SICUREZZA
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06-11-2024 Elezioni Usa 2024, Trump è il 47esimo presidente degli Usa – Ansa.it [solo testo] [Translate]
Donald Trump è stato eletto come il 47esimo presidente degli Stati Uniti, secondo Fox News, diventando il primo a servire due mandati non consecutivi dopo Stephen Grover Cleveland nel tardo Ottocento e il presidente più anziano ad assumere l’incarico a 78 anni. La sua elezione rappresenta un’impresa senza precedenti, avendo superato due impeachment, processi legali, condanne penali e scandali, nonché il declino politico seguito all’assalto al Capitol, riconquistando il sostegno del suo partito
WRAPUP 20-Fox News projects Trump wins US presidency USA-ELECTION/ (WRAPUP 20, PIX, TV, GRAPHIC):WRAPUP 20-Fox News projects Trump wins US presidency (Updates with Fox projecting Trump win, paragraphs 1-3)*Trump gains among Hispanic and young voters, exit polls show*Economy a factor in former president’s support*Harris warns of threats to democracyBy Joseph Ax, Andrea Shalal, Jarrett Renshaw and Helen CosterPHILADELPHIA, Nov 5 (Reuters) – Fox News projected that Republican Donald Trump has won the U.S. presidency, defeating Democrat Kamala Harris and capping a stunning political comeback four years after he left the White House.Other media outlets have yet to call the race.In West Palm Beach, Florida, where Trump was expected to speak to his supporters at a convention center, the crowd cheered and chanted, “USA! USA! USA!” when Fox News declared him the winner.Trump has already won the swing states of North Carolina and Georgia and holds leads in several others, according to Edison Research.The former president was showing strength across broad swaths of the country, improving on his 2020 performance everywhere from rural areas to urban centers.Republicans won a U.S. Senate majority after flipping Democratic seats in West Virginia and Ohio. Neither party appeared to have an edge in the fight for control of the House of Representatives where Republicans currently hold a narrow majority.Trump went into Election Day with a 50-50 chance of reclaiming the White House, a remarkable turnaround from Jan. 6, 2021, when many pundits pronounced his political career to be over. That day, a mob of his supporters stormed Congress in a violent attempt to overturn the results of the 2020 election.Trump picked up more support from Hispanics, traditionally Democratic voters, and among lower-income households that have keenly felt the sting of price rises since the last presidential election in 2020, according to exit polls from Edison.Trump won 45% of Hispanic voters nationwide, trailing Harris with 53% but up 13 percentage points from 2020.About 31% of voters said the economy was their top issue, and they voted for Trump by a 79%-to-20% margin, according to exit polls. Some 45% of voters across the country said their family’s financial situation was worse off today than four years ago, and they favored Trump 80% to 17%.Global investors were increasingly pricing in a Trump win late on Tuesday. U.S. stock futures and the dollar pushed higher, while Treasury yields climbed and bitcoin rose – all flagged by analysts and investors as trades that favor a Trump victory.At Howard University, where a large watch party was being held for Harris, supporters were leaving in droves, anticipating that the vice president would not address the crowd on Tuesday night.Cedric Richmond, a co-chair of the Harris campaign, briefly addressed the crowd and said Harris would not speak. “We still have votes to count,” he said. “We still have states that haven’t been called yet.”TRUMP OUTPERFORMS 2020Trump was earning a bigger share of the vote than he did four years ago in nearly every corner of the country.By 12:30 a.m. ET, officials had nearly completed their count of ballots in more than 1,600 counties – about half the country – and Trump’s share was up about 2 percentage points compared to 2020, reflecting a broad if not especially deep shift in Americans’ support for the president they ousted four years ago.He improved his numbers in suburban counties, rural regions and even some large cities that are historically bastions of Democratic support; in high-income counties and low-income ones; and in places where unemployment was comparatively high and in places where it is now at record lows.Harris had banked on big margins among urban and suburban voters, but her support in those places was running well behind President Joe Biden’s in the 2020 election.Nearly three-quarters of voters said American democracy is under threat, according to the exit polls, underscoring the depth of polarization in a nation where divisions have only grown starker during a fierc
LEONARDO – AD&S
*Nato.* Il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha invitato a Bruxelles i principali rappresentanti dell’industria della difesa per colloqui sull’aumento della produzione di armi e munizioni, soprattutto alla luce dei progressi compiuti dall’esercito russo in Ucraina e della mancanza di equipaggiamento per i difensori ucraini. La NATO deve fare i conti con il fatto che le sue capacità produttive non riescono a tenere il passo con quelle della Russia o della Cina e che gli eserciti europei sono sotto equipaggiati rispetto agli Stati Uniti. Rutte sta spingendo per una maggiore prevedibilità e per ordini congiunti all’interno della NATO, al fine di motivare l’industria della difesa a investire in impianti di produzione. Nonostante l’aumento della spesa per la difesa in molti Paesi della NATO, spesso mancano i fondi per i nuovi equipaggiamenti e il sostegno all’Ucraina, il che porta a una limitata attività contrattuale nella produzione di difesa occidentale.
_Martin Murphy su Handelsblatt_
*Non basta il 2%.* Il Primo Ministro olandese Mark Rutte, ora Segretario Generale della NATO, discute la situazione critica in Ucraina, sottolineando la necessità di aumentare l’assistenza militare al paese, con la Germania che svolge un ruolo guida, avendo fornito attrezzature per un valore di 28 miliardi di euro. Rutte sostiene che non ci dovrebbero essere restrizioni sulle armi fornite e che il diritto all’autodifesa dell’Ucraina non si ferma al confine russo. Sottolinea l’importanza di un impegno collettivo e di aumentare la produzione di armamenti, citando la produzione russa e cinese come motivazioni per superare l’obiettivo del 2% del PIL in spesa per la difesa. Infine, Rutte riconosce la collaborazione tra Iran, Cina, Nordcorea e Russia come motivo di preoccupazione e difende l’impegno della Germania nel supportare l’Ucraina contro le critiche
_Moritz Koch su Handelsblatt_
*Effetto Trump.* Giorgia Meloni ha incontrato il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, in un momento cruciale, con la possibilità di un cambiamento globale dovuto al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. I due leader hanno discusso la necessità di rafforzare il pilastro europeo della NATO e di adattarsi alle nuove sfide di sicurezza, con l’obiettivo di una difesa europea più autonoma ma integrata nell’Alleanza. Tuttavia, permangono divergenze sul raggiungimento dell’obiettivo di spese militari al 2% del PIL, con Meloni che sottolinea l’importanza di considerare il contributo italiano in termini più ampi, includendo missioni internazionali e investimenti nella difesa. La situazione in Ucraina e le elezioni americane evidenziano la vulnerabilità dell’UE e la necessità di una maggiore autonomia strategica nel settore della difesa, un tema che sarà discusso anche al Consiglio europeo informale di Budapest
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Import-export.* Gli scambi commerciali tra Italia e Stati Uniti hanno raggiunto i 126 miliardi di dollari annui, con gli USA che rappresentano il principale mercato extra-europeo per l’Italia e sostengono oltre 440.000 posti di lavoro tra i due Paesi. L’Italia, membro della NATO, ospita circa 13.000 militari statunitensi e il NATO Defense College, con una spesa per la difesa al di sotto del 2% del PIL richiesto dagli USA. Le relazioni bilaterali potrebbero essere influenzate dalle elezioni americane. Sia se Trump ottiene effettivamente un allinearsi dei partner Nato sul 2% del Pil di spese militari, sia se un allentamento della Nato obbliga a rafforzare la difesa europea, gli analisti economici si aspettano comunque dalla sua vittoria un impatto positivo sulle aziende italiane del comparto difesa, tipo Leonardo.
_Maurizio Stefanini su Libero Quotidiano_
*Cooperazione.* La commissione Difesa al Senato italiano ha dato il proprio assenso a due nuovi programmi di cooperazione militare con imprese israeliane. Questo segue l’approvazione, avvenuta la settimana precedente, per l’acquisto di droni esplosivi Spike Firefly prodotti dalla Rafael israeliana. I nuovi accordi includono l’acquisto di droni kamikaze Hero-30 e la creazione di un centro di addestramento per elicotteri con tecnologie fornite da Elbit Systems, azienda nota per la produzione dei droni Hermes utilizzati in operazioni su Gaza. Queste decisioni sono state criticate e respinte dai capigruppo del movimento M55, che hanno espresso un voto contrario
_su Il Fatto Quotidiano_
*Accordo.* La compagnia di leasing di elicotteri GDHF ha firmato un accordo quadro per l’acquisto di 10 elicotteri Leonardo AW189, destinati al settore petrolifero e del gas offshore, con consegne previste tra il 2027 e il 2029. L’accordo, annunciato durante il primo giorno dello European Rotors trade show ad Amsterdam, porterà la flotta di AW189 di GDHF a 13 unità. Fondata ad aprile di quest’anno e con sede a Dublino, GDHF ha già un significativo portafoglio ordini, inclusi 50 Airbus H160 e 20 Airbus H175 ereditati dalla società madre GDAT. Il CEO di GDHF, Michael York, ha dichiarato che nonostante la recente fondazione, l’azienda ha già consegnato nove elicotteri e prevede di aggiungerne altri 10-12 nei prossimi 12 mesi, puntando a soddisfare la domanda del mercato con nuove tecnologie. Leonardo ha consegnato oltre 90 AW189 a livello globale, con ulteriori 45 ordinati, e più di 50 di questi sono impiegati nel settore offshore.
_su VERTICALMAG.COM_
*Accordo.* Leonardo ha firmato un accordo quadro con la società di leasing Gdhf per la fornitura di 10 elicotteri AW189, destinati al trasporto offshore per l’industria energetica. Le consegne degli elicotteri usati sono previste tra il 2027 e il 2029. Michael York, amministratore delegato di Gdhf, ha evidenziato che l’azienda ha già acquisito 13 elicotteri da Leonardo dall’inizio della loro collaborazione. Questo nuovo accordo permetterà a Gdhf di espandere la propria flotta e di migliorare il supporto offerto ai clienti in tutto il mondo.
_su Libero Quotidiano_
*Teseo Mk2.* Il nuovo missile Teseo Mk2/E, sviluppato da Mbda nello stabilimento della Spezia, ha superato con successo il suo primo lancio il 14 ottobre, dimostrando prestazioni avanzate e prontezza per essere installato sulle navi della Marina Militare italiana, inclusi pattugliatori, cacciatorpedinieri e fregate. Il missile integra tecnologie innovative come il controllo di volo via data link satellitare e capacità di colpire bersagli marini e terrestri a lungo raggio, migliorando la sicurezza degli equipaggi e supportando attacchi in profondità. Sviluppato in collaborazione con la Marina Militare, il Teseo Mk2/E è anche pronto per il mercato internazionale, rappresentando un nuovo standard negli armamenti antinave. La tecnologia Aesa incorporata permetterà all’Italia di partecipare al programma Fc-Asw con Francia e Regno Unito, rafforzando le competenze nazionali nel settore dell’attacco di profondità.
_Daniele Izzo su Secolo XIX La Spezia_
*Sciopero finito.* I lavoratori della Boeing hanno posto fine a uno sciopero di sette settimane accettando un nuovo contratto che prevede un aumento salariale del 38% su quattro anni e un bonus di 12mila dollari, dopo aver inizialmente chiesto un aumento del 140%. Lo sciopero ha avuto un impatto significativo sulla produzione e sulla finanza dell’azienda, con una perdita stimata di 100 milioni di dollari al giorno e una raccolta di fondi da 21 miliardi di dollari per evitare il declassamento del rating. La ripresa della produzione richiederà settimane, mentre Moody’s prevede che Boeing brucerà circa 5 miliardi di dollari di liquidità nel 2025. Impatto positivo anche per Leonardo che ha commesse importanti con Boeing (+3,70%).
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Aumento del 38%.* I lavoratori della Boeing hanno accettato un aumento salariale del 38% per i prossimi quattro anni, ponendo fine a uno sciopero che ha durato quasi otto settimane e costato all’azienda circa 50 milioni di dollari al giorno. La votazione a favore della fine dello sciopero è stata del 59%, con un costo stimato per Boeing di circa 1,1 miliardi di dollari in salari aggiuntivi, più 526 milioni di dollari in bonus. Il nuovo contratto non ripristina le pensioni tradizionali ma reintroduce un bonus di performance e prevede un bonus di ratifica di 12.000 dollari per i membri. Inoltre, garantisce che il prossimo aereo lanciato da Boeing sarà costruito nello stato di Washington. Boeing ora deve affrontare la sfida di ripristinare i tassi di produzione ai livelli precedenti allo sciopero, mentre cerca di recuperare da una serie di problemi recenti, inclusa una perdita di 6 miliardi di dollari nel terzo trimestre
_Claire Bishey su Financial Times_
*Droni subacquei.* Fincantieri ha stretto un accordo con il gruppo emiratino Edge per formare una joint venture, detenendo il 49% della partnership, con l’obiettivo di creare una piattaforma globale nel settore della cantieristica navale. La joint venture, con sede ad Abu Dhabi e denominata Maestral, si concentrerà sullo sviluppo di sottomarini e droni subacquei, inserendosi in un mercato del valore di 30 miliardi di dollari. L’azienda italiana, già leader nella costruzione navale e fornitore per marine militari, segue la strategia del CEO Pierroberto Folgiero di espandersi in mercati regionali con alta domanda; l’accordo permette a Edge di entrare nel comparto subacqueo dove Fincantieri sta costruendo il polo industriale dell’underwater attorno a Remazel e all’ex Wass.
_Andrea Deugeni su Mf_
*Fincantieri attende.* L’economia tedesca, colpita dalla crisi dell’auto e dalla recessione, si orienta verso un maggiore dirigismo, con il governo che interviene per mantenere in mani nazionali settori strategici come la cantieristica navale, esemplificato dalla decisione di proteggere Thyssen-Krupp Marine Systems. Fincantieri, azienda italiana leader nella costruzione navale, osserva con interesse la situazione, pronta a collaborare con Thyssenkrupp Marine Systems, con cui ha già un rapporto commerciale ventennale. Nel frattempo, Fincantieri ha siglato un memorandum con il conglomerato della difesa Edge degli Emirati Arabi Uniti per la costruzione di sistemi subacquei, rafforzando la sua posizione nel mercato della difesa, che vede una crescente spesa mondiale. Inoltre, Fincantieri esplora l’uso dell’energia nucleare pulita per le grandi navi attraverso una partnership con la startup Newcleo, puntando su tecnologie innovative per il futuro del settore navale.
_Piercarlo Fiumanò su Piccolo_
*Mini reattori.* Enel e Ansaldo stanno collaborando per valutare l’introduzione di mini reattori nucleari avanzati di terza generazione (SMR) in Italia, attraverso una newco che studierà la fattibilità di tale tecnologia. La nuova società, con Enel come azionista di maggioranza, Ansaldo con una quota di minoranza e una piccola partecipazione di Leonardo, esplorerà la possibilità di sviluppare una filiera produttiva nazionale. Questi reattori sono considerati più sicuri, meno costosi e in grado di fornire energia elettrica a prezzi competitivi. L’interesse per gli SMR non è limitato all’Italia, con diversi progetti in sviluppo a livello globale. Enel punta alla decarbonizzazione e vede il nucleare come complementare alle rinnovabili, con potenziali clienti tra le imprese energivore e i data center.
_Laura Serafini su Sole 24 Ore_
*Progetto digitale.* Edihamo, l’European Digital Innovation Hub Abruzzo e Molise, è stato lanciato per promuovere la digitalizzazione e la competitività delle imprese nelle regioni di Abruzzo e Molise. Il progetto, finanziato con 4,5 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, offre servizi di formazione digitale, accesso a risorse di Test Before Invest, ricerca di finanziamenti e sviluppo di competenze in linea con Industria 5.0. La presentazione si è tenuta presso il Centro spaziale Piero Fanti di Telespazio, con la partecipazione di partner del progetto, rappresentanti istituzionali e leader industriali, per favorire sinergie e discutere il futuro della digitalizzazione industriale. L’evento ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità per creare un ecosistema digitale resiliente nelle due regioni.
_su Centro_
*Contratto.* Officina Stellare ha ottenuto un contratto del valore di circa 1,4 milioni di euro da un’importante azienda internazionale operante nel settore della difesa e dell’intelligence aerospaziale della regione EMEA. L’ordine riguarda la produzione di un payload ottico multispettrale destinato all’installazione su un satellite per l’osservazione della Terra. La consegna del progetto è attesa per il primo semestre del 2026.
_su Sole 24 Ore_
*Stati gnerali.* Gli Stati Generali della Cultura, organizzati dal Sole 24 Ore e Radio 24 in collaborazione con enti locali e universitari, si sono conclusi a Torino, mettendo in luce l’importanza della cultura e dell’innovazione per un nuovo Rinascimento. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato il valore strategico del settore culturale, che vale 104 miliardi e comprende oltre 280mila imprese, sottolineando come la cultura sia un motore di benefici anche per le aziende. Gli assessori alla Cultura di Milano e Torino hanno discusso di federalismo culturale e collaborazioni tra città. L’evento ha anche esplorato il ruolo della cultura nella rigenerazione urbana e nel mercato editoriale, con un focus sui giovani lettori e l’importanza di non perdere l’interesse per la lettura
_Filomena Greco su Sole 24 Ore_
*Rifiuti mappati.* Ucronia è una nuova mappa digitale dei rifiuti presentata alla Smart City Expo di Barcellona, che permette di monitorare in tempo reale le attività di igiene urbana di Roma. Questo sistema è collegato con la polizia e utilizza dati costanti per guidare l’azienda Ama nelle operazioni di pulizia e gestione dei rifiuti. Il progetto include anche l’installazione di cassonetti intelligenti e telecamere capaci di rilevare movimenti sospetti, contribuendo alla sicurezza urbana, soprattutto in vista del Giubileo. Sempre in diretta, arriveranno le informazioni dalle telecamere intelligenti di Leonardo, capaci di inviare degli alert in caso di movimenti sospetti.
_su Repubblica Roma_
*Mappa digitale.* Ama, l’azienda municipalizzata dei rifiuti di Roma, ha lanciato una nuova mappa digitale della città, presentata al Smart City World Congress a Barcellona. Il progetto “Ucronia” mira a digitalizzare i servizi di pulizia e raccolta rifiuti, permettendo una programmazione più efficiente degli interventi in base alla densità di traffico e presenza umana. Quattro algoritmi diversi saranno utilizzati per analizzare zone specifiche della città, con una Control Room che monitorerà le operazioni in tempo reale. Inoltre, è stata presentata “Julia”, un’app che fornisce informazioni ai pellegrini in arrivo per l’Anno Santo e ai turisti, evitando siti clickbait. Infine, il progetto Smart Police Support prevede un sistema di monitoraggio con 15mila telecamere per la sicurezza, in vista del Giubileo del 2025.
_su Messaggero Cronaca di Roma_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Crescita.* Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, sottolinea l’importanza del rilancio degli investimenti per la crescita economica e lavora con il Governo per sostenere tale crescita. Orsini evidenzia la necessità di misure ad hoc per incentivare gli investimenti, come la riduzione dell’Ires dal 24% al 19% per le aziende che reinvestono i profitti in tecnologia e formazione. Confindustria propone anche di semplificare la Transizione 5.0 e potenziare i contratti di sviluppo. Orsini critica la fermata degli investimenti che ha portato a un calo della produzione industriale e sottolinea l’urgenza di affrontare il problema dei costi energetici e di estendere i termini del Pnrr per realizzare gli investimenti necessari per la crescita del Paese.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Diplomazia culturale.* Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a margine del vertice di Matera, ha sottolineato l’importanza della diplomazia culturale e delle iniziative promosse dagli Istituti Italiani di Cultura nel mondo, che non solo diffondono la cultura italiana ma sostengono anche l’economia nazionale. Tajani ha evidenziato il ruolo della cultura e del turismo come motori di crescita, con un valore di 300 miliardi di euro e 1,5 milioni di posti di lavoro. Ha inoltre discusso le strategie per promuovere aree italiane meno note a livello internazionale e per gestire il fenomeno dell’overtourism. Infine, ha accennato all’imminente Expo 2025 di Osaka, dove l’Italia presenterà il meglio della sua innovazione e tecnologia, simboleggiato dalla presenza dell’Atlante Farnese, e ha ribadito il sostegno alla diffusione della lingua e cultura italiane nel mondo
_Nicola Barone su Sole 24 Ore_
*Concordato.* Il governo italiano ha incassato 1,3 miliardi di euro dal concordato fiscale con i lavoratori autonomi e sta considerando di riaprire i termini per aderire al patto, estendendoli fino a dicembre. Tuttavia, la manovra di bilancio è sotto esame critico da parte di Bankitalia e dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb) per le sue previsioni di crescita e l’insufficiente finanziamento alla sanità. L’incontro tra la premier Giorgia Meloni e i sindacati è stato rinviato a causa di un’imprevista indisposizione della premier, mentre le tensioni con i sindacati rimangono alte. La manovra, che si avvia al dibattito parlamentare, potrebbe subire miglioramenti, con particolare attenzione alle partite IVA, alla flat tax e agli incentivi alle imprese, mentre il sistema sanitario nazionale affronta una crisi evidenziata dall’aumento degli italiani che rinunciano alle cure
_Mario Sensini su Corriere della Sera_
*Manovra.* La manovra economica del governo italiano è sotto il fuoco delle critiche da parte di istituzioni come Bankitalia, la Corte dei Conti e l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che esprimono scetticismo riguardo alle previsioni di crescita del PIL e ai finanziamenti per la sanità, ritenuti insufficienti rispetto all’aumento della spesa. Durante le audizioni parlamentari, è emerso che i fondi per la sanità cresceranno meno della spesa prevista, con il rischio di un aumento dei disavanzi nei servizi sanitari regionali. Inoltre, le misure fiscali proposte sono state criticate per la loro complessità e mancanza di trasparenza, con possibili effetti negativi sull’equità del prelievo fiscale. Le opposizioni politiche hanno rafforzato le loro critiche alla manovra, considerandola errata e priva di una visione di sviluppo futuro
_Paolo Baroni su Stampa_
*Credito d’imposta.* L’industria manifatturiera italiana sta affrontando una crisi, con l’utilizzo degli impianti a ottobre ai minimi dal 2014, esclusi i periodi del Covid. I crediti d’imposta generati dagli incentivi per gli investimenti delle imprese hanno superato notevolmente le previsioni, con un costo di 19,3 miliardi di euro rispetto ai 16,6 miliardi previsti per il quadriennio 2021-2024. In particolare, gli incentivi di Formazione 4.0 hanno avuto un costo sei volte superiore alle aspettative. Mentre Transizione 5.0 non ha ancora prodotto risultati, con nessun credito d’imposta utilizzato fino a settembre, il totale degli incentivi fiscali per le imprese è costato 33,5 miliardi negli ultimi quattro anni, 4,6 miliardi in più del previsto. Questi dati sollevano interrogativi sull’efficacia dello sforzo pubblico in un contesto di manifattura in difficoltà.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*AAA addetti cercasi.* L’indagine di Federmeccanica rivela che il 69% delle aziende meccaniche fatica a trovare personale qualificato, con il 48% che segnala difficoltà nel reperire profili con competenze tecniche di base e il 27% per quelli tecnologici avanzati e digitali. La carenza di forza lavoro qualificata è una delle principali preoccupazioni per gli imprenditori, superata solo da questioni legate a materie prime ed energia e al cambiamento dello scenario macroeconomico. Il settore meccanico impiega 1,46 milioni di lavoratori, con una prevalenza di contratti a tempo indeterminato. Federmeccanica promuove iniziative come l’orientamento scolastico e la formazione continua per colmare il divario di competenze, sottolineando l’importanza di consolidare gli ITS e l’integrazione con le università
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore Lavoro 24_
*Investimenti.* Confindustria ha espresso un giudizio positivo ma ritiene che il disegno di legge ambientale debba essere potenziato per stimolare gli investimenti e ridurre gli oneri ingiustificati per le imprese. Durante l’audizione in Commissione Ambiente del Senato, ha sottolineato la necessità di accelerare le procedure autorizzative e di adottare misure per l’espansione delle fonti rinnovabili e la riduzione dei costi energetici. Confindustria propone una riforma del mercato elettrico italiano e suggerisce modifiche specifiche al testo legislativo, tra cui l’accelerazione delle autorizzazioni per progetti di grande scala e l’auto-produzione industriale. Inoltre, ha evidenziato alcune criticità normative da risolvere, come la tracciabilità dei rifiuti e le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, per migliorare la competitività delle imprese italiane.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Rally.* Durante la giornata elettorale americana, i mercati azionari di Wall Street hanno registrato un rialzo, con l’indice S&P 500, il Nasdaq e il Russell 2000 che hanno tutti segnato incrementi. Nonostante l’incertezza politica, l’indice della volatilità Vix, noto anche come indice della paura, è rimasto sopra i 20 punti, superiore alla sua media storica di 12-13 punti, un fenomeno comune nelle settimane precedenti le elezioni presidenziali. In passato, il Vix ha mostrato una tendenza a diminuire dopo le elezioni, a meno che non ci fossero recessioni o contestazioni legali sul risultato elettorale. Le azioni di Palantir sono cresciute del 22% dopo un aumento delle previsioni di fatturato, mentre Apollo Global Management ha visto un incremento del 16% nel patrimonio gestito, raggiungendo i 733 miliardi di dollari.
_Vito Lops su Sole 24 Ore_
*Alleati contro le truffe.* La Consob collabora con Google e potenzialmente anche con Meta per combattere le truffe finanziarie online, mirando a proteggere i risparmiatori da pubblicità ingannevoli e siti truffa. Questa partnership è stata annunciata durante un convegno sulla tutela del risparmio ai tempi dei social, organizzato da Consob e l’Università La Sapienza. Google ha implementato un sistema di verifica che permette solo agli inserzionisti accreditati presso autorità regolatorie come Consob di fare pubblicità di contenuti finanziari. Nel 2022, Google ha bloccato 198 milioni di tentativi di truffe finanziarie, mentre Meta sta lavorando per bloccare account falsi e collabora con il sistema bancario britannico per migliorare l’AI nella rilevazione delle frodi, un’esperienza che si spera di estendere anche in Italia.
_su Sole 24 Ore_
*Intesa a rischio.* Il Ministero dell’Economia italiano e Lufthansa hanno sei giorni per risolvere una disputa riguardante l’accordo per Ita Airways, con divergenze sul prezzo da pagare per la seconda tranche di azioni. La lite è scaturita da una richiesta di sconto da parte di Lufthansa, che l’Italia ritiene un tentativo di modificare un accordo già firmato. Gli investimenti fatti da Ita, inclusi nuovi aerei, sono stati concordati con i tedeschi, e l’Italia sostiene che la compagnia vale più ora che nel 2023. Il governo italiano, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in prima linea, si rifiuta di svendere la compagnia e cerca di difendere gli accordi e gli interessi nazionali. Nel frattempo, si valutano alternative all’accordo con Lufthansa, inclusa la possibilità di mantenere Ita al 100% pubblica o di cercare un altro partner industriale o finanziario
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_
*L’Ue: Rispettate i patti.* La Commissione europea segue con attenzione la trattativa sulla privatizzazione di Ita Airways, con la vendita a Lufthansa come parte del piano, ma non come condizione imposta dall’UE. Se l’accordo con Lufthansa non andasse in porto, ci sono alternative come Air France-KLM o MSC Crociere, ma gli analisti sostengono che Ita non può sopravvivere da sola e deve allearsi con un partner. Antonio Bordoni, esperto di gestione delle compagnie aeree, esclude che Ita possa replicare il modello di Aegean Airlines, a causa delle interferenze politiche passate con Alitalia. Gregory Alegi, un altro analista, ritiene che Ita non possa sopravvivere autonomamente e che ulteriori aiuti di Stato non sarebbero autorizzati dall’UE se l’operazione con Lufthansa fallisse per colpa dell’Italia
_Luigi Grassia su Stampa_
*Auto elettrica.* Entro il 2040, i veicoli elettrici rappresenteranno il 70% delle vendite automobilistiche globali, con l’Europa che potrebbe raggiungere una quota di adozione del 99%. Il report di Roland Berger “Automotive Outlook 2040” evidenzia che l’Occidente rischia di perdere rilevanza di fronte alla Cina, che già domina il mercato e potrebbe controllare il 33% delle vendite globali entro il 2040. Per competere, i produttori occidentali devono adottare cinque priorità strategiche: localizzazione intelligente, business digitali, partnership strategiche, veicoli definiti dal software e esternalizzazione della produzione. Questi cambiamenti richiedono una trasformazione tecnologica e organizzativa per mantenere la competitività e sfruttare le opportunità del mercato elettrico in evoluzione.
_Alberto Annichiarico su Sole 24 Ore_
*Dazi ai cinesi.* Il governo cinese ha ordinato ai principali produttori di automobili del paese, come Dongfeng Motor, di congelare gli investimenti nei paesi che supportano i nuovi dazi europei sulle auto elettriche cinesi, tra cui l’Italia. Questa mossa è una reazione alla partecipazione dell’Italia nella decisione dell’UE, nonostante le pressioni contrarie della Cina e le richieste di cooperazione nei settori digitali e delle telecomunicazioni. L’ambizione cinese di aggirare i dazi europei assemblando auto elettriche in Europa potrebbe essere ostacolata dalla Commissione europea, che può limitare i veicoli anche se prodotti nell’UE, se dimostra che la casa madre riceve eccessivi sussidi. Nonostante i dazi europei sull’auto cinese possano arrivare fino al 45,3%, l’Europa rimane uno dei mercati più aperti rispetto a Canada e Stati Uniti, dove i dazi hanno raggiunto il 100%
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Effetto domino.* La crisi del settore automobilistico tedesco, innescata dai problemi di Volkswagen, si sta estendendo all’indotto, con il fornitore Schaeffler che annuncia il taglio di 4.700 posti di lavoro e la chiusura di due fabbriche in Europa. Anche Michelin in Francia chiuderà due stabilimenti, impattando 1.254 lavoratori, come parte di un piano di riorganizzazione dovuto alla calo della domanda e alla concorrenza dei produttori asiatici. In Italia, c’è preoccupazione per la possibile chiusura dello stabilimento Schaeffler di Momo, nel Novarese. Audi, marchio di punta di Volkswagen, ha subito un calo degli utili del 91%, mentre si discute a livello europeo su come gestire le multe per le emissioni di CO2 e la transizione verso l’elettrico, con proposte di creare un fondo europeo per sostenere il settore
_Diego Longhin su Repubblica_
*Ferrari al top.* Ferrari ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con un utile netto di 375 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente, e ricavi in crescita del 7% a 1,644 miliardi di euro. Nonostante i risultati positivi, le consegne di auto sono diminuite del 2% e la società non ha rivisto al rialzo le stime per il 2024, causando una caduta del titolo in Borsa del 7%. L’AD Vigna ha espresso soddisfazione per l’andamento aziendale, sottolineando l’importanza degli ordini e dell’innovazione, come la nuova supercar F80 e l’attenzione all’elettrificazione. Il calo delle consegne è stato attribuito principalmente al mercato cinese, dove Ferrari mantiene una strategia di prezzi elevati e un approccio prudente per preservare l’esclusività del marchio.
_Claudia Luise su Stampa_
*Licenziamenti.* La Francia affronta una crisi economica con due grandi aziende, Michelin e Auchan, che annunciano licenziamenti e chiusure. Michelin chiuderà due fabbriche entro il 2026, interessando 1.254 lavoratori, a causa della concorrenza asiatica e dei costi di produzione europei, che sono il doppio rispetto alla Cina. Auchan taglierà 2.389 posti di lavoro e chiuderà tre ipermercati e tre magazzini di consegna, segnando un duro colpo per l’immagine del suo fondatore Gérard Mulliez. Queste difficoltà industriali rappresentano una sfida per la politica di re-industrializzazione promossa dal presidente Macron, che si oppone alle delocalizzazioni e sostiene il “made in France”.
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_
*Un miliardo.* Acciaierie d’Italia Holding, ex Ilva, è stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Milano a causa di un debito di quasi un miliardo di euro, con uno stato di insolvenza attuale e irreversibile. Il tribunale ha fissato per il 15 marzo 2025 un incontro per esaminare le posizioni dei creditori, ma questa situazione non influisce sulla vendita degli impianti in amministrazione straordinaria. La gestione unitaria dell’insolvenza è considerata opportuna per facilitare gli obiettivi della procedura, dato che la holding è il centro decisionale del gruppo. La rottura tra ArcelorMittal e Invitalia ha portato alla situazione attuale, con il tribunale che ha ritenuto insufficienti gli attivi per coprire le passività. Ora i creditori della holding sono invitati a farsi avanti, mentre una parte dei creditori di Acciaierie d’Italia Spa è già stata liquidata da Sace
_Domenico Palmiotti su Sole 24 Ore_
*Costruttivo.* Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crt, descrive i rapporti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) come una fase di “dialettica costruttiva”, dopo aver risposto a prescrizioni ministeriali. La Fondazione mira a riaffermare il proprio ruolo di socio stabile in Generali e F2i e supportare la crescita internazionale di UniCredit e Mundys. Nonostante le indagini in corso su alcuni membri, Poggi sottolinea che non vi è stata richiesta di verifica del requisito della correttezza da parte del Mef e che la reputazione della Fondazione non è stata macchiata. La Fondazione ha approvato un piano programmatico da 134 milioni di euro, con 60 milioni destinati a nuovi progetti incentrati sull’intelligenza artificiale, la transizione green, l’istruzione e il supporto agli enti locali nella sostenibilità ambientale.
_Laura Galvagni su Sole 24 Ore_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*L’America decide.* Milioni di americani hanno votato per scegliere tra la vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump come prossimo leader degli Stati Uniti, in una delle elezioni presidenziali più combattute e significative della storia recente. La campagna elettorale si è conclusa tra alta tensione e momenti drammatici, inclusi due tentativi di assassinio su Trump e Harris che ha sostituito Biden come candidato democratico. Entrambi i candidati si sono detti fiduciosi di vincere, ma i sondaggi indicano un risultato estremamente incerto. Una vittoria di Trump potrebbe portare a politiche di ritorsione interna, tagli fiscali e una dura politica sull’immigrazione, mentre una vittoria di Harris segnerebbe la continuità con l’amministrazione Biden e l’elezione della prima presidente donna nella storia degli USA. Trump ha sollevato, senza prove, il timore di frodi elettorali, mentre in Georgia sono state segnalate minacce russe ai seggi elettorali
_Alex Rogers su Financial Times_
*In fila.* Gli Stati Uniti hanno assistito a un’elezione presidenziale storicamente tesa, con la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump in una corsa estremamente serrata. La grande affluenza di votanti e l’alto numero di voti anticipati, che ammontano a 82 milioni, potrebbero prolungare il processo di conteggio, specialmente negli Stati in bilico. Queste elezioni sono state particolarmente insolite a causa del ritiro del candidato democratico Joe Biden e di tentativi di attentato contro Trump. Entrambi i candidati hanno espresso fiducia nella loro vittoria e hanno sottolineato l’importanza della partecipazione elettorale, con Harris che potrebbe diventare la prima presidente donna degli Stati Uniti
_Luca Veronese su Sole 24 Ore_
*Sette Stati.* La corsa per la Casa Bianca è un duello serrato tra Kamala Harris e Donald Trump, con gli Stati in bilico come Pennsylvania e North Carolina che potrebbero risultare decisivi. Trump, che ha già ottenuto 101 Grandi elettori da Stati repubblicani, avverte contro possibili brogli e si dichiara ottimista, mentre Harris, con 71 Grandi elettori da Stati democratici, incoraggia gli elettori a rimanere in coda ai seggi. I sondaggi mostrano un’America divisa, con il 43% degli elettori scontenti della presidenza Biden e l’economia come tema prioritario per il 40% degli elettori in Georgia. Entrambi i candidati hanno percorsi possibili per raggiungere i 270 Grandi elettori necessari, con Trump che sembra avere più strade aperte e Harris che deve puntare sui tre Stati del Nord industriale. L’affluenza alle urne potrebbe essere record, favorendo i democratici, specialmente nelle aree con folte minoranze etniche
_Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera_
*Musk.* Durante le elezioni presidenziali, Donald Trump e la sua campagna hanno mostrato grande fiducia, sostenendo di poter ripetere il successo del 2016 contro Joe Biden, nonostante le controversie e le divisioni del suo mandato precedente. Trump ha messo in evidenza temi come l’immigrazione, l’economia e le guerre culturali, promettendo politiche isolazioniste e un rapido ritiro dalle guerre all’estero. Nonostante le sue numerose controversie personali e legali, Trump ha votato in Florida, sfruttando una legge che gli permette di farlo nonostante una condanna penale. Ha denunciato brogli elettorali senza fornire prove concrete e ha evitato di prendere posizioni chiare su una possibile dichiarazione di vittoria anticipata o su come avrebbe reagito in caso di sconfitta, rifiutando di chiedere ai suoi sostenitori di evitare violenze.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
*X e i messaggi.* Gruppi di destra e miliziani, sostenuti da Donald Trump, hanno utilizzato Telegram per scambiarsi informazioni su come presidiare i seggi e intimidire gli elettori durante le elezioni negli Stati Uniti. Elon Musk, sostenitore di Trump, ha diffuso contenuti che richiamano all’ideologia QAnon per mettere in dubbio la regolarità del voto. I messaggi di odio e teorie complottiste su Telegram sono aumentati del 320% nell’ultimo mese, con inviti a prepararsi alla violenza. Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato per diffusione di materiale illegale, ma la piattaforma è cresciuta in influenza, con contenuti cospirazionisti e suprematisti che circolano liberamente
_Massimo Basile su Repubblica_
*Goodbye Joe.* Joe Biden, presidente uscente degli Stati Uniti, ha avuto una carriera politica segnata da trionfi e sconfitte notevoli, culminata con un’agenda economica senza precedenti dai tempi di Roosevelt. La sua decisione di nominare Kamala Harris come vicepresidente ha avuto un impatto storico, ma la sua eredità è messa in discussione a causa di problemi come l’inflazione e l’immigrazione. Nonostante le critiche, Biden ha introdotto riforme economiche significative, come l’American Rescue Plan e l’Infrastructure Act, che hanno stimolato crescita e occupazione. Tuttavia, la percezione pubblica di instabilità e il desiderio di sicurezza economica hanno oscurato i suoi successi. Con la campagna elettorale del 2024 alle spalle, il giudizio su Biden potrebbe cambiare nel tempo, mentre il Partito Democratico si sposta più a sinistra e affronta le sfide future
_Gianni Riotta su Repubblica_
*Costi e conseguenze.* Il risultato delle elezioni presidenziali statunitensi avrà un impatto significativo su diversi settori aziendali, tra cui energia, automobili, tecnologia e farmaceutica. Una vittoria di Trump potrebbe favorire il settore petrolifero e del gas, mentre Harris continuerà le politiche di incentivazione delle energie rinnovabili dell’amministrazione Biden. Entrambi i candidati sostengono l’energia nucleare. Nel settore tecnologico, Trump potrebbe annullare l’ordine esecutivo di Biden sull’intelligenza artificiale, mentre Harris è vista come un’alleata naturale dell’industria tecnologica. Nel settore bancario e finanziario, una vittoria di Trump potrebbe portare a una regolamentazione meno stringente, mentre Harris potrebbe essere meno aggressiva rispetto a Biden nel limitare le grandi imprese. Nel settore dei beni di consumo, Harris potrebbe introdurre un divieto federale contro il sovrapprezzo da parte delle aziende alimentari e delle bevande, mentre Trump mira a ridurre i prezzi al dettaglio attraverso tariffe, che potrebbero però avere l’effetto opposto. Infine, l’industria dell’aviazione potrebbe risentire di una vittoria di Trump a causa di possibili tariffe su beni cinesi, mentre Harris manterrebbe le politiche dell’amministrazione Biden.
_Joshua Franklin su Financial Times_
*Bibi caccia Gallant.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della difesa Yoav Gallant a causa di divergenze significative sulla gestione della guerra, sostituendolo con il ministro degli esteri Israel Katz. La decisione è giunta inaspettatamente durante un periodo di conflitto su più fronti per Israele, con Netanyahu che sottolinea la necessità di piena fiducia tra primo ministro e ministro della difesa. Gallant, che non ha commentato direttamente il suo licenziamento, ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele. La mossa di Netanyahu è stata accolta favorevolmente dai membri di estrema destra della sua coalizione, ma criticata dall’opposizione, che ha definito l’azione folle e ha chiamato la gente a protestare. Questo licenziamento segue una serie di scontri pubblici tra Netanyahu e Gallant, comprese le divergenze sulla questione dell’esenzione dal servizio militare per gli uomini ultraortodossi.
_James Shotter su Financial Times_
*Scontri sotto la casa di Bibi.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant, citando una mancanza di fiducia in un momento critico di conflitto e tensioni politiche. Gallant, ex generale e figura popolare, era in disaccordo con Netanyahu su questioni come la gestione di Gaza e la riforma della giustizia, e aveva espresso aperto dissenso nei confronti delle politiche del premier. La sua rimozione ha scatenato proteste in tutto il paese, con l’opposizione che critica l’azione come pericolosa per la sicurezza nazionale. Netanyahu prevede ulteriori cambiamenti nel governo, con possibili licenziamenti di altri alti funzionari militari e di sicurezza, mentre la polizia indaga su presunte fughe di notizie e manipolazioni di verbali collegati al premier.
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Usa distratti.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rimosso Yoav Gallant dalla carica di ministro della Difesa, consegnandogli personalmente la lettera di licenziamento, un atto che aveva tentato senza successo nel marzo 2023. La relazione tra i due, entrambi del Likud, è stata tesa per mesi, con divergenze su questioni strategiche come l’apertura del fronte libanese, il cessate il fuoco e il controllo di zone strategiche a Gaza. La decisione di Netanyahu arriva in un momento in cui la guerra in Libano sembra volgere al termine e quella a Gaza è in una fase critica, con l’Amministrazione americana che aveva preferito Gallant come interlocutore. L’inchiesta su possibili complotti interni e la pressione delle famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza hanno contribuito alla decisione di Netanyahu, che ha nominato il leale Katz come sostituto, causando proteste e divisioni all’interno della società israeliana
_Francesca Caferri su Repubblica_
*Netanyahu travolto.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è al centro di uno scandalo politico per la fuga di informazioni riservate che, secondo le famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, avrebbero indebolito il sostegno agli sforzi per liberarli. Un consigliere mediatico di Netanyahu è tra le cinque persone arrestate in seguito al parziale sollevamento di un ordine di non divulgazione su un’indagine relativa alle fughe di notizie. Le informazioni trapelate, che si sono rivelate false, sembravano avallare la tesi di Netanyahu secondo cui Hamas, e non il leader israeliano, ostacolava un accordo per il rilascio degli ostaggi. Le famiglie degli ostaggi e i politici di opposizione hanno espresso indignazione e preoccupazione, chiedendo indagini approfondite e suggerendo che la fuga di notizie potrebbe costituire un reato nazionale. Il giudice Menachem Mizrahi ha affermato che le fughe di notizie avrebbero potuto danneggiare la capacità di Israele di liberare gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.
_James Shotter su Financial Times_
*Nuova forma al Medio Oriente.* Il governo israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, sta perseguendo una strategia aggressiva per ristrutturare la sicurezza nel Medio Oriente, passando da una posizione difensiva a una più attiva e offensiva. Questo cambio di dottrina è evidente nella costruzione di muri di contenimento lungo i confini e nell’espansione delle operazioni militari contro Hezbollah, Hamas e l’Iran. Netanyahu mira a smantellare l’asse di resistenza sostenuto dall’Iran, che include gruppi in Libano, Gaza, Yemen, Iraq e Siria, e ha eseguito attacchi diretti contro obiettivi iraniani. Nonostante la possibilità di un conflitto prolungato e le preoccupazioni di alcuni israeliani riguardo a una guerra senza fine, il governo israeliano sembra determinato a sfruttare l’attuale superiorità militare per raggiungere una vittoria totale e ridisegnare l’equilibrio di potere nella regione.
_Neri Zilber su Financial Times_
*A Pechino.* Il governo italiano ha annunciato la presentazione di un piano d’azione nazionale per proteggere le università e la ricerca del paese dalle ingerenze straniere, con particolare attenzione alle attività sospette provenienti dalla Cina, Iran e Corea del Nord. Il piano, frutto di mesi di lavoro del ministero dell’Università guidato da Anna Maria Bernini, è stato accelerato a seguito di informazioni su potenziali infiltrazioni. La presentazione del piano coincide in modo controverso con la visita del presidente italiano Sergio Mattarella a Pechino, sollevando dubbi su possibili tensioni diplomatiche. Nonostante le negazioni di Palazzo Chigi su un alert specifico sulla Cina, si ipotizza che la mossa possa essere un tentativo di rassicurare gli alleati occidentali, in particolare gli Stati Uniti, riguardo alle preoccupazioni sull’influenza cinese
_Giuliano Foschini su Repubblica_
*Isolati dal mondo.* La tempesta Dana ha causato una devastante alluvione che ha colpito duramente i paesini spagnoli, in particolare Picanya, vicino a Valencia, lasciando dietro di sé 217 morti, un numero indefinito di dispersi e ingenti danni materiali. I residenti, sentendosi abbandonati dalle autorità che hanno deviato il fiume Turia per proteggere la città principale, esprimono rabbia e disperazione mentre affrontano le conseguenze dell’alluvione da soli, con l’aiuto di volontari e senza supporto governativo. La situazione ha esacerbato le divisioni sociali e territoriali, con i cittadini più poveri che vivono nelle periferie colpite più duramente. La rabbia nei confronti dei politici è palpabile, così come la paura degli sciacalli che approfittano del caos per rubare nelle case danneggiate. Nel frattempo, la comunità si organizza per identificare le vittime e i dispersi, mentre la città di Picanya si trasforma in un simbolo delle disuguaglianze esacerbate dal cambiamento climatico.
_Niccolò Zancan su Stampa_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Bufera nel Csm.* Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) è in subbuglio a seguito di un incontro tra il suo vicepresidente, Fabio Pinelli, e la premier Giorgia Meloni, con 14 consiglieri che chiedono spiegazioni sul contenuto della riunione, ritenuta inopportuna in un periodo di tensione tra politica e magistratura. Il presidente del CSM, Sergio Mattarella, sarebbe stato informato dell’incontro solo poco prima che avvenisse. L’opposizione, rappresentata da Debora Serracchiani del PD, critica l’incontro come espressione di un conflitto continuo, mentre esponenti della maggioranza, come Enrico Costa di Forza Italia, non vedono nulla di scandaloso. La tensione è acuita da divergenze su temi di immigrazione, con recenti episodi di violenza e decisioni giudiziarie che hanno sollevato polemiche sulla sicurezza dei Paesi di origine degli immigrati e sul ruolo della magistratura nelle politiche governative
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*Tra giudici e governo.* Il clima di alta tensione tra governo e magistratura si è riflesso nel Consiglio superiore della magistratura (Csm), con i giudici pronti a confrontarsi con i rappresentanti laici del centrodestra. La situazione si è intensificata a seguito di un incontro tra il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, e la premier Giorgia Meloni, che ha suscitato sorpresa e disappunto al Quirinale per non essere stato concordato con il Presidente della Repubblica, che presiede il Csm. La nota di Palazzo Chigi sull’incontro ha dato un tono istituzionale che ha aumentato l’irritazione, soprattutto perché è avvenuto in un momento di tensione tra politica e giustizia, con la magistratura unita contro attacchi politici. Pinelli ora si trova in una posizione difficile, stretto tra la necessità di difendere l’autonomia della magistratura e la “collaborazione proficua e virtuosa” auspicata dal governo.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*Canone.* Nel gennaio 2018, Matteo Renzi, allora segretario del PD, propone l’abolizione del canone Rai durante la campagna elettorale, suscitando reazioni contrastanti nell’arco politico. Renzi aveva già ridotto il canone e inserito il pagamento in bolletta elettrica nel 2015, riducendo l’evasione. La Lega, con Matteo Salvini, ha poi parzialmente realizzato l’abolizione del canone, riducendolo prima a 70 euro e finanziando il taglio con fondi statali. Quest’anno, il ministro dell’Economia Giorgetti ha mantenuto il canone a 90 euro, con tagli alla spesa Rai, permettendo alla Lega di proporre un emendamento per un ulteriore taglio, nonostante la mancanza di chiarezza sui fondi per coprire il deficit. Si attendono sviluppi sugli assetti futuri della Rai e la conferma della presidente designata dalla Commissione parlamentare di Vigilanza. –
_Antonella Baccaro su Corriere della Sera_
*Lo sgarbo.* Il Quirinale ha espresso sorpresa e irritazione per l’incontro tra il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, e la premier Giorgia Meloni, avvenuto senza un’adeguata condivisione di modalità e contenuti con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pinelli ha affermato che il Quirinale era stato informato dell’appuntamento, ma ciò ha suscitato ulteriore disappunto in quanto non era stata concordata una delega per parlare a nome del Csm. L’incontro si è svolto in un momento di tensione tra governo e magistratura, con sfondo la riforma della giustizia e il caso dei migranti dall’Albania. Gruppi di magistrati e opposizioni hanno criticato l’iniziativa di Pinelli, percepita come un’inappropriata pressione istituzionale, mentre il Quirinale lavora per evitare uno scontro tra poteri e richiede una leale collaborazione
_Concetto Vecchio su Repubblica_
*Decapitati.* Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha annunciato i direttori ad interim per diversi musei italiani in seguito alla riorganizzazione e al mancato rinnovo di alcuni direttori precedenti. Edith Gabrielli è stata nominata per il Museo Nazionale Romano, mentre altri tre musei hanno ricevuto direttori temporanei: Paola Ricciardi per il Palazzo Reale di Napoli, Filippo Demma per i Musei nazionali di Matera e Costantino D’Orazio per i Musei nazionali di Bologna. Questi incarichi ad interim dureranno fino all’assegnazione definitiva tramite un bando internazionale non ancora pubblicato. I direttori temporanei dovranno gestire i fondi significativi a disposizione e assicurare la realizzazione dei progetti in corso, inclusi quelli legati al Pnrr.
_su Repubblica_
*Difesa? No, esteri.* Il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, dopo essere stato brevemente incluso e poi rimosso dalla commissione Difesa, minimizza l’accaduto definendolo gossip e ribadisce il suo impegno nella commissione Esteri, dove lavora da due anni. Pozzolo, noto per un incidente con uno sparo a Capodanno, afferma di essere sempre a disposizione del partito e rispettoso delle sue regole, nonostante sia attualmente sospeso. Rifiuta di discutere il suo procedimento penale e le ragioni dietro la breve nomina in commissione Difesa, sostenendo che le persone sono stanche di questo tipo di pettegolezzi.
_Elisa Sola su Stampa_
*Terzo mandato.* Il Consiglio regionale della Campania ha approvato una legge che consente al presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato, nonostante l’opposizione della segretaria del Partito Democratico (Pd) Elly Schlein, che ha ribadito che il partito non lo sosterrà. La maggioranza dei consiglieri regionali del Pd ha ignorato le direttive nazionali votando a favore di De Luca, con una sola astensione. Il vice ministro Edmondo Cirielli prevede che il governo impugnerà la norma, mentre Schlein sottolinea la priorità del buon senso sul consenso e apre alla costruzione di un futuro senza De Luca. Il governatore, tuttavia, sembra intenzionato a ricandidarsi anche senza il sostegno del Pd.
_Francesca Schianchi su Stampa_
*Vacilla il muro dei segreti.* L’inchiesta della Procura di Milano sul caso Equalize ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui Massimiliano Camponovo, che ha iniziato a collaborare con i magistrati. Camponovo, temendo per la propria sicurezza e quella della sua famiglia, ha reso dichiarazioni spontanee, rivelando l’esistenza di una “mano oscura” dietro le operazioni di spionaggio. La banda è sospettata di aver violato banche dati strategiche per influenzare la politica e l’imprenditoria italiana. Altri membri del gruppo, tra cui un poliziotto sospeso e un tecnico informatico, hanno ammesso di aver compiuto accessi abusivi a sistemi informativi. Le confessioni stanno contribuendo a far crollare l’organizzazione criminale, paragonata a un castello di carte.
_Enrica Riera su Domani_
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