Salvini incontra Netanyahu: “Da Cpi decisioni indecenti”

L’incontro tra il leader della Lega e vicepremier e il presidente israeliano a Gerusalemme e le parole contro il nemico comune: la Corte dell’Aja

La visita di 48 ore del vicepremier Matteo Salvini in Israele continua. Oggi in calendario c’è una conferenza stampa a Gerusalemme, all’hotel King David, alle 16 ora locale (le 15 italiane). Nella giornata di ieri, invece, il leader della Lega, dopo l’incontro con il ministro degli Affari Esteri Gideon Sa’ar e con il ministro degli Affari della Diaspora e dell’Antisemitismo Amichai Chikli, ha avuto un faccia a faccia di mezz’ora con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Si è trattato di una visita delicata per diversi motivi. Da una parte, per rafforzare le forti relazioni tra il Carroccio ed il Likud, dall’altra per fare il punto della situazione dopo la visita a Washington di Netanyahu e per ribadire i rapporti di amicizia tra Italia e Israele.

Salvini: “Indecenti decisioni della Corte Penale Internazionale”

In questa cornice, Salvini ha voluto ribadire le forti perplessità rispetto alla decisione della Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu: ovvero il mandato di cattura. Nella mezz’ora di colloquio a Gerusalemme, il posizionamento del vicepremier italiano è stato confermato insieme al sostegno “a ogni iniziativa utile per portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per sempre terrore e violenza islamica da ogni territorio: nell’interesse dello stesso popolo palestinese”. “Ho anche confermato – ha spiegato il leader della Lega – le mie perplessità rispetto alle recenti e indecenti decisioni della Corte Penale Internazionale, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione”.

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