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Silvio Berlusconi è morto. Con lui va via un pezzo rilevante di storia politica ed industriale del paese

Redazione

Silvio Berlusconi, è morto. La notizia è trapelata da fonti ospedaliere e rilanciata dal Corriere della Sera. La famiglia sta accorrendo in ospedale. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma di leucemia

Berlusconi aveva 86 anni. Nessun altro più di lui ha segnato la scena politica ed imprenditoriale del nostro paese partendo fin dagli anni 80 fino ad arrivare oggi, sempre con lo stesso piglio e con la grinta e la passione degli uomini di successo, che neanche le innumerevoli vicende giudiziarie così come le malattie avevano fiaccato.

Fondatore del Gruppo Fininvest Mediaset, tre volte Presidente del Consiglio dei Ministri, è venuto a mancare pare a causa di  complicazioni già registrate nelle utlime giornate. Complicazioni che avevano spinto il Prof. Zangrillo, suo storico medico curante, a farlo rientrare in ospedale.

La sua vicenda imprenditoriale è unica. All’inizio degli anni Sessanta, Berlusconi è entrato nel mondo delle imprese, lavorando inizialmente nel settore delle costruzioni e dell’immobiliare.

In seguito, decise di ampliare le sue attività, gestendole sotto l’ombrello della Fininvest, un’azienda del 1978. Negli anni ’80 inizia a lavorare nel settore televisivo. Qui riesce a far ripartire i canali che in seguito prenderanno il nome di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Crea così la rete Mediaset, in grado di competere con la RAI.

Poi, nel 1986, acquisisce la proprietà della squadra di calcio AC Milan, che mantiene per 30 anni fino alla vendita nel 2017. D’altra parte, nel 1991 è diventato il primo editore italiano di libri e periodici in termini di vendite dopo aver acquistato la maggioranza dell’azienda editoriale Arnoldo Mondadori.

Alla fine del 1993 l’imprenditore decide di entrare in politica per colmare il vuoto lasciato dall’inchiesta di Tangentopoli tra i partiti della Prima Repubblica. Di conseguenza, nel gennaio 1994 Berlusconi annunciò la sua “discesa in campo” e lanciò Forza Italia (che, tra il 2009 e il 2013, ha assunto la forma di una coalizione federativa nota come Popolo della libertà).

Alla guida di Forza Italia, Berlusconi ha dato vita a quattro governi e ha ricoperto la carica di primo ministro per tre volte: negli anni 1994-1995, 2001-2006 e di nuovo nel 2008-2011. Il seggio di senatore dell’ex premier è stato poi perso nel 2013 a causa di una condanna definitiva per frode fiscale, ma è stato poi rieletto nel 2018. Quattro anni dopo è stato rieletto senatore dopo aver stretto un’alleanza con i partiti Lega e Fratelli d’Italia.

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