L’obiettivo della protesta per il sindacato Usb è “contrastare una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola”
Continua l’ondata di scioperi iniziata a novembre. A due settimane esatte dalla mobilitazione organizzata da Cgil e Uil, venerdì 13 dicembre è in programma uno sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base (Usb). L’agitazione durerà 24 ore, ad eccezione dei Vigili del Fuoco che si fermeranno 4 ore, dalle 9 alle 13.
Le motivazioni dello sciopero
Quali le ragioni dello sciopero? L’Usb ha comunicato in una nota che l’agitazione mira “a contrastare sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola”. E aggiunge: “È ora di convocare uno sciopero generale che coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e metta in movimento anche il resto della società, perché le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sul lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra”.
Il settore trasporti: dalle ferrovie al tpl
Sul fronte dei trasporti, per i pendolari si profila un venerdì nero dovuto a cancellazioni o ritardi nelle corse. In particolare, per i lavoratori del settore ferroviario, l’astensione dal lavoro scatterà dalle 21:00 di giovedì 12 dicembre fino alle 20:59 di venerdì 13. Disagi sono attesi anche per il trasporto pubblico locale (metropolitane, tram e bus) con modalità e fasce di garanzia diverse a seconda dei territori. Venerdì sarà una giornata di stop anche per i lavoratori del trasporto marittimo. Dallo stop sono esclusi invece gli addetti del settore aereo.
I lavoratori nei settori scuola e sanità
Ad incrociare le braccia saranno inoltre i lavoratori della scuola ad eccezione del personale degli istituti di primo e secondo grado. La protesta tocca poi il comparto sanità con i sindacati sul piedi di guerra per i fondi stanziati nella manovra finanziaria. “La Legge di bilancio per il 2025 sigla, in maniera definitiva, quanto il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale e della salute collettiva non rappresentino una priorità del Governo Meloni ed evidenzia un’ulteriore diminuzione delle risorse destinate al Fondo Sanitario nazionale”, si legge nel comunicato del sindacato che per venerdì 13 dicembre ha annunciato manifestazioni in piazza a Roma e a Milano.
Il ministro Salvini: “Limitare al minimo i disagi”
In vista dell’ennesimo sciopero, la reazione del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini è stata di “forte irritazione”. Salvini sottolinea la “coincidenza con il venerdì” e promette interventi per ridurre al minimo i disagi, pur garantendo il diritto a manifestare. Non è esclusa neppure la possibilità di un provvedimento di precettazione per ridurre la durata dell’agitazione, come già avvenuto in occasione dello sciopero del 29 novembre. Il Mit ha inviato una lettera ai sindacati “auspicando l’annullamento o il ridimensionamento delle manifestazioni”. Nella giornata di oggi previsto l’incontro con i sindacati, Salvini annuncia: “Chiederò di limitare ad alcune ore questo sciopero. Chiederò una riduzione oraria e spero che vegano incontro alle esigenze degli italiani. Se vorranno andare avanti in ogni caso eserciterò i miei diritti e doveri. Spero nel buon senso altrimenti farò quello che riterrò di fare”.
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