Sintesi Rassegna Stampa 02 febbraio 2025

SICUREZZA

*Gcap, un’opportunità.* Il generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Italia nella missione UNIFIL in Libano, che è cruciale per mantenere la tregua e implementare la risoluzione 1701 dell’ONU. In un’intervista al Sole 24 Ore, Portolano ha evidenziato come la missione sia ripresa con vigore dopo un periodo di alta tensione tra Israele e Hezbollah, con l’Italia che gioca un ruolo chiave nel processo. Portolano ha sottolineato l’importanza della tecnologia e della cooperazione internazionale per affrontare le sfide future della difesa e della sicurezza. La grande sfida si chiama “caccia di sesta generazione”: il Global combat air programme (Gcap), un sistema di sistemi, basato su tecnologie e piattaforme di combattimento aereo di futura generazione per operazioni multidominio. Per l’industria nazionale è un’opportunità per sviluppare tecnologie innovative e abilitanti: Intelligenza Artificiale, bassa osservabilità, intelligenza distribuita, realtà virtuale, propulsione alternativa. Queste tecnologie trovano applicazione anche in campo civile con ricadute e benefici per tutto il Paese. Il modello di cooperazione coinvolge anche centri di ricerca e università e vede la partecipazione di Leonardo, MBDA IT, Elettronica e Avio Aero.
_Andrea Carli su Sole 24 Ore_

*Armarsi.* I leader europei si incontreranno a Bruxelles per discutere l’aumento della spesa militare e l’adattamento del Patto di Stabilità, in risposta alle richieste di maggiori investimenti in difesa da parte della NATO e dell’UE. La situazione geopolitica attuale, descritta come né guerra né pace, offre all’Italia, guidata da Giorgia Meloni, la possibilità di evitare manovre correttive grazie a una maggiore flessibilità nelle regole fiscali europee. La Commissione Europea, che deve presentare un Libro bianco sulla difesa, potrebbe non imporre restrizioni agli Stati con bassa crescita, come l’Italia, che già fatica a raggiungere il target di spesa militare del 2% del PIL. Alcuni Paesi, incluso l’Italia, propongono che la Banca Europea degli Investimenti finanzi anche il settore della difesa, mentre si discute di come razionalizzare l’industria e gli standard delle armi europee per comportarsi come un unico cliente
_Marco Palombi su Il Fatto Quotidiano_

*Difesa comune.* Il futuro della difesa europea si dibatte tra la necessità di maggiore collaborazione e il persistente nazionalismo degli Stati membri, che antepongono gli interessi delle proprie aziende nazionali, come dimostra l’imminente cessione di Piaggio Aerospace alla turca Baykar, nonostante le preoccupazioni per la mancanza di una politica industriale comune nell’ambito della difesa. Il report del Centro studi del parlamento europeo evidenzia le limitazioni della base industriale e tecnologica della difesa europea, con la maggior parte delle spese destinate all’acquisto di prodotti militari fuori dall’UE e una frammentazione che porta a sprechi economici, mentre una maggiore cooperazione potrebbe generare significativi risparmi. Leonardo o Cingolani non sono citati direttamente nel testo, ma il passaggio di Piaggio Aerospace a Baykar, che ha stretti legami con il presidente Erdogan e che potrebbe aprire una nuova linea produttiva in Italia, solleva preoccupazioni sindacali e pone interrogativi sull’impatto sul mercato della difesa europeo, con Leonardo che ha già mosso passi verso una partnership con Baykar, segnando un’inversione di ruolo tra Italia e Turchia nel trasferimento di know-how
_Futura D’Aprile su Domani_

*L’era dei droni.* Speciale Tg5 sui droni. Nella parte del servizio dedicato alle tecnologie, focus su D-Flight, società dell’Enav, partecipata da Leonardo e Telespazio.
_ su CANALE 5_

*Priorità in Europa.* L’Italia sta avanzando richieste specifiche alla nuova Commissione europea per rafforzare la propria posizione industriale in diversi settori, tra cui l’automotive, lo spazio, le PMI, la siderurgia e la microelettronica. Il governo italiano, guidato dal ministro Adolfo Urso, ha presentato vari “non-paper” per delineare le priorità nazionali e ha formato alleanze con altri Stati membri su questioni come gli incentivi per i veicoli e la revisione delle normative sulle emissioni di CO2. Per quanto riguarda lo spazio, l’Italia insieme a Germania e Slovacchia chiede una regolamentazione flessibile che non ostacoli l’innovazione, mentre nel campo della microelettronica si punta a ridurre la burocrazia e ottenere finanziamenti europei per i progetti di interesse comune. Infine, l’Italia cerca di proteggere l’export di settori come la siderurgia e il cemento dai rischi legati alla tassa sul carbonio (Cbam), proponendo sconti per gli esportatori e il mantenimento delle quote Ets gratuite per i settori più orientati all’esportazione.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_

*Aerospazio.* Il Comune di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi hanno presentato il progetto Mercury, un ambizioso polo tecnologico aerospaziale che punta a diventare un hub di rilievo nazionale. Il progetto, con un investimento iniziale di 25mila euro da ciascun socio fondatore e un ulteriore finanziamento comunale di 240mila euro per tre anni, mira a unire ricerca e industria per potenziare il settore aerospaziale. Il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, ha evidenziato l’importanza di Forlì nel collaudo di droni e nella filiera degli elicotteri della Protezione Civile, con la prospettiva di certificare 20 imprese con Leonardo, leader nel settore. Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Carisp, sottolinea l’obiettivo di rendere Forlì un centro attrattivo per competenze e servizi, paragonando le potenzialità del progetto a quelle del Distretto aerospaziale della Sardegna.
_Luca Bertaccini su Resto del Carlino Forlì_

*Musk bussa al Colle.* Il grande affare di Starlink in Italia, la rete satellitare di Elon Musk, ha sollevato questioni di sicurezza nazionale e ha coinvolto numerosi attori tra cui il governo, la difesa e l’azienda Olidata. Andrea Stroppa, referente di Musk in Italia, ha cercato invano di contattare direttamente il Quirinale per riconquistare credibilità dopo atteggiamenti poco diplomatici. Il suo ruolo è stato ridimensionato a seguito di un clamore che non favorisce gli affari, specialmente in ambito di sicurezza nazionale. La trattativa prevede l’integrazione di Starlink con il programma Iris 2 dell’UE, con Leonardo che ha già siglato un accordo tramite Telespazio. Olidata ha assicurato al governo la sovranità digitale dei dati, ottenendo l’utilizzo di Layer 2 per mantenere il controllo italiano sui dati sensibili. Il prossimo Consiglio Supremo di Difesa affronterà la questione, mentre Stroppa ha annunciato una pausa dal dibattito pubblico per calmare le acque e riportare il confronto su un livello più istituzionale.
_Ilario Lombardo su Stampa_

*Groenlandia.* La NATO sta considerando di aumentare la sua presenza militare in Groenlandia come strategia per placare le ambizioni espansionistiche del presidente americano Donald Trump e per prevenire tensioni commerciali. Questa proposta, che è stata riportata dal quotidiano tedesco Handelsblatt e si basa su fonti dell’Alleanza, mira a mantenere lo status dell’isola senza cedere alle pressioni di Trump. I leader europei discuteranno l’unità attorno alla NATO e al suo segretario generale, Mark Rutte, in un vertice informale sulla difesa a Bruxelles. La strategia, ancora in fase di discussione informale, segue i nuovi piani di difesa NATO del 2023 che prevedono un rafforzamento delle capacità di deterrenza e difesa nell’Artico, in risposta all’aumento della presenza navale di Russia e Cina nella regione.
_ su Messaggero_

*Iron Dome per Trump.* Negli anni ’80, Edward Teller e Lowell Wood proposero il sistema Brilliant Pebbles, che prevedeva migliaia di piccoli satelliti armati per intercettare missili sovietici, ma l’idea sfumò per la lontananza tecnologica. Donald Trump ha rilanciato un concetto simile, promettendo un “Iron Dome” per gli USA, ma in realtà mira a un sistema più ambizioso per contrastare missili balistici intercontinentali, diverso dal Ground-Based Midcourse Defence (GMD) esistente. Il nuovo sistema richiederebbe numerosi satelliti per intercettare missili nella fase di lancio, ma presenta sfide tecnologiche e costi elevati. Nonostante le critiche sulla fattibilità e il rischio di destabilizzare il deterrente nucleare, i sostenitori evidenziano la minaccia di missili non nucleari a lungo raggio. Il finanziamento per questa difesa missilistica dovrà competere con altre priorità di bilancio
_ su Economist_

*Incubatore.* Napoli sta vivendo un significativo cambiamento industriale, con imprese locali come Adler, Tea Tek e Seri Industrial che stanno salvando e rilanciando aziende storiche senza l’aiuto di partner esterni. La città mostra una forte crescita delle imprese che sfruttano la digitalizzazione e la tradizione, con un ecosistema imprenditoriale dinamico supportato da università, centri di ricerca e incubatori. La digitalizzazione delle imprese napoletane supera la media del Mezzogiorno, con un incremento del 24,2% in un anno. L’industria napoletana dimostra grande dinamismo, con un fatturato consolidato delle imprese che nel 2022 ha raggiunto i 28,652 miliardi di euro. Infine, la Zona economica speciale (Zes) attira investimenti significativi, con la Campania e Napoli in prima linea, confermando la fiducia degli investitori nella regione. –
_Nando Santonastaso su Mattino_

*Cade aereo.* Un aereo medico Learjet 55 è precipitato poco dopo il decollo dal Northeast Philadelphia Airport, causando la morte di sette persone, tra cui una bambina messicana che tornava a casa dopo un trattamento medico negli Stati Uniti, accompagnata dalla madre. L’incidente ha provocato danni a case e veicoli in una zona residenziale di Filadelfia, con 19 persone ferite a terra e una vittima. Il velivolo, operato da Jet Rescue Air Ambulance, ha perso il segnale a 5 chilometri dalla pista e le telecamere di sicurezza hanno registrato una grossa esplosione al momento dell’impatto. L’ente statunitense NTSB dovrà investigare sulle cause dell’incidente e verificare la manutenzione dell’aereo, che aveva pianificato una sosta per rifornimento in Missouri prima di raggiungere Tijuana, in Messico.
_ su Corriere della Sera_

*Cieli d’America.* Il traffico aereo negli Stati Uniti è diventato sempre più difficile da gestire a causa di una crescente carenza di personale tra i controllori di volo e un aumento delle quasi collisioni e incursioni in pista. Un recente incidente mortale, che ha causato 67 vittime, ha evidenziato problemi di sicurezza e potenziali errori di identificazione da parte di un elicottero militare. Nonostante gli Stati Uniti abbiano uno dei tassi di incidenti aerei più bassi al mondo, con un incidente mortale ogni 500.000 voli, la pressione sul sistema di controllo del traffico aereo è alta, con oltre 16,5 milioni di voli gestiti all’anno. La carenza di personale e l’uso di sistemi datati o difettosi nelle torri di controllo aumentano i rischi, e alcuni controllori si affidano a risorse pubbliche come FlightAware per monitorare i voli. Inoltre, le differenze nelle procedure di separazione tra aerei e l’uso dell’avvicinamento a vista negli Stati Uniti, rispetto all’Europa, aggiungono ulteriori sfide alla sicurezza aerea
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_

*Centro europeo unico per l’IA.* L’Europa ha perso terreno nella competizione industriale digitale, specialmente nell’intelligenza artificiale (AI), con un impatto significativo sul PIL e rischi vari per i paesi che non producono AI. Per contrastare questa tendenza e sfruttare il proprio patrimonio culturale e umano, l’Europa potrebbe istituire un centro di ricerca sull’AI, simile al CERN, per coordinare la collaborazione tra università, start-up e industrie. Il costo di tale centro sarebbe relativamente basso, sfruttando le infrastrutture di calcolo e connessione esistenti. L’idea, che risale a 35 anni fa, è stata recentemente rilanciata come strategia per garantire uno sviluppo tecnologico autonomo, sostenibile ed etico in Europa
_Pierluigi Contucci su Sole 24 Ore Nòva 24_

*Sfida.* Meta, la società nota per i suoi social network, sta affrontando la sfida lanciata da DeepSeek, un chatbot di intelligenza artificiale a basso costo proveniente dalla Cina. Nonostante gli ingenti investimenti, il mercato ha reagito positivamente, con un aumento del valore delle azioni di Meta del 5,97% al 30 gennaio 2025, segno di una rinnovata fiducia dopo il calo dovuto ai dubbi sugli investimenti nell’intelligenza artificiale e il fallimento iniziale del metaverso. Gli investitori apprezzano l’approccio aziendale di Meta, che utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare le proprie operazioni, e la collaborazione con l’amministrazione Trump, che sembra favorire le aziende tecnologiche americane. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni per i costi elevati e il potenziale impatto sui profitti, nonché per il business ancora in perdita del metaverso.
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_

*I lati oscuri dell’IA.* Il filosofo Eric Sadin critica il prossimo Vertice per l’azione sull’Intelligenza Artificiale a Parigi, definendolo una celebrazione propagandistica dominata da interessi commerciali che ignora le minacce dell’IA all’istruzione, alla cultura e all’occupazione. Sadin organizza un contro-vertice per esporre le conseguenze negative dell’IA e promuovere un approccio più umanistico. Sottolinea la necessità di affrontare le sfide poste dall’IA, come l’usurpazione delle capacità creative umane e l’impatto sull’espressione individuale. Sadin invita a una mobilitazione per proteggere i diritti e affermare una visione del mondo che valorizzi l’umanità rispetto al capitalismo tecnologico.
_Eric Sadin su Corriere della Sera La Lettura_

*Il futuro dell’IA.* L’articolo discute l’importanza di una nuova ondata di assunzioni nel settore pubblico italiano, sottolineando che queste non dovrebbero essere guidate dal desiderio di ridurre la disoccupazione, ma piuttosto di creare una forza lavoro capace di gestire e sfruttare i vantaggi dell’intelligenza artificiale (IA). L’autore, Giuseppe Vegas, evidenzia che l’IA può aumentare la produttività e l’efficienza, come dimostrato dalla chirurgia robotica, ma che il successo dipende dalla competenza umana nel controllare queste tecnologie. Le assunzioni dovrebbero quindi mirare a migliorare l’efficienza della macchina pubblica, riducendo i costi per i cittadini e stimolando l’economia. Infine, Vegas sostiene che il futuro della pubblica amministrazione richiederà lavoratori in grado di adattarsi rapidamente alla tecnologia, sottolineando l’opportunità storica di utilizzare l’IA per rafforzare la competitività economica dell’Italia.
_Giuseppe Vegas su Messaggero_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO

*La guerra dei dazi.* Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha intensificato la guerra commerciale imponendo nuovi dazi del 25% su Messico e Canada e del 10% sulla Cina, con ulteriori misure protezionistiche previste per il futuro. Il Canada ha risposto con dazi sull’importazione di Tesla, mentre l’Europa ha promesso di difendere i propri interessi. Gli economisti avvertono che il protezionismo può danneggiare l’economia globale, aumentare i prezzi al consumo e innescare inflazione. Trump sostiene che i dazi renderanno gli Stati Uniti più ricchi e potenti, ma le tensioni commerciali potrebbero avere effetti negativi anche sull’economia americana, che dipende significativamente dalle importazioni da questi partner commerciali
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_

*La contromossa.* L’Unione Europea, guidata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, si prepara a rispondere con azioni concrete per difendere i propri interessi in seguito all’annuncio del presidente degli Stati Uniti Trump di imporre nuovi dazi sui prodotti europei. Bruxelles preferisce il dialogo per evitare una guerra commerciale, ma è pronta a contromisure proporzionali, come quelle adottate nel 2018 in risposta ai dazi su acciaio e alluminio. La Commissione lavora su un’agenda positiva per la nuova amministrazione americana, ma anche su possibili reazioni in caso di conflitto commerciale. Von der Leyen sottolinea l’importanza della collaborazione con gli USA, evidenziando l’integrazione economica tra le due potenze e il significativo impatto sul lavoro e sul commercio. Gli USA sono un fornitore chiave di gas per l’UE, specialmente dopo la riduzione della dipendenza energetica dalla Russia, e il commercio bilaterale rappresenta il 30% del commercio globale.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Non sfiora Putin.* Il politologo Ian Bremmer analizza l’approccio di Donald Trump nei confronti dei partner commerciali e di Putin, sottolineando come il presidente americano agisca in base ai rapporti di forza piuttosto che all’amicizia o all’inimicizia. Secondo Bremmer, Trump rispetta la Cina per la sua forza e aggira Putin, mentre si mostra più duro con gli alleati europei, ritenuti più deboli. Il rapporto sui rischi mondiali del 2025 di Bremmer pone la “Trumpnomics” in cima alla lista, prevedendo un periodo di incertezza e instabilità con un Trump al potere che prende decisioni unilateralmente. La strategia di Trump appare confusa anche ai suoi stessi ministri e potrebbe portare a dazi più pesanti per l’Europa, mentre il Canada e il Messico affrontano sfide diverse a causa delle loro situazioni politiche interne. Infine, Bremmer suggerisce che l’unico fattore che potrebbe influenzare Trump è una reazione negativa dei mercati finanziari, anche se l’economia americana attuale sembra più forte di quella cinese e europea.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Controffensiva.* Il presidente cinese Xi Jinping sta valutando una serie di misure in risposta ai dazi aggiuntivi del 10% annunciati da Donald Trump sulle importazioni dalla Cina, tra cui una possibile svalutazione dello yuan e la vendita di titoli del Tesoro americano. La Cina, che domina il mercato delle terre rare essenziali per l’industria tecnologica, potrebbe imporre restrizioni all’esportazione di questi materiali strategici, legati ora alla sicurezza nazionale. Queste mosse sono parte di una strategia più assertiva rispetto al passato, mirata a mitigare l’impatto delle tariffe e a promuovere l’autosufficienza tecnologica, in un contesto di rallentamento della crescita interna. Pechino spera in un accordo che eviti una guerra commerciale, contando sulla propensione al negoziato di Trump e sugli interessi di imprenditori come Elon Musk in Cina
_Lorenzo Lamperti su Stampa_

*Purghe trumpiane.* La Casa Bianca, sotto la guida del presidente Trump, ha intrapreso una serie di licenziamenti e indagini all’interno del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI, rimuovendo almeno otto dirigenti e una trentina di procuratori non ritenuti in linea con l’agenda presidenziale. Emil Bove e Ed Martin, entrambi legati a Trump, hanno avviato queste azioni punitive, che includono anche indagini su figure politiche come il senatore Chuck Schumer. Queste mosse sono state annunciate nonostante le assicurazioni di protezione contro vendette politiche fatte da Kash Patel e Pam Bondi, entrambi in attesa di conferma per ruoli di vertice nel sistema giudiziario. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che alcuni dipendenti delle Risorse umane sono stati privati dell’accesso al sistema informatico che contiene i dati di tutti i dipendenti federali, un’azione intrapresa dal dipartimento dell’Efficienza di Elon Musk. Nel frattempo, il Venezuela ha accettato di rimpatriare i cittadini presenti illegalmente negli USA, dopo trattative tra l’inviato speciale Richard Grenell e il presidente venezuelano Maduro.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Negoziati per la pace.* La Casa Bianca, sotto la presidenza di Trump, ha rivelato che sono in corso negoziati con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, ma Trump non ha confermato né smentito se ha avuto colloqui diretti con Putin. L’inviato USA per l’Ucraina, Keith Kellogg, ha espresso ottimismo per una soluzione rapida, auspicando un accordo entro cento giorni e criticando la strategia attuale come insufficiente, soprattutto in termini di sanzioni e applicazione. Nel frattempo, un attacco missilistico ha colpito un collegio a Sudzha nel Kursk, con Kiev che accusa la Russia di aver deliberatamente attaccato civili, causando morti e feriti tra anziani, donne e bambini. Mosca non ha commentato l’incidente, mentre fonti locali russe hanno riferito di un allarme per razzi ucraini poco prima dell’attacco.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_

*Accordo Trump Cina?* Il presidente Donald Trump sembra essere tentato da un importante accordo con la Cina di Xi Jinping, nonostante le promesse elettorali di imporre dazi punitivi al paese. Questo accordo potrebbe includere compromessi economici e una divisione del mondo in sfere di influenza, ma incontrerebbe l’opposizione di falchi a Washington, del Congresso e degli alleati. Trump ha suggerito la possibilità di un ruolo cinese nella pacificazione dell’Ucraina e ha messo in dubbio i rischi per la sicurezza nazionale americana rappresentati da TikTok. Tuttavia, le divergenze di interesse nazionale e la sfiducia a lungo termine della Cina verso gli Stati Uniti potrebbero ostacolare qualsiasi accordo, nonostante le somiglianze nelle visioni del mondo tra Trump e Xi.
_ su Economist_

*Trema la Cdu.* Friedrich Merz, candidato cancelliere della CDU, ha subito un duro colpo alla sua credibilità dopo aver tentato di far passare una legge anti-immigrazione con il sostegno dell’estrema destra AID, mossa che è stata respinta anche a causa della resistenza interna al suo partito. Questo errore di calcolo solleva dubbi sulla sua leadership e sulla strategia politica, in un momento cruciale a poche settimane dalle elezioni in Germania. Nonostante ciò, Merz ha mantenuto la calma e ha dichiarato che la CDU/CSU esce rafforzata dall’esperienza, sottolineando che almeno il partito ha tentato di affrontare la questione dell’immigrazione. Tuttavia, l’incertezza regna sui possibili effetti che questo passo falso avrà sui sondaggi e sull’esito delle elezioni, con la CDU che cerca di mantenere unità e Markus Söder della CSU che promette lealtà, escludendo ogni collaborazione con l’AfD. Il Congresso del partito a Berlino sarà un momento chiave per confermare la compattezza attorno a Merz.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Musk e Afd.* Elon Musk, consigliere speciale di Donald Trump, ha espresso sostegno all’estrema destra tedesca Afd, intervenendo nella campagna elettorale dopo il rifiuto del Parlamento di Berlino di una legge anti-migranti sostenuta dalla CDU e dall’Afd. La CDU di Friedrich Merz e l’Afd hanno votato insieme una mozione anti-migranti, un evento senza precedenti dal dopoguerra che ha sollevato discussioni in tutta Europa. Una successiva legge sui migranti, ancora sostenuta dall’Afd, è stata bocciata al Bundestag. In risposta, proteste di massa contro l’estrema destra si sono svolte in Germania, con una grande manifestazione a Amburgo organizzata da Fridays for Future. La CDU è in testa nei sondaggi, seguita dall’Afd, mentre la mobilitazione pubblica contro l’estrema destra potrebbe arrivare troppo tardi per influenzare le elezioni.
_Laura Lucchini su Repubblica_

*Il Belgio ha un governo.* Dopo otto mesi dalle elezioni del 9 giugno, il Belgio ha finalmente un nuovo governo federale guidato dal nazionalista fiammingo Bart De Wever, leader dell’Alliance New Flemish (N-VA) e sindaco di Anversa. La formazione del governo, denominato coalizione Arizona, è stata possibile dopo una maratona negoziale di oltre 50 ore, spinta da un ultimatum del re Filippo che minacciava nuove elezioni. La coalizione è composta da cinque partiti di diversa estrazione politica, tra cui nazionalisti fiamminghi, liberali, socialisti fiamminghi e cristiano-democratici, escludendo il partito di estrema destra Vlaams Belang. De Wever, che ha una passione per la storia romana, ha segnato una svolta nel panorama politico belga passando da posizioni secessioniste a una dottrina confederalista, più adatta al ruolo di primo ministro.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Difendersi.* L’articolo discute le tensioni in Europa riguardo alla difesa e alla sicurezza in seguito alle minacce di Donald Trump di annettere la Groenlandia, un territorio autonomo della Danimarca. La questione ha riacceso il dibattito su come l’Europa dovrebbe difendersi, soprattutto dopo l’invasione russa dell’Ucraina tre anni fa. I leader europei si incontreranno a Bruxelles per discutere nuove idee, ma le divisioni interne potrebbero riemergere. Vi sono quattro principali correnti di pensiero: i Gaullisti, che cercano l’autonomia strategica europea; gli Atlanticisti, che privilegiano la relazione con gli Stati Uniti; i negazionisti, che spendono poco in difesa; e i Putinisti, che ostacolano le misure dell’UE contro la Russia. La spesa per la difesa è un punto focale, con proposte di aumentare il target dal 2% al 3,5% del PIL, ma le differenze su come finanziare tale spesa rimangono un problema
_ su Economist_

*Massima pressione.* L’Iran sta affrontando gravi problemi interni ed esterni, tra cui la perdita di alleati chiave e un’economia stagnante, e si sta avvicinando sempre più alla capacità di costruire una bomba nucleare. Dopo il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare JCPOA nel 2018, l’Iran ha aumentato significativamente la sua capacità di arricchire uranio. Israele ha condotto attacchi efficaci contro le difese aeree iraniane e alcuni sostengono che gli Stati Uniti dovrebbero supportare ulteriori azioni militari. Tuttavia, l’amministrazione Trump sta considerando la diplomazia e sanzioni più severe come alternativa, cercando di contenere il programma nucleare iraniano e di ridurre il suo ruolo destabilizzante nella regione, con la possibilità di offrire sollievo dalle sanzioni in cambio di concessioni significative da parte dell’Iran.
_ su Economist_

*Tre ostaggi.* Hamas ha liberato tre ostaggi, tra cui Yarden Bibas, ma non ci sono notizie sulla moglie e i figli. Bibas, visibilmente segnato, è stato costretto a partecipare a una messa in scena per il suo rilascio prima di essere consegnato alla Croce Rossa. Nonostante le minacce del primo ministro israeliano Netanyahu, Hamas ha evitato ulteriori abusi durante la liberazione. Keith Siegel, cittadino americano-israeliano, è stato liberato in un’area diversa, e la sua rilascio è stato negoziato dai consiglieri di Joe Biden e Donald Trump. Israele ha rilasciato 72 detenuti palestinesi e si discute di un cessate il fuoco permanente, mentre Netanyahu incontra Trump per discutere l’accordo e la normalizzazione delle relazioni tra Israele e i Paesi arabi.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA

*Non crescita.* L’economia italiana si trova di fronte a una crescita molto modesta, con previsioni per il 2025 che indicano un incremento del PIL di solo lo 0,4%, ben al di sotto delle aspettative del governo. Questo scenario porterà a un peggioramento delle stime su debito e deficit, rischiando di posticipare al 2027 l’uscita dall’infrazione europea per deficit eccessivo. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sottolinea l’importanza di ridurre gli interessi sul debito per reinvestire in settori chiave come scuola e sanità. L’Osservatorio sui conti pubblici italiani (Ocpi) suggerisce che, senza nuove misure, il deficit potrebbe salire al 3,6% e il debito al 138,4% del PIL nel 2025. Carlo Cottarelli dell’Ocpi ritiene che non sia necessaria una manovra economica, ma piuttosto una rinuncia all’utilizzo dei ricavi del concordato biennale per ulteriori tagli fiscali.
_Paolo Baroni su Stampa_

*Evitare guerre commerciali.* Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, esorta l’Europa a evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti e a rivedere la propria politica economica e ambientale. Sottolinea l’importanza dei rapporti commerciali tra Italia e USA, evidenziando l’opportunità di esportare gas liquefatto americano e l’attenzione di Trump verso la premier Giorgia Meloni. Urso ritiene che l’Europa debba comprendere le ragioni degli Stati Uniti e instaurare un dialogo strategico, considerando il Mediterraneo come un punto centrale nei nuovi equilibri globali. Infine, il ministro invita a una politica industriale olistica e strategica, in linea con la leadership italiana e le esigenze delle imprese e dei lavoratori europei
_Paolo Baroni su Stampa_

*Facciamo il gioco di Trump.* Il segretario di stato americano Marco Rubio ha contattato l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, solo dopo aver parlato con diversi ministri degli esteri degli stati membri dell’UE, evidenziando la debolezza della politica estera comune europea. Nonostante i trattati di Maastricht, Amsterdam e Lisbona avessero mirato a rafforzare il ruolo dell’Alto rappresentante, i governi nazionali mantengono il controllo della politica estera, limitando l’UE a un ruolo di coordinamento. La crisi ucraina ha messo in luce l’incapacità dell’UE di agire senza la guida degli Stati Uniti, specialmente in assenza di una posizione comune e di fronte al potere di veto degli stati membri. La divisione interna e la mancanza di un’azione unitaria rendono l’UE vulnerabile, come dimostrato dalle minacce di veto di Ungheria e Slovacchia sulle sanzioni contro la Russia e dalle tensioni con la politica estera di Trump. –
_Sergio Fabbrini su Sole 24 Ore_

*Protezionismo.* L’articolo di Stefano Manzocchi esamina il protezionismo dell’Amministrazione Trump e i suoi effetti sull’Italia, in particolare sul Made in Italy. Più della metà del surplus commerciale italiano, che ammonta a 50 miliardi di dollari, è dovuto agli scambi con gli USA. Manzocchi sottolinea la fine del multilateralismo e il ritorno a una politica di potenza da parte degli Stati Uniti, che potrebbe portare a un ripensamento delle barriere doganali e a un impatto negativo sul commercio internazionale. Il protezionismo americano rischia di colpire settori chiave dell’export italiano, con stime di perdite tra i 4 e i 7 miliardi di euro. L’articolo invita a riflettere sull’evoluzione dei negoziati commerciali e sulle strategie che l’Italia dovrà adottare in risposta a questi cambiamenti
_Stefano Manzocchi su Sole 24 Ore_

*Disegni criptici di Trump.* Donald Trump ha adottato una politica commerciale protezionista, mirata a salvaguardare i posti di lavoro negli USA, ma le sue azioni hanno messo a rischio il ruolo del dollaro come moneta di riserva globale. Le sue minacce tariffarie e il rifiuto del multilateralismo potrebbero spingere altri paesi a cercare alternative al dollaro. Trump sembra vedere nelle criptovalute, in particolare nelle stablecoin legate al dollaro, una soluzione che potrebbe rafforzare indirettamente la supremazia del dollaro, pur non risolvendo la dipendenza dal sistema finanziario dalla Federal Reserve. Questa situazione richiama la mossa unilaterale di Nixon nel 1971, che ebbe conseguenze a lungo termine, come l’integrazione economica europea e la creazione dell’euro. L’articolo suggerisce che senza un approccio multilaterale, il sistema finanziario globale potrebbe diventare frammentato o instabile, dipendente dalle decisioni degli USA.
_Lucrezia Reichlin su Corriere della Sera_

*I dazi Usa una sfida.* L’industria italiana si trova di fronte a nuove sfide a causa dell’aumento dei dazi statunitensi, che seguono le restrizioni commerciali con la Russia dovute al conflitto in Ucraina. Barbara Cimmino, vicepresidente di Confindustria per l’export, vede in questa situazione un’opportunità per aumentare la competitività dei prodotti italiani, sottolineando l’importanza di diversificare i mercati di esportazione. L’Italia è il secondo Paese europeo per esportazioni negli USA, con settori come macchinari, autoveicoli e farmaci tra i più esposti. Cimmino esorta l’Europa a reagire rapidamente e a non cadere nella trappola di trattative bilaterali con gli USA, ma di agire uniti. Inoltre, suggerisce che le merci cinesi dovrebbero rispettare gli stessi standard di sostenibilità imposti alle imprese europee per evitare un’inondazione del mercato europeo in risposta ai dazi USA
_Rita Querzè su Corriere della Sera_

*La guerra di Trump.* Donald Trump ha innescato una guerra commerciale imponendo dazi significativi su Messico e Canada (25%) e Cina (10%), con la promessa di estenderli anche all’Unione Europea. Questa politica protezionistica mira a rilanciare l’industria americana, ridurre il deficit commerciale e esercitare pressione su altri Paesi per obiettivi non solo economici. Gli Stati Uniti, avendo un commercio estero che rappresenta solo il 27% del loro PIL, si ritengono meno vulnerabili rispetto ad altri Paesi fortemente dipendenti dalle esportazioni verso il mercato americano. Tuttavia, l’impatto dei dazi sarà significativo anche per l’economia statunitense e potrebbe portare a una risposta da parte di Messico e Canada. La sfida per l’UE sarà quella di negoziare unitariamente con gli USA, evitando di cedere alle richieste di Washington che potrebbero includere concessioni su vari fronti, dalla difesa alla tecnologia.
_Stefano Stefanini su Stampa_

*Calano gli utili.* Nel 2024, Piazza Affari ha registrato un calo degli utili di 14,6 miliardi di euro, con un impatto significativo dovuto alla riduzione di 12 miliardi di euro nei profitti di Stellantis. Mentre in Europa si prevede un aumento degli utili del 1,9%, trainato dai settori finanziario, immobiliare, salute e tecnologico, l’Italia frena dopo un 2023 eccezionale, principalmente a causa delle difficoltà di Stellantis. Per il 2025, le previsioni indicano una crescita contenuta e più equilibrata degli utili. Nonostante il calo generale, alcuni segnali di ripresa sono legati al rafforzamento del dollaro, che ha reso le imprese italiane più competitive sui mercati internazionali.
_Maximilian Cellino su Sole 24 Ore_

*Mossa su Generali.* UniCredit, guidata da Andrea Orcel, sta costruendo una partecipazione del 4-5% in Assicurazioni Generali, un colosso assicurativo con una capitalizzazione di 48 miliardi di euro. Sebbene la banca sia impegnata in operazioni con BancoBpm in Italia e Commerzbank in Germania, ha già acquisito una quota tra il 3 e il 4% in Generali. Questa mossa potrebbe influenzare il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali e potrebbe offrire opportunità alternative nel settore del risparmio gestito. UniCredit, che ha già un valore di mercato di 68,9 miliardi di euro, potrebbe utilizzare derivati per costruire la sua posizione in Generali e coprire il rischio associato
_Luca Davi su Sole 24 Ore_

*Mps, mossa di mercato.* Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha smentito qualsiasi “guerra” tra Roma e Milano in relazione alle operazioni bancarie in corso, come l’offerta pubblica di scambio di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, definendole mere operazioni di mercato. Giorgetti ha ribadito che lo Stato ha il dovere di tutelare gli interessi nazionali tramite strumenti come il Golden Power. Ha inoltre negato contatti con Berlino riguardo a Unicredit e Commerzbank, sottolineando che le decisioni in materia di credito sono legittime sia per la Germania che per la Spagna e gli operatori di mercato. Nonostante le speculazioni, il ministro ha chiarito che non ci sono secondi fini dietro le mosse bancarie e che ulteriori sviluppi sono attesi in primavera sia in Italia sia in Europa
_Fabrizio Goria su Stampa_

*Melonibanca.* Monte dei Paschi di Siena (MPS), la più antica banca del mondo e salvata dallo stato italiano nel 2017, ha fatto un’offerta inaspettata di 13,3 miliardi di euro per acquistare Mediobanca il 24 gennaio. Se l’acquisizione andasse in porto, potrebbe significare una consolidazione nell’industria bancaria frammentata dell’Italia, ma anche un’estensione dell’influenza della coalizione di destra della premier Giorgia Meloni su due istituzioni finanziarie chiave del paese. Nonostante lo stato italiano abbia ridotto la sua partecipazione in MPS per conformarsi alle regole dell’UE, rimane il maggiore azionista e due investitori vicini al governo detengono quote in Mediobanca. Tuttavia, la proposta di MPS è stata vista come poco attraente dai direttori di Mediobanca e gli analisti sono scettici riguardo ai benefici dell’operazione, preoccupati per un possibile scontro culturale e per le vere intenzioni dietro l’offerta, che potrebbero riguardare il controllo su Generali, il più grande assicuratore italiano
_ su Economist_

*Tremuila a rischio.* STMicroelectronics, un gigante nel settore dei semiconduttori, sta considerando il taglio del 6% della sua forza lavoro a seguito di un calo dei ricavi, con la possibile perdita di 3.000 posti di lavoro in Italia e Francia. I sindacati, preoccupati per l’occupazione e il futuro dell’azienda, chiedono un intervento urgente del governo italiano, mentre il titolo di STM ha subito una perdita significativa del 8,89% in borsa nell’ultima settimana. Il Tesoro suggerisce l’uso del Golden power come misura temporanea per gestire la situazione, mentre i sindacati sollecitano un miglioramento della capacità produttiva negli stabilimenti esistenti. STM prevede un ulteriore calo del fatturato nel primo trimestre del 2025 e una riduzione degli investimenti, rispetto agli anni precedenti, sollevando preoccupazioni sul raggiungimento degli obiettivi finanziari futuri.
_Fabrizio Goria su Stampa_

*Abbiamo ragione noi.* Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, sostiene la necessità di proseguire con le politiche di contrasto all’immigrazione illegale e di promuovere quella regolare, nonché di portare avanti rapidamente la riforma della giustizia. Critica alcuni magistrati per un presunto atteggiamento ostile verso il governo, accusandoli di voler influenzare la politica. Tajani enfatizza l’importanza di concentrarsi sulla crescita economica per evitare una recessione, sottolineando l’importanza di tagliare i costi dell’energia e di rilanciare il nucleare. Inoltre, si esprime a favore di accordi bilaterali in alcuni settori, nonostante l’approccio europeista, e propone di posticipare il passaggio all’auto elettrica previsto dal Green Deal europeo.
_Raffaele Marmo su Giorno – Carlino – Nazione_

*Diversità.* Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, critica il governo Meloni per aver distolto l’attenzione dai problemi interni dell’Italia, come la crisi economica e l’aumento dei costi energetici, attraverso una forte propaganda mediatica e attacchi al sistema giudiziario. Accusa Meloni di essere moralmente complice dei crimini che Almasri potrebbe commettere in Libia dopo essere stato rimpatriato. Conte esprime preoccupazione per le posizioni di Trump e la politica estera di Biden, mentre considera con attenzione la proposta di Franceschini per un’alleanza elettorale con il PD, sottolineando la necessità di chiarezza e coerenza in un’eventuale coalizione. Infine, rifiuta alleanze superficiali che non affrontino le divergenze sostanziali tra le forze politiche.
_Francesco Bei su Repubblica_

*Aiutiamo Giorgia.* Durante l’assenza di Giorgia Meloni, la sorella Arianna ha presieduto la direzione nazionale di Fratelli d’Italia, invocando unità e sostegno per la premier in un periodo di tensione con la magistratura. Arianna ha paragonato la Meloni a Frodo Baggins de “Il Signore degli Anelli”, sottolineando il peso della responsabilità che grava sul partito, ora definito “il grande partito della nazione”. Nonostante le critiche dell’opposizione, che paragona la situazione a quella della Corea del Nord, e le controversie sui migranti e le indagini in corso, FdI si è mostrato compatto nel difendere la premier e proseguire la propria agenda politica.
_Paola Di Caro su Corriere della Sera_

*Avanti sull’Albania.* Il Viminale continua a sostenere il Protocollo Albania nonostante la Corte d’Appello di Roma non abbia convalidato il trattenimento di 43 migranti, insistendo sulla lotta contro l’immigrazione irregolare e i trafficanti. Il governo non mostra segni di cedimento, anche di fronte alle critiche dell’opposizione che cita una sentenza della Corte di giustizia europea e considera inutili le spese per il modello Albania. Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, difende le politiche di rigore sull’immigrazione, sostenendo che i cittadini richiedono meno immigrazione e più espulsioni. Fratelli d’Italia e Forza Italia appoggiano la linea del governo, mentre l’opposizione attacca, con il PD che fa riferimento alla conformità con la Corte europea e Azione che critica la spesa dei fondi pubblici.
_Grazia Longo su Stampa_

*Schlein critica.* Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (Pd), ha preso le distanze dalla precedente politica del partito in materia di immigrazione, criticando l’approccio cattivista e cinico dell’era Minniti e l’accordo con la Libia del 2017. Durante un incontro con gli operatori del sociale, ha evidenziato la nuova direzione del Pd, che ha votato contro il finanziamento della Guardia costiera libica e si oppone al ritorno di politiche inumane. Schlein ha anche attaccato la strategia comunicativa del governo Meloni, accusandolo di creare nemici per deviare la frustrazione sociale. Infine, ha sottolineato l’importanza di costruire alleanze nella società piuttosto che nei palazzi, promuovendo una visione basata su giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso, innovazione e diritti
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*L’amarezza di Lo Voi.* Il procuratore Francesco Lo Voi si trova al centro di un acceso dibattito politico e giudiziario, dopo aver inviato al Tribunale dei ministri gli atti relativi alla denuncia dell’avvocato Li Gotti, che ha portato all’iscrizione tra gli indagati della premier Giorgia Meloni e di altri membri del governo. Lo Voi, che ha agito in solitudine e con convinzione, è stato accusato di fare politica e di tentare di danneggiare il governo, un’accusa che gli ha causato sconcerto e amarezza. Un dossier di Fratelli d’Italia lo collega al procuratore generale della Corte penale internazionale, suggerendo un tentativo di sabotaggio del governo italiano. Nel frattempo, si prevede che la relazione di Mantovano al Copasir sollevi ulteriori questioni, tra cui l’uso dei voli di Stato da parte di Lo Voi e la vicenda del capo di Gabinetto di Meloni, Gaetano Caputi. Un post dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) contro il governo ha inoltre scatenato numerose critiche sui social media
_Fulvio Fiano su Corriere della Sera_

*Amabasciatore.* Mario Vattani, noto per il suo passato nel gruppo fascio-rock e per le polemiche legate a un video in cui eseguiva il saluto romano, è considerato il principale candidato a succedere a Mariangela Zappia come ambasciatore italiano a Washington. Zappia, la prima donna italiana a ricoprire tale incarico negli Stati Uniti, lascerà il posto il 1° luglio. Vattani, attualmente ambasciatore a Singapore e Commissario Generale per l’Italia all’Expo 2025 di Osaka, potrebbe così tornare a Washington, dove iniziò la sua carriera diplomatica nel 1995. La sua nomina, ancora non confermata dalla Farnesina, sarebbe una promozione significativa e seguirebbe la sua reintegrazione nel 2014 dopo essere stato precedentemente rimosso per le sue attività extradiplomatiche.
_Alessia Grossi su Il Fatto Quotidiano_

*48 ore da Nordio.* Il mandato d’arresto per il comandante libico Osema Almasri Habish, emesso dalla Corte dell’Aia il 18 gennaio, è stato trasmesso all’ambasciata italiana nei Paesi Bassi e da lì al Ministero della Giustizia italiano. Tuttavia, il documento non è stato letto fino a lunedì, e il ministro Carlo Nordio non ha eseguito la trasmissione alla Procura generale di Roma come previsto dalla legge. Questo contrasta con le dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aveva affermato che la richiesta di arresto non era stata ricevuta dal ministero. Nel frattempo, Almasri è stato arrestato dalla Digos di Torino, ma la Corte d’appello ha rilasciato Almasri per l’irregolarità dell’arresto, che non è stato sanato da Nordio. La Corte dell’Aia ha richiesto chiarimenti all’Italia, che ha fornito alcune risposte, e si sta valutando l’apertura di una procedura di infrazione
Il Fatto Quotidiano
_Alessandro Mantovani su Il Fatto Quotidiano_

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