SICUREZZA
Focus sul rischio cyber. Leonardo sta stringendo importanti alleanze europee, tra cui una joint venture (jv) con la tedesca Rheinmetall per gli armamenti terrestri e discussioni per una “Space Alliance” con Thales, con la possibilità di includere Airbus. Durante il salone Cybertech Europe, l’amministratore delegato Roberto Cingolani ha evidenziato l’obiettivo di crescita a doppia cifra nel mercato della cybersecurity, un settore che rappresenta una parte significativa dei ricavi del gruppo. Leonardo punta a diventare un attore chiave europeo nel campo della difesa, dello spazio e delle organizzazioni strategiche. Nonostante le proteste esterne al convegno, l’agenda di Leonardo rimane focalizzata su questi obiettivi di crescita e consolidamento, con la firma degli accordi con Rheinmetall prevista entro il mese e discussioni in corso per rafforzare la presenza nel settore spaziale.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore
Crescita in doppia cifra. Leonardo, azienda guidata dall’AD Roberto Cingolani, punta a diventare un leader europeo nel settore della cybersicurezza, mirando a una crescita a doppia cifra e pianificando acquisizioni entro l’anno. L’azienda lavora con i competitor per costruire un programma di difesa europeo, sottolineando l’importanza della cooperazione continentale e la necessità di investimenti per rafforzare la competitività dell’industria europea nella sicurezza globale
Roberta Amoruso su Messaggero
Più sicurezza. Leonardo, azienda attiva nel settore della difesa e dell’aerospazio, punta a crescere a doppia cifra nella cybersecurity nei prossimi anni, mirando a diventare un player strategico in Europa, come dichiarato dall’AD Roberto Cingolani al Cybertech Europe 2024. La società prevede di espandere la sua divisione cyber attraverso fusioni, acquisizioni e partnership, e non intende cedere ulteriori azioni della controllata Drs, considerata chiave per il mercato americano, confermando le prospettive positive per il 2024 nonostante le recenti fluttuazioni del titolo in borsa
su Italia Oggi
Leader in cyber sicurezza. Durante la conferenza Cybertech Europe 2024 a Roma, l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha annunciato l’obiettivo dell’azienda di ottenere una crescita a due cifre nel settore della cyber sicurezza. Leonardo, gruppo attivo nella difesa, mira a diventare un punto di riferimento europeo per la sicurezza informatica, focalizzandosi su difesa, spazio e sicurezza per entità strategiche. Il piano strategico dell’azienda prevede un aumento degli ordini e dei ricavi legati alla cyber sicurezza del 16% e del 13% nei prossimi cinque anni. Inoltre, Leonardo è attivamente impegnata nella ricerca di acquisizioni nel settore, con una dozzina di aziende attualmente in fase di analisi o due diligence.
su Giornale
Conferma delle previsioni. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha confermato che l’azienda raggiungerà gli obiettivi previsti per il 2024, nonostante l’impatto della crisi di Boeing e gli eventi legati alla guerra. Cingolani ha sottolineato l’importanza del settore della sicurezza, che rimane cruciale anche in tempo di pace, e ha escluso ulteriori cessioni di quote di Drs, considerato un asset strategico per l’accesso al mercato statunitense. Ha espresso soddisfazione per la crescita del titolo in Borsa e ha annunciato ambiziosi piani di sviluppo nel settore del cyber, puntando a diventare un leader europeo e prevedendo una crescita a doppia cifra nei prossimi anni. Leonardo sta inoltre valutando alcune acquisizioni nel campo della cybersecurity, con diverse due diligence effettuate e possibili operazioni in chiusura entro l’anno
Andrea Ropa su Giorno – Carlino – Nazione
Presto acquisti nel cyber. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha espresso l’intenzione dell’azienda di espandersi nel settore della sicurezza informatica, rivelando che sono stati condotti vari processi di due diligence, circa una dozzina, nel campo della cybersecurity. Alcune potenziali acquisizioni sono state scartate, mentre altre sono ancora in considerazione, e per alcune è stata fatta un’offerta, sebbene in un caso un concorrente straniero abbia prevalso. Cingolani ha sottolineato che le operazioni di M&A richiedono tempo e valutazioni approfondite, come decidere se sia più conveniente acquisire una tecnologia piuttosto che svilupparla internamente. Tuttavia, ha lasciato intendere che alcune operazioni potrebbero concludersi entro la fine dell’anno.
su Libero Quotidiano
Minaccia informatica. Analisi questione della minaccia informatica e possibili soluzioni che diano risposte tempestive a esigenze difesa; secondo AD Leonardo Roberto Cingolani la sicurezza da garantire è quella che va garantita in tempo di pace ed è la sicurezza alimentare, energetica, cibernetica, infrastrutturale e ambientale; responsabile Divisione Cyber Solutions Leonardo Andrea Campora sottolinea contributi della cybersecurity nel rendere le infrastrutture più resilienti e nell’aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini.
su SKY TG24
Attore chiave. L’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani, candida il gruppo a diventare un attore chiave in Europa nell’ambito cyber; sulla proposta del ministro Economia Giancarlo Giorgetti di un intervento sugli utili delle imprese dice: “se lo Stato chiama siamo pronti a discutere”. Da gestire le nuove prospettive poste dall’intelligenza artificiale. Le minacce cyber: possono bloccare tutto, acquedotti, aeroporti, semafori, treni, banche.
su RAI NEWS 24
Sicurezza nazionale. La settima edizione di Cybertech Europe, evento leader nel campo della sicurezza informatica, ha evidenziato l’importanza strategica della cybersecurity negli investimenti digitali. Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nella crescita del settore cyber e nella difesa, con investimenti in intelligenza artificiale e tecnologie cyber. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha riconosciuto la cybersecurity come una questione di sicurezza nazionale, richiedendo una strategia coordinata e sottolineando l’importanza della resilienza delle infrastrutture e della consapevolezza dei rischi di cyber attacchi. Leonardo si distingue nella difesa delle infrastrutture critiche con un approccio “zero trust” e piattaforme per la continuità operativa. Inoltre, Leonardo guida un consorzio per il Cyber-Security Operations Centre dell’ESA, che protegge anche gli asset spaziali, sempre più a rischio di attacchi ibridi e asimmetric
su ITALPRESS.COM
. CyberTech Europe 2024. Intervista Roberto Cingolani (AD Leonardo): considerazioni su investimenti strategici in ambito cyber e loro impatto sul Piano Industriale che è anche un fortissimo consolidamento della parte riguardante aerei, elicotteri, elettronica; possibili acquisizioni e andamento titolo.
su CLASS CNBC
Politiche di sicurezza. La conferenza europea Cybertech a Roma ha messo in evidenza l’importanza crescente della sicurezza cibernetica nella geopolitica, con un focus sull’evoluzione della sicurezza digitale e sul ruolo dell’Italia in questo contesto. Durante la conferenza, sono stati discussi i temi dell’integrazione tra le agenzie di sicurezza digitale e quelle che monitorano l’informazione e la privacy, nonché la necessità di contrastare le strategie di guerra ibrida che influenzano il panorama informativo e culturale. Infine, si è parlato della sfida rappresentata dall’espansione dei data center in Italia, con implicazioni per la gestione delle risorse naturali e la sovranità dei dati, sottolineando la necessità di una politica di sicurezza e innovazione più definita e di risorse adeguate per l’Agenzia Nazionale della Cybersecurity
su HUFFINGTONPOST.IT
Leonardo Drs raddoppia in Usa. Leonardo Drs, la filiale statunitense del gruppo italiano Leonardo specializzata in elettronica per la difesa, ha aperto un nuovo sito ad Aberdeen, Maryland, posizionandosi vicino a importanti fornitori del Pentagono e nel cuore di un distretto cruciale per lo sviluppo di tecnologie militari avanzate. Il CEO Bill J. Lynn ha sottolineato l’importanza della nuova struttura per lo sviluppo e la consegna di prodotti innovativi. Intanto, le azioni di Leonardo Drs hanno visto un significativo aumento di valore, quasi triplicando dal prezzo dell’IPO di fine novembre 2022. Il gruppo Leonardo, guidato dall’AD Roberto Cingolani, punta sulla cybersecurity come elemento chiave del suo sviluppo strategico, con l’obiettivo di diventare un player di rilievo nel settore. Inoltre, l’approvazione tedesca dell’esportazione di armi verso la Turchia potrebbe portare alla vendita di Eurofighter alla Turchia, con un contratto che potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro
Angela Zoppo su Mf
Partita Hera. Lanciata da Cape Canaveral la sonda Hera dell’ESA con l’obiettivo di difendere la Terra dall’impatto con asteroidi pericolosi, studiando meccanismi per deviarli. Considerevole il contributo italiano alla missione: la sonda è alimentata da pannelli fotovoltaici di Leonardo, mentre la partecipata Thales Alenia Space ha realizzato il transponder nello spazio profondo.
su CANALE 5
Hera e i pannelli solari. La missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), equipaggiata con pannelli solari prodotti negli stabilimenti Leonardo di Nerviano, è stata lanciata con successo per studiare l’asteroide Dimorphos, il primo oggetto celeste la cui orbita è stata alterata da un intervento umano. Questo evento è avvenuto nel settembre 2022, quando la sonda DART della NASA ha colpito Dimorphos per testare la tecnica di deflessione cinetica come metodo di difesa planetaria. Hera ora condurrà un’analisi dettagliata post impatto per confermare l’efficacia di tale tecnica e raccogliere dati utili per future missioni di deviazione di asteroidi. I pannelli solari di Hera, progettati per operare in condizioni di scarsa illuminazione solare, rappresentano un contributo tecnologico significativo di Leonardo, già fornitore di tecnologie simili per altre missioni ESA come Rosetta e Juice
Giovanni Chiodini su Giorno
Officina Stellare. Officina Stellare, azienda italiana attiva nel settore spaziale, ha siglato una joint venture con Skyloom Global Corporation, azienda statunitense specializzata in servizi di trasporto dati spaziali e comunicazione laser. La nuova partnership, denominata Skyloom Europe, mira a stabilire un impianto produttivo in Veneto, vicino alla sede di Officina Stellare, per la fabbricazione di terminali ottici di volo per comunicazioni intersatellitari e terra-orbita. Questo impianto si ispirerà a quello già esistente di Skyloom in Colorado e servirà sia clienti istituzionali che commerciali. La joint venture prevede anche lo sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione ottica sicura e mira a diventare un fornitore chiave nel mercato europeo, colmando un vuoto nella supply chain continentale. La notizia ha avuto un impatto positivo sul valore delle azioni di Officina Stellare in borsa, con un incremento superiore al 5%
Matteo Meneghello su Sole 24 Ore
Space economy. La regione del Veneto si è affermata come un punto di riferimento nell’industria aerospaziale italiana, con un fatturato di 2,2 miliardi di euro e 260 aziende nel settore. Questo successo è dovuto a una combinazione di competenze locali radicate e un ecosistema aperto all’innovazione. La presenza dell’Università di Padova e la sua ricerca spaziale hanno contribuito a questa crescita. Il settore sta vivendo una trasformazione, con l’ingresso di piccole aziende e startup, grazie alla miniaturizzazione dei satelliti e alla riduzione dei costi di lancio. Il Veneto si sta preparando per il futuro della space economy, ospitando eventi come lo Space Meetings Veneto e promuovendo la collaborazione tra università, istituti di ricerca e imprese attraverso iniziative come la Aerospace Innovation and Research e l’incubatore Esa Bic a Padova.
Antonio Piemontese su Wired
Ascensore per le stelle. L’idea di un ascensore spaziale, un sistema che permetterebbe di trasportare materiali e persone nello spazio lungo un cavo teso dalla Terra a un satellite contrappeso in orbita geostazionaria, è stata discussa da Elon Musk nel 2015, che la considera “estremamente complicata” e poco realistica, nonostante i potenziali benefici in termini di costi e sostenibilità ambientale. Stephen Cohen, esperto in fisica e autore di un libro sull’argomento, sostiene che la realizzazione dell’ascensore spaziale è vicina, dipendente principalmente dal reperimento di fondi e dalla volontà di intraprendere il progetto. Le sfide tecniche, come la creazione di un materiale sufficientemente resistente e leggero per il cavo, sono ancora significative, ma i progressi nella scienza dei materiali, come i nanotubi di carbonio e il Graphene Super Laminate, offrono speranze. Nonostante le complessità e le criticità, come l’impatto ambientale e la sicurezza, alcuni ricercatori rimangono ottimisti sulla fattibilità a lungo termine dell’ascensore spaziale, che potrebbe rivoluzionare l’accesso allo spazio e la manifattura in orbita
Emilio Cozzi su Wired
Una luna piena di vita. La mostra “Shoot for the moon” a Mercanteinfiera di Parma, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), espone le innovazioni tecnologiche europee per l’abitazione sulla Luna. Tra i progetti, l’utilizzo della regolite lunare per costruire mattoni e l’impiego di stampanti 3D per fabbricare componenti necessari in loco, riducendo i costi e sfruttando le risorse disponibili. L’Italia contribuisce con Thales Alenia Space alla realizzazione di una casa mobile per la NASA, mentre si lavora a insediamenti più ampi e confortevoli. La fiera internazionale Mercanteinfiera, che si terrà dal 12 al 20 ottobre, attira collezionisti e appassionati di antiquariato, modernariato e design, con una particolare attenzione alla Gen Y, i nati tra il 1980 e il 1994. In parallelo, la mostra “La forma del profumo” presenta una collezione di portaprofumo storici, dimostrando un mix di epoche e tradizioni.
Giovanni Caprara su Corriere della Sera
L’aerospazio spicca il volo. Il Piemonte risponde alla crisi del settore automobilistico puntando sull’industria aerospaziale, settore in cui già operano 35.000 addetti con un fatturato di 8 miliardi di euro. La regione si prepara a presentare le sue innovazioni all’International Astronautical Congress di Milano, con l’obiettivo di attirare l’attenzione su un comparto che rappresenta un’alternativa all’automotive. Il governatore Alberto Cirio sottolinea il primato piemontese nelle esportazioni aerospaziali, mentre l’assessore Andrea Tronzano evidenzia la necessità di certificazioni per le aziende automobilistiche che vogliono convertirsi al settore. Il distretto aerospaziale piemontese, con oltre 450 PMI, si presenta come un cluster competitivo a livello internazionale, con progetti che vanno dalla Stazione Spaziale Internazionale a missioni su Venere e studi sulle onde gravitazionali
Massimiliano Sciullo su Repubblica Torino
Made in Piemonte. Durante l’International Astronautical Congress 2024 che si terrà a Milano, la Regione Piemonte e Ceipiemonte hanno presentato un progetto per promuovere l’industria aerospaziale piemontese. Con uno stand di oltre 200 mq, 30 aziende locali mostreranno il loro contributo alla crescita tecnologica del settore, che ha un fatturato di oltre un miliardo e impiega quasi duemila persone. Un’esperienza interattiva con tecnologie avanzate permetterà ai visitatori di esplorare i modelli spaziali e i progetti internazionali a cui le aziende piemontesi, come Thales Alenia Space, hanno partecipato. Il Piemonte si conferma leader nel settore aerospaziale italiano, con un forte export e un impegno continuo nell’innovazione e nella formazione di alta qualità.
Loredana Polito su Giornale del Piemonte e della Liguria
Crolla Senior. La società inglese Senior, fornitore di componenti aerospaziali, ha subito un crollo in Borsa del 18% a causa della ridotta domanda da parte di Boeing e Airbus, entrambi alle prese con problemi nella catena di approvvigionamento e scioperi. Di fronte a questi rallentamenti, Senior ha annunciato tagli ai posti di lavoro e riduzione delle spese per contenere i costi. Il CEO David Squires ha dichiarato che i problemi sono temporanei e si aspetta un miglioramento nel prossimo anno. Airbus, intanto, sta affrontando difficoltà nel raggiungere l’obiettivo annuale di consegne a causa delle carenze nella catena di fornitura, aggravate dalla pandemia, e potrebbe non riuscire a colmare il gap entro la fine dell’anno.
Mara Monti su Sole 24 Ore
Boeing, consegnati 33 aerei. A settembre, Boeing ha consegnato 33 aerei, segnando un calo rispetto ai 40 consegnati ad agosto, a causa dello sciopero iniziato a metà mese che ha coinvolto 33mila operai negli stabilimenti della costa occidentale degli Stati Uniti. Nonostante ciò, le consegne sono aumentate di 6 unità rispetto a settembre dell’anno precedente, periodo in cui l’azienda affrontava problemi legati alla correzione di un difetto di fabbricazione. Durante il mese, Boeing ha anche ricevuto 63 nuovi ordini, inclusi 54 per il modello 737 Max.
su Sole 24 Ore
Crosetto diserta i Cdm. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha smesso di partecipare ai Consigli dei ministri, suscitando l’amarezza e l’irritazione della premier Giorgia Meloni, che considera la sua presenza un dovere. Il loro rapporto personale e politico, finora solido e inossidabile, è messo a dura prova da questa situazione di stallo, che rischia di diventare un serio problema politico. Nonostante le numerose assenze di Crosetto, Meloni ha evitato di inasprire la situazione pubblicamente, mentre si moltiplicano le speculazioni sulle possibili cause del suo comportamento, tra cui tensioni legate ai servizi segreti e al caso di dossieraggio. La situazione di incomunicabilità tra i due politici, entrambi fondatori di Fratelli d’Italia, persiste mentre si avvicinano decisioni importanti in ambito difensivo e di sicurezza nazionale.
Francesco Verderami su Corriere della Sera
Portolano, missione segreta in Libano. Il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, Luciano Portolano, ha intrapreso una missione segreta a Beirut su incarico del ministro Guido Crosetto, in risposta a una situazione di tensione crescente in Libano. Durante la visita, Portolano ha avuto incontri con importanti figure politiche e militari libanesi per discutere la sicurezza e la stabilità della regione, mentre le forze di UNIFIL hanno aumentato il livello di allerta a causa delle pressioni militari israeliane. Israele, guidato da Benjamin Netanyahu, sta avanzando operazioni militari nel sud del Libano, mirando ai tunnel di Hezbollah nonostante la presenza di forze di peacekeeping internazionali. L’Italia, attraverso il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha chiesto garanzie per la sicurezza delle truppe UNIFIL, mentre si considera la possibilità di un ritiro coordinato dall’ONU e si cerca un piano di cessate il fuoco con il supporto degli Stati Uniti e del Vaticano.
_Ilario Lombardo su Stampa
Armi a Israele. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha adottato una politica di sicurezza rigorosa, richiedendo ai parlamentari e visitatori di lasciare i loro telefoni fuori dal suo ufficio per evitare il rischio di essere registrato o spiato. Questa misura segue il caso di Pasquale Striano e le presunte azioni ostili di alcuni membri dei servizi segreti. Crosetto, che ha espresso preoccupazioni di sentirsi nel mirino, ha anche annunciato di voler presentare un esposto per identificare chi ha divulgato chat interne del suo partito. Oggi affronterà un’audizione al Copasir per discutere, tra le altre cose, le sue critiche all’intelligence esterna e il caso Striano, nonché questioni personali, come il tentativo di sua moglie di entrare nell’AISE. Crosetto si dice pronto a rispondere a tutte le domande senza esitazioni, mantenendo una posizione di cautela nei confronti della sicurezza delle comunicazioni.
Alessia Grossi su Il Fatto Quotidiano
Si armi chi può. L’aumento della spesa militare globale nel 2023, che ha raggiunto i 2.443 miliardi di dollari, con un incremento significativo in tutte le macro-regioni del mondo. Questo aumento è dovuto alla percezione che i conflitti, come quelli in Ucraina e Medio Oriente, siano diventati un’opzione politica. Gli Stati Uniti guidano la spesa con 916 miliardi di dollari, seguiti da Cina e Russia, mentre l’Europa e l’Italia hanno aumentato i loro investimenti militari in risposta al conflitto ucraino. «Se in ambito Nato devi raggiungere il 2 per cento del Pile per l’Unione europea non puoi superare un deficit del cento è ovvio che i due criteri contrastano» osserva Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo. «Parte della soluzione è defalcare le spese della Difesa dalla soglia Ue. E finanziare almeno gli investimenti per la ricerca in questo campo con gli Eurobond».
Fausto Biloslavo su Panorama
Arsenale del futuro. Il futuro dei conflitti militari sarà caratterizzato da un’evoluzione tecnologica senza precedenti, con l’impiego di armi avanzate come droni, missili ipersonici, e sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico e cibernetico. Durante l’esercitazione “Stella Alpina 2024”, l’esercito italiano ha dimostrato l’uso di robot cingolati autonomi, quadricotteri per la sorveglianza e sistemi di difesa contro attacchi cyber. Le forze armate si stanno adattando a queste nuove realtà, con investimenti in tecnologie come il pilotaggio remoto, comunicazioni satellitari avanzate e intelligenza artificiale. Il gruppo italiano Leonardo è capofila di un progetto europeo per sviluppare sistemi anti droni basati su sensori all’avanguardia e disturbi elettronici.
Fausto Biloslavo su Panorama
F35 a Decimomannu. L’aeroporto militare di Decimomannu in Sardegna è stato promosso a base operativa NATO, con l’annuncio ufficiale del ministro della Difesa Guido Crosetto di ospitare stabilmente uno stormo di F-35 in assetto da combattimento. Il programma di difesa prevede un investimento di 18 miliardi di euro per l’acquisto di 15 nuovi F-35, alcuni dei quali saranno dislocati a Decimomannu, trasformando la base da un centro di addestramento a un punto nevralgico per operazioni militari. Gli F-35 sono aerei di quinta generazione con tecnologie stealth e versatilità per diverse missioni militari. La decisione di potenziare la base di Decimomannu riflette l’importanza strategica della Sardegna nel sistema di difesa nazionale e NATO, specialmente per la sua posizione nel Mediterraneo, e si inserisce in un contesto di crescente tensione geopolitica.
Costantino Cossu su Manifesto
Flop del corteo. Un gruppo di circa cento attivisti ha marciato senza autorizzazione all’Eur per protestare contro il convegno Cybertech Europe 2024, con pesanti ripercussioni sulla mobilità locale. Durante la manifestazione, che ha visto slogan a favore della Palestina e contro Israele, un operatore TV è stato ferito da una bottiglia lanciata all’interno della stazione della metropolitana Eur Fermi. Dopo trattative con la polizia, i manifestanti hanno ottenuto il permesso di sfilare a distanza di sicurezza dal centro congressi, ma la protesta ha causato la chiusura temporanea di alcune strade, creando disagi al traffico. La situazione è stata gestita dalle forze dell’ordine senza ulteriori incidenti, e i manifestanti hanno concluso il corteo a largo Pella, vicino al luogo del convegno.
su Messaggero Cronaca di Roma
Corteo non autorizzato. Un corteo non autorizzato ha bloccato l’Eur a Roma in segno di protesta contro la Cybertech Europe, evento di sicurezza informatica sponsorizzato da Leonardo Spa, azienda accusata di vendere armi a Israele. Circa un centinaio di manifestanti, principalmente studenti, si sono riuniti richiedendo la liberazione della Palestina e contestando l’industria delle armi. Nonostante il quartiere fosse blindato e il traffico in tilt, la protesta si è svolta senza gravi incidenti, tranne per un videomaker colpito da una bottiglia. La manifestazione segue gli scontri di sabato, con 30 agenti feriti e indagini in corso per identificare altri responsabili.
su Repubblica Roma
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Pnrr, solo 9 miliardi su 44. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia sta affrontando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di spesa previsti. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, che ha analizzato i dati della piattaforma ReGis, l’Italia avrebbe dovuto spendere 43,96 miliardi di euro nel 2024 per rispettare il cronoprogramma, ma finora ha effettuato pagamenti per soli 8,93 miliardi, pari al 20,3% del budget previsto. Questo significa che, nonostante siamo al quarto dei sei anni del PNRR, la spesa effettiva si attesta solo al 27,5% del totale delle risorse disponibili. In particolare, i settori verde, coesione e digitale sono quelli più in ritardo, con investimenti green realizzati solo per il 10,6% e la coesione al 14,1%. Questo ritardo solleva preoccupazioni sia per la capacità del PNRR di stimolare la crescita economica sia per l’impatto sui saldi di finanza pubblica
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
Catasto per il 110. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato che per finanziare la manovra del 2025 saranno necessarie nuove risorse, ottenute attraverso tagli di spesa e nuove entrate, tra cui un aggiornamento delle rendite catastali. Questo aggiornamento riguarderà in particolare coloro che hanno usufruito del Superbonus 110%, con l’obiettivo di adeguare la rendita catastale, base per il calcolo delle tasse immobiliari. Giorgetti ha sottolineato che i sacrifici saranno richiesti a chi può permetterseli e che la spesa sanitaria sarà preservata dai tagli. Inoltre, la prossima Legge di Bilancio prevede il mantenimento di alcune misure fiscali favorevoli per lavoratori e imprese, nonostante una revisione al ribasso del PIL che complica il raggiungimento degli obiettivi di crescita. Il governo mira a una politica di bilancio prudente e attenta, con l’obiettivo di ridurre il debito e migliorare l’attrattività dell’Italia
Mario Sensini su Corriere della Sera
Giorgetti ambiguo. Il ministro italiano mostra ambiguità riguardo la riforma catastale, rallentando l’approvazione dell’UE al piano sul deficit e incontrando resistenza all’interno della maggioranza sull’aumento delle tasse per i proprietari di immobili che hanno beneficiato del Superbonus. Circa mezzo milione di unità immobiliari potrebbero essere interessate dalla revisione degli estimi catastali, ma il numero effettivo è minore considerando le prime case esenti da imposta comunale. Il ministro Giorgetti, sotto pressione sia dall’Europa che dalla maggioranza, evita un aggiornamento completo degli estimi, limitandosi a cercare “case fantasma” e a precisare norme esistenti. Questa posizione ambigua complica i negoziati con l’UE, che permetterebbe all’Italia di allungare il periodo di aggiustamento fiscale in cambio di riforme come quella del Catasto.
Alessandro Barbera su Stampa
Irritati con Bankitalia. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, è irritato con la Banca d’Italia per le sue stime al ribasso del PIL, che contrastano con le previsioni ottimistiche del governo. La Banca d’Italia ha anche criticato il piano di riforme del governo per mancanza di dettagli e scadenze, mettendo in dubbio l’impegno dell’Italia verso riforme serie. Meloni ha discusso con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per mantenere ferme le previsioni di crescita e per integrare il piano di riforme con ulteriori riflessioni. Nonostante le smentite ufficiali, fonti interne confermano il malcontento del governo verso le valutazioni di Bankitalia, specialmente riguardo al taglio del cuneo fiscale e alle implicazioni per il sistema pensionistico
Giuseppe Colombo su Repubblica
Tre mesi in più. L’Istat ha previsto che a partire dal 2027 l’età pensionabile in Italia aumenterà progressivamente a causa dell’innalzamento della speranza di vita e dell’invecchiamento della popolazione. Chi è nato nel 1960 o dopo dovrà aspettare tre mesi in più rispetto agli attuali 67 anni per andare in pensione, con ulteriori incrementi previsti ogni due anni fino a raggiungere i 69 anni e 6 mesi nel 2051. Il governo sta considerando incentivi per chi sceglie di rimanere nel mercato del lavoro oltre l’età pensionabile e un leggero aumento delle pensioni minime. Queste tendenze demografiche, che includono anche il calo della natalità e le proiezioni sull’immigrazione, metteranno a dura prova la sostenibilità del sistema previdenziale italiano
Enrico Marro su Corriere della Sera
Incassate tante tasse, non servono i sacrifici delle banche. Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha espresso ottimismo riguardo le finanze pubbliche italiane, sottolineando l’aumento delle entrate fiscali di agosto di 23 miliardi rispetto all’anno precedente e negando la necessità di sacrifici finanziari. Patuelli ha evidenziato che le banche hanno già contribuito significativamente al fisco, aumentando gli interessi pagati di quattro volte. Contrariamente ai timori di recessione, ha affermato che l’Italia sta performando meglio della Germania e ha suggerito che lo Stato dovrebbe sfruttare meglio il proprio patrimonio anziché tagliare la spesa sociale. Infine, ha discusso la posizione delle banche nel contesto europeo e l’operazione di Unicredit in Germania, considerandola un test per l’Unione bancaria europea
Gianluca Paolucci su Stampa
Senza senso parlare di extraprofitti. Durante la Giornata dell’Economia a Milano, organizzata dal parlamentare di Forza Italia Maurizio Casasco, è stato espresso un netto rifiuto all’idea di tassare gli “extraprofitti” di banche e assicurazioni, sostenendo che i profitti sono già tassati e che un sistema bancario solido è benefico per l’economia. Casasco sostiene che invece di una tassa, i banchieri potrebbero contribuire volontariamente, in linea con la cultura liberale che non vede contrapposizione tra imprese, famiglie e banche. Inoltre, si discute la possibilità di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori e si critica la tassazione al 15% per i giganti del web, ritenuta iniqua rispetto alle aliquote Irpef più elevate per i lavoratori dipendenti. Infine, Casasco commenta che gli scioperi contro i tagli alla sanità e alla scuola sono prematuri e dovrebbero attendere l’effettiva attuazione delle misure
Pier Francesco Borgia su Giornale
Maestri del mare. Fincantieri ha lanciato il progetto “Maestri del Mare” in collaborazione con il consorzio Elis, con l’obiettivo di formare e assumere personale specializzato nella costruzione navale per rispondere alla carenza di manodopera qualificata. Finora, 90 giovani sono stati assunti e altri sono previsti entro inizio 2025, con oltre mille assunzioni pianificate nei prossimi due anni, soprattutto in profili scientifico-tecnologici. Il progetto prevede corsi di formazione con indennità, vitto e alloggio, e si concentra sullo sviluppo di competenze tecniche e digitali. L’azienda ha anche investito in formazione continua, con oltre 789mila ore di formazione erogate nel 2023 e un nuovo piano formativo aziendale incentrato sulla transizione digitale ed ecologica. Fincantieri sta espandendo la formazione anche all’estero, con investimenti in Tunisia, Ghana, Filippine e Vietnam.
Claudio Tucci su Sole 24 Ore Lavoro 24
Fincantieri. Vard, azienda controllata norvegese di Fincantieri specializzata nella costruzione di navi speciali, ha ottenuto una commessa per progettare e costruire una Commissioning Service Operation Vessel (CSOV) per Navigare Capital Partners. Questo contratto è il risultato di una collaborazione con Norwind Offshore e segna l’esercizio della prima opzione di un accordo precedentemente firmato a marzo 2024. La partnership tra Vard e le due società coinvolte si basa su una lunga storia di collaborazioni.
su Libero Quotidiano
IA, Google e Vodafone. Vodafone e Google hanno rafforzato la loro collaborazione per sviluppare nuovi servizi, dispositivi e esperienze televisive per i clienti in Europa e Africa, sfruttando Google Cloud e i modelli Gemini di Google. L’accordo consentirà a Vodafone di fornire servizi avanzati di archiviazione, sicurezza e assistenza, mentre Google beneficerà della connettività di Vodafone per ottimizzare la produttività lavorativa. La partnership punta a migliorare l’offerta di prodotti e servizi sfruttando le ultime innovazioni in ambito hardware, digitale, intelligenza artificiale e cloud. Inoltre, Vodafone lavora per integrare abbonamenti a YouTube o Google One, piani di archiviazione avanzati, piani AI Premium e dispositivi come Pixel e altri prodotti Android.
su Corriere della Sera
Innovazione epocale. Il teologo e consulente del governo Paolo Benanti discute l’importanza dell’innovazione nell’intelligenza artificiale (AI), sottolineando la necessità di regolamentazione. Con l’assegnazione del Premio Nobel a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton per i loro contributi alle reti neurali artificiali, si riconosce un cambiamento epocale nell’AI. Benanti evidenzia come le AI abbiano acquisito capacità prima impensabili, come la visione artificiale e le diagnosi mediche, ma rimangano “scatole nere” difficili da interpretare. L’innovazione nell’AI, paragonabile agli impatti della dinamite e della radio, presenta sfide etiche e geopolitiche significative, richiedendo un dialogo tra morale e tecnica, come discusso nel libro “Noi e la macchina” di Benanti e Maffettone.
Domenico Agasso su Stampa
Investimenti in IA. Il CEO di Generali, Philippe Donnet, ha annunciato che il nuovo piano strategico dell’azienda prevederà ulteriori investimenti in intelligenza artificiale (AI) per migliorare la sottoscrizione dei rischi e la gestione dei sinistri. Donnet ha sottolineato che eventuali acquisizioni saranno considerate solo se in grado di creare valore per gli azionisti, come dimostrato dalle recenti acquisizioni di Liberty Seguros e Conning. Ha inoltre espresso approvazione per l’obbligo di polizze contro catastrofi per le aziende, sperando che si estenda anche ai privati, e ha discusso l’impatto dei tagli dei tassi d’interesse sul settore Vita. Infine, ha evidenziato l’importanza del dialogo con le istituzioni europee per riconoscere il ruolo sociale e finanziario del settore assicurativo, e ha ribadito l’impegno di Generali nella protezione della privacy dei clienti nell’uso dell’AI.
Andrea Cabrini su Mf
Così le macchine imparano. Il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a John Hopfield e Geoffrey Hinton per i loro contributi fondamentali nello sviluppo delle reti neurali artificiali e del machine learning. Hinton, ex ricercatore di Google Brain, e Hopfield hanno risolto problemi chiave riguardanti le macchine che imparano, ponendo le basi per l’apprendimento profondo. Il premio riconosce l’importanza scientifica delle loro scoperte, distaccandosi dagli aspetti commerciali dell’industria dell’AI. La storia delle reti neurali inizia con i percettroni nel 1943, evolvendosi fino agli attuali modelli che apprendono autonomamente e generano dati sintetici. Il Nobel riporta l’attenzione sulla scienza dietro l’AI, distanziandosi dalla nozione di macchine coscienti, e sottolinea che, nonostante i progressi, le macchine non “pensano” ma seguono approcci diversi dal pensiero umano
Massimo Sideri su Corriere della Sera
Se non mettiamo regole saremo sottomessi. Geoffrey Hinton, pioniere dell’intelligenza artificiale (IA) e recente vincitore del premio Nobel per la Fisica, ha espresso preoccupazione per il futuro dell’IA e la necessità di regolamentazione. Nonostante il suo ottimismo per i benefici che l’IA può apportare in campi come la medicina e l’ambiente, Hinton teme che l’IA possa sfuggire al controllo umano e diventare più intelligente degli esseri umani. Ha criticato le grandi aziende tecnologiche per non investire abbastanza in sicurezza e ha esortato i governi a intervenire. Hinton, che ha lasciato Google per motivi etici, rimane attivo nel promuovere la sicurezza dell’IA e avverte che, senza regole adeguate, l’IA potrebbe facilitare l’ascesa di nuovi autoritarismi.
Antonello Guerrera su Repubblica
Calcolare i rischi. Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale di Banca d’Italia, ha sottolineato l’importanza degli algoritmi di intelligenza artificiale, del cloud e del big data analytics per la gestione di grandi volumi di dati. Ha evidenziato che le autorità pubbliche devono essere consapevoli dei nuovi rischi associati a queste tecnologie, come le questioni legate alla privacy e alla resilienza delle infrastrutture. Perrazzelli ha invocato un dialogo internazionale per affrontare queste sfide. La riproduzione dell’intervento è riservata.
su Corriere della Sera
Mercato digitale. L’Emilia Romagna si afferma come leader nella trasformazione digitale in Italia, con una spesa in Intelligenza Artificiale (IA) che ha raggiunto i 48,5 milioni di euro e previsioni di crescita fino a 145 milioni entro il 2027. Il mercato digitale regionale ha toccato i 6,06 miliardi nel 2023 e si prevede che crescerà fino a 7,3 miliardi entro il 2027. Il road show organizzato da Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con i Digital Innovation Hub, ha promosso il confronto tra imprenditori e la presentazione di applicazioni di successo in IA. Parma emerge come punto focale di questa crescita, con investimenti in software, soluzioni e servizi ICT, specialmente nel settore agroalimentare. Infine, si punta alla creazione di un osservatorio permanente sull’IA nelle PMI per monitorare progressi e sfide, sottolineando l’importanza dell’IA per la competitività delle imprese
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore
Aiuti ai piccoli aeroporti. Assaeroporti, insieme ad altre associazioni europee, ha richiesto alla Commissione europea di estendere gli aiuti di Stato ai piccoli aeroporti oltre il 2023, per supportare la connettività e la transizione ecologica del settore. Le associazioni sottolineano l’importanza degli aeroporti regionali per lo sviluppo economico e sociale e chiedono l’inclusione di una sezione specifica nelle linee guida per gli investimenti green, necessari per la competitività e stimati in 61 miliardi di euro all’anno. Secondo uno studio di Oxera, gli aeroporti minori faticano a coprire i costi operativi, soprattutto a causa di oneri fissi che aumenteranno con la transizione ecologica. Le linee guida attuali permettono aiuti di Stato fino al 2027, ma le associazioni propongono di estenderli oltre tale data, riconoscendo che non tutti gli aeroporti saranno in grado di diventare profittevoli come previsto
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore
Ostacolo alla Consob. La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta su Autostrade per l’Italia (Aspi) per presunto falso in bilancio, ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato, accusando la società di aver classificato impropriamente un fondo da 540 milioni di euro destinato a opere autostradali, utilizzandolo per generare profitti ingiusti. L’indagine coinvolge attuali e passati dirigenti di Aspi, tra cui gli ex presidenti Giuliano Mari e Fabio Cerchiai, l’attuale presidente Elisabetta Oliveri e gli ex CEO Giovanni Castellucci e Roberto Tomasi. Secondo la Procura, Aspi avrebbe diffuso informazioni false per aumentare i dividendi e migliorare artificialmente la propria immagine finanziaria. Aspi ha risposto affermando di aver sempre agito in trasparenza e si è detta pronta a collaborare con le autorità.
Giuseppe Scarpa su Repubblica
Del Vecchio, spaccatura fra i soci. L’eredità del fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, è al centro di una disputa tra i soci della holding Delfin, con una situazione di stallo e divisioni tra gli eredi. La contesa riguarda l’assegnazione delle quote e la revisione dello statuto della finanziaria, con tre blocchi di azionisti che hanno visioni differenti. Alcuni eredi, come Marisa e Leonardo Maria, vogliono rispettare le volontà testamentarie di Del Vecchio, mentre altri, come Paola, Luca e Clemente, chiedono maggiori garanzie prima di procedere. La prima udienza della causa legata all’eredità è prevista a febbraio, e potrebbe portare a un cambiamento dei rapporti di forza all’interno di Delfin. Nel frattempo, le tensioni interne rendono l’assetto della holding sempre più fragile
Marigia Mangano su Sole 24 Ore
Cina, pronti a mettere nuovi dazi. La Cina ha risposto ai dazi imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici cinesi introducendo misure anti-dumping sul brandy europeo e minacciando di imporre dazi sulle auto europee di grossa cilindrata. Queste azioni colpiscono direttamente i produttori francesi di brandy e potrebbero gravemente danneggiare l’industria automobilistica tedesca, già in crisi. La Germania ha espresso dissenso sulla decisione UE, mentre l’Italia l’ha supportata. La Commissione Europea ha definito le misure cinesi infondate e si appella all’OMC, mentre cresce il timore di un’escalation che potrebbe sfociare in una guerra commerciale e colpire l’industria del lusso, danneggiando sia la Francia che l’Italia.
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Caccia a Hezbollah. L’esercito israeliano ha intensificato la sua offensiva contro Hizbollah inviando migliaia di truppe supplementari e una quarta divisione di combattimento nel sud del Libano, segnalando un’espansione dell’offensiva terrestre. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha esortato i cittadini libanesi a ribellarsi contro il gruppo sostenuto dall’Iran, mentre gli attacchi aerei hanno colpito Beirut e altre aree. Hizbollah, attraverso il suo vice capo Naim Qassem, ha promesso di continuare la lotta nonostante le perdite e gli attacchi israeliani. Nel frattempo, Israele ha intensificato le operazioni militari, dichiarando zone militari chiuse lungo il confine e colpendo obiettivi in Libano, compreso presumibilmente il nuovo leader di Hizbollah, Hashem Safieddine, in un attacco aereo.
Gilber Neri su Financial Times
Troupe Tg3 aggredita. Una troupe del Tg3 è stata attaccata in Libano, risultando illesa a eccezione dell’autista Ahmad Alcil Harnzeh, morto d’infarto. Nel frattempo, Hezbollah ha lanciato un centinaio di razzi su Haifa, mentre il primo ministro israeliano Netanyahu ha annunciato la morte di Hashem Safieddine, poi smentita dall’esercito. Diciotto anni dopo il conflitto del 2006, le forze israeliane si confrontano nuovamente con Hezbollah, con l’esercito che ha mobilitato ulteriori divisioni e imposto restrizioni di movimento in Libano. Il segretario generale ad interim di Hezbollah, Naim Qassem, afferma che le capacità militari dell’organizzazione sono intatte, nonostante gli sforzi per una tregua. Infine, Netanyahu prepara una risposta al lancio di missili iraniani, in attesa di una comunicazione dal presidente americano Joe Biden.
Davide Frattini su Corriere della Sera
Basi Unifil usate come scudo. Le basi Unifil in Libano sono state utilizzate da Hezbollah e dalle forze israeliane come scudi durante i combattimenti, mettendo a rischio la sicurezza dei caschi blu dell’ONU. Il contingente internazionale, composto da 10.400 soldati di 50 nazioni, è in stato di allerta massima, costretto a rimanere nei bunker e limitare gli spostamenti. Nonostante le richieste israeliane di evacuare alcune basi, Unifil ha deciso di rimanere, anche se la situazione è tesa e il conflitto si intensifica. Il ruolo di Unifil è quello di addestrare l’esercito libanese, ma non ha il potere di disarmare la zona come previsto dalla risoluzione ONU 1701, e l’Italia, con il maggior contributo di truppe, ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei propri soldat
Fabio Tonacci su Repubblica
Il grande Israele. Il testo descrive il fenomeno degli estremisti religiosi israeliani che aspirano a espandere i confini di Israele a discapito dei territori libanesi. Amos Azaria, protagonista dell’articolo, è un colono che vive in un avamposto vicino a Gaza e sogna di colonizzare il sud del Libano, considerando l’attuale primo ministro Netanyahu troppo moderato. Azaria e altri come lui hanno fondato il gruppo Uri Tzafon, che promuove l’idea di insediamenti ebraici nel Libano meridionale, arrivando a diffondere mappe e messaggi provocatori nei territori interessati. Nonostante le loro idee siano considerate estreme, il movimento ha guadagnato qualche migliaio di seguaci e non può essere ignorato, dato che riflette una corrente di pensiero presente nell’immaginario politico israeliano che ha già ottenuto rappresentanza in Parlamento e nel governo.
Francesca Mannocchi su Stampa
Idf entra a Sud. Le forze israeliane hanno intensificato le operazioni militari nel sud del Libano, conquistando il villaggio di Maroun El Ras e circondando una base Unifil. Nel frattempo, la situazione umanitaria nella valle della Bekaa è critica, con ospedali al collasso per la mancanza di ossigeno e medicine, e un aumento delle vittime civili, tra cui donne e bambini. La tensione si estende anche alla Siria, dove un attacco israeliano a Damasco ha causato la morte di sette persone. Nonostante i pesanti bombardamenti, i combattenti di Hezbollah hanno lanciato razzi verso Haifa, mentre Beirut subisce attacchi continui. La situazione rimane tesa e incerta, con appelli israeliani ai libanesi di liberarsi di Hezbollah per porre fine al conflitto.
Fausto Biloslavo su Giornale
Pronti a colpire l’Iran. Il rapporto tra Washington e Tel Aviv è teso a causa della diffidenza americana verso le possibili azioni unilaterali di Israele contro l’Iran. Gli Stati Uniti consigliano di limitare eventuali rappresaglie a obiettivi militari, evitando siti nucleari, infrastrutture petrolifere e leader politici iraniani, per prevenire un’escalation regionale. Israele, tuttavia, potrebbe non seguire le raccomandazioni statunitensi, come dimostrato in passato con l’eliminazione di Hassan Nasrallah nonostante gli inviti alla moderazione da parte dell’amministrazione Biden. La tensione è alta dopo che missili iraniani sono caduti su Israele e l’esplosione vicino a Isfahan ha allarmato gli iraniani, con la minaccia di una risposta israeliana che potrebbe includere attacchi a siti nucleari e infrastrutture petrolifere, nonostante i rischi di ritorsioni e l’approfondimento dei legami tra Iran e Cina
Gian Micalessin su Giornale
Meloni vede Zelensky. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a Roma dalla premier italiana Giorgia Meloni, dopo essere stato escluso da un vertice a Berlino che avrebbe dovuto precedere un importante incontro a Ramstein. Questa mossa di Meloni segue la preoccupazione per l’esclusione dell’Italia dal summit di Berlino, decisione presa dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e avallata dagli Stati Uniti. La visita di Zelensky in Italia, tenuta riservata, è vista come un tentativo di rafforzare le relazioni diplomatiche e discutere aiuti cruciali per l’Ucraina, inclusa la consegna di un secondo sistema di difesa aereo Samp-T. La situazione internazionale rimane tesa, con l’Europa che spinge per mantenere il summit di Ramstein a livello di capi di Stato e di governo e chiede la partecipazione di Biden, anche se solo in videoconferenza.
Tommaso Ciriaco su Repubblica
35 miliardi all’Ucraina dalla Ue. L’Unione Europea ha deciso di procedere con un prestito di sostegno all’Ucraina, nonostante l’incertezza sul contributo degli Stati Uniti al piano di aiuti del G7. Il piano prevede l’utilizzo dei beni russi congelati per rimborsare il prestito. L’Ungheria ha posto il veto sulla proposta americana di estendere il periodo di rinnovo delle sanzioni da 6 a 36 mesi, ma i ministri delle Finanze dell’UE hanno trovato un accordo per andare avanti, sperando che gli USA si uniscano in seguito. Il Parlamento Europeo dovrà approvare i regolamenti per raccogliere i fondi sui mercati e modificare l’uso dei proventi dei beni russi congelati, con la maggior parte destinata al rimborso del prestito. Nel frattempo, un possibile incontro tra Zelensky e Meloni è previsto a Roma, mentre l’arrivo di Biden al summit di Ramstein è incerto a causa dell’uragano Milton.
Marco Bresolin su Stampa
Arrestateli. La Russia ha emesso un mandato di arresto per i giornalisti italiani Stefania Battistini e Simone Traini, accusandoli di essere entrati illegalmente nel paese per documentare le operazioni militari ucraine, rischiando fino a cinque anni di carcere. La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta a seguito delle minacce ricevute dai due reporter sui social media, per i quali è stata attivata una protezione. Il Ministro degli Esteri italiano, Tajani, ha denunciato la situazione come una persecuzione contro la libertà di stampa. Se l’Interpol approverà il mandato di arresto internazionale, i giornalisti potrebbero essere soggetti ad arresto ed estradizione in molti paesi, sebbene l’Italia e alcuni altri paesi dell’UE non siano obbligati ad eseguire il mandato senza un accordo bilaterale con la Russia.
Andrea Siravo su Stampa
Non lascio l’Ue. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán è al centro dell’attenzione a Strasburgo, dove ha affrontato proteste e contestazioni per la sua politica estera, accusato di aver “svenduto” l’Ungheria a Russia e Cina. Orbán, pur criticando l’Unione Europea, ha dichiarato di non volerla lasciare ma di volerla cambiare, opponendosi alla politica migratoria comune e proponendo la creazione di hot spot al di fuori dei confini europei. Ha inoltre espresso una posizione minoritaria sull’Ucraina, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco e di comunicazioni con Mosca. Orbán ha manifestato grande entusiasmo per una potenziale vittoria di Trump nelle elezioni statunitensi, anticipando un immediato impegno per la pace da parte dell’ex presidente. Intanto, l’Ungheria mantiene il veto sul prolungamento delle sanzioni contro la Banca centrale russa, in attesa delle elezioni USA, una posizione che contrasta con la determinazione degli alleati di sostenere l’Ucraina.
Francesca Basso su Corriere della Sera
Trump sotto accusa. Il nuovo libro di Bob Woodward, “War”, rivela che l’ex presidente Donald Trump ha mantenuto contatti frequenti con Vladimir Putin anche dopo la fine del suo mandato, con almeno sette telefonate segrete, una delle quali avvenuta all’inizio dell’anno per discutere gli aiuti militari all’Ucraina. Il libro solleva ulteriori sospetti sul rapporto tra Trump e Putin, già messo in dubbio da precedenti indagini e rapporti, come l’ingerenza russa nelle elezioni del 2016 e un possibile video compromettente di Trump a San Pietroburgo. Woodward riporta anche che durante la pandemia di Covid-19, Trump avrebbe inviato segretamente tamponi a Putin per uso personale. Queste rivelazioni rafforzano i dubbi sulla vera natura del rapporto tra Trump e il leader russo, mentre il portavoce della campagna di Trump nega le accuse senza fornire spiegazioni. Nel frattempo, l’uragano Milton minaccia la Florida, influenzando anche la politica americana, con il presidente Biden costretto a cancellare viaggi internazionali e i candidati alla presidenza che cercano di sfruttare la situazione a scopi elettorali.
Paolo Mastrolilli su Repubblica
La pistola. La vicepresidente Kamala Harris ha ribadito la sua posizione moderata sul controllo delle armi, sottolineando il suo possesso di una Glock e il suo passato come procuratrice che applicava le leggi. La sua strategia elettorale mira a riconquistare il concetto di libertà, promettendo maggiori controlli sulle armi ma anche difendendo il diritto di possederle secondo il secondo emendamento. Harris cerca di rassicurare gli elettori che non intende confiscare armi, contrastando le affermazioni di Trump, e punta a conquistare gli indecisi e le donne suburbane preoccupate per la sicurezza. La sua campagna elettorale enfatizza la necessità di vietare le armi da guerra pur mantenendo il diritto alla difesa personale, una posizione che spera possa attrarre elettori moderati e cacciatori.
Andrea Marinelli su Corriere della Sera
Minaccia globale. La Corea del Nord è emersa come un fornitore chiave di armamenti per la Russia, l’Iran e i loro alleati, contribuendo a sostenere conflitti come quello in Ucraina e nel Medio Oriente. Nonostante le sanzioni internazionali, Pyongyang ha sviluppato tecnologie avanzate, inclusi cyberattacchi, missili e armi nucleari, che vengono utilizzate da gruppi terroristici e stati autoritari per sfidare l’ordine mondiale democratico. La cooperazione tra la Corea del Nord e la Russia si è intensificata, con la Corea del Nord che invia personale militare per supervisionare l’uso delle sue armi in Ucraina. Inoltre, Pyongyang ha stretti legami con l’Iran e la Siria, condividendo tecnologie missilistiche e supporto militare. La minaccia nucleare nordcoreana è cresciuta, con Kim Jong Un che minaccia frequentemente l’uso di armi nucleari contro la Corea del Sud, mentre Seul scopre nuove tattiche belliche nordcoreane, come i palloncini esplosivi lanciati oltre il confine
Giulia Pompili su Foglio
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Consulta a vuoto. L’elezione del nuovo giudice della Corte costituzionale si è conclusa senza successo per l’ottava volta, con la maggioranza che ha optato per la scheda bianca per non compromettere la candidatura di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico del premier Giorgia Meloni. L’opposizione ha unito le forze e boicottato il voto, rifiutando di partecipare per protestare contro quello che considerano un conflitto di interessi inaccettabile. La mancanza di quorum e le assenze hanno evidenziato la difficoltà di raggiungere un accordo tra le forze politiche, nonostante l’invito del Presidente Mattarella a sostituire il giudice mancante. La situazione rimane tesa, con la maggioranza che promette nuove convocazioni e l’opposizione che mantiene una posizione ferma contro la forzatura della maggioranza.
Paola di Caro su Corriere della Sera
Ira Meloni. La premier Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia (FdI) sono frustrati per il fallimento della votazione per la Corte Costituzionale, dovuto in parte alle assenze dei parlamentari della Lega. Meloni intende mantenere la candidatura di Francesco Saverio Marini e procedere con votazioni a oltranza, nonostante le critiche strategiche da Forza Italia e le tensioni con la Lega. Si vocifera di un possibile accordo segreto con il Movimento 5 Stelle per ottenere i voti necessari, mentre Matteo Renzi accusa Meloni di cercare voti nell’opposizione in modo scorretto. La strategia di FdI mira a logorare il centrosinistra e a evitare un rinvio della decisione a fine anno, quando saranno necessarie nomine aggiuntive per la Corte Costituzionale.
Francesco Olivo su Stampa
Abbiamo diritto di scegliere un nome. L’elezione del giudice della Corte costituzionale in Italia si è nuovamente arenata a causa dell’assenza dell’opposizione e della mancanza dei numeri necessari da parte della maggioranza. Il presidente della Camera, Tommaso Foti (FdI), difende il diritto della maggioranza di proporre un candidato, respingendo le accuse di conflitto di interessi e sottolineando che non c’è stata opposizione a candidature passate con profili simili. L’opposizione, guidata da Elly Schlein del PD, sostiene di aver impedito un “blitz” della maggioranza. I presidenti di Camera e Senato sollecitano il Parlamento a risolvere questa situazione di stallo, mentre la maggioranza, priva di una strategia definita, si trova penalizzata anche dalla diffusione di chat interne. Il Parlamento, riunitosi in seduta comune, non ha raggiunto il quorum di 363 voti necessario per l’elezione, con la maggioranza che dispone di soli 357 voti tra Camera e Senato
Giuseppe Alberto Falci su Corriere della Sera
Sconfitta la loro arroganza. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, critica l’approccio della destra guidata da Giorgia Meloni riguardo all’elezione di un consulente giuridico alla Corte Costituzionale, accusando la destra di arroganza e mancanza di senso istituzionale. Schlein sostiene che la destra, assetata di potere, ha tentato un “colpo di mano” ignorando il contributo delle opposizioni, necessario per garantire equilibrio negli organi di garanzia. Nonostante le avvertenze di Schlein alla premier, la destra ha proceduto senza cercare il dialogo, portando a una sconfitta che Schlein spera serva da lezione. La segretaria del PD promette una maggiore compattezza delle opposizioni in futuro, pronte a contrastare ulteriori tentativi simili da parte della destra.
Giovanna Vitale su Repubblica
Gli è andata male. Francesco Boccia, capogruppo del PD al Senato, critica la maggioranza per aver tentato un “blitz” fallito nell’elezione di un giudice della Corte Costituzionale, sottolineando la compattezza delle opposizioni che hanno evitato di partecipare al voto. Sostiene che l’assenza dell’opposizione rispetta la Costituzione, che richiede un quorum di tre quinti per prevenire tali azioni. Boccia rifiuta le accuse di comportamento anti-costituzionale e invita al dialogo per trovare un’intesa sui futuri giudici costituzionali, enfatizzando che le decisioni importanti richiedono compromessi politici, non la forza dei numeri. Infine, esprime la speranza che il governo di Giorgia Meloni comprenda l’importanza del compromesso, dato che la Consulta non può funzionare a lungo con quattro giudici mancanti.
Alessandra Arachi su Corriere della Sera
Ci sono sempre state le forzature. Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte costituzionale e giurista considerato di destra, sottolinea l’errore strategico di Giorgia Meloni nel tentare di imporre un candidato giudice costituzionale senza un accordo con l’opposizione, evidenziando la necessità di una maggioranza qualificata per l’elezione. Critica la mossa come segno di arroganza e rischio di danneggiare il candidato proposto. Baldassarre rileva inoltre una storica egemonia culturale di sinistra nelle università che ha influenzato la composizione giuridica del paese, ma nega un pregiudizio contro i giuristi di destra. Infine, ricorda che la selezione dei giudici costituzionali è sempre stata frutto di accordi politici, sottolineando l’importanza della competenza dei candidati e il rispetto degli equilibri parlamentari.
Francesco Grignetti su Stampa
La piazza che disarma il Pd. Il Partito Democratico (Pd) sta considerando una partecipazione ufficiale alla manifestazione per il disarmo organizzata dalla Rete italiana pace e disarmo il 26 ottobre, a cui prenderanno parte anche M5S e AvS. La segretaria Elly Schlein potrebbe aderire, ma il partito attende di comprendere meglio la piattaforma dell’evento per evitare malintesi, soprattutto riguardo ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente che hanno creato divisioni interne. Nel Pd coesistono visioni diverse, dall’atlantismo di Guerini al pacifismo di Strada e Tarquinio, e la questione dell’approccio verso l’Ucraina e il Medio Oriente potrebbe riaffiorare in una prossima assemblea. L’anno scorso, il Pd non aderì ufficialmente a una simile iniziativa, ma molti membri parteciparono individualmente, e ora cresce il desiderio di unirsi a iniziative pacifiste per contrastare l’etichetta di “bellicista” attribuita dal M5S.
Francesca Schianchi su Stampa
Stop all’invio di armi a Israele. Laura Boldrini, ex Presidente della Camera e attuale parlamentare del Partito Democratico, ha lanciato un appello, insieme ad altre figure pubbliche, per fermare i crimini in Palestina e per imporre sanzioni e un embargo sulle armi a Israele. L’appello, che ha raccolto 30mila firme su Change.org, chiede all’Europa e all’Italia di condannare le azioni del governo di Netanyahu, accusato di violare i diritti umani e di perseguire una strategia geopolitica che esclude la Palestina. Boldrini critica il doppio standard internazionale, sottolineando la necessità di difendere la sovranità territoriale in Medio Oriente come in Ucraina, e invoca il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina per garantire la pace e la sicurezza nella regione. Infine, denuncia la politica estera italiana attuale, focalizzata sulla guerra ai migranti e assente dalla crisi in Medio Oriente.
Umberto de Giovannangeli su Unita’
Guardare avanti. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha partecipato alla celebrazione degli 80 anni di Coldiretti, sottolineando l’importanza dell’agricoltura come forza di coesione, integrazione e legalità, e come settore chiave per affrontare sfide come il cambiamento climatico. Ha ricordato il ruolo cruciale dell’agricoltura nella ricostruzione post-bellica e come l’Italia sia diventata leader in Europa per i prodotti con denominazione di origine protetta. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha chiesto all’UE di essere più coraggiosa e di non ridurre il sostegno al settore, promuovendo anche una legge per l’obbligo di etichettatura d’origine a livello europeo. Infine, ha espresso la volontà di difendere il reddito degli agricoltori italiani anche in merito alla produzione di cannabis light
Mariolina Iossa su Corriere della Sera
Nordio blinda Salvini e Santanchè. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio difende la posizione di Matteo Salvini e Daniela Santanchè, entrambi coinvolti in procedimenti giudiziari, sostenendo che non dovrebbero dimettersi in quanto vige il principio della presunzione di innocenza. Nordio, ospite di SkyTg24 Live in Roma, ha ribadito che fino a una sentenza definitiva, ogni persona è considerata innocente e che le dimissioni in caso di condanna non definitiva sarebbero un errore. Ha inoltre criticato le indagini e i processi che in passato hanno eliminato politici senza che nessuno si assumesse la responsabilità delle conseguenze. Le dichiarazioni di Nordio arrivano in un momento delicato, con Salvini che rischia una condanna a sei anni per il caso Open Arms e Santanchè in attesa di giudizio per presunta truffa aggravata all’Inps e falso in bilancio
Massimo Malpica su Giornale
Pm condannati. I pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati condannati a otto mesi di reclusione per non aver condiviso con la difesa prove che mettevano in dubbio la credibilità di un testimone chiave nel processo Eni-Nigeria. Le prove in questione erano delle chat dell’accusatore Vincenzo Armanna che suggerivano falsità nelle sue dichiarazioni e un possibile coinvolgimento in atti illeciti. I giudici hanno ritenuto che l’omissione di tali prove da parte dei PM abbia costituito un rifiuto di atti d’ufficio. La difesa sostiene che non vi fosse obbligo legale di depositare tali prove e che la condanna rappresenta un pericolo per l’autonomia dei magistrati, annunciando l’intenzione di appellarsi
Luigi Ferrarella su Corriere della Sera
Musumeci, rallentiamo l’autonomia. L’ex presidente della Sicilia e attuale ministro con deleghe sulla Protezione civile e il mare, Nello Musumeci, esprime riserve sulla riforma leghista che mira a concedere maggiore autonomia alle regioni, in particolare per quanto riguarda la Protezione civile. Musumeci, pur dichiarandosi autonomista, sostiene che la sicurezza nazionale non può essere delegata completamente alle regioni, evidenziando il rischio per la sicurezza e la necessità di un dibattito in Consiglio dei ministri prima di procedere con ulteriori deleghe. La sua posizione si contrappone alle richieste di governatori del centrodestra, come Luca Zaia e Alberto Cirio, che chiedono più poteri in materia di emergenze. Musumeci, inoltre, sottolinea l’importanza di definire prima i Livelli essenziali di prestazione (Lep) e raccomanda cautela e riflessione prima di fare passi avanti sulla questione.
Tommaso Ciriaco su Repubblica
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