza di Italia e Giappone. Vi sono timori che il Regno Unito possa ridurre il suo impegno o ritirarsi dal progetto a causa di vincoli di bilancio e riorientamenti geopolitici, nonostante le critiche e la possibilità di cercare altri partner, come l’Arabia Saudita, che però non dovrebbe essere coinvolta nella fase di progettazione.
Antonello Guerrera su Repubblica

Autonomia strategica. Il Tempest è un ambizioso progetto di caccia di sesta generazione, avviato dal Regno Unito post-Brexit per mantenere la leadership nel settore aeronautico, al quale hanno aderito Italia, tramite Leonardo, e Giappone, in risposta alla necessità di autonomia strategica e di preservare l’industria aeronautica di punta. Il programma, dal costo preventivato vicino ai 50 miliardi di euro, mira a sviluppare un aereo con tecnologie avanzate, come materiali che assorbono le onde radar e intelligenza artificiale, e potrebbe evolvere in un veicolo autonomo guidato da IA, con il supporto di droni. La sostenibilità economica del Tempest rimane incerta, con i paesi partecipanti che devono bilanciare le esigenze immediate di riarmo con gli investimenti a lungo termine nel supercaccia, mentre si apre la possibilità di un rinnovato interesse europeo per una difesa comune.
Gianluca Di Feo su Repubblica

Alleanze satellitari. Al Salone di Farnborough si discute di un possibile riassetto dell’industria aerospaziale europea, con Leonardo, Thales e Airbus in trattative per esplorare una fusione delle loro attività nella produzione di satelliti. Leonardo, che detiene il 33% di Thales Alenia Space, è coinvolto nei colloqui, mentre Thales e Airbus, con dimensioni maggiori, potrebbero marginalizzare Leonardo in caso di fusione. Airbus ha annunciato perdite per 900 milioni nel primo semestre dell’anno, mentre Thales Alenia Space ha registrato ricavi per 2,2 miliardi di euro nel 2023.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

Moltiplicatore. Franco Ongaro, chief space business officer di Leonardo, ha dichiarato che l’azienda, focalizzata sulla trasformazione in una ‘data-centric company’, considera lo spazio e il cyber come pilastri essenziali per la crescita. Durante il Farnborough International Airshow, Ongaro ha sottolineato l’importanza dello spazio come fattore abilitante per le piattaforme di Leonardo, mirando a diventare un leader nella filiera spaziale, con un focus particolare sull’osservazione della Terra e sulla fornitura di componenti per satelliti. Ha inoltre evidenziato il supporto del governo nell’investire in questo settore, preparando l’azienda a sfruttare commercialmente le capacità sviluppate per il settore istituzionale.
_su strean24.ilsole24ore.com _

M-346. Leonardo ha migliorato il velivolo M-346 per rispondere alle esigenze dei moderni scenari di conflitto, introducendo il concetto di ‘Multi-dominio’ che integra operazioni in aria, spazio, mare, terra e cyber. Il pilota Quirino Bucci sottolinea l’importanza dell’integrazione delle tecnologie avanzate nel velivolo, che eleva le capacità dei piloti e rende l’M-346 adeguato agli attuali scenari di combattimento. Il responsabile commerciale Dario Marfé riferisce di un riscontro positivo dal mercato, con discussioni in corso con clienti attratti dalla versatilità e dalla doppia funzionalità del velivolo, sia come addestratore che come aereo da attacco.
su lapresse.it

Eurofighter. Ponte tra l’attuale classe di velivoli e i programmi di nuova generazione, l’Eurofighter rappresenta oggi la spina dorsale della difesa aerea nazionale, oltre che europea, e grazie a una serie di aggiornamenti tecnologici, che hanno consentito alla macchina di aumentare notevolmente il ventaglio di missioni, continua a giocare un ruolo di primo piano e a mettere a segno nuove commesse. “Sin dalla sua nascita, il programma Eurofighter ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo di tecnologie avanzate e nell’impiego di migliaia di professionisti qualificati – ha sottolineato Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo -. Noi di Leonardo siamo estremamente orgogliosi di far parte del programma Eurofighter Typhoon, che rappresenta la spina dorsale della difesa aerea in molti Paesi e che è destinato a crescere ed evolversi per garantire i prossimi 30 anni e oltre.”
Lucia Angeloni su ore 12 economia

Emissary e E-Cuas. Leonardo si afferma come secondo maggior player europeo nel settore della difesa, vincendo 13 progetti nell’ambito del programma European Defence Fund 2023, che include 54 progetti con la partecipazione di 581 entità di 27 paesi. Tra i progetti di spicco guidati da Leonardo ci sono Emissary, per la sorveglianza spaziale, e E-Cuas, per la difesa da droni, entrambi caratterizzati da innovazione tecnologica e collaborazione internazionale. L’Italia, grazie anche al contributo di Leonardo, si posiziona ai primi posti in Europa per numero di progetti vinti, con un budget totale di oltre 1 miliardo di euro destinato al programma EDF nel 2023.
su secoloditalia.it

Accordo. L’accordo tra Leonardo e i sindacati è vicino alla conclusione, evitando una lunga fermata dello stabilimento di Grottaglie grazie alla distribuzione equa della cassa integrazione e al mantenimento dell’indotto, con l’arrivo delle divisioni Elicotteri ed Elettronica previsto rispettivamente per marzo 2025 e dicembre 2024. Boeing, nonostante le difficoltà di produzione e le indagini sulla sicurezza, ha annunciato nuovi ordini significativi da Korean Air e Japan Airlines, segnando una ripresa e una strategia di rinnovamento della flotta. Leonardo, perseguendo una diversificazione, porterà a Grottaglie la linea di assemblaggio del convertiplano AW609 e altre produzioni, mentre Boeing e Lufthansa Technik hanno stretto un accordo per le modifiche alla cabina degli aerei 787, indicando un mercato aeronautico in evoluzione e la ricerca di nuove opportunità.
Domenico Palmiotti su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto

Dassault priorità a Rafale. Dassault Aviation ha dato priorità alla produzione del caccia Rafale, mirando a consegnare due aerei al mese nel 2024, prima di aumentare a tre, nonostante le difficoltà di consegna e una linea di assemblaggio attualmente impostata su un aereo al mese. Il fatturato dell’azienda è leggermente aumentato nel primo semestre, con un carnet di ordini pieno di 41,2 miliardi di euro, e l’obiettivo è raggiungere i 6 miliardi di euro di fatturato nel 2024. Dassault sta affrontando la concorrenza del Regno Unito, che ha presentato un nuovo aereo da combattimento a Farnborough, ma l’azienda rimane concentrata sul proprio programma SCAF, che guida e sta pianificando la fase 2 di produzione del dimostratore.
Sarah Dumeau su Echos

Portafoglio pieno. Thales, il colosso francese operante nei settori della difesa, dell’aerospaziale e della sicurezza digitale, ha registrato un aumento del 16% nel suo carnet di ordini, raggiungendo un valore di 47 miliardi di euro al 30 giugno, il più alto nella sua storia, grazie a una domanda crescente legata alle tensioni geopolitiche. Nel primo semestre del 2024, l’azienda ha mostrato un incremento del 57% nel profitto netto, arrivando a 1,017 miliardi di euro, e un aumento dell’8,9% nel fatturato, che si attesta a 9,5 miliardi di euro, con una crescita organica del 6% e una marge operativa che ha raggiunto l’11,5%. Thales ha confermato gli obiettivi finanziari annuali, prevedendo una crescita del fatturato tra il 5% e il 6% e una marge operativa tra l’11,7% e l’11,8%, mentre continua l’integrazione delle recenti acquisizioni e mira a ridurre progressivamente il debito netto, che al 30 giugno 2024 ammontava a 4,6 miliardi di euro.
Enrique Moreira su Echos

Airbus. Durante il salone aeronautico di Farnborough, Airbus ha ottenuto ordini significativi, tra cui una commessa da Virgin Atlantic per sette A330-900, portando il totale degli A330 NEO ordinati dalla compagnia a 19. Japan Airlines ha finalizzato l’acquisto di 20 A350-900 e 11 A321 NEO, segnando un’espansione importante nel mercato long-courrier per Airbus e introducendo per la prima volta nella sua flotta gli aerei monocorridoio dell’azienda europea. Inoltre, Drukair del Bhutan ha firmato un protocollo d’intesa per tre A320 NEO e due A321 XLR, mirando ad espandere il proprio network internazionale a partire dal 2030.
Léo Barnier su Tribune

Hensoldt. Il produttore di sistemi radar e sensori Hensoldt ha registrato un boom di ordini da inizio anno, superando il valore di un miliardo di euro, grazie a grandi contratti come quello per il sistema di difesa aerea tedesco e l’iniziativa ESSI. Il corso delle azioni di Hensoldt è aumentato del 36% da inizio anno, nonostante una recente diminuzione di 10 euro dal picco di aprile. L’azienda, che ha recentemente acquisito ESG, prevede un fatturato di 2,3 miliardi di euro per l’anno in corso, con un incremento del 28% rispetto al 2023, e sta anche fornendo tecnologie di rilevamento e protezione per gli elicotteri delle forze ucraine.
su Frankfurter Allgemeine

Annullato. Il progetto di Bercy di organizzare un incontro tra il private equity e gli industriali del settore della difesa per discutere del sostegno in capitale è stato annullato a seguito della dissoluzione del governo, lasciando irrisolti i bisogni di capitalizzazione che potrebbero raggiungere fino a 5 miliardi di euro a livello europeo. Il settore della difesa in Francia affronta una carenza di fondi propri, con le imprese che lottano per accedere a finanziamenti diversificati e più ampi, mentre l’offerta di private equity rimane limitata e spesso comporta il rischio di perdere l’indipendenza aziendale. La Commissione europea riconosce l’urgenza di affrontare la scarsità di finanziamenti per l’industria della difesa, avvertendo che l’esclusione dal finanziamento privato potrebbe indebolire gli sforzi di difesa europei e mettere le imprese in una posizione competitiva svantaggiosa, oltre a rappresentare un rischio per la sicurezza dell’UE e dei suoi stati membri.
Anne Drif su Echos

Via il tabù. Crédit Agricole e BNP Paribas hanno rotto un tabù nel settore finanziario investendo nel fondo Weinberg Capital, dedicato al sostegno dell’industria della difesa, unendosi ad assicuratori e Bpifrance in una raccolta fondi che mira a superare l’obiettivo iniziale di 200 milioni di euro. Questo investimento rappresenta una risposta alle pressioni del ministro della Difesa francese, che aveva minacciato di esporre pubblicamente le banche riluttanti a sostenere l’industria della difesa, settore fino ad ora evitato dalle banche per timore di critiche legate ai criteri ESG (ambientali, sociali e di governance). Oltre a Crédit Agricole e BNP Paribas, anche La Banque Postale ha rivisto la sua politica verso il settore della difesa, ora considerato prioritario a condizione che le attività rispettino le convenzioni internazionali e gli impegni della Francia.
su Echos

Aerotaxi, primo volo nel 2027. Il progetto di mobilità aerea urbana a Milano, che prevede l’uso di aerotaxi elettrici eVTOL simili a grandi droni, ha ricevuto il via libera ma il primo volo è stato posticipato al 2027, oltre la data delle Olimpiadi Invernali del 2026, a causa di ritardi nelle autorizzazioni e nelle forniture. Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, in collaborazione con Lilium e altre aziende, ha pianificato la creazione di vertiporti in diverse località cittadine, con un investimento iniziale di 33 milioni di euro, mirando a un servizio inizialmente di nicchia ma non elitario, con costi che si prevede scenderanno nel tempo. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la formazione di una società per la gestione dei vertiporti, mentre l’accordo con Lilium rafforza la visione di sviluppo per la mobilità aerea avanzata nella regione lombarda.
Giambattista Anastasio su Giorno

Fincantieri. Fincantieri ha ottenuto una commessa da oltre 2 miliardi di euro da Carnival Corporation per costruire tre nuove navi da crociera per il brand Carnival Cruise Line, che saranno le più grandi mai realizzate in Italia, alimentate a LNG e con una stazza lorda di circa 230.000 tonnellate. Le nuove unità, previste per la consegna tra il 2029 e il 2033, avranno oltre 3.000 cabine e potranno ospitare quasi 8.000 passeggeri, incorporando tecnologie avanzate per l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale. Questo ordine rafforza la posizione di Fincantieri come leader nel settore delle crociere, enfatizzando l’impegno verso l’innovazione e la sostenibilità, come sottolineato dall’amministratore delegato Pierroberto Folgiero e dal CEO di Carnival Corporation, Josh Weinstein.
su Libero Quotidiano

Sopravvivenza digitale. Roberto Baldoni, fondatore e primo direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale italiana, ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo della cybersecurity in Italia, contribuendo alla creazione del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e alla Strategia italiana di cybersecurity fino al 2026. Baldoni sottolinea l’importanza di avere personale qualificato in un settore dove la domanda di esperti è in crescita, evidenziando la necessità di evitare l’emigrazione dei talenti e di mantenere salari competitivi. Infine, descrive i tre pilastri della sovranità digitale: il controllo delle informazioni, la tecnologia e le competenze umane, e la consapevolezza dei rischi cyber, enfatizzando la necessità di una risposta globale alle minacce e la preparazione all’avvento del quantum computing.
Alessandro Pulcini su Fortune Italia

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Pnrr. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano mostra ritardi significativi nella spesa effettiva per gli investimenti pubblici, soprattutto nei settori dell’ambiente e del turismo, con livelli di spesa molto bassi quando si escludono i meccanismi automatici come i crediti d’imposta. A fine giugno, su un totale di progetti attivati per 122 miliardi di euro, sono stati spesi 28 miliardi in crediti d’imposta e solo 23 miliardi in gare, con il Ministero dell’Ambiente che ha speso solo 390 milioni su 10,38 miliardi previsti per investimenti tramite gara. La Commissione Europea ha suggerito la possibilità di deroghe ai vincoli fiscali per i prestiti del Next Generation EU (NGEU) per evitare ritardi nel Recovery, mentre il governo italiano riconosce i problemi legati ai flussi finanziari e ai tempi di rendicontazione.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Entrate boom, niente manovra. Le entrate pubbliche in Italia hanno registrato un incremento significativo, con 24,7 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni iniziali, grazie soprattutto a 16,44 miliardi in più da Irpef e Ires, mentre l’Iva ha mostrato una diminuzione. Questo aumento delle entrate ha reso non necessaria una manovra correttiva immediata, anche se le spese impreviste, come i fondi per le Regioni autonome e i crediti d’imposta per edilizia e imprese, hanno assorbito 2,4 miliardi di euro di questo surplus. Il bilancio aggiornato mostra una crescita delle entrate tributarie e extratributarie, ma le spese corrispondenti hanno mantenuto invariati i saldi complessivi di finanza pubblica, con un appello alla necessità di rivedere i crediti d’imposta per un controllo più efficace.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Conti pubblici, allarme Fmi. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha lanciato un allarme sui conti pubblici dell’Italia, sollecitando un “aggiustamento fiscale risoluto e incisivo” per affrontare i crescenti deficit fiscali e il debito pubblico. Il FMI prevede un rallentamento della crescita del PIL italiano, che dovrebbe restare sotto l’1% nei prossimi anni, e sottolinea la necessità di riforme fiscali e pensionistiche, nonché di una piena attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Alcuni direttori del FMI hanno espresso dubbi sul ritmo di aggiustamento proposto, enfatizzando l’importanza di preservare gli investimenti e le riforme che favoriscono la crescita, mentre il debito pubblico rimane una preoccupazione centrale, con raccomandazioni per rafforzare la gestione del debito e prevenire turbolenze finanziarie.
Fabrizio Goria su Stampa

Piano Mattei per le Pmi. Il “Piano Mattei Africa” è stato lanciato con un plafond iniziale di 200 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) italiane negli investimenti e nella formazione in Africa, gestito da Simest e finanziato dal Fondo 394. La misura, operativa dal giorno successivo alla pubblicazione, mira a finanziare non solo gli investimenti in Africa, ma anche l’importazione di materie prime strategiche e la formazione di giovani africani, con percorsi certificati per impiegarli sia in Africa sia in Italia. Inoltre, il plafond prevede una riserva del 20% per le imprese del Sud Italia e incentivi per le start-up, le imprese giovanili e femminili, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e il trasferimento di know-how, in particolare nel settore agricolo e nelle tecnologie sostenibili e digitali.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore

Piano Mattei. Il Piano Mattei per l’Africa, lanciato dal governo Meloni, ha stabilito nei primi mesi accordi con Egitto, Tunisia, Kenya e Rwanda, mirando a sviluppare settori chiave come istruzione, sanità e infrastrutture, con una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro. L’obiettivo è utilizzare questa somma come leva per attirare ulteriori investimenti, con progetti pilota in nove paesi africani e la speranza di innescare un circolo virtuoso di finanziamenti in collaborazione con grandi istituzioni multilaterali. Il Piano si inserisce in un contesto più ampio, cercando sinergie con iniziative come il Global Gateway dell’UE, che destina 150 miliardi di euro all’Africa, per contrastare l’influenza della Belt and Road Initiative cinese.
Alberto Magnani su Sole 24 Ore

Descalzi africano. Durante il suo tour africano, Claudio Descalzi, CEO di Eni, ha discusso aggiornamenti sui progetti di esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) e iniziative di decarbonizzazione in Nigeria, Congo e Angola. In Nigeria, Descalzi ha confermato investimenti in progetti in acque profonde e nel potenziamento di Nigeria LNG, mentre in Congo ha esaminato i progressi del progetto Congo LNG, destinato a incrementare l’esportazione di gas. Infine, in Angola, l’attenzione si è rivolta ad Azule Energy, joint venture tra Eni e BP, e al New Gas Consortium, che mira a sviluppare giacimenti di gas non associato per aumentare la produzione interna e l’esportazione di GNL.
Angela Zoppo su Mf

Antitrust contro monopolisti dell’IA. Le autorità antitrust degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e del Regno Unito si stanno unendo per affrontare il rischio di concentrazione di potere nelle mani delle Big Tech nel settore dell’intelligenza artificiale (IA), una tecnologia che promette di rivoluzionare molti aspetti della vita quotidiana. Queste autorità hanno espresso preoccupazione per il dominio di poche aziende su risorse critiche come i processori e i dati, e per gli investimenti massicci in startup che sviluppano algoritmi avanzati, temendo che ciò possa danneggiare la concorrenza e l’innovazione. Nonostante non siano state annunciate azioni immediate, il documento congiunto segnala un impegno a collaborare e ad usare i poteri antitrust per prevenire danni irreversibili, in un contesto di incertezza politica e possibili cambiamenti nelle politiche con le prossime elezioni.
Filippo Santelli su Repubblica

Wiz dice no. Alphabet, la società madre di Google, ha proposto un’acquisizione da 23 miliardi di dollari per la startup di cybersicurezza Wiz, che è stata rifiutata poiché Wiz mira a una quotazione in Borsa e punta a un fatturato di un miliardo di dollari. Wiz, fondata da ex membri dell’unità di cyber-intelligence israeliana, offre servizi di sicurezza per il cloud computing ed è valutata 12 miliardi di dollari dopo un recente round di finanziamento. Il CEO di Wiz, Assaf Rappaport, ha comunicato ai dipendenti la decisione di continuare in autonomia, mentre Alphabet avrebbe potuto rafforzare la sua posizione nei settori della sicurezza informatica e del cloud computing con l’acquisizione.
Michela Rovelli su Corriere della Sera

Amazon. La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato 121 milioni di euro a Amazon Italia Transport srl per frode fiscale e sfruttamento della manodopera esterna, con l’accusa di gestire direttamente i lavoratori di cooperative e società schermo. L’indagine della Procura di Milano suggerisce che Amazon controllava i tempi e le modalità delle consegne, utilizzando un sistema di appalto irregolare e omettendo il versamento dell’IVA e degli oneri previdenziali. Amazon si difende affermando di rispettare tutte le leggi e di richiedere lo stesso ai suoi fornitori, mentre i sindacati chiedono chiarezza e denunciano la violazione dei diritti dei lavoratori nel settore della logistica.
Alessandro Galimberti su Sole 24 Ore

Due miliardi l’anno. TIM pagherà fino a 2 miliardi di euro l’anno per utilizzare la rete di telecomunicazioni e ricevere servizi aggiuntivi da Netco fino al 2039, con la possibilità che la cifra cresca fino a 2,5 miliardi. Gli incassi di TIM per i servizi forniti a Netco, come data center e telefonia mobile, sono previsti in calo, da 177 a 100 milioni di euro all’anno. La scissione e i nuovi accordi con Fibercop comportano che TIM ripagherà un importo equivalente alla valutazione della rete entro circa dieci anni, mentre la redditività di Fibercop è prevista in crescita, con un ebitda margin fino al 61%.
Alberto Mapelli su Mf

Luce calmierata per gli energivori. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha dato il via libera al decreto Energy Release, che consente agli energivori di accedere in anticipo a elettricità a prezzi calmierati, con 20 terawattora di energia disponibile a circa 60 euro per MWh. Il provvedimento è stato accolto positivamente dalle imprese, in particolare da Confindustria e Federacciai, poiché rappresenta un passo importante per la competitività e la transizione energetica del settore produttivo italiano. Il decreto prevede anche la possibilità per le imprese di richiedere al Gse un’anticipazione del 50% dell’energia a prezzi competitivi, derivante dai loro investimenti in impianti di energia rinnovabile, con un impegno di circa 2 miliardi di euro e priorità nell’uso di superfici pubbliche.
su Sole 24 Ore

Eni e Kkr. Eni ha concesso l’esclusiva al fondo americano KKR per la vendita di una quota del 20-25% di Enilive, la sua società satellite che si occupa di bioraffinazione e mobilità green, valutata tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro. L’accordo temporaneo permetterà a KKR di avviare la due diligence e potrebbe portare a un incasso per Eni di 2,5-3 miliardi di euro, con la possibilità di vendere un ulteriore 10% di Enilive a fronte dell’interesse di altri investitori istituzionali. Gli analisti hanno reagito positivamente alla notizia, ritenendo la valutazione di Enilive superiore alle aspettative e anticipando effetti positivi sul titolo di Eni, nonostante una leggera flessione in borsa dopo l’annuncio.
Angela Zoppo su Mf

Piano triennale. Il Governo italiano e Stellantis si preparano a discutere un piano triennale di incentivi per il settore automobilistico durante l’incontro del 7 agosto, come annunciato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha anche menzionato un accordo di cooperazione con la Cina in materia di tecnologia green e mobilità elettrica. Stellantis ha iniziato la produzione della Grande Panda in Serbia, mentre il CEO Carlo Tavares ribadisce l’impegno del gruppo negli stabilimenti italiani e la necessità di supporto governativo in termini di domanda, costi energetici e infrastrutture di ricarica. Tra le sfide principali si annoverano la gestione dell’indotto e dei volumi produttivi in Italia, la salvaguardia dell’occupazione e il progetto congelato della gigafactory di Termoli, con il Governo che spinge per attrarre investimenti in tecnologie green e semiconduttori.
Filomena Greco su Sole 24 Ore

Aeroporti. Il nuovo piano nazionale degli aeroporti in Italia, esaminato dal Corriere, prevede un limite ai voli negli aeroporti in caso di calo della qualità dei servizi, come la disponibilità di posti a sedere e prese elettriche. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con le valutazioni dell’ENAC, potrà imporre restrizioni agli aeroporti sovraffollati o con servizi inadeguati, mirando a gestire meglio la crescita prevista di 100 milioni di passeggeri entro il 2035. Il piano punta anche a incrementare la connettività intercontinentale, utilizzare gli aeroporti minori per ridurre la congestione e rafforzare il settore del trasporto merci.
Leonard Berberi su Corriere della Sera

Autostrade. Il governo italiano sta lavorando su una riforma delle concessioni autostradali, mirando a una gestione più centralizzata da parte dello Stato e alla prevenzione degli incrementi dei pedaggi. La riforma, richiesta dalla Commissione Europea, punta a eliminare i rinnovi automatici delle concessioni e a introdurre gare pubbliche o affidamenti a società pubbliche, come la nuova Autostrade per lo Stato. Tuttavia, ci sono preoccupazioni sia a livello nazionale sia da parte dell’UE per i rischi finanziari che lo Stato potrebbe assumersi con il nuovo modello di gestione dei pedaggi e per la proposta di una tariffa autostradale unica nazionale.
Mario Sensini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Conosco i tipi come Trump. Kamala Harris emerge come candidata favorita nella corsa alla Casa Bianca, sorpassando Donald Trump nei sondaggi con un vantaggio di due punti, mentre l’attentato al tycoon provoca le dimissioni della direttrice dei Servizi segreti Kimberly Cheatle. Nel suo primo comizio da candidata de facto, Harris attacca Trump e presenta le sue promesse elettorali con enfasi, mentre la sua immagine pubblica si concentra sulla sua esperienza di procuratrice, piuttosto che sulle sue origini multietniche o sul genere. Beyoncé concede a Harris l’uso della canzone “Freedom” per la campagna elettorale, un gesto interpretato come un endorsement, mentre Harris riceve un ampio sostegno politico e si prepara a una corsa impegnativa contro Trump.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Avanti nei sondaggi. Kamala Harris, in lizza per la presidenza degli Stati Uniti, parte avanti nei sondaggi con il 44% contro il 42% di Donald Trump, attaccandolo duramente nel suo primo comizio da candidata in Wisconsin, etichettandolo come un truffatore e predatore sessuale condannato. Harris ha ricevuto il sostegno dei leader democratici Schumer e Jeffries, e attende quello di Obama, mentre il partito si prepara a stabilire le regole per la sua nomina ufficiale. La sua campagna si concentra sulla ricostruzione della classe media, la difesa dei diritti riproduttivi e la contrapposizione alla visione politica di Trump, promettendo una lotta che, nonostante parta da una posizione di svantaggio, è convinta di poter vincere.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Il vice. La vicepresidente Kamala Harris si sta preparando per la corsa presidenziale, avendo ottenuto il sostegno della maggioranza dei delegati in soli 32 ore e preparandosi per un voto di nomination virtuale a inizio agosto. Tra i potenziali candidati a vicepresidente emergono il senatore Mark Kelly, eroe americano e marito dell’attivista Gabby Giffords, e i governatori Josh Shapiro, Roy Cooper e Andy Beshear, che offrono esperienza e diversità al ticket. Doug Emhoff, marito di Harris, si presenta come una figura supportiva e diversa dai tradizionali consorti politici, pronto a fare la storia come First Gentleman e a lasciare la sua carriera legale per insegnare e combattere l’antisemitismo.
su Corriere della Sera

Finirò il mio lavoro. Dopo aver superato il COVID-19, il presidente Joe Biden è tornato alla Casa Bianca e ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per un secondo mandato, promettendo di completare il suo lavoro per gli Stati Uniti e di sostenere la campagna presidenziale della vicepresidente Kamala Harris. Biden si appresta a parlare alla nazione per spiegare le ragioni del suo ritiro e delineare i suoi piani per i restanti sei mesi di mandato, che includono la gestione della politica interna ed estera e gli sforzi per la pace in Medio Oriente. Mentre alcuni detrattori chiedono le sue dimissioni, Biden si prepara per un incontro con il primo ministro israeliano Netanyahu e per celebrare il 60° anniversario del Civil Rights Act, rafforzando il suo lascito politico.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Boomerang. La strategia elettorale di Donald Trump, basata sulla rappresentazione della senilità di Joe Biden, deve essere ripensata dopo il ritiro di Biden dalla corsa presidenziale, mettendo Trump stesso sotto i riflettori per le sue gaffe e frasi confuse. Il ritiro di Biden segna un punto di svolta nella gerontocrazia politica americana, con figure più giovani che emergono e Trump rimane l’ultimo grande vecchio in campo, nonostante il suo seguito fedele. Trump sminuisce la situazione affermando che Kamala Harris, probabile nuova avversaria, sarà più facile da battere rispetto a Biden, nonostante la sua età avanzata e le scelte rischiose per il suo ticket elettorale.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Si è dimessa. La direttrice del Secret Service americano, Kimberly Cheatle, si è dimessa in seguito alle falle di sicurezza emerse durante l’attentato a Donald Trump il 13 luglio, che hanno portato a un ferimento dell’ex presidente e alla morte di un spettatore. Cheatle, che aveva difeso la sua posizione in un’audizione al Congresso, ha riconosciuto la mancanza dell’agenzia nel proteggere i leader della nazione e si è assunta la responsabilità, decidendo di dimettersi per non distrarre dal lavoro vitale dell’agenzia. Il presidente Joe Biden ha ringraziato Cheatle per il suo servizio e ha annunciato che presto nominerà un successore, chiudendo la carriera di una veterana dell’intelligence che aveva il compito di ristabilire la credibilità dell’agenzia dopo l’assalto a Capitol Hill.
Massimo Basile su Repubblica

Kuleba tre giorni da Xi. La Cina ha accolto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba per tre giorni di colloqui, suscitando nuove speranze di un suo possibile ruolo nella risoluzione della crisi ucraina, nonostante le precedenti delusioni e la posizione ambigua di Pechino. La visita di Kuleba, invitato dal capo della diplomazia cinese Wang Yi, potrebbe segnare un’apertura al dialogo diretto e alla richiesta ucraina di una conferenza di pace internazionale che includa la Russia e la Cina. Tuttavia, la recente riaffermazione di Xi Jinping della solidarietà con la Russia e la mancanza di neutralità della Cina suggeriscono cautela nell’interpretare questo sviluppo, mentre Pechino potrebbe cercare di posizionarsi strategicamente in vista di cambiamenti nella politica americana e di possibili nuove sanzioni occidentali.
Guido Santevecchi su Corriere della Sera

Abbiamo tre anni. Il nuovo capo dell’esercito britannico, il generale Sir Roly Walker, ha avvertito che il Regno Unito ha tre anni per prepararsi alla guerra contro un asse di instabilità formato da Russia, Cina, Corea del Nord e Iran, che stanno aumentando la loro collaborazione. Walker ha sottolineato l’urgenza di ristabilire una forza terrestre credibile per deterrenza, nonostante le sfide come la dimensione ridotta dell’esercito e la possibile necessità di utilizzare equipaggiamento vecchio, mirando a raddoppiare la capacità combattiva dell’esercito in tre anni e triplicarla entro la fine del decennio. Il governo britannico sta esaminando la difesa del paese e prevede di aumentare la spesa per la difesa, mentre il generale Walker enfatizza che la potenza militare non dipende solo dai numeri, ma anche dalla capacità di combattimento e deterrenza.
Larisa Brown su Times

Macron. Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato in un’intervista televisiva, sperando di concentrarsi sulle Olimpiadi e sulla necessità di una pausa politica, mentre il governo uscente gestisce gli affari correnti. Tuttavia, poco prima dell’intervista, il Nouveau front populaire ha sorprendentemente proposto Lucie Castets come candidato premier, trovando un accordo tra le diverse fazioni della coalizione di sinistra. Macron ha respinto la candidatura di Castets, sottolineando la necessità di una maggioranza più ampia in parlamento, dove il Nfp è il primo blocco ma senza la maggioranza assoluta.
Stefano Montefiori su Corriere della Sera

Un posto nella Ue. Il ministro degli Esteri serbo Marko Djuric ha dichiarato che la Serbia, pur avendo legami con Russia e Ucraina, non ha un ruolo attivo nella crisi ucraina e aspira a un pieno ingresso nell’Unione Europea, sottolineando la crescita economica del paese e la volontà di non essere un membro di secondo grado. Djuric ha menzionato la collaborazione della Serbia con l’Italia e l’UE per gestire l’immigrazione clandestina e ha espresso l’intenzione di sfruttare le risorse di litio del paese in partnership con l’Europa, pur mantenendo buone relazioni con la Cina. La Serbia sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina e ha fornito aiuti umanitari, mantenendo una posizione coerente e di principio, nonostante le diverse interpretazioni dei media sulla vicinanza del paese con la Russia.
Francesco Battistini su Corriere della Sera

Modi, terza potenza. Il governo indiano, sotto la guida del primo ministro Narendra Modi, ha presentato una nuova legge di bilancio che mira a stimolare l’occupazione e lo sviluppo delle aree rurali, con un investimento di 24 miliardi di dollari per la creazione di posti di lavoro e 32 miliardi per le regioni rurali, oltre a una riduzione del deficit al 4,9%. La legge prevede un aumento delle tasse sulle rendite finanziarie e una riduzione dell’imposta sulle società straniere per attrarre investimenti, mentre elimina i dazi su minerali chiave per settori come le rinnovabili e l’aerospazio. Modi considera il budget un catalizzatore per rendere l’India la terza economia mondiale e mira a sviluppare il paese entro il 2047, nonostante le sfide come l’alta disoccupazione giovanile e la concentrazione della ricchezza.
Marco Masciaga su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Europa. Quattordici italiani sono stati nominati ai vertici delle commissioni e sottocommissioni del Parlamento europeo, con Antonio Decaro del Pd alla guida della commissione Ambiente e Pasquale Tridico del M5S alla sottocommissione per le Questioni fiscali. L’Italia, con due presidenze, si posiziona seconda dopo la Germania per il numero di cariche, pur avendo perso la guida di una commissione rispetto alla scorsa legislatura. Le nomine sono il risultato di negoziazioni basate sul metodo d’Hondt e riflettono la capacità dei gruppi e dei Paesi di negoziare incarichi all’interno del Parlamento europeo, dove le commissioni svolgono un ruolo chiave nella legislazione e nel controllo degli altri organi dell’Unione.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Scintille. La Premier Giorgia Meloni ha affrontato un’audizione al Copasir, durante la quale ha discusso l’attività internazionale dell’Italia, tra cui il G7 e la situazione in Libia, e la controversa questione dell’invio di armi all’Ucraina. Ci sono state tensioni con l’opposizione, in particolare sulla nomina dello spagnolo Javier Colomina come rappresentante speciale della Nato per il Sud, vista dal governo italiano come un affronto. Nonostante ciò, Meloni rimane fiduciosa che la situazione possa essere ribaltata con la futura presidenza di Mark Rutte alla Nato, sperando in una nomina più favorevole all’Italia.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Ue boccia l’Italia. La Commissione Europea ha espresso serie preoccupazioni sullo stato di diritto in Italia, criticando alcune riforme del governo Meloni, in particolare quelle relative al premierato e alla giustizia, che potrebbero minacciare l’indipendenza dei magistrati e limitare la libertà di stampa. Il rapporto annuale, inizialmente ritardato da Ursula von der Leyen, evidenzia anche la mancanza di una legge sul conflitto di interessi e la problematica durata dei processi giudiziari. Infine, la Commissione segnala l’importanza della digitalizzazione del sistema giudiziario, la necessità di una legge sul conflitto di interessi e sulla disciplina delle lobby, e raccomanda riforme per proteggere la libertà di stampa e assicurare l’indipendenza finanziaria dei media.
Claudio Tito su Repubblica

Premierato, abuso d’ufficio, Rai. L’Unione Europea ha espresso preoccupazioni sulle riforme proposte dal governo italiano, in particolare sulla riforma costituzionale che indebolirebbe il ruolo del presidente della Repubblica e sulle modifiche che potrebbero limitare la lotta alla corruzione, come l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Viene inoltre criticata la mancanza di progressi sulla legge sul conflitto di interessi, sulla disciplina delle lobby e sulla riforma della diffamazione, che potrebbero avere un impatto negativo sulla libertà di stampa e sull’indipendenza dei giornalisti. Infine, l’UE solleva dubbi sulla governance della Rai e sulla sua indipendenza, suggerendo la necessità di riforme e finanziamenti adeguati per assicurare un servizio pubblico imparziale e indipendente dalla politica.
su Repubblica

Carcere. Le carceri italiane sono in una condizione critica di sovraffollamento, con una capienza media al 130%, e punte del 177% nei carceri minorili, con 55 suicidi registrati da gennaio a oggi. Il report dell’associazione Antigone evidenzia condizioni disumane, con detenuti che vivono in spazi angusti e insalubri, e un sistema penitenziario che non riesce a garantire servizi essenziali, attività riabilitative o condizioni di vita dignitose. La situazione è aggravata da politiche governative che hanno inasprito le pene e aumentato il numero di reati, colpendo le fasce più vulnerabili della società, con il rischio di ulteriori peggioramenti a causa del nuovo pacchetto sicurezza.
Viola Giannoli su Repubblica

Dalla Rai alla Bbc. Marinella Soldi si è dimessa dalla presidenza della Rai per motivi personali e professionali e assumerà il ruolo di consigliere non esecutivo del Commercial board della BBC a partire dal 1° settembre. La sua decisione è stata comunicata ai vertici aziendali e sarà formalizzata nella riunione del CDA della Rai la prossima settimana, rimanendo in carica fino al 10 agosto. La partenza di Soldi segue un periodo di tensioni al vertice della Rai e la sua scelta è stata criticata da Maurizio Gasparri, che ha messo in discussione l’importanza della sua presenza in Rai e il passaggio diretto alla BBC.
Fabrizio Caccia su Corriere della Sera

Risiko Rai. La situazione del rinnovo del Cda della Rai è in una fase critica, con la maggioranza politica divisa e la necessità di ottenere i due terzi dei voti in Vigilanza per eleggere il presidente, mentre si avvicina la chiusura del Parlamento per la pausa estiva. Forza Italia sta spingendo per la nomina di Simona Agnes come presidente, con Gianni Letta che lavora dietro le quinte e contatta anche l’opposizione, mentre la Lega tiene aperta la trattativa fino all’ultimo minuto, potenzialmente influenzando la scelta con richieste di ultima ora. Il clima di tensione nella maggioranza, le dimissioni di Mannella Soldi e le pressioni per un’accelerazione delle nomine si scontrano con la forte tensione tra i leader politici e le questioni aperte a livello europeo, rendendo incerto se le nomine Rai saranno decise prima della pausa estiva o rimandate a settembre.
Antonella Baccaro su Corriere della Sera

Un caso le parole di La Russa. Il giornalista Andrea Joly de “La Stampa” è stato aggredito da militanti di CasaPound a Torino, suscitando la condanna del politico Ignazio La Russa, che tuttavia ha sollevato dubbi sulla presenza casuale di Joly sul luogo dell’aggressione e sul fatto che il giornalista non si fosse qualificato. L’opposizione ha criticato duramente le parole di La Russa, ritenendole inammissibili e accusando la destra di essere allergica ai giornalisti liberi. La vicenda ha portato a un presidio organizzato dall’Ordine dei Giornalisti a Torino per la libertà di stampa, a cui ha partecipato lo stesso Joly, mentre le indagini hanno identificato alcuni degli aggressori appartenenti a CasaPound.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Errori silenzi ritardi. La Procura di Crotone ha chiuso le indagini sul naufragio del caicco “Summer Love” avvenuto nel febbraio 2023, chiedendo il processo per sei ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza e della Guardia costiera per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Secondo l’accusa, la tragedia, che ha causato la morte di un centinaio di persone, tra cui 35 bambini, sarebbe stata evitabile se la Guardia di finanza avesse monitorato adeguatamente l’imbarcazione e non avesse nascosto informazioni cruciali. Il governo si è schierato a difesa delle forze dell’ordine, mentre l’opposizione e i familiari delle vittime sollevano critiche sulla gestione dell’operazione e sul mancato soccorso adeguato.
Alessandra Ziniti su Repubblica

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