SICUREZZA
*Nuovi partner.* Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, è favorevole all’ingresso di nuovi partner nel Global Combat Air Program (GCAP), un progetto per lo sviluppo del jet da combattimento di nuova generazione: “Dovrebbero essere paesi che possono contribuire in termini di risorse umane, capacità ed espansione del mercato”. Leonardo, che investirà il 33,3% nella joint venture (JV) e nominerà il primo CEO, vede l’Arabia Saudita come un potenziale partner vantaggioso, data la sua forza finanziaria e l’interesse per le tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Cingolani ha sottolineato che non ci sono problemi attuali nella collaborazione con il Giappone per lo sviluppo del jet, che sarà il primo progetto di caccia del Giappone al di fuori degli Stati Uniti, e che eventuali problemi possono essere risolti con fiducia reciproca e buona volontà.
_ su nikkei.com_
*Al comando.* Leonardo, guidata dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, ha siglato un accordo con Bae Systems e Japan Aircraft per sviluppare il supercaccia del futuro, il Global Combat Air Programme (GCAP), previsto per il 2035, con l’obiettivo di “tracciare la rotta verso una nuova era nel campo dei sistemi aeronautici e degli scenari multidominio” e promuovere “una crescita sostenibile a lungo termine per le economie dei Paesi coinvolti”. Il condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, ha evidenziato l’impatto positivo del GCAP sugli stabilimenti italiani, con un ruolo importante per Torino Caselle, Pomezia e Firenze, e ha sottolineato l’importanza del progetto per la leadership italiana nelle aree del flight system e della sensoristica.
_Marco Leardi su Giornale_
*Laboratorio.* L’ingegner Guglielmo Maviglia, Chief Global Combat Air Programme Officer di Leonardo, descrive il progetto del caccia di sesta generazione come un volano per lo sviluppo tecnologico e industriale dell’Italia, grazie alla joint venture Gcap con Bae Systems e Japan Aircraft Industrial Enhancement. Maviglia sottolinea l’importanza dell’accordo, che vedrà l’impiego di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’high performance computing, con l’80% delle innovazioni applicabili in altri settori come sanità e finanza. L’Italia, con una storia di successi come l’Eurofighter e l’F35, prevede un significativo ritorno dall’investimento e un incremento della competitività internazionale. Maviglia evidenzia anche il ruolo di Leonardo nella promozione delle alleanze europee e l’importanza di una difesa comune europea, pur riconoscendo le sfide nella condivisione di intenti tra i Paesi europei.
_Marco Leardi su Giornale_
*Frecciata agli F-35.* Elon Musk ha criticato pubblicamente il costoso programma F-35 della Lockheed Martin, alimentando il dibattito sull’essenzialità degli aerei da combattimento pilotati nell’era dei droni avanzati, come dimostrato dal conflitto in Ucraina. Mentre alcuni sostengono che i jet pilotati rimangono cruciali per le loro capacità e per sostenere l’industria della difesa, altri, come Lorenz Meier di Auterion, pongono in dubbio la loro rilevanza futura di fronte ai rapidi sviluppi nei sistemi autonomi. I programmi di prossima generazione come il GCAP e il FCAS, che prevedono aerei da combattimento centrali pilotati affiancati da droni, potrebbero dover considerare i progressi nella tecnologia autonoma prima di prendere decisioni definitive, con implicazioni significative per l’industria della difesa e la strategia militare futura.
_Sylvia Pfeifer su Financial Times_
*Eurofighter.* Il rinnovato interesse per il caccia Eurofighter, nonostante i suoi 30 anni di servizio, ha portato a una delle maggiori ondate di acquisti nella sua storia, con l’Italia e la Spagna che rafforzano le loro forze aeree ordinando rispettivamente 24 e 25 nuovi modelli. Il consorzio produttore, che include Leonardo in Italia, ha ottenuto un significativo successo commerciale rispetto al concorrente americano F-35 di Lockheed Martin, con ordini che assicurano la produzione del jet fino alla fine del decennio.
_Gerhard Hegmann su Welt_
*Typhoon.* La Forza Aerea Italiana ha dimostrato le capacità del caccia Eurofighter Typhoon lanciando un missile aria-aria MBDA Meteor durante test di fuoco reali al largo delle coste del Regno Unito, evidenziando l’incompatibilità delle vecchie versioni del jet con le nuove tecnologie come fattore chiave per il loro pensionamento anticipato. Giancarlo Mezzanatto, CEO del consorzio Eurofighter, ha sottolineato il valore del Typhoon per la difesa europea, a seguito dell’ordine di nuovi jet da parte dell’Italia, che si aggiunge agli ordini recenti della Spagna e della Germania, quest’ultima confermandosi il maggiore operatore del Typhoon con 201 aerei ordinati. Preparandosi per il futuro, si prevede che il Typhoon rimanga in servizio fino al 2060, con gli ordini attuali che assicurano la produzione almeno fino al 2030, e si spera in ulteriori ordini per estendere la domanda oltre questa data.
_su theaviationist.com, su aerospaceglobalnews.com, su AVIATIONWEEK.COM_
*Ingegneri.* Leonardo, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha lanciato per il secondo anno l’Innovator Bootcamp, un corso di formazione avanzata per giovani ingegneri focalizzato su innovazioni tecnologiche nel settore aerospaziale. Il programma ha coinvolto 25 studenti in dieci moduli di approfondimento, trattando temi come elettrificazione, materiali innovativi e intelligenza artificiale, e si è svolto tra le sedi di Leonardo e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Mattia Cavanna, responsabile dell’Innovazione del Business Elicotteri, sottolinea: “L’obiettivo è quello di creare un ponte tra l’università e il mondo del lavoro, valorizzando la creatività e la capacità di innovazione dei futuri professionisti.”
_ su Prealpina_
*Putin: si può chiudere.* Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto alla possibilità di negoziati di pace in Slovacchia per chiudere il conflitto in Ucraina, nonostante i recenti attacchi con 170 missili e droni. La Francia è stata accusata di aver offerto di dialogare con la Russia escludendo l’Ucraina, ma Parigi ha negato. Un sondaggio YouGov mostra un calo del sostegno europeo alla guerra contro Mosca. Nel frattempo, una neonata è morta a Gaza a causa del freddo, e ci sono state accuse contro la Russia per un aereo precipitato in Kazakistan. Il premier slovacco Robert Fico ha incontrato Putin e discusso di un possibile uso di armi a medio raggio più potenti da parte della Russia.
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Abbattuto.* Un aereo passeggeri azero, in volo da Baku a Grozny, si è schiantato in Kazakistan il giorno di Natale, causando la morte di almeno 38 persone. Funzionari statunitensi e regionali suggeriscono che il disastro potrebbe essere stato causato dal fuoco antiaereo russo, in risposta a un attacco di droni ucraini, nonostante le iniziali dichiarazioni di Mosca attribuissero l’incidente all’impatto con uno stormo di uccelli. Immagini del relitto mostrano danni compatibili con un attacco missilistico. Se confermato, l’incidente richiamerebbe il caso del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto nel 2014. Autorità kazake e la compagnia aerea Embraer stanno indagando, mentre El Al ha sospeso i voli per Mosca valutando la sicurezza dello spazio aereo russo
_ su Financial Times_
*Difesa europea frammentata.* Donald Trump ha richiesto agli europei un aumento della spesa militare al 5% del PIL per mantenere il supporto della NATO, una richiesta che evidenzia la necessità per l’Unione Europea di affrontare una responsabilità storica per la propria difesa, al di là delle polemiche sulle percentuali del PIL. La spesa militare europea è in crescita, ma l’Europa deve non solo spendere di più, ma anche spendere meglio, affrontando problemi come il basso investimento in ricerca e la frammentazione degli appalti di difesa. L’articolo suggerisce che l’Europa dovrebbe investire in progetti di difesa comuni e innovativi, e considerare la creazione di un’agenzia europea di ricerca sul modello della DARPA americana, per trasformare la minaccia di guerra in un’opportunità di integrazione e innovazione in materia di difesa.
_Francesco Grillo su Messaggero_
*La Nato si rafforza nel Baltico.* La Svezia schiererà oltre 600 truppe a Riga, Lettonia, nel 2025 per rafforzare la presenza della NATO nel Baltico, con le truppe di stanza presso la base militare di Adazi come parte della brigata multinazionale dell’Alleanza. Questo movimento è un segnale di deterrenza verso la Russia e rafforza la difesa collettiva, in risposta ai cambiamenti nella sicurezza europea seguiti all’annessione della Crimea e all’invasione dell’Ucraina. L’incremento delle forze NATO nell’Europa orientale è una misura difensiva e proporzionata, che sottolinea l’impegno degli alleati a difendere ogni membro dell’Alleanza come parte di una strategia collettiva.
_Filippo Merli su Italia Oggi_
*Dall’Europa al Pacifico.* Francesco Galietti sottolinea come il Regno Unito mantenga un ruolo strategico globale, rafforzando il legame storico con gli Stati Uniti e tessendo nuove alleanze in Europa e nel Pacifico per contrastare la Russia e contenere la Cina. E’ tramontata l’epoca in cui Maurice Oldfield, il capo dell’MI6, poteva contare su un’amicizia personale e di lunghissima data con il padre fondatore di Singapore, Lee Kuan Yew, rapporto di cui dà conto la splendida biografia Spymaster: The Life of Britain’s Most Decorated Cold War Spy scritto da suo nipote Martin Pearce. Tuttavia l’affiatamento strategico con il Giappone compensa oggi il venire meno di queste relazioni. Ne sa qualcosa anche l’Italia, che coabita con Tokyo e Londra nel programma di supercaccia di sesta generazione Gcap.
_ su Panorama_
*Dopo la fusione se ne va.* Frank Haun, convinto sostenitore della necessità di un’industria della difesa europea integrata, si è ritirato dopo aver guidato la fusione tra il tedesco Krauss-Maffei Wegmann (KMW) e il francese Nexter, creando KNDS. Haun, che ha guidato KMW dal 2006, ha promosso la collaborazione transnazionale nonostante le difficoltà politiche e le barriere amministrative, come dimostra il fallito tentativo di fusione con Leonardo (allora Finmeccanica). La sua visione ha portato alla creazione di KNDS, che ora affronta la sfida di sviluppare sistemi congiunti come il progetto MGCS, un futuro carro armato franco-tedesco, in un contesto di crescenti budget militari dovuti alla minaccia russa.
_ su Frankfurter Allgemeine_
*Satelliti Asi.* L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è stata incaricata dal Comitato Interministeriale per le Politiche Spaziali (Comint), presieduto dal ministro Adolfo Urso, di studiare la fattibilità e i costi di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa. Durante la riunione a Palazzo Chigi, il Comint ha approvato un documento che stabilisce le linee guida del governo in ambito spaziale e aerospaziale, enfatizzando l’integrazione delle tecnologie spaziali con settori avanzati come l’intelligenza artificiale e la robotica per potenziare l’industria italiana. Inoltre, è stata confermata la partecipazione italiana ai progetti di Comune Interesse Europeo (Ipcei) e assegnati 130 milioni di euro per il programma Nasa Artemis Moon to Mars, rafforzando l’impegno internazionale dell’Italia nello spazio.
_ su Sole 24 Ore_
*Spazio da tre miliardi.* Il governo italiano sta investendo fortemente nel settore spaziale, con un piano che include la creazione di una costellazione satellitare nazionale e un contributo di 130 milioni di euro al programma Artemis della NASA per missioni sulla Luna e su Marte. Il settore spaziale europeo ha un valore di 8,4 miliardi di euro, con l’Italia che si posiziona al terzo posto per investimenti, vantando un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro. L’industria spaziale italiana è composta da oltre 400 imprese, con un potenziale di crescita elevato, stimato in un incremento di quattro posti di lavoro per ogni impiego occupato. Il Comitato interministeriale per le politiche sullo spazio, presieduto dal ministro Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di integrare le tecnologie spaziali con settori avanzati come l’intelligenza artificiale e la robotica, per rafforzare la competitività nazionale.
_Jacopo Orsini su Messaggero_
*Industria aerospaziale.* Il Comint, sotto la guida del ministro Adolfo Urso, ha approvato un documento strategico per lo sviluppo dell’industria aerospaziale italiana, riconoscendone il ruolo cruciale per la crescita economica e la competitività internazionale. Il governo mira a rafforzare l’ecosistema industriale del settore, supportando piccole e medie imprese, startup e grandi aziende, e promuovendo l’integrazione con tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la robotica. L’approccio del governo enfatizza anche la necessità di strategie di sicurezza per proteggere la sovranità tecnologica italiana ed europea nel ciclo di vita dei programmi spaziali.
_ su Giornale_
*Una al giorno.* Nel 2024, il settore spaziale ha vissuto un’epoca d’oro con un lancio di fusée quasi quotidiano, dominato da SpaceX di Elon Musk, che ha realizzato oltre la metà dei lanci mondiali, mentre l’Europa spera di recuperare con il rientro in volo di Ariane 6. Leonardo e Cingolani evidenziano che “L’espace est en train de devenir une proche banlieue où l’on construit à tout va”, riflettendo la trasformazione dello spazio in una zona di intensa attività costruttiva senza regolamentazione, soprattutto in orbita bassa
_Anne Bauer su Echos_
*Contiamo sempre meno.* L’Europa sta perdendo terreno nell’economia spaziale mondiale, rappresentando solo l’11% dell’investimento pubblico globale nel settore, mentre gli Stati Uniti e la Cina avanzano rapidamente. Il mercato dei lanciatori e dei satelliti è valutato a 53 miliardi di euro, con l’Europa che detiene circa 8,5 miliardi di tale mercato, fortemente dipendente dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come cliente principale. Nonostante un rallentamento degli investimenti privati nel 2023, l’Europa ha visto alcune start-up spaziali raccogliere fondi significativi e la Commissione Europea ha annunciato il lancio di una propria costellazione di satelliti di connettività Internet. Il futuro finanziamento dello spazio europeo sarà cruciale nel 2025, con nuovi budget in discussione per mantenere la competitività europea in questo settore in rapida evoluzione
_ su Echos_
*IA.* Nel 2024, l’intelligenza artificiale non ha presentato novità paragonabili all’impatto iniziale di ChatGPT, ma ha comunque continuato a progredire. Per il 2025, si prevede che l’approccio di miglioramento basato su maggiori dati e potenza di calcolo inizi a dare rendimenti decrescenti, ma si attendono sviluppi promettenti da modelli AI capaci di rifinire le risposte attraverso processi iterativi. Google ha mostrato nuove capacità AI per semplificare compiti online, mentre si prevedono app che agiranno come estensioni della memoria personale, sebbene la loro affidabilità sia ancora in discussione. Nvidia dovrebbe mantenere la leadership nel settore dei chip per AI nonostante la concorrenza, e il boom degli investimenti in AI potrebbe continuare, influenzato da fattori esterni come politiche di deregolamentazione e azioni della Federal Reserve.
_Richard Waters su Financial Times_
*ChatGPT.* Il Garante per la privacy ha emesso un provvedimento significativo in risposta a un data breach in ChatGPT, che ha sollevato questioni sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA) generativa e sulla tutela dei dati personali. L’incidente del 20 marzo 2023 ha esposto dati sensibili degli utenti, portando a un’istruttoria e a misure correttive che sottolineano l’importanza di adeguare le norme GDPR alle sfide poste dalle nuove tecnologie. Il provvedimento non si limita a sanzionare OpenAI, ma propone un modello di gestione dei rischi per l’IA, richiedendo trasparenza e misure di sicurezza aggiuntive. Si evidenzia l’importanza della co-regolamentazione e della formazione degli utenti (AI literacy) per un uso consapevole dell’IA. L’approccio europeo cerca di bilanciare diritti fondamentali e innovazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder in un modello di governance partecipativo
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_
*Vuoto d’aria.* OpenAI, azienda leader nell’intelligenza artificiale, ha posticipato il lancio del suo atteso modello GPT-5 al prossimo anno, nonostante mesi di lavoro intensivo. Il progetto, denominato “Orion”, si è rivelato più complesso e costoso del previsto, con sfide come la carenza di dati di qualità e l’esigenza di includere nuove fonti come video, immagini e suoni. OpenAI sta esplorando la creazione di dati sintetici per l’addestramento, ma questa strategia presenta rischi di errori e richiede una potenza di calcolo crescente. Nonostante le difficoltà e i costi elevati, OpenAI, supportata da Microsoft, continua a sviluppare tecnologie all’avanguardia, come i modelli di ragionamento e generazione di video, ma ammette di affrontare limitazioni e decisioni difficili riguardo l’allocazione delle risorse.
_Josephine Boone su Echos_
*IA.* Nel 2024, l’intelligenza artificiale (IA) ha smentito i pessimisti, con oltre il 90% delle aziende che ora incoraggiano attivamente l’uso dell’IA generativa, e il 58% degli utenti aziendali che risparmiano almeno cinque ore settimanali su compiti noiosi. “Le aziende credono decisamente nell’IA!” afferma Sylvain Duranton, direttore mondiale di BCG X. Nonostante le preoccupazioni iniziali, le aziende hanno adottato protocolli rigorosi per testare e calibrare l’IA prima del suo dispiegamento su larga scala, e nuovi modelli più efficienti stanno emergendo, anche se la voracità energetica dell’IA rimane una sfida significativa.
_Sylvain Duranton su Echos_
*IA.* La società di intelligenza artificiale xAI di Elon Musk ha raccolto 6 miliardi di dollari in un recente round di finanziamento, portando la sua valutazione a 45 miliardi di dollari. Tra gli investitori figura il colosso dei chip Nvidia e diverse altre aziende e fondi di venture capital, inclusa l’italiana Reti. Bruno Paneghini, amministratore delegato di Reti, sottolinea l’importanza strategica degli investimenti in AI per la crescita e la presenza nel mercato americano. Reti, che ha già investito in altre aziende AI come Anthropic, mira a coltivare relazioni e a essere presente nel settore dell’intelligenza artificiale come “nano-azionisti”. Il mercato europeo dell’AI è descritto come più accessibile per le medie imprese, a differenza degli Stati Uniti, dove i round di finanziamento sono di dimensioni maggiori.
_Sara Bichicchi su Mf_
*Cambiare le pmi.* Accenture, con oltre 24.000 dipendenti in Italia, si pone come leader nell’innovazione, paragonando il proprio ruolo a quello di una raffineria nell’industria dell’energia, con l’obiettivo di integrare l’intelligenza artificiale (AI) nei processi aziendali delle piccole e medie imprese (PMI). Teodoro Lio, amministratore delegato di Accenture Italia, sottolinea l’importanza di adattare le imprese all’innovazione tecnologica per affrontare sfide come il calo demografico e la carenza di talenti. Accenture ha già implementato mille progetti di AI in vari settori in Italia e prevede un aumento della produttività e dell’esplorazione di nuovi mercati per le PMI. La formazione e lo sviluppo di nuove competenze, in particolare le “fusion skill”, sono essenziali per interagire con l’AI e per la trasformazione del mercato del lavoro, con l’obiettivo di rendere l’Italia leader nello sviluppo della “Gen M” e di colmare il divario tecnologico nazionale.
_Nicola Saldutti su Corriere della Sera_
*Rivoluzione alle porte.* Glenn Cohen, esperto di bioetica e diritto e professore ad Harvard, discute l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla salute e le tecnologie riproduttive, sottolineando che la tecnologia deve essere al servizio del benessere umano e degna di fiducia. Nonostante i cambiamenti attuali siano modesti, Cohen prevede una maggiore integrazione dell’IA in medicina, paragonando il suo sviluppo a un processo che avviene prima lentamente e poi rapidamente. Sulla privacy, riconosce che le persone sono consapevoli ma spesso non agiscono per proteggerla. In tema di diritto riproduttivo, evidenzia le nuove tecnologie emergenti e le restrizioni legali all’aborto negli USA, con particolare attenzione al contesto politico e alle azioni dell’amministrazione Biden. Cohen riflette anche sulla crisi di fiducia nelle istituzioni e sull’evoluzione del diritto, sperando in un miglioramento futuro
_Francesco Rigatelli su Stampa_
*Più soldi alla ricerca.* Il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi esprime preoccupazione per il futuro della ricerca in Italia, sottolineando la necessità di maggiori fondi e una migliore organizzazione del sistema. Critica il ritorno ai livelli di finanziamento precedenti al Pnrr e invita il governo Meloni ad ascoltare le richieste della comunità scientifica. Parisi evidenzia anche l’importanza della programmazione a lungo termine e di un piano industriale per il paese. Riguardo all’intelligenza artificiale, sostiene che non è un pericolo ma richiede regolamentazione e comprensione, suggerendo un approccio europeo. Infine, esprime preoccupazione per i potenziali conflitti di interesse di Elon Musk e si dichiara contrario alle università telematiche in Italia.
_Gianluca De Rosa su Foglio_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Rischio Cina.* Lo spread obbligazionario tra i bond governativi USA a 10 anni e i corrispettivi titoli cinesi ha raggiunto i 300 punti base, segnando una divergenza significativa tra le economie delle due nazioni. Mentre i tassi di interesse negli Stati Uniti hanno superato il 4,6%, in Cina sono scesi all’1,6%, indicando un rischio di deflazione in seguito al collasso della bolla immobiliare. Questa situazione riflette una resilienza economica degli USA contrapposta alle difficoltà cinesi, che potrebbero portare a una stagnazione simile a quella del Giappone negli anni ’90. In risposta, il governo cinese prevede di emettere obbligazioni speciali per stimolare i consumi e contrastare possibili nuovi dazi statunitensi, mentre il cambio dollaro/yuan ha visto un’importante svalutazione.
_Vitop Lops su Sole 24 Ore_
*Big contro la Fed.* I principali istituti bancari degli Stati Uniti, tra cui JPMorgan, Citigroup, Bank of America e Goldman Sachs, hanno intentato una causa legale contro la Federal Reserve (Fed) per contestare la mancanza di trasparenza e l’impatto negativo degli stress test annuali sulla crescita economica. Questi test, introdotti dopo la crisi finanziaria del 2008, mirano a valutare la solidità dei bilanci bancari in scenari economici avversi. Le banche, rappresentate dal Bank Policy Institute (Bpi), non cercano di abolire gli stress test ma di renderli più trasparenti e flessibili, sostenendo che le attuali modalità immobilizzano eccessive riserve di capitale, limitando la capacità di erogare credito. Nonostante la Fed abbia annunciato una consultazione pubblica per migliorare la trasparenza e ridurre i requisiti di capitale, l’industria bancaria considera l’azione tardiva, dato che i termini per presentare ricorsi contro gli esiti degli stress test scadono nel febbraio 2025.
_Marco Sabella su Corriere della Sera_
*Auto, dazi, Germania: i rischi dell’Italia.* L’industria manifatturiera italiana affronta il 2025 con incertezze, dopo un 2024 negativo, influenzato da problemi nel settore automotive, tensioni globali e rallentamento dell’economia tedesca. I dati Istat prospettano una crescita zero degli investimenti, nonostante gli stimoli del Pnrr. Alcuni settori, come mobili e nautica, potrebbero però contraddire la tendenza generale. Le previsioni economiche sono incerte, con una crescita del PIL inferiore all’1%, e il settore automotive europeo è particolarmente in crisi. Inoltre, le decisioni sui dazi e le politiche commerciali degli USA potrebbero avere impatti significativi sull’export italiano.
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_
*Transizione lenta.* Nel 2024, l’energia solare e quella eolica hanno rappresentato il 17% del mix elettrico negli Stati Uniti, superando il carbone (15%). La crescita delle energie rinnovabili è stata notevole, con un incremento significativo delle nuove capacità di produzione, in particolare del solare, che ha raggiunto un livello record. Tuttavia, questo sviluppo non è ancora sufficiente per ridurre le emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi climatici. L’Unione Europea ha visto una svolta, con il solare e l’eolico che hanno superato il 30% della produzione elettrica nei primi sei mesi dell’anno, ma a livello globale le emissioni legate alle fonti fossili sono continuate ad aumentare. La transizione energetica è in corso, ma la sua velocità è ancora troppo lenta per affrontare efficacemente il cambiamento climatico.
_Anne Feitz su Echos_
*A tutto bond.* Il Giappone prevede di aumentare le vendite di obbligazioni governative (JGB) a 172,3 trilioni di yen, per la prima volta in quattro anni, per compensare la riduzione degli acquisti da parte della Banca centrale del Giappone (BoJ). Il governo giapponese mira a soddisfare la domanda delle banche con un incremento delle emissioni di debito a breve termine, mentre ridurrà le vendite di titoli a lungo termine per adattarsi alla minore richiesta delle compagnie di assicurazione sulla vita. Questa strategia è volta a trovare nuovi acquirenti stabili e prevenire un aumento dei rendimenti obbligazionari, dato che la BoJ ha iniziato a diminuire i suoi massicci acquisti di JGB. Tuttavia, un eccesso di obbligazioni a breve termine potrebbe esporre il Giappone a maggiori rischi legati alle fluttuazioni del mercato. Le vendite di JGB a 30 e 40 anni saranno ridotte, con la vendita di JGB a 40 anni che diminuirà per la prima volta in sette anni, mentre le vendite di JGB a cinque anni e di buoni del tesoro aumenteranno.
_su Italia Oggi_
*Abbattuto?.* Un aereo passeggeri azero, in volo da Baku a Grozny, si è schiantato in Kazakistan il giorno di Natale, causando la morte di almeno 38 persone. Funzionari statunitensi e regionali suggeriscono che il disastro potrebbe essere stato causato dal fuoco antiaereo russo, in risposta a un attacco di droni ucraini, nonostante le iniziali dichiarazioni di Mosca attribuissero l’incidente all’impatto con uno stormo di uccelli. Immagini del relitto mostrano danni compatibili con un attacco missilistico. Se confermato, l’incidente richiamerebbe il caso del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto nel 2014. Autorità kazake e la compagnia aerea Embraer stanno indagando, mentre El Al ha sospeso i voli per Mosca valutando la sicurezza dello spazio aereo russo
_su Financial Times_
*Europa distratta.* Vladimir Putin sembra determinato a ottenere la resa dell’Ucraina, approfittando di un’Europa distratta e di segnali di cedimento da parte di alcuni paesi europei. Durante il periodo natalizio, attacchi aerei hanno colpito Kiev e Kharkiv, suscitando reazioni limitate a livello internazionale. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha rifiutato le proposte di cessate il fuoco e ha rivelato offerte di dialogo di pace da parte della Francia escludendo Kiev. Intanto, un sondaggio mostra un calo del sostegno europeo all’Ucraina, e alcuni suggeriscono che Zelensky si dimetta per facilitare la pace, una mossa che potrebbe allinearsi con gli interessi di Putin e, potenzialmente, di un futuro presidente Trump. Questa situazione potrebbe portare a conseguenze imprevedibili per l’Europa e a nuovi conflitti.
_Paolo Mieli su Corriere della Sera_
*Lo zar testa l’Occidente.* Vladimir Putin ha risposto con un proverbio russo alla domanda sulla fine del conflitto ucraino, suggerendo che sperare non è sufficiente per terminare la guerra; sono necessari atti concreti. Il presidente russo ha chiarito che un prerequisito essenziale per eventuali trattative di pace è il recupero dei territori occupati dalle truppe ucraine nella regione di Kursk, rivelando la sua preoccupazione per la storia e il suo desiderio di essere ricordato come uno zar moderno. Nonostante le dichiarazioni di Putin sulla fine dell’operazione militare speciale entro il 2025, i media russi sembrano confusi e non allineati, con interpretazioni contrastanti sulle sue intenzioni. Nel frattempo, la situazione in Ucraina rimane grave, con continui bombardamenti, e si attende di capire quali saranno le proposte concrete di Donald Trump una volta tornato alla Casa Bianca
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Ombre russe.* Un jet di Azerbaijan Airlines, un Embraer Ergo, si è schiantato in Kazakistan il giorno di Natale, causando la morte di 38 persone e lasciando 29 sopravvissuti. Autorità di Baku e funzionari USA sospettano che l’aereo sia stato colpito accidentalmente da un missile antiaereo russo durante un attacco di droni-kamikaze. I piloti hanno tentato atterraggi di emergenza in condizioni difficili, ma alla fine l’aereo è precipitato vicino all’aeroporto di Aktau. Le indagini sono in corso, con il recupero delle scatole nere e le testimonianze dei sopravvissuti che saranno cruciali, mentre la NATO chiede chiarezza e Mosca nega le accuse. –
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_
*Battaglia sui cilei dell’Est.* I pericoli crescenti del volo civile in aree di conflitto, dove la guerra elettronica e l’uso di droni e missili aumentano il rischio di incidenti. Le interferenze elettromagnetiche, come il jamming e lo spoofing, rendono inaffidabili i segnali GPS, con conseguenze potenzialmente disastrose per la sicurezza aerea. Esempi storici di tragedie aeree causate da errori militari o conflitti, come l’abbattimento del volo MH17 nel Donbass o del Boeing 737 ucraino in Iran, evidenziano la gravità del problema. Il caso dell’Embraer partito da Baku e diretto a Grozny, che ha subito interferenze e potenzialmente un attacco missilistico, sottolinea l’attuale tensione nei cieli, specialmente nelle zone di conflitto come l’Ucraina e i suoi dintorn
_Gianluca Di Feo su Repubblica_
*L’Europa vuole trattare.* Il sostegno europeo all’Ucraina sembra vacillare di fronte alla prospettiva di una vittoria militare contro la Russia, con i Paesi membri dell’UE che si orientano verso una soluzione negoziata del conflitto. Un sondaggio di YouGov mostra un calo significativo nel numero di cittadini europei favorevoli al sostegno incondizionato all’Ucraina e un aumento di quelli aperti a soluzioni alternative, anche se implicano concessioni territoriali alla Russia. In Italia, la maggioranza desidera una fine del conflitto, anche a costo di cedere territori all’aggressore. L’Europa si trova a un bivio tra assumere un ruolo di leadership nel sostegno a Kiev o allinearsi alla posizione di Trump, con alcuni leader europei, come il cancelliere tedesco Scholz, che cercano di lavorare a un piano B in vista di un possibile disimpegno americano
_Marco Bresolin su Stampa_
*C’è chi si prepara alla guerra.* L’Europa si sta attrezzando per affrontare la possibilità di un attacco militare, con esercitazioni come la Nordic response e richieste di preparazione alla guerra da parte di ministri come il tedesco Boris Pistorius. La Germania ha rivelato piani dettagliati per la resistenza e la mobilitazione di risorse civili, mentre la Svezia si prepara alla possibilità di dover seppellire migliaia di persone. La minaccia di conflitti in Ucraina, Medio Oriente e Taiwan ha spinto molti paesi a prendere misure di difesa, inclusa la costruzione di bunker e la preparazione per emergenze nucleari. Nonostante le raccomandazioni di Mario Draghi per una maggiore integrazione e spesa per la difesa comune, l’Europa sembra muoversi in modo disorganizzato di fronte alle minacce di Putin. Nel frattempo, la Svizzera si distingue per la sua tradizione di bunker, garantendo protezione a un numero di persone superiore ai suoi abitanti.
_Maurizio Tortorella su Panorama_
*Guerra subacquea.* Nel Mar Baltico, si sono verificati numerosi episodi di sabotaggio a infrastrutture sottomarine, tra cui il taglio di cavi che forniscono energia a diversi paesi nordici. La nave Yi Peng 3, precedentemente operante solo in acque cinesi, è sospettata di aver tranciato questi cavi dopo aver cambiato rotta verso il Baltico. Almeno 150 atti di sabotaggio, inclusi danni a treni e gasdotti, sono stati registrati dal 2022, suggerendo una guerra ibrida in corso. Autorità finlandesi e altre agenzie di sicurezza indagano, mentre la nave è stata pedinata e ispezionata, con la procura svedese che sta valutando prove di possibili collusioni tra l’equipaggio e l’intelligence russa. La Finlandia minaccia di chiudere il Baltico alle navi cinesi e russe, mentre Mosca nega ogni coinvolgimento
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Affondo contro gli Houti.* Le forze armate israeliane hanno lanciato un attacco contro l’aeroporto internazionale yemenita di Sana’a e altre infrastrutture vitali, come centrali elettriche e porti, in risposta ai missili balistici e ai droni lanciati dagli Houthi, un gruppo armato sciita del nord dello Yemen. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’azione mira a “tagliare questo ramo del terrorismo dall’asse iraniano del male” e ha promesso di continuare gli attacchi fino al completamento dell’obiettivo. Secondo i rapporti, gli attacchi hanno causato morti e feriti, ma il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, presente all’aeroporto, è sopravvissuto. Gli Stati Uniti sono coinvolti nella risposta agli Houthi, che minacciano rappresaglie contro interessi americani se attaccati. Nel frattempo, la morte di una neonata a Gaza e la perdita di vite nei combattimenti hanno ricevuto meno attenzione mediatica a causa dell’escalation del conflitto.
_Giusi Fasano su Corriere della Sera_
*La speranza oltre le sbarre.* Papa Francesco ha inaugurato l’Anno Santo della speranza aprendo la Porta Santa nel carcere di Rebibbia a Roma, definendo simbolicamente anche il penitenziario una “Basilica”. Durante la Messa, ha esortato i detenuti a mantenere la speranza e a non perdere la fede, paragonando la speranza a un’ancora di salvezza. Il gesto del Papa ha riacceso il dibattito sulla situazione delle carceri e sulla possibilità di un indulto parziale, come suggerito dal vicepresidente del Csm Pinelli. Francesco ha anche sottolineato l’importanza della clemenza e della solidarietà verso i Paesi poveri e i perseguitati per la fede, invitando a lavorare per il disarmo e contro le ingiustizie globali.
_Mimmo Muolo su Avvenire_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Manovra.* La manovra del 2025 prevede un taglio strutturale del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40 mila euro, con l’introduzione di tre aliquote Irpef e una flat tax al 15% fino a 35 mila euro di reddito. Le famiglie con redditi bassi beneficiano di diverse misure, tra cui il congedo parentale pagato all’80% per tre mesi e bonus per i nuovi nati e per le attività extrascolastiche. Per le imprese, l’Ires premiale al 20% è limitato a 18 mila aziende che rispettano specifici requisiti di investimento e assunzioni. Infine, la manovra introduce limitazioni alle detrazioni per familiari a carico e restrizioni sugli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, mentre banche e assicurazioni contribuiranno con un anticipo di 6,5 miliardi di euro ai conti pubblici.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*Riduzione delle tasse per 17 miliardi.* Il sottosegretario all’Economia Federico Freni, della Lega, difende la manovra del governo Meloni, sottolineando la fine delle politiche a breve termine e l’impegno per stabilità e continuità. Critica le accuse del PD sulla manovra, evidenziando l’investimento nel lavoro e nella sanità. Freni respinge l’idea di manovre imposte al Parlamento, affermando che tutti hanno avuto la possibilità di contribuire. Riguardo ai ritocchi fiscali, sostiene che sono necessari per un sistema più equo e sostenibile, e ricorda i danni causati dall’abuso dei bonus edilizi. Infine, difende la scelta di destinare 17 miliardi di euro al taglio delle tasse, promettendo buste paga più pesanti per 14,3 milioni di lavoratori.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*In aiuto del lavoro.* La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure a sostegno del lavoro, tra cui sgravi fiscali per le imprese che assumono, fringe benefit più ricchi per chi cambia residenza per motivi lavorativi e una super deduzione al 120% per tre anni. Viene riformata l’IRPEF con tre aliquote e un taglio del cuneo fiscale che porterà circa mille euro in più in busta paga per i redditi fino a 32mila euro. Altre misure includono un nuovo requisito contributivo per la Naspi, estensione della cassa integrazione a settori in difficoltà e un pacchetto ammortizzatori da oltre 400 milioni di euro. Inoltre, si prevede un esonero contributivo per le lavoratrici madri e incentivi per l’assunzione e la formazione, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese del Mezzogiorno
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_
*15 miliardi di assistenza dall’Inps.* Il bilancio dell’INPS potrebbe beneficiare di 14-15 miliardi di euro in più se non dovesse sostenere le prestazioni assistenziali, che attualmente gravano sulla spesa pensionistica. Senza queste voci, la spesa per il 2023 avrebbe potuto scendere dal 15,2% al 14,4% del PIL. Tuttavia, la distinzione tra previdenza e assistenza è complessa, come evidenziato da un dossier dell’INPS, poiché molte prestazioni hanno una natura ibrida. La spesa pensionistica netta delle ritenute fiscali è stata dell’11,9% del PIL nel 2023, e la ricerca mostra che una parte significativa dei trasferimenti statali è destinata a misure pensionistiche, con un aumento del 65,8% dal 2013 al 2023.
_Marco Rogari su Sole 24 Ore_
*Come andare in pensione prima.* Gabriele Fava, presidente dell’INPS dal 18 aprile, è al centro di un’intensa attività di riforma della previdenza, con l’introduzione di una nuova app INPS che permetterà di consultare il proprio estratto conto contributivo, simile a quello bancario, per promuovere un cambio culturale sulla previdenza. Si discute la possibilità di andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, una soluzione individuale equa ma che comporterebbe costi anticipati per le finanze pubbliche. Fava sostiene l’importanza dell’informazione previdenziale, soprattutto per i giovani, e l’attenzione alla competitività delle imprese per favorire l’occupazione. L’INPS si propone come hub nazionale del welfare, con l’obiettivo di attrarre giovani professionisti e affrontare il sottodimensionamento del personale. Infine, si evidenzia l’importanza di un approccio generativo al welfare e l’incoraggiamento a monitorare il proprio percorso previdenziale fin dalla giovane età.
_Felice Manti su Giornale_
*Trimestarle che vale.* Fincantieri ha presentato risultati finanziari positivi nel trimestre conclusosi al 30 settembre 2024, con un aumento dei ricavi del 3,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi i 5,6 miliardi di euro. Il backlog aziendale è salito a 26,4 miliardi di euro, con 95 navi in portafoglio e consegne previste fino al 2032. I nuovi ordini acquisiti nei primi nove mesi del 2024 hanno più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a 8,5 miliardi di euro. L’AD Pierroberto Folgiero ha sottolineato l’efficacia delle strategie aziendali e l’impatto positivo sulla cantieristica ad alta complessità e sullo sviluppo tecnologico. La storia di Fincantieri, che ha beneficiato della privatizzazione e dell’innovazione, è un esempio di successo nel settore navale, superando le difficoltà del passato e posizionandosi come leader a livello mondiale.
_su Repubblica Genova_
*Fincantieri in difesa.* La cantieristica militare italiana, rappresentata da Fincantieri, sta vivendo una trasformazione tecnologica che include l’uso di droni, intelligenza artificiale e lo sviluppo del settore underwater. Fincantieri unisce l’innovazione alla sua tradizione industriale, come sottolineato dall’amministratore delegato Pierroberto Folgiero, valorizzando i suoi 230 anni di storia per costruire il futuro. La Fondazione Fincantieri, rilanciata recentemente, si focalizza su persone, innovazione e inclusione, e mira a raccontare la storia per progettare il futuro. Una collana editoriale in cinque volumi, curata dal professor Roberto Giulianelli, ripercorrerà la storia della navalmeccanica italiana, evidenziando il legame tra la cantieristica e le trasformazioni economiche e sociali del Paese. L’obiettivo è riflettere sull’importanza della grande industria e sul suo contributo a un futuro avanzato e sostenibile.
_Marco Battaglia su La Verita’_
*Lo sgambetto della Lega.* La Lega sta considerando di presentare un ordine del giorno per interrompere la consegna di armi all’Ucraina, provocando tensioni all’interno del governo italiano. Fratelli d’Italia e Forza Italia si oppongono a questa mossa, minacciando di costringere la Lega a ritirare il testo e rifiutandosi di votarlo. Matteo Salvini, leader della Lega, cerca di allinearsi alla politica estera di Trump, mentre il partito della premier Giorgia Meloni, pur esprimendo stanchezza, non può deviare dalla linea europea, sperando di giocare un ruolo chiave nella ricostruzione dell’Ucraina. La situazione è delicata, con l’Italia che ha già promesso 1,7 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina come parte del sostegno della NATO per il 2025
_Federico Capurso su Stampa_
*Faremo la nostra parte.* Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, afferma che l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina contro l’offensiva russa, anche se la Lega suggerisce che il prossimo pacchetto di aiuti militari dovrebbe essere l’ultimo. Bignami ritiene che la maggioranza continuerà a supportare l’Ucraina coerentemente e sottolinea l’importanza di non incrinare l’immagine di stabilità del governo, rifiutando l’idea di un rimpasto. Inoltre, difende la riforma della giustizia e la gestione dell’immigrazione, sottolineando i successi del governo nell’aprire centri per migranti in Albania nonostante le critiche del Partito Democratico.
_Federico Capurso su Stampa_
*Non fidatevi dell’Italia.* Il primo ministro finlandese Petteri Orpo, durante un summit in Lapponia, ha sottolineato la necessità di non fidarsi della Russia e di Vladimir Putin, definendoli una minaccia permanente per l’Europa. Orpo ha espresso scetticismo riguardo alle proposte di tregua del Cremlino e ha ribadito il sostegno all’Ucraina, sottolineando che la pace deve essere raggiunta alle condizioni ucraine. Ha inoltre evidenziato l’importanza di aumentare le spese per la difesa e di mantenere alta la guardia, citando la previsione degli 007 finlandesi che la Russia potrebbe riorganizzarsi in tre anni per un possibile assalto alla NATO. Orpo ha chiesto all’Italia e agli altri paesi europei di continuare a inviare aiuti militari all’Ucraina e ha enfatizzato la necessità di rafforzare la sicurezza collettiva, poiché la Russia risponde solo al linguaggio del potere.
_Francesco Bechis su Messaggero_
*La mappa politica.* Il sondaggio condotto da Ipsos per il Corriere della Sera mostra un aumento di consenso per Fratelli d’Italia (FdI), Partito Democratico (Pd) e Azione Verde e Solidale (Avs), mentre il gradimento per il governo e la premier Giorgia Meloni è in calo, ma in misura minore rispetto agli esecutivi precedenti. Nonostante le difficoltà interne e le crisi economiche, il governo Meloni è percepito come solido, specialmente in confronto ai grandi Paesi fondatori dell’UE. Il Pd si rafforza come principale forza di opposizione, ma l’alleanza con altre forze politiche appare difficile, in particolare con il Movimento 5 Stelle (M5S), che mostra segni di contrazione. La volatilità elettorale rimane un tema rilevante, con un elettorato che considera anche altre opzioni politiche, ma tendenzialmente rimane all’interno della propria area politica di riferimento.
_Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera_
*Migliora la squadra.* La Lega, partito del governo italiano, ha aperto il dibattito su un possibile rimpasto di governo, con il senatore Claudio Borghi che sostiene l’idea di migliorare la squadra di governo, paragonandola a sostituzioni nel calcio. Tuttavia, la proposta non trova consenso all’interno del partito Fratelli d’Italia (FdI), con la leader Giorgia Meloni contraria all’idea. La questione si complica ulteriormente con il disaccordo tra Lega e FdI riguardo alla fornitura di armi all’Ucraina, con la Lega che vorrebbe limitare gli aiuti mentre FdI sostiene la continuità del supporto. Infine, all’interno della Lega vi sono opinioni divergenti sul rimpasto, con alcuni che preferiscono mantenere l’attuale assetto di governo, mentre altri vedono un’opportunità di rafforzare la loro posizione nel caso di un futuro governo Meloni
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_
*Governo appeso a Trump.* Il governo italiano sta affrontando un periodo di cambiamento interno in vista del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, con la premier Giorgia Meloni che deve ridefinire il proprio ruolo internazionale. Matteo Salvini, rafforzato dall’assoluzione, esprime posizioni caute sull’Ucraina, ma si prevede che sosterrà ulteriori aiuti al paese. Meloni, apprezzata per la sua posizione atlantica, ha negato a Salvini il ministero dell’Interno per divergenze sulla Russia e ha gestito le tensioni interne al suo partito, Fratelli d’Italia. Ora, con l’ascesa di Trump, la sua immagine di “populista gentile” potrebbe trasformarsi in un disvalore se interpretata come eccessivamente radicale. Meloni è consigliata a diventare la principale interlocutrice di Trump per l’Europa, ma ciò richiede un riconoscimento internazionale che non è scontato, mentre altre figure come Orban potrebbero emergere come mediatori più efficaci.
_Alessandro De Angelis su Stampa_
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