“Rembrandt, Il Capolavoro Ritrovato”: il racconto dell’anteprima a Villa Medici dell’ultimo film di Guido Talarico

L’Accademia di Francia ha fatto ancora da cornice ad un evento dedicato al grande maestro olandese, ospitando una serata esclusiva dedicata all’anteprima del documentario che verrà trasmesso alle 21.15 su Rai5 il 3 gennaio prossimo. Talarico: “un privilegio raccontare uno dei più grandi pittori di tutti i tempi e le magie della politica culturale dell’Europa del Rinascimento

Corsini, Garibaldi, Talarico

di Carlo Longo

Un selezionato parterre di esperti e di appassionati ha potuto assistere all’anteprima assoluta tenutasi a Villa Medici del documentario Rembrandt, il capolavoro ritrovato, l’ultimo film scritto e diretto da Guido Talarico e prodotto da FAD e da Lilium Distribution, in collaborazione con Rai Cultura. Un documentario realizzato con l’aiuto determinante di Alessandro Caucci Molara e della Fondazione Abraham Teerlink, titolare dell’opera ritrovata.

«Una storia intrigante, avvenimenti di grande fascino che vanno dal 1600 fino ai giorni nostri e che culminano con il clamoroso ritrovamento a Roma di un Rembradt ritenuto disperso da secoli”, ha spiegato Talarico, presentando il film con la coproduttrice Simona Garibaldi e con il direttore di Rai Cultura Piero Corsini.  “Un mistero a lieto fine che aiuta a soffermarsi sulla grandezza dei protagonisti. È stato un privilegio poter parlare di Rembrandt e di capitali come Roma, Firenze, Parigi, Amsterdam e di un’Europa che viaggiava e che sapeva utilizzare la cultura come strumento diplomatico, quel soft power di cui tanto si parla oggi. Questo film narra una vicenda incredibile ed irripetibile“.

La proiezione, come dicevamo, è stata preceduta da una presentazione del film  alla quale hanno preso parte anche Simona Garibaldi, co-produttrice e Presidente di Lilium Distribution, Piero Corsini, responsabile Canale Rai 5 della Direzione Rai Cultura, oltre allo stesso Ceo e direttore di Associated Medias, Guido Talarico, che nel film figurava con il suo ruolo di Presidente di Fondazione Patrimonio Italia.

«Produrre Rembrandt, il capolavoro ritrovato–  ha affermato Simona Garibaldiè stato per me un viaggio appassionante attraverso l’arte e la bellezza, ma anche la scoperta di un rigoroso percorso scientifico i cui risultati ci hanno lasciato senza fiato. Nel mondo degli audiovisivi oggi – ha aggiunto Garibaldi – proporre un documentario è una sfida da sognatori incalliti. Questo documentario unisce il sogno alla scienza, opera difficile da realizzare proprio per questa doppia valenza. Anche per questo ringraziamo il direttore Corsini, la delegata Silvia De Felice e tutta Rai 5 per aver sostenuto questa nostra iniziativa”.

Il direttore Corsini ha invece così presentato il film: «Come servizio pubblico non potevamo dire di no a questo progetto perché racchiude un modo molto intelligente di raccontare arte, scienza, conoscenza e storia e che ci riconduce a un’Europa che già nel ‘600 era interconnessa. Un viaggio meraviglioso che poi alla fine ci porta a scoprire capolavori incredibili e meravigliosi, come questo lavoro ritenuto per due secoli perso”.

L’adorazione del magi

Il film ripercorre in dettaglio la storia del ritrovamento di un dipinto ritenuto perduto dagli studiosi e poi ritrovato per cause accidentali solo nel 2016, L’Adorazione dei Magi, come dicono gli esperti, era un’opera di ispirazione religiosa eseguito da Rembrandt probabilmente nel 1632-1633. La vicenda del ritrovamento era stata comunicata al pubblico nel 2021 in un simposio tenutosi proprio a Villa Medici e promosso dalla Fondazione Patrimonio Italia, ente non-profit presieduto da Talarico e volto alla valorizzazione e del patrimonio culturale italiano. Dopo il simposio di Villa Medici fu la volta della prima mostra al pubblico tenutasi a Firenze a Palazzo Medici Riccardi e organizzata splendidamente da Metamorfosi di Pietro Folena. Una formidabile occasione per il pubblico di poter ammirare da vicino le meraviglie di questo dipinto.

Sullo sfondo del documentario appare sempre visibile e decisivo il contributo della Fondazione A. Teerlink, titolare dell’opera, e del suo Presidente Alessandro Caucci Molara, che racconta con grande perizia la scoperta dell’opera, l’inizio della ricerca e poi tutto il percorso fino ad arrivare alla mostra e ora al film. Un documentario che, è bene ricordarlo,  andrà in onda su Rai 5 il 3 gennaio prossimo alle 21:15 su Art Night.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati