Rassegna Stampa 29 novembre 2024

SICUREZZA

*Alleati.* Leonardo e Bf hanno firmato un memorandum of understanding per collaborare su progetti hi-tech strategici a livello globale, mirati a promuovere un’agricoltura tecnologicamente avanzata e a combattere il cambiamento climatico. L’accordo prevede attività di ricerca e sviluppo in aree geografiche di interesse comune, con l’obiettivo di replicare il modello agroindustriale sostenibile di Bf e utilizzare le tecnologie digitali e satellitari di Leonardo per monitorare l’ambiente. Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, ha sottolineato l’importanza della sicurezza globale, che comprende anche la sicurezza alimentare, affermando: “Questo accordo mette a disposizione del mondo agricolo le nostre capacità, in grado di diffondere un’agricoltura più tecnologica e contrastare il cambiamento climatico, facendo anche ricorso all’intelligenza artificiale.”
_Raoul Forcade su Sole 24 Ore_

*Sfide agricole.* Il Forum dell’Agricoltura di Coldiretti ha messo in evidenza due grandi sfide per l’agricoltura italiana: la necessità di riformare la politica agricola europea e di stabilire una cooperazione paritaria con l’Africa. Romano Prodi ha sottolineato l’importanza di mantenere unita la politica agricola europea per evitare “l’ira di Dio in Europa”, mentre Federico Vecchioni di Bf International ha illustrato l’approccio di creare in Africa un modello agricolo basato su piccole imprese in rete, con tecnologia e macchinari italiani. Claudio Descalzi di Eni ha condiviso un approccio simile, evidenziando progetti di agricoltura sostenibile in Africa e la necessità di un partenariato equo, in contrasto con un’Europa che “chiacchiera molto e fa poco”. Quello di Bf e di Eni è un approccio condiviso da Marco Minniti, presidente della fondazione Med-Or, che sottolinea il ruolo dell’Italia nei confronti dell’Africa e dell’immigrazione.
_Carlo Cambi su La Verita’_

*IA volano per la crescita.* Il Lazio emerge come un territorio chiave per la crescita economica dell’Italia, con il 51% delle esportazioni italiane di servizi informatici e un Piano Industriale proposto da Unindustria per stimolare investimenti e attrattività. Il Rome Technopole rappresenta un progetto avanzato di collaborazione tra imprese, università e istituzioni, incentrato su settori come l’energia, il digitale e la salute. Massimiliano Dispenza di Leonardo Innovation Labs sottolinea l’importanza strategica dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie innovative per lo sviluppo di soluzioni integrate nel settore aerospazio, difesa e sicurezza, affermando: “L’intelligenza artificiale e le altre tecnologie innovative sviluppate dall’azienda, e potenziate dall’attività di ricerca svolta nell’ambito dei Leonardo Innovation Labs, costituiscono un asset strategico trasversale”.
_su Sole 24 Ore_

*Lotta agli incendi.* Performante e ad alta tecnologia, il C-27J Spartan prodotto a Caselle Torinese viene già indicato come soluzione efficace all’annoso problema degli incendi boschivi, e può operare nei contesti in cui non è possibile il rifornimento da mari o specchi lacustri.
_su LASTAMPA.IT_

*Droni, terzo capitolo dell’aviazione.* Il progetto HyperTwin, sviluppato da Enac e il dipartimento della Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio, mira a integrare i droni nella vita quotidiana per compiti come ispezioni, monitoraggio e trasporto, garantendo la sicurezza attraverso un ambiente virtuale che valuta la fattibilità delle rotte dei droni. Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, paragona l’innovazione dei droni all’adozione dei cellulari, prevedendo che diventerà parte integrante della nostra quotidianità. Mauro Berzovini di Leonardo Helicopters vede l’avvento dei droni come il “terzo capitolo dell’aviazione”, dove lo spazio aereo si densificherà con la coesistenza di droni, taxi aerei, aerei ed elicotteri, segnando un’importante evoluzione nel settore.
_Marco Battaglia su La Verita’_

*Sfide congiunte.* In un mondo frammentato, Italia e Germania affrontano sfide congiunte, con l’ambasciatore tedesco Hans-Dieter Lucas sottolineando l’importanza di un’Europa sicura e di un approccio di lungo periodo alla transizione ecologica. Lucas ha evidenziato la necessità di un settore privato forte, citando l’accordo Rheinmetall-Leonardo come esempio positivo di collaborazione industriale. L’Italia, lodata per il suo ruolo attivo nelle politiche comunitarie e nel G7, è vista come un partner chiave per la Germania, con quasi 600.000 italiani residenti in Germania e un forte contributo dei giovani al dialogo bilaterale.
_Federico Carli su Mf_

*A rischio il rilancio di Isotta Fraschini.* Intermarine, parte del gruppo Immsi, ha deciso di affidare a Mtu, azienda tedesca del gruppo Rolls-Royce, la fornitura dei motori per i nuovi cacciamine della Marina Militare Italiana del valore di 1,6 miliardi di euro (la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi, quella restante è di Leonardo), snobbando il partner storico Isotta Fraschini Motori di Fincantieri. Questa scelta mette a rischio il rilancio di Isotta Fraschini, con possibili impatti negativi sui livelli produttivi e occupazionali, dato che la mancata commessa vale circa 25 milioni di euro. La decisione di Intermarine solleva interrogativi sulla scelta di tecnologia straniera per un settore strategico come la difesa, con possibili conseguenze sulla perdita di know-how italiano in un momento critico per il settore, come evidenziato dalla citazione: “L’affidarsi oltreconfine per la fornitura di asset strategici ha delle ricadute anche in termini di mancato mantenimento in Italia del know how sui motori a combustione interna nel bel mezzo di una fase di assestamento per tutto il settore.”
_Titta Ferraro su Giornale_

*Il futuro è nei porti.* Il futuro dello sviluppo economico italiano è strettamente legato ai porti, come evidenziato dall’evento di Quotidiano Nazionale a Napoli, dove sono stati discussi i 147 progetti infrastrutturali già avviati per un valore di 2,7 miliardi di euro. L’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo ha sottolineato l’importanza dei porti nel piano del mare del governo, affrontando temi di infrastrutture, sostenibilità e governance. Inoltre, il convegno ha messo in luce l’innovazione tecnologica nei porti, con la creazione di un gemello digitale per una gestione più efficiente, un progetto che coinvolge aziende come TIM Enterprise e Leonardo, come parte del Polo strategico Nazionale.
_Antonio Troise su Giorno – Carlino – Nazione_

*Sicurezza.* La famiglia di Susanna, la lavoratrice della Leonardo deceduta in un incidente, ha partecipato alla cerimonia di inizio lavori per la messa in sicurezza dell’area dove avvenne la tragedia, enfatizzando l’importanza della prevenzione: “la tragedia che ha vissuto la nostra famiglia è servita per prendere coscienza del fatto che questa è un’area che deve essere messa in sicurezza”. Durante l’evento, è stata evidenziata la collaborazione tra sindacati, amministrazione comunale e Leonardo, con Angela Torchi della RSU FIOM che ha definito l’intervento una “migliore pratica” di collaborazione. L’assessore Ballerini ha espresso rammarico per il ritardo nell’azione ma ha sottolineato che il dramma deve essere un incentivo per migliorare la sicurezza collettiva, con un progetto che segna l’inizio di un miglioramento per il territorio.
_su Nazione Firenze_

*Europa, si ai missili, ma italiani divisi.* Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita gli Stati membri a fornire un maggiore sostegno militare all’Ucraina, incluso l’uso di missili a lungo raggio e sistemi di difesa aerea avanzati, con una divisione marcata tra i partiti italiani. Il Partito Democratico (Pd) si è mostrato particolarmente diviso, con voti discordanti tra i suoi membri su vari punti della risoluzione, tra cui la fornitura di missili a lungo raggio e sistemi di difesa aerea. Leonardo Cingolani ha evidenziato la frattura politica interna all’Italia e alle sue rappresentanze europee, con Fratelli d’Italia e Forza Italia che supportano la risoluzione, mentre la Lega e il Movimento 5 Stelle si oppongono, e il Pd appare in ordine sparso.
_Claudio Tito su Repubblica_

*Accordo.* La società di sicurezza informatica S2 Grupo ha raggiunto un accordo con Navantia, dedicata alla costruzione navale militare, per sviluppare soluzioni avanzate di difesa informatica per il settore navale.
_su Expansión_

*Musk cavallo dio Troia.* Elon Musk, attraverso la sua azienda Starlink, sta espandendo la sua presenza in Italia offrendo servizi di connessione internet in zone remote, sfruttando un vuoto normativo e con il sostegno del governo italiano. La situazione solleva dubbi strategici e politici, in particolare riguardo alla sicurezza dei dati e delle comunicazioni italiane, dato il ruolo di Musk e le implicazioni per la concorrenza con progetti europei simili. A tal proposito è stata avviata un’interrogazione parlamentare dal senatore Borghi, che chiede anche come si concilia questo con il fatto che l’Unione europea ha messo in piedi un progetto, di cui fa parte l’Italia con Telespazio, per avere una propria rete autonoma di satelliti a bassa quota per evitare ingerenze su infrastrutture strategiche da parte di soggetti extra Ue. Elon Musk sta facendo un goal a porta vuota nella metà campo della squadra Italia, al nostro sistema Paese e alla sicurezza italiana, posto che dati e comunicazioni sono il core business di uno Stato.
_Claudia Fusani su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia_

*Il Doge.* Elon Musk e Vivek Ramaswamy propongono di utilizzare l’intelligenza artificiale per rendere il governo americano più efficiente, tagliando burocrazia e costi attraverso l’analisi di dati e normative. Il progetto “Doge” mira a integrare la tecnologia AI nel processo decisionale, mantenendo le scelte cruciali in mano a politici ed esperti, con l’obiettivo di creare un governo snello e responsivo. Nonostante l’entusiasmo, il piano solleva preoccupazioni etiche e rischi di distanziamento tra cittadini e governo, ma se riuscisse, potrebbe rivoluzionare la governance a livello globale.
_Marco Montemagno su Espresso_

*Addio a Musk (con le tasche piene).* Luca Rancilio, erede dell’azienda di macchine da caffè, ha venduto la sua quota in SpaceX, ottenendo un ritorno di 2,7 milioni di dollari, cinque volte superiore all’investimento iniziale di 500mila dollari. Dopo aver investito in diverse startup e aziende in crescita, Rancilio ha creato la Rancilio Cube Sicaf, un fondo che investe in venture capital internazionali, raccogliendo 50 milioni di euro da family office italiani. “L’innovazione è avere il coraggio di investire all’inizio, nell’early stage,” spiega Rancilio, sottolineando la sua filosofia di investimento e la decisione di disinvestire da SpaceX come “missione compiuta”.
_Alessia Maccaferri su Sole 24 Ore_

*Decarbonizzazione.* La Fondazione Pacta, con il supporto di Aeroporti di Roma e altri partner, punta alla decarbonizzazione dell’aviazione attraverso l’uso di biocarburanti sostenibili (Saf), la ricerca su aeromobili elettrici o ibridi e il potenziamento dell’intermodalità, per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050. Marco Troncone, presidente della Fondazione Pacta, sottolinea l’importanza di una transizione sostenibile che riduca le emissioni senza compromettere la crescita economica, affermando: “La decarbonizzazione dell’aviazione non è un opzione – ha detto il presidente della Fondazione Pacta e ad di Aeroporti di Roma Marco Troncone – ma è una responsabilità collettiva.” Galeazzo Bignami e Pierluigi Di Palma riconoscono la necessità di superare l’onerosità dei Saf attraverso incentivi, anziché penalizzazioni, per promuovere la loro adozione e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Compriamo prodotti anericani.* Christine Lagarde, capo della Banca centrale europea, ha consigliato ai leader europei di impegnarsi in negoziati con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in merito ai dazi e di prendere in considerazione l’aumento degli acquisti di prodotti americani per evitare una guerra commerciale che potrebbe danneggiare la crescita economica globale. Suggerisce una “strategia del libretto degli assegni” rispetto alla pura ritorsione, che potrebbe portare a una situazione di ritorsione senza vincitori. Lagarde sottolinea inoltre la necessità per l’Europa di adeguarsi e migliorare la propria competitività economica, monitorando al contempo il potenziale afflusso di merci cinesi nei mercati europei a causa dei dazi statunitensi, e di lavorare per un mercato dei capitali unificato nell’UE.
_Olaf Storbeck su Financial Times_

*L’Europa tratti con Trump.* Christine Lagarde, presidente della BCE, ha suggerito all’Europa di negoziare con Donald Trump sui dazi piuttosto che rispondere con misure simili, proponendo di aumentare gli acquisti di gas naturale liquefatto e armi dagli USA. In un’intervista al Financial Times, Lagarde ha sottolineato che una guerra commerciale non è nell’interesse di nessuno e che l’Europa, essendo un’economia aperta, è particolarmente vulnerabile agli effetti di un aumento generalizzato dei dazi. Ha anche evidenziato la necessità di un approccio comunitario coeso per l’acquisto di beni per la difesa, riconoscendo che la guerra in Ucraina ha mostrato le carenze dell’industria bellica europea.
_Gianluca Donfrancesco su Sole 24 Ore_

*Emendamenti al setaccio.* Il governo ha stilato un documento di nove pagine con una lista di emendamenti alla manovra che preferisce, suscitando le proteste di Pd e Avs che non accettano la selezione imposta. Tra gli emendamenti “supersegnalati” ci sono quelli che favoriscono le scuole private con voucher e esenzioni Imu, e proposte per riservare il fondo mutui prima casa a specifiche categorie sociali. Il documento include anche fondi per il completamento della metro C di Roma e pedaggi gratuiti per Messina in vista dei lavori per il Ponte sullo Stretto.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Concordato.* Il Fisco italiano ha inviato lettere a circa 2,2 milioni di partite IVA per invitarle ad aderire al concordato preventivo biennale, con l’obiettivo di aumentare le adesioni oltre il 12% attuale e contrastare l’evasione fiscale, in particolare da parte di “finti poveri” che dichiarano redditi inferiori a quelli dei loro dipendenti. La lettera evidenzia i benefici dell’adesione, inclusa la possibilità di accedere a una sanatoria per gli anni 2018-2024, e sottolinea l’importanza del contributo di tutti in base alla capacità contributiva, come principio costituzionale. Il successo dell’iniziativa potrebbe anche influenzare la possibilità di un taglio dell’IRPEF per il ceto medio, con il termine per l’adesione fissato al 12 dicembre e il gettito atteso dall’iniziativa ancora da determinare.
_Giovanni Parente su Sole 24 Ore_

*Automotive.* La crisi del settore automobilistico europeo è diventata una priorità per molti paesi membri, che durante una riunione ministeriale a Bruxelles hanno discusso la necessità di allineare le politiche ambientali con quelle industriali, mantenendo l’obiettivo di eliminare i motori a combustione entro il 2035, ma con divergenze sull’anticipazione della revisione delle norme sulle emissioni al 2025. Il ministro italiano delle imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di risorse significative per le imprese e di politiche commerciali protettive, oltre al sostegno alle famiglie per l’acquisto di auto ecologiche, riflettendo un consenso generale ma con differenze sulle misure specifiche da adottare. La Commissione europea, riconoscendo l’importanza strategica del settore automobilistico, che rappresenta il 7% del PIL e impiega 13 milioni di persone, è impegnata ad affrontare la concorrenza delle case automobilistiche cinesi e le questioni tecnologiche come l’uso di carburanti alternativi.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_

*Mosse anticrisi.* I fornitori europei di componenti auto stanno affrontando una crisi con piani di ristrutturazione da 4 miliardi di euro, tra costi di ristrutturazione e tagli, per adattarsi al mercato e al processo di elettrificazione. Il 2024 ha visto un calo del 3,5% nella produzione automobilistica europea, con aziende che rispondono con tagli di personale e riorganizzazioni, mentre si prevedono fino a 30.000 posti di lavoro in meno entro il 2028. Nonostante le sfide, inclusa la forte concorrenza in Cina, alcune aziende cercano di riprendersi attraverso alleanze strategiche, con Moody’s che prevede un leggero miglioramento della redditività per il 2025, sebbene inferiore ai livelli pre-pandemia.
_Alberto Annicchiarico su Sole 24 Ore_

*Incremento.* L’indice Rtt, che misura il fatturato delle imprese italiane, ha registrato un significativo aumento del 6,1% ad ottobre 2024, con un incremento particolarmente marcato nei settori dei servizi e dell’industria, suggerendo un quarto trimestre positivo dopo un calo nel terzo. Tuttavia, le aspettative per novembre mostrano un peggioramento, con quasi la metà delle grandi imprese industriali che prevedono una contrazione della produzione, nonostante alcuni fattori positivi come la domanda e gli ordini. Le preoccupazioni principali per le imprese riguardano la disponibilità di manodopera e gli impianti, nonché l’aumento dei costi di produzione, mentre le condizioni finanziarie e la disponibilità di materiali mostrano segnali di miglioramento.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Sciopero.* Un vasto sciopero generale, indetto da CGIL e UIL, ha colpito diversi settori in Italia, tra cui la pubblica amministrazione, la sanità, l’istruzione e i servizi di pulizia, con l’eccezione del trasporto ferroviario. Il TAR ha respinto il ricorso dei sindacati contro la precettazione, una misura firmata dal ministro Matteo Salvini che ha ridotto la durata dello sciopero dei trasporti da 8 a 4 ore, con Salvini che si dichiara orgoglioso del suo operato. La protesta, che ha visto anche critiche al Garante dello sciopero e la solidarietà del Pd, è stata convocata contro una manovra economica di cui non erano ancora noti i dettagli, con alcune organizzazioni che protestano anche contro la guerra e l’economia di guerra.
_Lodovica Bulian su Giornale_

*Sfiducia.* L’umore dell’economia italiana peggiora, con la fiducia di imprese e consumatori in calo, mettendo a rischio gli obiettivi di crescita del governo e anticipando una fine d’anno di debolezza economica. La fiducia nelle costruzioni e nei servizi diminuisce, mentre cresce solo nel commercio; i consumatori, nonostante un aumento dei salari, tendono a risparmiare piuttosto che spendere, soprattutto in beni durevoli. L’incertezza sul mercato del lavoro aumenta, con la percezione di un raffreddamento e un aumento delle domande di cassa integrazione, portando a previsioni di crescita per il 2024 e 2025 al di sotto delle aspettative del governo.
_Filippo Santelli su Repubblica_

*230 miliardi per la transizione.* Confindustria Energia prevede che entro il 2030 il settore energetico italiano sarà in grado di investire 230 miliardi di euro, principalmente da fonti private, per supportare la transizione energetica, salvaguardando circa un milione di posti di lavoro esistenti e creandone 500mila nuovi. Durante la conferenza annuale, è stata sottolineata l’importanza di una transizione energetica sostenibile che includa una varietà di tecnologie e un approccio meno ideologico e più pragmatico per mantenere la competitività delle imprese, con un focus particolare sul costo dell’energia. La strategia richiede una governance solida e un quadro normativo affidabile, mentre si discutono le sinergie tra i vari attori del settore e si esplorano soluzioni come il decoupling dei prezzi dell’energia da quelli del gas e l’aumento della produzione nazionale di gas.
_Sara Deganello su Sole 24 Ore_

*Piano Mattei con pochi soldi.* Il governo Meloni ha perso entusiasmo per i progetti con gli Stati africani, come evidenziato dalla prima relazione alle Camere che solleva dubbi sulle coperture finanziarie del cosiddetto Piano Mattei, il quale prometteva investimenti per oltre 600 milioni di euro ma si è rivelato carente di fondi e dettagli. Il Piano, che mirava a rafforzare i legami con l’Africa e a promuovere lo sviluppo sostenibile, si confronta con la realtà di un budget limitato e di progetti incompleti o privi di finanziamenti adeguati. Nonostante l’annuncio di un fondo multilaterale e la riattivazione di un fondo bilaterale con la Banca Africana per lo Sviluppo, permangono incertezze sul ruolo effettivo del governo italiano e sulla fattibilità finanziaria di numerosi progetti previsti nel Piano Mattei.
_Carlo Tecce su Espresso_

*Orcel parla con Agricole.* Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, si appresta a visitare Parigi per incontrare i vertici di Crédit Agricole e altri azionisti di rilievo per discutere l’offerta di 10,1 miliardi di euro su Banco BPM, mentre UniCredit nega le congetture su presunti 6mila esuberi derivanti dalla fusione. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, menziona la possibilità di utilizzare il golden power per valutare l’operazione, mentre il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, esclude il coinvolgimento della sua banca in operazioni di mercato simili, citando una quota di mercato già elevata. Il mercato reagisce positivamente alle notizie, con un aumento del valore delle azioni di UniCredit e Banco BPM, mentre si discute il ruolo dei sindacati e si osserva l’attività dei fondi hedge.
_Andrea Rinaldi su Corriere della Sera_

*L’Ue si salva con gli eurobond.* Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, sostiene che l’Unione Europea possa mantenere la sua rilevanza geopolitica solo attraverso l’uso degli eurobond per finanziare progetti comuni, e che le fusioni bancarie da sole non bastano a questo scopo. Messina prevede un futuro di crescita economica per il 2025 e ritiene che l’Italia sia ben posizionata tranne che per il debito pubblico, sottolineando che il rating del paese non riflette la sua vera forza. Inoltre, Messina respinge l’idea di Intesa Sanpaolo come “cavaliere bianco” in operazioni di acquisizione bancaria, data la già elevata quota di mercato della banca, e enfatizza l’importanza dell’innovazione e dell’impatto sociale delle aziende redditizie.
_Claudia Luise su Stampa_

*Servono 1300 miliardi.* Nel 2025, i paesi dell’Unione Europea dovranno emettere titoli di stato per un totale di 1.300 miliardi di euro per coprire rimborsi di titoli esistenti e nuove emissioni nette, con l’Italia che avrà il maggior fabbisogno di 343 miliardi, seguita da Francia e Germania. La riduzione del bilancio della BCE attraverso il Quantitative Tightening influenzerà i costi di finanziamento, mentre i governi sono incitati a ridurre i deficit in un contesto di incertezza politica ed economica. Nonostante una leggera riduzione delle emissioni a medio-lungo termine, il mercato dovrà assorbire un’offerta netta record, con la BCE che potrebbe interrompere il QT se necessario per garantire la trasmissione della politica monetaria.
_Francesco Ninfole su Mf_

*Barnier concede ma avverte.* Il primo ministro francese Michel Barnier, in un’intervista a Le Figaro, difende la sua azione di governo e invita le forze politiche a responsabilizzarsi di fronte ai cittadini francesi, soprattutto in vista del voto sul budget della sicurezza sociale. Barnier annuncia concessioni alle opposizioni, come il ritiro dell’aumento delle tasse sull’elettricità e riforme sull’AME e sulla legge elettorale, ma avverte delle gravi conseguenze economiche in caso di censura del governo. Infine, esprime la sua determinazione a servire il paese senza altre ambizioni personali e si impegna per la sicurezza e la protezione dei cittadini, sottolineando l’importanza di un governo stabile e responsabile.
_Jim Jarrassé su Figaro_

*I conti non tornano.* La Francia si trova in una situazione politica ed economica tesa, con il governo di Michel Barnier a rischio di sfiducia durante l’approvazione della legge di Bilancio, mentre l’estrema destra guidata da Marine Le Pen minaccia di unirsi alla mozione di sfiducia di Mélenchon. Lo spread tra i titoli di Stato francesi e tedeschi ha raggiunto livelli record, segno di una crescente preoccupazione dei mercati finanziari, e il governo potrebbe essere costretto a utilizzare l’articolo 49.3 della Costituzione per approvare il finanziamento della Sécurité Sociale, esponendosi a ulteriori sfiducie. La crisi politica si aggrava con la possibilità di una paralisi istituzionale, dato che non sono possibili nuove elezioni prima del luglio 2025, e cresce la pressione per le dimissioni del presidente Macron, con oltre la metà dei francesi favorevoli a tale esito in caso di crisi di governo.
_Anais Ginori su Repubblica_

*America First aiuta le piccole.* Dopo le elezioni presidenziali USA, i mercati hanno mostrato una preferenza per le piccole e medie imprese (PMI), con l’indice Russell 2000 delle PMI salito del 9%, superando l’S&P 500 che è cresciuto del 2,8%. Questo movimento riflette un maggiore appetito per il rischio e una ricerca di performance più elevate, nonostante le grandi aziende abbiano multipli di mercato più elevati. Mentre le PMI americane hanno beneficiato di questa tendenza, in Europa le piccole imprese stanno soffrendo a causa del rallentamento economico, con indici delle PMI in Italia e Germania che mostrano performance inferiori rispetto alle loro controparti più grandi.
_Vito Lops su Sole 24 Ore_

*Il giorno delle nozze.* La Commissione europea è vicina a dare il via libera all’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa, dopo aver esaminato le misure proposte per mantenere la concorrenza in alcuni segmenti di mercato critici. L’accordo prevede la cessione di slot aerei a easyJet, IAG e Air France-KLM per preservare la competitività in rotte brevi, lo scalo di Milano Linate e alcune tratte intercontinentali. Una volta ottenuta l’approvazione dell’UE, il Ministero dell’Economia italiano e Lufthansa potranno procedere con le fasi finali dell’operazione, inclusa l’assemblea degli azionisti e l’aumento di capitale, segnando un passo importante per la crescita di Ita Airways e la valorizzazione dell’hub di Fiumicino.
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_

*Eni, azioni gratis ai dipendenti.* Eni ha lanciato un piano di azionariato diffuso, distribuendo gratuitamente oltre tre milioni di azioni ai suoi dipendenti in Italia, con un’adesione che ha superato il 95%. Il piano prevede assegnazioni annuali con un controvalore di 2mila euro e un periodo di vincolo di tre anni, estendendosi dal 2025 anche ai dipendenti delle controllate estere. Parallelamente, Eni ha rafforzato la sua presenza in Costa d’Avorio acquisendo quattro nuovi blocchi esplorativi offshore e prevede di incrementare la produzione di petrolio e gas nel paese, oltre a impegnarsi nella sostenibilità con il ripristino di 14 foreste ivoriane.
_Angela Zoppo su Mf_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Putin minaccia Kiev.* La Russia ha intensificato i suoi attacchi in Ucraina, lanciando oltre 200 missili e droni contro infrastrutture critiche, lasciando un milione di persone senza elettricità e acqua corrente, e minacciando di distruggere i centri decisionali ucraini a Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin giustifica gli attacchi come risposta all’assistenza militare occidentale all’Ucraina, avvertendo di gravi conseguenze se Kiev dovesse reagire colpendo il territorio russo. Nel frattempo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di sostegno militare all’Ucraina, che include l’invio di aerei e missili a lungo raggio, nonostante una divisione tra gli eurodeputati italiani sul tema.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Minacce & avances.* Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato l’uso di nuovi supermissili contro Kiev e contemporaneamente ha elogiato l’intelligenza di Donald Trump, suggerendo che potrebbe trovare una soluzione alla guerra in Ucraina. Gli attacchi russi hanno colpito le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando oltre un milione di persone senza elettricità, calore e acqua, aumentando le preoccupazioni per le violazioni dei diritti umanitari. Mentre Putin cerca di espandere il controllo russo in Ucraina, c’è incertezza su come l’eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca possa influenzare il sostegno militare americano all’Ucraina e il percorso verso la pace.
_Giuseppe Agliastro su Stampa_

*Colpirò i centri decisionali.* Il presidente russo Vladimir Putin ha intensificato gli attacchi in Ucraina, utilizzando missili e droni contro infrastrutture energetiche e minacciando l’uso del nuovo missile ipersonico Oreshnik, pur non escludendo la possibilità di negoziati con condizioni ferme. Putin ha espresso sostegno a Donald Trump, criticando il trattamento subito dall’ex presidente USA, e ha ribadito le sue condizioni per la pace, che includono il riconoscimento delle annessioni territoriali da parte dell’Ucraina e il suo distacco dalla NATO. Nonostante la grave svalutazione del rublo e l’alta inflazione in Russia, Putin sostiene che la situazione economica è sotto controllo, mentre la tensione tra la propaganda di stato e le difficoltà economiche reali continua a crescere.
_Rosalba Castelletti su Repubblica_

*Non abbasso l’età della leva.* Il presidente ucraino Zelensky ha respinto la pressione degli Stati Uniti per abbassare l’età minima per la leva militare da 25 a 18 anni, nonostante la carenza di soldati al fronte e la continua avanzata delle forze russe. La proposta ha scatenato indignazione e proteste tra la popolazione ucraina, con molti che temono per la vita dei giovani e accusano gli Stati Uniti di spingere per una misura che potrebbe portare a un genocidio nazionale. Nonostante le pressioni bipartisan americane e l’opinione di alcuni consiglieri militari che sostengono la necessità di abbassare l’età di leva, Zelensky ha rassicurato che non ci saranno cambiamenti, mentre gli analisti prevedono che, se la guerra dovesse continuare, l’Ucraina potrebbe essere costretta a rivedere la sua posizione.
_Paolo Brera su Repubblica_

*La Georgia sospende l’adesione alla Ue.* Il Parlamento europeo ha condannato le recenti elezioni parlamentari in Georgia, ritenendole né libere né corrette, e ha chiesto che vengano ripetute sotto supervisione internazionale. Il governo georgiano, guidato dall’oligarca filo-russo Bidzina Ivanishvili, ha sospeso i colloqui di adesione all’UE e si è avvicinato alla Russia, nonostante le proteste di decine di migliaia di cittadini che accusano il governo di essere “Schiavi della Russia”. La presidente uscente filo-europeista Salomé Zourabichvili ha denunciato un “colpo di Stato costituzionale” e ha dichiarato che il governo ha scelto la guerra contro il proprio popolo e il futuro del paese, allontanandosi dall’Europa.
_Monica Perosino su Stampa_

*Prime crepe nella tregua.* La tregua in Libano mostra segni di instabilità, con accuse reciproche di violazioni tra Israele e Hezbollah, mentre le truppe libanesi si posizionano a sud del fiume Litani, dove i paramilitari sciiti non dovrebbero spostarsi. Il Primo Ministro israeliano Netanyahu minaccia un’intensificazione della guerra se l’accordo di cessate il fuoco dovesse fallire, nonostante le trattative in corso e la pressione internazionale per indagare sugli errori di intelligence e le politiche durante il conflitto. Una delegazione egiziana è a Tel Aviv per negoziare la liberazione di ostaggi e una possibile nuova proposta di pace, mentre la politica interna israeliana rimane tesa, con divisioni all’interno della coalizione di governo riguardo alla gestione del conflitto a Gaza.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_

*Tregua fragile.* Israele ha attaccato un deposito di Hezbollah nel sud del Libano, violando il recente cessate il fuoco e imponendo un coprifuoco nei villaggi del sud per prevenire infiltrazioni. L’esercito libanese ha denunciato gravi violazioni da parte di Israele, mentre il primo ministro Netanyahu ha minacciato un’intensificazione della guerra se l’accordo non verrà rispettato, pur aprendo a un possibile cessate il fuoco a Gaza. La situazione è ulteriormente complicata dall’escalation di violenze ad Aleppo, in Siria, dove si teme il trasferimento di armi iraniane a Hezbollah e dove la Turchia cerca di riconciliarsi con Assad per interessi economici ed energetici.
_Francesco Semprini su Stampa_

Il grande esodo*.* Dopo mesi di bombardamenti, gli sfollati libanesi tornano a Nabatieh Fawqa, trovando le loro case saccheggiate o distrutte, ma anche messaggi di scuse e promesse di risarcimento da parte di Hezbollah. Il gruppo, che ha utilizzato le abitazioni come basi logistiche durante il conflitto con Israele, cerca di riguadagnare il consenso della popolazione locale offrendo denaro e assistenza per la ricostruzione, sostenuto dai fondi raccolti tramite l’obolo di solidarietà sciita, il khoms. Nonostante la tregua armata e la distruzione, la gente del villaggio è determinata a ricostruire e rimanere, con alcuni che rifiutano il risarcimento e si affidano alla fede in Allah o all’aiuto dell’Iran per riprendersi dalle perdite subite.
_Fabio Tonacci su Repubblica_

*Fuori Israele e Hamas dalla Striscia.* Rawhi Fattouh, speaker del Consiglio legislativo palestinese, potrebbe diventare presidente ad interim dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) in caso di vacanza della presidenza, come annunciato da Abu Mazen, attuale presidente. Fattouh critica Hamas per il suo ruolo nella distruzione di Gaza e chiede il ritiro israeliano e il riconoscimento dello Stato palestinese come base per la pace e la ricostruzione. Durante la sua visita in Italia, Fattouh sollecita il riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell’Italia, seguendo l’esempio di altri paesi europei, e denuncia le azioni di Israele e l’uso della questione palestinese da parte di Khamenei per fini politici.
_Greta Privitera su Corriere della Sera_

*Gogna su X per i funzionari.* Elon Musk ha avviato una campagna contro funzionari federali statunitensi, esponendo i loro dati personali ai suoi 205 milioni di follower su una piattaforma chiamata X, causando dimissioni e minacce di morte, soprattutto contro coloro che lavorano in settori legati all’ambiente e alle energie rinnovabili. Musk, che si è recentemente dichiarato un “assolutista del free speech”, utilizza la sua influenza per attaccare pubblicamente i funzionari, nonostante le contraddizioni con i suoi interessi passati, come i benefici ricevuti dalla Tesla dai dipartimenti governativi che ora critica. Le sue azioni hanno portato a un clima di paura tra i dipendenti federali, con sindacati che denunciano i suoi attacchi come tentativi di indurre le dimissioni senza affrontare le complicazioni legali del licenziamento diretto.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Il giro di vite di Xi.* Xi Jinping ha intensificato la sua campagna di epurazione all’interno dell’esercito cinese, con l’annuncio di un’indagine su Miao Hua, membro della Commissione Militare Centrale e capo del suo Dipartimento del Lavoro Politico, per gravi violazioni della disciplina, spesso associate alla corruzione. Questa mossa rappresenta l’ultimo sviluppo nella lotta di Xi contro la corruzione nelle forze armate, che ha già coinvolto alti ufficiali responsabili dello sviluppo e dell’acquisto di armamenti, nonché i vertici della Rocket Force e i ministri della difesa passati e presenti. Il portavoce del ministero della difesa cinese ha negato le accuse di corruzione contro il ministro della difesa Dong Jun, riportate dal Financial Times, e ha criticato gli Stati Uniti per le loro accuse infondate contro la Cina riguardo alle sue azioni nel Mar Cinese Meridionale e al sostegno alla Russia nella guerra in Ucraina.
_Kathrin Hille su Financial Times_

*Parigi-Londra, cordiale intesa.* La visita del primo ministro britannico Keir Starmer a Parigi per le cerimonie dell’11 novembre ha segnato un tentativo di rafforzare i legami tra Francia e Regno Unito, nonostante la Francia resti cauta riguardo a modificare gli accordi post-Brexit. In un contesto di tensioni geopolitiche e la potenziale minaccia di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, entrambi i paesi cercano di rafforzare la cooperazione militare, specialmente in Ucraina, e di resistere all’influenza russa. Un imminente vertice franco-britannico potrebbe rinnovare gli accordi di cooperazione militare di Lancaster House, con l’obiettivo di combattere la “Poutinizzazione del mondo” e mantenere il Regno Unito ancorato all’Europa nonostante la sua distanza dall’UE.
_Philippe Ricard su Monde_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Nessuna guerra, lavoriamo insieme.* Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, esprime un messaggio di unità nel centrodestra, sottolineando che le discussioni interne non minano la coalizione ma la rafforzano, e invita a lavorare insieme per abbassare le tasse e aumentare le pensioni. Tajani rifiuta l’idea di inviare truppe italiane in Ucraina, sottolineando l’importanza di aiutare Kiev senza entrare in guerra con la Russia, e propone di escludere le spese per la difesa dai vincoli del Patto di Stabilità europeo. Infine, Tajani ribadisce la lealtà di Forza Italia e la sua visione di un partito aperto e partecipato, che continui a portare avanti le idee di Berlusconi, puntando a un obiettivo del 20% alle prossime elezioni politiche.
_Mario Sechi su Libero Quotidiano_

*Scintille tra Lega e FI.* Il decreto fiscale ha ottenuto la fiducia al Senato nonostante le tensioni nella maggioranza, in particolare tra Lega e Forza Italia, che hanno avuto uno scontro sul canone Rai. Al Quirinale, durante un pranzo con il presidente Mattarella, la premier Meloni ha discusso di vari temi, tra cui la manovra finanziaria e le tensioni politiche. Forza Italia ha alzato il tiro contro la Lega, con accuse reciproche tra i leader, ma poi entrambi hanno cercato di smorzare i toni, mentre il governo si prepara a gestire gli emendamenti sulla manovra, inclusi quelli sulle scuole paritarie.
_Enrico Marro su Corriere della Sera_

*Pranzo riservato.* Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, è stato attraversato da tensioni interne, esacerbate dalla sconfitta alle elezioni regionali e da disaccordi parlamentari. La notizia di un pranzo riservato tra Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale ha suscitato speculazioni e sospetti politici. Durante l’incontro, che è stato descritto come cordiale, si sono affrontati temi di politica estera, manovra finanziaria e la nomina dei giudici della Corte Costituzionale, mentre Meloni ha escluso l’ipotesi di elezioni anticipate, affermando la solidità del suo governo.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*Niente stretta nel decreto.* Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha deciso di ritirare una controversa norma dal decreto giustizia che avrebbe imposto restrizioni alla libertà di espressione dei magistrati, in un tentativo di evitare ulteriori tensioni con l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). La norma proposta avrebbe sanzionato i magistrati che non si astengono in casi di “gravi ragioni di convenienza”, ma è stata criticata come un tentativo di limitare il dibattito pubblico e la critica delle politiche governative. Nonostante le smentite di fonti vicine a Nordio, che affermano che non fosse sua intenzione inserire tale norma, il ministro ha optato per la sua eliminazione dal decreto, che include anche misure su cyber security e altre riforme giudiziarie, per cercare di placare le preoccupazioni e mantenere un clima meno conflittuale.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_

*Grillo non si fida.* Beppe Grillo, cofondatore del Movimento 5 Stelle (M5S), ha messo in dubbio l’affidabilità del voto online per decidere il suo destino nel partito, richiedendo una società esterna per certificare la votazione. Nonostante la resistenza iniziale, è stato dato il via libera alla certificazione esterna, ma Grillo ha espresso insoddisfazione per la società proposta, suggerendo alternative consigliate da Davide Casaleggio. La tensione all’interno del M5S si riflette anche nella lotta per il controllo del simbolo del partito, con Grillo e l’attuale presidente Giuseppe Conte entrambi convinti di avere il diritto legale su di esso, mentre la politica e le idee sembrano passare in secondo piano.
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_

*Zingaretti, altre maggioranze.* Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico (Pd) a Bruxelles, minimizza le divisioni interne al partito sulla questione ucraina, sottolineando il voto compatto a favore di una risoluzione unitaria che sostiene l’Ucraina senza implicare un’escalation militare, ma chiedendo una soluzione diplomatica. Zingaretti difende il pluralismo all’interno del Pd come una ricchezza di idee, contrastando le accuse di incoerenza e sottolineando la lotta del partito contro il nazionalismo e il sostegno all’Europa come potenza globale basata sulla democrazia. Infine, pur avendo votato con Fratelli d’Italia (FdI) per evitare una paralisi dell’Unione Europea, il Pd si impegna a cercare maggioranze credibili e ampie, opponendosi quando necessario, come dimostrato dal loro voto contrario su questioni come il bilancio europeo e la deforestazione.
_Francesca Schianchi su Stampa_

*Non è la nostra Commissione.* Elly Schlein, segretaria del principale partito di opposizione in Italia, sta guidando un’offensiva contro l’avanzata dei sovranisti, sia a livello nazionale che europeo, e si oppone alla recente inclusione di Raffaele Fitto, conservatore, nella Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen. Schlein, critica verso la Commissione, promette di far valere l’influenza del suo partito e di non concedere voti incondizionati, mantenendo alta la vigilanza per assicurare che non ci siano deviazioni dal programma di centrosinistra. Inoltre, Schlein si impegna a collaborare con altri partiti di sinistra europei per contrastare le destre e promuovere un governo progressista in Italia, basato su un manifesto di cinque punti che include la tutela della sanità pubblica e le politiche industriali.
_Giovanna Vitale su Repubblica_

*Con Meloni lavoreremo bene.* António Costa, ex primo ministro portoghese e membro del Partito Socialista, è stato eletto presidente del Consiglio europeo, succedendo a Charles Michel. Costa pone l’unità tra i 27 Stati membri dell’UE e la migrazione come priorità assolute, sottolineando l’importanza di una collaborazione stretta con la Commissione e la rappresentanza dell’Unione in politica estera e sicurezza. Durante il suo mandato, Costa intende lavorare bene con tutti i leader, compresa la presidente italiana Giorgia Meloni, nonostante le differenze politiche, e si impegna a promuovere i valori dell’UE, la prosperità e la pace.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Weber: FdI affidabile, Salvini no.* Manfred Weber, leader del Partito Popolare Europeo (PPE) e capogruppo al Parlamento europeo, sostiene che il PPE è il centro di gravità politico dell’Europa e intende governare da questa posizione, nonostante le sfide politiche e le incognite legate alla possibilità di alleanze con l’estrema destra. Weber difende la Commissione di Ursula von der Leyen e sottolinea l’importanza di partiti europei forti e uniti per il funzionamento dell’UE, nonostante il voto di fiducia alla Commissione sia stato il più basso di sempre. Infine, Weber rifiuta l’idea di alleanze con l’estrema destra e sottolinea la necessità di un atteggiamento costruttivo da parte dei socialdemocratici, criticando la loro guida ideologica e la mancanza di comprensione delle sfide attuali come la recessione e l’immigrazione.
_Marco Bresolin su Stampa_

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