Rassegna stampa 8 maggio

SICUREZZA

Alleanza per la difesa Ue. Leonardo ha registrato una significativa crescita nel primo trimestre, con un aumento del 18% delle commesse e dei ricavi che raggiungono i 3,6 miliardi, beneficiando del pieno consolidamento di Telespazio. Il margine operativo lordo e il free operating cash flow sono migliorati, rispettivamente del 42% e del 9,746%, e l’indebitamento netto è diminuito del 21%, grazie anche alla vendita di Leonardo DRS. L’AD Roberto Cingolani conferma l’efficienza del piano industriale, incentrato su digitalizzazione e difesa, mentre Leonardo rafforza le alleanze internazionali per promuovere la difesa europea, con obiettivi di crescita e maggior redditività.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Crescono ordini e ricavi. Il gruppo Leonardo ha segnalato una crescita significativa nel primo trimestre dell’anno con un incremento degli ordini del 18,2% a 5,75 miliardi di euro e un aumento dei ricavi dello 0,8% a 3,66 miliardi, guidati da un forte aumento della redditività e da un risultato netto che include una plusvalenza significativa dovuta al consolidamento di Telespazio. Il portafoglio ordini è aumentato a 43,15 miliardi di euro e l’indebitamento finanziario netto è calato, mentre il gruppo ha confermato le previsioni per il 2024, enfatizzando l’attenzione all’esecuzione del piano industriale e al rafforzamento delle alleanze internazionali. Leonardo sta negoziando la vendita dell’ex Wass a Fincantieri, ad un prezzo stimato fra 250-300 milioni, mentre affronta possibili sfide nel settore delle aerostrutture a causa di una riduzione nelle commesse per il Boeing B787.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

Raddoppiati gli utili. Leonardo ha chiuso il primo trimestre del 2024 con risultati in crescita: gli ordini sono aumentati del 14,9% raggiungendo i 5,8 miliardi di euro, i ricavi sono saliti del 15,3% a 3,7 miliardi di euro, e l’EBITA è balzato a 182 milioni di euro, superando le aspettative con un incremento del 67%. Nonostante queste prestazioni positive e la conferma delle previsioni per il 2024, con un record nel portafoglio ordini di oltre 43 miliardi di euro, il titolo in borsa ha registrato un calo del 4,4%. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, rimane concentrato sull’esecuzione del piano industriale, evidenziando progressi nel core business della difesa, l’integrazione dell’intelligenza artificiale e il Digital Twin nei prodotti, e confermando le previsioni per il resto dell’anno, inclusa la crescita degli ordini e dei ricavi oltre al decremento dell’indebitamento netto.
Angela Zoppo su Mf

Weiss a un passo da Fincantieri. Il gruppo Leonardo, controllato dal ministero dell’Economia e operante nel settore della Difesa, ha annunciato risultati finanziari positivi del primo trimestre 2024, con un risultato netto di 459 milioni di euro, sostenuto da un aumento dei ricavi del 20,8% grazie a una crescita significativa nell’elettronica per la Difesa e Sicurezza e negli elicotteri. L’azienda punta a rafforzare le alleanze internazionali e a inserirsi nella nuova struttura della difesa europea, lavorando insieme ad altre istituzioni e aziende settoriali. In parallelo, si sta preparando al trasferimento di un’entità aziendale precedentemente conosciuta come Weiss al gruppo Fincantieri, un’operazione resa agevole dalla comune proprietà del ministero dell’Economia e dall’alleanza strategica nei sistemi radar e siluri, in un contesto che favorisce l’industria della difesa navale.
su Repubblica

Ordini in aumento. Nel primo trimestre del 2024, la società Leonardo ha visto un incremento degli ordini del 4,9%, raggiungendo un valore di 5,8 miliardi di euro, che si confronta con i numeri proforma del 2023, che già consideravano Telespazio come parte integrante dell’azienda da gennaio di quell’anno. Contestualmente, l’impresa ha riportato un incremento dei ricavi del 15,3%, con un totale di 3,7 miliardi di euro.
su Giornale

Bene fatturato. Leonardo ha registrato un forte aumento dei suoi ricavi nel primo trimestre del 2024, raggiungendo 3,664 miliardi di euro, con un incremento del 20,8% rispetto all’anno precedente e un risultato netto salito a 459 milioni di euro. Il dato Ebitda è cresciuto del 73,3%, attestandosi a 182 milioni, segnalando un miglioramento sostanziale in tutti i settori di business dell’azienda.
su Stampa

Farmaci col drone. Salute – Nel centro spaziale del Fucino è stato presentato il progetto U-Elcome, un innovativo progetto di consegna di farmaci nelle aree più isolate tramite i droni. L’aviosuperficie sarà messa a disposizione dal comune di Celano. Interviste: Ferdinando Romano, Manager Asl 1 – Francesco D’Amore, Dir. Parco Velino Sirente – Settimio Santilli, Sindaco di Celano – Marco Brancati, Resp. Innovazione Telespazio
su Tgr Abruzzo

Raiplay. “Touch” di RaiPlay si occupa del convertiplano AW609 di Leonardo con servizio allo stabilimento di Cascina Costa (Varese) e interviste al Responsabile della Divisione Elicotteri di Leonardo, Gian Piero Cutillo, e al Programme Manager dell’AW609, Giovanni Mazzoni.
_su Raiplay _

La carta Belloni. Giorgia Meloni sta considerando la nomina di Elisabetta Belloni, attuale direttrice del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), come commissario europeo, rinforzando l’obiettivo dell’Italia di avere una figura di fiducia e di rilievo a Bruxelles. Le opzioni per tale carica si restringono con la diminuzione delle probabilità che venga nominato Raffaele Fitto, mentre aumentano le chance per Belloni, la quale potrebbe puntare al ruolo di Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza o addirittura al nascente ruolo di Commissario europeo per la Difesa.
Francesco Malfetano su Messaggero

Missili, arma di scelta. I missili, sempre più utilizzati nei conflitti contemporanei, possono non vincere le guerre da soli, ma influenzano in modo significativo chi può iniziarle e sostenerle. Esempi recenti sono gli attacchi missilistici iraniani contrastati dalle difese americane e israeliane e l’intensa campagna missilistica della Russia in Ucraina. L’evoluzione della tecnologia missilistica può essere fatta risalire alla Seconda Guerra Mondiale, con importanti progressi durante la Guerra Fredda, ma è stato solo con l’avvento del microprocessore che i missili sono diventati importanti nella guerra convenzionale. Oggi, la loro ampia disponibilità, le diverse capacità e la possibilità di essere lanciati da varie piattaforme senza rischiare il personale li rendono una risorsa strategica. Tuttavia, se da un lato i missili hanno trasformato la guerra operativa, dall’altro faticano a raggiungere da soli un impatto strategico decisivo e il loro utilizzo rischia di portare a un’escalation di conflitti su larga scala. Il vantaggio è attualmente di Stati come l’Iran, la Russia e la Corea del Nord, che possono utilizzare i missili per imporre costi e gestire una guerra limitata senza superare soglie che potrebbero portare a guerre più grandi che non sono attrezzati per vincere.
Jacquyelyn Schneider su Financial Times

Airbus a idrogeno. Airbus ha stabilito una partnership con la startup H3 Dynamics di Singapore per equipaggiare un A330 con pile a combustibile a idrogeno, sostituendo il motore ausiliario e riducendo così le emissioni di CO2 e il rumore. Questa collaborazione si inserisce nel progetto HyPower di Airbus, che intende testare al suolo e in volo un’innovativa architettura energetica non propulsiva utilizzando l’idrogeno. H3 Dynamics fornirà una soluzione di pile a idrogeno da 500kW, in linea con gli standard aeronautici, puntando al primo volo sperimentale entro la fine del 2025. La startup ha già clienti nel settore dell’aviazione leggera e dei droni, anche se ha escluso lo sviluppo interno di droni cargo a idrogeno. Dopo un recente investimento di 26 milioni di dollari, H3 Dynamics cerca nuovi locali a Tolosa per l’espansione e l’assunzione di nuovo personale.
Florine Galéron su Tribune

Problema tecnico. Boeing continua a incontrare problemi con i test della sua capsula Starliner, che ha fallito l’ultima missione a causa di un problema tecnico, interrompendo così un lancio che avrebbe dovuto inviare due astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale. Questi contrattempi si aggiungono alle precedenti difficoltà dell’azienda, incluse indagini federali sulla sicurezza dei suoi aeroplani e falsificazioni di documenti di ispezione. Nel frattempo, il rivale SpaceX ha superato Boeing nel trasporto spaziale lanciando con successo missioni abitate, mentre l’industria dei voli spaziali europea cerca di diventare competitiva con la futura Ariane-6, nonostante i costi elevati e l’incertezza dei lanci.
Philippe Escande su Monde

Stop al lancio. Il lancio della navicella spaziale CST-100 Starliner di Boeing è stato annullato a causa di un problema con una valvola di rilascio dell’ossigeno, poco dopo l’apertura della seconda indagine dell’anno da parte dei regolatori aeronautici statunitensi sulla società. La missione non equipaggiata del 2019 ha subìto un contrattempo prima di un successo tre anni dopo, e il programma Starliner mira a trasportare gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale, concorrendo con SpaceX di Elon Musk. Contemporaneamente, Boeing sta affrontando un’indagine della Federal Aviation Administration per delle registrazioni ispettive falsificate relative a alcuni aerei 787 Dreamliner, e un’indagine sulla qualità e sui processi produttivi dopo che un pannello di un Boeing 737 Max si è staccato in volo all’inizio del 2024
Claire Bushey su Financial Times

Urso, sud centrale per l’Europa. Il Ministro Adolfo Urso evidenzia il ruolo centrale del Sud Italia negli scenari geopolitici futuri, soprattutto nel settore dell’energia verde e delle tecnologie digitali, con progetti strategici come la produzione di energia rinnovabile e green tech. Urso tocca anche le vertenze aziendali urgenti, come per Prysmian e Industria Italiana Autobus, discutendo interventi per il mantenimento della produzione e dell’occupazione e criticando le azioni dei governi precedenti. Infine, menziona il potenziale del Mezzogiorno quale nuovo polo dell’automotive e di altre industrie manifatturiere, con impianti significativi come quello di Etna Valley e investimenti in infrastrutture portuali e ferroviarie per la logistica.
Nando Santonastaso su Mattino

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Rischio povertà. Nel 2023, il tasso di povertà o esclusione sociale in Italia è calato al 22,8% della popolazione, una diminuzione rispetto al 24,4% del 2022, grazie anche a misure di welfare come l’assegno unico universale per i figli. La popolazione che vive in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale è aumentata leggermente, al 14,7%, mentre il reddito delle famiglie italiane è cresciuto nominalmente del 6,5% ma ha subito una flessione reale del 2,1% a causa dell’inflazione. Le politiche di sostegno hanno contribuito al calo della povertà e dell’intensità di lavoro bassa, con un aumento netto di trasferimenti alle famiglie e di titolari di assegni che ricevono sussidi, migliorando il reddito medio delle famiglie beneficiarie grazie alle riforme strutturali e agli aiuti sociali come il Reddito di Cittadinanza.
Carlo Marroni su Sole 24 Ore

Cresce il debito, allarme globale. Il debito globale ha raggiunto un nuovo record di 315.000 miliardi di dollari, equivalente al 333% del Pil globale, con un incremento di 1.300 miliardi in soli tre mesi e un particolare aumento nei Paesi emergenti. Malgrado un recente calo del rapporto debito/Pil, l’attuale tendenza è preoccupante specialmente a causa di persistenti pressioni inflazioniste, soprattutto negli USA, che incidono sui costi di finanziamento. Allo stesso tempo, un potenziale rafforzamento del dollaro potrebbe causare ulteriori problemi per i Paesi con debiti significativi in dollari. Tuttavia, ci sono segnali positivi come la salute dei bilanci delle famiglie e un decremento del debito in confronto al Pil nell’area euro e in particolare in Italia.
Maximilian Cellino su Sole 24 Ore

Superbonus. Il costo del Superbonus italiano è aumentato notevolmente sotto il governo di Giorgia Meloni, raggiungendo 66 miliardi su un totale di 117 miliardi di crediti fiscali generati in 18 mesi. Malgrado gli interventi per bloccare l’esplosione della spesa, svariati decreti hanno introdotto deroghe che hanno permesso l’aumento della spesa pubblica e della detrazione mensile. Il governo ha cercato di rallentare il flusso concedendo più deroghe e proponendo un emendamento per diluire l’impatto economico nel tempo con la pratica dello “Spalma-crediti”. Vi sono pressioni politiche per ridurre i benefici del Superbonus prima della sua scadenza prevista nel 2025 per evitare un ulteriore aumento del debito pubblico.
Valentina Conte su Repubblica

Meloni in Libia. Durante una visita a Bengasi, Giorgia Meloni ha incontrato il generale Khalifa Haftar per negoziare un accordo che limiti l’influenza russa in Libia e contratti il blocco delle partenze dei migranti in cambio di maggiori ricavi dal petrolio. Con l’idea di promuovere il calcio come veicolo di cooperazione, si prospetta la possibilità di portare squadre di serie A italiane a giocare in Libia, nonostante il Paese sia ancora diviso dalla guerra civile. Il governo italiano sta anche promuovendo un business forum italo-libico per il 2024 e vuole velocizzare i rimpatri dichiarando l’Egitto e il Bangladesh Paesi sicuri. Meloni cerca l’impegno libico per ridurre la presenza di forze straniere, in particolare russe, sul territorio libico per motivi di sicurezza regionale, mentre è evidente l’esigenza di risorse finanziarie maggiori, specialmente quelle legate al petrolio.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Urso: solo il 2% ai cinesi. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, contesta le critiche del vicepremier Matteo Salvini sugli incentivi alla mobilità elettrica, affermando che solo il 2% degli incentivi dell’anno precedente è stato speso per auto cinesi. Urso ricorda che anche il Ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini ha sottoscritto il piano incentivi, rimarcando che il nuovo piano è ancor più orientato a sostenere la produzione nazionale e i ceti popolari.
Diego Longhin su Repubblica

Letta, l’Ue va male, gli Usa volano. Enrico Letta sottolinea la necessità di adottare misure urgenti per evitare che i Paesi europei si concentrino esclusivamente sui propri interessi nazionali e suggerisce che la mancanza di un’unione più stretta in settori chiave, come le telecomunicazioni, l’energia e i mercati finanziari, sta indebolendo la posizione dell’Europa nei confronti delle altre potenze globali. Inoltre, Letta propone una difesa europea più unificata e finanziata, riconoscendo i contributi positivi dei precedenti allargamenti dell’UE, e ritiene che l’immigrazione qualificata sia fondamentale per contrastare le tendenze demografiche negative in Europa.
Daniel Verdu su El Pais

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Cina e Serbia. Il presidente cinese Xi Jinping è in visita in Serbia per rafforzare le relazioni e il fronte anti-NATO, sfruttando l’anniversario del bombardamento della NATO sull’ambasciata cinese di 25 anni fa, evento che Xi utilizza per criticare la “mentalità da guerra fredda” di USA e NATO. La Cina e la Serbia, quest’ultima con forti legami con la Russia, si avvicinano ulteriormente con un incremento del commercio bilaterale e l’imminente attuazione di un accordo di libero scambio. L’obiettivo di Xi è anche quello di espandere l’influenza cinese in Serbia in settori chiave come l’industria tecnologica verde e l’intelligenza artificiale. Il presidente serbo Vucic elogia Xi, sostenendo il suo ruolo potenziale nel porre fine a conflitti globali e riconoscendo la posizione cinese su Taiwan in cambio del supporto sulla questione del Kosovo. La visita in Serbia segue quella in Francia, dove Xi ha affrontato alcune critiche, soprattutto in tema commerciale, ma a Belgrado si aspetta solo approvazione.
Lorenzo Lamperti su Stampa

Mattarella all’Onu. Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, durante il suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha sollecitato un rafforzamento dell’ONU nel contrastare i nazionalismi e ha condiviso l’appello di António Guterres per evitare operazioni militari a Rafah. Mattarella ha evidenziato la necessità di una riforma dell’ONU che renda il Consiglio di Sicurezza più rappresentativo e inclusivo, richiamando anche l’urgenza di supportare finanziariamente l’UNRWA e perseguire una pace giusta per Kiev che sia basata sui principi del diritto internazionale. Nel suo intervento ha anche messo in luce la minaccia nucleare posta da Putin e la corsa agli armamenti, citando la spesa globale per armi nel 2023 di 2.400 miliardi di dollari. Infine, ha rimarcato l’importanza di perseguire una soluzione a due stati tra Israele e Palestina e ha chiesto un’impegno per la de-escalation dei conflitti e per il finanziamento umanitario a Gaza.
Lina Palmerini su Sole 24 Ore

Rafah. Israele ha minacciato di espandere la propria operazione militare a Rafah dopo aver preso il controllo del principale valico di confine tra Gaza e l’Egitto, nonostante gli sforzi internazionali per mantenere in vita i negoziati al fine di terminare il conflitto. Nonostante Hamas avesse accettato una proposta di accordo per un cessate il fuoco di sei settimane, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato, citando l’inadeguatezza della proposta rispetto alle necessità di Israele. Nel frattempo, l’amministrazione Biden ha posticipato due spedizioni di armi a precisione destinate a Israele, movimento non chiaramente collegato all’offensiva su Rafah. Il panico si è diffuso tra i cittadini di Gaza a causa dell’incursione a Rafah, e agenzie di aiuto internazionali hanno espresso preoccupazioni per le ripercussioni umanitarie, mentre il Presidente Biden ha ribadito l’impegno della sua amministrazione nell’assicurare la sicurezza di Israele nonostante le divergenze.
Felicia Schwartz su Financial Times

Usa ottimisti. L’esercito israeliano ha preso controllo del valico di Rafah, con azioni di grande visibilità, inclusi intensi bombardamenti notturni. Mentre il primo ministro Netanyahu respinge l’offerta di tregua di Hamas ritenendola inaccettabile per la sicurezza israeliana, continua il negoziato per il cessate il fuoco, nonostante l’impasse. Nel frattempo, il presidente Putin giura per il quinto mandato, con allusioni a complotti per uccidere il presidente ucraino Zelensky. La situazione nella Striscia di Gaza è precaria con migliaia di Palestinesi uccisi e pressioni internazionali per riaprire i valichi per gli aiuti umanitari, mentre il presidente USA Biden tenta di bilanciare il supporto a Israele con la richiesta di una tregua sostenibile.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Putin quinto. La cerimonia di insediamento di Vladimir Putin per il suo quinto mandato è stata contrassegnata da sfarzo e adorazione nomenclaturale, similmente a una monarchia, e un lapsus del Patriarca Kirill che lo chiama “Sua Altezza” anziché “Sua Eccellenza” ha rafforzato questa percezione. Ospite preminente è stato il leader ceceno Ramzan Kadyrov, accanto a personaggi patriottici come l’attore Steven Seagal. Nel suo discorso, Putin ha ricordato la Russia in “trincea”, difendendo i suoi “valori tradizionali” mentre sottolineava l’apertura al dialogo con l’Occidente, nonostante quasi tutti gli ambasciatori occidentali abbiano boicottato l’evento. L’assenza degli ambasciatori è stata in segno di protesta contro l’invasione russa dell’Ucraina e i diplomatici presenti erano per lo più di paesi europei non occidentali e del Vaticano. La gaffe del Patriarca ha alimentato commenti sui social russi, che suggeriscono che potrebbe essere l’ultima investitura di Putin prima di un’eventuale incoronazione o del suo funerale.
Anna Zafesova su Stampa

Uccidere Zelensky. Le autorità ucraine hanno sventato un complotto russo per assassinare il presidente Volodymyr Zelenskyy, che coinvolgeva un network di agenti in Ucraina, compresi due colonnelli incaricati della sicurezza dello stato. Questo attentato, pensato come regalo per Putin prima della sua inaugurazione, è uno degli ultimi tentativi falliti da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022. Gli agenti pianificavano inoltre di uccidere altri funzionari di alto rango, tra cui i capi dell’intelligence militare e del servizio di sicurezza ucraino. Il piano prevedeva anche un attacco con droni e missili contro il capo dell’intelligence militare, descritto come un “sandwich” di attacchi. I sospetti, accusati di tradimento e preparazione di un atto terroristico e arrestati di domenica, rischiano l’ergastolo se condannati.
Christopher Miller su Financial Times

Le scommesse sbagliate dello Zar. In un’analisi sulle relazioni internazionali, l’autrice Adriana Cerretelli riflette sul ruolo della Russia e della Cina nel plasmare l’Europa di oggi. L’aggressione russa all’Ucraina e l’atteggiamento predatorio della Cina verso i mercati e le industrie europee sono visti come minacce che potrebbero forzare l’Europa a unirsi più strettamente. Nonostante le aspettative, la recente visita di Xi in Francia non ha portato a grandi concessioni, evidenziando un’Europa che è sempre più determinata a ridurre la sua dipendenza energetica dalla Russia e a rafforzare i legami all’interno della NATO. Macron, pur non volendo “umiliare” la Russia, accetta la possibilità di un’azione militare in Ucraina e riconosce l’importanza del ruolo della NATO nell’eurodifesa, segni di un’Europa che si sta consolidando di fronte alle sfide esterne.
Adriana Cerretelli su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Choc in Liguria. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine per corruzione che coinvolge anche l’ex presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Emilio Signorini, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Le accuse sono legate a un presunto sistema di favori e tangenti tra l’amministrazione pubblica e le aziende. In una intercettazione Toti dice “La pratica di tuo figlio è ok”, sollevando il sospetto di corruzione. Il Ministro della Giustizia Nordio ha espresso perplessità sui tempi dell’indagine, mentre Fratelli d’Italia non esclude un ritorno al voto. La commissione parlamentare antimafia sta esaminando gli atti dell’indagine.
Giulia Mietta su Corriere della Sera

Gelo per le mancate dimissioni. Il Governo mostra freddezza sulle mancate dimissioni del governatore Toti, arrestato e attualmente agli arresti domiciliari, il quale ha deciso di non lasciare l’incarico almeno per qualche mese, affidando intanto le sue funzioni al vicepresidente Piana. Le tensioni a Palazzo Chigi aumentano per via delle possibili implicazioni dell’inchiesta e la connessione con la cosca dei Cammarata, particolarmente durante le elezioni, situazione che Giorgia Meloni vorrebbe evitare. Nel frattempo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio critica i tempi dell’inchiesta condotta dai magistrati, sollevando polemiche all’interno della coalizione di centrodestra e sorpresa tra i membri del Partito Democratico (Pd). Mentre il centrosinistra invoca le dimissioni di Toti, all’interno della maggioranza prevale la prudenza, con molti che cercano precedenti simili e attendono il ritorno di Meloni dalla Libia per una valutazione più accurata del dossier Genova.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Ppe scudo alla democrazia. Antonio Tajani, leader di Forza Italia e Ministro degli Esteri, si candida capolista alle elezioni europee in quattro circoscrizioni, sottolineando l’importanza di eleggere rappresentanti che rafforzino l’Europa. Tajani pone l’accento sull’importanza di discutere temi concreti che riguardano l’Europa e le sue decisioni, forti dell’esperienza maturata nelle istituzioni europee. Forza Italia, affiliata al Partito Popolare Europeo (Ppe), mira a giocare un ruolo decisivo a livello europeo, senza che il voto europeo incida sostanzialmente sulla politica italiana. Tajani richiama l’attenzione sulla crisi dei media, la diffusione delle fake news e la necessità di sostenere l’editoria per proteggere la democrazia, ribadendo l’impegno del suo partito e del governo a ripristinare pienamente il sostegno economico all’editoria.
Raffaele Marmo su Giorno – Carlino – Nazione

Duello Urso Salvini. Nella vigilia delle elezioni europee, l’atmosfera politica italiana è segnata da tensioni all’interno delle coalizioni e tra governo e opposizione. Mentre si avvicina il dibattito sulla riforma costituzionale per il premierato diretto, i partiti di centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia (FdI) e Lega, si confrontano aspramente sui bonus per le auto elettriche, con accuse tra il ministro Adolfo Urso e Matteo Salvini.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Premierato. Durante un convegno alla Camera, Giorgia Meloni ha evidenziato l’importanza di governi stabili per la Nazione, sostenendo che le riforme istituzionali, incluse quelle relative al “premierato indiretto”, sono compatibili con i principi della Costituzione italiana. Le modifiche proposte mirano a garantire che i governi rispecchino la volontà degli elettori e portino a termine il programma approvato nelle elezioni.
su Sole 24 Ore

Dialogo e compromesso. Luciano Violante, ex presidente della Camera, racconta la sua storia personale e i principi che guidano il suo pensiero in “Ma io ti ho sempre salvato”, un saggio che esplora l’attaccamento alla vita contro una cultura che sembra innamorata della morte. Figlio di prigionieri di guerra e nato in un lager, risparmiato dall’aborto e “salvato” in molteplici occasioni dalla madre, riflette sulla democrazia in crisi e sulla necessità di pedagogia al posto di leggi punitive. Denuncia il potere eccessivo della magistratura e l’importanza dell’etica quotidiana. Infine, Violante sottolinea il ruolo cruciale degli insegnanti e il valore del dialogo e del compromesso in democrazia.
Simonetta Sciandivasci su Stampa

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