Rassegna stampa 25 giugno

SICUREZZA

Svolta per Grottaglie. Leonardo avvierà la produzione del convertiplano AW609, un velivolo ibrido tra elicottero e aereo, nello stabilimento di Grottaglie a Taranto, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla Boeing per la produzione delle fusoliere del 787. Questa mossa, che comporterà una fermata di quattro mesi dello stabilimento gestita con la cassa integrazione, mira a diversificare la produzione e a sfruttare le opportunità di mercato del convertiplano, nonostante le preoccupazioni sindacali sulla fermata dello stabilimento.
Domenico Palmiotti su Sole 24 Ore

Dalle fusoliere al convertiplano. La fabbrica di Leonardo a Grottaglie, Taranto, interromperà la produzione per quattro mesi a causa del rallentamento nelle consegne del Boeing 787, ma si prepara a diventare un punto focale per l’assemblaggio del convertiplano AW609 e per un laboratorio di nuovi materiali compositi in collaborazione con il gruppo Solvay. Il convertiplano AW609, in particolare, ha la capacità di trasformarsi da elicottero a aereo convenzionale in soli 40 secondi. Durante un incontro con le organizzazioni sindacali a Roma, è stato discusso il futuro dello stabilimento, che include anche la produzione di componenti per l’Eurodrone, il velivolo elettrico VX4 e l’elicottero a pilotaggio remoto Proteus, programmi che già impiegano oltre 100 persone. Leonardo ha investito 300 milioni nella divisione Aerostrutture e, nonostante una pausa di quattro mesi per allineare la produzione alle attuali esigenze, il programma 787 rimane leader nel suo segmento con prospettive di crescita dal 2025.
su Corriere della Sera, su Messaggero, su Italia Oggi

Stop di quattro mesi. Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie non sarà più limitato alla produzione dei segmenti della fusoliera del Boeing 787 Dreamliner, ma si occuperà anche dell’assemblaggio del convertiplano AW609, un innovativo mezzo di trasporto che combina le caratteristiche di un aereo e di un elicottero. Nonostante la buona notizia, lo stabilimento affronterà una sospensione di quattro mesi a causa dell’eccesso di fusoliere prodotte e non ritirate da Boeing, ma non sono previsti rischi occupazionali per i lavoratori. Oltre all’assemblaggio del convertiplano, Grottaglie è al centro di progetti innovativi come l’Eurodrone, il velivolo elettrico VX4 e l’elicottero Proteus, e ospita il nuovo laboratorio MaTeRIA Lab per lo sviluppo di materiali compositi, rafforzando il suo ruolo nell’industria aerospaziale.
su Corriere del Mezzogiorno Puglia, su Repubblica Bari, Gazzetta di Taranto

Inclusione. Leonardo ha organizzato un evento di padel al Foro Italico per promuovere l’inclusione e il benessere, con la partecipazione dei vincitori dei round territoriali e la presenza del Condirettore Generale Lorenzo Mariani insieme al campione paralimpico Alessandro Ossola. Questa iniziativa sottolinea l’impegno dell’azienda nel welfare e nello sport come mezzi di integrazione sociale.
su Messaggero Cronaca di Roma

Avvicinare domanda e offerta. La Fondazione per la scuola italiana, sostenuta da aziende come UniCredit, Enel e Leonardo, mira a raccogliere 50 milioni di euro in cinque anni per promuovere l’innovazione nelle scuole superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali, dove c’è una forte carenza di tecnici specializzati. Il presidente Stefano Simontacchi sottolinea l’importanza di colmare il divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, mentre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara enfatizza il ruolo del governo nella selezione dei progetti da finanziare, nonostante il sostegno finanziario del settore privato.
su Corriere della Sera

Safran e IA. Safran è in trattative esclusive per l’acquisizione di Preligens, una PME francese specializzata in intelligenza artificiale per l’aerospaziale e la difesa, con un fatturato di 28 milioni di euro nel 2023 e valutata circa 220 milioni di euro. Questa mossa strategica mira a rafforzare le capacità di Safran nell’IA e accelerare la sua trasformazione digitale, supportando anche l’espansione internazionale di Preligens, in particolare sul mercato statunitense.
Michel Cabirol su Tribune

Boeing. I procuratori americani hanno richiesto azioni penali contro Boeing, accusando l’azienda di violare i termini di un accordo del 2021 che aveva posto fine alle indagini sui due disastri aerei del 737 MAX, che avevano causato 346 morti. La Boeing rischia nuove sanzioni e la perdita di contratti governativi, mentre i familiari delle vittime chiedono una sanzione di 25 miliardi di dollari, nonostante l’azienda neghi le violazioni e affermi il suo impegno nella sicurezza e conformità.
Mara Monti su Sole 24 Ore

Orizzonti dell’astronautica. Dal 27 al 30 giugno si terrà a Villa Borzino a Busalla il Festival dello Spazio, un evento ricco di conferenze, incontri e mostre organizzato da Franco Malerba, primo astronauta italiano, e mirato a divulgare le sfide dell’esplorazione spaziale e le sue ricadute economiche. Il festival, che include anche una dimensione filosofica-teologica, vedrà la partecipazione di scienziati, astronauti e esperti del settore, culminando con la presentazione dei finalisti di un concorso per giovani studenti e ricercatori e un grande evento annunciato per ottobre a Milano. Franco Ongaro, a capo della divisione “space business officer” di Leonardo, ha affermato: In Liguria siamo fortemente impegnati: ecco perché sosteniamo anche il concorso “Premio Festival dello Spazio”.
Antonio Campo su Avvenire

Spazio. Adrien Mir è stato nominato nuovo direttore generale di Mecano ID, succedendo a Didier Mesnier, il fondatore dell’azienda toulousaine specializzata in ingegneria spaziale, che rimarrà presidente fino al 2028. La PME, che sta espandendo la sua produzione in serie per Airbus e Thales Alenia Space, sta pianificando di costruire una nuova fabbrica per la produzione di coiffe in composito per i futuri mini-lanciatori, mirando a raddoppiare il proprio fatturato e aumentare il personale a 150 entro il 2027.
Florine Galéron su Tribune

Eccellenza italiana. La nave Amerigo Vespucci, simbolo dell’Italia nel mondo, inaugura il “Villaggio Italia”, un’esposizione itinerante che promuove l’eccellenza italiana in otto porti internazionali fino al 2025, partendo da Los Angeles e toccando città come Tokyo e Doha. Per il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ieri ha presentato l’iniziativa al propileo del Vittoriano, è il coronamento di un sogno. Il progetto, che combina diplomazia e promozione del made in Italy, include eventi culturali e mostre, e mira a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo attraverso una narrazione che unisce passato, presente e futuro.
Manuela Perrone su Sole 24 Ore

Razzi da Kourou. La start-up spagnola PLD Space ha annunciato un investimento di 10 milioni di euro per costruire un terminal di lancio a Kourou, in Guyana francese, per il suo mini-lanciatore Miura 5, mirando a diventare il primo operatore privato a lanciare in orbita da questa base. Con il sostegno del governo spagnolo e una strategia focalizzata sulla realizzazione di un lanciatore affidabile ed economico, PLD Space punta a effettuare cinque voli commerciali nel 2026, con l’obiettivo di arrivare fino a trenta lanci entro il 2030.
Anne Bauer su Echos

Difesa comune. L’ex premier Enrico Letta discute l’accelerazione dell’integrazione della difesa comune europea in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, un processo che era già in sviluppo ma che ha richiesto un’accelerazione a seguito degli eventi del 24 febbraio 2022. Letta riflette sull’importanza dell’autonomia europea in materia di difesa e sicurezza, sottolineando la necessità di un’Europa capace di autosufficienza senza indebolire i legami con gli Stati Uniti e la NATO, un tema centrale del suo libro “Molto più di un mercato”.
Enrico Letta su Repubblica

Via il tetto ma aumenta il deficit. Un consenso al Congresso degli Stati Uniti sta emergendo per rimuovere il tetto alle spese militari in risposta alle crescenti minacce geopolitiche, con la Cina e la Russia che intensificano le loro attività militari, mentre il dibattito sull’aumento del budget del Pentagono si svolge in un contesto di preoccupazioni per un deficit federale in rapido aumento. Alcuni legislatori, tra cui il senatore repubblicano Roger Wicker, propongono un significativo incremento delle spese militari a lungo termine, nonostante ciò possa esacerbare ulteriormente il deficit, che è già previsto crescere ben oltre le aspettative per l’anno fiscale in corso.
Pierre Yves Dugua su Figaro

IA nella vita delle aziende. Il primo Rapporto Annuale sull’Intelligenza Artificiale, elaborato dall’Osservatorio Permanente in collaborazione con Intesa Sanpaolo, verrà presentato alla Camera dei Deputati, evidenziando l’adozione crescente dell’IA nelle aziende italiane e i suoi impatti positivi sulla competitività e l’efficienza operativa. Le imprese riconoscono benefici strategici come l’aumento dell’efficienza e la capacità di anticipare le tendenze di mercato, ma affrontano anche sfide legate all’integrazione dei sistemi, alla formazione del personale e alle preoccupazioni etiche e sulla privacy.
Luca Orlando su Sole 24 Ore

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Piano Mattei. Il governo italiano ha approvato un decreto che stanzia oltre 600 milioni di euro per il Piano Mattei, destinati a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane in Africa attraverso finanziamenti agevolati gestiti da Simest e Cassa Depositi e Prestiti. Il fondo comprende anche un plafond specifico per l’Africa e misure per il rafforzamento patrimoniale delle aziende, investimenti digitali, ecologici, produttivi e commerciali, con una particolare attenzione alle imprese meridionali e ai settori infrastrutturali e ambientali.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore

Prove di intesa. Stefano Donnarumma è in procinto di essere nominato amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, con il sostegno della premier Giorgia Meloni e la possibile attribuzione della scelta a Matteo Salvini per mantenere gli equilibri di governo. Nel frattempo, si discute sulla presidenza di Fs, con Stefano Cuzzilla di Trenitalia come candidato principale, mentre Giovanni Gorno Tempini e Dario Scannapieco sono confermati rispettivamente presidente e amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. Lo scorso anno sembrava tutto fatto per il suo passaggio in Enel, ma – nel risiko della nomine – la premier decise di intestarsi la scelta di Cingolani al vertice di Leonardo per superare le resistenza degli alleati.
Giuliano Balestreri su Stampa

Criptovalute, la stretta. Il governo italiano ha introdotto un decreto legislativo che impone una regolamentazione severa sulle cripto-attività, adeguando l’ordinamento al regolamento UE e distribuendo i compiti di vigilanza tra Banca d’Italia e Consob, con sanzioni che possono arrivare fino a 15 milioni di euro e reclusione per le violazioni. Questo intervento mira a regolare un mercato in rapida crescita, cercando di offrire maggiori tutele agli oltre 3,6 milioni di italiani che possiedono criptovalute o token.
Francesco Bertolino su Corriere della Sera

American Chamber. Stefano Lucchini, dirigente di Intesa Sanpaolo, è stato eletto nuovo presidente dell’American Chamber of Commerce in Italia durante la 109a assemblea annuale dei soci, dove sono stati anche nominati cinque vicepresidenti e altri membri del board. L’evento, che ha visto il rinnovo delle cariche sociali, è stato supportato da numerose aziende e ha avuto come charity partner la Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. Tra i consiglieri anche Thomas D. Smitham, Leonardo.
su Tempo

Industriali di Torino. Marco Gay, imprenditore digitale, sarà nominato presidente dell’Unione Industriali di Torino e presenterà una squadra di presidenza che riflette il futuro produttivo del territorio, con figure chiave come Tatiana Rizzante di Reply, Marco Zoff di Leonardo e Marco Lavazza del gruppo Lavazza. La nuova leadership punta su settori come aerospazio, digitale, food e caffè, e mira a ridurre la dipendenza dall’automotive, puntando su tecnologie future come l’intelligenza artificiale e l’automazione digitale.
Christian Benna su Corriere Torino

Sanzioni Ue a Mosca. La Russia ha convocato l’ambasciatrice americana e accusato gli USA di essere coinvolti nell’attacco in Crimea, minacciando conseguenze e sostenendo che un missile americano ha causato vittime civili. Nel frattempo, l’UE ha aggirato il veto ungherese e ha adottato nuove sanzioni contro la Russia, stanziando 1,4 miliardi di euro per armi all’Ucraina e aggiungendo individui e società alla sua lista nera, mentre Mosca promette di espandere la lista di europei non ammessi in Russia.
Giuseppe Agliastro su Stampa

Indagato. Werner Hoyer, ex-presidente della Banca Europea per gli Investimenti (EIB), è sotto indagine per corruzione e appropriazione indebita di fondi UE, accuse che lui ritiene assurde e infondate. L’indagine si concentra su un pagamento compensativo a un ex dipendente dell’EIB, e Hoyer ha chiesto che la sua immunità fosse revocata per poter essere indagato.
Laura Dubois su Financial Times

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Meloni Orban, sintonia sui migranti… Durante il vertice a Roma tra Giorgia Meloni e Viktor Orbán, i due leader hanno trovato accordo su temi come migranti, demografia e difesa. Orbán, pur non aderendo al gruppo politico di Meloni, ha riconosciuto un Parlamento Europeo più orientato a destra, mentre Meloni ha sottolineato la necessità di politiche contro la denatalità e un nuovo approccio alla migrazione.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

…divisi su tutto il resto. Giorgia Meloni e Viktor Orbán si sono trovati in disaccordo su temi cruciali come il sostegno all’Ucraina e la formazione di un gruppo comune al Parlamento europeo, portando a un “gelo” nelle loro relazioni. Nonostante la proposta di Meloni di un patto scritto per sostenere Kiev, Orbán ha rifiutato, evidenziando divergenze politiche insormontabili che hanno impedito un’alleanza tra il Fidesz e i Conservatori europei.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Rischio stallo. Il clima di sfiducia e la mancanza di intesa tra i partiti Ppe e Pse rischiano di portare a uno stallo nelle nomine dei vertici dell’Unione Europea, con la Spagna, la Francia e la Germania che mirano a chiudere la questione entro venerdì. Le tensioni interne, le ambizioni personali e le strategie divergenti tra i negoziatori potrebbero prolungare i tempi del Consiglio europeo, mentre si teme l’instabilità anche tra i sovranisti e la possibile uscita del partito polacco Pis dal gruppo Ecr.
Claudio Tito su Repubblica

I due forni di Ursula. Ursula von der Leyen è alla ricerca di una maggioranza per la sua rielezione alla guida della Commissione UE, negoziando con i Verdi, che hanno rafforzato la loro presenza al Parlamento europeo passando a 53 seggi, e considerando il supporto di Fratelli d’Italia. Il Consiglio europeo si prepara a indicare i candidati per i principali incarichi dell’UE, con von der Leyen, António Costa e Kaja Kallas tra i favoriti per la Commissione, il Consiglio e la diplomazia UE, mentre i negoziati tra i gruppi politici e le possibili alleanze diventeranno più chiari nei prossimi giorni.
Francesca Basso su Corriere della Sera

La Russia minaccia. La Russia ha convocato l’ambasciatrice americana a Mosca, Lynne Tracy, per protestare contro gli attacchi ucraini con missili americani in Crimea e nella regione di Belgorod, minacciando conseguenze e attribuendo agli USA la stessa responsabilità di Kiev. Intanto, l’Ucraina continua a subire bombardamenti e l’Unione Europea ha approvato nuove sanzioni contro Mosca, mentre gli USA hanno dato il via libera all’Ucraina di usare missili americani contro obiettivi russi, cambiando le dinamiche del conflitto.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Jihad in Caucaso. L’articolo di Domenico Quirico descrive la situazione tesa in Caucaso, dove l’incubo jihadista rappresenta una sfida irrisolta per Putin, con il Daghestan che emerge come un punto critico di instabilità e violenza. Il Caucaso, un tempo trampolino per l’ascesa di Putin, ora si rivela una spina nel fianco per il leader russo, incapace di ammettere il fallimento nella lotta contro l’islamismo radicale, mentre gli attacchi jihadisti continuano a minacciare la sicurezza della regione.
Domenico Quirico su Stampa

No all’occupazione di Gaza dopo la guerra. Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a non occupare Gaza dopo la guerra, mentre il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, in visita a Washington, discute la strategia post-conflitto e la difesa contro Hezbollah con funzionari americani. Contemporaneamente, in Israele, manifestanti bloccano le autostrade e chiedono uno sciopero generale in protesta contro il governo, evidenziando la tensione interna mentre si affrontano le minacce esterne.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

La paura dell’attacco da Nord. In caso di conflitto, Hezbollah potrebbe lanciare fino a tremila missili al giorno contro Israele, superando la difesa dell’Iron Dome grazie a un arsenale migliorato e diversificato, incluso l’uso di droni e armi di precisione. L’Iran sostiene Hezbollah con un flusso continuo di armamenti, mentre gli esperti temono anche l’uso di tattiche come tunnel offensivi e la possibilità che le milizie ricorrano ad armi chimiche se messe alle strette.
Paolo Brera su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Finisce 17.10. La coalizione di sinistra ha ottenuto una vittoria significativa nelle elezioni amministrative italiane, conquistando tutti e sei i capoluoghi di regione e aumentando il numero di sindaci da 13 a 17, mentre il centrodestra è sceso da 12 a 10 sindaci. L’affluenza alle urne è stata bassa, fermandosi al 47,7%, e il risultato ha visto anche un successo delle candidate donne, con cinque nuove sindache elette.
Concetto Vecchio su Repubblica

Via i ballottaggi. Il centrodestra italiano, rappresentato da Lega e Fratelli d’Italia, sta lavorando a una proposta di legge per eliminare i ballottaggi nelle elezioni locali, introducendo una soglia del 40% al primo turno per la vittoria diretta. Questa mossa, rivelata da Ignazio La Russa e sostenuta da Giorgia Meloni, mira a cambiare le regole elettorali in risposta ai risultati sfavorevoli per il centrodestra nei recenti ballottaggi, e potrebbe influenzare anche la riforma del sistema elettorale nazionale, attualmente in discussione.
Lorenzo di Cicco su Repubblica

Ha vinto il non voto. Ilvo Diamanti analizza i risultati delle recenti elezioni amministrative in Italia, sottolineando il calo della partecipazione elettorale al di sotto del 48% e la conferma del “non voto” come scelta prevalente tra gli elettori. Il Centro Sinistra, in alleanza con il Movimento 5 Stelle, si rafforza soprattutto al Centro e al Sud, mentre il Centro Destra mantiene la sua presenza soprattutto al Nord, nonostante il declino della Lega.
Ilvo Diamanti su Repubblica

Abbiamo vinto noi. Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia esprime soddisfazione per i risultati dei ballottaggi, sottolineando che il centrodestra ha conquistato più città rispetto al centrosinistra, interpretando ciò come una conferma della solidità e del buon governo del centrodestra. Donzelli critica il meccanismo del ballottaggio, ritenendo che possa distorcere la volontà dell’elettore, citando casi in cui i sindaci eletti al secondo turno hanno ricevuto meno voti rispetto a quelli ottenuti dal centrodestra al primo turno.
Alessandra Arachi su Corriere della Sera

Un pareggio. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e membro di Fratelli d’Italia, considera i risultati delle elezioni comunali un pareggio, sottolineando che il centrodestra ha conquistato più capoluoghi di provincia rispetto alla sinistra e rimane forte nelle piccole comunità, pur riconoscendo la necessità di migliorare nelle grandi città. Rampelli critica il sistema di ballottaggio attuale e sostiene che la legge elettorale dovrebbe essere cambiata, mentre difende l’azione del governo Meloni sull’autonomia differenziata, respingendo le accuse di divisione del paese e rimanendo ottimista per le future elezioni regionali e amministrative.
Federico Capurso su Stampa

Sei zero. Francesco Boccia, capogruppo del PD al Senato, interpreta i risultati delle Amministrative 2024 come una netta sconfitta per la destra, attribuendo il merito delle vittorie del centrosinistra all’effetto Schlein, che ha rafforzato l’identità del partito e spostato l’asse a sinistra. Sottolinea l’importanza dell’unità del centrosinistra, in particolare in vista delle regionali dove non c’è ballottaggio, avvertendo che senza unione fin dall’inizio, la destra potrebbe prevalere.
Niccolò Carratelli su Stampa

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