Re Carlo, il Commonwealth e Trump: la visita tra incognite e tensioni

Lo scontro diplomatico tra Stati Uniti, Regno Unito e Canada sullo sfondo dell’invito della Casa Reale

re carloL’invito di Re Carlo a Donald Trump per una visita di Stato nel Regno Unito ha sollevato interrogativi non solo sul rapporto tra i due leader, ma anche sul delicato equilibrio geopolitico tra le nazioni del Commonwealth. Oltre a essere monarca britannico, Carlo III è anche a capo dell’organizzazione che riunisce oltre sessanta ex-colonie, tra cui spiccano nazioni influenti come Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Il discorso del Re e il messaggio al Commonwealth

Proprio in occasione della Giornata del Commonwealth, Buckingham Palace ha diffuso in anteprima il discorso che il re pronuncerà, un appello all’unità e alla cooperazione in un’epoca di incertezze. Un messaggio che, sebbene non esplicitamente polemico, assume un peso particolare alla luce delle dichiarazioni di Trump sul Canada. Il presidente americano ha infatti ipotizzato di incorporare il paese come 51° Stato USA, una provocazione che ha inevitabilmente incrinato i rapporti con Ottawa e alimentato tensioni commerciali.

Il sostegno britannico al Canada

L’incontro a Londra tra Re Carlo e il premier canadese uscente Justin Trudeau ha contribuito a rafforzare la posizione del Canada, con Trudeau che ha ribadito la volontà del suo paese di difendere la propria indipendenza. Un’affermazione che, letta tra le righe, sembra voler avvertire Washington delle possibili ripercussioni diplomatiche di certe dichiarazioni. Con la tipica discrezione britannica, la Casa Reale ha trasmesso un messaggio di solidarietà a un paese con cui intrattiene legami storici profondi.

L’impatto politico in Canada

Le tensioni tra Stati Uniti e Canada hanno avuto un impatto anche sul panorama politico interno canadese. A pochi mesi dalle elezioni, previste per ottobre, il Partito Liberale di Trudeau ha registrato una ripresa nei sondaggi, nonostante il premier abbia annunciato le proprie dimissioni. Il probabile nuovo leader, Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra, potrebbe rafforzare ulteriormente i legami con Londra, rendendo più complesso per Trump portare avanti le sue ambizioni geopolitiche nei confronti del Canada.

Le preoccupazioni di Trump e un possibile rinvio

Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, Trump avrebbe iniziato a riflettere sulle implicazioni della sua visita a Londra solo dopo aver visto le immagini dell’incontro tra Carlo e Trudeau, così come quelle dell’incontro tra il monarca britannico e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo colloquio, avvenuto poco dopo un duro scontro tra Trump e il suo vicepresidente Vance con Zelensky alla Casa Bianca, avrebbe ulteriormente irritato l’ex presidente americano. Secondo indiscrezioni diplomatiche, l’entusiasmo iniziale di Trump per la visita nel Regno Unito sarebbe ora in calo.

Un viaggio in bilico

Sebbene la visita di Trump non sia stata ufficialmente cancellata, il rischio di un rinvio è concreto, soprattutto considerando che la data non è ancora stata definita. Recarsi a Londra in un momento di tensione crescente tra Stati Uniti e Canada potrebbe risultare imbarazzante per entrambe le parti. Nel frattempo, il messaggio di Carlo al Commonwealth continua a sottolineare l’importanza della collaborazione internazionale, ricordando il peso di un’organizzazione che rappresenta un quarto della popolazione mondiale. Un avvertimento implicito a chiunque pensi di poter ignorare l’influenza di questa alleanza storica.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati