SICUREZZA
Nuovo orologio atomico. Il PHM (Passive Hydrogen Maser) di Leonardo è l’orologio atomico oggi a bordo dei 30 satelliti del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo. Per la prossima generazione di satelliti, Leonardo, insieme all’istituto Nazionale Di Ricerca Metrologica, con un contratto ESA da 12 m di euro, sta lavorando a un nuovo orologio atomico al rubidio: più leggero, più affidabile e durevole. Intervista a Franco Ongaro (Leonardo), Giada Meogrossi (program manager Spazio Leonardo).
Tgr Officina Italia su RAI 3
Sovranità digitale. L’incremento delle minacce informatiche, come phishing, attacchi DDoS e ransomware, richiede una difesa della sovranità digitale italiana per garantire la sicurezza europea, ruolo svolto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. L’Agenzia lavora per rafforzare la resilienza di imprese e pubbliche amministrazioni attraverso la sicurezza by design e supporta lo sviluppo di tecnologie emergenti, contribuendo anche alla sovranità digitale europea. Il Prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia nel 2023, sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale e l’incremento delle capacità di risposta alle minacce cyber, con investimenti significativi nella protezione delle infrastrutture critiche italiane.
Bruno Frattasi su L’Innovazione del Corriere della Sera
Transizione digitale. La transizione digitale può accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030, se gestita in modo giusto e inclusivo. Questo è stato il focus del nono Sdgs Forum della rete italiana del Global Compact Onu, che si è tenuto a Genova. Durante l’evento, sponsorizzato da Leonardo e CDS – Casa della Salute, è stata sottolineata l’importanza di un uso responsabile delle tecnologie digitali per evitare danni all’ambiente e alla società, e ha adottato il Global Digital Compact per una governance globale del digitale e dell’intelligenza artificiale. L’evento ha esplorato temi come la salute digitale, le competenze digitali e la transizione digitale legata al clima, sottolineando l’importanza di una trasformazione digitale equa e sostenibile. L’Italia, attraverso il PNRR, ha investito significativamente nella transizione digitale, mirando a una digitalizzazione che promuova la sostenibilità a lungo termine e minimizzi le disuguaglianze sociali.
Francesca Gambarini su L’Economia del Corriere della Sera
Data center. Il mercato della manutenzione dei data center in Italia, dominato da poche grandi aziende come Oracle, è accusato di pratiche anti-concorrenziali, con il 90% del mercato controllato da produttori o loro partner, violando le norme UE che richiedono la fornitura di firmware e aggiornamenti a condizioni eque. La gestione dei 11mila data center pubblici, che servono 22mila amministrazioni e costano circa due miliardi all’anno, è cruciale, ma l’investimento di 1,9 miliardi del Pnrr nel Polo strategico nazionale, il cloud pubblico italiano affidato a una cordata tra Tim, Leonardo, Cdp e Sogei con la partnership tecnica di Google, Microsoft e Oracle, è in grave ritardo. Le aziende e lo Stato si trovano spesso in un lock-in tecnologico, con costi elevati e minore efficienza, mentre le gare di manutenzione sono inaccessibili a chi non ha accordi con i produttori, nonostante le normative europee impongano la disponibilità di firmware a condizioni non discriminatorie.
Marco Palombi su Il Fatto Quotidiano
Decidiamo noi. Stefano Quintarelli mette in luce come la narrativa prevalente sull’intelligenza artificiale (IA) possa indurre un pregiudizio sociale, facendo credere che l’IA possa sempre fornire risposte corrette a qualsiasi problema, quando in realtà le sue previsioni hanno solo un certo grado di accuratezza. Egli evidenzia che molti non comprendono i limiti dell’IA e le aree in cui può essere realmente utile, rischiando di cadere in un “soluzionismo tecnologico” che cerca risposte semplici a problemi complessi. Quintarelli paragona questo fenomeno alla frenologia del XVIII secolo, avvertendo che il pregiudizio verso soluzioni basate sull’IA potrebbe avere conseguenze negative durature per la società.
Stefano Quintarelli su Repubblica Affari&Finanza
Tecnologia: divario Usa-Ue. Il World Economic Outlook del FMI prevede per il 2025 una crescita economica non inflazionistica, ma con un divario in espansione tra Stati Uniti ed Europa, dove gli USA mantengono una crescita superiore, sostenuta da consumi, investimenti privati e incremento di produttività, mentre l’Europa cresce a ritmi più moderati, con previsioni riviste al ribasso. La “trappola della tecnologia media” in Europa, dove la spesa per ricerca e sviluppo (R&D) è concentrata in settori a media tecnologia a differenza degli USA che investono in alta tecnologia, contribuisce a un divario strutturale di produttività e innovazione, con le aziende europee che investono meno in R&D e in settori in declino. Fattori come la stagnazione dei consumi cinesi, un modello economico europeo basato sulle esportazioni (il mercato americano conta per circa il 40% dei ricavi di Campati, Buzzi, Pirelli, e Prysmian; il 30% di Ferrari, Leonardo, e Interpump e oltre il 50% di Stellantis, tanto per citare alcune tra le più note aziende italiane) e una politica fiscale più rigorosa nell’Eurozona rispetto agli USA, potrebbero ulteriormente ampliare il divario di crescita, pregiudicando il benessere futuro dell’Europa.
Alessandro Penati su Domani
Aerei che mancheranno. Boeing sta affrontando gravi problemi di produzione e uno sciopero prolungato che hanno causato un significativo calo delle consegne di aerei rispetto alle aspettative delle compagnie aeree, con solo due aerei consegnati nella prima metà di ottobre. La situazione attuale è il culmine di una serie di difficoltà iniziate con gli incidenti del 737 MAX e aggravate dalla pandemia di Covid-19, portando a una riduzione della produzione e a un ritardo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nonostante la situazione migliore di Airbus, anche il settore aereo europeo non è riuscito a tornare ai livelli di produzione pre-pandemia, mentre Boeing considera la vendita di alcune delle sue attività spaziali deficitarie, inclusa la capsula Starliner.
Bruno Trévidic su Echos
Crisi. David Barroux sottolinea che non tutte le crisi sono uguali e che le aziende affrontano sfide diverse a seconda delle circostanze. Mentre l’industria automobilistica europea lotta con una domanda debole, l’aeronautica mondiale è alle prese con problemi di offerta, con Boeing che affronta sfide più gravi rispetto ad Airbus, inclusi problemi di qualità e la necessità di rinnovare i rapporti con i lavoratori e i fornitori. Infine, Barroux osserva che le crisi possono portare al rinnovamento di alcune aziende, mentre altre possono scomparire, ricordando che nel capitalismo nessuno è immortale.
David Barroux su Echos
Dilemma. Safran sta affrontando difficoltà nella produzione dei motori LEAP, co-prodotti con General Electric, e ha ridotto le previsioni di consegna per il 2024, influenzando negativamente Airbus più di Boeing. Nonostante i problemi di produzione, Safran ha registrato un aumento del fatturato e ha alzato le previsioni di risultato operativo, beneficiando della crescente domanda di manutenzione per le flotte aeree più vecchie. La situazione pone Safran in una posizione scomoda con i suoi principali clienti, Airbus e Boeing, dovendo bilanciare le consegne agli aeromobili e la sicurezza dei voli, mentre i problemi dei fornitori e le sfide di produzione persistono.
Anne Bauer su Echos
Droni da guerra. La NATO ha condotto una vasta esercitazione in Portogallo, testando droni e altri sistemi robotici bellici con la partecipazione di 23 paesi, tra cui l’Ucraina, che ha utilizzato con successo tali tecnologie contro la flotta russa. L’efficacia e l’economicità dei droni hanno messo in discussione l’attuale superiorità tecnologica delle forze navali tradizionali, sollevando dubbi sull’adeguatezza delle difese NATO di fronte a tattiche innovative e meno costose. L’esercitazione Repmus ha riunito militari, aziende e università per accelerare lo sviluppo tecnologico e trovare soluzioni efficaci contro le nuove minacce, compresi i droni kamikaze, ma i risultati sono rimasti top secret.
Francesco Bertolino su L’Innovazione del Corriere della Sera
Maxi esercitazione. La Puglia ospita la Joint Stars, la principale esercitazione militare interforze italiana, guidata dal generale Figliuolo e focalizzata su interoperabilità e addestramento in scenari di conflitto, coinvolgendo tutte le forze armate e simulando anche l’attivazione dell’articolo 5 della NATO. L’evento, con base a Taranto, mira a mantenere alta l’operatività delle forze armate e a garantire la sicurezza nazionale, attraverso esercizi che includono la gestione di situazioni critiche e emergenze. Accanto alle manovre militari, si svolgerà la Joint Stars for Charity, una serie di eventi a scopo benefico per raccogliere fondi per l’associazione Simba Odv, che supporta i bambini ospedalizzati a Taranto.
Maristella Massari su Gazzetta del Mezzogiorno
Difesa europea. Le ingerenze russe nelle elezioni di Moldova e Georgia, attraverso l’acquisto di voti e la diffusione di notizie false, hanno avuto un impatto significativo, ma non sono l’unica ragione delle vittorie elettorali locali. La Moldova, situata tra l’Unione Europea e l’Ucraina in guerra, è influenzata dalla paura delle conseguenze di un conflitto con la Russia e dalla percezione di un sostegno occidentale incerto, come dimostrato dalle dichiarazioni di Trump sull’Ucraina. L’Unione Europea, per contrastare le ambizioni di Putin, deve andare oltre la promozione della democrazia e sviluppare una difesa comune, inclusa la volontà di utilizzare la forza militare.
Bernard Guetta su Repubblica
Industriali. L’Unione Industriali di Torino ospita oggi la sua prima Assemblea pubblica sotto la presidenza di Marco Gay, con la partecipazione di ministri e rappresentanti del governo e delle istituzioni locali, tra cui il vicepremier Antonio Tajani. La relazione di Gay si concentrerà sulle sfide del settore auto, l’export e l’innovazione, con particolare attenzione alla crisi attuale e alla necessità di rivedere gli strumenti per Industria 5.0. L’evento includerà anche una tavola rotonda sull’intelligenza industriale con esperti del settore, tra cui Ferruccio de Bortoli, Tatiana Rizzante, Fabio Pammolli, il presidente del Centro nazionale per l’AI “Al4industry” e il fondatore e amministratore delegato di Argotec, David Avino, per discutere del futuro della produzione e dell’innovazione tecnologica.
Massimiliano Sciullo su Repubblica Torino
Argotec. La NASA ha selezionato l’azienda italiana Argotec, insieme ad altre tre aziende americane, per un programma di investimento complessivo di sei miliardi di dollari, destinato all’evoluzione delle tecnologie spaziali e alla produzione rapida di veicoli spaziali. Argotec, guidata da David Avino e con una storia di collaborazione con l’ESA e l’ASI, ha dimostrato la sua affidabilità attraverso missioni come ArgoMoon e LiciaCube, e prevede di raddoppiare il suo fatturato grazie anche ai fondi del Pnrr e all’apertura verso i fondi di private equity. La crescita di Argotec, che ora si espande anche nel settore della difesa, è segnata dall’acquisizione di una nuova sede e dall’obiettivo di rafforzare il sistema economico spaziale in Europa e in Italia attraverso una maggiore integrazione tra produttori.
Giovanni Caprara su L’Economia del Corriere della Sera
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Lagarde. La Banca Centrale Europea (BCE), guidata da Christine Lagarde, si trova di fronte alla difficile scelta tra continuare a combattere l’inflazione con una politica monetaria cauta o ridurre i tassi di interesse per prevenire una possibile stagflazione o recessione. La BCE ha già tagliato i tassi di interesse tre volte, ma ci sono preoccupazioni che le sue azioni siano tardive, specialmente in confronto alla Federal Reserve americana che ha una politica più omogenea e proattiva. L’economia tedesca, tradizionalmente falco della politica monetaria, si trova a fronteggiare una recessione, aumentando la pressione sulla BCE per un’azione più decisa e tempestiva per stimolare la crescita economica nell’area euro.
Edoardo Biasi su L’Economia del Corriere della Sera
Mancano gli investimenti. La legge di bilancio ha deluso le aspettative delle imprese per una politica industriale di lungo termine, limitandosi a prorogare la Zona Economica Speciale (ZES) nel Mezzogiorno e il rifinanziamento della Nuova Sabatini fino al 2029, senza interventi strutturali significativi. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha subito un taglio di 1,2 miliardi di euro nel triennio, influenzando negativamente le risorse destinate agli incentivi per il settore produttivo. Nonostante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) preveda 6,3 miliardi per Industria 5.0 e la transizione energetica, le aziende lamentano difficoltà nell’adesione al piano e si attendono possibili modifiche, mentre Confindustria ottiene solo un incremento dei fringe benefit per la mobilità lavorativa in risposta alle proprie richieste di maggiori investimenti strutturali.
Luca Monticelli su Stampa
Promesse. Il governo italiano ha ottenuto dalla Commissione europea l’approvazione per spalmare la correzione dei conti pubblici su sette anni, anziché quattro, seguendo il modello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevedendo riforme e investimenti dettagliati con scadenze precise. Fino al 2026, il Piano strutturale di bilancio (Psb) si baserà sulle iniziative del PNRR, mentre dal 2027 al 2029 sarà necessaria una nuova azione riformatrice, con impegni particolarmente significativi in ambito giustizia e fisco. Tra le riforme previste, si mira a ridurre del 90% le cause civili pendenti e a tagliare i tempi dei processi, mentre sul fronte fiscale si punta a incrementare il recupero delle entrate e a ridurre le detrazioni fiscali, con un impatto di 7,3 miliardi di euro in meno di agevolazioni.
Giuseppe Colombo su Repubblica Affari&Finanza
Povera sanità. La spesa pubblica per la sanità in Italia è in calo, raggiungendo livelli mai visti rispetto al PIL, spingendo i cittadini verso il settore privato a causa delle lunghe liste d’attesa e dell’aumento del costo delle visite specialistiche del 57%. Il sistema sanitario pubblico soffre di finanziamenti inadeguati e di una carenza di medici e infermieri, che impedisce di rispondere alla crescente domanda di prestazioni specialistiche, portando 4,5 milioni di italiani a rinunciare alle cure per liste d’attesa o motivi economici. L’incremento della spesa privata per l’assistenza ambulatoriale, che è cresciuta del 57% in 11 anni, e il successo delle assicurazioni sanitarie individuali, che hanno visto un aumento del 30% in due anni, riflettono la tendenza dei cittadini a rivolgersi al privato per le loro esigenze sanitarie.
Michele Bocci su Repubblica Affari&Finanza
Medici di famiglia. L’assistenza territoriale italiana, incentrata sui medici di famiglia, è in crisi da anni senza significativi cambiamenti, nonostante la pandemia abbia evidenziato l’inadeguatezza dei contratti collettivi nazionali dei medici di medicina generale. I medici, non essendo dipendenti del Servizio sanitario ma liberi professionisti, hanno un reddito variabile e molti integrano il loro stipendio con visite private a pagamento. Di fronte alla riforma incompleta della medicina di famiglia e alla creazione di Case della Comunità pubbliche, la lobby dei medici di famiglia si organizza per creare strutture private, con il sostegno di enti come Enpam e Legacoop, mettendo in secondo piano le esigenze dei cittadini.
Milena Gabanelli e Simona Ravizza su Corriere della Sera
Ascensore. In Italia, la povertà è un fenomeno strutturale che si trasmette tra le generazioni, con il Paese che si colloca al terzultimo posto in Europa per mobilità sociale secondo Eurostat, con il 34% degli adulti in difficoltà finanziaria che erano già poveri a 14 anni. Il basso livello di istruzione e la nascita di figli sono tra le principali cause di questa persistenza della povertà, mentre le recenti politiche governative hanno ridotto il numero di famiglie coperte da sostegni economici, escludendo molti bisognosi. La situazione è aggravata dal fatto che l’Italia è anche all’ultimo posto per l’occupazione di diplomati e laureati, indicando una correlazione tra istruzione e rischio di povertà.
Valentina Conte su Repubblica
Caro-energia. L’industria italiana soffre a causa dei costi energetici elevati, superiori a quelli di altri paesi europei, dovuti a un mix energetico troppo dipendente dal gas e a lunghe procedure burocratiche. Il ministro Pichetto Fratin propone l’adozione di reattori nucleari di piccola taglia come soluzione, mentre altri esperti suggeriscono un maggiore investimento nelle rinnovabili. La discussione si concentra sulla necessità di diversificare le fonti energetiche e di considerare sia il nucleare che le rinnovabili per ridurre i costi e aumentare l’indipendenza energetica dell’Italia.
Luigi Grassia su Stampa
Fame di energia. Le Big Tech come Google, Amazon e Microsoft stanno investendo nell’energia nucleare per soddisfare il crescente fabbisogno energetico dei loro data center, con Google che prevede di avviare un piccolo reattore modulare entro il 2030. Queste aziende puntano sui reattori modulari di piccole dimensioni, che promettono di essere più economici e rapidi da installare, per supportare i loro obiettivi di decarbonizzazione e gestire il consumo energetico in forte aumento dovuto all’intelligenza artificiale. Nonostante le sfide legate ai costi iniziali e alla regolamentazione, l’interesse per il nucleare sta crescendo nel settore tecnologico, con azioni delle aziende coinvolte nell’uranio e nel nucleare in forte rialzo, indicando una potenziale diffusione su larga scala di questa fonte energetica.
Simone Cosimi su Repubblica Affari&Finanza
IA energivora. L’intelligenza artificiale, come ChatGPT, richiede una quantità di energia significativamente maggiore rispetto ai motori di ricerca tradizionali, con previsioni che indicano un aumento del 50% della domanda di elettricità in Europa entro dieci anni. Le grandi aziende tecnologiche, responsabili di una porzione considerevole delle emissioni globali di gas serra, stanno esplorando soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, ma spesso ricorrono a metodi contabili come l’acquisto di crediti di carbonio, che possono sopravvalutare i benefici per il clima. Di fronte alla crescente domanda energetica e alle difficoltà nel ridurre le emissioni, il settore tecnologico si sta orientando verso l’energia nucleare, con investimenti in piccoli reattori modulari come possibile soluzione per un approvvigionamento energetico più sostenibile e affidabile.
Virginia della Sala su Il Fatto Quotidiano
Metalmeccanic al top. Il settore metalmeccanico italiano, che rappresenta il 40% del valore della manifattura con un fatturato di 430 miliardi di euro, mostra resilienza nonostante l’instabilità geopolitica e l’inflazione, con alcuni comparti come packaging e logistica che continuano a crescere, mentre quelli orientati al consumo diretto (b2c) soffrono di più. Le piccole e medie imprese (PMI) si dimostrano più resistenti rispetto ai grandi gruppi, mantenendo stabili i loro fatturati nel 2023, nonostante una media di contrazione dello 0,7% per l’intero comparto. L’indagine di L’Economia e ItalyPost evidenzia come le PMI eccellenti condividano gli stessi pilastri strategici delle grandi imprese, e alcuni settori come la nautica di lusso e le nicchie tecnologiche continuano a registrare una crescita a doppia cifra nonostante le sfide economiche.
Caterina Della Torre su L’Economia del Corriere della Sera
IA per tagliare la burocrazia. L’Osservatorio AI4PA, ovvero Artificial Intelligence for Public Administration, è stato creato per monitorare e promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione in Italia, con l’obiettivo di semplificare la burocrazia e migliorare i servizi ai cittadini e alle aziende. Attualmente, l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa con 139 progetti di intelligenza artificiale nel settore pubblico, con applicazioni che vanno dalla gestione dei rifiuti e bandi pubblici alla sicurezza urbana e alla salute. L’AI4PA si impegna nella raccolta e diffusione delle migliori pratiche di intelligenza artificiale, organizzando anche attività formative per ottimizzare l’uso dell’AI nelle amministrazioni pubbliche, combattendo contro inefficienza e burocrazia eccessiva.
Marco Gasperetti su L’Economia del Corriere della Sera
Attraenti. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, descrive i progressi compiuti nell’innovazione tecnologica della PA italiana, evidenziando la semplificazione delle procedure e l’efficienza raggiunta grazie all’uso di nuove tecnologie e alla formazione del personale. L’Italia si distingue in Europa per l’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico, con un investimento significativo del PNRR in tecnologie digitali, e si impegna a rendere la PA più accessibile e inclusiva. Zangrillo sottolinea l’importanza di attrarre talenti e giovani nella PA attraverso la digitalizzazione dei concorsi e l’introduzione di programmi di formazione e tirocini, puntando su un ambiente di lavoro dinamico e meritocratico.
Claudia Voltattorni su L’Innovazione del Corriere della Sera
Talenti in fuga. Il Nord Italia sta affrontando una crisi caratterizzata dall’aumento della povertà tra gli operai e dalla fuga dei talenti, dovuta a una storica strategia di competitività basata sui costi piuttosto che sul valore aggiunto, rendendo le imprese fragili nella competizione globale. Alessandro Profumo, esperto di finanza e industria, sostiene che le piccole dimensioni delle imprese italiane limitano le opportunità di carriera e retribuzione per i laureati, spingendoli all’emigrazione, e critica la mancanza di un approccio manageriale nelle imprese familiari. La transizione ecologica, il ruolo di Milano come città globale con costi elevati e la necessità di una contrattazione collettiva più forte sono altri temi affrontati, insieme alla preoccupazione per un modello di sviluppo basato su lavori poco remunerativi e la proposta di un salario minimo obbligatorio.
Dario Di Vico su L’Economia del Corriere della Sera
Bonus casa ridotti. La Legge di Bilancio del 2025 ridurrà i bonus casa, riportando molti contribuenti a condizioni pre-Covid, con detrazioni al 36% per la seconda casa e altre limitazioni, penalizzando inquilini e comodatari. Le decisioni condominiali saranno complicate dalla diversa convenienza dei bonus tra abitazioni principali e secondarie, e i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro dovranno valutare l’impatto del meccanismo di riduzione delle detrazioni. La corsa ai bonifici potrebbe intensificarsi a fine anno per sfruttare gli ultimi bonus più vantaggiosi prima dei tagli previsti.
Cristiano Dell’Oste su Sole 24 Ore
Assegno in bianco. L’articolo tratta la situazione di Poste Italiane. Si discute di investimenti e risparmi, con particolare attenzione ai numeri che indicano miliardi e percentuali, suggerendo forse la performance finanziaria o la distribuzione del capitale. Viene citata una previsione di dividendi e una rivalutazione del titolo di Poste Italiane in Borsa nel corso dei prossimi 12 mesi. Inoltre, si menziona Matteo Del Fante, che ricopre il ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane dal aprile 2017. Il testo potrebbe anche riferirsi alla quota di proprietà pubblica dell’azienda e alle sue prospettive economiche fino al 2028.
Francesco Bertolino su L’Economia del Corriere della Sera
Sovrapposizioni. Unicredit sta valutando un’operazione di acquisizione su Commerzbank, che potrebbe portare a una banca con una presenza complementare in Germania e una quota di mercato complessiva del 10%. Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato l’importanza di valutare la solidità dell’entità risultante dalla fusione piuttosto che la nazionalità delle banche coinvolte. L’operazione, che non prevede sovrapposizioni significative tra le filiali delle due banche, è vista con ostilità da alcune organizzazioni dei lavoratori in Germania e attende il pronunciamento della BCE previsto per il 10 dicembre, mentre il mercato ha reagito positivamente con un incremento del valore delle azioni.
Stefano Righi su L’Economia del Corriere della Sera
Uniti contro i pirati. Le banche europee si stanno unendo per combattere la criminalità informatica, con l’introduzione del nuovo regolamento europeo Dora previsto per gennaio 2025, che mira a migliorare la resilienza operativa digitale nel settore finanziario. Il CertFin di Abi e Banca d’Italia è in prima linea nella difesa contro gli attacchi informatici, avendo lanciato 2.427 alert nel 2023 e promuovendo la condivisione di informazioni tra le istituzioni finanziarie. Le misure di sicurezza includono l’adozione di barriere tecnologiche, la formazione del personale e il monitoraggio, con una spesa prevista nel 2024 che potrebbe raggiungere il 7% del totale annuo in ICT, mentre la collaborazione internazionale e le nuove normative come Dora rafforzano ulteriormente la lotta contro le frodi informatiche.
Fabio Sottocornola su L’Economia del Corriere della Sera
Brics senza agenda. I leader dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si sono incontrati a Kazan, Russia, in un vertice che ha visto l’espansione del gruppo con l’ingresso di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti, ma senza raggiungere accordi significativi su temi chiave come una valuta comune o una borsa del grano. Nonostante i BRICS rappresentino una quota maggiore del PIL mondiale rispetto al G7 e abbiano un peso demografico significativo, restano divisi su molte questioni e lontani dall’influenzare le istituzioni internazionali dominanti. Il vertice ha evidenziato le crepe interne e la mancanza di un’agenda condivisa, con la Russia che cerca di sfruttare il risentimento anti-occidentale per un nuovo ordine mondiale, mentre altri membri come Brasile e India cercano di promuovere un approccio più inclusivo a livello globale.
Rosalba Castelletti su Repubblica Affari&Finanza
Boom per discendenza. Nel 2023, il numero di cittadinanze italiane riconosciute per discendenza (ius sanguinis) ha superato quelle acquisite da stranieri non comunitari per residenza, matrimonio o nascita da genitori naturalizzati, con una stima di almeno 190mila riconoscimenti. La maggior parte dei nuovi cittadini per discendenza si trova all’estero, e la crescita delle richieste sta mettendo sotto pressione uffici comunali, consolati e tribunali. La legge italiana consente il riconoscimento della cittadinanza senza limiti generazionali, ma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato la necessità di rivedere la norma, dato che molti richiedenti vogliono principalmente un passaporto italiano, che è uno dei più forti al mondo.
su Sole 24 Ore
Basterà il telefono. Il futuro del viaggio aereo si sta trasformando grazie agli investimenti in tecnologia, con l’uso dello smartphone come “telecomando” del viaggio e l’identificazione biometrica che promette di rendere gli aeroporti meno congestionati e i processi più efficienti. Entro il 2026, si prevede che la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti implementerà la gestione biometrica dei documenti, migliorando l’esperienza dei passeggeri e riducendo il tempo di attesa. Inoltre, la tecnologia aiuterà a ridurre il numero di bagagli persi e a migliorare la sostenibilità del settore aereo, nonostante le preoccupazioni ambientali e l’impiego di intelligenza artificiale nel settore.
Irene Maria Acalise su Repubblica Affari&Finanza
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Tajani: subito negoziati di pace. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in un’intervista, ha esortato l’Iran a non reagire agli attacchi mirati di Israele e a intraprendere negoziati per la pace, convincendo anche Hezbollah e Houthi a cessare gli attacchi su Tel Aviv. Tajani ha sottolineato il potenziale ruolo diplomatico dell’Italia, simile a quello svolto nel G7, e ha evidenziato l’importanza di una rapida designazione di un nuovo presidente cristiano-maronita in Libano per stabilizzare il governo e affrontare la tregua con Israele. Inoltre, ha discusso del sostegno umanitario italiano a Gaza e delle tensioni geopolitiche con la Russia, sottolineando la necessità di una forte collaborazione tra le democrazie liberali e di un’Europa unita contro i sovranismi.
Mario Ajello su Messaggero
Stop alla earmi tra Iran e Russia. Gli attacchi aerei israeliani hanno interrotto in modo significativo la capacità dell’Iran di produrre ed esportare missili balistici in Russia, potenzialmente per un periodo fino a due anni, colpendo strutture chiave coinvolte nella produzione di missili. Gli attacchi, che hanno coinvolto oltre 100 velivoli, hanno anche avuto un impatto sulle difese aeree iraniane, compresa la distruzione delle batterie S-300, e sono stati interpretati come una risposta all’aggressione iraniana e un mezzo per limitare le capacità militari dell’Iran. Sebbene le strutture nucleari iraniane siano rimaste illese, gli attacchi hanno spinto l’Iran a riservarsi il diritto di rispondere e a chiedere una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, affermando che Teheran non vuole la guerra ma risponderà in modo appropriato.
George Grylls su Times
Terrore. Un camion guidato da un autista arabo israeliano ha investito delle persone alla fermata dell’autobus del Mossad a Tel Aviv, causando un morto e oltre 30 feriti, alcuni in condizioni critiche; l’autista è stato ucciso da passanti armati. La polizia sta indagando sull’incidente come possibile atto terroristico, nonostante alcune testimonianze suggeriscano che l’autista potrebbe aver avuto un malore, mentre Hamas ha lodato l’azione come risposta ai crimini israeliani. Nel contesto più ampio, si sta cercando di negoziare una tregua nel Medio Oriente, con il capo del Mossad e quello della CIA a Doha per colloqui, e il ministro della Difesa israeliano che si apre a “dolorose concessioni” per il rilascio di ostaggi, nonostante la resistenza del primo ministro Netanyahu e l’incertezza dell’atteggiamento di Hamas.
Paolo Brera su Repubblica
Contestato. Durante la commemorazione delle vittime del massacro di Hamas del 7 ottobre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato contestato dai parenti delle vittime, che lo hanno accusato di non aver fatto abbastanza per riportare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas. I negoziati per il rilascio degli ostaggi riprendono a Doha, con proposte di tregua e scambio di prigionieri tra Israele e Hamas, mentre gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar cercano di mediare un accordo. Nel frattempo, Israele e Iran continuano a confrontarsi dopo l’attacco israeliano in Iran, con la Guida suprema iraniana Khamenei che promette una risposta appropriata e gli Stati Uniti che mettono in guardia l’Iran contro ulteriori azioni.
Fabiana Magrì su Stampa
Non solo nucleare. La Corea del Nord ha inviato truppe in Russia, parte delle sue forze speciali, per supportare la guerra in Ucraina, nonostante l’esercito nordcoreano sia ostacolato da carenze, corruzione e mancanza di cibo. Sebbene la Corea del Nord abbia uno dei più grandi eserciti al mondo, con equipaggiamenti obsoleti e una forte dipendenza dal servizio militare obbligatorio, il suo leader Kim Jong-un cerca di compensare con capacità asimmetriche come armi nucleari e attacchi informatici. La possibilità di diserzione tra i soldati nordcoreani è alta, data la loro prima esposizione al mondo esterno attraverso il conflitto in Ucraina, e il regime di Pyongyang dipende fortemente dal suo esercito sia per il controllo interno che per la leva diplomatica internazionale.
Hun Choe Sang su New York Times International Edition
I filorussi aspettano Orban. Le elezioni in Georgia hanno sollevato preoccupazioni a livello internazionale per presunte irregolarità e intimidazioni, con osservatori di OSCE e NATO che mettono in dubbio l’equità del processo elettorale. Il partito al governo “Sogno Georgiano” ha vinto con il 54,08% dei voti, ma l’opposizione rifiuta di riconoscere il risultato, accusando il partito di un colpo di stato costituzionale e chiamando a proteste di massa. Mentre l’UE esprime allarme per il retrocesso della democrazia in Georgia, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, noto per i suoi legami con la Russia, si congratula con i vincitori e si prepara a visitare Tbilisi, suscitando ulteriori preoccupazioni.
Monica Sargentini su Corriere della Sera
Trump show. Donald Trump ha tenuto un comizio-show al Madison Square Garden di New York, attaccando duramente Kamala Harris e Hillary Clinton davanti a migliaia di sostenitori repubblicani. Il tycoon ha espresso il desiderio di vincere anche a New York, nonostante la città non elegga un presidente repubblicano da 40 anni e nonostante le sue recenti condanne per frode. Durante l’evento, che ha visto la partecipazione di figure come Robert Kennedy, Stephen Miller, JD Vance, Elon Musk e Melania Trump, Trump ha promesso deportazioni per immigrati illegali e la pena di morte per crimini contro americani, evocando il sogno di un ritorno alla presidenza come Grover Cleveland.
Viviana Mazza su Corriere della Sera
Con me sarete liberi. Le elezioni statunitensi vedono un contrasto tra le visioni di Donald Trump e Kamala Harris, con Trump che promette potere e libertà e Harris che invoca un paese libero da paura e odio. Trump, sostenuto da bianchi e ispanici, riempie il Madison Square Garden di New York, dove i suoi fan celebrano il suo messaggio e la speranza di un ritorno alla Casa Bianca. Nel frattempo, la campagna elettorale si intensifica con eventi e dichiarazioni strategiche da entrambi i lati, mentre Trump cerca di espandere il suo impatto mediatico oltre i confini di uno stato tradizionalmente democratico.
Alberto Simoni su Stampa
Votate contro la paura. Durante la campagna elettorale negli Stati Uniti, Kamala Harris ha visitato Philadelphia, sottolineando la scelta tra un paese di “libertà, giustizia e compassione” e uno di “caos, paura e odio”, mentre Donald Trump ha promesso di rendere l’America potente di nuovo. Harris ha incontrato la comunità afroamericana e ha ricevuto sostegno da giovani e imprenditori, come Marvin Knapper Jr., che si identificano con la sua visione e criticano Trump per favorire i miliardari. Michelle Obama e altre celebrità hanno sostenuto Harris, sottolineando l’importanza del voto femminile e la necessità di scegliere il futuro del paese, mentre la Pennsylvania emerge come stato chiave per le elezioni.
Annalisa Cuzzocrea su Stampa
Bisogni reali. Andrew Cuomo, ex governatore di New York, sostiene che Kamala Harris ha buone possibilità di vincere le elezioni presidenziali perché si concentra sui bisogni reali delle persone e propone un cambiamento positivo, in contrasto con il linguaggio divisivo di Trump. Cuomo critica l’uso politico della giustizia e ritiene che sia una minaccia alla democrazia, indipendentemente dal partito, e mette in discussione l’efficacia delle etichette come “fascista” usate contro Trump. Nonostante le preoccupazioni sulla divisione nel Paese, Cuomo è ottimista che, se Harris vince, Trump rispetterà i risultati e sottolinea l’importanza di lavorare verso l’unità nazionale.
Viviana Mazza su Corriere della Sera
Giappone, rischia il premier. Il Partito Liberal-Democratico del Giappone, guidato dal primo ministro Shigeru Ishiba, ha subito una significativa sconfitta nelle elezioni anticipate, perdendo la maggioranza assoluta che aveva mantenuto nelle ultime quattro elezioni. Ishiba, che aveva indetto le elezioni per rafforzare la sua posizione e quella del suo partito, si trova ora a fronteggiare un governo indebolito e pressioni interne per la sua dimissione, con il PLD costretto a cercare alleati per formare una coalizione o un governo di minoranza. Nonostante il successo dell’opposizione, in particolare del Partito Democratico Costituzionale, la frammentazione tra i partiti di opposizione non permette di proporre un’alternativa concreta al governo attuale.
Gianluca Modolo su Repubblica
Tracciati. Le Monde ha pubblicato un’inchiesta, denominata Stravaleaks, che rivela come alcuni bodyguard di leader mondiali, tra cui Emmanuel Macron, Joe Biden e Vladimir Putin, utilizzino l’app di fitness Strava, compromettendo potenzialmente la sicurezza. L’inchiesta ha mostrato come i percorsi di jogging condivisi dai bodyguard su Strava abbiano permesso di ricostruire gli spostamenti e le abitudini di Macron, sollevando preoccupazioni sulla riservatezza e la sicurezza. Nonostante gli avvertimenti, molti profili dei bodyguard rimangono attivi su Strava, e l’app difende la propria politica sulla privacy sottolineando che i dati sulla posizione sono condivisi solo con il consenso degli utenti.
Anais Ginori su Repubblica
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Piano anti hacker. Il governo italiano sta implementando un piano di sicurezza informatica, investendo decine di milioni di euro per rafforzare la protezione dei dati sensibili dello Stato, in risposta alla crescente preoccupazione per potenziali violazioni che potrebbero minare le istituzioni democratiche. La premier Giorgia Meloni, esprimendo allarme per la sicurezza nazionale, ha sottolineato la gravità delle intrusioni informatiche, che hanno incluso l’accesso non autorizzato a dati riservati e tentativi di influenzare le nomine governative. Per contrastare la minaccia, il sottosegretario Mantovano coordina un piano che prevede l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza pubblica, l’introduzione di nuovi metodi di allerta e misure preventive come autenticazioni più sicure e formazione per gli operatori delle banche dati.
Paolo Ottolina su Corriere della Sera
Disgustato. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si dice disgustato dopo aver scoperto di essere stato spiato dall’agenzia di investigazioni Equalize, gestita da Enrico Pazzali, e si interroga su chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la sua famiglia. La Russa, fondatore di Fratelli d’Italia, è sorpreso e preoccupato per l’azione di spionaggio che ha coinvolto anche i suoi figli, e riflette sul clima di sospetti generato da certe inchieste televisive che, a suo avviso, costruiscono tesi senza possibilità di difesa. L’articolo menziona anche un’indagine a Perugia su presunti accessi abusivi a informazioni riservate da parte di un finanziere e un ex tenente della Guardia di Finanza, con riferimenti a un più ampio contesto di cybercrime e crimini informatici.
Paola di Caro su Corriere della Sera
Spiamo il Parlamento. Un’inchiesta giornalistica ha rivelato che un gruppo di hacker, tra cui Samuele Calamucci e membri dell’agenzia di investigazioni Equalize, aveva accesso a 800 mila dossier riservati rubati dal Viminale, contenenti dati su cittadini e politici come Renzi e La Russa. Il gruppo aveva la capacità di spiare e potenzialmente influenzare politici e istituzioni, mettendo a rischio la democrazia italiana, con il governo che ora sta lavorando a un decreto per rafforzare la sicurezza delle banche dati. La procura ha richiesto misure cautelari severe per gli indagati, mentre i politici colpiti esprimono disgusto e preoccupazione per le violazioni della privacy e le possibili conseguenze sulla libertà dei cittadini.
Sandro de Riccardis su Repubblica
Renzi e La Russa spiati. Un’indagine ha rivelato un’operazione di spionaggio illegale che coinvolge figure di alto profilo come l’ex premier Matteo Renzi e il presidente del Senato Ignazio La Russa, orchestrata da Enrico Pazzali e altri. Utilizzando un sistema di codifica a colori per monitorare le situazioni giudiziarie, i protagonisti della banda sono stati descritti come pericolosi per la loro capacità di influenzare cittadini e istituzioni. Pazzali, inoltre, è sospettato di cercare informazioni compromettenti su rivali politici ed economici per influenzare la competizione politica in Lombardia, con l’obiettivo di danneggiare Letizia Moratti e favorire Attilio Fontana.
Rosario Di Raimondo su Repubblica
Legami con i Servizi. Il caso esamina i sospetti legami tra un gruppo criminale e talpe nelle procure italiane, con accesso a dati classificati, incluso materiale dell’AISI, il servizio segreto interno italiano. Le indagini rivelano possibili connessioni tra la banda e servizi segreti deviati, con intercettazioni che suggeriscono contatti con clienti influenti e informazioni esclusive su criminali noti. Gli indagati, tra cui l’ingegnere hacker Gabriele Pegoraro, sono stati sorpresi mentre entravano nel Palazzo di Giustizia di Milano per un appuntamento con una giudice, un incontro ritenuto illecito dai pm.
su Repubblica
Agenti infedeli. Il governo italiano sta lavorando a un provvedimento per rafforzare la sicurezza degli accessi alle banche dati centralizzate, in risposta a una serie di accessi illeciti e attività di dossieraggio che hanno coinvolto anche funzionari pubblici infedeli. Il sottosegretario ai Servizi, Alfredo Mantovano, ha tenuto una riunione con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence per discutere il problema e le misure da adottare, che includeranno un sistema di allerta più stringente e controlli incrociati per identificare gli accessi abusivi. La Lega e Fratelli d’Italia chiedono pene più severe per questi reati, mentre il Quirinale ha evitato commenti su una mail hackerata che coinvolgeva il presidente della Repubblica, e il Copasir e la Commissione Antimafia si stanno occupando della questione.
Ilario Lombardo su Stampa
Meloni: è eversione. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista rilasciata a Bruno Vespa, ha definito il dossieraggio come un’azione che può configurare reati di ricatto, estorsione o addirittura eversione, e si aspetta che la magistratura indaghi a fondo. Partiti come la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono norme più severe contro lo spionaggio, mentre dall’opposizione si sollevano critiche verso il ministro dell’Interno Piantedosi per la sicurezza dei dati, con il PD che attacca il livello di protezione ritenuto insufficiente. Nel frattempo, il ministro ha istituito una commissione di specialisti per proteggere le strutture informatiche, e vi è un appello generale affinché si faccia luce sui responsabili del dossieraggio e si rafforzino le misure contro la violazione della privacy.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera
Mafia. Gian Carlo Caselli, ex magistrato con una lunga esperienza nelle indagini sulla mafia, discute il legame tra la criminalità organizzata e il lucroso mercato dei dati personali illecitamente sottratti, sottolineando come le mafie abbiano evoluto le loro operazioni in affari multilivello e collaborazioni tra diverse organizzazioni. Le indagini hanno rivelato un vasto furto e commercio di dati sensibili, inclusi oltre 108 mila atti giudiziari o classificati, suggerendo una sofisticata rete criminale che mette a rischio la sicurezza informatica e la tenuta democratica del paese. Caselli evidenzia la vulnerabilità degli organismi statali italiani a causa di tecnologie obsolete, investimenti limitati e errori umani, in un contesto dove la lotta tra chi cerca di proteggere i dati e chi mira a sottrarli si fa sempre più complessa e avanzata.
Irene Famà su Stampa
I giudici pilastro della democrazia. Luca Zaia, presidente del Veneto, sostiene che la magistratura è un pilastro fondamentale della democrazia e che l’autonomia regionale è cruciale per il progresso del Paese, nonostante le divergenze tra le regioni. Durante l’intervista, Zaia difende l’operato del governo in materia di sanità e investimenti per i giovani, e appoggia l’azione del ministro del Tesoro Giorgetti, lodando la sua rettitudine. Infine, Zaia esprime la sua opinione sul caso Open Arms e Matteo Salvini, ritenendo che l’ex ministro abbia agito nell’interesse nazionale, e discute la possibilità di un terzo mandato per i presidenti di regione, criticando l’attuale limitazione come un’anomalia italiana.
Paolo Festuccia su Stampa
Fine dell’egemonia. Luciano Violante, ex presidente della Camera, discute il rapporto tra politica e magistratura, sottolineando che l’era dell’egemonia giudiziaria sta finendo e la politica cerca di ristabilire un equilibrio, anche se non sempre in modo appropriato. Violante evidenzia l’importanza dell’indipendenza della magistratura e la responsabilità dei magistrati nel loro ruolo, avvertendo che l’abuso di potere e l’eccessiva esposizione mediatica possono danneggiare l’istituzione. Infine, riconosce che le leggi create dal Parlamento conferiscono ampio potere ai magistrati, ma critica la produzione di leggi confuse che poi vengono criticate per aver dato troppo potere alla magistratura, mentre la vera sfida rimane la gestione dell’immigrazione, per la quale non è stata ancora trovata una soluzione efficace.
Giacomo Puletti su Il Dubbio
Affluenza in calo. L’affluenza alle elezioni regionali in Liguria è diminuita rispetto al 2020, con un calo particolarmente marcato nelle città di Savona, Imperia e La Spezia, mentre Genova mostra una leggera controtendenza. I candidati principali, Marco Bucci per il centrodestra e Andrea Orlando per il centrosinistra, hanno votato e invitato i cittadini a esercitare il loro diritto/dovere di voto, sottolineando l’importanza di ogni singolo voto nella democrazia. Nonostante il maltempo che ha influenzato l’affluenza, le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, con i sindaci di alcune zone costrette a spostare i seggi in luoghi più sicuri, e l’attenzione è ora rivolta alle ultime ore di votazione e ai risultati che saranno un indicatore per la politica nazionale.
Cesare Zapperi su Corriere della Sera
Cinquestelle. Giuseppe Conte sta guidando una rifondazione del Movimento 5 Stelle (M5S), distanziandosi dal fondatore Beppe Grillo e pianificando di rinnovare il partito senza cambiarne il nome, ma con un nuovo approccio e una possibile modifica del simbolo. Dopo un attacco pubblico di Grillo, Conte ha respinto ogni tentativo di mediazione, puntando a una rivoluzione interna che culminerà con l’Assemblea Costituente del 23 e 24 novembre, dove verranno votati i quesiti per il rinnovamento. La disputa tra Conte e Grillo si sta intensificando, con implicazioni legali e finanziarie, inclusa la fine del contratto di consulenza di Grillo, mentre il M5S si prepara a un’evoluzione significativa nella sua struttura e politica.
Claudio Bozza su Corriere della Sera
Meloni blinda Giuli. Il Ministero della Cultura italiano è immerso nel caos, con un terzo dei musei autonomi privi di direttore e il settore del tax credit cinematografico bloccato, causando significative perdite a Cinecittà. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il ministro della Cultura Alessandro Giuli per riaffermare il suo sostegno nonostante le recenti polemiche e le dimissioni di figure chiave come Francesco Spano. Il ministro Giuli, alle prese con la necessità di fare nomine cruciali e ridurre la conflittualità nel settore, ha espresso il desiderio di superare le divisioni ideologiche e promuovere la cultura in tutte le aree del paese, pur ammettendo la possibilità di fallire.
Serena Riformato su Stampa
Le paure degli italiani. Il sondaggio di Demos evidenzia che la salute e il sistema sanitario sono diventati i principali problemi per gli italiani, superando le preoccupazioni passate legate a immigrazione e criminalità. Il contesto politico italiano è caratterizzato da un voto di opposizione, con la costruzione di “muri” ideologici che riflettono le scelte elettorali, come dimostrato dalla storia politica post-bellica e dall’ascesa di movimenti come il M5S e la Lega. Nonostante la pandemia di Covid-19 e i conflitti internazionali abbiano temporaneamente spostato l’attenzione, le paure quotidiane come criminalità e immigrazione stanno riaffiorando, con un quarto degli italiani che le considera tra i problemi più urgenti, soprattutto tra gli elettori di destra.
Ilvo Diamanti su Repubblica
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