SICUREZZA
*Francia e Gb per un nuovo piano di pace.* Il Regno Unito e la Francia stanno guidando un tentativo europeo di mediare la pace in Ucraina dopo un incontro teso tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, con il primo ministro britannico Keir Starmer che chiede truppe europee sul terreno e il supporto della sicurezza statunitense. Starmer, insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al primo ministro italiano Giorgia Meloni, cerca di persuadere Trump a fornire garanzie di sicurezza per una forza di stabilizzazione della pace, mentre l’Europa si prepara a prendere l’iniziativa nelle discussioni con gli Stati Uniti.
_George Parker su Financial Times_
*Macron: balzo in avanti dell’Europa.* Il presidente francese Emmanuel Macron sottolinea l’importanza di un’Europa unita e credibile nel sostegno a lungo termine all’Ucraina, richiedendo una forte collaborazione con l’Italia e altri paesi europei per garantire la sicurezza del continente. Durante un vertice sulla difesa comune europea a Londra, Macron discute di strategie comuni per l’Ucraina e propone un approccio europeo più autonomo in materia di difesa, enfatizzando la necessità di investimenti significativi e di una maggiore cooperazione tra i paesi europei, nonostante le differenze politiche.
_Mauro Zanon su Foglio_
*Cento miliardi per la difesa comune.* Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, presenterà al vertice straordinario di giovedì un piano per utilizzare i fondi inutilizzati del Recovery Plan, stimati in quasi 100 miliardi di euro, per rafforzare la difesa comune dell’Unione Europea, in risposta alla riduzione dell’impegno degli Stati Uniti nella NATO. Il piano, che segna un cambiamento significativo dopo anni di stallo, è supportato da diversi paesi membri, tra cui l’Italia, e potrebbe essere attuato rapidamente attraverso l’emissione di bond garantiti dai governi nazionali.
_Alessandro Barbera su Stampa_
*Il grande riarmo europeo.* Durante il vertice di Londra, è stato discusso un piano di riarmo europeo e la formazione di una “Coalizione di volenterosi” per sostenere l’Ucraina e rafforzare la sua difesa, con Ursula von der Leyen che annuncia l’intenzione di presentare un piano per la difesa militare dell’UE. Il piano include il dispiegamento di circa 40.000 soldati per mantenere la pace in Ucraina e un aumento significativo della spesa per la difesa europea, considerando anche l’utilizzo di fondi congelati russi per finanziare il riarmo.
_Claudio Tito su Repubblica_
*Meloni frena sulle truppe.* La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, esprime riserve sull’invio di truppe italiane in Ucraina, sottolineando la necessità di un coinvolgimento della NATO e anticipa una visita a Washington per discutere la sicurezza europea e le relazioni transatlantiche. Durante un incontro a Londra, Meloni ribadisce il sostegno all’Ucraina e la dipendenza strategica dell’Europa dall’ombrello atomico americano, respingendo l’idea di un’atomica europea e sottolineando l’importanza di evitare divisioni all’interno dell’Occidente.
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Il piano di Starmer e Macron punta sul riarmo.* Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron stanno lavorando a un piano di pace per l’Ucraina, cercando di costruire una coalizione di volontari con il sostegno degli Stati Uniti, mentre Ursula von der Leyen si prepara a presentare un piano per il riarmo europeo il 16 marzo. Durante un vertice a Londra, il Regno Unito ha promesso un sostegno finanziario all’Ucraina e ha discusso il rafforzamento della difesa europea, mentre gli attacchi continuano sia dagli Stati Uniti che dalla Russia contro il presidente ucraino Zelensky. Focus anche sulla difesa e sul Gcap (Global Combat Air Programme), il progetto comune — insieme al Giappone — del caccia di sesta generazione.
_Luca Sebastiani su Domani e Pasquale Napolitano su Giornale_
*Chi salda il conto della difesa Ue.* Nell’articolo di Massimo Giannini, si discute la questione delle spese militari in Europa e l’assenza di un esercito comune, evidenziando la frammentazione degli armamenti e la mancanza di una strategia unitaria per la difesa. Si sottolinea che, nonostante le diverse proposte per finanziare la difesa comunitaria, come la “golden rule” o un nuovo Next Generation Eu militare, la questione chiave rimane “chi paga?”, con l’implicazione che alla fine saranno i debiti a gravare sui cittadini europei. Inoltre, si accenna al fermento nell’industria della difesa italiana, con aziende come Leonardo e altre che contribuiscono significativamente all’economia nazionale.
_Massimo Giannini su Repubblica Affari&Finanza_
*Borsa su.* In vista del vertice europeo sull’Ucraina, l’Europa considera la creazione di un fondo comune per le spese militari, mentre l’indice Stoxx Europe Aerospace e Defense, che include l’italiana Leonardo, è cresciuto del 150% in tre anni. Leonardo, citata come esempio di realtà consolidata da Marco Greco, co-CEO di Value Track Sim, si distingue nel settore difesa con una crescita notevole nonostante la volatilità del mercato.
_Luigi dell’Olio su IlNordest.Economia_
*Cyber attacchi.* L’Italia ha subito un’ondata di 38.000 attacchi cyber filo-russi nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, con un picco di attività hacker iniziato il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione ucraina, e un aumento significativo degli attacchi nel 2022 rispetto al 2021. Tra gli ultimi attacchi quelli a febbraio, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università di Marsiglia, quando il gruppo NoName057(16) ha lanciato una dura campagna hacker con una serie di attacchi DDoS contro siti di ministeri italiani, forze dell’ordine e aziende strategiche.
_Ivan Cimarrusti su Sole 24 Ore_
*Minaccia ibrida.* Il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, evidenzia come le minacce ibride, tra cui disinformazione e cyber attacchi, esercitino una costante pressione sulle democrazie, sfruttando la dipendenza dai sistemi tecnologici. Sottolinea l’importanza di una cooperazione internazionale più efficace, attraverso strutture come Europol e Eurojust, per contrastare il cybercrime che non conosce confini e richiede risposte coordinate a livello globale.
_Ivan Cimarrusti su Sole 24 Ore_
*Locomotiva.* Il nuovo governo tedesco guidato da Friedrich Merz dovrà affrontare le sfide aziendali di Unicredit, Mfe e Fincantieri, con Unicredit in attesa di un verdetto dalla BCE sulla sua partecipazione in Commerzbank e Mfe pronta a consolidare la sua presenza in ProsiebenSat. Leonardo e Fincantieri attendono orientamenti nel settore della difesa, con particolare interesse di Fincantieri per le attività sottomarine di Thyssenkrupp Marine Systems. “La locomotiva deve togliere il freno” – le aziende italiane come Unicredit e Mfe sono pronte ad accelerare i loro piani in Germania in seguito alla vittoria di Merz, mentre Leonardo e Fincantieri attendono decisioni strategiche nel settore della difesa dal nuovo governo.
_Sara Bennewitz su Repubblica Affari&Finanza_
*Spazio.* I progetti di Thales Alenia Space. Intervista a Giampiero Di Paolo (Thales Alenia Space Italia.
_ su SKY TG24_
*Luna.* Gli ingegneri veneti Oscar e Alessandro Pozzobon hanno contribuito alla missione Blue Ghost, inviando sulla Luna un ricevitore italiano che permette la localizzazione spaziale utilizzando segnali dei satelliti GPS e Galileo. Questa innovazione, che ha già stabilito record di distanza per la localizzazione spaziale, promette di rivoluzionare la navigazione e la gestione autonoma di sonde e astronavi, riducendo i costi e la necessità di controllo terrestre.
_Giovanni Caprara su Corriere della Sera e Paolo Travisi su Messaggero_
*Esa.* Mentre Elon Musk chiede la fine anticipata della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), diverse aziende stanno pianificando laboratori di ricerca commerciali in orbita terrestre, con il primo potenzialmente operativo già l’anno prossimo. La startup Vast Space sta costruendo una stazione spaziale chiamata Haven-I, che dovrebbe essere lanciata nel prossimo anno con l’obiettivo di convincere la NASA e i suoi partner a utilizzarla come sostituto dell’ISS, e prevede di costruire una seconda stazione, Haven-2, con gravità artificiale.
_Dieter Surig su Sueddeutsche Zeitung_
*Cina nello spazio.* La Cina mira a stabilire una stazione lunare entro il 2035 come parte del suo ambizioso piano spaziale “zhi tianquan”, che ha già visto progressi significativi come l’atterraggio di taikonauti sulla Luna e il lancio di una centrale solare spaziale. Con investimenti massicci e una roadmap fino al 2050, la Cina sta riducendo il divario con USA e Russia, puntando a diventare una potenza spaziale leader con progetti come la cattura di asteroidi, missioni su Marte e la costruzione di infrastrutture spaziali per una space economy fiorente.
_Emilio Cozzi su Giornale_
*Orbita bassa.* Constellation Technologies Sc Opérations (CTO), con sede a Parigi e Toulouse, sta sviluppando una costellazione di satelliti di telecomunicazioni in orbita molto bassa per fornire connessioni 5G ad alta velocità, mirando a coprire le aree rurali e a complementare la rete 5G terrestre. La società ha progettato un innovativo satellite con una carica utile regenerativa che opera nella banda di frequenza millimetrica dei 26 GHz, offrendo una banda larga non saturata e riducendo la latenza grazie alla sua orbita più bassa, con l’obiettivo di lanciare 1.500 satelliti entro il 2030.
_Laurent Marcaillou su Echos_
*Eccellenza.* L’elisoccorso piemontese è riconosciuto come un’eccellenza mondiale nella medicina d’urgenza aerea, fungendo da terapia intensiva volante e attirando l’attenzione internazionale, come dimostra la visita di un equipaggio australiano venuto per studiare le procedure italiane. Con oltre 2.600 salvataggi in un anno e quattro basi operative, l’elisoccorso, gestito da Azienda Zero, è un servizio essenziale per il Piemonte, dotato di elicotteri all’avanguardia come gli AW139 prodotti da Leonardo, che garantiscono sicurezza e rapidità nelle operazioni di soccorso.
_Valentina Frezzato su Stampa Piemonte e Valle d’Aosta_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Meloni frena sul piano di Francia e Gb.* Giorgia Meloni, durante il suo incontro a Londra, ha espresso la necessità di rallentare le iniziative europee per l’invio di truppe in Ucraina, sostenendo l’importanza di mantenere l’Europa legata agli Stati Uniti e di evitare divisioni all’interno dell’Occidente. Ha avuto discussioni tese con il presidente francese Macron e incontri più distesi con il primo ministro britannico Keir Starmer, ribadendo il sostegno all’Ucraina e la necessità di un approccio creativo che includa gli USA nel processo di pace, pur mostrando perplessità sulle proposte di truppe europee e sottolineando l’importanza dell’articolo 5 della NATO.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_
*Starmer regista del piano.* Il primo ministro britannico Keir Starmer sta lavorando a un piano con Francia e Ucraina per fermare i combattimenti con la Russia, evitando di alienare Kiev o l’alleanza transatlantica, e cerca il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza di un eventuale contingente militare in Ucraina. Starmer, evitando di prendere posizione contro Trump dopo un incontro teso con Zelensky, punta a fare da ponte tra Washington e l’Europa, sfruttando la posizione unica del Regno Unito e la fiducia che gli USA ripongono nella sua intelligence e sicurezza, in un momento che potrebbe definire la sua carriera politica.
_Luigi ippoliti su Corriere della Sera_
*Riavviare il dialogo.* L’Ucraina, sotto la guida di Zelensky, cerca di rilanciare il dialogo con il supporto europeo, nonostante la consapevolezza che senza l’aiuto degli Stati Uniti la guerra contro la Russia potrebbe essere persa. Mentre i consiglieri di Zelensky lavorano per riparare i rapporti con gli USA e rilanciare accordi economici, l’Europa si impegna a incrementare la propria difesa e a esplorare la possibilità di un contingente di pace in Ucraina, nonostante le contraddizioni interne e la persistente minaccia di un’aggressione russa.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*La provocazione.* Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la nuova politica estera degli Stati Uniti è ora in linea con quella della Russia, nonostante ci sia ancora molta strada da fare per riparare i danni alle relazioni bilaterali. Tuttavia, l’Europa rimane il nemico comune, con la Russia che identifica Londra, Parigi e Varsavia come bersagli specifici, mentre all’interno del paese c’è preoccupazione che l’ultranazionalismo possa vedere gli Stati Uniti come beneficiari di qualsiasi cessazione delle ostilità.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Traditi.* Dopo l’imboscata di Trump a Zelensky, i generali russi hanno intensificato gli attacchi in Ucraina, sfruttando l’opportunità per avanzare e mettere pressione, causando un nuovo esodo di civili terrorizzati. La percezione di un abbandono da parte degli USA e la paura di un’interruzione delle forniture militari americane hanno rafforzato la posizione russa, mentre i civili ucraini, colpiti da un incremento di bombardamenti e raid aerei, si trovano a fuggire nuovamente in cerca di sicurezza.
_Monica Perosino su Stampa_
*Grandi aziende.* Mosca sta cercando attivamente di invogliare le principali aziende occidentali a tornare in Russia, facendo leva sui recenti colloqui ad alto livello con gli Stati Uniti come mezzo per ricucire i legami economici, nonostante le sfide poste dalle sanzioni, dalla guerra e dalla concorrenza locale. Sebbene alcune aziende occidentali stiano esplorando con cautela la possibilità di rientrare nel mercato russo, il complesso panorama legale e le dinamiche politiche, tra cui la necessità di ottenere l’approvazione del governo e le potenziali restrizioni, rendono la prospettiva incerta e potenzialmente rischiosa.
_Max Seddon su Financial Times_
*Nord Stream 2.* Un ex agente della Stasi vicino a Putin e investitori americani stanno lavorando per riattivare il gasdotto Nord Stream 2, nonostante le tensioni geopolitiche e le sanzioni, con l’obiettivo di dare agli Stati Uniti un ruolo nel controllo delle forniture di gas all’Europa. I vertici dell’Unione Europea sono allarmati da questo patto segreto che potrebbe influenzare la strategia europea di non dipendenza energetica dalla Russia.
_Marco Ventura su Messaggero_
*Leadership nucleare.* La sicurezza europea, tradizionalmente garantita dall’ombrello nucleare americano, è messa in discussione da tensioni transatlantiche e la possibilità di un disimpegno USA, spingendo i leader europei a considerare la creazione di una deterrenza nucleare autonoma. Mentre il Regno Unito e la Francia possiedono arsenali nucleari significativi, con rispettivamente 225 e 290 testate, e la Germania ospita armi nucleari USA, la questione di chi controllerebbe un eventuale dispositivo nucleare condiviso in Europa rimane aperta e controversa.
_Marco Ventura su Messaggero_
*Malumori d’America.* Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è stato costretto a interrompere la sua vacanza sciistica in Vermont a causa di proteste contro la sua politica estera, in particolare per il trattamento riservato al presidente ucraino Zelensky e per la ricerca di un’alleanza con la Russia di Putin. Mentre i repubblicani attribuiscono le manifestazioni alla sinistra, anche elettori repubblicani esprimono malcontento, e la preoccupazione cresce per Trump a causa di sondaggi sfavorevoli, licenziamenti di massa e previsioni economiche negative che potrebbero influenzare la sua politica.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Israele blocca gli aiuti a Gaza.* Israele ha interrotto tutti gli aiuti umanitari a Gaza dopo il rifiuto di Hamas di accettare una proposta rivista per estendere il cessate il fuoco, definendola una manipolazione. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che il paese non permetterà un cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi israeliani, mentre Hamas ha respinto la decisione come ricatto e ha chiesto agli intermediari internazionali di fare pressione su Israele per invertire la mossa.
_Neri Zilber su Financial Times_
*Non rispetto la condanna.* Milorad Dodik, presidente della Republika Srpska, è sotto inchiesta dal 2023 e condannato in primo grado a un anno di carcere per aver promulgato leggi che annullano le decisioni dell’Alto rappresentante in Bosnia, sfidando l’autorità delle istituzioni bosniache. Nonostante le proteste e il sostegno popolare, Dodik nega di volere la secessione ma si prepara a ricostituire l’esercito serbo, in un contesto di tensioni etniche e politiche che minacciano l’equilibrio della Bosnia post-Dayton.
_Fabio Tonacci su Repubblica_
*Cina, meno militari.* Il numero di delegati militari al Congresso Nazionale del Popolo (NPC) della Cina è diminuito a 267, rispetto ai 281 dell’anno precedente, a causa delle indagini per corruzione nell’ambito delle purghe anticorruzione del presidente Xi Jinping. Questa riduzione, maggiore rispetto ad altri settori rappresentati all’NPC e al CPPCC, evidenzia l’impatto delle misure disciplinari di Xi sulle forze armate, nonostante non influenzi le capacità operative militari e la pressione sulla Taiwan.
_Kathrine Hille su Financial Times_
*Tabu del debito.* Friedrich Merz, candidato alla cancelleria tedesca, si confronta con la sfida di riformare le rigide regole fiscali della Germania, in particolare il “freno al debito” (Schuldenbremse), per stimolare un’economia in recessione e promuovere l’indipendenza europea. La proposta di Merz di creare un nuovo fondo extra bilancio da 200 miliardi di euro, principalmente per la difesa, è al centro del dibattito politico e potrebbe essere un passo verso una maggiore flessibilità fiscale e investimenti strategici.
_Tonia Mastrobuoni su Repubblica Affari&Finanza_
*Accordo per il debito.* I socialdemocratici (SPD) di Olaf Scholz hanno vinto le elezioni ad Amburgo, ma con una perdita significativa di consensi rispetto a quattro anni fa, mentre si preparano a iniziare i negoziati ufficiali per il nuovo governo con la CDU di Merz. Contemporaneamente, emergono indiscrezioni su un possibile accordo tra SPD e CDU per la creazione di un doppio fondo speciale da centinaia di miliardi di euro per la difesa e le infrastrutture, che potrebbe trasformare radicalmente la spesa pubblica tedesca senza incidere sul freno al debito.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
*Bce pronta a tagliare i tassi.* La Banca centrale europea (BCE) è prevista per attuare un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base a marzo, seguito da una possibile pausa nelle azioni di politica monetaria ad aprile, mentre si valutano gli effetti dei dazi USA e si riflette sull’andamento economico futuro. Il dibattito interno alla BCE è intenso, con la considerazione di una disinflazione in corso e la prospettiva di un cambiamento nella comunicazione della politica monetaria, che potrebbe non essere più definita come restrittiva.
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Superata anche l’ultima crisi.* Papa Francesco ha superato la crisi respiratoria e non necessita più di ventilazione meccanica, respirando autonomamente con l’ausilio di ossigenoterapia ad alti flussi. Nonostante i segnali positivi, la sua condizione rimane complessa con una prognosi riservata, e il rischio di nuove crisi legate a broncospasmi persiste.
_Andrea Gualtieri su Repubblica_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Salva casa a due velocità.* Il Decreto Salva casa ha generato un flusso intenso di richieste di sanatoria nelle città, mentre nei centri minori le richieste sono scarse; ciò ha evidenziato problemi legati all’ambiguità di alcune norme e alla mancanza di modulistica unificata, con conseguenti difficoltà per tecnici e professionisti. A nove mesi dall’entrata in vigore del decreto, otto regioni hanno recepito le disposizioni e sono in attesa di una modulistica nazionale aggiornata per semplificare le procedure, mentre permangono dubbi e responsabilità per i professionisti nella verifica della legittimità degli interventi edilizi.
_Giuseppe Latour su Sole 24 Ore_
*Rottamazione, la Lega insiste.* La Lega, dopo l’accordo sul decreto bollette, rinnova la pressione sugli alleati per rendere prioritaria una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, mentre Forza Italia, scettica, insiste sul taglio dell’Irpef per il ceto medio. Il dibattito fiscale si intensifica con l’avvicinarsi del 31 marzo, data in cui si conosceranno gli incassi del ravvedimento speciale, fondamentali per finanziare le proposte di entrambi i partiti.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_
*Filosofi e psicologi.* Il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione italiana prevede l’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) e l’assunzione di nuove figure professionali come filosofi, psicologi e esperti di etica, oltre a tecnici come gli IA Architect, per gestire l’implementazione e gli impatti etici e sociali dell’IA. Le linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale enfatizzano la necessità di un’IA che serva il cittadino con trasparenza ed equità, e le amministrazioni pubbliche dovranno monitorare i sistemi IA e condurre valutazioni d’impatto sui diritti fondamentali, mantenendo la responsabilità ultima delle decisioni.
_Francesco Bisozzi su Messaggero_
*Aziende in crisi, 126 mila posti a rischio.* La crisi aziendale in Italia ha messo a rischio 126.447 posti di lavoro, con un raddoppio dei lavoratori coinvolti rispetto all’anno precedente, influenzando non solo il settore industriale ma anche i servizi e il commercio. La CGIL evidenzia l’assenza di una politica industriale efficace e l’impatto negativo di 23 mesi consecutivi di calo nella produzione industriale, con conseguenze dirette su famiglie e piccole imprese.
_Diego Longhin su Repubblica_
*Miraggio pensione.* L’inchiesta di Valentina Petrini evidenzia le difficoltà incontrate dalle donne nel raggiungere la pensione anticipata a seguito dei nuovi requisiti imposti dal governo Meloni, che hanno ridotto drasticamente il numero di beneficiarie dell’Opzione donna. Le lavoratrici, alcune delle quali caregiver o licenziate, si trovano di fronte a norme discriminatorie e stanno considerando azioni legali, mentre il Comitato Opzione Donna Social raccoglie testimonianze e valuta ricorsi giudiziari per contrastare la situazione.
_Valentina Petrini su Stampa_
*La speranza è nella Cina.* L’incontro a Torino tra il gigante automobilistico cinese BYD e la filiera italiana ha segnato un grande successo, con la partecipazione di 500 persone e 176 incontri B2B, rivelando un forte interesse cinese per il mercato italiano e la possibilità di future collaborazioni. Luca De Meo, CEO di Renault, ha aperto alla possibilità che i produttori cinesi investano in Europa, mentre si discute la necessità di condizioni favorevoli da Bruxelles e la ricerca di partner industriali come Di Risio per attrarre la produzione cinese in Italia, nonostante le sfide regolamentari e logistiche esistenti.
_Dario di Vico su L’Economia del Corriere della Sera_
*Risiko bancario.* L’assemblea dei soci di Banco Bpm ha approvato con grande maggioranza l’aumento del prezzo offerto per le azioni di Anima SGR, passando da 6,2 a 7 euro per azione, una mossa che pone pressione su Unicredit per un eventuale acquisto di Banco Bpm. Nel contesto più ampio di riorganizzazione del settore bancario italiano, si attendono sviluppi significativi dall’assemblea di Mps del 17 aprile, mentre Caltagirone rafforza la sua posizione in Mps, suggerendo potenziali cambiamenti negli equilibri finanziari del paese.
_Stefano Righi su L’Economia del Corriere della Sera_
*Banche.* I governatori delle banche centrali di Italia, Germania, Francia e Spagna hanno richiesto alla Commissione UE di semplificare le normative bancarie per mantenere la competitività europea di fronte alla deregolamentazione statunitense, in particolare riguardo alla normativa di Basilea 3+. La richiesta arriva in un momento di stress test su 96 banche europee e di cambiamenti nel settore bancario italiano, con possibili implicazioni future anche per il settore assicurativo.
_Edoardo De Biasi su L’Economia del Corriere della Sera_
*Fusione.* La fusione tra Saipem e la norvegese Subsea7 crea un gigante industriale nel settore dell’energia, con un portafoglio ordini di 43 miliardi di euro e una flotta di 60 navi, posizionando l’azienda per cogliere opportunità globali e competere con la tecnologia avanzata contro la concorrenza, in particolare quella cinese. Il nuovo gruppo, denominato Saipem7, sarà quotato sia in Italia sia a Oslo, con una governance già definita e l’obiettivo di diventare un leader mondiale nelle infrastrutture energetiche, sia terrestri che marine, con una presenza in oltre 60 Paesi.
_Fausta Chiesa su L’Economia del Corriere della Sera_
*Salvini: Ursula non parli di armi.* Matteo Salvini critica Ursula von der Leyen per il suo approccio sul riarmo europeo e sostiene che il Partito Popolare Europeo (PPE) ha riconosciuto l’errore di voler bloccare le auto a benzina dal 2035, chiedendo la rimozione delle multe alle case automobilistiche. Salvini esprime preoccupazione per la democrazia in Europa, menzionando il caso della Romania, e si oppone all’idea di un esercito comune europeo, sostenendo che l’UE dovrebbe limitarsi a regolare meno ambiti e lasciare più libertà agli Stati membri.
_Federico Novella su La Verita’_
*In piazza per l’Europa.* Manifestazioni a sostegno dell’Ucraina si sono tenute a Roma e Milano, organizzate da Carlo Calenda di Azione, con la partecipazione di alcuni esponenti del PD e l’assenza del M5S e di Elly Schlein. Le piazze hanno espresso un sostegno inequivocabile a Kiev, mentre le divisioni interne al PD e tra PD e M5S sul sostegno militare all’Ucraina e altre questioni politiche rimangono evidenti.
_Alessandra Arachi su Corriere della Sera_
*Per gli italianoi Trump è una minaccia.* La percezione degli italiani sulla guerra in Ucraina e sui leader coinvolti è cambiata significativamente dopo l’invasione russa del 2022, con un calo della fiducia in Zelensky e un aumento del sostegno per Trump, specialmente tra gli elettori di destra. Il sondaggio di Demos evidenzia aspettative contrastanti sugli effetti dell’azione di Trump a livello internazionale, con preoccupazioni sul ruolo dell’Italia e dell’Europa nel mondo e sulla qualità della democrazia globale.
_Ilvo Diamanti su Repubblica_
*Vannacci perde il braccio destro.* Fabio Filomeni, ex tenente colonnello e braccio destro dell’eurodeputato Roberto Vannacci, ha fondato un nuovo movimento politico pro-UE, “Europa sovrana e indipendente”, che si distacca dalla visione di Vannacci e del suo comitato “Il Mondo al Contrario”, proponendo un’Europa forte e indipendente dalle superpotenze, favorevole a una difesa comune europea e critica verso la NATO e gli Stati Uniti. Il generale Vannacci, nonostante la scissione, prosegue con il suo progetto politico e si appresta a nominare un nuovo presidente, mentre Filomeni auspica l’ingresso della Russia in una UE riformata e meno burocratica.
_Marco Gasperetti su Corriere della Sera_
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