Rassegna stampa 26 ottobre

SICUREZZA

Attacco all’Iran. L’attacco aereo israeliano contro l’Iran è una risposta ai missili lanciati da Teheran all’inizio di ottobre. Obiettivi militari iraniani sono stati colpiti, con esplosioni segnalate anche vicino a Damasco. Gli Stati Uniti hanno definito l’azione come un atto di autodifesa, mentre i media statali iraniani hanno cercato di minimizzare l’incidente. La decisione di attaccare è stata presa dal gabinetto di sicurezza israeliano, e la Casa Bianca era stata informata in anticipo dell’operazione. Esperti militari israeliani sostengono che l’Iran non desideri un’escalation del conflitto, nonostante le tensioni regionali siano alte.
Francesco Battistini su Corriere della Sera

La scommessa di Netanyahu. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di colpire l’Iran in risposta al bombardamento iraniano del 1° ottobre, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e le critiche interne, tra cui quelle del capo di Stato Maggiore e del capo del Mossad. Netanyahu, insieme al suo mentore e ministro della Difesa Ehud Barak, aveva pianificato un attacco più ampio ai siti nucleari iraniani, ma i piani sono stati ridimensionati e limitati a obiettivi militari su pressione della Casa Bianca. L’attacco potrebbe essere un preludio a un’azione più massiccia contro il programma nucleare iraniano, e Netanyahu spera che l’intensificarsi del conflitto possa costringere gli Stati Uniti a supportare Israele. Tuttavia, le divergenze tra Netanyahu e l’amministrazione americana, insieme alle tensioni interne, complicano la situazione, con Netanyahu che ha ritardato un incontro tra il ministro della Difesa Gallant e il capo del Pentagono per coordinare l’attacco.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Alleanza circolare. Il Wall Street Journal ha rivelato che i russi avrebbero fornito assistenza indiretta agli Houthi nello Yemen, tramite dati satellitari passati per l’Iran, per attaccare navi nel Mar Rosso. Questo fa parte di un’alleanza circolare che include anche Hezbollah e l’Iran, dove si scambiano conoscenze belliche contro gli interessi occidentali. Esperti di droni di Hezbollah hanno supportato gli Houthi, che hanno migliorato le loro tattiche e armamenti, con la Russia che ha interrotto la vendita di missili ai ribelli yemeniti dopo pressioni saudite. I droni utilizzati in Medio Oriente e in Ucraina condividono tecnologie, e l’Iran collabora anche con la Corea del Nord su missili e infrastrutture militari, con prospettive di un coinvolgimento più diretto nel conflitto ucraino
Guido Olimpio su Corriere della Sera

Iniziano le lezioni. A Grottaglie iniziano le lezioni dell’ Aerotech Academy Puglia, il corso di alta formazione rivolto a giovani laureati in materie STEM nato dalla collaborazione fra Leonardo, Politecnico di Bari e Università del Salento. I partecipanti approfondiranno i temi avanzati della ricerca sui materiali e delle applicazioni nel campo dell’industria manifatturiera. Indispensabile l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel processo di studio e formazione, aggiungendo così un nuovo prezioso tassello per lo sviluppo industriale di Grottaglie. Intervistati Antonio Lucciulli (Docente UniSalento) Stefano Corvaglia (Research and Innovation Manager Leonardo) Manuela Marangio (Direttore di stabilimento)
Tgr Puglia su RAI 3

Eurofighter. Leonardo offre alla Polonia l’accesso al programma europeo di velivoli multiruolo Eurofighter e una partnership industriale strategica. “Anche l’industria polacca potrà partecipare al futuro sviluppo dell’Eurofighter. Fino al 50 per cento del valore del contratto potrebbe rimanere nell’economia polacca”, afferma Marco Lupo, presidente di Leonardo Polonia.
su STREFA OBRONY

Elicotteri salva vita. In Abruzzo, gli elicotteri AW139 e AW169, gestiti da Avincis e prodotti da Leonardo, hanno effettuato oltre 750 interventi salvavita in un anno, fornendo un servizio essenziale per il trasporto urgente di pazienti con patologie tempo-dipendenti tra ospedali, anche attraverso il difficile terreno del Gran Sasso. Il servizio elisoccorso, attivo dal 1998 e potenziato post-Covid per l’aumento di escursionisti e la popolazione in aree remote, è cruciale per l’efficacia della rete ospedaliera regionale, con personale specializzato e attrezzature all’avanguardia per operare in sicurezza anche in condizioni avverse.
su Centro

Pnrr, serve più tempo. Gli industriali di Brindisi, guidati dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini e dal governatore Michele Emiliano, hanno sollecitato il Governo a firmare il Patto per la Puglia per sbloccare i Fondi di sviluppo e coesione (Fsc), essenziali per 2.700 imprese locali. Durante l’assemblea generale di Confindustria Brindisi, è stata espressa la preoccupazione per i ritardi nei finanziamenti e la necessità di una proroga per le opere del Pnrr, temendo che senza un’estensione dei tempi, gran parte dei fondi non verrà spesa. Orsini è tornato poi a spingere sul nucleare per consentire al comparto industriale di recuperare competitività: «Sugli small modular reactors bisogna correre. Credo che presto verrà costituita una società dove ci saranno Enel, Ansaldo e Leonardo: è il primo via per investire in questo Paese nel nucleare»
Andrea Pezzuto su Gazzetta del Mezzogiorno

Arrivano gli americani. Il settore aerospaziale di Torino continua a espandersi con l’arrivo di due nuove aziende straniere: l’americana Axiom, che sta sviluppando la prima stazione orbitale commerciale, e la start-up franco-tedesca The Exploration Company, che collaborerà con Axiom per il trasporto di rifornimenti. Thales Alenia Space, già presente a Torino, sta lavorando con Axiom sui moduli della futura stazione. Il Piemonte si conferma leader nell’export aerospaziale e attira ulteriori investimenti esteri, con oltre 50 progetti in pipeline e cinque aziende straniere che hanno recentemente investito nella regione. Il Politecnico di Torino avanza nel progetto della Città dell’Aerospazio, con l’inizio dei cantieri previsto a novembre e la creazione di un centro interdipartimentale sull’Aerospazio
Leonardo Di Paco su Stampa Torino

Sguardo al futuro. La dodicesima edizione di Maker Faire Rome, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, ha visto la partecipazione di seimila studenti da tutta Italia, con l’obiettivo di avvicinarli alle discipline STEM e alle nuove tecnologie. L’evento, che si svolge al Gazometro Ostiense, offre oltre 350 stand con attrazioni come stampanti 3D, robot da combattimento e un parco giochi a tema sportivo. Tra stampanti 3D, droni, i ro- bot da combattimento della Robot Arena Challenge, il “convertiplano” di Leonardo e i tutorial sul fai da te ingegneristico dei tecnici youtuber del collettivo Elettronici Entusiasti, gli stimoli per i ragazzi non sono certo mancati.
Raffaele D’ettore su Messaggero Cronaca di Roma

Futuro alla Maker Faire Rome. La Maker Faire Rome, tenutasi presso il Gazometro, ha messo in mostra una serie di innovazioni tecnologiche, tra cui una moto stampata in 3D e biciclette ad assistenza elettrica. Oltre 350 gli stand che vedono coinvolte importanti aziende ed enti nazionali leader nel settore dell’innovazione, da Leonardo a Eni, dal Cna a Nava. Quest’anno l’evento si è esteso anche agli spazi dell’Istituto superiore antincendi e ha presentato più di duemila proposte innovative. Il presidente della Camera di commercio di Roma ha sottolineato l’importanza di conoscere le innovazioni per guidarle e non temerle, in un mondo in rapida evoluzione.
su Tempo Roma

Boeing e Starliner. Il nuovo CEO di Boeing esplora le opzioni per lo Starliner e la stazione spaziale della NASA nel tentativo di salvare il produttore
su wsj.com

Esiste qualcuno che sistemi Boeing? Boeing, un tempo leader nell’aviazione commerciale, sta affrontando una serie di crisi, molte delle quali causate da decisioni interne. Il nuovo CEO, Kelly Ortberg, si è impegnato a cambiare la cultura aziendale, ma ha incontrato ostacoli, come il rifiuto di un’offerta contrattuale da parte del principale sindacato, prolungando uno sciopero costoso. Ortberg, con un passato da ingegnere e dirigente di Rockwell Collins, è visto favorevolmente rispetto ai predecessori focalizzati sui rendimenti degli azionisti, ma deve affrontare sfide significative, tra cui problemi di qualità, ridondanze e la necessità di rilanciare un nuovo modello di aereo per competere con Airbus. Nonostante le difficoltà, alcuni analisti ritengono che Ortberg abbia le giuste capacità per riuscire nel compito di risollevare Boeing.
Philip Georgiadis su Financial Times

Reindustrializzazione. L’Europa sta cercando di riacquistare la sovranità economica e di reindustrializzare settori strategici dopo aver riconosciuto la propria dipendenza esterna, evidenziata dalla crisi sanitaria e dai conflitti geopolitici. Sono stati lanciati piani ambiziosi, come REPowerEU e il Chips Act europeo, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e raddoppiare la quota di mercato dei semiconduttori entro il 2030, con investimenti miliardari. Settori come la difesa, l’aeronautica, la salute e le tecnologie sono ben posizionati per beneficiare di questi piani, con aziende come Rheinmetall, Dassault Aviation, Thales, Airbus e Safran che si prevede cresceranno. Gli investitori vedono queste iniziative come opportunità, con fondi come quello lanciato da Tikehau Capital che si concentrano sul finanziamento della sovranità europea.
Hervé Rousseau su Figaro

Rischio conflitto mondiale. Gli analisti militari temono che il conflitto in Ucraina possa degenerare in una guerra multinazionale, poiché la Corea del Nord invia fino a 12.000 truppe in Russia per l’addestramento, il che potrebbe segnalare la formazione di un blocco di potere contro l’Occidente. Questa mossa ricorda le alleanze precedenti alla Seconda Guerra Mondiale e potrebbe portare le truppe nordcoreane a impegnarsi direttamente nel conflitto, segnando un’escalation significativa. Il presidente della Corea del Sud ha messo in guardia da questa provocazione, temendo che possa destabilizzare la sicurezza globale e portare la Corea del Nord a dotarsi di una tecnologia di armamento avanzata. Sebbene sia improbabile che la NATO risponda con truppe di terra, la situazione fa temere un potenziale percorso verso una terza guerra mondiale, con avversari che lavorano per destabilizzare l’Occidente, costringendo le nazioni occidentali a prendere decisioni strategiche critiche.
Larisa Brown su Times

Sanchez in India. Il presidente spagnolo Sánchez si recherà domani in India con l’obiettivo di dare “un appoggio politico al più alto livello” all’offerta del cantiere navale pubblico Navantia per il mega-contratto per la costruzione di sei sottomarini del valore di oltre 4,8 miliardi di euro
Miguel González su Pais

Offerte. Il gruppo Forgital, azienda vicentina leader nella produzione di componenti in acciaio e leghe speciali per l’aerospazio e l’industria, ha ricevuto offerte di acquisto che potrebbero valutare l’azienda fino a 2 miliardi di euro. Tra gli interessati figurano fondi internazionali come Cinven, Warburg Pincus, Lonestar, Blackstone e Apollo. Il gruppo, acquisito nel 2019 dal fondo Carlyle, ha prospettive di crescita positive, con un Ebitda previsto di circa 130 milioni di euro nel 2024 e un fatturato che potrebbe raggiungere i 500 milioni. La solidità di Forgital è rafforzata da contratti a lungo termine che garantiscono un flusso di entrate stabile.
su Sole 24 Ore

Al di là della Terra. Il Festival di Salute si svolge a Padova dal 24 al 26 ottobre, con un programma ricco che include la presenza dell’astrofisico Michel Mayor, scopritore degli esopianeti e vincitore del Nobel per la Fisica nel 2019. Mayor ha dedicato la sua vita allo studio degli esopianeti, confermando l’esistenza di pianeti extrasolari, con oltre 7.328 già conosciuti e altri 2.300 candidati in attesa di verifica. Tra questi, circa 70 presentano caratteristiche di abitabilità. Il Festival tratterà anche la scienza della complessità, con focus su epidemie, pandemie e intelligenza artificiale, e vedrà interventi di esperti come la rettrice dell’Università di Padova e il presidente della Fondazione Isi. L’evento si concluderà con spettacoli e dibattiti su temi come la salute mentale e l’astrofisica
Antonio Lo Campo su Stampa

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Spesa pubblica giù nel 2025. La spesa pubblica italiana è prevista diminuire del 2,5% nel 2025, segnando il primo calo dopo un aumento del 39,6% tra il 2019 e il 2024. La riduzione maggiore si attesterà nel settore previdenziale, grazie a maggiori entrate contributive legate all’occupazione e alla riforma del taglio al cuneo fiscale. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha ricevuto elogi dal FMI per il risanamento e la crescita economica del paese. La flessione della spesa è influenzata dalla riforma del Patto di Stabilità UE e dalla fine del Superbonus, con un mix di fattori politici ed economici che contribuiscono alla riduzione degli stanziamenti. La spesa previdenziale vedrà la discesa più significativa, mentre si prevedono piccoli aumenti nelle politiche sociali e nella scuola
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Dbrs promuove l’Italia. L’agenzia di rating canadese DBRS ha migliorato l’outlook sull’Italia da stabile a positivo, mantenendo il rating a BBB high, in seguito al miglioramento del deficit previsto per il 2024 e a un piano fiscale che riduce i rischi a medio termine. Questo aggiornamento segue una decisione simile da parte di Fitch una settimana prima. Il mercato ha risposto positivamente, con una domanda record per i titoli di Stato italiani e uno spread BTp-Bund in calo, segno di una maggiore fiducia nei confronti dell’Italia rispetto alla Germania. Il Tesoro italiano ha già coperto quasi il 93% del fabbisogno finanziario per il 2024, permettendogli di cancellare un’emissione di bond destinati ai piccoli risparmiatori e lasciando spazio al collocamento di capitale di Poste Italiane
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Giorgetti polemico col Fmi. Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha manifestato irritazione nei confronti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per le osservazioni sul debito pubblico italiano, richiedendo un chiarimento con la direttrice Kristalina Georgieva. Nonostante il FMI abbia riconosciuto gli sforzi dell’Italia, le previsioni indicano un aumento del debito fino al 142,3% entro il 2029. Giorgetti, esprimendo il suo disappunto, ha scherzato sul voler diventare un economista del FMI in un’altra vita. Dopo un incontro con Georgieva, il ministero del Tesoro italiano ha ricevuto elogi per il suo impegno nel perseguire il consolidamento fiscale e la crescita economica. Nel frattempo, le agenzie di rating hanno espresso giudizi positivi sull’Italia, con DBRS che ha migliorato l’outlook da stabile a positivo.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Manovra solida. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante la sua visita a Washington, ha affrontato le critiche del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sulla manovra economica italiana, ritenuta poco ambiziosa nella riduzione del deficit e del debito. Dopo uno scambio di opinioni, la direttrice del FMI ha elogiato l’Italia per il suo impegno verso il consolidamento di bilancio e la crescita economica. Nel frattempo, in Italia, Lega e Forza Italia esprimono insoddisfazione per la legge di bilancio, chiedendo cambiamenti, in particolare sulla Sugar tax e le aliquote Irpef. Il governo è aperto a modificare la manovra, mentre emergono preoccupazioni per la sanità e la pubblica amministrazione, con la promessa di non bloccare il turn-over nel settore sicurezza e difesa
Luca Monticelli su Stampa

Scontro sulle pensioni. Il governo italiano ha annunciato che nel 2025 il recupero dell’inflazione per le pensioni non sarà completo, ma verrà ripristinato il meccanismo pre-2023, più vantaggioso per i pensionati, in particolare per quelli con assegni più elevati. Mentre le pensioni minime vedranno un modesto aumento di 3 euro netti al mese, le pensioni medio-alte e quelle d’oro beneficeranno di incrementi maggiori, fino a 35 euro netti al mese. I sindacati, tuttavia, esprimono disappunto, sostenendo che i pensionati non dovrebbero continuare a essere il “bancomat del Paese” e annunciano proteste. Inoltre, si segnala un calo significativo nell’accesso a Opzione donna e Quota 103, con un impatto sulla liquidazione delle pensioni e sull’età media di uscita dal lavoro
Paolo Baroni su Stampa

Panetta: Africa priorità assoluta. Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato l’importanza dell’Africa come priorità assoluta per l’Italia, evidenziando il Piano Mattei che mira a stabilire un rapporto di cooperazione equo e vantaggioso con i Paesi africani. Durante l’incontro del Development Committee della Banca Mondiale e del FMI, Panetta ha evidenziato il ruolo cruciale dell’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA) nel supportare i Paesi a basso reddito verso la ripresa e la crescita sostenibile. Ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio rinnovato della Banca Mondiale per affrontare le cause della fragilità e mantenere un impegno efficace nelle situazioni di conflitto. Panetta ha chiamato a un impegno collettivo per il successo del rifinanziamento dell’IDA, enfatizzando l’importanza di bilanciare i contributi dei donatori e l’efficienza interna per affrontare le sfide globali e promuovere la crescita e la stabilità
Carlo Marroni su Sole 24 Ore

Bond, top della domanda. L’agenzia di rating DBRS ha migliorato l’outlook dell’Italia a positivo, mantenendo il rating a BBB high, in seguito alla valutazione di un piano fiscale che ridurrebbe i rischi. Contemporaneamente, la domanda per i titoli di Stato italiani e europei è in forte crescita: dall’inizio dell’anno, la richiesta ha raggiunto i 2.000 miliardi di euro per i 200 miliardi di bond emessi dai Paesi dell’Eurozona, con un incremento del 120% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo fenomeno è dovuto anche all’uso crescente di emissioni sindacate, che permettono di intercettare l’interesse degli investitori su specifiche parti della curva dei rendimenti. Gli specialisti, coinvolti sia nelle aste tradizionali sia come market maker sul mercato secondario, giocano un ruolo chiave in queste operazioni, che possono includere l’emissione di nuovi tipi di titoli o scadenze
Maximilian Cellino su Sole 24 Ore

La colpa è delle Regioni. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci critica le Regioni per non aver speso i fondi governativi destinati alla sanità e sottolinea che il problema non è solo di risorse, ma anche di come utilizzarle. Schillaci difende il piano pluriennale del governo per l’assunzione di medici e infermieri, con stanziamenti che aumenteranno fino a 5,1 miliardi entro il 2025. Il ministro afferma che l’Italia ha una carenza di infermieri, non di medici, e che il settore privato convenzionato è essenziale per il sistema sanitario nazionale. Schillaci risponde alle critiche sulla legge del Payback, attribuendo la responsabilità alle Regioni per il mancato controllo delle spese e promette di affrontare il problema del deficit di bilancio regionale. Infine, il ministro riconosce le ragioni dello sciopero dei medici, ma difende le azioni del governo per migliorare la situazione.
Francesco Ingardia su Giorno – Carlino – Nazione

Investimenti. Durante l’assemblea degli industriali di Brindisi, in occasione dell’80° anniversario di Confindustria Brindisi, il presidente Gabriele Lippolis ha sottolineato l’importanza di un piano di sviluppo a medio-lungo termine che sostenga ricerca e innovazione, enfatizzando la necessità di semplificare le procedure e di evitare la frammentazione degli strumenti di finanziamento. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha proposto un “Ires premiale” per incentivare gli investimenti aziendali, suggerendo una riduzione dell’aliquota dal 24% al 19% per le imprese che reinvestono una certa percentuale degli utili. Orsini ha anche richiesto l’estensione dei termini del Pnrr oltre il 2026 e ha evidenziato la sfida della transizione ambientale, sostenendo l’inclusione del nucleare nel mix energetico e l’importanza di investimenti che favoriscano la crescita e l’occupazione. Infine, è stata discussa la situazione della centrale Enel di Cerano e la necessità di rilanciare la Cittadella della ricerca a Brindisi.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Indipendenti. Dal 2004, Nedcommunity ha visto crescere l’importanza degli amministratori indipendenti (Ned) nel migliorare la governance aziendale, secondo il presidente Alessandro Carretta. I Ned sono ora visti come garanti della trasparenza e della tutela degli interessi di tutti gli stakeholder, con una particolare attenzione alla gestione dei conflitti di interesse. La composizione dei consigli di amministrazione è cambiata significativamente, con oltre la metà dei consiglieri non esecutivi e una rappresentanza femminile doppia rispetto agli uomini. Le competenze richieste ora includono sostenibilità, ESG, trasformazione digitale e cybersecurity. Nedcommunity, membro italiano di EcoDa, ha influenzato la governance a livello nazionale e internazionale, contribuendo a riforme e promuovendo il valore degli amministratori indipendenti.
su Sole 24 Ore Plus 24

Un miliardo. La holding Fininc della famiglia Dogliani ha visto un incremento del patrimonio netto che ha superato il miliardo di euro nonostante una riduzione dei ricavi da 304,4 a 280 milioni e un calo dell’ebit, compensati da significativi proventi finanziari che hanno portato l’utile netto a 37 milioni. La società, attiva in settori come costruzioni, vitivinicolo e servizi, ha registrato un calo dei ricavi nel core business delle costruzioni, ma ha mantenuto la redditività attraverso diversi progetti internazionali e investimenti in altri settori come la cybersecurity e il turismo. Nell’engineering anche applicato alla cybersecurity Fininc è attiva con la controllata Sipal che ne12023 ha realizzato ricavi per 49,5 milioni (51,3 milioni l’anno prima) ma ha chiuso in perdita per 6 milioni, avendo come clienti a gli altri Iveco, Leonardo, Thales enia Space e Jaguar Land Rover
Andrea Giacobino su Milano Finanza

Polo batterie. Eni ha annunciato un investimento di 2 miliardi di euro per sviluppare la chimica verde e un superpolo per la produzione di batterie a Brindisi, segnando un passo importante nella transizione energetica. L’azienda ha stretto un accordo con Seri Industrial per la realizzazione di una gigafactory per batterie elettrochimiche e per colonnine di ricarica. Inoltre, Eni prevede di cessare le attività di cracking a Brindisi e Priolo Siracusa, con piani per una bio-raffineria e un impianto di riciclaggio chimico. Il processo di trasformazione dovrebbe portare benefici occupazionali, con quasi 5.200 posti di lavoro attuali in Italia tra le varie società del gruppo. Eni ha anche annunciato un aumento del piano di riacquisto di azioni a 2 miliardi di euro e sta procedendo con la diversificazione delle sue attività, inclusa la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, mentre il CEO Claudio Descalzi ha sottolineato la solidità e la flessibilità del modello di business dell’azienda.
Fausta Chiesa su Corriere della Sera

Transizione. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha annunciato che i grandi fondi sono pronti a investire nell’azienda per finanziare la transizione verde, nonostante un contesto economico difficile e un calo del 30% dell’utile nel terzo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente. Eni ha avviato nuovi progetti energetici e ha in programma una ristrutturazione per la chimica di Versailles, oltre a un piano di buyback delle proprie azioni. L’accordo con il fondo Kkr per una quota del 25% di Enilive è un esempio della strategia di Eni per diversificare gli investimenti e ridurre la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato petrolifero. Descalzi sottolinea l’importanza di integrare le rinnovabili con altre fonti energetiche, come il nucleare, per ridurre i costi dell’energia e migliorare la competitività dell’UE, che attualmente soffre di un divario nei prezzi dell’energia rispetto ai suoi partner commerciali
Giuseppe Bottero su Stampa

Tornare al nucleare. Carlo Calenda, leader di Azione e ex ministro dello Sviluppo, sostiene che l’Italia debba reintrodurre il nucleare per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, sottolineando che senza di esso non si potrà fare affidamento solo sulle rinnovabili. Ha lanciato una proposta di legge popolare, supportata da sondaggi che mostrano una maggioranza di italiani favorevoli al nucleare, e in 24 ore ha raccolto metà delle firme necessarie. Calenda critica l’abbandono del nucleare del 2011 come un atto di populismo e afferma che la sicurezza nucleare è migliorata notevolmente. Inoltre, discute le sfide del settore automobilistico, con particolare attenzione alla transizione verso i veicoli elettrici e la necessità di incentivi e infrastrutture di ricarica. Infine, Calenda esprime la sua visione su un piano di politica industriale e sulla necessità di semplificare i processi burocratici per stimolare gli investimenti.
Emilia Patta su Sole 24 Ore

Errore il tutto elettrico. Mario Deaglio, professore emerito di economia internazionale, critica la scelta dell’UE di puntare esclusivamente sull’auto elettrica, ritenendo più saggio avrebbe essere stato investire anche nell’ibrido. Sottolinea la debolezza demografica italiana, evidenziata da Confindustria che richiede 120.000 lavoratori stranieri all’anno per compensare il calo della natalità e l’emigrazione dei laureati. Il Fondo Monetario Internazionale avverte che il debito pubblico globale potrebbe raggiungere il 100% del PIL entro il 2030, un problema che affligge molti paesi, inclusa l’Italia. Deaglio osserva che i BRICS stanno guadagnando terreno economico, mentre l’Europa affronta sfide demografiche e decisioni strategiche discutibili, come l’investimento esclusivo nell’elettrico. Infine, menziona una previsione di crescita positiva per l’Italia nel 2024, grazie al turismo e nonostante le previsioni più basse del FMI rispetto a quelle di Confindustria.
Lorenzo Torrisi su Italia Oggi

Asso pigliatutto. KKR, un fondo d’investimento americano, sta intensificando la sua presenza in Italia con acquisizioni significative come il 25% di Enilive per 2,9 miliardi di euro e la rete di Telecom Italia per 18,8 miliardi. Il fondo ha registrato utili globali di 1,2 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi a settembre, con un incremento del 58% rispetto all’anno precedente, e gestisce masse per 624 miliardi di dollari. Promette ritorni al 17% dai suoi fondi di private equity e fino al 18% dai fondi infrastrutturali. La situazione in Italia è complicata, con KKR che detiene una quota significativa nella rete di Telecom Italia (ora Fibercop), mentre lo Stato italiano è coinvolto sia in Fibercop che in Open Fiber, creando potenziali conflitti di interesse e complicazioni nella gestione della rete di fibra ottica nazionale.
Fabio Pavesi su Milano Finanza

Il futuro di Fastweb. Il CEO di Fastweb, Walter Renna, ha discusso del futuro dell’azienda in un’intervista con Milano Finanza, evidenziando l’investimento in intelligenza artificiale, con il lancio di un modello linguistico generativo in italiano e la collaborazione con enti come Istat ed Enav. Renna ha sottolineato l’importanza della formazione dei lavoratori per adattarsi all’impatto dell’AI, che non distruggerà posti di lavoro ma richiederà upskilling e reskilling. Fastweb si sta anche diversificando nel settore energetico, con risultati positivi, e attende il verdetto dell’Antitrust sull’operazione con Vodafone, che potrebbe creare un forte concorrente di Tim. Renna ha espresso sostegno all’iniziativa di chiedere alle big tech di contribuire agli investimenti nelle infrastrutture di rete e ha discusso delle sfide di un mercato unico delle telecomunicazioni in Europa.
Alberto Mapelli su Milano Finanza

Restiamo qui. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha criticato Stellantis per investire all’estero piuttosto che in Italia e ha espresso contrarietà agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, sostenendo che dovrebbero essere premiate le aziende che investono e assumono nel Paese. Stellantis ha risposto sottolineando la necessità di ordini per produrre veicoli e ha ribadito il proprio impegno nella transizione verso l’elettrificazione con un piano di investimenti di 50 miliardi di euro in dieci anni. L’azienda ha evidenziato il proprio contributo all’industria italiana con due piattaforme di produzione e un centro di ricerca sulle batterie. La disputa tra Confindustria e Stellantis si inserisce in un contesto più ampio che include il Green Deal europeo e le politiche sui dazi anti-Cina per le auto elettriche importate
Diego Longhin su Repubblica

Vespucci a Singapore. La nave Amerigo Vespucci della Marina militare italiana è arrivata a Singapore, un hub strategico per l’internazionalizzazione delle imprese e l’accesso ai mercati dell’Asia Pacifico. Durante gli incontri organizzati dal Sole 24 Ore e il ministero della Difesa, si è discusso dell’attrattività di Singapore, che si distingue per stabilità, governance e trasparenza, e si è confrontata con Hong Kong, che sta perdendo terreno a causa delle tensioni politiche. Federico Donato ha evidenziato l’importanza delle industrie strategiche e ad alto valore aggiunto di Singapore, come i semiconduttori e la farmaceutica. Inoltre, è stata presentata la legge 206 del 2023 per il rafforzamento delle filiere manifatturiere italiane e il nuovo Open Innovation Hub di Rina, con focus sulla transizione energetica. La tappa di Singapore fa parte di un tour mondiale che promuove il Made in Italy e la collaborazione internazionale, con prossime destinazioni in India, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita.
Marco Masciaga su Sole 24 Ore

Non era Silvio il mio nemico. Carlo De Benedetti, imprenditore e ingegnere italiano, riflette sulla sua lunga vita e carriera in un’intervista. A 90 anni, attribuisce la sua longevità all’essere in pace con sé stesso e all’amore, citando la sua compagna Silvia come una svolta emotiva dopo anni di dedizione al lavoro. De Benedetti discute anche le sue esperienze durante la guerra, la fuga in Svizzera e la sua carriera post-bellica, inclusa la breve esperienza come amministratore delegato della Fiat e il successo con Olivetti. Critica la politica italiana attuale, esprimendo scetticismo verso la leadership di Giorgia Meloni e preoccupazione per l’ascesa di Trump negli Stati Uniti. Infine, parla della sua fondazione, che aiuta bambini con disabilità, e del suo trasferimento a Monaco per motivi di salute
Aldo Cazzullo su Corriere della Sera

Aponte rinuncia. Gianluigi Aponte, proprietario della Msc, ha deciso di non partecipare all’acquisto del 10% di Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps), rendendo più difficile la formazione di una cordata di investitori italiani guidata da Banca Finint di Enrico Marchi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), che detiene il 26,7% di Mps, deve vendere questa quota entro il 28 novembre, come concordato con l’Unione Europea. Diverse opzioni sono in considerazione, tra cui un collocamento rapido sul mercato o la cessione diretta a terzi. Nel frattempo, l’agenzia Fitch ha migliorato il rating di Mps a BB+ con outlook positivo, riconoscendo i progressi della banca nel ristabilire un profilo di credito solido dopo anni di ristrutturazione.
Marigia Mangano su Sole 24 Ore

Bce faccia presto. L’articolo discute le aspettative e le opinioni divergenti tra i membri del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) in vista della riunione del 12 dicembre, con particolare attenzione alla possibilità di un taglio dei tassi di interesse per stimolare l’economia. Mentre alcuni governatori sostengono un taglio significativo dei tassi, altri, come il presidente della Bundesbank, invitano alla cautela. La presidente della BCE, Christine Lagarde, suggerisce che l’obiettivo di inflazione del 2% potrebbe essere raggiunto prima del previsto, e il dibattito si estende anche al concetto di tasso neutrale. L’articolo sottolinea l’importanza di una maggiore chiarezza nelle politiche monetarie e la necessità di azioni concrete a livello europeo e nazionale per sostenere l’economia, citando le proposte di riforma del presidente della Consob, Paolo Savona. Infine, si mette in discussione se ci sia una vera convergenza di opinioni all’interno del direttivo della BCE e si attendono decisioni concrete dalla prossima riunione
Angelo di Mattia su Milano Finanza

Francia in recessione. La Francia si trova di fronte al rischio di recessione e un debito pubblico in crescita, che potrebbe raggiungere il 120% del PIL entro il 2028. L’agenzia di rating Moody’s ha mantenuto il rating della Francia a Aa2, ma con prospettiva negativa, suggerendo un possibile declassamento se non verranno adottate misure efficaci di risanamento. Il governo francese è al lavoro su una legge di bilancio per reperire 60 miliardi di euro, necessari per ridurre il deficit al 5% del PIL entro il 2025, attraverso nuove tasse e tagli alla spesa. La fiducia delle imprese e dei consumatori è in calo, con il presidente del Medef che esprime dubbi sulla crescita economica e avverte che le imprese francesi sono già le più tassate al mondo.
Stefano Montefiori su Corriere della Sera

Wall Street non dormirà più. Il New York Stock Exchange (NYSE) ha annunciato un progetto per estendere le ore di negoziazione a 22 ore al giorno sulla sua piattaforma elettronica NYSE Arca, con l’obiettivo di rendere la borsa accessibile agli investitori di tutti i fusi orari. Le contrattazioni si svolgerebbero dalle 1:30 di notte alle 23:30 ora della costa orientale, esclusi i festivi, un notevole cambiamento rispetto all’attuale orario di apertura dalle 9:30 alle 16:00. Questa mossa risponde alla crescente domanda internazionale e alla competizione tra borse, con NYSE che cerca di recuperare terreno rispetto al Nasdaq. Il piano, che deve ancora ricevere l’approvazione delle autorità di controllo, potrebbe entrare in vigore all’inizio del 2025 e mira a incrementare le transazioni e gli introiti. Le implicazioni di questa estensione oraria includono la diffusione di comunicati sensibili e risultati aziendali durante le ore di mercato aperto, influenzando anche gli investitori europei a causa del fuso orario.
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera

Leadership Usa in crisi dal 2008. L’analista cinese Wang Wen, preside dello Chongyang Institute for Financial Studies, sostiene che la leadership statunitense è in crisi dal 2008 e che i Brics rappresentano un’alternativa per i Paesi insoddisfatti del Sud globale, senza però essere un’entità anti-G7. I Brics, secondo Wen, mirano a una trasformazione graduale del sistema internazionale, inclusa la riduzione della dipendenza dal dollaro. La Cina non cerca una rivoluzione ma un cambiamento del sistema globale, promuovendo un sistema di pagamento transfrontaliero in renminbi per diversificare l’attuale sistema monetario dominato dal dollaro. Wen ritiene che l’espansione dei Brics possa presentare sfide a breve termine, ma sarà positiva a lungo termine, e sottolinea che i Brics non cercano un confronto diretto con l’Occidente.
Andrea Lamperti su Stampa

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Attacco all’Iran. Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran come rappresaglia per i missili lanciati il primo ottobre, colpendo obiettivi militari a Teheran e Karaj. Gli Stati Uniti hanno definito l’azione come legittima autodifesa, ma non partecipano direttamente. C’è preoccupazione per un’escalation del conflitto, mentre si segnala anche un attacco a un ospedale a Gaza, con perdita di contatti con i medici secondo l’OMS. Il governo israeliano, guidato da Netanyahu e Gallant, ha diretto l’attacco dopo aver posticipato la risposta a causa di pressioni diplomatiche internazionali. Nel frattempo, si registrano atrocità a Gaza, con morti e feriti civili, e condanne internazionali per i crimini commessi.
Paolo Brera su Repubblica

Strage. Una strage ha colpito Khan Younis, con la morte di numerosi bambini e l’ONU ha accusato Israele di crimini atroci. Hamas ha rifiutato una tregua breve nonostante la situazione disperata, con un ospedale sotto assedio e oltre 150 civili intrappolati. Documenti attribuiti al leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso il 16 ottobre, contengono istruzioni sulla gestione degli ostaggi israeliani, considerati merce di scambio per prigionieri palestinesi. Medici Senza Frontiere ha denunciato l’uccisione di Hasan Suboh, membro del loro staff, a Gaza, dove gli scontri hanno causato decine di morti, inclusi bambini. La tensione è alta anche in Libano, dove gli scontri tra Israele e Hezbollah continuano a provocare vittime.
Fabiana Magrì su Stampa

Allarme nordcoreani. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha avvertito che le prime truppe nordcoreane potrebbero essere schierate contro le forze ucraine già nel fine settimana, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha confermato l’invio di soldati da Pyongyang per combattere in Russia. L’intelligence sudcoreana ha rivelato che circa 12.000 truppe nordcoreane si trovano attualmente in Russia, e Zelenskyy ha sollecitato una risposta decisa dai partner occidentali e dai leader mondiali di fronte a questa escalation. Putin ha fatto riferimento a un accordo di partenariato strategico tra Mosca e Pyongyang che prevede assistenza reciproca in caso di attacco. Questo schieramento segna il primo utilizzo di soldati stranieri da parte della Russia dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, e segue la fornitura di munizioni di artiglieria e missili balistici KN-23 da parte della Corea del Nord alla Russia.
Christopher Miller su Financial Times

Ricostruzione. Il G7 ha raggiunto un accordo per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina con un prestito di 50 miliardi di dollari, che verrà erogato entro la fine dell’anno. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea contribuiranno ciascuno con 20 miliardi, mentre i restanti 10 miliardi saranno forniti da altri Paesi del G7. I prestiti saranno garantiti dai capitali russi confiscati dopo l’invasione dell’Ucraina. Nonostante le divergenze iniziali, l’accordo è stato finalmente approvato, con l’Italia, attuale presidente del G7, che ha svolto un ruolo chiave nella mediazione. Inoltre, il Commissario europeo Paolo Gentiloni ha lodato l’Italia per il suo equilibrato quadro di riferimento di finanza pubblica, evidenziando un approccio più realistico alla riduzione del debito rispetto al passato.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Putin e Musk. All’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, Elon Musk ha fornito supporto all’Ucraina attraverso la sua rete di satelliti Starlink per garantire la connettività internet. Tuttavia, la sua posizione sembra cambiare in ottobre quando propone un piano di pace che allinea con le posizioni del Cremlino e rifiuta di supportare ulteriormente l’Ucraina nel Mar Nero. Un’inchiesta del Wall Street Journal rivela contatti regolari tra Musk e Putin, con l’interessamento di Putin in una richiesta di Xi Jinping di non attivare Starlink su Taiwan. Questi rapporti tra Musk e leader internazionali sollevano preoccupazioni negli USA, dato il ruolo cruciale di SpaceX nei sistemi spaziali e di difesa americani. In Italia, vi sono dibattiti sull’opportunità di un accordo con Starlink, con alcuni che lo vedono come una questione di sicurezza nazionale
Federico Fubini su Corriere della Sera

Relazioni pericolose. Elon Musk è al centro di un controverso giallo riguardante presunte relazioni pericolose con il presidente russo Vladimir Putin, secondo il Wall Street Journal. Il Cremlino nega, ma si sospetta che Musk abbia avuto conversazioni frequenti con Putin, con possibili implicazioni per la sicurezza nazionale, dato che Musk fornisce tecnologie al Pentagono. In particolare, si teme che Musk abbia agito su richiesta di Putin, disattivando i servizi Starlink in Crimea e durante l’avanzata ucraina verso Kherson, e che abbia adottato una retorica simile a quella del Cremlino e di Trump. Queste accuse sollevano preoccupazioni a Washington, considerando il ruolo di Musk come fornitore di tecnologie militari e spaziali e la sua conoscenza di informazioni sensibili.
Anna Zafesova su Stampa

Dipendenza. Le forze armate ucraine hanno abbattuto un missile balistico nordcoreano KN-23/24, riuscendo a recuperarne e analizzarne i componenti, nonostante la difficoltà di intercettazione e la distruzione quasi totale al momento dell’esplosione. Tra i resti, sono stati identificati componenti microelettronici occidentali, provenienti da aziende di diversi paesi, alcuni dei quali prodotti dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino ha criticato la scoperta e ha chiesto un rafforzamento delle sanzioni e dei controlli sulle esportazioni. Nonostante le sanzioni, la Russia continua a ottenere microchip occidentali attraverso paesi terzi, rendendo difficile interrompere completamente il flusso di tecnologia militare essenziale. Gli esperti suggeriscono che i produttori occidentali dovrebbero rafforzare il controllo sui loro prodotti e collaborare con i paesi terzi per limitare l’accesso della Russia a tali componenti
Kristina Berdynskykh su Foglio

Georgia. La Georgia si trova in un momento cruciale, con le elezioni parlamentari percepite come un referendum tra l’opposizione europeista e il partito al potere, Sogno Georgiano, che ha recentemente adottato posizioni filorusse. La tensione è palpabile tra i cittadini, molti dei quali temono brogli e intimidazioni. La presidente Salomé Zourabichvili, europeista, incoraggia i georgiani a votare senza paura, mentre iniziative civiche cercano di facilitare l’accesso ai seggi. Con il sistema proporzionale e il voto elettronico introdotti, il risultato dipenderà dalla capacità delle forze di opposizione di superare la soglia di sbarramento e contrastare la maggioranza che Sogno Georgiano spera di ottenere per modificare la costituzione. La scelta tra un futuro europeo e l’influenza russa è al centro del dibattito in questa nazione ancora segnata dall’invasione russa del 2008
Monica Ricci Sargentini su Corriere della Sera

Annessioni. Il reportage di Monica Perosino descrive la situazione di tensione in Georgia, dove i militari russi annettono silenziosamente territori georgiani spostando di notte le barriere di filo spinato. Valia Vanishvili, 89 anni, si è svegliata un giorno per scoprire che la sua casa nel villaggio di Khurvaleti era stata inglobata dalla Russia. La Russia controlla già il 20% del territorio georgiano, comprese le regioni di Ossezia del Sud e Abcasia, in un processo definito “occupazione strisciante”. La popolazione locale resiste nonostante le difficoltà, come Valia che riceve cibo e medicinali lanciati oltre il muro dalla figlia. Le elezioni imminenti in Georgia rappresentano una scelta cruciale tra il governo attuale, incline verso Mosca, e le opposizioni che cercano di avvicinarsi all’Unione Europea, riflettendo il desiderio dell’80% dei georgiani.
Monica Perosino su Stampa

Giappone. Shigeru Ishiba, nuovo leader del Partito Liberal Democratico (LDP) giapponese, si trova di fronte a una serie di sfide economiche e politiche in un Giappone che fatica a ripartire. Il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le previsioni di crescita del paese, mentre il valore dello yen è sotto pressione. Il LDP rischia di perdere la maggioranza in parlamento, e l’opposizione appare troppo frammentata per costituire un’alternativa credibile. Ishiba, noto per le sue posizioni critiche, potrebbe dover mantenere lo status quo anziché attuare riforme radicali, in un contesto in cui l’inflazione attuale è vista come dannosa per l’economia giapponese.
Marco Masciaga su Sole 24 Ore

L’Ue si prepara. Le capitali dell’Unione Europea stanno valutando le vulnerabilità del blocco in caso di una rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, in risposta ai sondaggi che indicano una competizione serrata con l’ex presidente. Gli ufficiali dell’UE stanno tenendo incontri quotidiani per identificare i potenziali rischi di una presidenza Trump, inclusi i modi per resistere a possibili tariffe commerciali, compensare la fine dell’aiuto americano all’Ucraina e mantenere le sanzioni contro la Russia. Le preparazioni includono colloqui formali tra gli ambasciatori dell’UE e lo staff della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Trump ha promesso di imporre tariffe del 10% su tutte le importazioni ed è critico nei confronti del sostegno degli USA a Kyiv e scettico su NATO. I sondaggi indicano un testa a testa con la vicepresidente Kamala Harris per le elezioni del 5 novembre, con Trump in vantaggio come candidato di fiducia per l’economia americana.
Henry Foy su Financial Times

Spioni. Hacker cinesi hanno attaccato i sistemi di telecomunicazioni Verizon, AT&T e Lumen, prendendo di mira le comunicazioni di Donald Trump, del suo vice J.D. Vance e del team di Kamala Harris. Il gruppo responsabile, denominato Salt Typhoon, ha colpito anche funzionari dell’amministrazione Biden, suscitando preoccupazioni di sicurezza nazionale e potenziali interferenze nelle elezioni presidenziali. Le indagini sono in corso per determinare l’entità del furto di dati. Nel frattempo, Trump e Harris hanno cercato di raggiungere gli elettori indecisi attraverso popolari podcast, con Trump ospite di Joe Rogan e Harris di Brené Brown, segnando un’importante evoluzione nella campagna elettorale. I principali giornali, come il Washington Post e il Los Angeles Times, hanno deciso di non esprimere un endorsement ufficiale per nessuno dei due candidati.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Taiwan. La crescente tensione tra Cina e Taiwan è accentuata dall’importanza strategica di Taiwan nel settore tecnologico globale, in particolare per la produzione di semiconduttori. La Cina ha intensificato le esercitazioni militari attorno a Taiwan, con l’ultima esercitazione Joint Sword – 2024B, e ha imposto sanzioni economiche contro individui e aziende taiwanesi, come il legislatore Puma Shen e il fondatore di UMC, Robert Tsao, accusati di sostenere l’indipendentismo. Allo stesso tempo, la Cina ha sanzionato anche aziende statunitensi, accusandole di interferire negli affari interni cinesi. La relazione tra Stati Uniti e Taiwan si rafforza, non solo in termini di difesa, ma anche attraverso l’Iniziativa US-Taiwan sul Commercio del XXI secolo, che copre undici aree di negoziazione. La questione Taiwan è vista dalla Cina come una minaccia alla sua sovranità, data la volontà di indipendenza politica dell’isola e la sua crescente interdipendenza economica con gli Stati Uniti.
Silvia Menegazzi su Sole 24 Ore

Kamala indietro. Kamala Harris ha coinvolto Beyoncé in un comizio a Houston per difendere il diritto all’aborto e mobilitare l’elettorato femminile e giovanile. Nonostante un vantaggio tra i giovani, Harris non raggiunge i livelli di consenso di Biden nel 2020 e affronta dubbi su economia e politica estera. La polarizzazione di genere è marcata, con Trump che corteggia i giovani maschi. Gli endorsement di celebrità e giornali sembrano avere un impatto limitato, come dimostra il Washington Post che, dopo un intervento di Jeff Bezos, non appoggia pubblicamente Harris, rompendo una tradizione. –
Alberto Simoni su Stampa

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Sale il gradimento. – Il gradimento per il governo e la Premier Giorgia Meloni è in lieve aumento, con il governo che guadagna un punto percentuale e Meloni due punti, portando il suo indice di gradimento al 46%. Fratelli d’Italia registra un calo di quasi un punto percentuale, scendendo al 26,8%, mentre il Partito Democratico (PD) perde mezzo punto, attestandosi al 21,1%. Le sfide interne, come la gestione dei migranti e la manovra finanziaria, insieme alle turbolenze politiche internazionali, non sembrano influenzare significativamente l’opinione pubblica. L’opposizione fatica a presentare un’alternativa coesa e convincente, il che potrebbe favorire il governo in carica. Antonio Tajani (FI) rimane il leader più apprezzato, seguito da Elly Schlein (PD) e Giuseppe Conte (M5S) a pari merito.
Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera

Grillo minaccia Conte. Il Movimento 5 Stelle (M5S) è al centro di una disputa interna per il possesso del suo simbolo, con il fondatore Beppe Grillo che minaccia di portare in tribunale l’ex premier e attuale presidente del partito, Giuseppe Conte. Grillo, che vuole riappropriarsi del logo, considera Conte incapace e lo accusa di aver tagliato il suo contratto da consulente, una mossa che potrebbe indebolire la sua posizione in una battaglia legale. Conte, dal canto suo, sostiene che Grillo non contribuisce positivamente all’immagine del M5S e che il simbolo dovrebbe essere cambiato in linea con le nuove strategie del movimento. La situazione è complicata dalla presenza di diverse associazioni legate al M5S e dalla storia di cambiamenti del logo, con Grillo che ora sembra intenzionato a rivendicare il suo diritto sul simbolo, nonostante l’ultimo statuto indichi Conte come responsabile del suo utilizzo
Gabriella Cerami su Repubblica

Grillo marginale. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), minimizza l’importanza della rottura con Beppe Grillo, definendo la questione del contratto in scadenza con quest’ultimo come “marginale” rispetto al processo costituente in corso all’interno del partito. Durante un’intervista a CasaCorriere Festival, Conte afferma che il M5S è impegnato in un esperimento di democrazia partecipativa e che le questioni relative al nome e al simbolo del partito sono oggetto di discussione. Riguardo alla manovra del governo Meloni, Conte la critica per non aver affrontato adeguatamente i problemi della sanità. Infine, esprime fiducia nel progetto politico condiviso con Andrea Orlando in Liguria, sottolineando l’importanza di obiettivi politici etici e di giustizia sociale.
Simona Brandolini su Corriere della Sera

Affiatati. Le elezioni regionali in Liguria vedono un’accesa competizione tra il centrodestra, con il sostegno di Meloni, Salvini e Tajani a Bucci, e il centrosinistra, unito attorno a Orlando con il supporto di Schlein e Conte. Meloni critica i magistrati e Schlein sottolinea l’importanza dell’unità e della collaborazione per cambiare la manovra sulla sanità. Il centrosinistra, rappresentato da vari leader, si presenta unito e ottimista, con Schlein che evidenzia temi comuni come sanità, lavoro e politiche familiari. Orlando, candidato del centrosinistra, si confronta con il suo avversario Bucci, sostenuto da Toti, e critica le politiche del governo attuale, mentre Schlein punta a vincere le prossime tre elezioni regionali.
Lorenzo De Cicco su Repubblica

Meloni rimuove Toti. Le elezioni regionali in Liguria vedono il centrodestra unito attorno al sindaco di Genova Marco Bucci, sostenuto da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, nonostante la recente inchiesta che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti. Meloni, durante i comizi, ha attaccato la magistratura e promesso riforme, mentre è stata contestata dai balneari. Il centrosinistra, con il candidato Orlando e il supporto di Schlein e Conte, punta sull’unità e sul contrasto alle politiche del governo. La sfida è incerta e si gioca all’ultimo voto, con implicazioni nazionali per entrambi gli schieramenti.
Matteo Macor su Repubblica

Senza bussola. Il governo di Giorgia Meloni è criticato per la mancanza di una visione chiara e di provvedimenti concreti su temi cruciali come scuola, università, ricerca, industria, energia, cultura, salari, clima, digitale, demografia e sanità. Sebbene si riconoscano alcuni passi positivi in politica estera e bilancio, il resto dell’operato è definito caotico e contraddittorio, in particolare per quanto riguarda la giustizia. Il governo è descritto come personalistico e reattivo solo alle emergenze, con nomine basate su appartenenze tribali e senza una vera volontà di espansione inclusiva. L’autore del testo, pur mantenendo un approccio costruttivo, lamenta l’ignoranza delle proposte migliorative presentate a Meloni, prevedendo che senza cambiamenti significativi, l’esecutivo si avviterà su se stesso, aggravando le polemiche e i toni. Infine, si esprime il bisogno di una leadership conservatrice moderna e pragmatica in Italia, che attualmente sembra intrappolata in un conflitto perpetuo tra influencer.
Carlo Calenda su Foglio

Bucci: 18 miliardi in meno con la sinistra. Marco Bucci, candidato governatore in Liguria, sostiene che una vittoria della sinistra porterebbe alla perdita di 18 miliardi di euro destinati allo sviluppo regionale. Afferma di essersi candidato per evitare un regresso di vent’anni, citando il progresso fatto sotto la sua amministrazione come sindaco di Genova. Bucci critica la sinistra per la loro gestione della sanità e si oppone alle loro politiche, promettendo la costruzione di nuovi ospedali e un aumento delle ore di funzionamento delle apparecchiature mediche. Infine, rivela che è stata la chiamata di Giorgia Meloni a convincerlo a candidarsi, sottolineando l’importanza di non lasciare la regione a chi non ne sostiene lo sviluppo
Pietro Senaldi su Libero Quotidiano

Furto di dati. Un’agenzia privata di intelligence è accusata di aver rubato informazioni segrete da banche dati di polizia e Fisco, compiendo anche intercettazioni abusive. Quattro persone sono state arrestate a Milano, tra cui l’ex poliziotto Carmine Gallo e un’amministratrice della Corte d’Appello. L’indagine, condotta dai pm De Tommasi e Prisco, ha coinvolto anche Enrico Pazzali, ex AD di Fondazione Fiera Milano, che non è stato arrestato. Le informazioni trafugate riguardano anche politici e sono state vendute a clienti privati. Questo caso si aggiunge ad altre inchieste simili in Italia, dimostrando un problema diffuso di violazioni di dati sensibili.
Luigi Ferrarella su Corriere della Sera

Hacker di Stato. A Milano è stata scoperta una banda di hacker, inclusi ex poliziotto e membri delle forze dell’ordine, che rubava e vendeva dati sensibili di cittadini, imprenditori, politici e VIP da banche dati strategiche nazionali. L’inchiesta, condotta dai carabinieri di Varese e dai pm di Milano, ha portato a quattro arresti domiciliari e due misure interdittive, oltre a perquisizioni in Italia e all’estero. L’agenzia di investigazione al centro dell’indagine è accusata di associazione a delinquere per accesso abusivo a sistemi informatici, senza aggravanti di agevolazione mafiosa. Le informazioni rubate provenivano da database critici come lo Sdi, Serpico, l’Inps e l’Anpr, sollevando preoccupazioni per la sicurezza dei dati nazionali e rischi di ricatti. La gravità della situazione sarà ulteriormente dettagliata in una conferenza stampa dalla procura di Milano.
Sandro De Riccardis su Repubblica

Certezza dei dati. Il 60° Congresso nazionale del Notariato ha evidenziato l’importanza dell’equilibrio tra uomo e tecnologia, sottolineando che l’intelligenza artificiale non dovrebbe sostituire il giudizio umano ma servire come strumento di semplificazione e organizzazione. I notai sono chiamati a garantire l’affidabilità delle informazioni in un’epoca di disinformazione, e la formazione continua è essenziale per evitare disparità di competenze. La digitalizzazione è cruciale per la posizione di un Paese a livello globale, ma l’Italia deve affrontare sfide significative in termini di cybersicurezza, essendo il terzo Paese europeo più colpito da attacchi ransomware. Infine, il confronto tra i sistemi previdenziali dei notai in Italia, Germania, Spagna e Francia ha rivelato notevoli differenze in termini di numero di notai attivi e pensionati, età di pensionamento e importi delle pensioni
Camilla Curcio su Sole 24 Ore

La posta in gioco. Giorgia Meloni ha puntato su Marco Bucci, un candidato esterno a Fratelli d’Italia, per dimostrare una nuova direzione politica, mentre Elly Schlein del PD cerca di confermare la sua immagine di leader vincente nelle elezioni liguri. Matteo Salvini, pur sostenendo Bucci, lo tiene a distanza, sapendo che una sua eventuale sconfitta non lo rifletterebbe direttamente. Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle ha escluso Italia Viva dall’alleanza di centrosinistra, puntando su una vittoria per rafforzare la sua posizione. Infine, Matteo Renzi, nonostante la sua assenza dalle elezioni, rischia molto, sperando di dimostrare l’importanza di Italia Viva per battere la destra.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Eviterei quei commenti. L’ex premier Giuliano Amato, durante la presentazione del suo libro a Torino, ha discusso il caso del dimissionario capo di gabinetto del ministero della Cultura, Francesco Spano, sottolineando la prudenza necessaria in situazioni di conflitto di interessi, specialmente in relazione a incarichi conferiti a persone vicine. Amato ha anche affrontato il tema del ruolo dei magistrati nel dibattito pubblico, esprimendo riserve sull’opportunità di commenti critici nei confronti del primo ministro da parte di un giudice. La giornalista Donatella Stasio, coautrice del libro con Amato, ha evidenziato la complessità della questione, riferendosi alla visione politica e alle sentenze di incostituzionalità. Il dialogo ha toccato anche temi come l’aborto, il fine vita e il suicidio assistito, con Amato che ha enfatizzato l’importanza del bene comune nel legislatore. Infine, è stata discussa l’importanza della Corte Costituzionale e la necessità di renderla più nota e comprensibile ai cittadini.
Chiara Comai su Stampa

Basta sprechi in Rai. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso insoddisfazione per le polemiche scaturite dai vertici Rai riguardo alle nuove misure di bilancio che, pur ripristinando gli incassi del canone, impongono tagli alle spese. Il direttore generale della Rai, Roberto Sergio, ha sottolineato l’importanza della stabilità finanziaria per realizzare il piano industriale triennale dell’azienda. Nonostante le critiche, il MEF sostiene che le risorse rimangono invariate, con un aumento del canone che compensa la riduzione del contributo pubblico. Giorgetti ritiene che non spetti allo Stato coprire le inefficienze della Rai e suggerisce che l’azienda debba ridurre i costi o aumentare i ricavi come qualsiasi impresa privata. La situazione è ora nelle mani del Parlamento, dove il “partito Rai” è noto per la sua influenza trasversale.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Vedrò Report col legale. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli si difende dalle accuse e si prepara a guardare la trasmissione Report con i suoi legali, sostenendo di non aver mai tradito la fiducia della premier Giorgia Meloni e di essere a conoscenza della sua precedente collaborazione con la Lega. Giuli esprime disagio per l’assedio mediatico che ha turbato la sua famiglia, in particolare i suoi figli piccoli. In una conversazione con Meloni e il sottosegretario Fazzolari, ha chiarito la sua posizione, ribadendo la sua contrarietà alla secessione e il suo impegno per il bene della Patria. Il ministro anticipa che Report potrebbe sollevare questioni legate al suo passato e alla gestione del Maxxi, ma respinge le insinuazioni di comportamenti scorretti, sottolineando che le sue decisioni sono sempre state prese nell’interesse del paese.
Paolo Conti su Corriere della Sera

Come ricostruirò la Romagna. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, ha delineato il piano di aiuti per la regione colpita dalle alluvioni. Il governo ha stanziato 2,828 miliardi di euro per la ricostruzione, di cui 2,455 miliardi destinati all’Emilia-Romagna per interventi infrastrutturali e idraulici. Finora sono stati erogati circa 256 milioni di euro, con tempi di pagamento medi di 8 giorni dalla richiesta. Inoltre, sono stati concessi 46,5 milioni di euro a famiglie e attività produttive danneggiate. Figliuolo ha anche sottolineato l’importanza dei Piani speciali per la prevenzione a lungo termine e ha discusso il ruolo della missione Unifil in Libano, sostenendo la necessità di rafforzare la presenza dei caschi blu e le forze armate libanesi per contrastare il terrorismo.
Hoara Borselli su Giornale

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