Sintesi Rassegna Stampa 01 febbraio 2025

SICUREZZA

*Lo shipping e l’IA.* A Rapallo forum sul futuro dello shipping nell’era dell’AI. Nunzio Micalizzi, Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo, sottolinea l’importanza di intelligenza artificiale e cyber security per porti digitali, sicuri e sostenibili. Tra gli ospiti il Viceministro Edoardo Rixi.
_ su RAI 3_

*Aumentare l’impegno.* In risposta al mutato contesto di sicurezza europeo, aggravato dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti politici negli Stati Uniti, 19 paesi membri dell’UE, tra cui Italia, Germania e Francia, hanno inviato una lettera ai vertici dell’Unione Europea per sollecitare un maggiore impegno della Banca europea per gli investimenti (BEI) nel settore della difesa. I firmatari chiedono alla BEI di riconsiderare le attività escluse dai finanziamenti, aumentare i prestiti per la sicurezza e valutare l’emissione di obbligazioni per finanziare progetti di difesa. La BEI ha accolto favorevolmente la richiesta, notando che i finanziamenti nel settore della difesa sono già raddoppiati nell’ultimo anno. La discussione su queste proposte continuerà in un vertice informale dell’UE, con l’obiettivo di fornire indicazioni per un futuro Libro Bianco sulla sicurezza.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_

*La Bei aumenti i finanziamenti.* I leader di 19 paesi dell’Unione Europea, tra cui Italia, Spagna, Germania e Francia, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di aumentare il finanziamento e mobilitare investimenti privati per progetti di sicurezza e difesa. La BEI, che ha già permesso il finanziamento di progetti dual use, è sotto pressione per includere anche la difesa pura nel suo mandato, nonostante ciò possa mettere a rischio il suo rating creditizio AAA. Gli Stati membri dell’UE, sollecitati anche dagli ultimatum di Donald Trump per aumentare la spesa in difesa, stanno considerando l’emissione di titoli di debito specifici per la difesa. Contemporaneamente, si discute a Bruxelles sulla revisione dei criteri ESG per la finanza sostenibile, che attualmente possono scoraggiare gli investimenti in ambito militare, mentre in Italia c’è opposizione all’uso della BEI per finanziare la guerra, ritenuto contrario ai trattati europei.
_Gabriele Rosana su Messaggero_

*Problemi di soldi.* A quasi tre anni dall’inizio del conflitto in Ucraina e con la rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti, i leader dell’Unione si riuniscono per discutere la difesa europea, senza prendere decisioni formali. Le discussioni includono la cooperazione con altri paesi e lo sviluppo di un’industria della difesa europea, con la Francia che spinge per un “buy european” mentre la Polonia enfatizza l’urgenza e la necessità di non chiudersi alla cooperazione esterna. Il finanziamento della difesa è un tema complesso, con proposte che includono maggiori fondi UE, prestiti e strumenti di debito comune, ma con divergenze tra i paesi membri, alcuni dei quali sono aperti al debito comune mentre altri, come la Germania e i Paesi Bassi, sono contrari.
_David Carretta su Foglio _

*Il poker della Nato.* Il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz emerge come figura chiave nel dibattito sulla richiesta degli Stati Uniti di aumentare la spesa militare dei paesi NATO al 5% del PIL, con la Polonia vicina a tale soglia con il 4,7%. Kosiniak-Kamysz, leader di un partito minore di radici contadine e cattoliche, vede l’opportunità di rafforzare la sicurezza europea in risposta alle minacce, in un momento in cui la Polonia si afferma come potenza guida nella difesa europea. Secondo una classificazione su Foreign Policy, la Polonia è tra i paesi europei che si impegnano attivamente con l’amministrazione Trump. Infine, l’articolo suggerisce che l’Europa dovrebbe assumersi maggiori responsabilità di difesa e sicurezza, sviluppando un’industria comune e riducendo la dipendenza da Washington, in un contesto di valori transatlantici in discussione.
_Paolo Lepri su Corriere della Sera_

*Alta Velocità.* Andrea Villano, direttore generale di Officine Meccaniche Irpine, prevede una svolta imminente per l’azienda con il completamento dell’Alta Velocità in Valle Ufita, che faciliterà l’attrazione di personale specializzato e l’espansione dell’azienda. Villano sottolinea l’importanza della visita del co-direttore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, come un segnale significativo per il futuro, indicando che l’azienda, attualmente focalizzata sulla produzione di componenti militari, si espanderà anche nel settore civile. L’azienda è impegnata anche nello sviluppo di un drone a scopi sanitari e pone un forte accento sulla formazione, con il 90% degli studenti dell’ITS Bruno di Grottaminarda trovando impiego immediato, dimostrando l’impegno di OMI nel supportare il territorio e promuovere il benessere e la professionalità
_Giulio D’Andrea su Mattino Avellino_

*Mercati emergenti.* L’Italia sta rafforzando la propria presenza nei mercati emergenti, con investimenti significativi in settori chiave come la difesa, l’energia e l’aerospazio. “C’è sempre più Italia nei Sud del mondo” evidenzia l’espansione delle imprese italiane, come gli elicotteri militari di Leonardo in Arabia Saudita e il super cavo elettrico sottomarino tra Africa ed Europa di Terna. Questa crescita è sostenuta da un piano strategico che mira a diversificare l’export italiano, tradizionalmente focalizzato su moda e auto, verso tecnologia avanzata e soluzioni di eccellenza, con il sostegno di investimenti pubblici e privati, come quelli della Banca europea per gli investimenti (BEI)
_Nando Santonastaso su Mattino_

*Competenze.* Gabriele Menotti Lippolis, presidente di Confindustria Brindisi, sostiene che il Mezzogiorno possiede le competenze necessarie per costruire il velivolo più grande del mondo, il WindRunner, che potrebbe diventare un volano per lo sviluppo dell’intera regione. Lippolis evidenzia la necessità di una transizione ecologica equilibrata che non danneggi il tessuto produttivo: “Invece di promuovere obiettivi ambientalisti estremi, è necessario un percorso graduale di transizione, che contempli non solo la tutela ambientale ma anche la salvaguardia del tessuto produttivo e occupazionale.” Infrastrutture, semplificazione dei procedimenti autorizzativi e superamento della limitata capacità produttiva delle PMI sono tra le principali sfide da affrontare per sbloccare il potenziale del Sud e attrarre nuovi investimenti
_Carlo Valentini su Italia Oggi_

*Centro di comando.* L’intelligence statunitense ha scoperto che la Cina sta costruendo un enorme complesso militare a Pechino, destinato a fungere da centro di comando in tempo di guerra, con dimensioni dieci volte superiori a quelle del Pentagono. Le immagini satellitari rivelano un cantiere di circa 1.500 acri con profonde cavità che si prevede ospiteranno bunker rinforzati per proteggere i leader militari in caso di conflitto, incluso un potenziale conflitto nucleare. Il sito, soprannominato “Beijing Military City” da alcuni analisti, è oggetto di stretta sorveglianza da parte degli Stati Uniti e si inserisce nel contesto dello sviluppo di nuove armi da parte dell’Esercito di Liberazione del Popolo (PLA) in vista del suo centenario nel 2027. Nonostante la Cina sostenga di seguire una politica di sviluppo pacifico e difensivo, l’espansione del suo arsenale nucleare e la costruzione di questo avanzato bunker sotterraneo indicano l’intenzione di Pechino di potenziare le proprie capacità militari convenzionali e nucleari.
_Demetri Sevastopulo su Financial Times_

*Incidente.* Una fabbrica di munizioni di Rheinmetall Expal Munitions, filiale spagnola del gruppo tedesco Rheinmetall, è stata colpita da un’esplosione vicino a Murcia, nel sud-est della Spagna, ferendo sei lavoratori, uno dei quali gravemente. L’incidente, avvenuto giovedì pomeriggio, non è ritenuto un attacco e non dovrebbe causare interruzioni nella produzione, secondo l’azienda. L’esplosione ha anche provocato un incendio forestale, che è stato rapidamente estinto. La fabbrica, fondata nel XVIII secolo per la produzione di polvere da sparo, aveva già sperimentato un incidente simile l’anno precedente. Rheinmetall Expal, ora interamente di proprietà di Rheinmetall dal 2023, ha sette sedi e esporta in oltre 60 paesi, con l’Ucraina tra i principali clienti; partiti di sinistra locali hanno richiesto chiarimenti sulle forniture della fabbrica a Israele.
_ su Frankfurter Allgemeine_

*Musk su Marte.* La visione di Elon Musk di colonizzare Marte si sta avvicinando alla realtà, con il sostegno bipartisan del Congresso per un approccio Moon-first, che serve anche a contrastare le ambizioni lunari della Cina. La SpaceX di Musk ha fatto passi da gigante, allineandosi alla promessa dell’ex presidente Trump di mandare gli americani su Marte, un obiettivo che gode del sostegno dell’opinione pubblica secondo un sondaggio di YouGov. Nonostante le preoccupazioni sui costi e sulla praticabilità, i precedenti di Musk con Tesla e SpaceX suggeriscono che potrebbe realizzare questa impresa monumentale, che ispirerebbe l’entusiasmo globale per l’esplorazione spaziale. Il programma Artemis della NASA mira a riportare gli astronauti sulla Luna entro il 2027, ma Musk è favorevole a una missione diretta su Marte, potenzialmente in contrasto con l’obiettivo lunare del Congresso. Le sfide di una missione su Marte sono immense, compreso il carico fisico e mentale sugli astronauti, ma l’influenza e le risorse di Musk potrebbero trasformare questo sogno in realtà.
_ su Financial Times_

*Radar.* Il produttore tedesco di radar per la difesa Hensoldt ha proposto di assumere lavoratori licenziati dai fornitori automobilistici Bosch e Continental, in risposta alla crescente domanda nel settore della difesa, in netto contrasto con il settore automobilistico in difficoltà. Hensoldt, che ha registrato un record di ordini per 6,5 miliardi di euro, sta negoziando per assumere circa 200 dipendenti in esubero. Mentre l’industria automobilistica tedesca sta riducendo posti di lavoro a causa della bassa domanda di auto in Europa e della concorrenza cinese, il settore della difesa è in espansione, con la Rheinmetall che ha già assunto centinaia di ingegneri automobilistici. Bosch e Continental stanno discutendo il trasferimento dei lavoratori, con Bosch che ha già perso 11.500 impiegati l’anno scorso e prevede ulteriori tagli, mentre Continental chiuderà quattro stabilimenti in Germania, con la perdita di altri 600 posti di lavoro.
_Patricia Nilsson su Financial Times_

*Polo aerospaziale.* Il commercio estero dei poli tecnologici del Lazio ha mantenuto un trend di crescita positivo nel terzo trimestre del 2024, con un incremento del 30,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni di questi poli hanno superato i 12 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con il settore farmaceutico e ICT che hanno mostrato aumenti significativi nelle loro esportazioni. Il polo aerospaziale ha registrato una notevole ripresa, con un aumento del 96,4%, grazie in particolare agli scambi con gli Stati Uniti e il Qatar. Roberto Gabrielli di Intesa Sanpaolo evidenzia la competitività e l’eccellenza produttiva delle PMI laziali, nonostante una domanda mondiale debole, e sottolinea l’interesse crescente delle PMI per finanziamenti legati a progetti di investimento, incoraggiati da un contesto favorevole e da iniziative governative come il Pnrr.
_Giusy Iorlano su Milano Finanza ed. Roma_

*Disastro aereo.* Un elicottero Black Hawk, volando a un’altitudine superiore a quella autorizzata e fuori dal percorso ufficiale, è stato coinvolto in una collisione vicino all’aeroporto Reagan di Washington, causata da una serie di errori e prassi discutibili. L’incidente, che ha visto coinvolti anche un jet di American Airlines, è il culmine di preoccupazioni già espresse dai piloti civili riguardo la sicurezza aerea nell’area. Le indagini dovranno chiarire perché un solo controllore gestiva il traffico aereo in un aeroporto sovraccarico, e perché il sistema anti-collisione era disattivato. Dopo l’incidente, si discute la possibilità di modificare le rotte degli elicotteri per evitare future tragedie, mentre il presidente Trump ha criticato il personale aereo, scatenando polemiche. Un nuovo video ha catturato l’angolazione della collisione, e le operazioni di recupero sono in corso.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*E’ stato l’elicottero.* L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto che l’incidente aereo a Washington è stato causato da un elicottero militare Black Hawk che volava troppo in alto, contrariamente alle sue precedenti dichiarazioni che attribuivano la colpa alle politiche di inclusione di Biden. Le indagini dell’NTSB sono in corso, con l’analisi delle scatole nere e la mancanza di una chiara dinamica dell’incidente. Emergono ipotesi su errori del pilota, forse influenzati dall’uso di occhiali per la visione notturna, e sulla carenza di personale nella torre di controllo. Trump ha ordinato una revisione delle pratiche della Federal Aviation Administration e sottolineato la necessità di assumere i migliori, pur non potendo negare completamente le sue precedenti affermazioni sulla diversità e inclusione. Nel frattempo, circolano notizie false sull’identità del pilota dell’elicottero, che sono state smentite.
_ su Repubblica_

*Cambiamento.* La pubblicazione del nuovo modello di intelligenza artificiale (AI) di DeepSeek ha sorpreso gli investitori e messo in discussione la presunta superiorità degli Stati Uniti nello sviluppo di tecnologie chiave per il XXI secolo. Il modello R1 di DeepSeek, sviluppato con costi significativamente inferiori rispetto ai modelli americani, ha dimostrato capacità paragonabili a quelle dei software all’avanguardia delle grandi aziende tecnologiche statunitensi, scalzando ChatGPT di OpenAI come app gratuita più scaricata negli Stati Uniti. Questo sviluppo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che la Cina possa intensificare l’applicazione militare di queste tecnologie, potenzialmente guadagnando un vantaggio significativo a livello globale. Inoltre, il successo di DeepSeek ha stimolato un dibattito sull’effettiva necessità di ingenti capitali per sviluppare modelli AI avanzati, sfidando le aspettative degli investitori e suggerendo che la competizione per la leadership nell’AI non dipende solo dall’accesso ai migliori chip, ma anche dal loro utilizzo più efficace
_Eleanor Olcott su Financial Times_

*Approccio rassicurante.* Antonio Dipollina descrive come Raitre affronta il tema dell’intelligenza artificiale (IA) in modo rassicurante e accessibile, con l’aiuto del filosofo Luciano Floridi e l’uso di esempi pratici come ChatGPT e il suo omologo cinese DeepSeek. Durante la trasmissione “Splendida cornice”, condotta da Geppi Cucciari, si cerca di spiegare l’IA a un pubblico non esperto, utilizzando dimostrazioni e confronti per tranquillizzare gli spettatori sulla natura dell’IA. Floridi riassume l’IA come uno strumento che, come una lavastoviglie, richiede l’intervento umano per funzionare correttamente, evidenziando l’importanza del controllo umano sulla tecnologia.
_Antonio Dipollina su Repubblica_

*IA.* DeepSeek, una startup cinese, ha creato modelli di intelligenza artificiale (IA) open source che competono con quelli delle grandi aziende americane a costi ridotti, suscitando reazioni emotive e preoccupazioni per un possibile dominio tecnologico cinese e per il rispetto delle norme sulla privacy e censura. Il successo di DeepSeek ha sollevato questioni di sicurezza nazionale e potenziali abusi di posizione dominante da parte di aziende americane, mentre l’approccio open source offre un’alternativa alla concentrazione di potere economico e tecnologico. Nonostante le preoccupazioni, alcune aziende americane hanno adottato l’IA di DeepSeek, eliminando problemi di autocensura e privacy una volta trasferita su server occidentali, dimostrando il potenziale globale di questa tecnologia.
_Filippo Santelli su Repubblica_

*Davvero è un affare?* La startup cinese DeepSeek ha scosso il mercato azionario, mettendo in ombra i giganti tecnologici americani ed europei e sollevando dubbi sulle valutazioni e le prospettive del settore dell’intelligenza artificiale (AI). Il suo impatto ha richiamato alla memoria lo scoppio della bolla delle dot-com del 2000, ma la situazione attuale è diversa, con l’AI che rappresenta una tecnologia emergente con un potenziale di crescita ancora ampio. DeepSeek ha dimostrato di poter addestrare modelli di AI a costi ridotti, sfidando il dominio della Silicon Valley e provocando un crollo significativo delle azioni di Nvidia e un calo generale del Nasdaq. Nonostante le incertezze, i fondi e gli ETF dedicati all’AI continuano a mostrare rendimenti a doppia cifra, e gli investitori rimangono ottimisti sulle prospettive a lungo termine del settore.
_Paola Valentini su Milano Finanza_

*Open AI si lamenta perché i cinesi fanno come Open AI.* La competizione tra Stati Uniti e Cina per la supremazia nell’intelligenza artificiale si è intensificata con l’emergere di DeepSeek, un clone cinese di ChatGPT che ha scosso i mercati finanziari, con la Nvidia che ha perso 600 miliardi di dollari in una sola seduta. OpenAI ha accusato i concorrenti cinesi di utilizzare in modo parassitario i dati e la conoscenza incorporati nei suoi modelli, un’accusa paradossale considerando che tali dati provengono principalmente da internet e appartenevano a miliardi di persone. La questione fondamentale rimane chi guiderà la corsa all’AI, con una possibile coalizione tra leader di mercato, signori degli algoritmi e governi. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha visto la rimozione di regolamenti sull’AI e l’annuncio di Stargate, un programma da 500 miliardi di dollari per l’infrastruttura AI nazionale. La corsa all’AI, tuttavia, solleva preoccupazioni sui diritti e la dignità umana, suggerendo la necessità di regolamentazioni per mitigare i rischi di un neocolonialismo algoritmico.
_Guido Scorza su Milano Finanza_

*Cyber ko.* Il decreto legislativo n. 138/2024, che recepisce la direttiva UE sulla cybersicurezza, introduce sanzioni interdittive per i manager in caso di mancato rispetto degli obblighi di sicurezza informatica. Assonime evidenzia che le aziende e gli enti pubblici devono adottare misure preventive, formare il personale sui rischi cyber e notificare eventuali incidenti all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). I dirigenti e rappresentanti legali, che devono autosegnalarsi all’ACN, possono essere ritenuti responsabili per violazioni e subire sanzioni che includono la sospensione dalle loro funzioni. Assonime sottolinea l’importanza di un coinvolgimento attivo dei manager nel processo decisionale sulla cybersicurezza, anche in vista delle possibili conseguenze disciplinari e amministrativo-contabili per gli enti pubblici.
_ su Italia Oggi_

*Non usiamo le norme europee.* Il Garante della privacy italiano ha richiesto il blocco urgente di DeepSeek, un chatbot di intelligenza artificiale sviluppato dalla cinese Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence, per mancato rispetto del GDPR. La società ha risposto di non operare in Italia e quindi di non dover sottostare alle normative europee, mantenendo il servizio attivo nonostante la rimozione delle app dagli store di Apple e Google. Anche la Francia e l’Irlanda hanno sollevato questioni simili, mentre la Corea del Sud e Taiwan esprimono preoccupazioni sulla sicurezza dei dati. Se la situazione non cambia, il Garante italiano potrebbe considerare misure più drastiche, come il blocco dell’indirizzo IP di DeepSeek, ma ciò non risolverebbe il problema della raccolta di dati personali già in corso.
_Arcangelo Rociola su Stampa_

*400 poltrone.* Il governo Meloni si appresta a gestire un importante ciclo di nomine nelle società pubbliche italiane, con circa 400 incarichi da assegnare in primavera. Questo processo coinvolgerà aziende di rilievo come Fincantieri, Snam e Italgas, e sarà un banco di prova per gli equilibri politici e la reazione del mercato. Tra i casi emblematici, Pierroberto Folgiero di Fincantieri sta guidando l’azienda verso la redditività e alleanze europee, mentre Stefano Venier di Snam gestisce l’acquisto di navi rigassificatrici in un contesto di crisi energetica. La situazione di StMicroelectronics è più complessa, con il mercato che reagisce ai tagli del target price e alla previsione di un calo delle vendite. Le nomine riguarderanno anche altre posizioni chiave in diverse società e agenzie governative, con impatti significativi sulle strategie aziendali e sulla fiducia degli investitori.
_Angela Zoppo su Milano Finanza_

*Allineato.* Terna, Tenaris e Italgas sono le aziende del Ftse-Mib che guidano la classifica delle società più allineate alla tassonomia ambientale europea, con Terna in cima grazie all’85% del fatturato allineato. La ricerca di Gft ha analizzato i rendiconti green 2024 delle blue chip non finanziarie, valutando l’allineamento delle attività aziendali ai sei obiettivi ambientali dell’UE, con Terna che eccelle anche per Capex, sfiorando il 100% di allineamento. Questi dati sono cruciali per le banche nel valutare i finanziamenti, con strumenti come il Green asset ratio, e per le aziende nel supportare i loro piani di transizione verso la sostenibilità, come evidenziato da Marco Licchelli di Gft Italia.
_ su Sole 24 Ore Plus 24_

*Un ruolo.* Durante l’audizione al Senato per la sua conferma come capo dell’FBI, Kash Patel è stato interrogato sulla sua presunta richiesta di indagare sull’Italygate, una teoria cospirativa che sosteneva un’interferenza italiana nelle elezioni USA del 2020 tramite tecnologie della società Leonardo. La senatrice Amy Klobuchar ha sollevato la questione, ma Patel, pur non negando il coinvolgimento, ha messo in dubbio l’accuratezza dell’accusa, citando il suo ruolo all’epoca come capo dello staff del Dipartimento della Difesa. La Procura di Roma aveva indagato sulla diffusione di queste false accuse, e il caso è riemerso come obiezione dei senatori democratici alla nomina di Patel. Nonostante le critiche, Patel ha negato di avere una “lista di nemici” e ha preso le distanze dalle teorie di QAnon e dalla grazia concessa da Trump ai rivoltosi del 6 gennaio.
_ su Corriere della Sera_

*Pace.* Un gruppo di europarlamentari ha formato un intergruppo informale per la pace, presentato a Roma alla vigilia del Consiglio europeo per la Difesa. L’intergruppo, composto da membri di diversi partiti, si oppone alla crescente enfasi dell’UE sull’economia di guerra e sul raggiungimento dell’obiettivo NATO del 2% del PIL in spese militari. Il gruppo lavorerà su temi come il riarmo, l’intelligenza artificiale, la crisi climatica e le migrazioni, promuovendo la diplomazia e il multilateralismo. Allo stesso tempo, 19 leader UE, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni, hanno chiesto un maggiore sostegno finanziario della Banca europea per gli investimenti al settore della difesa, una mossa che alcuni europarlamentari considerano illegittima.
_Luca Liverani su Avvenire_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO

*Dazi su Canada e Messico.* La Casa Bianca, sotto la guida del presidente Donald Trump, ha messo in atto una serie di dazi punitivi contro Messico, Canada e Cina, scatenando tensioni commerciali. Le tariffe imposte sono del 25% su Messico e Canada e del 10% sulla Cina, con ulteriori dazi contro Pechino già in vigore. Queste misure, che Trump giustifica con la necessità di contrastare il narcotraffico, l’immigrazione illegale e i surplus commerciali, potrebbero innescare rappresaglie dai paesi colpiti e spingere l’inflazione americana oltre il 3%. Le industrie statunitensi temono l’impatto sui costi e sui posti di lavoro, mentre le multinazionali sono preoccupate per gli investimenti fatti in Messico e Canada, che ora rischiano di essere penalizzati dai nuovi dazi. Trump ha anche minacciato dazi del 100% contro i paesi BRICS e sta valutando restrizioni sui microchip cinesi, aumentando ulteriormente la posta in gioco nella guerra commerciale.
_Marco Valsania su Sole 24 Ore_

*Dazi sicuri alla Ue.* Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’imposizione di dazi su importazioni provenienti da Canada, Messico e Cina, e ha minacciato di fare lo stesso con l’Unione Europea, accusandola di aver trattato male gli USA. I dazi entreranno in vigore immediatamente, con un’aliquota del 25% per Messico e Canada e del 10% per i prodotti cinesi. Il Canada e il Messico hanno dichiarato di essere pronti a rispondere in modo deciso e ragionevole. Trump ha anche considerato l’esclusione delle importazioni di petrolio da queste misure, data la loro importanza per l’economia americana. Inoltre, Trump ha avvertito che i paesi BRICS e altri alleati potrebbero affrontare dazi del 100% se cercassero di creare o sostenere una valuta alternativa al dollaro.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*Non solo Musk.* L’America continua a essere vista come terra di opportunità, come dimostrato dalle storie di successo di miliardari che sono partiti da condizioni di povertà o difficoltà. La rivista Forbes ha pubblicato un dossier che racconta le vicende di dodici “paperoni” che hanno sconfitto le avversità, incarnando il mito del self-made man o woman. Tra questi, vi sono personaggi come David Murdock, che da una tavola calda finanziata con un prestito di 1.800 dollari è diventato miliardario e ossessionato dalla longevità, e Jan Koum, che da una vita di stenti in Ucraina è emigrato in California e ha creato WhatsApp, rivoluzionando la messaggistica e vendendo poi l’app a Facebook per 19 miliardi di dollari. La lista include anche storie di immigrati e cittadini americani di umili origini, come Oprah Winfrey e Harold Hamm, che hanno raggiunto la ricchezza attraverso il duro lavoro e l’innovazione. Nonostante un clima politico a volte ostile all’immigrazione, gli Stati Uniti hanno visto una crescita demografica significativa, con un aumento della popolazione di quasi l’1% tra il 2023 e il 2024, grazie anche all’arrivo di immigrati
_Maurizio Stefanini su Foglio – Inserto_

*Aspettative.* Fabrizio Onida analizza le sfide economiche e politiche che attendono il presidente Trump al suo ritorno alla Casa Bianca. Trump eredita una situazione economica favorevole, con crescita e produttività in ripresa, piena occupazione e mercati finanziari ottimisti, ma deve affrontare un bilancio pubblico squilibrato. L’articolo evidenzia le difficoltà geopolitiche, come l’ascesa tecnologica della Cina e le tensioni in Ucraina e Medio Oriente, oltre alle pressioni migratorie. Trump propone dazi come strumento di politica economica, ma ciò potrebbe avere effetti negativi, come l’aumento dei prezzi interni e la diminuzione delle esportazioni. Infine, si discute la necessità di una politica industriale efficace negli Stati Uniti, in un contesto di preoccupazioni per il deficit commerciale e la dipendenza dalle fonti fossili, nonostante gli sforzi precedenti di Biden per promuovere l’innovazione e le energie pulite.
_Fabrizio Onida su Sole 24 Ore_

*Il potere delle mappe.* L’importanza cruciale della cartografia nella geopolitica mondiale: le mappe non solo rappresentano la realtà, ma possono anche influenzarla e anticiparne i cambiamenti, come dimostrato dalle azioni di Trump nel rinominare il Golfo del Messico e dalle tensioni territoriali manifestatesi prima sulla carta e poi sul campo, come nel caso dell’Ucraina. Le mappe sono strumenti di potere e di rivendicazione nazionale, con esempi che vanno dalle pressioni subite dai cartografi fino alle implicazioni delle mappe nella percezione pubblica e nella politica internazionale. Infine, l’articolo riflette sulla progressiva scomparsa di dettagli geografici dalle mappe moderne, segnalando una perdita di consapevolezza e di connessione con il territorio reale.
_Paolo Rumiz su Repubblica_

*Qualche ombra.* Le Big Tech di Silicon Valley hanno presentato risultati finanziari misti, con alcuni utili in crescita ma altri sotto le aspettative, sollevando dubbi sulla sostenibilità della loro crescita a lungo termine. Tesla ha visto un calo dell’utile del 71% nel quarto trimestre, ma Elon Musk prevede un 2026 “epico” e annuncia nuovi modelli a costi inferiori. Meta ha superato le previsioni con un utile netto per azione di 8,02 dollari, ma le sue prospettive per il prossimo trimestre sono al di sotto delle stime degli analisti. Microsoft ha registrato una crescita dei ricavi del 12,3%, superando le aspettative, anche se il segmento Intelligent Cloud ha leggermente deluso. Apple, nonostante abbia superato le previsioni di Wall Street con ricavi per 124,3 miliardi di dollari, ha visto una perdita quasi del 10% nel valore delle azioni da inizio anno.
_Marco Sabella su Corriere della Sera_

*Tecnoligarchi.* Bill Gates, fondatore di Microsoft e noto filantropo, ha criticato Elon Musk per le sue azioni politiche, in particolare per gli attacchi al governo laburista britannico. Gates, che ha donato miliardi per la ricerca sui vaccini e altre cause, è stato accusato da Robert Kennedy Jr., nominato ministro della Salute da Trump, di cercare di fare miliardi di dollari a spese della salute pubblica. Nonostante le sue critiche, Gates non ha attaccato direttamente Trump, forse a causa dei suoi vasti interessi negli Stati Uniti che potrebbero essere influenzati dalle decisioni dell’amministrazione Trump. Nel contesto più ampio della Silicon Valley, alcuni grandi nomi erano presenti all’inaugurazione di Trump, mentre altri, come Microsoft e Warren Buffett, hanno scelto di non schierarsi pubblicamente. La rivalità tra Gates e Musk potrebbe anche avere radici finanziarie, con Gates che avrebbe venduto allo scoperto azioni Tesla nel 2022, un gesto che Musk difficilmente dimenticherà ora che è coinvolto nel governo
_Stefano Vergine su Domani_

*La non crescita.* Daniele Manca affronta il tema della stagnazione economica in Italia e in Europa, evidenziando come la crescita zero sia diventata una realtà difficile da ignorare nonostante le distrazioni politiche. Manca sottolinea l’importanza di una politica industriale che non detti alle aziende cosa fare, ma che crei condizioni favorevoli per il loro operato, in un contesto in cui l’economia italiana è strettamente legata a quella europea e globale. L’autore mette in guardia contro i pericoli di una politica economica miope che ignora le dinamiche internazionali, come i dazi e le tensioni commerciali, che possono influenzare negativamente l’export italiano. Infine, Manca invita a non accontentarsi di risultati a breve termine, ma a investire in innovazione e a sostenere il Piano nazionale di ripresa e resilienza per garantire una crescita sostenibile e a lungo termine.
_Daniele Manca su Corriere della Sera_

*Brexit.* Il 1° febbraio 2020, il Regno Unito ha ufficialmente lasciato l’Unione Europea, un evento che ha suscitato crescente insoddisfazione tra i cittadini britannici, con il 55% che lo considera un errore secondo un sondaggio YouGov. L’impatto della Brexit è stato analizzato in cinque aree principali: commercio, immigrazione, viaggi, legislazione e finanza pubblica. Il commercio ha visto una riduzione dell’interscambio e una potenziale diminuzione del PIL, ma un aumento nell’export di servizi. L’immigrazione dall’Europa è diminuita, ma è aumentata quella da Paesi extra-europei. I viaggi subiranno cambiamenti con l’introduzione di nuovi sistemi di ingresso elettronico sia per i britannici in Europa sia per gli europei in Gran Bretagna. La legislazione europea è stata in gran parte mantenuta, con solo una piccola parte delle norme abolite. Infine, la finanza pubblica ha visto un risparmio netto di contributi all’UE, ma anche nuovi costi per programmi come Horizons
_Angelo Allegri su Giornale_

*Schiaffo a Merz.* La legge anti-migranti sostenuta dall’ultradestra e dai centristi della CDU-AfD è stata bocciata al Bundestag tedesco per dodici voti, segnando una sconfitta per Friedrich Merz, il candidato cancelliere per i conservatori. La misura è stata affossata anche dai voti contrari di alcuni parlamentari della stessa CDU. L’intervento di Angela Merkel, che ha criticato l’allineamento con l’estrema destra e ha invitato a cercare soluzioni con i partiti democratici, ha influito sulla votazione. Il leader dell’AfD, Alice Weidel, ha dichiarato che il risultato rappresenta la fine delle ambizioni di Merz a cancelliere, mentre il partito di Merz è apparso diviso e indebolito dalla vicenda
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Non c’è luce in fondo al tunnel.* L’editoriale di Romano Prodi analizza la situazione politica tedesca alla vigilia delle elezioni, evidenziando le sfide che il nuovo governo dovrà affrontare in seguito alla caduta della coalizione precedente. La Germania si trova di fronte a una crisi senza precedenti, aggravata dalle tensioni interne e dai deteriorati rapporti con Russia e Cina, nonché dalle complesse relazioni con la Francia. Il candidato della CDU/CSU, Friedrich Merz, è il favorito per la cancelleria e punta a rafforzare l’alleanza europea con Francia e Polonia, riprendendo il modello del triangolo di Weimar. Tuttavia, la formazione di una coalizione di governo solida e la gestione delle divergenze interne, soprattutto in materia di politica economica e immigrazione, rappresentano sfide significative per il futuro esecutivo tedesco.
_Romano Prodi su Messaggero_

*Ritirata nordcoreana.* La presenza di 11.000 soldati nordcoreani sul fronte russo è stata segnalata come terminata, con molti di loro morti o ritirati dalle linee di combattimento. Questi soldati, inviati da Kim Jong-un e impiegati contro gli ucraini nella regione di Kursk, sono stati descritti come mal equipaggiati e scarsamente integrati con l’esercito russo. Secondo varie fonti, tra cui servizi segreti e studi militari, una significativa percentuale di questi soldati è stata uccisa, ferita o catturata. Il loro impiego è stato interpretato come parte di un accordo tra la Russia e la Corea del Nord, in cui Pyongyang riceve sostegno per le sue politiche nucleari in cambio di truppe e munizioni. Nonostante la loro determinazione, i soldati nordcoreani sono stati mal utilizzati e hanno subito pesanti perdite, con il Cremlino che nega la loro presenza e il generale ucraino Oleksandr Syrsky che conferma la loro ritirata dal fronte
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_

*Hamas e ostaggi.* La famiglia Bibas, composta da Yarden, la moglie Shiri e i loro due bambini Ariel e Kfir, è stata rapita il 17 ottobre 2023 da miliziani di Hamas nel kibbutz Nir Oz, vicino a Gaza. Mentre Yarden sarà liberato oggi come parte di un accordo di tregua, non ci sono notizie certe sul destino di Shiri e dei bambini, che si teme possano essere tra gli otto ostaggi morti di Hamas. La disinformazione e i video del rapimento hanno tormentato Israele, con la famiglia Bibas diventata simbolo della battaglia per gli ostaggi. Nonostante la mancanza di conferme ufficiali, i parenti e la nazione intera sono in ansia, con indizi che non lasciano sperare e la realtà che rischia di inghiottire ogni speranza. Nel frattempo, Israele continua a negoziare scambi di ostaggi e ha approvato l’apertura del valico di Rafah per il passaggio di malati e feriti.
_Greta Privitera su Corriere della Sera_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA

*Niente manovre correttive.* Il governo non prevede manovre correttive nonostante una crescita del PIL ferma, confidando in una riduzione dei tassi di interesse e nel controllo della spesa pubblica. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rimane ottimista grazie a conti prudenti e alla stabilità politica che mantiene basso lo spread. Il Piano strutturale di bilancio (Psb) impone un nuovo limite alla spesa, che non verrà modificato nonostante la crescita economica inferiore alle previsioni. Il governo si impegna a ridurre il deficit sotto il 3% entro il prossimo anno per uscire dalla procedura per deficit eccessivo entro il 2027, mirando a una riduzione del debito pubblico. Nonostante ciò, l’economia stenta e il Parlamento richiede chiarimenti sulle previsioni economiche attuali, con la necessità di aggiornare il Psb entro il 30 aprile
_Valentina Conte su Repubblica_

*Il Pnrr non basta.* Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia rischia di non essere sfruttato appieno a causa di problemi burocratici e di professionalità, nonché per il passaggio di consegne tra Raffaele Fitto e Tommaso Foti. La Corte dei Conti ha evidenziato che solo il 30% dei fondi è stato speso e che è necessario accelerare la spesa nel biennio corrente. La mancanza di competenze e la difficoltà delle richieste rallentano l’attuazione del piano, nonostante i fondi disponibili. Il PNRR ha subito modifiche e ritardi, con la spesa effettiva che si attesta a soli 57,7 miliardi di euro, e l’impatto sull’economia è più evidente sull’occupazione che sulla crescita. Gli economisti avvertono che senza i fondi europei l’Italia sarebbe già in recessione e sottolineano l’importanza di non sprecare questa opportunità di debito comune europeo.
_Fabrizio Goria su Stampa_

*Soffochiamo.* In cinque anni, l’Unione Europea ha introdotto 13.500 nuove norme, una situazione che il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, critica per l’eccessiva burocrazia che soffoca le imprese. Orsini sollecita una revisione del Green Deal e l’implementazione di un piano per rafforzare la competitività dell’industria europea. Giuseppe Pasini, neo presidente di Confindustria Lombardia, sottolinea l’importanza della manifattura, che contribuisce significativamente al PIL nazionale, e richiede politiche commerciali straordinarie per mantenere la competitività europea. Pasini e Orsini evidenziano anche la necessità di una strategia energetica comune in Europa per ridurre i costi dell’energia, che attualmente penalizzano le imprese italiane rispetto ai loro concorrenti internazionali.
_Cristiana Gamba su Sole 24 Ore_

*2025 cruciale.* Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino e socio della Zest, sottolinea l’importanza degli investimenti per il futuro economico dell’Italia, nonostante i dati Istat prevedano una crescita del Pil inferiore alle aspettative del governo per il 2024. Egli evidenzia la necessità di politiche industriali mirate e di una gestione efficace dei costi energetici, soprattutto in un contesto di crisi e stagnazione industriale. Gay ritiene fondamentale mantenere gli investimenti come priorità strategica e affrontare con lungimiranza le relazioni commerciali, in particolare con gli Stati Uniti. Infine, commenta l’importanza di valorizzare gli investimenti strutturali del Pnrr, sottolineando che ogni euro speso deve generare un ritorno per influenzare positivamente le generazioni future.
_Leonardo Di Paco su Stampa_

*Colpa di Bruxelles.* Gli industriali italiani, in risposta alla crisi che sta colpendo il settore manifatturiero, puntano il dito contro le politiche europee, in particolare il Green Deal e la transizione verso i veicoli elettrici, ritenute dannose per l’industria automobilistica e favorevoli ai concorrenti cinesi. Il neo-presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini, esprime un forte dissenso verso l’attuale direzione dell’Unione Europea, posizione che sembra condivisa da molti imprenditori. Questa critica si allinea con le posizioni del governo italiano, ma nasconde anche la necessità di affrontare problemi interni come il calo degli investimenti privati e della produttività. Gli industriali, pur criticando Bruxelles, devono anche riconoscere le proprie responsabilità nella crisi industriale, senza utilizzare l’Europa come un alibi per evitare un’autocritica necessaria.
_Dario Di Vico su Foglio_

*Sanatoria Comuni.* La bozza di decreto attuativo della delega fiscale consente a Comuni, Province e Regioni di ridurre o annullare sanzioni e interessi su tributi locali come IMU, Tari e multe per incentivare il recupero dei pagamenti arretrati. Il ministro Giorgetti ha indirizzato verso azioni di recupero più mirate, utilizzando banche dati e analisi del rischio. La riforma offre agli enti locali maggiore autonomia, permettendo loro di definire le modalità e il periodo delle sanatorie. Si prevede che questa autonomia possa generare polemiche politiche, ma mira a migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti e a incrementare gli incassi locali. Inoltre, gli enti potranno inviare lettere di compliance ai contribuenti per favorire l’adempimento spontaneo delle obbligazioni tributarie
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_

*Mps.* Il comitato Generali ha approvato la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione, puntando su un cda più internazionale e con esperienza in mercati diversificati, in vista dell’assemblea di maggio. Il presidente Andrea Sironi e il ceo Philippe Donnet sono pronti a un nuovo mandato, nonostante le incertezze procedurali legate ai regolamenti sulla Legge capitali. Mediobanca, azionista significativo di Generali, potrebbe proporre una lista di maggioranza, mentre gli azionisti Delfin e Caltagirone, con interessi incrociati anche in Mediobanca e Monte dei Paschi, non risultano in conflitto secondo il comitato Parti correlate di Mps. Infine, Moody’s ha modificato l’outlook di Mediobanca da stabile a negativo a seguito dell’offerta pubblica di scambio (ops) annunciata da Monte dei Paschi, mentre ha migliorato quello di Mps grazie al potenziale beneficio dell’operazione
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_

*Unicredit.* Il governo tedesco, tramite il vicecancelliere Robert Habeck, ha richiesto l’assistenza dell’Italia per impedire l’acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, con il ministro italiano Giancarlo Giorgetti che sembra essere ricettivo alle preoccupazioni tedesche. Questo dialogo potrebbe favorire la collaborazione tra i due Paesi su questioni europee come i costi dell’energia e la crisi del settore automobilistico. Nel frattempo, la Commerzbank ha adottato una strategia difensiva con un piano di buyback da 400 milioni per proteggere il valore delle sue azioni. In parallelo, si discute anche della vendita di Ita a Lufthansa, con questioni di governance ancora da risolvere, mentre si cerca un’intesa italo-tedesca per gestire i prezzi di gas ed elettricità e per rivedere la transizione verso l’auto elettrica.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Tagli dopo il rosso.* StMicroelectronics, colosso italo-francese del settore dei microchip, sta considerando il taglio di circa 3.000 posti di lavoro, pari al 6% della sua forza lavoro, per affrontare la crisi globale del settore e migliorare i propri bilanci. Dopo un crollo in Borsa del 10,75%, il titolo ha recuperato leggermente, ma l’azienda ha chiuso il 2024 con un calo significativo dei ricavi e dell’utile operativo. Nonostante non ci siano conferme ufficiali sui piani di riorganizzazione, il CEO Jean-Marc Chery ha espresso disponibilità al dialogo con i sindacati per gestire la riduzione del personale. Il governo italiano, che detiene una partecipazione del 27,5% in StMicroelectronics insieme al governo francese, cerca di minimizzare l’impatto del piano di tagli a livello nazionale, mentre crescono le preoccupazioni per l’occupazione in Italia
_Diego Longhin su Repubblica_

*FdI e Pd su.* Il sondaggio Ipsos del 30 gennaio 2025 mostra che Fratelli d’Italia (FdI) guida le intenzioni di voto con il 27,8%, seguito dal Partito Democratico (Pd) al 22,8%. Forza Italia (FI) e la Lega sono in parità all’8,5%, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S) è in calo al 12,5%. La fiducia nella premier Giorgia Meloni è salita, nonostante alcune problematicità legate alla vicenda Almasri. L’opposizione sembra avere difficoltà a porsi come alternativa credibile, mentre cresce il numero di astenuti e indecisi, raggiungendo il 45,5%. Eventi internazionali e nazionali, come la liberazione di Cecilia Sala e le polemiche sulla riforma della magistratura, hanno influenzato l’opinione pubblica e le dinamiche di voto.
_Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera_

*Mattarella preoccupato.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è preoccupato per l’escalation di tensione tra politica e giustizia, una situazione paragonata a una stanza piena di gas pronta a esplodere con una scintilla. Giorgia Meloni, dopo essere stata informata di un’indagine giudiziaria, ha lanciato attacchi contro le “toghe rosse”, promettendo di non arretrare. Mattarella, sorpreso dall’intensità del conflitto e dalle mosse della premier, mantiene il silenzio, seguendo la sua abituale strategia di riserbo in momenti di caos. Nonostante le crescenti tensioni e la controversa riforma della giustizia, non vede spazi per intervenire e invita a un dialogo costruttivo, come ha fatto in passato nel suo ruolo di garante degli equilibri costituzionali
_Marzio Breda su Corriere della Sera_

*Albania, tutti a casa.* La Corte di Appello di Roma ha annullato i trattenimenti di 43 migranti precedentemente trasferiti in Albania, ponendo un ulteriore ostacolo al piano del governo italiano di gestire i flussi migratori tramite centri in Albania. La decisione ha riacceso le tensioni politiche, con il governo che esprime sconcerto e l’opposizione che critica le politiche migratorie come fallimentari. I giudici hanno inoltre sollevato un quesito alla Corte di giustizia europea riguardo la designazione dei “Paesi sicuri” per il rimpatrio, mettendo in dubbio la legittimità di tale designazione se non soddisfa le condizioni per tutte le categorie di persone. La situazione attuale vede il ritorno in Italia dei migranti coinvolti e un dibattito acceso sul rispetto dei diritti umani e delle procedure di asilo nell’Unione Europea.
_Ilaria Sacchettoni su Corriere della Sera_

*Elettori con noi.* La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni mantiene una posizione ferma e combatte contro le accuse della magistratura, in particolare contro il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, dopo il caso Almasri, il torturatore libico rimpatriato nonostante un mandato di cattura internazionale. Meloni, sostenendo di essere vittima di complotti, utilizza i social media per difendere il suo governo e rivendica un aumento di consenso nei sondaggi. Nel frattempo, la Lega e altri alleati di centrodestra al CSM chiedono un procedimento disciplinare contro Lo Voi. La tensione si estende anche ai social, dove l’ANM difende la magistratura, mentre il centrosinistra critica il governo per distogliere l’attenzione dai problemi economici del Paese
_Monica Guerzoni su Repubblica_

*Le falle del caso Almasri.* L’Unione Europea ha sollecitato l’Italia a collaborare con la Corte Penale Internazionale (CPI) riguardo al caso di Osama Almasri, un libico accusato di crimini gravi e oggetto di un mandato di cattura internazionale. La CPI contesta all’Italia mancanze nella gestione dell’arresto e della successiva liberazione di Almasri, considerando di avviare una procedura contro l’Italia che potrebbe portare il caso davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU. Almasri, arrestato a Torino il 18 gennaio, è stato poi rilasciato per un cavillo giudiziario e rimpatriato in Libia, nonostante il mandato di cattura della CPI. La vicenda ha sollevato questioni sull’efficacia della comunicazione e dell’azione giudiziaria italiana, con possibili ripercussioni internazionali
_Lirio Abbate su Repubblica_

*Vogliono controllarci.* Giuseppe Santalucia, presidente uscente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), esprime preoccupazione per gli attacchi subiti dal procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, da parte della politica, che sembra voler sindacare le scelte della magistratura. Santalucia sottolinea che l’indagine del governo è stata una prerogativa del procuratore e che la divulgazione della notizia da parte della premier ha danneggiato l’immagine del Paese, non l’azione della magistratura. Egli critica la retorica denigratoria nei confronti dell’ordine giudiziario e teme per l’indipendenza della magistratura, in un clima dove ogni provvedimento sgradito alla politica porta ad attacchi personali contro i magistrati. Infine, Santalucia ritiene che la riforma costituzionale in discussione miri a un controllo politico e a un’azione penale discrezionale, minando l’autonomia della magistratura.
_Irene Famà su Stampa_

*Vespa.* Bruno Vespa è stato criticato dalle opposizioni per aver affermato in TV che “in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime” per la sicurezza nazionale, riferendosi al rimpatrio del carceriere libico Nijeem Osama Almasri da parte del governo Meloni. Il Pd e il M5S hanno accusato Vespa di agire come portavoce del governo, mentre i sindacati Usigrai e Unirai hanno espresso opinioni contrastanti sul suo commento. Vespa ha difeso le sue dichiarazioni, sostenendo che tali operazioni sono comuni in tutti i governi e ha invitato i critici a cercare chiarimenti da figure politiche esperte in sicurezza nazionale. Il dibattito si è intensificato quando Matteo Renzi ha sollevato preoccupazioni sulle fonti delle informazioni di Vespa, che ha risposto di basarsi su fonti giornalistiche.
_Antonella Baccaro su Corriere della Sera_

*Minniti più che Orban e Trump.* Giorgia Meloni ha deviato l’attenzione dal suo governo dal caso Almasri, focalizzando invece il dibattito pubblico sul suo attacco alla magistratura italiana. Con un video in cui denuncia un presunto avviso di garanzia, Meloni ha creato una narrazione in cui si contrappone ai magistrati, accusati di voler governare al posto dei politici. Questa strategia di distrazione è stata criticata da alcuni esponenti del mondo giudiziario, che sottolineano come il governo abbia omesso di eseguire un arresto per crimini contro l’umanità, violando gli obblighi internazionali dell’Italia. Meloni, seguendo una linea sovranista, cerca di presentarsi come difensore dei confini nazionali, ma le sue azioni sono viste come un’estensione delle politiche di governi precedenti, come quello di Berlusconi e Minniti
_Daniela Ranieri su Il Fatto Quotidiano_

*L’uomo di Caputi.* Il vicepremier Antonio Tajani propone Gennaro Terracciano, avvocato e prorettore, come giudice alla Corte costituzionale, una mossa che sembra favorire il capo di gabinetto di Giorgia Meloni, Gaetano Caputi, con cui Terracciano ha stretti legami professionali. All’interno di Forza Italia ci sono perplessità riguardo a questa scelta, che interromperebbe lo stallo causato dalle dispute interne al partito sulla nomina di quattro giudici della Consulta. Fratelli d’Italia e il Partito Democratico hanno già i loro candidati, mentre Forza Italia è divisa tra diverse figure. La decisione finale è attesa per la prossima riunione dei capigruppo di Camera e Senato, dove Tajani potrebbe confermare la candidatura di Terracciano
_Stefano Iannacone su Domani_

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