SICUREZZA
*Svolta.* L’Italia si impegna a investire 7,2 miliardi di euro entro il 2027 per sviluppare la space economy, siglando accordi con Elon Musk e puntando su collaborazioni con USA, India e Africa; tra i protagonisti del settore spiccano Leonardo e le sue controllate. Il governo italiano, con una legge quadro nazionale, mira a coinvolgere il settore privato nello spazio, riconoscendo l’importanza strategica dell’aerospazio come settore chiave del made in Italy.
_Sofia Fraschini su Giornale_
*Nucleare.* Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sostiene il ritorno all’energia nucleare in Italia, proponendo la produzione di piccoli reattori modulari puliti e sicuri, della dimensione di un container, per rispondere alle sfide energetiche e ambientali. Urso critica le regole europee attuali, ritenendole irrealistiche e dannose per la competitività dell’industria europea, e propone riforme per una politica industriale più adeguata. Inoltre, il ministro evidenzia gli sforzi del governo italiano per sostenere l’industria automobilistica e la filiera, nonostante le difficoltà poste dalle politiche europee sull’abbandono dei motori endotermici, e annuncia investimenti significativi nel settore senza l’ausilio di risorse pubbliche. Poi sul caso Piaggio Aerospace: “Questa iniziativa ci consente di realizzare nuove importanti partnership strategiche di ancor più grande respiro su cui stiamo già lavorando, come quella con la nostra Leonardo”
_Francesco Pacifico su Messaggero_
*Addestratore.* Dopo una ricerca durata un anno, il ministro della Difesa Klaudia Tanner ha scelto il successore dei jet da addestramento Saab 105OE, ritirati nel 2020. Nell’ambito di un accordo “governo-governo”, le forze armate austriache prevedono di acquistare insieme all’Italia dodici jet M-346FA dal produttore italiano Leonardo. L’M-346 è da anni il favorito per il successore del velivolo Saab ed è stato oggetto di discussione quale successore del Saab 105OE. Già nel 2008 il modello era al centro delle attività del gruppo di lavoro temporaneo “New JET Trainer”. Oltre all’M-346 sono stati valutati l’L-39NG del produttore ceco Aero Vodochody e il T-7 di Saab / Boeing.
_ su militaeraktuell.at_
*M-346 all’Austria.* Austria ha confermato ufficialmente l’acquisto di 12 aerei addestratori Leonardo M-346, dopo aver indicato la sua preferenza per questo tipo di velivolo in agosto. Il Ministro della Difesa austriaco, Klaudia Tanner, ha dichiarato che l’acquisizione degli M-346FA, destinati a sostituire i Saab 105 ritirati nel 2020, sarà effettuata tramite un acquisto congiunto con l’Italia. L’articolo, che fa parte di Aviation Week, è stato scritto da Robert Wall, Executive Editor per la sezione Difesa e Spazio, che coordina un team di giornalisti specializzati in ambito militare e spaziale con base a Londra e operanti negli Stati Uniti, in Europa e nell’area Asia-Pacifico.
_ su AVIATIONWEEK.COM_
*Spagna.* La Spagna ha il suo posto nell’industria mondiale della difesa, con aziende come Indra, Navantia, Escribano, Sapa, ITP Aero o Santa Bárbara, tra le altre. Queste aziende e altre ancora partecipano ai principali programmi di difesa europei e globali, spesso in consorzio con giganti internazionali come Airbus, Leonardo, Rheinmetall o BAE Systems.
_ su Expansión_
*Portafoglio difesa.* La tesa situazione geopolitica internazionale ha messo in allarme i governi dei paesi membri della NATO, che si sono impegnati ad aumentare la spesa per la difesa nei prossimi anni.
_ su Expansión_
*Europa e difesa.* L’Europa deve smettere di illudersi sulla difesa e riconoscere che la garanzia di sicurezza degli Stati Uniti non è una soluzione automatica. Durante la Guerra Fredda, l’impegno americano in Europa era credibile, ma dopo la fine della Guerra Fredda, la dominanza militare degli USA è diventata meno onerosa e le minacce meno significative. L’allargamento della NATO è stato visto come un gesto simbolico piuttosto che un impegno concreto alla difesa. Con la guerra in Ucraina, sia gli europei che gli americani si stanno rendendo conto delle dure realtà geopolitiche. L’articolo suggerisce che l’Europa dovrebbe sviluppare la propria capacità di difesa e non dipendere dagli Stati Uniti, mentre gli Stati Uniti dovrebbero sostenere gli sforzi dell’UE per stimolare la produzione di difesa europea.
_Stephen Wertheim su Financial Times_
*Sfide 2025.* L’Unione Europea si trova di fronte a sfide cruciali come la competitività industriale, la difesa, la stabilità interna e l’immigrazione, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’estero e affrontare l’instabilità politica interna, soprattutto in Francia e Germania. La Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, punta a rafforzare la posizione internazionale dell’UE, con particolare attenzione alla transizione green e alla presentazione del Clean Industrial Deal il 26 febbraio 2025. Il Multiannual Financial Framework 2028-2034, che sarà semplificato e razionalizzato, è un altro punto focale dell’agenda europea, con una proposta attesa entro giugno. Inoltre, la politica di immigrazione si concentrerà su rimpatri efficaci e la definizione di Paesi sicuri, con una revisione anticipata del concetto di Paese sicuro prevista per giugno 2025
_Marta Casadei su Sole 24 Ore_
*Mega progetto.* “SpainSat NG è il lancio più importante nella storia del settore spaziale spagnolo”. Intervista a Miguel Ángel García – Hisdesat lancia a gennaio il suo mega progetto da 4 miliardi.
_ su Expansión_
*Capodanno nello spazio.* Gli astronauti americani Suni Williams e Butch Wilmore, partiti a giugno per una missione di 8 giorni, si trovano ancora sulla Stazione Spaziale Internazionale a causa di guasti alla navicella Starliner di Boeing, con il ritorno posticipato prima a febbraio e poi a fine marzo, trasformando la loro missione in un soggiorno di quasi dieci mesi. Nonostante le difficoltà, i due hanno mantenuto il morale alto, integrandosi con gli altri membri della stazione e partecipando a varie attività, come l’installazione di una nuova toilette e la coltivazione idroponica. La Nasa ha pianificato per loro una passeggiata spaziale, mentre il ritardo del rientro è dovuto anche alla navicella Dragon di SpaceX, che ha posticipato la consegna del nuovo modello richiedendo agli astronauti un ulteriore periodo di permanenza nello spazio
_Elena Dusi su Repubblica_
*Avrei pagato.* L’astronauta Luca Parmitano, con esperienza di lunghe missioni spaziali, ha espresso entusiasmo per la possibilità di prolungare il soggiorno nello spazio, rivelando che avrebbe persino pagato per restare più a lungo. Ha raccontato di aver parlato con gli astronauti Suni e Butch, che sono rimasti più del previsto sulla Stazione Spaziale Internazionale, trovandoli contenti e pronti per un’attività extraveicolare. Parmitano ha anche descritto la gestione della vita quotidiana a bordo, inclusi i pasti e la convivenza in spazi ristretti, sottolineando come la NASA si sia premurata di inviare provviste extra per supportare il prolungamento imprevisto della missione
_Elena Dusi su Repubblica_
*Nuove regole per l’IA.* L’articolo discute l’evoluzione e l’adozione dell’intelligenza artificiale (IA), distinguendo tra IA “noiosa”, che migliora l’efficienza aziendale, e IA “generativa”, che è più mediatica ma incline a produrre errori o “allucinazioni”. Mentre l’IA noiosa continuerà a crescere silenziosamente, l’IA generativa non raggiungerà l’intelligenza umana e potrebbe portare a un degrado della qualità delle informazioni. Negli Stati Uniti, si prevede una deregolamentazione dell’IA che favorirà i grandi tecnologici, mentre l’Europa potrebbe faticare a mantenere i propri valori etici. L’articolo suggerisce che l’Europa non è destinata a soccombere se investe in se stessa e adotta l’IA noiosa per migliorare l’economia, nonostante la sfida di una minore disponibilità di capitali rispetto agli USA
_Stefano Quintarelli su Repubblica Affari&Finanza_
*Super computer.* L’Italia si appresta a diventare un leader europeo nell’intelligenza artificiale (IA) con la creazione dell’IT4LIA AI Factory nel Tecnopolo di Bologna, un progetto da 430 milioni di euro che vedrà la nascita di un supercomputer avanzato, tra i più potenti al mondo. Francesco Ubertini, presidente di Cineca, sottolinea l’importanza di questa infrastruttura come “una piattaforma abilitante per chi fa ricerca e impresa in Europa” e come mezzo per sviluppare applicazioni innovative in linea con i valori europei. Il progetto mira a ridurre la dipendenza tecnologica da paesi come USA e Cina, promuovendo un ecosistema aperto che favorisca la competitività e l’integrazione delle tecnologie di IA nel tessuto economico e produttivo europeo, con particolare attenzione all’agroalimentare e ad altri settori industriali.
_Paolo Travisi su Messaggero_
*Non arrivano i robot.* L’articolo discute le sfide nell’evoluzione dei robot, in particolare quelle legate all’hardware piuttosto che al software. Pepper, un robot umanoide lanciato nel 2014 con grandi aspettative, ha fallito nel diventare un prodotto di massa, con la produzione che si è fermata nel 2021 dopo solo 27.000 unità prodotte. Nonostante gli avanzamenti nell’intelligenza artificiale, gli ostacoli fisici come la motorizzazione, la sensoristica e l’alimentazione energetica rendono difficile la creazione di robot economicamente vantaggiosi capaci di svolgere compiti domestici come cucinare o pulire i bagni. L’articolo suggerisce che l’IA avrà un impatto maggiore nell’evoluzione di macchine esistenti, come i veicoli autonomi e gli aspirapolvere robotici, piuttosto che nella creazione di nuovi robot umanoidi
_Robin Harding su Financial Times_
*Furto dati.* Un attacco informatico ha colpito Infocert, gestore dello Spid in Italia, con il furto di 5,5 milioni di dati personali ora in vendita sul dark web per circa 1440 euro. I dati rubati includono numeri di telefono, indirizzi email e altre informazioni sensibili, ma Infocert assicura che non sono state compromesse credenziali o password. L’attacco espone gli utenti a rischi di phishing e richiede un’attenzione accresciuta verso comunicazioni sospette. Nel contesto più ampio, l’Italia è stata bersaglio di attacchi informatici anche da parte di hacker filorussi, che hanno colpito infrastrutture critiche e siti governativi, inserendosi in una campagna più vasta contro i Paesi NATO in risposta alle politiche di supporto all’Ucraina.
_Antonio Dini su Repubblica_
*Data center.* A partire da gennaio 2025, i data center italiani avranno un codice Ateco specifico, facilitando la burocrazia per i permessi comunali e rappresentando meglio le attività svolte da queste infrastrutture. Entro il 2025 è attesa anche la prima legge nazionale per il settore, che unificherà le proposte di legge esistenti e mirerà a standardizzare le regole. Si prevedono investimenti fino a 15 miliardi di euro nel settore entro il 2028, con una particolare attenzione all’intelligenza artificiale e all’efficienza energetica. Tra le innovazioni in arrivo, il raffreddamento a liquido e il teleriscaldamento, con il primo progetto italiano di recupero di calore da un data center a Milano operativo dal 2026. Si prevede inoltre una diversificazione delle fonti energetiche, con lo sviluppo di microgrid e l’integrazione di energie rinnovabili e alternative.
_Alexix Paparo su Sole 24 Ore_
*Borsa.* Nel 2025, i mercati azionari saranno influenzati dalle politiche delle banche centrali e dalla geopolitica, con particolare attenzione alla gestione del nuovo presidente USA, Donald Trump, e alle sue relazioni con Russia e Cina. Le tensioni geopolitiche e le nuove tariffe americane potrebbero impattare negativamente su alcuni settori, mentre difesa e cybersecurity sono da monitorare per potenziali opportunità di investimento. Gli esperti suggeriscono una selezione accurata nel settore tecnologico e prevedono che i settori meno colpiti dalle tariffe e che beneficiano del dollaro forte potrebbero avere successo. In Europa, le banche potrebbero trarre vantaggio da un ambiente di tassi elevati, mentre i settori con buon dividend yield, come quello bancario ed energetico, potrebbero essere un’alternativa all’obbligazionario. Infine, l’economia dell’Eurozona potrebbe crescere grazie a tassi di interesse più bassi, consumi in miglioramento e un dollaro forte.
_Carlotta Scozzari su Repubblica Affari&Finanza_
*Sostenibilità.* La CGIL di Brindisi ha delineato una piattaforma denominata “Brindisi Futura” per promuovere uno sviluppo sostenibile che integri lavoro, sostenibilità e coesione sociale, affrontando sfide come la transizione energetica e la qualità dei servizi. Tra le proposte, il sindacato enfatizza l’importanza di investire in energie rinnovabili e bonifiche ambientali, e di rafforzare settori chiave come l’aerospazio, coinvolgendo aziende come Leonardo e Avio. “Su questo fronte – sottolineano dal sindacato – occorre rafforzare presidi strategici del nostro territorio come la Cittadella della ricerca, l’Università e gli Istituti di formazione professionale e le scuole.” Inoltre, la CGIL sottolinea la necessità di migliorare i servizi essenziali e di promuovere il turismo e la cultura per valorizzare il potenziale di Brindisi e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
_Lucia Olivieri su L’Edicola_
*Corea.* Un Boeing 737-800 della compagnia low cost coreana Jeju Air, proveniente da Bangkok, è precipitato all’aeroporto di Muan, in Corea del Sud, dopo un atterraggio senza carrello a causa di un presunto bird strike che ha causato un’avaria in volo. L’aereo ha superato il punto di contatto previsto sulla pista, senza i flap correttamente posizionati e a una velocità eccessiva, schiantandosi contro un muro e trasformandosi in una palla di fuoco. Delle 181 persone a bordo, solo due sono sopravvissute. Le indagini si concentrano su tre possibili cause: l’urto con gli uccelli, un errore umano o un guasto tecnico, con molte perplessità riguardo alla gestione dell’incidente da parte dell’equipaggio e alla sicurezza aeroportuale. L’amministratore delegato della Jeju Air si è assunto la piena responsabilità dell’accaduto, avviando misure di supporto per i parenti delle vittime
_Leonard Barberi su Corriere della Sera_
*Bird strike.* Antonio Bordoni, uno dei principali esperti italiani di incidenti aerei, spiega che gli impatti con uccelli o altri piccoli animali possono avere effetti devastanti sugli aerei, paragonabili a quelli di un proiettile. Negli Stati Uniti, gli incidenti noti come “bird strikes” sono decuplicati dal 1990, e la tendenza è simile a livello globale, in parte a causa dell’aumento del traffico aereo. Nonostante le misure preventive adottate negli aeroporti, come l’uso di falchi o rumori forti per allontanare gli animali, è impossibile eliminare completamente il rischio di bird strikes. Bordoni sottolinea che, sebbene rari, questi incidenti possono causare danni significativi e spavento, con un costo economico annuale stimato in 2 miliardi di dollari a livello mondiale.
_Luigi Grassia su Stampa_
*Anno nero.* Un Boeing 737-800 operato da Jeju Air si è schiantato in Corea del Sud, uccidendo 179 persone e segnando la fine di un altro anno disastroso per il produttore aereo americano, già scosso da incidenti precedenti e problemi di produzione. L’incidente segue il guasto di un aereo della Alaska Airlines e due disastri mortali che hanno coinvolto il modello 737 Max, portando alla luce una cultura aziendale tossica e provocando il blocco della produzione e una caduta del valore delle azioni. Il nuovo CEO di Boeing, Kelly Ortberg, ha promesso di ristabilire la fiducia nell’azienda, nonostante una recente sciopero dei lavoratori e la richiesta di un ingente investimento per sostenere la società in difficoltà.
_Tom Saunders su Times_
*2025 cruciale.* L’articolo di Francesco Trinchera discute le preoccupazioni dei sindacati CGIL, CISL e UIL riguardo il futuro economico e sociale di Brindisi in vista del 2025, anno in cui si prevede un importante cambiamento con l’addio al carbone. La CGIL, con Massimo Di Cesare, chiede il riconoscimento di Brindisi come area di crisi complessa per accedere a risorse straordinarie e sostenere i lavoratori, mentre la CISL, rappresentata da Gianfranco Solazzo, sottolinea la necessità di attuare l’accordo di programma per la decarbonizzazione e nomina di un commissario. La UIL, con Fabrizio Caiolo, insiste sulla necessità di una legge speciale per Brindisi e un ammortizzatore sociale unico. Tutti e tre i sindacati evidenziano l’importanza di investimenti nelle energie rinnovabili e nella bonifica delle aree industriali, nonché nel settore aerospaziale, con particolare riferimento alla Leonardo ed Avio.
_Francesco Trinchera su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi_
*Crescita.* Nel 2024, l’industria delle armi ha registrato una crescita significativa, con i produttori che hanno visto aumentare ordini, ricavi e profitti, raggiungendo nuovi record. Le cinque maggiori aziende statunitensi del settore hanno espanso i ricavi dell’11,2%, mentre in Europa, aziende come Bae Systems, Thales e Leonardo hanno mostrato incrementi impressionanti nei ricavi e negli utili netti. Leonardo, in particolare, ha registrato un aumento dei ricavi del 12,4% e un rialzo in Borsa del 72% fino al 23 dicembre. L’accordo tra Rheinmetall e l’AD di Leonardo, Roberto Cingolani, per la produzione di futuri carri armati e veicoli blindati, evidenzia l’importanza strategica del settore difesa. La crescita del settore è stata influenzata anche dalle politiche di riarmo, con l’ex presidente USA Trump che ha spinto per un aumento della spesa militare dei paesi NATO
_Giulio Da Silva su Il Fatto Quotidiano_
*Tlc Europa.* Vodafone è al centro dell’attenzione nel settore delle telecomunicazioni in Europa, avendo ottenuto l’approvazione per la fusione con Three nel Regno Unito dopo un impegno a investire 11 miliardi di sterline per sviluppare una rete 5G all’avanguardia. Questo evento potrebbe segnare l’inizio di un consolidamento anche nel mercato delle telecomunicazioni italiane, dove si prevede una riduzione degli operatori da quattro a tre. La nuova Commissione europea, guidata da Teresa Ribeira, sembra allontanarsi dalla politica precedente che imponeva un minimo di quattro operatori mobili per garantire la concorrenza, aprendo la strada a possibili fusioni se accompagnate da investimenti significativi. Nel frattempo, il mercato italiano delle fusioni e acquisizioni è vivace soprattutto nel settore delle medie imprese, con gli investitori che si concentrano su settori attraenti come la salute e la tecnologia, mentre le grandi operazioni rimangono prevalentemente in mano a entità statali o a grandi fondi di private equity
_Giovanni Pons su Repubblica Affari&Finanza_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Guado Europa.* L’economia europea si trova a un bivio tra la ripresa della crescita e il rischio di stagnazione, dopo aver subito un rallentamento a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Paolo Gentiloni, Commissario all’Economia, sottolinea la necessità di politiche monetarie più accomodanti, l’attuazione completa dei piani di Next Generation EU e l’emissione di nuovi eurobond per superare l’incertezza. Le previsioni economiche indicano una lenta ripresa con una crescita prevista dello 0,8% nel 2024, che dovrebbe accelerare nei due anni successivi, ma con rischi al ribasso. L’inflazione è in calo e il mercato del lavoro rimane forte, mentre si prevede un aumento degli investimenti pubblici, che dovrebbero raggiungere il 3,7% del PIL entro il 2026. Gentiloni evidenzia l’importanza delle scelte politiche per sfruttare l’opportunità storica del PNRR e per stimolare gli investimenti privati, fondamentali per una crescita sostenibile.
_Paolo Gentiloni su Repubblica Affari&Finanza_
*Dazi.* Le politiche economiche di Donald Trump mirano a un radicale cambiamento con l’obiettivo di rilanciare l’economia americana seguendo il principio “America First”. Tra le sue mosse principali ci sono l’imposizione di dazi su prodotti cinesi ed europei, il ritiro dall’Accordo di Parigi e la promozione dell’energia fossile, oltre a un significativo taglio delle tasse. Tuttavia, le sue proposte, come i dazi, potrebbero avere effetti collaterali quali l’aumento dell’inflazione e un impatto negativo sulle famiglie americane. Mentre alcuni vedono nelle sue politiche una strategia per affrontare rivali come la Cina, altri temono che possano portare a un notevole aumento del debito pubblico. Il suo primo atto presidenziale prevede l’introduzione di tariffe commerciali, con conseguenze significative per l’economia globale e i rapporti geopolitici
_Paolo Mastrolilli su Repubblica Affari&Finanza_
*Più spesa per Xi.* La Cina ha annunciato un pacchetto di stimoli economici per il 2025 per rilanciare la produzione industriale e i consumi, ma deve affrontare l’incertezza delle politiche degli Stati Uniti, in particolare dopo la rielezione di Donald Trump e la minaccia di nuovi dazi. Le sfide economiche interne includono la gestione del debito dei governi locali e la potenziale bolla immobiliare, mentre a livello esterno, le restrizioni USA all’accesso a tecnologia e mercati preoccupano Pechino. La Cina si concentra sull’autosufficienza e la diversificazione tecnologica per mitigare i rischi di escalation delle guerre commerciali e tecnologiche. Le sfide sociali includono un aumento della criminalità violenta e problemi demografici, come il calo della popolazione e l’invecchiamento. Nel 2025, il Partito Comunista dovrà considerare questi aspetti nella sua agenda politica
_Gianluca Modolo su Repubblica Affari&Finanza_
*Contagio.* Da Bruxelles emerge un quadro preoccupante per l’Unione Europea, che si trova di fronte a sfide cruciali per il suo futuro. La crescita economica è insostenibile per mantenere l’attuale modello di stato sociale, con il rischio di una nuova recessione che incombe. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha delineato una road map per affrontare le sfide, inclusa la transizione ecologica e la difesa comune, ma la sua Commissione appare debole e le buone intenzioni potrebbero non bastare. La guerra in Ucraina, le tensioni con gli Stati Uniti e le difficoltà politiche interne all’UE, in particolare in Germania e Francia, complicano ulteriormente la situazione. L’UE deve affrontare questi problemi con urgenza e coesione per evitare un declino politico, economico e sociale.
_Claudio Tito su Repubblica Affari&Finanza_
*Decoupling.* La Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti e la Banca Centrale Europea (BCE) stanno adottando politiche monetarie divergenti: mentre la Fed frena sui tagli dei tassi a causa delle politiche protezionistiche di Trump che potrebbero innescare inflazione, la BCE potrebbe essere spinta a ridurre ulteriormente i tassi a causa della crisi economica, in particolare in Germania. La BCE ha già ridotto il tasso al 3% e potrebbe arrivare al 2% entro la fine dell’anno, mentre la Fed ha annunciato un taglio più cauto al 4,25%. La situazione economica in Cina è altrettanto preoccupante, con la Banca Centrale che abbandona la parola “prudente” per una politica monetaria più accomodante, in risposta alle minacce di super dazi di Trump. Queste dinamiche suggeriscono un possibile “decoupling” tra le banche centrali e un anno 2025 pieno di incertezze macroeconomiche
_Francesco Manacorda su Repubblica Affari&Finanza_
*Insolvenze.* Il tasso di insolvenza delle carte di credito negli Stati Uniti ha raggiunto il livello più alto dal 2008, segnale di un deterioramento della salute finanziaria dei consumatori a basso reddito dopo anni di inflazione elevata. Nel corso dei primi nove mesi del 2024, le società di credito hanno cancellato debiti inadempienti per un valore di 46 miliardi di dollari, un aumento del 50% rispetto all’anno precedente e il più alto in 14 anni. Mentre le famiglie ad alto reddito stanno bene, il terzo inferiore dei consumatori statunitensi è esaurito finanziariamente, con un tasso di risparmio pari a zero. L’aumento delle insolvenze indica che le finanze personali dei consumatori sono sempre più tese, anche a causa dei costi di prestito elevati mantenuti dalla Federal Reserve. Nonostante le banche abbiano cancellato quasi 60 miliardi di dollari di debiti su carte di credito nell’ultimo anno, altri 37 miliardi rimangono in sospeso e in ritardo di almeno un mese.
_Stephen Gandel su Financial Times_
*Mosca boccia il piano Trump.* Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato che la Russia è pronta a terminare la moratoria sulla produzione di missili a medio e corto raggio, in risposta al ritiro degli Stati Uniti dall’accordo INF nel 2019. Lavrov ha inoltre respinto il piano di pace proposto dall’amministrazione Trump per l’Ucraina, definendolo insufficiente e sottolineando la ricerca di una pace duratura e sicura. Le tensioni tra USA e Russia sono aumentate a seguito di reciproche accuse di violazione dell’accordo INF, con gli USA che hanno accusato la Russia di sviluppare missili proibiti dall’accordo e la Russia che sostiene che gli USA abbiano piazzato sistemi antimissile in Europa capaci di essere convertiti in armi offensive. Nonostante le dichiarazioni di Lavrov, l’accordo INF rimane tecnicamente in vigore, sebbene sia stato sospeso da entrambe le parti.
_Fabrizio Dragosei su Corriere della Sera_
*Guerra fredda.* Nel 2023, la Russia ha annunciato la fine della moratoria sul Trattato INF, segnando un ritorno alla logica della Guerra Fredda e preparandosi a schierare missili contro l’Europa. Questa mossa segue il ritiro degli Stati Uniti dallo stesso trattato nel 2019 sotto l’amministrazione Trump, citando violazioni russe. L’invasione russa dell’Ucraina e la sospensione del Trattato New Start hanno ulteriormente aggravato le tensioni. La Russia accusa gli Stati Uniti e i loro alleati europei di provocare un’escalation, mentre aumenta la produzione di missili e testa nuovi sistemi balistici. La situazione attuale è incerta, con la Russia che potrebbe schierare missili su navi e sottomarini, aumentando i rischi per la sicurezza europea.
_Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera_
*Radar.* La British Army ha acquistato sistemi radar Taipan, sviluppati da Saab, che possono rilevare il fuoco nemico da una distanza di 60 miglia e fornire informazioni per consentire alle truppe britanniche di rispondere al fuoco. Utilizzando tattiche di “shoot and scoot”, l’artiglieria autopropulsa britannica, come i pezzi di artiglieria Archer, si sposta in meno di 20 secondi dopo aver sparato per evitare il fuoco nemico. Un funzionario dell’esercito ha sottolineato l’importanza di tali sistemi, facendo un paragone con le tattiche usate nella guerra in Ucraina e nella Prima Guerra Mondiale. Il sistema Taipan, che sarà operativo per i prossimi tre decenni, è altamente automatizzato e difficile da rilevare grazie a una ridotta firma di guerra elettronica. Durante esercitazioni Nato nell’Artico, l’esercito britannico ha messo in pratica le tattiche di “shoot and scoot” con i nuovi howitzer Archer, evidenziando l’evoluzione della guerra a lungo raggio e l’importanza della mobilità per evitare il fuoco di rappresaglia.
_Larisa Brown su Times_
*Finlandia.* La Finlandia ha dimostrato come affrontare il sabotaggio russo, che mira a colpire i cavi sottomarini e le condutture essenziali per la connettività e l’energia del Regno Unito e di altri stati insulari. Le attività sospette di navi e sottomarini russi, come la Yantar, vicino a siti sensibili nel Mare d’Irlanda, hanno allarmato il governo britannico. Gli attacchi nel Mar Baltico, attribuiti alla Russia, hanno danneggiato cavi e condutture, causando milioni di danni e mesi di riparazioni, ma hanno avuto un impatto limitato grazie a sistemi di backup. La risposta della Finlandia, che ha sequestrato una petroliera russa per vandalismo aggravato e spionaggio elettronico, evidenzia la necessità di una risposta collettiva e decisa. La NATO sta rafforzando le sue iniziative nel Mar Baltico e discute gli attacchi, mentre il Regno Unito ha acquistato due navi per monitorare il fondale marino, sebbene con ritardi e problemi operativi
_Edward Lucas su Times_
*25 anni da Zar.* Vladimir Putin è salito al potere il 31 dicembre 1999, quando Boris Eltsin si dimise improvvisamente, lasciando la Russia nelle sue mani. Inizialmente, Putin appariva come un leader razionale e riformatore, ma nel corso di 25 anni la sua governance si è trasformata in una dittatura autocratica e bellicista. La sua popolarità si è consolidata attraverso un nazionalismo e una nostalgia stalinista, mentre la sua politica interna ed esterna è stata segnata da guerre, come quelle in Cecenia e Georgia, e da azioni contro dissidenti e oligarchi ribelli. La promessa di democrazia e libertà di espressione si è trasformata in un regime che reprime l’opposizione e che ha portato alla guerra totale in Ucraina nel 2022, isolando sempre più la Russia dal contesto internazionale
_Anna Zafesova su Stampa_
*Lacrime da coccodrillo.* Vladimir Putin, dopo 25 anni al potere in Russia, ha raramente chiesto scusa, ma ha recentemente ammesso in una telefonata con il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, che l’incidente aereo del giorno di Natale, che ha causato 38 vittime, è avvenuto nello spazio aereo russo. Sebbene non abbia accettato la responsabilità russa, ha implicitamente riconosciuto che l’aereo potrebbe essere stato abbattuto dalle difese aeree russe, contrariamente alle prime negazioni russe che attribuivano l’incidente a uno stormo di uccelli. L’Azerbaigian, un partner chiave nella vendita di gas russo all’Europa e alleato della Turchia, sta esigendo che la Russia si assuma la responsabilità. Nel frattempo, Putin mostra una facciata di ottimismo, nonostante le crescenti preoccupazioni occidentali per la campagna russa di sabotaggio e subversione, e si prepara a una posizione di forza nei futuri negoziati per un cessate il fuoco in Ucraina
_ su Times_
*Georgia.* La presidente uscente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha lasciato il palazzo presidenziale di Tbilisi, portando con sé la bandiera e la fiducia del popolo, rifiutando di riconoscere la legittimità delle elezioni parlamentari e la nomina del suo successore. Zourabichvili, un europeista, non ha accettato i risultati delle elezioni contestate e ha chiesto nuove elezioni, mentre il nuovo presidente Mikheil Kavelashvili è stato insediato in una cerimonia priva di ambasciatori stranieri e simboli europei. La Georgia è immersa in una grave crisi politica, con proteste contro il partito al potere, Sogno Georgiano, che ha interrotto i negoziati con l’UE e ha adottato leggi illiberali. Nonostante ciò, la maggioranza dei georgiani desidera l’integrazione nell’UE, e le opposizioni sperano nel collasso del partito al potere, potenzialmente con l’aiuto di sanzioni europee.
_Luna De Bartolo su Repubblica_
*Quinte colonne.* La Georgia si sta allontanando dall’Europa e avvicinando alla Russia, un cambiamento simboleggiato dall’elezione del nuovo Presidente georgiano Mikheil Kavelashvili e dall’influenza dell’oligarca Bidzina Ivanishvili. L’Unione Europea, al risveglio dalle festività, dovrà affrontare la sfida delle “quinte colonne” filorusse all’interno di alcuni Stati membri. La perdita di attrattiva dell’UE e la pressione russa stanno influenzando paesi come la Moldavia e la Serbia, mentre figure politiche filorusse guadagnano terreno anche all’interno dell’Unione. Putin sta rafforzando la sua influenza in Europa, con l’Ungheria e la Slovacchia come alleati, e potrebbe trovare supporto in una potenziale seconda amministrazione Trump, mentre l’Europa rischia di indebolirsi politicamente
_Stefano Stefanini su Stampa_
*Croazia.* Gli exit poll delle elezioni presidenziali in Croazia indicano una probabile vittoria al primo turno per il presidente uscente Zoran Milanovic, critico nei confronti di UE e NATO e sostenuto dai partiti di centrosinistra, con una percentuale del 51,5%. Questo risultato, se confermato, smentirebbe i sondaggi pre-elettorali che prevedevano un risultato sotto il 50% e quindi un possibile ballottaggio. Il principale avversario, Dragan Primorac dei conservatori, sarebbe fermo al 19,23%, mentre altri candidati minori si attestano sotto il 10% dei voti. L’affluenza alle urne è stata bassa, con solo il 36,1% dei 3,7 milioni di elettori che hanno votato fino alle 16:30, segnando un calo rispetto alle precedenti elezioni. –
_ su Stampa_
*Siria, quattro anni per votare.* Ahmad al Sharaa, noto come Abu Mohammad al Jolani, leader del nuovo esecutivo siriano, ha dichiarato che la formulazione della nuova costituzione e l’organizzazione delle elezioni potrebbero richiedere rispettivamente tre e quattro anni. Questo annuncio segnala una transizione più lunga del previsto, con Sharaa che intende mantenere un controllo saldo sul governo per evitare il caos. Nel frattempo, i Centri di Riconciliazione a Homs stanno avendo successo nel processo di pentimento e perdono per gli ex membri del regime di Assad. Nonostante le sfide, tra cui la gestione delle milizie curde e le pressioni internazionali, le violenze rimangono circoscritte e la situazione sembra sotto controllo, con un appello all’unità da parte di Sharaa e negoziati in corso per una Siria più inclusiva e pacificata.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Gaza.* Gli ospedali nella Striscia di Gaza continuano a essere bersaglio degli attacchi dell’esercito israeliano (IDF), con nuove incursioni che hanno provocato almeno sette morti. Le forze di difesa israeliane giustificano gli attacchi come azioni contro i terroristi di Hamas, accusando il gruppo di utilizzare infrastrutture civili per scopi militari. La situazione umanitaria a Gaza peggiora, con il settore sanitario vicino al collasso e un crescente numero di vittime e feriti. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato ricoverato per un’operazione alla prostata, mentre la tensione nella regione rimane alta, con immagini di distruzione e disperazione che circolano sui social media
_Giusi Fasano su Corriere della Sera_
*L’uomo della pace.* Jimmy Carter, il presidente degli Stati Uniti più longevo della storia, è deceduto all’età di 100 anni, lasciando un’eredità di pace ma anche il ricordo di una crisi politica. La sua presidenza è stata segnata dal successo degli accordi di Camp David del 1978, che hanno portato alla pace tra Israele ed Egitto, e dal disastro della crisi degli ostaggi a Teheran, che ha oscurato per anni i suoi successi diplomatici. Nonostante abbia ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2002, Carter ha cercato per tutta la vita di superare l’ombra dell’umiliazione legata alla crisi degli ostaggi. Dopo la presidenza, si è dedicato a promuovere i diritti civili e la democrazia nel mondo, diventando un instancabile attivista per le buone cause fino agli ultimi anni di vita.
_Paolo Garimberti su Repubblica_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Manovra.* La manovra fiscale italiana punta a ridurre il carico tributario delle imprese attraverso un maxi sconto Ires e la semplificazione del piano Transizione 5.0, incentivando la trasformazione digitale ed energetica. Le aziende che reinvestono gli utili e incrementano l’occupazione possono accedere a un’aliquota Ires ridotta al 20%. Le nuove norme favoriscono anche i riassetti societari e le operazioni straordinarie, cercando di allineare maggiormente i dati contabili e fiscali. Tuttavia, per beneficiare di questi incentivi, le imprese devono rispettare condizioni stringenti, come il non distribuire utili e il mantenere gli investimenti in Italia per un periodo definito. I consulenti aziendali giocano un ruolo chiave nel guidare le imprese attraverso le opportunità e le sfide poste dalla manovra e dalla riforma fiscale.
_Giovanni Parente su Sole 24 Ore_
*Pressione rottamazione.* Lega e Forza Italia stanno esercitando pressione per una nuova rottamazione delle cartelle fiscali, con l’obiettivo di finanziare la riduzione dell’IRPEF e l’implementazione della flat tax. La proposta prevede una maxi rottamazione in 120 rate per le cartelle notificate fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di pagare solo il capitale, escludendo interessi e sanzioni. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, esprime perplessità, sottolineando che una rottamazione non genererebbe gettito immediato e invita alla prudenza. Nonostante l’urgenza di Forza Italia di ottenere il taglio dell’IRPEF entro febbraio, i tempi per l’attuazione delle misure sembrano destinati ad allungarsi, con la necessità di reperire tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro per finanziare l’intervento.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_
*Allarme natalità.* Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato il problema del calo demografico in Italia, sottolineando che un paese che invecchia senza nuove nascite non ha futuro. La legge di Bilancio ha introdotto misure come la “Carta nuovi nati” o bonus bebè, che prevede un sostegno di 1.000 euro per i bambini nati o adottati dal 2025, con un ISEE fino a 40.000 euro. Tuttavia, i fondi stanziati potrebbero non essere sufficienti per coprire tutti i beneficiari stimati dall’ISTAT. Altre misure confermate includono l’Assegno unico e universale e il bonus asilo nido, mentre sono state introdotte novità come l’estensione del congedo parentale e il bonus mamme. Nonostante gli sforzi, alcune opposizioni criticano l’aumento del tetto per le detrazioni fiscali per le spese scolastiche nelle scuole paritarie, ritenendolo un insulto al principio di una scuola pubblica gratuita e accessibile.
_Anna Maria Angelone su Stampa_
*L’Iran vuole lo scambio.* Cecilia Sala, giornalista italiana, è detenuta in Iran senza accuse formali e potrebbe essere usata come moneta di scambio per la liberazione di Mohammad Abedini-Najafabadi, ingegnere iraniano esperto di droni arrestato in Italia. Il governo iraniano ha ammesso la detenzione senza accuse e il viceministro degli Esteri iraniano ha suggerito uno scambio tra i due detenuti. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che i tempi per la liberazione di Sala sono incerti data la delicatezza delle trattative. La situazione giuridica di Abedini è complicata dalla richiesta di estradizione degli Stati Uniti, e l’Italia sta considerando le opzioni legali per la sua possibile liberazione. Nel frattempo, la diplomazia e i contatti di intelligence tra Italia, Iran e USA sono in corso per risolvere la situazione.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*Usa: rilasciatela.* Il governo degli Stati Uniti insiste per il rilascio immediato e senza condizioni di Cecilia Sala, detenuta in Iran, e ribadisce che non ritirerà la richiesta di estradizione per Mohammad Abedini-Najafabadi, arrestato in Italia. Un funzionario americano suggerisce che l’Italia negozi un accordo prima dell’estradizione, citando il precedente di Artem Uss, un russo fuggito durante gli arresti domiciliari. Secondo il funzionario, l’Italia può giustificare un’azione di questo tipo come nell’interesse nazionale, e sottolinea l’importanza di agire rapidamente e in modo discreto nelle trattative con l’Iran. Infine, il funzionario statunitense riconosce che, nonostante gli sforzi internazionali per creare una deterrenza efficace contro la presa di ostaggi, il processo è lento e le democrazie devono essere flessibili nel trattare per il rilascio dei propri cittadini.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Estradizione.* La Corte di appello di Milano impiegherà almeno due mesi per decidere sull’estradizione di Mohammad Abedini Najafabadi, ma l’Iran richiede all’Italia segnali anticipati, come la concessione degli arresti domiciliari. Il ministro della giustizia italiano ha il potere di liberare Najafabadi immediatamente, secondo l’articolo 718 del codice di procedura penale. Questa opzione politica è stata utilizzata in precedenza, come nel caso del regista ucraino Yeven Eugene Lavrenchuk. Tuttavia, un passo indietro del ministero potrebbe influenzare i rapporti con gli Stati Uniti, che hanno espresso preoccupazioni per il rischio di fuga di Najafabadi e stanno formalizzando la richiesta di estradizione. L’avvocato di Najafabadi sostiene che non ci sono le condizioni per l’estradizione, citando il rischio di trattamenti inumani negli USA, e la decisione finale sull’estradizione spetterà al ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
_Giuliano Foschini su Repubblica_
*La Russa e la rissa.* Ignazio La Russa, presidente del Senato, commenta l’alterco avuto con Matteo Renzi in Aula, affermando di non essersi offeso per le battute sull’età e di aver previsto una rissa verbale, ma si aspettava qualcosa di più originale da Renzi. La Russa osserva che durante l’intervento di Renzi c’era disattenzione in Aula, un fatto che ha irritato l’ex premier. Nonostante le accuse di non essere super partes, La Russa ritiene di avere buoni rapporti con tutti i capigruppo e di gestire bene i lavori. Riguardo alla legge di Bilancio, riconosce che il Senato ha avuto poco spazio per agire e suggerisce un cambiamento nel bicameralismo. Infine, esprime il desiderio di pacificazione per gli anni di piombo, pur tenendolo in un cassetto a causa del contesto politico attuale.
_Fabrizio Caccia su Corriere della Sera_
*Rifaccio il Centro ma non lo guiderò io.* Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha espresso forti critiche nei confronti del presidente del Senato Ignazio La Russa, accusandolo di un uso “proprietario” delle istituzioni e di limitare il dibattito democratico. Renzi ha denunciato un attacco personale da parte della maggioranza di destra, in particolare delle sorelle Meloni, per aver criticato le loro nomine. Ha inoltre sottolineato la necessità di un centro cattolico, liberale e riformista per vincere le elezioni, affermando di voler contribuire alla sua costruzione ma non di volerne essere il leader. Infine, ha evidenziato le divisioni all’interno della sinistra e la mancanza di una visione chiara del Paese da parte dell’attuale governo, mentre ha invitato il M5S a scegliere una direzione chiara per il futuro del centrosinistra.
_Alessandro De Angelis su Stampa_
*Salvini e il Viminale.* Il dibattito politico italiano è attualmente incentrato sulla questione del rimpasto di tre sottosegretari, con Matteo Salvini che mira a riconquistare il Ministero dell’Interno. Tuttavia, Fratelli d’Italia e il suo capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, respingono l’idea di un rimpasto in assenza di presupposti validi. Salvini, dopo essere stato assolto nel processo Open Arms, è determinato a tornare al Viminale senza cercare contropartite, puntando a invertire il trend nei sondaggi con una politica di porti chiusi. Le opzioni per il rimpasto includono il possibile trasferimento di Matteo Piantedosi al vertice del Dis o la sua candidatura in Campania, ma entrambe le strade presentano ostacoli, tra cui l’opposizione di Forza Italia
_Pasquale Napolitano su Giornale_
*Sondaggi, sorride il Pd.* Il Partito Democratico (Pd) ha guadagnato 4 punti percentuali nell’ultimo anno, raggiungendo il 23,5% nelle intenzioni di voto, riducendo così il distacco da Fratelli d’Italia (FdI), che rimane stabile al 28,8%. Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha subito una perdita significativa, scendendo di 5 punti al 11,4%, mentre Forza Italia ha guadagnato due punti, attestandosi al 9,1%. La polarizzazione politica è aumentata, con i partiti fuori dalle due principali coalizioni che perdono terreno. Nonostante le difficoltà, la maggioranza di centrodestra mantiene un potenziale consenso elettorale del 48,1%, mentre il centrosinistra, inclusi i meno collaborativi M5S e Terzo polo, si trova al 47,8%.
_Stefano Baldolini su Repubblica_
*Messaggio di fine anno.* Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, si appresta a tenere il suo discorso di fine anno per il decimo anno consecutivo, seguendo una tradizione iniziata nel 1949 da Luigi Einaudi. Nel suo messaggio, previsto per le 20,30 di domani, Mattarella toccherà temi come la partecipazione alle scelte collettive, la giustizia, il lavoro, i diritti e l’astensionismo, e affronterà questioni come gli incidenti sul lavoro, i femminicidi e la situazione critica delle carceri italiane. Il discorso, che non si preannuncia come un appello ai soli addetti ai lavori, sarà diretto ai cittadini italiani, esortandoli a una maggiore partecipazione democratica e mettendo in guardia contro i pericoli di un potere economico e tecnologico non regolamentato.
_Ugo Magri su Stampa_
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