SICUREZZA
Prospettive brillanti. L’azienda italiana di difesa Leonardo è uno dei grandi vincitori della Borsa italiana. In dodici mesi il valore è aumentato del 93,5% e nel confronto triennale è triplicato. Gli analisti vedono le prospettive rosee. David Perry di J.P. Morgan ha aumentato il prezzo indicativo da 20 a 27,50 euro. Vede “prospettive positive per molti anni” e sottolinea in particolare le solide prospettive nonché le prospettive di aumento dei margini e dei dividendi. “Le già alte aspettative” di Alessandro Pozzi di Mediobanca “sono state superate dalla guidance”. Ha aumentato il valore obiettivo da 20 a 23 euro. Il target price oscilla tra 16 euro (BNP Exane) e 28,60 euro (Citi) ed è in media di 23,09 euro. Su 18 analisti, solo uno consiglia di vendere (BNP Exane), ma 13 consigliano di acquistare. Con una capitalizzazione di 12,4 miliardi di euro, il gruppo controllato al 30% dallo Stato è uno dei principali titoli del principale indice di Milano, il FTSE MIB. Leonardo trae vantaggio dalle sontuose commesse e ordini provenienti dal fiorente settore della difesa. Il gruppo si concentra su elettronica per la difesa, elicotteri, componenti aeronautici, aerei militari e sicurezza informatica. Tradizionalmente Leonardo è forte negli Usa grazie alle partnership nel settore degli elicotteri, ad esempio con la controllata americana AgustaWestland, che contribuisce per un quarto alle vendite. Nel 2023 Leonardo ha registrato un fatturato di 15,3 miliardi di euro, un utile netto di 658 milioni e ordini in entrata di 17,9 miliardi di euro. C’è slancio sotto la guida dell’amministratore delegato Roberto Cingolani, in carica da un anno e mezzo e che a marzo ha presentato il nuovo piano strategico.
Gerhard Bläske su Börsen-Zeitung
Boeing. La produzione e le consegne del Boeing 737 Max sono state limitate a seguito di problemi di qualità, portando a una riduzione prevista di aerei per le compagnie aeree e sollevando la possibilità di tariffe più alte nei mesi estivi a causa di minori capacità. La Southwest Airlines riceverà meno aerei del previsto e ha annunciato misure di riduzione dei costi mentre la United Airlines prevede carenze significative rispetto ai piani originali. Anche altre compagnie come American Airlines, Alaska Airlines e Ryanair riscontrano ritardi nelle consegne, influenzando piani di espansione e previsioni di crescita. Gli analisti prevedono che la combinazione dei ritardi nelle consegne e un forte aumento della domanda di viaggi aerei potrebbero portare a un innalzamento delle tariffe, con cicli di ricavi parzialmente compensati dalla maggiore efficienza operativa. Turkish Airlines, in particolare, si trova a rinegoziare ordini significativi con Boeing, dimostrando l’ampio impatto dei ritardi sulla pianificazione a lungo termine sia per le linee aeree che per i produttori di aerei.
Philip Georgiadis su Financial Times
Obiettivi più alti. Airbus ha registrato un calo dell’utile operativo del 25% nel primo trimestre, con 577 milioni di euro rispetto ai 773 milioni dell’anno precedente, influenzato dagli investimenti e dalla liquidità calata a 8,7 miliardi di euro. Ciò nonostante, l’utile netto è cresciuto del 28% e la produzione continua a crescere, con la consegna di 142 aerei nel trimestre corrente. L’obiettivo di produzione per l’A350 è stato aumentato a 12 al mese entro il 2028, per far fronte alla crescente domanda di velivoli a lungo raggio. Contestualmente, la compagnia aerea indiana Indigo ha ordinato 30 Airbus A350-900, segnando un’espansione strategica nel settore internazionale in considerazione dell’aumento previsto di viaggiatori dall’India verso destinazioni straniere entro il 2030.
Mara Monti su Sole 24 Ore
Super jumbo per caricare le fusoliere. Il Boeing 747 LCF Dreamlifter è previsto per arrivare a Grottaglie per il ritiro di sezioni del 787, con dubbi sulla conferma dell’atterraggio. Si sono verificati problemi in alcune fusoliere, che hanno richiesto una rilavorazione e verifica da parte di Boeing, riducendo la produzione dello stabilimento Leonardo e portando all’accumulo di sezioni pronte per la spedizione.
Palmiotti Domenico su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto
Orologi atomici. Gli orologi atomici all’idrogeno per i satelliti della costellazione europea Galileo, i pannelli solari per alimentare le sonde che viaggeranno verso la luna, Marte e fino a Giove, i bracci robotici e le trivelle che analizzeranno il suolo dei corpi celesti: sono alcuni dei prodotti che oggi nascono negli impianti di Leonardo a Nerviano (Milano), dove si lavora al presente e si progetta il futuro. Interviste: Franco Ongaro (responsabile settore spazio Leonardo); Giada Meogrossi (program manager Spazio Leonardo)
Galileo europea su RAI 3
L’Europa di Macron. Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un allarme sulla “minaccia mortale” che incombe sull’Europa a causa del declino economico, del crescente illiberalismo e della guerra causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Durante un discorso alla Sorbonne University a Parigi, ha definito la necessità di un’Europa potente e sicura, esortando a grandi investimenti e riforme dell’UE nelle politiche di difesa, monetarie e di investimento. Macron ha proposto l’emissione di debito comune per rafforzare la cooperazione nella difesa industriale e ha sostenuto l’aggiunta di obiettivi di crescita economica e climatica alla politica monetaria della Banca Centrale Europea. A margine del discorso, la Francia ha spinto per un nuovo regime di sanzioni dell’UE contro attività di destabilizzazione guidate dalla Russia. Nonostante alcune proposte di Macron del 2017 siano state ignorate, la pandemia e la guerra in Ucraina hanno parzialmente inclinato l’UE verso la sua visione, ma sfide domestiche e scetticismo rimangono ostacoli significativi per il presidente francese
Henry Foy su Financial Times
Piano di salvataggio. Il gruppo Atos, ex-gigante francese dell’informatica, è in crisi e ha annunciato un calo del fatturato del 2,6% nel primo trimestre 2024, rivedendo al ribasso le proprie previsioni e sottolineando la necessità di modificare il suo piano di salvataggio iniziale. Inizialmente, prevedeva una rinuncia da parte dei creditori a metà del debito di 2,4 miliardi di euro in cambio di azioni, e una raccolta di 1,2 miliardi di euro in liquidità aggiuntiva. Attualmente, la società valuta l’incremento del fabbisogno di liquidità e una possibile ulteriore riduzione del debito, prospettando cifre vicine ai 2,9 miliardi di euro per il debito e 1,3 miliardi in liquidità aggiuntiva. I risultati finanziari deteriorati e le preoccupazioni per le scorte di liquidità, che sono diminuite da 2,4 miliardi a 1 miliardo di euro alla fine del primo trimestre, potrebbero influenzare la fiducia degli investitori potenziali. Nonostante ciò, sono emerse manifestazioni di interesse per l’acquisizione di Atos, anche da parte di David Layaní in consorzio con Butler Industries, oltre all’interesse del miliardario ceco Daniel Kretinský e altri potenziali acquirenti, mentre lo Stato francese intende proteggere le attività critiche da una presa di controllo da parte di hedge funds.
Lucas Mediavilla su Figaro
Miracolo. Gli ingegneri della NASA hanno realizzato un salvataggio tecnologico della sonda Voyager 1, lanciata nel 1977, quando ha iniziato a inviare segnali incomprensibili alla fine del 2023 mentre si trovava nello spazio interstellare, a 24 miliardi di chilometri dalla Terra. Dopo mesi di tentativi infruttuosi, i team hanno individuato e superato un guasto in una delle memorie della sonda, permettendo di ripristinare la comunicazione. L’aggiustamento è stato reso possibile grazie alla progettazione iniziale dell’astronave che includeva computer di bordo riprogrammabili e sistemi ridondanti, nonostante l’impossibilità di testare il codice correttivo sulla Terra e l’assenza di manuali digitali. Con la riuscita riparazione, Voyager 1 può continuare le sue ricerche sugli elementi dello spazio interstellare, sebbene la missione sia vicina al termine a causa dell’esaurimento delle fonti di energia al plutonio. Questo successo dimostra la capacità e la creatività degli ingegneri attuali e sottolinea l’avanzata progettazione tecnologica della sonda realizzata oltre cinquant’anni fa.
Cyril Vanlerberghe su Figaro
Satellite condiviso. La startup toulousaine SpaceLocker sta introducendo un modo innovativo di lanciare satelliti, senza che sia necessario possedere un satellite completo, ma condividendone lo spazio e i costi. Programmando il proprio primo lancio per l’autunno con il supporto del veicolo spaziale D-Orbit, SpaceLocker punta a offrire ai clienti l’opportunità di integrare i loro sensori e dispositivi in un sistema modulare simile ai Lego. La loro tecnologia mira anche a ridurre i detriti spaziali lanciando un satellite di qualità superiore anziché numerosi piccoli satelliti potenzialmente meno affidabili. Con una raccolta fondi in corso e altre missioni pianificate per il 2025, SpaceLocker intende inoltre operare sul mercato delle piattaforme in orbita a lungo termine per il trasporto di carichi utili, competendo con attori già affermati nel settore dei piccoli satelliti e ampliando l’accesso all’orbite più difficili da raggiungere per carichi piccoli.
Florine Galéron su Tribune
Paradosso. L’ordine più importante è quello pagato dalla Germania per far costruire alle porte di Roma due batterie antiaeree della Rheinmetall Italia: vale oltre cento milioni. Leonardo fornirà i cannoni per le navi da guerra ucraine e apparati elettronici per circa 18 milioni, versando tra l’altro una mediazionedi 100 mila euro. A dominare il mercato però ci sono le fabbriche di munizioni, che quadruplicano il fatturato totale.
Gianluca di Feo su Repubblica
Spesa italiana per Kiev. L’Italia ha fornito a Kiev un totale di 114,5 milioni di euro da giugno 2023 al momento attuale, destinati al “Fondo europeo per la pace” per sostenere l’Ucraina, lavorando attraverso lo Strumento europeo per la pace (Epf). Questa cifra, pur essendo classificata e non resa pubblica, si aggiunge ad altri 133 milioni versati nell’anno precedente, con l’Italia impegnata a contribuire ancora di più negli anni a venire, in base al proprio PIL e alle richieste europee. Mentre l’Epf è stato incrementato significativamente con risorse maggiore date l’invasione russa dell’Ucraina, un meccanismo di “deduzioni” introdotto dalla Germania potrebbe complicare i futuri contributi. Intanto, il Kiel Institute ha catalogato complessivamente 5,4 miliardi di euro come aiuto italiano all’Ucraina, includendo aiuti finanziari, umanitari e militari, con la possibilità per l’Italia di dedurre alcune di queste spese dai suoi futuri versamenti all’Epf
Valeria Pacelli su Il Fatto Quotidiano
Più degli Usa ma meno di quanto promesso. L’Unione Europea ha fornito all’Ucraina più assistenza finanziaria rispetto agli Stati Uniti, ma non ha ancora raggiunto le cifre che si è impegnata a versare. La Germania si colloca al primo posto per affidabilità negli aiuti, mentre l’Italia e la Svezia sono in ritardo, con la Svezia che ancora non ha trasferito i 1,6 miliardi di euro promessi. Il Parlamento europeo ha approvato recentemente un ulteriore finanziamento di 4,8 miliardi di euro, che si aggiungerà a fondi futuri. L’Europa, che ha già speso 30 miliardi di euro in assistenza per l’Ucraina, ha privilegiato gli aiuti umanitari e finanziari piuttosto che il supporto militare diretto, sebbene si stia profilando un maggiore impegno in termini di armamenti nei prossimi mesi.
CAR. su Il Fatto Quotidiano
Atacms. L’Ucraina sta impiegando i missili Atacms a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti, capaci di colpire a oltre 300 chilometri di distanza, cambiando così il fronte di battaglia contro le forze russe. Queste armi, arrivate in segreto a Kiev e il cui quantitativo esatto è sconosciuto, permettono all’esercito ucraino di proteggere meglio il suo territorio e di mirare a obiettivi strategici più interni delle zone occupate. La Russia minimizza l’impatto di queste nuove armi sul conflitto ma è costretta a riconsiderare i propri piani militari, in particolare presso l’area di Kharkiv e sul fronte orientale dove si cerca di guadagnare terreno. Gli Atacms sono stati usati per la prima volta di recente contro obiettivi russi in Crimea e Berdyansk, mentre Polonia e Lituania si dichiarano pronte a sostenere l’Ucraina nel facilitare il rimpatrio dei suoi cittadini per il servizio militare.
Marta Serafini su Corriere della Sera
Kiev pronta ad attaccare Mosca. L’Ucraina prevede di intensificare gli attacchi a lungo raggio all’interno della Russia grazie al supporto militare occidentale che mira a rafforzare la posizione di Kyiv nella guerra, come affermato dall’ammiraglio Sir Tony Radakin, capo delle forze armate del Regno Unito. Radakin ammette che la lotta dell’Ucraina per respingere le forze russe è difficile, ma sottolinea le tendenze più favorevoli a Kyiv come l’assistenza militare degli USA e dell’Europa, gli attacchi di successo a lungo raggio dell’Ucraina e il fallimento della Russia nel bloccare le esportazioni di grano ucraino. Gli Stati Uniti hanno inviato segretamente all’Ucraina missili ATACMS con un raggio d’azione di 300 km e prevedono ulteriori forniture, mentre il Presidente Biden ha specificato che i missili dovrebbero essere utilizzati solo all’interno dei confini sovrani dell’Ucraina. Il governo del Regno Unito si impegna ad aumentare le spese per la difesa e l’assistenza militare all’Ucraina a 3 miliardi di sterline all’anno, firmando contratti a lungo termine con l’industria della difesa, una mossa che Radakin non ritiene anti-etica, nonostante le linee guida sugli investimenti ambientali, sociali e di governance
Paul su Financial Times
Patriot. La Spagna ha accettato di fornire missili Patriot all’Ucraina nonostante le pressioni della NATO e dell’UE affinché i paesi europei che possiedono questo sistema di fabbricazione americana lo consegnino a Kiev per rafforzare la sua difesa antiaerea contro gli attacchi russi, secondo fonti governative. Il trasferimento di un piccolo numero di missili – ognuno dei quali costa più di un milione di euro – è stato aperto dopo il rifiuto del Ministero della Difesa di trasferire la batteria schierata dal 2013 al confine tra Turchia e Siria. L’esercito spagnolo dispone di tre batterie – ciascuna con i relativi lanciamissili, radar e stazione di controllo – acquistate di seconda mano dalla Germania nel 2004 e nel 2014. Una si trova ad Adana (Turchia), e le altre sono alla base dei Marines (Valencia). , uno dei quali viene utilizzato per l’addestramento dei soldati ucraini e spagnoli. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto la consegna di sei batterie per la difesa dei centri nevralgici del Paese contro l’offensiva russa prevista nei prossimi mesi e ha messo gli occhi sul sistema spagnolo schierato in Turchia.
Miguel González su Pais
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Compensazioni. La compensazione fiscale dei crediti d’imposta del programma “Industria 4.0” è stata sbloccata attraverso una procedura straordinaria stabilita dal ministero delle Imprese. A partire dal 29 aprile, le imprese potranno comunicare i dettagli degli investimenti e la distribuzione prevista dei benefici tramite il portale del Gestore dei servizi elettrici (Gse). Questo è stato reso necessario in seguito al decreto legge 39 del 29 marzo, che imponeva una documentazione dettagliata come condizione per l’utilizzo dei crediti d’imposta. Vengono introdotti due modelli di comunicazione differenti: uno per i beni strumentali e uno per la ricerca e l’innovazione, entrambi disponibili sul sito Gse e con requisiti specifici per la documentazione delle spese e la fruizione dei crediti d’imposta. Tale meccanismo di comunicazione è una risposta alle preoccupazioni riguardo l’impatto dei crediti d’imposta sui conti pubblici.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore
Aiuti 5.0. Il decreto Aiuti 5.0, che incentiva l’avvio di progetti di digitalizzazione e risparmio energetico nelle imprese, prevede la possibilità di effettuare ordini a partire dal 1° gennaio 2024. Dopo ritardi iniziali e attese, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Ministero dell’Ambiente sono in procinto di rilasciare il regolamento attuativo. Le aziende dovranno dimostrare di aver speso almeno il 20% entro un mese dall’ordine, con un obbligo di mantenere l’investimento per cinque anni garantendo la riduzione dei consumi energetici. Tuttavia, sussistono preoccupazioni per le imprese ad alto consumo energetico, escluse dai benefici del piano, e dubbi su come calcolare i risparmi energetici. Si attendono ulteriori chiarimenti sulle normative, con la possibilità di negoziati tra il governo italiano e la Commissione europea
su Sole 24 Ore
Panetta e il taglio dei tassi. Il membro della BCE Fabio Panetta suggerisce che la politica monetaria nell’Eurozona potrebbe diventare troppo restrittiva, rischiando una stagnazione economica in contrasto con l’inflazione più elevata e la crescita economica più forte negli Stati Uniti. Mentre gli Stati Uniti potrebbero rinviare il taglio dei tassi a dopo le elezioni presidenziali, l’Eurozona deve valutare di ridurre i tassi per stimolare la crescita, dato che l’inflazione è stata spesso sotto il 2%. La Segretaria al Tesoro degli USA, Janet Yellen, rimane ottimista sul PIL e sul controllo dell’inflazione. Nel frattempo, il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, prevede una possibile ascesa dei tassi d’interesse fino all’8% negli Stati Uniti nei prossimi anni a causa di diversi fattori inflazionistici globali, ma sottolinea l’importanza di non permettere che le decisioni di politica monetaria impediscano all’Eurozona di raggiungere il suo pieno potenziale economico.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica
Spese folli del Pnrr. Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), molte scuole italiane hanno effettuato acquisti affrettati e spesso incauti di attrezzature tecnologiche come droni e visori per la realtà virtuale, non sempre adatti o utilizzabili dagli studenti o dal personale docente. Questi acquisti evidenziano un problema più ampio di gestione dei fondi del PNRR, che si tratti di mancanza di competenze all’interno delle segreterie scolastiche o di pressione delle aziende produttrici, portando talvolta le scuole a spendere senza un piano didattico solido dietro. Il PNRR scolastico, che comprende miliardi di euro destinati a diversi progetti educativi e infrastrutturali, deve essere speso entro il settembre 2026, ma alla fine del 2023 vi erano già state spese considerate problematiche.
Corrado Zunino su Repubblica
Ita Lufthansa. L’incontro tra il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti e la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager non ha risolto la situazione per l’approvazione dell’unione tra Ita Airways e Lufthansa. Anche se ci sono stati progressi su alcune questioni come la riduzione delle rotte da sacrificare, l’Antitrust europeo continua a mostrare preoccupazione per la possibile posizione dominante della nuova entità, soprattutto all’aeroporto di Milano Linate. Ita e Lufthansa devono presentare ulteriori correttivi, mentre Bruxelles richiede maggiori sacrifici. Roma spinge per una decisione entro la fine di giugno per evitare ritardi dovuti al rinnovo della Commissione dopo le elezioni europee; sebbene la scadenza per il giudizio sia il 6 giugno, questa potrebbe slittare ancora. Nel frattempo, Ita e Lufthansa contestano alcune valutazioni dell’Antitrust, come la non considerazione di Ryanair come competitor diretto.
Leonard Berberi su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Ostaggi. Gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno esercitando pressioni su Hamas per liberare gli ostaggi detenuti a Gaza, facendo leva su un accordo che soddisfa quasi tutte le richieste dell’organizzazione. Tra gli ostaggi ci sono diversi cittadini britannici, comprese le vittime di un attacco terroristico avvenuto il 7 ottobre nel quale sono stati rapiti oltre 240 individui, con un bilancio complessivo di 1,200 persone uccise. I leader di 17 nazioni hanno firmato una lettera congiunta chiamando Hamas a liberare tutti gli ostaggi in vista di un cessate il fuoco e di aiuti umanitari per Gaza. Sebbene alcuni ostaggi siano stati rilasciati o salvati, non è chiara la condizione di tutti i sopravvissuti dopo oltre 200 giorni di cattività. Hamas ha recentemente pubblicato un video come prova di vita in cui un ostaggio americano-israeliano dichiara che circa metà dei rimanenti ostaggi sono stati uccisi da attacchi aerei israeliani, una affermazione contestata da Israele.
Alistair Dawber su Times
Campus. e protestazioni anti-Israele per le politiche a Gaza hanno raggiunto i campus universitari statunitensi, causando centinaia di arresti. Gli studenti chiedono l’interruzione del finanziamento da società legate alla difesa dopo l’approvazione di un aiuto di 26 miliardi di dollari per Israele dal Senato. L’atmosfera si surriscalda a seguito degli sgomberi e degli arresti effettuati dalla polizia in varie università, da Austin a Boston, e l’amministrazione Biden, pur seguendo gli eventi, chiede proteste pacifiche e si oppone all’odio. Nel frattempo, la Corte Suprema discute dell’immunità dell’ex presidente Trump riguardo ai fatti dell’6 gennaio, e Trump paragona le proteste attuali a quelle di Charlottesville, considerandole più gravi. La situazione mette in evidenza una divisione politica e un aumento delle tensioni interne nel paese
Alberto Simone su Stampa
Provocazione. L’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci esprime scetticismo sulla sincerità della proposta di Hamas di deporre le armi in cambio del riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di Israele. Ritiene che la mossa possa essere una strategia per mettere in difficoltà il governo israeliano guidato da Netanyahu, piuttosto che una vera apertura alla pace. Nel contesto di reciproca funzionalità tra le leadership di Hamas e Netanyahu, la recente evoluzione ha visto un cambio di obiettivi, dove il governo israeliano si focalizza sulla distruzione di Hamas. Israele si trova in un periodo di tensione e divisione interna, sebbene la minaccia esterna abbia temporaneamente unito il paese. Infine, ci sono crescenti preoccupazioni riguardo al peggioramento delle relazioni internazionali di Israele, soprattutto con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Biden.
Marco Ventura su Messaggero
Macron contro Von der Leyen. Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiarito, nel suo discorso alla Sorbona, la sua intenzione di rafforzare la sua leadership all’interno dell’Unione Europea, evidenziando la necessità di un cambiamento decisivo e urgente. Macron, nonostante il calo dei consensi in patria, mira a influenzare le decisioni a livello di Consiglio, dove il predominio del Partito Popolare Europeo (PPE) sta diminuendo, soprattutto alla luce dell’imminente elezione del presidente della Commissione europea, che il PPE potrebbe non controllare. Macron utilizza un discorso critico e indiretto verso l’attuale presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e fa appello a un’Europa più audace, sfidando l’immobilismo che teme possa prevalere. Nel frattempo, elogia diverse figure politiche europee, come il suo commissario Thierry Breton, che è interessato a ricoprire il ruolo di presidente della Commissione, e discute proposte come gli eurobond per la difesa e il sostegno a progetti paneuropei, menzionando le idee di diversi politici, tra cui Letta, Scholz e Draghi.
Marco Bresolin su Stampa
Cooperazione o scontro. Durante una visita ufficiale in Cina, il Segretario di Stato USA Antony Blinken si trova di fronte all’avvertimento di Pechino che i rapporti sino-americani possono essere indirizzati verso la cooperazione o la confrontazione. Blinken, atteso a colloqui con la leadership cinese incluso il ministro degli Esteri Wang Yi, si prevede metterà in guardia la Cina sull’assistenza fornita alla Russia nel conflitto ucraino. Gli Stati Uniti minacciano passi punitivi se la Cina non cesserà il trasferimento di tecnologia a doppio uso all’industria bellica russa. La visita di Blinken segue un recente tentativo di distensione tra USA e Cina, con precedenti incontri tra i leader delle due nazioni. Nel corso della visita, verranno anche affrontati temi caldi come Taiwan, la tecnologia, il Mar Cinese Meridionale e l’app TikTok, di proprietà cinese, che il Congresso USA minaccia di bandire se non venduta.
Joe Leahy su Financial Times
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Un dover l’antifascismo. Durante la celebrazione della Festa della Liberazione, il Presidente Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza dell’unità nazionale nell’antifascismo e ha parlato dal luogo dell’eccidio di Civitella in Val di Chiana, uno dei più sanguinosi perpetrati dai nazifascisti, ricordando le barbarie del fascismo e l’importanza della Resistenza nella fondazione dei valori democratici e pacifici della Repubblica Italiana. La Premier Giorgia Meloni ha espresso avversione contro tutti i regimi, mentre a Roma si sono verificate tensioni durante i cortei con insulti rivolti alla Brigata Ebraica. Mattarella ha enfatizzato che l’antifascismo dovrebbe essere un principio condiviso e un dovere civico, e ha richiamato la nascita della Costituzione Repubblicana come simbolo di democrazia e giustizia. Infine, ha richiesto uno sforzo culturale e morale per non dimenticare il passato e per promuovere una nuova convivenza basata su diritto e pace.
Marzio Breda su Corriere della Sera
Le basi per il ritorno alla democrazia. Durante le celebrazioni del 25 aprile a Roma, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la sua avversione ai regimi totalitari senza dichiararsi esplicitamente antifascista, suscitando critiche dalla sinistra. Alleanza Verdi e Sinistra, insieme ad altri esponenti politici, sollecitano Meloni a rompere definitivamente con la sua storia politica e a rimuovere la fiamma dal simbolo del suo partito. Lo staff della premier considera queste critiche sterili e politicamente strumentalizzate. Intanto, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, durante una commemorazione a Treviso, ha sottolineato l’ovvietà dell’antifascismo giurando fedeltà sulla Costituzione, nonostante le contestazioni. La giornata è stata anche segnata dalle polemiche relative al linguaggio usato dal rettore Tomaso Montanari contro gli esponenti di destra e dal messaggio di Ilaria Salis, insegnante detenuta in Ungheria e candidata alle elezioni europee con Avs, che ha espresso il desiderio che l’Italia resti fedele alla propria storia di resistenza contro il fascismo
Marco Galluzzo su Corriere della Sera
Mi sento come al 41 bis. La premier italiana Giorgia Meloni ha annullato tre viaggi in una settimana mentre si avvicinano le elezioni europee e i preparativi del G7 in Puglia, creando un clima di assedio e sfiducia intorno a sé. Meloni ha espresso un senso di oppressione, paragonando la sua condizione a quella di un prigioniero al 41 bis, e confidato di non fidarsi più di nessuno, persino nei confronti di amici e collaboratori. Il suo cerimoniale e l’agenda sono in continuo cambiamento, e sono state imposte misure di silenzio anche ai diplomatici, con poche persone veramente informate. Tra le cancellazioni viaggio, spiccano la visita a Londra con il premier britannico Rishi Sunak, trasformata in una telefonata, e il viaggio in Arabia Saudita, evitato a causa dell’imbarazzo di incontrare il principe Mohammad Bin Salman durante la campagna elettorale. Meloni rimane fiduciosa solamente in pochi collaboratori vicini, come il sottosegretario Fazzolari e Patrizia Scurti.
Ilario Lombardo su Stampa
Sto alle ingerenze russe. L’Europarlamento ha emesso una risoluzione per bloccare le interferenze russe nelle imminenti elezioni europee di giugno, esprimendo una vasta maggioranza a favore della misura. Tuttavia, i partiti italiani Fratelli d’Italia (FdI), Lega e Movimento 5 Stelle (M5S) si sono astenuti, motivando le loro scelte con accuse di strumentalizzazione e pacifismo. La risoluzione evidenzia la portata della disinformazione e delle minacce russe, che mirano a indebolire l’UE e ridurre il sostegno all’Ucraina, e suggerisce un rafforzamento della sicurezza interna e sanzioni contro media e individui legati al Cremlino. Nonostante gli sforzi russi, l’Europarlamento riconosce che tali tattiche hanno portato a un rafforzato sostegno dell’UE all’Ucraina.
Daniele Perelli su Repubblica
Vannacci dappertutto. Matteo Salvini, leader della Lega, si posiziona nettamente contro ogni forma di totalitarismo e dittatura affermando il suo impegno nella difesa dei valori della libertà e della democrazia. Questioni controverse come la candidatura di Vannacci alle Europee sono da lui giustificate in nome della democrazia ed eguaglianza di trattamento con altri casi di candidati in situazioni legali complesse. Salvini sottolinea i successi del suo governo, come la semplificazione burocratica e il taglio delle tasse, mantenendo nel contempo l’ambizione di portare a termine progetti come la flat tax estesa e la fine della legge Fornero. Critica l’uso monopolistico delle istituzioni da parte della sinistra, auspicando più meritocrazia. A difesa dell’autonomia e dell’abolizione del numero chiuso a medicina, Salvini promuove iniziative a suo avviso necessarie per migliorare il paese e rassicura sull’intenzione di portare avanti la costruzione del Ponte sullo Stretto, nonostante i rilievi ambientali
Marco Cremonesi su Corriere della Sera
Non scaricate le vostre polemiche su di me. Il Primo Ministro albanese Edi Rama ha criticato duramente una puntata del programma giornalistico italiano “Report” sull’accordo Italia-Albania riguardante la gestione dei migranti, etichettandola come carica di stereotipi e disinformazione. Rama nega di aver fatto pressioni sulla Rai e ribadisce la necessità di proteggere l’immagine dell’Albania, al centro di polemiche legate ai costi e ai ritardi nella costruzione di centri di detenzione per migranti. La figura di Engjell Agaci, ex avvocato penalista e attuale segretario generale del governo albanese, diventa motivo di controversia, con Rama che ne difende l’integrità e critica il trattamento mediatico ricevuto. Infine, pur non avendo parlato con la premier italiana Giorgia Meloni dopo l’emergere delle questioni, il Primo Ministro albanese afferma che l’Albania è stata coinvolta ingiustamente in dispute interne all’Italia, insistendo sul fatto che il suo intervento mirava a tutelare la verità e la dignità del suo Paese.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
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