Figura di spicco nel mondo del management italiano, tra i 100 migliori manager dell’anno 2021 secondo Forbes, Renato Mazzoncini ha fondato la sua carriera su innovazione, sostenibilità e un approccio visionario alla leadership.
Bresciano, classe 1968, nel 1992 si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano dove tornerà qualche anno dopo, non più da studente, ma come membro dell’Advisory Board del master universitario “Governo delle Infrastrutture Strategiche: programmazione, finanziamento e gestione” della PoliMI Graduate School of Management, nonché docente del corso “Mobility – Infrastructures and Services”, nell’ambito della Laurea Magistrale in Mobility Engineering.
La sua formazione tecnica e il suo spirito imprenditoriale lo hanno portato a diventare un punto di riferimento nei settori del trasporto pubblico, delle infrastrutture e della transizione energetica. Una carriera che merita di essere raccontata!
Dagli inizi alla carica di Amministratore Delegato di A2A
Tratto distintivo della vita professionale di Renato Mazzoncini è certamente la fiducia nella tecnologia e nel suo utilizzo per migliorare la vita quotidiana, con lo sguardo rivolto ad un futuro fondato su energie rinnovabili e sostenibilità ambientale. Il suo nome si lega a molte delle trasformazioni avvenute nel settore dei trasporti italiani negli ultimi due decenni.
Trampolino di lancio per la sua carriera è certamente l’ingresso in Ansaldo, azienda leader nel settore ferroviario, dove Renato Mazzoncini consolida la sua esperienza nella gestione di progetti infrastrutturali su larga scala, partecipando come progettista elettronico alla realizzazione della prima metropolitana automatica di Copenaghen, inaugurata nel 2002 e dotata di un innovativo sistema di pilotaggio senza conducente. Una delle metropolitane più innovative di tutta Europa.
Dopo la metropolitana di Copenaghen, Renato Mazzoncini partecipa a vari progetti di ristrutturazione delle linee ferroviarie per la Transystem, passando in seguito al gruppo tecnico del Consorzio Saturno, incaricato della realizzazione delle nuove reti di trasporto ad alta velocità.
Nel 2005 approda alla dirigenza di Autoguidovie Spa di Milano, azienda di servizi pubblici locali dove ricopre il ruolo di Amministratore Delegato fino al 2015, trasformandola in un esempio di efficienza gestionale. Sotto la guida di Renato Mazzoncini arrivano le joint venture con il colosso del trasporto pubblico francese Transdev e con Ferrovie dello Stato che controlla BusItalia.
Ma è nel 2012, con la nomina ad AD di BusItalia-Sita Nord, che Mazzoncini porta a casa l’importante gara per l’acquisizione di ATAF Gestioni, azienda dei servizi di Firenze. Il 1° dicembre 2015 è un’altra data da segnalare nella carriera del manager bresciano. Arriva infatti la nomina ad amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato Italiane.
Nei tre anni di gestione “Mazzoncini” vengono firmati importanti accordi per progetti di cooperazione, consulenza e certificazione di componentistica ferroviaria con le Ferrovie Argentine prima e con quelle Russe poi. Altra importante tappa della sua guida è la firma dell’accordo con HRADF per la cessione a Ferrovie dello Stato di TrainOSE, il principale fornitore di servizi di trasporto ferroviario per merci e passeggeri in Grecia, a livello extraurbano, regionale, nazionale e internazionale.
L’idea era quella di trasformare Ferrovie dello Stato in un «grande player europeo di mobilità», leader in Italia e Grecia, secondi in Germania e presenti con società controllate anche in Gran Bretagna, Francia e Olanda. Durante la gestione di Renato Mazzoncini infatti le attività del Gruppo Ferrovie dello Stato all’estero arrivarono a rappresentare il 15% dei ricavi.
Alla guida di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini rimane fino al luglio 2018, promuovendo un modello integrato di trasporto pubblico, incentrato su intermodalità e sostenibilità. Il futuro che Renato Mazzoncini voleva costruire per il Gruppo Ferrovie dello Stato è descritto bene in due passaggi di una sua intervista del 2017 al programma Coffee Break che val la pena riportare:
“Bisogna che l’ecosistema di tutti i sistemi di mobilità dai treni, agli autobus, alle biciclette e al carsharing, lavorino insieme per riuscire a dare un buon servizio di mobilità. […]”. Le generazioni di oggi hanno un’esigenza di mobilità per cui prediligono i treni, i bus o il bike sharing e non sognano più l’automobile come status symbol. Vogliono perdere meno tempo possibile a occuparsi del mezzo e vogliono spostarsi. Anche rispetto alla sicurezza delle stazioni e delle aree cittadine intorno alle stazioni, devo dire che la centralità che ha assunto il treno rispetto all’automobile nella mobilità dei cittadini, sta riportando anche la centralità nelle stazioni. I sindaci ci stanno chiedendo di riqualificare le stazioni come nodo centrale della città”.
In maniera quasi sorprendente, vista l’intensità degli anni appena descritti e le sfide ambiziose e complesse intraprese in Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini aveva trovato, nel 2009, le energie necessarie per costituire, insieme ad un gruppo di colleghi, la società Ambienteparco che ha gestito in concessione il Parco dell’Acqua in largo Torrelunga a Brescia, una struttura dedicata alla divulgazione dei temi ambientali di 12.000 metri quadrati con 7 edifici e oltre centomila visitatori l’anno.
Il 13 maggio 2020, arriva per il manager italiano la nomina di Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A, società multiservizi quotata in borsa a Milano. In A2A, Renato Mazzoncini si è dedicato a promuovere la transizione energetica, lavorando su progetti di economia circolare e efficienza energetica. Il suo obiettivo è trasformare A2A in un modello per le multiutility del futuro, dove innovazione tecnologica e responsabilità ambientale vadano di pari passo.
In linea con tali obiettivi, Renato Mazzoncini riveste anche i ruoli di Vice Presidente di “Elettricità Futura”, associazione aderente a Confindustria di cui è membro dal 2020, e consigliere del Banco dell’Energia Onlus, ente senza scopo di lucro promosso da Gruppo A2A e dalle Fondazioni Aem e ASM.
Renato Mazzoncini: ritratto di un manager e della sua vision
L’attuale Amministratore Delegato di A2A, è riconosciuto per la sua profonda dedizione ai temi della sostenibilità e per una visione strategica orientata al futuro.
In quest’ambito, non ha mai perso occasione di insistere sull’importanza dei contributi pubblici nella facilitazione della transizione energetica e sulla necessità di supportare i cittadini in questo percorso, come ha spiegato in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica lo scorso anno.
Tratti distintivi della sua leadership sono la promozione dell’economia circolare e la gestione efficiente delle risorse. Concetti emersi anche in occasione della sua partecipazione alla scorsa edizione del Festival Euromediterraneo dell’Economia, svoltosi a Napoli dal 18 al 20 aprile 2024. Al centro della sua visione strategica, la convinzione che le grandi città stiano evolvendo verso una maggiore limitazione del traffico automobilistico, promuovendo soluzioni di mobilità sostenibile.
La sua visione integrata, volta a coniugare innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente, lo ha portato con A2A a puntare sulla centralità del Sud Italia come hub energetico nodale per la transizione energetica italiana, in virtù della sua posizione strategica al centro del Mediterraneo. “Oggi il Sud sta diventato un hub energetico, perché i flussi del gas russo sono stati sostituiti da quelli provenienti dall’Algeria e dalla Libia, ma soprattutto perché le fonti rinnovabili si stanno sviluppando soprattutto qui”, ha dichiarato in un’altra intervista, questa volta per il portale Energia e Ambiente.
A questa visione strategica, Renato Mazzoncini accompagna un’attenzione particolare al benessere dei dipendenti e delle comunità in cui l’azienda opera, come ha ribadito in una dichiarazione rilasciata al quotidiano La Ragione: “La responsabilità sociale è uno degli elementi per noi fondamentali. È sempre più importante per le aziende creare un ambiente dove le persone vengano e rimangano a lavorare volentieri”
Questo impegno si riflette in iniziative concrete come “A2A Life Caring”, un progetto volto a sostenere la genitorialità e contrastare la denatalità, attraverso congedi estesi e supporto economico alle famiglie. In quest’ottica, la cooperazione tra settore pubblico e privato, non è solo un tassello fondamentale per la transizione energetica ma lo strumento principale per affrontare le sfide del presente, evidenziando il ruolo sociale delle imprese nel sostenere attivamente i propri lavoratori.
Decarbonizzazione ed energie rinnovabili: Renato Mazzoncini alla COP 25
Negli anni e nelle sue esperienze come manager, Renato Mazzoncini si è chiaramente schierato dalla parte dei sostenitori della decarbonizzazione e dello sviluppo di soluzioni green per i trasporti.
Impegno che gli è valso la partecipazione alla COP 25 del 2019 dove ha presentato il rapporto “Roadmap to 2050: A Manual for Nations to Decarbonize by Mid-Century”, un progetto rivolto alla decarbonizzazione e all’uso efficiente delle fonti di energia rinnovabili presenti in Italia.
In un’intervista a Ceo Talk del 2021 Mazzoncini, rispetto al tema delle energie rinnovabili e della decarbonizzazione ha detto:
“La decarbonizzazione è possibile grazie alle energie rinnovabili. Come Paese, sul piano delle fonti fossili, siamo sempre stati dipendenti dagli altri, ma con le energie rinnovabili la storia cambia. Energia solare ed energia eolica sono naturalmente presenti in Italia e quindi abbiamo l’opportunità di raggiungere l’indipendenza energetica a un costo più basso rispetto ad altri paesi europei. Dobbiamo accelerare su questo.”
Concetti ribaditi al Forum di Cernobbio 2024, occasione in cui Renato Mazzoncini ha avuto modo di sottolineare l’importanza della sostenibilità come leva di competitività: “Guardiamo al 2035 con un piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese”.
Ha inoltre evidenziato che l’Italia potrebbe aumentare l’autonomia energetica dal 22% al 58% grazie alle rinnovabili, definendole “tecnologia disponibile oggi, fondamentale per abbassare i prezzi dell’energia”. Un altro tema centrale nella visione del manager è il ruolo delle città come motore della transizione ecologica. Non a caso, le città assorbono più del 50% degli investimenti del gruppo guidato da Renato Mazzoncini. Questo approccio mira a sfruttare le economie di scala urbane per interventi più efficaci sia dal punto di vista economico che ambientale.
La centralità delle persone nella visione strategica di Renato Mazzoncini
Carattere distintivo della leadership di Renato Mazzoncini è sempre stata la capacità di guardare oltre le sfide immediate, cercando di anticipare le esigenze future del mercato e della società. La sua visione strategica è orientata alla creazione di valore condiviso per le comunità e le generazioni future.
Tra i principali obiettivi strategici figura anche il coinvolgimento diretto dei dipendenti attraverso un piano di azionariato diffuso, che rafforzi il senso di appartenenza e favorisca la formazione finanziaria. Mazzoncini crede che il successo di una transizione ecologica sostenibile debba essere inclusivo, estendendo benefici e responsabilità a tutta la comunità aziendale.
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