Rassegna stampa 26 giugno

SICUREZZA

Airbus giù. Le azioni di Airbus hanno subito un forte calo dopo che il produttore di aerei ha ridotto la sua previsione di profitto annuale a causa di peggioramenti nelle interruzioni della catena di approvvigionamento e ha registrato una perdita associata al suo business spaziale. Il CEO Guillaume Faury ha allarmato gli investitori annunciando che la carenza di motori, forniti da Pratt & Whitney e CFM International, sta nuovamente diventando un problema significativo, portando la società a ridurre la previsione di consegne di aerei commerciali da 800 a circa 770 per quest’anno. Inoltre, Airbus ha posticipato l’obiettivo di produrre 75 jet della famiglia A320 al mese dal 2026 al 2027. La situazione ha avuto un impatto negativo anche sul settore aerospaziale più ampio, con cali nelle azioni di RollsRoyce e Melrose Industries. Airbus ora prevede utili rettificati prima di interessi e tasse di €5,5 miliardi per l’anno, in calo rispetto alla previsione precedente di fino a €7 miliardi
Sylvia Pfeifer su Financial Times

Trenta aerei in meno. Airbus, nonostante sia in una posizione di duopolio con una domanda crescente e un concorrente, Boeing, alle prese con difficoltà, ha visto le sue azioni scendere del 10% a causa di avvertimenti sulla velocità delle consegne e problemi nella divisione Spazio. Questi intoppi ridurranno le aspettative di guadagno prima degli interessi e delle tasse per l’anno corrente di circa il 18%. Airbus, che ha superato Boeing negli ordini, è ostacolato da una catena di approvvigionamento inelastica e ritardi nella produzione, dovendo consegnare 30 aerei in meno del previsto quest’anno. Queste difficoltà suggeriscono che l’aumento dei prezzi dei biglietti continuerà e che la produzione aeronautica rimane un’attività complessa, con la rampa di produzione di Airbus che rimane una sfida e le aspettative sul suo vantaggio rispetto a Boeing che si sono ridimensionate.
Financial Times

Vuoto d’aria per Airbus. Airbus ha lanciato un avvertimento sulle sue prestazioni finanziarie, prevedendo risultati semestrali e annuali inferiori alle aspettative, con una riduzione delle previsioni di consegna degli aerei da 800 a 770 per l’anno e una diminuzione del risultato operativo Ebit da 6,5-7 miliardi a circa 5,5 miliardi di euro. Questo aggiustamento è dovuto a persistenti problemi nella catena di approvvigionamento, in particolare per quanto riguarda i motori, le aerostrutture e gli equipaggiamenti di cabina. Inoltre, Airbus ha annunciato una grossa svalutazione di 900 milioni di euro nelle sue attività spaziali. La reazione del mercato è stata immediata, con un calo del titolo in Borsa di quasi il 10%, cancellando più di 10 miliardi di euro di capitalizzazione in un solo giorno. Nonostante ciò, Airbus ha registrato un record di 2094 nuovi ordini netti nel 2023 e mantiene un carnet di ordini che assicura oltre undici anni di produzione, indicando una crescita delle consegne e del risultato operativo rispetto all’anno precedente.
Emmanuel Egloff su Figaro

Stime ridotte Airbus ha subito un forte calo in Borsa, con un ribasso del 10%, in seguito alla revisione al ribasso dei suoi target per il 2024, dovuta a problemi nella supply chain e alla difficoltà nel reperire alcuni componenti aeronautici. L’azienda ha ridotto la stima delle consegne da 800 a 770 aerei e ha abbassato l’obiettivo degli utili rettificati da 7 miliardi a 5,5 miliardi di euro per l’anno corrente. Inoltre, ha tagliato le previsioni per il flusso di cassa libero a circa 3,5 miliardi di euro. Questa notizia ha portato il titolo Airbus a ridurre i guadagni dall’inizio dell’anno al 3%, mentre il suo concorrente Boeing ha perso oltre il 33% da gennaio a causa di una crisi interna
Mara Monti su Sole 24 Ore

Tutelare il lavoro. l vescovo di Nola, Francesco Marino, ha espresso solidarietà ai lavoratori della Leonardo di Pomigliano d’Arco, preoccupati per l’incertezza del loro futuro lavorativo a causa della mancanza di nuove commesse e del lento avanzamento del progetto Nemesi, destinato alla digitalizzazione dello stabilimento. Sindacati e lavoratori hanno manifestato attraverso uno sciopero, sottolineando la necessità di nuove assunzioni per la transizione digitale e criticando la divisione del settore aeronautico di Leonardo, che indebolirebbe i processi industriali. Monsignor Marino ha fatto appello alle istituzioni affinché si tutelino le competenze dei lavoratori e si garantiscano certezze sul futuro, sottolineando l’importanza dello stabilimento per la Campania e per l’Italia
Antonio Averaimo su Repubblica Napoli

Dopo lo stop. Leonardo perde il 2,92% a 21,64 euro dopo che lunedì pomeriggio il gruppo ha annunciato che lo stabilimento di Grottaglie resterà fermo per quattro mesi. Per Equita sim, che conferma rating buy e target price 23,5 euro, non si tratta di una sorpresa.
Guido Marzetti su Mf

Microdroni. La 92ª brigata ucraina, con una storia di resistenza risalente alla Seconda guerra mondiale, si avvale di un blindato soprannominato “la bestia” per contrastare i droni russi a Kharkiv. Questo veicolo è dotato di un sistema di disturbo delle frequenze e di un sofisticato estintore automatico. La brigata, composta da soldati locali, protegge la città, ora ripopolata e funzionante, dalle incursioni russe. Gli ucraini hanno sviluppato i droni FPV per compensare la disparità di munizioni, mentre i russi hanno imitato questa tecnica. Il battaglione Achille della brigata utilizza questi droni per attacchi mirati, nonostante la scarsità di munizioni dovuta alla riluttanza degli alleati occidentali nel fornire un adeguato supporto di artiglieria
Cecilia Sala su Foglio

Nuovo tipo di guerra. L’Ucraina, a corto di mezzi convenzionali a seguito dell’aggressione russa e della perdita delle sue armi atomiche negli anni ’90, ha iniziato a produrre droni da guerra. Questi mezzi più economici e senza rischio per i piloti hanno sostituito in parte l’artiglieria e inflitto danni significativi alla flotta russa, limitando l’accesso al Mar Nero e tormentando le truppe nemiche. L’uso innovativo dei droni da parte dell’Ucraina ha spinto la Russia a sviluppare a sua volta un’armata di droni. Questa nuova forma di guerra, che riduce i rischi per i combattenti e sconvolge le strategie tradizionali, potrebbe segnare un punto di svolta nella storia bellica, simile all’introduzione di armi come la balestra e le armi da fuoco in passato.
Gianni Pardo su Italia Oggi

Droni kamikaze. Crescono i timori per l’utilizzo di armamenti in grado di agire senza il controllo umano. Gli Usa non vogliono perdere il loro primato. Il nostro paese non è ancora dotato di armi letali autonome (note anche con l’acronimo inglese di LAWs), ma in questi ultimi anni si è assistito a una corsa verso i sistemi autonomi, come dimostra ad esempio l’acquisto dei droni kamikaze israeliani Hero 30.
Futura D’Aprile su Domani

Fosco avvertimento. Airbus ha annunciato un secondo profit warning, con una nuova provvisione di 900 milioni di euro per la sua attività spaziale, sorprendendo gli analisti data la dimensione della cifra rispetto ai 2 miliardi di euro di ricavi dell’anno precedente. Questo segnale è un duro colpo per l’industria spaziale europea, già alle prese con le difficoltà di Ariane 6 e la concorrenza di SpaceX. La ristrutturazione sembra imminente, con Thales Alenia Space che ha già annunciato tagli di posti di lavoro. Il mercato dei satelliti di telecomunicazioni è in calo, e Airbus, nonostante la promessa di non ripetere gli errori del programma A400M, deve affrontare la sfida di rinnovarsi in un settore dove la domanda istituzionale rimane forte, ma dove è necessario riconquistare posizioni nel mercato commerciale.
Anne Bauer su Echos

Sempre più testate nucleari. Il rapporto annuale del Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) rivela un inquietante aumento delle armi nucleari pronte all’uso, con i nove paesi nucleari – USA, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele – che modernizzano e in alcuni casi espandono i loro arsenali. Questo sviluppo è in parte una risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alle minacce di Mosca di utilizzare l’atomica. Il SIPRI stima che ci siano 12.121 testate nucleari globali, con circa 9.600 pronte per l’uso, e quasi tutte appartengono a Russia e USA. La Cina sta aumentando il proprio arsenale, con la possibilità di raggiungere un numero di ICBM comparabile a quello di Russia e USA entro la fine del decennio. Le spese per le armi nucleari sono in aumento, con gli USA che hanno ripreso la produzione di ordigni nucleari per la prima volta dal 1989.
Federico Bosco su Domani

Crocevia diplomatico. Il settore privato e un comparto sicurezza a Roma più che altrove nello Stivale trova terreno fertile per crescere e investire. È un caso di scuola, oltre il raccordo, la “Tiburtina Valley” che qui riunisce i quartier generali delle più importanti aziende della Difesa al mondo, alcune romane doc. Da Elettronica a Leonardo e Thales Alenia Space, fino agli stabilimenti di Rheinmetall.
Francesco Bechis su Messaggero La sfida Capitale

Missione cinese. La missione cinese Chang’e 6 si è conclusa con successo, riuscendo a recuperare per la prima volta nella storia dei campioni di rocce e polvere dal lato nascosto della Luna. La missione, che ha visto anche la partecipazione di strumenti scientifici internazionali, è stata utilizzata dalla Cina come strumento di soft power, mostrando apertura alle collaborazioni spaziali. Tuttavia, le future collaborazioni potrebbero essere limitate a causa delle alleanze della Cina con la Russia e dell’Europa con il Programma Artemis degli USA. Resta incerta la condivisione dei campioni lunari con ricercatori occidentali, mentre la Cina dibatte su come e dove pubblicare i risultati delle ricerche, bilanciando tra prestigio nazionale e riconoscimento internazionale. La Chang’e 6 ha segnato un punto importante nell’esplorazione lunare cinese, mirando a ottenere un ruolo di rilievo nello spazio e potenzialmente condividendo i campioni lunari con la comunità scientifica globale
Stefano Piccin su Foglio – Inserto

Un altro traguardo. La Cina ha raggiunto un nuovo traguardo nella corsa alla Luna, facendo atterrare con successo la capsula Chang’e 6 nel deserto della Mongolia, che ha riportato reperti dal lato nascosto del satellite. Questo evento simbolico rafforza il ruolo della Cina come superpotenza spaziale e mette in discussione il primato degli Stati Uniti. La missione ha incluso collaborazioni internazionali, ma le crescenti tensioni geopolitiche e le restrizioni imposte dagli USA sulla cooperazione con la Cina potrebbero ostacolare la futura collaborazione spaziale. La Cina prosegue con ambiziosi piani per l’esplorazione lunare, mirando a una missione con equipaggio nel 2029, mentre gli USA sperano di tornare sulla Luna nel 2026. I reperti recuperati dalla Cina potrebbero fornire nuove conoscenze sulla Luna, ma rimane incerto quanto saranno condivisi con la comunità scientifica internazionale
Daniele Erler su Domani

Momento decisivo. La prossima tornata elettorale rappresenta un momento cruciale per l’industria aerospaziale e della difesa, nonché per la crescita del settore manifatturiero avanzato, come sottolineato dall’organizzazione commerciale ADS. Kevin Craven, CEO di ADS, ha evidenziato l’importanza di una strategia industriale completa, un ambiente attraente per gli investimenti e una regolamentazione aggiornata per affrontare le sfide tecnologiche, in vista dell’Air Show di Farnborough. L’industria, che conta aziende come Rolls-Royce Holdings e genera un fatturato annuo di 30 miliardi di sterline, sta affrontando una carenza di oltre 10.000 lavoratori qualificati. Questo settore, che esporta per 20 miliardi di sterline e impiega 104.000 persone con salari ben superiori alla media nazionale, potrebbe beneficiare significativamente dal supporto governativo.
Robert Lea su Times

C919, l’aereo cinese. La Cina sta intensificando gli sforzi per ottenere l’approvazione europea per il suo aereo C919, concorrente dell’A320neo e del 737 MAX, con una ripresa delle procedure di certificazione sospese a causa della pandemia di Covid-19. Esperti dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (AESA) sono attesi in Cina a luglio per valutare l’aereo, dopo incontri preliminari avvenuti ad aprile. Nonostante l’obiettivo dichiarato della Cina di promuovere i suoi programmi aeronautici all’estero, la certificazione europea non è prevista prima del 2025 o 2026. Fino ad allora, il C919, che vanta prestazioni simili a quelle dei suoi rivali e condivide alcune tecnologie come il motore Leap, dovrà accontentarsi della sola certificazione tecnica della CAAC ottenuta nel settembre 2022, limitando la sua operatività a livello globale e l’acquisto da parte di compagnie aeree non cinesi
Claude Fouquet su Echos

Boeing, azioni per l’accordo. Boeing sta considerando l’acquisto del fornitore Spirit AeroSystems, proponendo azioni anziché contanti per finanziare l’accordo, secondo fonti non autorizzate a parlare pubblicamente. L’offerta supererebbe i 4 miliardi di dollari, con Spirit che ha un valore di mercato di oltre 3,6 miliardi. Questo metodo di pagamento aiuterebbe Boeing a conservare liquidità mentre affronta problemi di sicurezza e qualità, in particolare dopo un incidente con un Boeing 737 Max. Nonostante la complessità delle trattative, dovute anche alla fornitura di Spirit ad Airbus, un concorrente di Boeing, l’accordo potrebbe essere annunciato già la settimana prossima. Nel frattempo, Airbus ha ridotto le stime di consegna degli aerei per quest’anno. –
su New York Times

Spirit frena Boeing. Boeing sta considerando di acquistare il fornitore Spirit AeroSystems, non più con pagamento in contanti ma con azioni, per preservare la sua liquidità in seguito a una crisi causata dal distacco di una porta su un 737 MAX 9. Il valore dell’acquisizione è stimato intorno ai 4,1 miliardi di dollari. Spirit AeroSystems, che ha perso 633 milioni di dollari l’anno scorso, ha affrontato problemi di produzione e difetti di fabbricazione, influenzando sia Boeing sia Airbus. Guillaume Faury, CEO di Airbus, sta cercando di assicurarsi che la fornitura non venga interrotta a seguito dell’acquisizione. Patrick Shanahan, CEO di Spirit, ha promesso miglioramenti nella produzione e nel controllo qualità per garantire prestazioni di sicurezza eccezionali.
Véronique Billon su Echos

Partecipate. La partita delle partecipate si avvicina al fatidico giro di boa. Tra 24 ore si capirà come il governo sarà riuscito a comporre il puzzle delle nomine in Fs e Cdp, i pezzi forti di questa tornata. Tempi brevi per i nuovi consiglieri Istat. Fumata nera invece sulla Consulta
Angelo Ciardullo su Mf

Linea giovane. Il nuovo corso dell’Unione Industriali di Torino sotto la guida Marco Gay inizia all’insegna del ringiovanimento dei membri del consiglio di presidenza. Fra i quattro membri alla prima esperienza nel consiglio di presidenza dell’associazione di via Fanti figurano Gabriella Bocca, ceo e direttore commerciale della Lamebo, azienda leader nella produzione di lame utilizzate nell’industria conciaria (avrà le deleghe all’Europa), Antonio Casu, amministratore delegato di Italdesign, storico marchio torinese fondato da Giorgetto Giugiaro, quotata in Borsa attraverso la controllante Volkswagen, deleghe alla Smart Mobility, Tatiana Rizzante, ad della tech company Reply, con delega alle tecnologie digitali e intelligenza artificiale, e Marco Zoff. Il figlio del campione del mondo 1982, responsabile della divisione Velivoli di Leonardo, avrà le deleghe all’Aerospazio
Leonardo di Paco su Stampa Torino

Nuovi amministratori. EHT S.C.p.A. annuncia la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: in qualità di consigliere indipendente c’è Helga Cossu, Direttore Generale della Fondazione Leonardo e Maria Claudia Pignata, founder e AD di VeniSIA.
su Quotidiano del Sud

Inaccettabile. La Regione Emilia-Romagna si oppone fermamente alla cessione delle quote pubbliche di Industria Italiana Autobus al gruppo campano Seri Industrial, ritenendo l’operazione inaccettabile e priva di un solido progetto industriale. La giunta Bonaccini, attraverso l’assessore Taruffi, ha espresso in Assemblea legislativa il dissenso verso la decisione del ministero delle Imprese, criticando l’assenza di motivazioni chiare per il rifiuto di una proposta alternativa da parte di una cordata bolognese. Europa Verde e M5s condividono le preoccupazioni per le possibili ripercussioni occupazionali e per la perdita di eccellenze produttive italiane nel settore dei bus, soprattutto alla luce delle risorse del Pnrr destinate al trasporto pubblico. La Regione chiede quindi che si trovino soluzioni sensate per proteggere l’occupazione e la produzione nazionale
su Resto del Carlino Bologna

Scambi Med-Or Odessa. Il 25 giugno 2024, l’Università Nazionale Mechnikov di Odessa ha firmato un Memorandum d’Intesa (MoU) con la Fondazione Med-Or di Roma per promuovere scambi studenteschi e progetti educativi. La Fondazione Med-Or finanzierà borse di studio per gli studenti meritevoli dell’Università Mechnikov, consentendo loro di frequentare corsi in università italiane. La collaborazione comprende anche la realizzazione di programmi di formazione, visite, seminari ed eventi su temi di interesse comune. Queste iniziative mirano a rafforzare i legami tra le istituzioni ucraine e italiane, promuovendo l’eccellenza accademica e la collaborazione internazionale. La firma del MoU è avvenuta il 19 giugno in una breve cerimonia online che ha collegato Roma con Odessa, alla presenza dei vertici delle due istituzioni.
su odessa-journal.com

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Risarcite dopo l’esproprio. L’Unione Europea ha adottato nuove norme per proteggere le aziende europee espropriate in Russia, grazie all’iniziativa diplomatica dell’Italia e del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Le imprese colpite dalle sanzioni russe possono ora rivolgersi ai tribunali nazionali degli Stati membri per ottenere risarcimenti. Le sentenze nazionali diventeranno titoli esecutivi contro soggetti russi, permettendo l’esecuzione sui loro beni in Europa. Inoltre, è stata concessa una deroga per l’esportazione in Russia di impianti ad uso domestico. Queste azioni mirano a bilanciare l’efficacia delle sanzioni con la sostenibilità per l’economia europea, senza intaccare significativamente l’industria russa.
Carlo Marroni su Sole 24 Ore

Misure stutturali. Natale Mazzuca, vice presidente di Confindustria per le Politiche Strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno, ha espresso soddisfazione per l’azione del Governo, in particolare per la proroga della decontribuzione, una misura che sostiene la competitività delle imprese meridionali. Mazzuca sottolinea la necessità di misure strutturali a medio termine per sfruttare il potenziale del Mezzogiorno e stimolare la crescita economica. È essenziale, secondo Mazzuca, aumentare la densità di imprese e sviluppare filiere intorno alle eccellenze esistenti per creare lavoro e trattenere i giovani. Inoltre, enfatizza l’importanza di investimenti a lungo termine e di un uso efficace dei fondi europei e del PNRR per trasformare il Mezzogiorno in una locomotiva per l’Italia e l’UE, sfruttando anche la sua posizione strategica nel Mediterraneo
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Incanalare il risparmio. Il presidente della Consob, Paolo Savona, nella relazione annuale, ha sottolineato l’importanza di indirizzare il risparmio nazionale verso investimenti produttivi per stimolare la crescita economica e l’occupazione. Ha evidenziato la necessità di ridurre la “finanza fine a se stessa” e ha proposto una riforma che prevede la creazione di una sola autorità di controllo finanziario che comprenda anche i depositi bancari e le attività virtuali. Savona ha inoltre discusso le sfide poste dall’innovazione tecnologica, come l’euro digitale e l’intelligenza artificiale, che potrebbero cambiare il modello di business delle banche e la vigilanza finanziaria. Infine, ha suggerito miglioramenti nella struttura e nel finanziamento della Consob per aumentarne l’efficacia.
Laura Serafini su Sole 24 Ore

No alla global tax. L’accordo OCSE sulla tassazione globale delle multinazionali è a rischio a causa della mancanza di sostegno degli Stati Uniti, dove i Repubblicani si oppongono e i Democratici non hanno i voti necessari per la ratifica. Paesi come Canada, Kenya e Nuova Zelanda hanno già iniziato a muoversi unilateralmente, introducendo tasse sui grandi gruppi tecnologici, minando lo spirito dell’intesa globale. Se gli USA non ratificano l’accordo, che richiede l’approvazione di almeno trenta Paesi rappresentanti il 60% delle compagnie interessate, la maggior parte delle quali statunitensi, l’accordo non avrà effetto. Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha cercato di promuovere l’accordo, ma senza ricevere segnali positivi dai CEO delle corporation. Se non ci saranno cambiamenti, a fine giugno il memorandum in vigore scadrà, portando a una situazione di “libera tutti” nella tassazione delle multinazionali.
Massimo Basile su Repubblica

Nuova rotta Europa Asia. Il progetto Blue Raman, un’infrastruttura di cavi dati sottomarini, sta procedendo verso il completamento, collegando Genova a Mumbai e passando per diverse nazioni, tra cui Israele e Arabia Saudita. Il tratto da Genova a Creta è già stato ultimato e si prevede di iniziare la posa della seconda tratta da Mumbai verso Aqaba a settembre, con l’obiettivo di completare il percorso entro il 2025. Questo corridoio alternativo, che evita l’Egitto, è strategico per la sicurezza e la diversificazione delle rotte di traffico dati, in un’area geografica sensibile. Il consorzio, formato da Google, Telecom Italia Sparkle e Oman Telecommunications, sta investendo in questa operazione, con un costo stimato di circa mezzo miliardo di dollari, per rispondere alla crescente domanda di banda internet e rafforzare l’Italia come hub digitale del Mediterraneo.
Andrea Biondi su Sole 24 Ore

Nomine. Le nomine per i vertici di Rai e altre società partecipate dallo Stato italiano sono state rinviate a causa di un calendario parlamentare troppo fitto di impegni, con la possibilità che la decisione sui nuovi consiglieri Rai slitti a settembre. Intanto, per le Ferrovie dello Stato (Fs), l’accordo tra i partiti di maggioranza prevede Tommaso Tanzilli di Fratelli d’Italia come presidente e Stefano Donnarumma come amministratore delegato. Per la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), si conferma Dario Scannapieco come amministratore delegato e Giovanni Gorno Tempini come presidente. Infine, per Cinecittà, Giuseppe De Mita è previsto come amministratore delegato e direttore generale, con Chiara Sbarigia confermata alla presidenza
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Stellantis Uk. Stellantis, guidata da Carlos Tavares, minaccia di cessare la produzione di veicoli nel Regno Unito se il governo non fornirà maggiori incentivi per i veicoli elettrici o non allenterà le rigide quote di vendita imposte. Maria Grazia Davino, direttore di Stellantis UK, ha avvertito che senza sostegno, la domanda di veicoli elettrici rimane debole e potrebbero esserci ripercussioni sulla produzione entro un anno. Il sistema di quote britannico, il Zev mandate, richiede ai produttori di vendere un minimo del 22% di auto elettriche entro il 2024, una percentuale che Tavares ritiene eccessiva rispetto alla domanda di mercato. Nel frattempo, Stellantis conferma la produzione del nuovo modello Fiat Grande Panda in Serbia, segnalando un impegno continuativo nella produzione nell’Europa dell’Est.
Andrea Boeris su Mf

Il dilemma dell’Ilva. La Corte di giustizia europea ha sentenziato che la tutela della salute pubblica prevale sul diritto al lavoro, mettendo in discussione anni di decreti che hanno permesso all’acciaieria Ilva di Taranto di operare senza valutare adeguatamente l’impatto delle sue emissioni sulla salute. La sentenza arriva dopo che dieci abitanti di Taranto, assistiti dagli avvocati Ascanio Amenduni e Maurizio Rizzo Striano, hanno fatto causa per fermare l’attività dell’Ilva a causa dei danni ambientali e sanitari. La Corte ha stabilito che l’Italia non ha rispettato la normativa UE, ignorando l’impatto sulla salute e concedendo proroghe ingiustificate per l’adozione di nuove tecnologie. Nonostante ciò, l’Ilva non chiuderà immediatamente, in attesa di ulteriori sviluppi legali e politici. Nel frattempo, una nuova valutazione del danno sanitario suggerisce miglioramenti, ma la situazione rimane controversa, con la comunità locale che ha a lungo sofferto per l’inquinamento.
Valentina Petrini su Stampa

Europa vs Microsoft. La Commissione Europea ha accusato Microsoft di abuso di posizione dominante, sospettando che abbia ingiustamente legato la sua app di comunicazione Teams ai pacchetti Office 365 e Microsoft 365, danneggiando concorrenti come Zoom e Slack. Microsoft, rispondendo alle accuse, ha dichiarato di essere disposta a lavorare con la Commissione per risolvere le preoccupazioni. La disputa segue una storia di tensioni tra Microsoft e l’UE, con multe imposte all’azienda in passato per pratiche anticoncorrenziali. La Commissione potrebbe imporre sanzioni severe, fino al 10% del fatturato annuo di Microsoft, se non saranno trovate soluzioni soddisfacenti. Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di azioni dell’UE contro le Big Tech, inclusa una recente accusa a Apple per pratiche anticoncorrenziali legate all’Apple Store
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera

Voli più cari. Le normative dell’Unione Europea mirate all’eliminazione delle emissioni nocive nel settore aereo stanno portando le compagnie aeree europee a incrementare i prezzi dei biglietti per assorbire i costi aggiuntivi. Lufthansa, ad esempio, applicherà un supplemento ambientale fino a 72 euro sui voli a partire dal 1° gennaio 2025, con altre compagnie come Air France-KLM, British Airways e Iberia che seguiranno l’esempio. Il pacchetto ReFuelEU Aviation richiede l’uso di una percentuale minima di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF), che crescerà progressivamente fino al 70% nel 2050, inclusa una quota di carburanti sintetici e-kerosene. Il SAF può ridurre le emissioni fino all’80%, ma è attualmente costoso e poco prodotto, sollevando preoccupazioni sulle compagnie extra UE che potrebbero offrire tariffe più competitive
Leonard Berberi su Corriere della Sera

Fiumicino. L’aeroporto di Roma Fiumicino, gestito da ADR del gruppo Mundys, sta vivendo una trasformazione in smart city, con l’obiettivo di diventare un super hub europeo, in particolare grazie alla futura alleanza tra ITA Airways e Lufthansa. Con record di passeggeri e un’infrastruttura all’avanguardia, l’aeroporto punta all’innovazione, come dimostrato dall’adesione al network Airports For Innovation e dalla creazione dell’Innovation Hub. ADR ha introdotto miglioramenti digitali come la piattaforma FlyandvisitRome.com, il servizio Airport in the city e Digiport, che offre servizi come il Chatbot Whatsapp per aggiornamenti sui voli. Infine, Fiumicino si distingue per la sicurezza, con tempi di attesa brevi ai controlli e un recente riconoscimento da Skytrax come miglior aeroporto al mondo per la sicurezza aeroportuale
Mirko Polisano su Messaggero La sfida Capitale

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Ursula bis. L’accordo per le nomine ai vertici dell’Unione europea è stato raggiunto tra i principali gruppi politici, con Ursula von der Leyen del Partito Popolare Europeo (PPE) proposta per un secondo mandato alla Commissione Europea, il socialista António Costa come presidente del Consiglio Europeo e la liberale Kaja Kallas come Alto rappresentante per gli Affari esteri. Il Consiglio Europeo, composto dai leader dei 27 stati membri, deve ora approvare l’intesa con una maggioranza qualificata. Inoltre, von der Leyen necessita del sostegno della maggioranza del Parlamento Europeo. La premier italiana Meloni, precedentemente esclusa dalle trattative, cerca ora di negoziare con von der Leyen per ottenere una vicepresidenza esecutiva per l’Italia. Le nomine sono anche legate a questioni strategiche e riforme interne dell’UE, mentre i negoziatori devono ancora affrontare alcuni nodi, come la durata del mandato di Costa al Consiglio Europeo
Francesco Basso su Corriere della Sera

Meloni isolata. L’Unione Europea ha raggiunto un accordo per la leadership delle sue istituzioni, escludendo il partito di Giorgia Meloni. Ursula von der Leyen è stata riconfermata come presidente della Commissione Europea, mentre il portoghese Costa guiderà il Consiglio Ue e la liberale Kallas sarà Alto rappresentante per gli Esteri. I principali ruoli e commissioni sono stati distribuiti tra Popolari, socialisti e liberali, lasciando all’Italia solo margini di negoziazione su alcune deleghe. Meloni, pur in una posizione di isolamento, detiene un pacchetto di voti decisivi per il destino di von der Leyen e cerca di negoziare posizioni di rilievo per l’Italia, tra cui una vicepresidenza e il commissario italiano. La trattativa tra von der Leyen e Meloni è in corso, con l’obiettivo di trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Rispetto per l’Italia. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, sta valutando l’astensione al prossimo Consiglio europeo in risposta all’esclusione dell’Italia dalle trattative per le nomine dei vertici UE. I negoziatori, tra cui Macron e Scholz, hanno raggiunto un accordo sui cosiddetti “top job” senza il coinvolimento dell’Italia, un Paese fondatore dell’Unione, suscitando malcontento a Palazzo Chigi. Vi è la possibilità che l’Italia riceva una vicepresidenza di peso, ma al momento non ci sono informazioni concrete. La situazione interna è tesa, con Meloni che critica il PD per non voler dialogare con l’Ecr. La decisione definitiva di Meloni è attesa, con molte variabili ancora in gioco, e potrebbe portare a una rottura con la tradizione di consenso unanime UE
Marco Galluzza su Corriere della Sera

Il garante Macron. Il presidente francese Emmanuel Macron, dopo aver sciolto l’Assemblée Nationale, spera in una rimonta elettorale per le legislative, con la sua lista “Ensemble” che mostra un leggero aumento nei sondaggi, sebbene rimanga dietro ai blocchi del Rassemblement National e del Nouveau Front Populaire. Con solo cinque giorni al primo turno e la campagna più breve della Quinta Repubblica, Macron affronta la sfida di qualificarsi per il secondo turno, mentre alcuni alleati suggeriscono un suo passo indietro a causa dell’impopolarità delle sue scelte. Nonostante ciò, il presidente insiste che la decisione di sciogliere l’assemblea è stata ponderata e mirata a prevenire una crisi in autunno. Macron, che non intende dimettersi prima del 2027, potrebbe dover assumere il ruolo di garante delle istituzioni se la sua rimonta non si concretizzasse.
Anais Ginori su Repubblica

Arrestateli. La Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso mandati di arresto internazionali contro il generale russo Valery Gerasimov e l’ex ministro della Difesa Sergej Shoigu, accusandoli di crimini di guerra per i bombardamenti indiscriminati su civili e infrastrutture ucraine tra ottobre 2022 e marzo 2023. Secondo la Corte, gli attacchi non avevano giustificazione militare e miravano a indebolire la resistenza ucraina attraverso la sofferenza dei civili. La Russia ha causato danni per 16 miliardi di euro al settore energetico dell’Ucraina, provocando interruzioni e difficoltà nella distribuzione dell’energia. Il presidente ucraino Zelensky ha espresso il desiderio di vedere Shoigu e Gerasimov in carcere, mentre l’Ucraina continua a raccogliere prove sui bombardamenti russi in vista di futuri processi. La comunicazione tra i ministri della difesa di USA e Russia rimane aperta, nonostante la Russia non sia firmataria del Trattato di Roma che ha fondato la Corte
Daniele Raineri su Repubblica

Il bavaglio di Putin. Il regime di Putin ha intensificato la repressione sulla libertà di stampa, mirando a bloccare l’accesso a 81 giornali di 25 Paesi dell’UE, tra cui importanti media italiani come La Stampa e Repubblica. Questa azione è una risposta alle sanzioni dell’UE contro media russi accusati di propagandare per il Cremlino. La mossa coincide con l’emissione di mandati d’arresto da parte della Corte penale internazionale per Sergei Shoigu e Valery Gerasimov, accusati di crimini di guerra in Ucraina. Il Cremlino accusa i media europei di disinformazione, mentre la Farnesina definisce ingiustificate le restrizioni. La situazione riflette l’inasprimento della censura e la repressione del dissenso in Russia, con gravi conseguenze per chi denuncia le atrocità commesse durante l’invasione dell’Ucraina.
Giuseppe Agliastro su Stampa

Tratti o niente armi. Due consiglieri dell’ex presidente Donald Trump hanno proposto un piano che condiziona l’aiuto militare degli USA all’Ucraina alla sua disponibilità a negoziare con la Russia. Se la Russia rifiuta i negoziati, gli USA aumenteranno le forniture militari all’Ucraina. Il piano suggerisce un cessate il fuoco e posticipa l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Reazioni miste sono emerse da varie parti, con la campagna di Trump che sottolinea la non ufficialità della proposta, mentre l’Ucraina e la Casa Bianca insistono sul diritto dell’Ucraina di decidere autonomamente sui negoziati. La proposta è stata criticata dalla campagna presidenziale democratica, che accusa Trump di non voler affrontare Putin o difendere la democrazia.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Sicurezza europea. L’Europa sta ridefinendo coraggiosamente il concetto di sicurezza per affrontare nuove minacce in un’era digitale, mirando alla prosperità e alla dinamicità che garantiscano benessere e sicurezza. La possibile riconferma della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, potrebbe rafforzare l’Europa come attore geopolitico, un’evoluzione che dovrebbe essere accolta favorevolmente da Ucraina, NATO e sostenitori di un’Europa più attiva negli affari globali. L’UE sta adottando una nuova visione del potere, come dichiarato dal capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, che enfatizza la necessità di un’Europa più assertiva. Invece di replicare il complesso militare-industriale degli Stati Uniti, l’Europa potrebbe sviluppare un “complesso ambientale-industriale”, con settori come l’energia e la salute che influenzano la nuova generazione di armamenti. Infine, la strategia di sicurezza integrata della Germania, che include la protezione dalla guerra, la libertà democratica e la sicurezza individuale, insieme agli sforzi per l’indipendenza energetica e la transizione digitale, potrebbero posizionare l’UE come una potenza sia militare che economica, in grado di affrontare minacce militari e non.
An Marie Slaughter su Financial Times

Libero. Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, è stato liberato dopo aver patteggiato con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dichiarandosi colpevole di un’accusa di cospirazione per la divulgazione di informazioni classificate. Questo accordo pone fine a una saga lunga 14 anni che lo ha visto etichettato in vari modi, da eroe a criminale. Assange ha trascorso oltre cinque anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, ma ora può tornare in Australia, dove lo aspettano la moglie Stella Moris e i suoi due figli. Nonostante il patteggiamento, la moglie di Assange annuncia che chiederà la grazia presidenziale negli Stati Uniti, sostenendo che la condanna potrebbe creare un precedente pericoloso per la libertà di espressione. Nel frattempo, è stato lanciato un crowdfunding per coprire i costi del volo privato che ha trasportato Assange a Saipan, prima del suo ritorno in Australia
Antonello Guerrera su Repubblica

Ultraortodossi. La Corte Suprema israeliana ha stabilito che gli ebrei ultraortodossi non possono più essere esentati dal servizio militare, ponendo fine a una pratica di esenzione totale per gli studenti delle yeshivot, le scuole religiose. Questa decisione arriva in un momento di tensione politica e rappresenta una sfida per il primo ministro Netanyahu, il cui governo stava discutendo una legge sull’argomento in Parlamento. La sentenza è vista come una vittoria storica dai gruppi che si opponevano alle esenzioni, mentre i partiti religiosi esprimono delusione ma non lasciano il governo. Il ministro dell’Istruzione sta cercando un compromesso, ma la pressione è alta affinché il governo rispetti il principio di uguaglianza e affronti lo scontro tra laici e religiosi nella società israeliana
Francesco Battistini su Corriere della Sera

Ue sotto accusa in Libia. La Commissione europea indaga sul direttore dell’agenzia Eubam in Libia, Jan Vycital, a seguito di accuse di molestie, abuso di potere e malagestione. Documenti riservati mostrano inefficienze nella gestione dell’agenzia e comportamenti inappropriati di Vycital, che non ha ancora realizzato progetti importanti come “One Desert” e la gestione del valico di Ras Ajdir. Il caso danneggia l’immagine dell’UE e rischia di vanificare successi diplomatici, come la cooperazione con Tripoli nella gestione della sicurezza ai confini. Il blocco dei progetti comporta anche l’inutilizzo di parte del budget UE destinato a Eubam, mentre le indagini in corso a Bruxelles mirano a chiarire la situazione
Luca Gambardella su Foglio

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Doppio turno. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, affronta il tema dell’astensionismo elettorale, sostenendo che il sistema di ballottaggio potrebbe peggiorare il problema anziché risolverlo. La Russa è in attesa di scuse da Elly Schlein, leader del PD, per averlo accusato di voler abolire i ballottaggi, un’affermazione che lui ritiene esagerata e ridicola. La Russa difende la democrazia e nega che il centrodestra sia penalizzato dal ballottaggio, citando casi in cui ha vinto. Infine, esprime il desiderio di una maggiore condivisione nella riforma della legge elettorale e difende le riforme proposte dal suo partito contro le critiche di essere incostituzionali.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Stop ai ballottaggi. La coalizione di destra in Italia sta spingendo per una rapida riforma delle regole elettorali per abolire o modificare i ballottaggi, ritenuti responsabili della recente sconfitta alle amministrative. La Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono d’accordo sul principio e cercano un veicolo legislativo adatto per un’azione rapida, possibilmente prima della pausa estiva. La Lega considera l’opzione di un Decreto Province per reintrodurre l’elezione diretta dei presidenti provinciali e dei consiglieri, mentre Forza Italia non ha più riserve sulla questione. L’opposizione si prepara a resistere, con Elly Schlein del Partito Democratico che critica l’idea di abolire le elezioni in seguito a una sconfitta. Il governo mira a cambiare la legge elettorale dei comuni sopra i 15.000 abitanti, ispirandosi al modello siciliano dove si evita il ballottaggio se si supera il 40% dei voti al primo turno.
Lorenzo De Cicco su Repubblica

Tentazione. Dopo i successi del centrosinistra nei ballottaggi, la destra italiana sta valutando l’eliminazione del secondo turno nelle elezioni amministrative, puntando a una soglia del 40% per la vittoria diretta. Questa proposta, già in uso in Sicilia, ha mostrato come la riduzione dei turni elettorali possa portare alla frammentazione delle coalizioni e alla difficoltà di mantenere le promesse elettorali, come dimostrato dalle esperienze del governatore Schifani e dell’ex-sindaco Orlando. La politica, inclusa la mala-politica, trova sempre un modo per rientrare nonostante i tentativi di contenerla con regole stringenti. Né a destra né a sinistra è sufficiente unirsi solo per sommare voti; sono necessari programmi condivisi e chiarimenti sui temi divisivi, un passo che in Italia sembra essere evitato
Marcello Sorgi su Stampa

Schlein. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (Pd), esprime grande soddisfazione per la vittoria del suo partito in tutti e 6 i capoluoghi di Regione recentemente andati al voto. Schlein, durante una conferenza stampa, risponde ironicamente alle accuse di Giorgia Meloni, premier e leader di Fratelli d’Italia (FdI), che critica l’opposizione per aver alzato il livello della tensione. Schlein sfida apertamente Meloni, preannunciando ulteriori vittorie del centrosinistra nelle future elezioni regionali e politiche. La segretaria del Pd attacca anche l’idea della maggioranza di cambiare la legge elettorale, criticando Ignazio La Russa per la sua posizione sul tema, e ribadisce l’importanza dell’alleato Giuseppe Conte e delle alleanze basate sui temi concreti.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Resa dei conti. Il Consiglio federale della Lega ha deciso l’espulsione di Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega Lombarda e animatore del Comitato nord, e di Gabriele Michieletto, consigliere regionale veneto, per divergenze interne al partito. Umberto Bossi, nonostante il suo sostegno pubblico a un candidato di Forza Italia durante le elezioni europee, è stato risparmiato da provvedimenti disciplinari. Matteo Salvini, segretario del partito, ha mantenuto la sua posizione nonostante le assenze di Luca Zaia e Attilio Fontana alla riunione e le critiche interne. Il partito ha inoltre elogiato il contributo del generale Roberto Vannacci, candidato controverso ma in linea con lo spirito leghista. Un dibattito più approfondito sul futuro del partito è previsto per l’estate, con Massimiliano Romeo che propone una discussione sull’attuale stato della Lega.
Matteo Pucciarelli su Repubblica

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