SICUREZZA
Maxiordine Eurofighter. Il Ministero della Difesa italiano è vicino all’annuncio di un importante ordine di aerei cacciabombardieri Eurofighter Typhoon, con l’intenzione di acquisire almeno 24 velivoli, superando i 20 recentemente ordinati dalla Germania. Questa mossa, confermata dal condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, si inserisce nel contesto di un generale rafforzamento militare dei paesi europei e membri della NATO in risposta al conflitto russo-ucraino. Il consorzio industriale che produce l’Eurofighter è composto da Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia, con l’Italia che contribuisce per il 36% del valore dell’aereo attraverso Leonardo. L’ordine, che potrebbe valere circa 2,4 miliardi di euro, mira a sostituire i più datati Eurofighter e a fungere da ponte fino all’introduzione dei futuri caccia Gcap previsti per il 2035.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore
L’aereo del futuro. Lo stabilimento Leonardo Elicotteri a Brindisi è al centro di una rivoluzione aeronautica con l’assemblaggio dell’AW609, il primo convertiplano progettato per l’uso civile. Il velivolo, che combina le caratteristiche di un aereo e di un elicottero, è realizzato in fibra di carbonio e rappresenta un passo avanti nell’industrializzazione di nuove tecnologie aeronautiche. Il progetto AW609, che coinvolge 533 dipendenti dello stabilimento e 400 ingegneri in tutta Italia, è in attesa di certificazione civile in collaborazione con la FAA e Bell Helicopter Textron. Il convertiplano, destinato a vari usi tra cui trasporto passeggeri e soccorso, può trasportare fino a nove passeggeri e volare a 7.500 metri di quota con una velocità di 500 km/h. Oltre all’AW609, lo stabilimento di Brindisi lavora anche su altri modelli come l’AW09, un elicottero monomotore in materiali compositi, e rappresenta un importante polo hi-tech per la regione Puglia
Cenzio Zanni su Repubblica Bari
Docuserie Rai sui caccia. Da mercoledì 12 giugno andrà in onda su Rai 2, in seconda serata, la docuserie “Piloti Caccia – International Flight Training School”, che, in quattro puntate, racconterà un anno di vita all’interno della Scuola di Addestramento Avanzato creata dall’Aeronautica Militare nella base sarda di Decimomannu. Prodotta da Panamafilm, in collaborazione con Aeronautica Militare, Leonardo, Difesa Servizi S.p.A. e con il contributo di CAE Defense & Security. La docuserie, regia di Annalisa Mutariello, racconta un anno di vita all’International Flight Training School, la scuola di volo per futuri piloti di caccia, frequentata da ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo che sono protagonisti, insieme coi loro istruttori, di un corso che li portera’ a essere impiegati nei reparti “operativi” della difesa aerea, italiana e non.
su rainews24, Libero, Giornale e reportdifesa.it
Esercito Ue? Meglio la Nato. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack Markell, ha ribadito il sostegno degli USA per un’Europa forte e unita, ma ha espresso una preferenza per la NATO rispetto all’idea di un esercito europeo. Durante l’intervista, ha discusso anche della possibilità di utilizzare i profitti derivanti dagli asset russi congelati a beneficio dell’Ucraina. Markell ha elogiato l’Italia per il suo ruolo di leadership in vista del G7 in Puglia e ha sottolineato l’importanza della collaborazione italo-americana in questioni globali, incluso il conflitto in Medio Oriente. Ha inoltre rassicurato che gli USA rimarranno al fianco dell’Ucraina fino a quando la sua sovranità non sarà garantita e ha enfatizzato la necessità per tutti i membri della NATO di contribuire adeguatamente alla difesa comune.
su Messaggero
La Francia dà i Mirage all’Ucraina. La Francia ha deciso di fornire all’Ucraina fino a una dozzina di aerei da combattimento Mirage 2000-5, dopo intense discussioni e richieste pressanti da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, in visita in Francia per le commemorazioni del 6 giugno 1944, incontrerà vari industriali francesi, tra cui Dassault Aviation, e discuterà con il presidente francese Emmanuel Macron delle necessità ucraine di fronte al conflitto con la Russia. Inoltre, KNDS France sta pianificando di stabilire un sito in Ucraina per la produzione locale di componenti militari, come parte di un’iniziativa franco-tedesca per rafforzare la cooperazione industriale nella difesa. L’annuncio della cessione dei Mirage 2000-5 è previsto durante una conferenza stampa di Macron, in concomitanza con la visita di Zelensky.
Michel Cabirol su Tribune
Berlino vuole altri F-35. La Germania sta considerando l’acquisto di ulteriori otto caccia F-35 prodotti da Lockheed Martin, aggiungendoli ai 35 già ordinati. Questa mossa è parte di un’analisi dei costi per rafforzare la flotta aerea con il modello Stealth, ritenuto il più avanzato sul mercato. Nel 2022, la Germania ha investito circa 10 miliardi di euro per 35 F-35, che includono anche missili e altre armi. Questi jet, difficili da rilevare via radar grazie a sensori avanzati, sostituiranno i vecchi Tornado e saranno operativi da una base aerea vicino a Buechel dal 2027, con la capacità di trasportare anche armi nucleari statunitensi.
su Sole 24 Ore
Knds, nuova fabbrica in Ucraina. Il gruppo KNDS, un’importante alleanza tra la tedesca Krauss-Maffei Wegmann e la francese Nexter, ha annunciato l’apertura di una nuova filiale in Ucraina. Questa mossa espande la presenza europea del produttore di sistemi militari terrestri nel paese. La filiale ucraina si concentrerà sulla produzione di equipaggiamenti militari e munizioni. Questa espansione rappresenta un significativo sviluppo nell’industria della difesa e nella collaborazione franco-tedesca nel settore.
su Sole 24 Ore
Mine antiuomo. La consultazione pubblica avviata a fine aprile 2023 dalle autorità di vigilanza italiane mirava a rafforzare i controlli sui finanziamenti verso chi produce e vende mine antiuomo e bombe a grappolo, in linea con la legge 220 del dicembre 2021 e gli obblighi delle convenzioni di Ottawa e Oslo. Nonostante il termine per ricevere commenti fosse il 12 giugno 2023, a quasi un anno di distanza non sono ancora state pubblicate sulle piattaforme delle autorità le istruzioni definitive per tali controlli, lasciando in sospeso l’attuazione delle misure annunciate
Vitaliano D’Angerio su Sole 24 Ore Plus 24
Missili dal Kuwait per difendere il G7 pugliese. L’Italia ha ritirato una batteria missilistica Samp/T dal Kuwait per proteggere il prossimo G7 in Puglia e prevede di inviarla successivamente in Ucraina. La cooperazione militare tra Italia e Kuwait è stata rafforzata, con particolare attenzione alla formazione e all’addestramento dei piloti dell’aviazione kuwaitiana. Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha discusso di sicurezza e cooperazione militare con le autorità kuwaitiane durante la sua visita. Il ritiro del sistema Samp/T non indica una smobilitazione, ma un rafforzamento dei legami bilaterali. L’Italia mantiene un forte impegno militare nella regione con quasi mille militari dispiegati tra Iraq e Kuwait nell’operazione Prima Parthica, parte della Coalizione globale contro il terrorismo
su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia
Israele vende armi all’Europa. Boaz Levy, CEO di Israel Aerospace Industries (IAI), ha dichiarato che l’Europa necessita delle armi israeliane per difendersi dalla minaccia russa, come riportato in un’intervista a Politico. IAI, che ha già venduto il sistema antimissile Arrow-3 alla Germania per 4 miliardi di euro, sta cercando di stringere nuovi accordi con i leader dell’UE, sottolineando l’efficacia delle loro armi contro gli attacchi di Hamas e Hezbollah. Durante l’Ila Berlin Air Show, Levy ha promosso attivamente i prodotti IAI, tra cui il drone da combattimento Heron Tp, nonostante la resistenza di alcuni paesi come la Francia, che ha vietato agli israeliani di partecipare alla fiera Eurosatory di Parigi. Tuttavia, la Germania ha incluso Arrow-3 nel progetto di difesa aerea Sky Shield, che coinvolge 21 paesi.
su Il Fatto Quotidiano
Energia difesa e sanità al centro delle elezioni. In Europa una vittoria dei conservatori spingerebbe il settore automobilistico che «nel Vecchio Continente più che in altre aree è ancora molto legato al motore endotermico – sottolinea Giacomo Saibene, PhD, portfolio manager, Quaestio Sgr -. Ci sono società interessanti, con forte esposizione ai mercati europei, valutazioni molto contenute e stime di crescita relativamente facili da battere, come Renault. Anche il settore della difesa potrebbe benefidarne, con titoli come Rheinmetall o Leonardo: ma qui il condizionale è d’obbligo data la divergenza di posizioni ed obiettivi all’interno dell’area di destra, come ad esempio sul supporto all’Ucraina».
Lucilla Incorvati su Sole 24 Ore Plus 24
Aumentare la spesa una priorità. L’aumento della spesa pubblica per la Difesa è diventata una delle principali priorità di bilancio per i principali analisti economici spagnoli. La necessità di accelerare il rispetto degli impegni militari assunti con la NATO, di fronte all’acuirsi delle tensioni geopolitiche e dei conflitti internazionali, si è fatta strada tra le raccomandazioni più ribadite dai servizi di studio insieme all’appello a garantire la riduzione del deficit pubblico al limite comunitario del 3% del PIL nello stesso anno. Guardando avanti alla nuova legislatura europea, a loro volta, gli analisti preferiscono politiche economiche focalizzate sul guadagno di competitività rispetto a quelle protezionistiche. L’appello a “rafforzare la spesa per la Difesa nel rispetto degli accordi internazionali e in risposta all’aumento delle tensioni geostrategiche” è diventata una misura prioritaria per l’80% degli analisti, con un incremento di 30 punti rispetto al trimestre precedente.
Juande Portillo su Expansión Fin de Semana
Consorzio spagnolo produrrà sistema antidrone. Il settore della Difesa è in fermento a causa dei grandi conflitti geopolitici che stiamo vivendo e che hanno portato i governi ad aumentare significativamente i loro budget per la sicurezza e ad optare per una maggiore sovranità strategica. Le nuove esigenze degli eserciti in relazione alle nuove tecnologie hanno portato tre aziende spagnole chiudere un accordo per coprire una delle esigenze fondamentali delle Forze Armate. Indra, Escribano e la società tecnologica TRC hanno annunciato ieri la firma di un accordo di collaborazione strategica per lo sviluppo congiunto di una soluzione per combattere i droni nelle operazioni. Per fare ciò, Escribano e Indra creeranno una UTE (temporanea joint venture), mentre TRC agirà come partner nella società posseduta da Sepi e dalla stessa Escribano con l’8% del capitale. Queste aziende metteranno le loro conoscenze al servizio delle Forze Armate spagnole per quanto riguarda lo sviluppo di sistemi anti-drone.
Carlos Drake su Expansión Fin de Semana
Aerospaziale sostenibile. La Commissione Europea ha presentato una strategia per rendere l’industria aerospaziale più sostenibile e competitiva, delineando una tabella di marcia per la transizione verde e digitale del settore. Il piano identifica 53 azioni prioritarie che mirano a rafforzare la sostenibilità, la regolamentazione, le infrastrutture moderne, le competenze e il finanziamento degli investimenti, tenendo conto anche dell’innovazione e dell’impatto sociale. Le azioni proposte sono suddivise in interventi a breve, medio e lungo termine, con scadenze rispettivamente immediate, entro il 2030 e entro il 2040. La Commissione inviterà presto gli stakeholder dell’industria aerospaziale a impegnarsi concretamente nel percorso proposto, offrendo supporto e collaborazione per la sua realizzazione.
su Italia Oggi
L’effetto scala mobile fa felici le tute blu. I lavoratori metalmeccanici hanno beneficiato di un aumento salariale maggiore del previsto grazie alla clausola di salvaguardia legata all’inflazione, che ha portato a un incremento complessivo del 16,2% sui salari nel periodo 2021-2024, equivalente a circa 310 euro. Questo meccanismo di adeguamento automatico ha preservato il potere d’acquisto nonostante l’inflazione del 6,9% nel 2023. I sindacati ora richiedono ulteriori 280 euro di aumento per i prossimi tre anni e una riduzione dell’orario di lavoro, ma Federmeccanica ritiene che tali richieste siano irrealistiche e sottolinea l’importanza di collegare gli aumenti salariali alla produttività. Il dibattito sul rinnovo del contratto, che interessa 1,5 milioni di lavoratori, è in corso, con la parte economica che sarà discussa a giugno
Diego Longhin su Repubblica
Assemblee. Le società quotate italiane mostrano una preferenza per le assemblee a porte chiuse, con il 72% che opta per il rappresentante designato per il 2024, come emerge dal Rapporto Assonime sulla corporate governance. La legge Capitali ha esteso la possibilità di tenere assemblee in questa modalità, e il 23% delle società ha proposto di rendere questa opzione permanente nello statuto. Vi è stata anche un’adozione del voto maggiorato, con alcuni casi di voto plurimo e maggiorato fino a 10 voti per azione, mirati a supportare strategie di crescita e prevenire la delocalizzazione delle imprese. Il rapporto evidenzia inoltre una certa attesa per la revisione del TUF in merito alle liste del consiglio uscente. Infine, si nota un incremento delle società che adottano il modello societario monistico, più in linea con gli standard internazionali, con cinque nuove adesioni tra il 2023 e il 2024
su Sole 24 Ore Plus 24
Sciopero a Grottaglie. I lavoratori dello stabilimento Leonardo di Grottaglie e dell’indotto sciopereranno giovedì 13 giugno per quattro ore ogni turno proprio in concomitanza con l’arrivo di molte delegazioni per il G7 all’aeroporto di Grottaglie.
su Manifesto
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Iata, l’Ue dica si a Ita-Lufthansa. Willie Walsh, direttore generale dell’International Air Transport Association (IATA), ha esortato la Commissione europea a dare il via libera all’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa, sostenendo che le fusioni sono vantaggiose per i consumatori e necessarie per garantire un futuro al vettore italiano. Walsh ha citato il caso di Iberia, che dopo essersi unita a British Airways ha migliorato le proprie prestazioni grazie alle sinergie create. Ha inoltre evidenziato che senza l’unione con un gruppo più grande, Ita rischia di ridursi o sparire, il che non sarebbe nell’interesse dei viaggiatori. La situazione è tesa mentre l’Antitrust UE valuta l’accordo, con il ministro dell’Economia italiano e il vicepremier che esprimono preoccupazione per la possibile opposizione di Bruxelles. La decisione dell’Antitrust è attesa dopo le elezioni, con l’ultimo nodo da sciogliere relativo ai voli tra Italia e Nord America.
Leonard Berberi su Corriere della Sera
Lufthansa, non tornano i conti. La stagione estiva segna un periodo di guadagni per le compagnie aeree, con le low cost come Ryanair in testa alla ripresa post-Covid, registrando profitti netti significativi. Ryanair, in particolare, ha visto un aumento degli utili e dei ricavi, mentre Easyjet, dopo anni di perdite, prevede un aumento degli utili nella stagione estiva. Al contrario, i giganti del settore come Lufthansa e Air France-KLM continuano a lottare con i conti, con Lufthansa che ha registrato perdite maggiori rispetto all’anno precedente nonostante l’aumento dei ricavi. Il mercato è diviso tra il successo delle compagnie low cost e le difficoltà dei vettori tradizionali, con le performance di Lufthansa che si riflettono anche in una significativa perdita di valore in borsa
Fabio Pavesi su Milano Finanza
Vivendi non molla Tim. Il presidente francese Emmanuel Macron e il gruppo Vivendi mantengono una posizione ferma sulla gestione della rete Telecom Italia (Tim), opponendosi alla vendita della rete al fondo americano KKR e sostenendo che tale decisione avrebbe dovuto passare per l’assemblea degli azionisti. La strategia di Vivendi, primo azionista di Tim, è avversata dall’esecutivo italiano che ha promosso lo spinoff della Netco, una mossa che ha causato tensioni tra Francia e Italia. Vivendi, guidato da Arnaud de Puyfontaine, non intende cedere la sua partecipazione e si aspetta una sentenza favorevole dal tribunale di Milano il prossimo 5 novembre. La disputa rischia di influenzare negativamente le relazioni tra i due Paesi, con implicazioni sul Trattato del Quirinale che mira a promuovere investimenti reciproci e una politica industriale europea condivisa.
Roberto Sommella su Milano Finanza
Accordo con le banche. Open Fiber ha raggiunto un accordo al fotofinish con le banche per un rifinanziamento che assicura liquidità fino al 2025 e supporta il piano industriale fino al 2029. L’accordo prevede 1,2 miliardi di risorse, con 875 milioni dalle banche e 375 milioni dagli azionisti, di cui 50 milioni già versati. È stato inoltre definito un nuovo prestito di 2 miliardi con scadenza 2029, con una distribuzione del 55% dalle banche e 45% dagli azionisti, ancora da dettagliare. L’approvazione dell’accordo ha permesso di superare il quorum necessario e sbloccare l’approvazione del bilancio 2023. Open Fiber, guidata dal nuovo amministratore delegato Giuseppe Gola, deve ora ridefinire la copertura delle aree grigie in linea con le recenti normative e i fondi del Pnrr.
Antonella Olivieri su Sole 24 Ore
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Faccia a faccia al G7 tra Papa Francesco e Biden. Il prossimo G7 in Italia, che si terrà dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia in Puglia, vedrà un numero record di Paesi ospiti, inclusi Argentina, Brasile e Arabia Saudita. Uno degli eventi più attesi è l’incontro tra Papa Francesco e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina e alle differenze di visione tra i due leader. Il vertice includerà sei sessioni di lavoro su temi come Africa, clima, Medio Oriente, migrazioni e sicurezza economica, con la partecipazione del presidente ucraino Zelensky il primo giorno. La sicurezza sarà rafforzata estendendo ai militari in zona le funzioni di polizia. L’Italia, sotto la presidenza di Giorgia Meloni, punta a un G7 inclusivo, invitando numerosi Paesi outreach per promuovere il dialogo su temi prioritari
Marco Galluzzo su Corriere della Sera
Usa frenano su Kiev nella Nato. Durante una visita in Normandia, il presidente americano Joe Biden ha paragonato la lotta contro il nazismo alla situazione attuale in Ucraina, opponendo la difesa della democrazia all’aggressione di Putin, in un parallelo storico con l’eroismo dei Rangers americani durante il D-Day. Biden ha espresso scuse al presidente ucraino Zelensky per i ritardi nella consegna delle armi, promettendo ulteriori aiuti, ma ha chiarito che non ci sarà un invito immediato per l’Ucraina a unirsi alla NATO. Il discorso, che non ha menzionato Trump direttamente, è stato indirizzato agli elettori americani in vista delle elezioni, enfatizzando la difesa dei valori democratici sia all’estero che in America. Prossimi incontri di Biden includono il presidente francese Macron e il Papa, mentre Zelensky ha chiesto ulteriori sforzi in supporto all’Ucraina.
Alberto Simoni su Stampa
No all’atomica. Durante il Forum economico di San Pietroburgo, Vladimir Putin ha elogiato l’economia russa e i legami con i Paesi alleati, annunciando anche l’indicizzazione delle pensioni. Ha evitato una retorica anti-occidentale, ma ha lanciato un avvertimento sull’uso delle armi nucleari tattiche, più potenti di quelle usate a Hiroshima e Nagasaki, pur sottolineando che l’uso dell’atomica è previsto solo in caso di minaccia alla sovranità russa. Nel frattempo, Joe Biden in Francia si è proposto come garante della democrazia e ha promesso ulteriori aiuti all’Ucraina, mentre il presidente francese Macron ha annunciato la fornitura di Mirage e la possibile invio di istruttori europei. Questi sviluppi hanno creato tensione tra Russia e Occidente, evidenziata dall’arresto a Mosca di un cittadino francese.
Rosalba Castelletti su Repubblica
Missili a Cuba. Il Cremlino sta valutando la possibilità di schierare missili a Cuba in risposta agli aiuti della NATO a Kiev, evocando timori di una nuova crisi dei missili simile a quella del 1962. Una flotta russa, composta da un sottomarino nucleare e una fregata armata con missili ipersonici, si sta dirigendo verso i Caraibi, mentre l’Avana potrebbe essere la destinazione per una sfida lanciata da Putin all’Occidente. Analisti e intelligence NATO sono divisi sull’interpretazione di queste mosse: alcuni le vedono come retorica, altri come una minaccia concreta di proliferazione di missili avanzati. Il trasferimento di tali armi potrebbe avere ripercussioni geopolitiche, influenzando le relazioni di Mosca con altri paesi e potenzialmente scatenando una nuova crisi dei missili con gli Stati Uniti, soprattutto in un periodo di tensioni con Cuba e di campagna elettorale americana.
Gianluca di Feo su Repubblica
Israele nella lista nera dell’Onu e Gantz lascia il governo. Israele è stato inserito nella lista nera dell’ONU per le minacce alla sopravvivenza dei bambini, in seguito a un rapporto che denuncia violazioni dei diritti dei minori nei conflitti armati, incluso un raid su una scuola a Nuseirat. Il primo ministro Netanyahu ha reagito duramente, difendendo l’IDF come l’esercito più morale del mondo. Il ministro Benny Gantz, vicino a Washington, ha criticato l’ONU per aver paragonato Israele all’ISIS e si prepara a ritirare il suo sostegno al governo di Netanyahu. Intanto, gli Stati Uniti annunciano una visita del segretario di Stato Blinken in Israele, mentre si fa pressione su Hamas per una tregua e si annuncia il ripristino di un molo temporaneo per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Ser. su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Meloni. In 27 Paesi dell’Unione Europea si svolgono le elezioni con il rischio di un alto tasso di astensionismo. La campagna elettorale del centrodestra italiano si chiude con tensioni, in particolare tra Lega e Forza Italia, riguardo alla posizione da assumere nei confronti del presidente francese Macron, definito da Salvini “criminale e instabile”. Antonio Tajani di Forza Italia critica il linguaggio di Salvini e sottolinea l’importanza di un’Europa che sostenga l’Italia. Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia enfatizza la rilevanza del voto per il futuro dell’UE. Nel frattempo, la competizione interna tra Lega e Forzia Italia si concentra su chi otterrà più voti come secondo partito dell’alleanza dietro a Fratelli d’Italia.
Marco Cremonesi su Corriere della Sera
Schlein chiude a Padova. A Padova, si è tenuto un omaggio a Enrico Berlinguer, segretario del PCI, a 40 anni dal malore che lo colpì durante un comizio. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha ricordato Berlinguer enfatizzando la politica come missione per la collettività e rifiutando il populismo. Schlein ha anche sottolineato l’importanza di non indebolire il Parlamento e i poteri del Quirinale, opponendosi al premierato e all’autonomia differenziata. Durante l’evento, è stata presentata l’anteprima di un documentario sui giorni finali di Berlinguer e Schlein ha criticato il governo attuale per non difendere i diritti delle donne e per i recenti scandali legati a chat fasciste e antisemite. La cerimonia si è conclusa con un richiamo all’Italia antifascista e un omaggio a Berlinguer.
Stefano Cappellini su Repubblica
Conte punta il Sud. Giuseppe Conte ha chiuso la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle a Palermo, puntando sui voti del Sud e criticando l’assenza di sostegno alle fasce deboli dopo la cancellazione del Reddito di cittadinanza. Durante il comizio, Conte ha attaccato il governo di Giorgia Meloni per la gestione della sanità e la mancanza di investimenti, mentre ha promesso di lottare per un salario minimo europeo. Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’unità nazionale e della pace, contrapponendosi alle politiche militari attuali. Infine, ha esortato i sostenitori a generare un’onda di cambiamento dal Sud per fermare la deriva politica attuale
Miriam Peri su Repubblica
Si dimette il potavoce. Il portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, Paolo Signorelli, si è autosospeso dopo la pubblicazione da parte di Repubblica di chat antisemite e contenuti estremisti che aveva condiviso con Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ex capo ultrà della Lazio. Il caso scoppia poco prima delle elezioni europee e amministrative, suscitando reazioni politiche. Il Partito Democratico, attraverso la segretaria Elly Schlein, evidenzia un problema nella classe dirigente della destra che governa il Paese e chiede indagini da parte della commissione Antimafia. Fratelli d’Italia si chiude a riccio, mentre emergono pressioni interne per un passo indietro di Signorelli, influenzato anche dalle sorelle Meloni. La situazione rimane tesa e aperta a ulteriori sviluppi.
Lorenzo de Cicco su Repubblica
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