SICUREZZA
*Borsa su.* Le azioni delle aziende europee del settore difesa, tra cui Leonardo, hanno registrato un forte rialzo in seguito alle aspettative di un aumento significativo delle spese militari da parte dei governi dopo un vertice su l’Ucraina a Londra. Le azioni di Rheinmetall, Thales e BAE Systems sono aumentate di circa il 15%, mentre Leonardo è salita del 17,3% a Milano, riflettendo la pressione sui leader europei per incrementare le spese di difesa dopo il rifiuto dell’amministrazione Trump di offrire garanzie di sicurezza agli alleati europei. “C’è chiaramente una necessità di spese vincolate dopo il vertice di domenica e un appetito a finanziare questo”, ha sottolineato Guy Miller, stratega di mercato capo presso Zurich, mentre gli investitori prevedono un aumento dell’emissione di debito e un rialzo dei rendimenti obbligazionari.
_Mari Novik su Financial Times_
*La difesa spinge la borsa.* L’industria della difesa europea è in una fase di crescita sostenuta, con i leader europei che mostrano maggiore prontezza nell’ampliare le loro capacità difensive a fronte della preoccupazione per una possibile riduzione della presenza militare statunitense nel continente. Gli analisti prevedono un aumento delle spese per la difesa che potrebbe raggiungere i 150 miliardi di euro, stimolando la domanda di armamenti e piattaforme militari, con azioni di società come Leonardo che sono cresciute di oltre il 10%. “Più di una dozzina di azioni europee nel settore della difesa, tra cui [] Leonardo, sono avanzate di oltre il 10% nel pomeriggio”, evidenziando l’interesse degli investitori e la possibilità di un aumento della spesa per la difesa fino al 3% del PIL europeo, che potrebbe sostenere la crescita del settore fino ai primi anni 2030.
_ su wsj.com_
*Forte aumento.* Le azioni delle aziende europee del settore difesa hanno registrato un forte aumento, con gli investitori che prevedono un significativo incremento delle spese militari da parte dei governi europei a causa del crescente divario con gli Stati Uniti. In particolare, le azioni di Leonardo in Italia hanno visto un rialzo del 12,1%. Questo incremento è stato stimolato da una nuova realtà per l’Europa: la possibilità che gli Stati Uniti non siano più il garante sicuro della sicurezza del continente in un futuro conflitto
_ su edition.cnn.com_
*Traino.* Il conglomerato industriale italiano Leonardo, precedentemente noto come Finmeccanica, ha registrato un significativo aumento del valore delle sue azioni alla Borsa di Milano, con un incremento del 17% in una sola giornata e una crescita complessiva di quasi due terzi dall’inizio dell’anno. Leonardo, che partecipa a progetti di difesa in Europa e negli Stati Uniti e si sta espandendo verso i paesi del Golfo, beneficia delle aspettative di allentamento delle regole sul debito in Europa, come espresso dal CEO Roberto Cingolani. Nel settore bancario, Intesa Sanpaolo si avvicina al valore di Ferrari, con un aumento del valore di mercato del 25% da inizio anno, mentre il settore della difesa e le banche guidano la crescita dell’indice FTSE-MIB italiano, nonostante un contesto macroeconomico incerto e una riduzione del deficit pubblico più marcata del previsto
_ su Frankfurter Allgemeine_
*Record in borsa.* Nonostante le preoccupazioni geopolitiche, il DAX tedesco ha superato per la prima volta i 23.000 punti, grazie all’impennata delle azioni delle aziende di difesa come Rheinmetall, che ha guadagnato il 13,7%, e i rivali europei, tra cui Leonardo, con aumenti tra il 12 e il 15%. L’aspettativa di maggiori spese per la difesa in Europa, con molti paesi NATO pronti a impegnarsi per aumenti significativi, ha alimentato la corsa al rialzo nel settore. Tuttavia, la prospettiva di un aumento del debito pubblico per rafforzare la difesa europea e sostenere l’Ucraina ha messo sotto pressione il mercato obbligazionario, con un balzo delle rendite delle bund tedesche a dieci anni del 0,12% a 2,51%, il più forte incremento in oltre un anno.
_Michael Maisch su Handelsblatt_
*La borsa festeggia.* Il settore della difesa ha registrato un’impressionante crescita in Borsa, con la tedesca Hensoldt che ha visto le proprie azioni salire del 23,5%, mentre l’italiana Leonardo, guidata da Roberto Cingolani, ha avuto un incremento del 16,1%, raggiungendo una capitalizzazione di 26,3 miliardi di euro. Questo boom è stato alimentato dalle aspettative di ordini e profitti derivanti dal massiccio piano di riarmo europeo, che verrà ufficializzato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con la Francia che punta a un aumento di spesa di 200 miliardi. Leonardo si appresta inoltre a firmare un accordo per la produzione di droni armati con la turca Baykar, contribuendo con la propria tecnologia elettronica, in un contesto di euforia di mercato che ha visto l’indice Stoxx Europe dell’aerospazio e difesa aumentare di oltre il 30% nell’anno corrente.
_Gianni Dragoni su Il Fatto Quotidiano_
*La difesa prende il volo.* Il settore della difesa europeo sta vivendo un boom in borsa, con aziende come Rheinmetall, Thales, Dassault Aviation e Leonardo che registrano forti incrementi di valore, a seguito delle aspettative di un piano di riarmo europeo. In particolare, “il fornitore italiano di elicotteri e missili Leonardo è salito di oltre il 16% alla Borsa di Milano” evidenziando l’impatto diretto sulle aziende del settore. Questa tendenza è alimentata dalla crescente convinzione degli investitori che le spese per la difesa degli stati europei aumenteranno significativamente nei prossimi anni, in un contesto di tensioni geopolitiche e di un possibile ridimensionamento dell’impegno militare statunitense in Europa
_Emmanuel Grasland su Echos_
*43 miliardi in un giorno.* Il settore europeo della difesa ha registrato un notevole rialzo in borsa, con aziende come l’italiana Leonardo che hanno registrato un aumento fino al 16,13% delle loro azioni, spinte dal previsto aumento dei bilanci della difesa dei Paesi europei. Questo rally ha portato a un aumento del valore di borsa di 43 miliardi di euro in un solo giorno, stabilendo un massimo storico per il settore. Gli analisti considerano questa crescita come un cambiamento strutturale a lungo termine, con aziende come Leonardo e Rheinmetall che si posizionano come favorite dal mercato, grazie a una joint venture che le pone in una posizione vantaggiosa per aggiudicarsi contratti per veicoli militari da combattimento in Europa.
_ su Expansión_
*Difesa comune.* Guerra in Ucraina. Riflessioni e dibattito su progetto difesa comune europea. Leonardo è uno degli hub dell’integrazione europea nel settore difesa: ricordate la joint venture Leonardo-Rheinmetall, esempio di cooperazione UE-NATO per la realizzazione del carro armato più moderno al mondo, e il progetto del velivolo GCAP, nato dalla collaborazione tra Leonardo e BAE Systems. In collegamento Stefano Pontecorvo (pres. Leonardo).
_ su SKY TG24_
*Joint venture.* La joint venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles è stata ufficialmente costituita, con sede a Roma, come risultato della collaborazione paritetica al 50% tra il gruppo italiano Leonardo e il gruppo tedesco Rheinmetall. Questa nuova entità nel settore della difesa è presieduta da David Hoeder di Rheinmetall, mentre Laurent Sissmann di Leonardo è stato nominato in cda e, secondo alcune indiscrezioni, ricoprirà il ruolo di amministratore delegato. La partnership mira a rafforzare la produzione di mezzi militari terrestri, sfruttando le competenze congiunte delle due aziende leader nel settore della difesa.
_Sofia Fraschini su Sole 24 Ore_
*Fermento.* L’industria militare europea è in fermento, con l’annuncio di una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per formare la Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, rispondendo alla necessità di riarmo dell’Europa di fronte alla super-produzione russa di carri armati. La collaborazione italo-tedesca mira a rafforzare l’esercito italiano con una commessa da 23 miliardi di euro per nuovi carri armati e fanteria leggera, mentre le aziende del settore difesa europee registrano significativi aumenti in borsa. Il generale Leonardo Tricarico sottolinea l’urgenza di una strategia europea ben definita per l’utilizzo dello strumento militare, in un contesto dove l’interoperabilità tra i diversi sistemi militari europei è ancora limitata e le aziende europee di difesa cercano di competere con le importazioni da USA, Corea del Sud e Giappone.
_Marco Ventura su Messaggero_
*Fusione.* Il governo sta incoraggiando una fusione militare tra Iveco e Leonardo, due importanti gruppi industriali del settore difesa. Exor, la holding di controllo di Iveco, ha in precedenza respinto un’offerta di acquisto da parte di Leonardo a causa di una valutazione ritenuta eccessiva, vicina al miliardo di euro. Tuttavia, con i profitti di Iveco Defence Vehicles (Idv) in crescita e la possibilità di uno spin-off, il dialogo tra le due aziende potrebbe riaprirsi. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, vede favorevolmente il potenziamento di un fornitore minore attraverso l’acquisizione da parte del colosso Leonardo, controllato dallo Stato. La situazione di Iveco e la sua potenziale fusione con Leonardo potrebbe influenzare le discussioni in corso con il governo riguardo al futuro di Stellantis in Italia
_Ettore Boffano su Il Fatto Quotidiano_
*Anche noi nel GCAP.* Paolo Zampolli, ex dirigente di un’agenzia di modelle a New York e conosciuto per aver presentato Melania a Donald Trump, è stato nominato inviato speciale degli Stati Uniti in Italia dallo stesso Trump. Durante un’intervista, Zampolli ha proposto che gli Stati Uniti entrino nel programma di caccia GCAP Euro-Giapponese, sostenendo che “se vuoi un nuovo aereo è meglio lavorare insieme” e che un programma unificato sarebbe “una idea molto saggia” per risparmiare fondi. La sua missione in Italia ha sorpreso alcuni politici italiani, con il ministro degli esteri Antonio Tajani che ha risposto con un perplesso “Zampolli chi?” quando gli è stato chiesto del suo ruolo.
_ su DEFENSENEWS.COM_
*Corre la difesa.* Il comparto della difesa europeo ha registrato un significativo rally in borsa, con Leonardo che ha guadagnato il +16,1% a Piazza Affari, segnando una crescita notevole insieme ad altre aziende del settore come Avio e Iveco. Il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato la necessità per l’Europa di prepararsi a investire tra il 3 e il 3,5% del PIL in difesa, mentre si valutano fondi speciali in Germania per la difesa e le infrastrutture. Gli analisti prevedono un ciclo positivo strutturale per la difesa europea, con AlphaValue che afferma: “Questo è più di un rally, è l’alba di una nuova fase di crescita per la difesa europea.”
_Paola Longo su Mf_
*Volano i titoli della difesa.* I titoli delle aziende europee del settore difesa, tra cui Leonardo, hanno registrato forti rialzi in borsa, con Leonardo che ha raggiunto nuovi massimi a Piazza Affari. Questo trend è alimentato dalle aspettative di un aumento della spesa militare europea, che secondo BofA potrebbe raggiungere i 700 miliardi di euro se la spesa militare raggiungesse il 3% del PIL. Il vertice europeo ha evidenziato la volontà di investire in difesa a lungo termine, anche oltre un eventuale accordo di pace con l’Ucraina, con gli investitori che vedono nel settore un’opportunità di crescita sostenuta.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*La difesa vola in borsa.* L’ipotesi di un mega fondo tedesco per la Difesa e il vertice dei leader europei sull’aumento della spesa militare hanno fatto schizzare in alto i titoli di settore, con Leonardo che ha raggiunto nuovi massimi storici. Ursula von der Leyen ha annunciato che presenterà un piano per riarmare l’Europa, enfatizzando la necessità di un’impennata nella spesa per la difesa. La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per i mezzi militari terrestri, Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, è stata formalizzata, con sede a Roma e posseduta al 50% da entrambi i gruppi.
_Sofia Fraschini su Giornale_
*Linx in Italia.* Il veicolo Lynx KF-41, che sarà alla base del programma AICS della costituenda JV Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV), è stato ufficialmente presentato alla Difesa e all’Esercito Italiano lo scorso 3 febbraio al poligono di Nettuno. L’evento, durante il quale sono state effettuate delle prove di tiro ed è stata presentata la X-GUN di Leonardo, è stata l’occasione per illustrare la roadmap dei programmi AICS e MBT, l’impegno industriale e per ribadire il lavoro sinergico tra industria e Difesa. Tra i presenti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa. Gen. Luciano Portolano, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Carmine Masiello; per Leonardo il Presidente, Ambasciatore Stefano Pontecorvo, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Prof. Roberto Cingolani, il Condirettore Generale, Ing. Lorenzo Mariani, mentre per Rheinmetall c’erano l’Amministratore Delegato di Rheinmetall AG, Ing. Armin Papperger, e il CEO di Rheinmetall Italia, Ing. Alessandro Ercolani. Presenti anche il Presidente della JV David Hoeder e il CEO Laurent Sissmann.
_Eugenio Po su Rid_
*Indice Stoxx su del 5,8%.* Dopo l’incontro dei leader europei a Londra, dove si è discusso l’aumento della spesa per la difesa, le azioni del settore difensivo europeo hanno registrato un significativo aumento, con l’indice Stoxx Europe Aerospace & Defence che ha segnato un incremento del 5,8%, il migliore in cinque anni. Tra le aziende beneficiate dall’aumento delle quotazioni ci sono il tedesco Rheinmetall, il britannico BAE Systems, l’italiano Leonardo e il francese Thales. In risposta alla necessità di rafforzare la difesa europea, la Germania sta considerando la creazione di fondi speciali per la difesa fino a 400 miliardi di euro, rappresentando un cambiamento senza precedenti nella politica fiscale del paese.
_ su businessinsider.com.pl_
*Eccellenze.* L’industria aeronautica italiana continua a scrivere il futuro del volo verticale, rafforzando la sua leadership globale. Un’eredità che affonda le radici nella storica tradizione di Agusta, oggi parte di un colosso internazionale dell’aerospazio, difesa e sicurezza, leader mondiale nella produzione di elicotteri per il trasporto civile, con oltre 4.550 unità operative in 150 Paesi. Il sito di Vergiate (VA) rappresenta un centro d’eccellenza per l’assemblaggio di aeromobili ad ala rotante, realizzando modelli destinati a missioni che spaziano dalla sicurezza pubblica all’elisoccorso, fino al trasporto passeggeri. Un ecosistema tecnologico all’avanguardia, supportato da 110 centri di manutenzione e 5 accademie di formazione, che si inserisce in un Gruppo capace di generare ricavi per circa 18 mld di euro, con 36.000 dipendenti in 54 stabilimenti italiani e con oltre 60.000 persone nel Mondo. Intervista a Manuela Barbarossa (Head of VIP/Corporate and Services Marketing di Leonardo Elicotteri).
_ su RAI 3_
*Nucleare.* In Italia, il dibattito sul ritorno all’energia nucleare si intensifica con tre proposte legislative in Parlamento, due al Senato e una alla Camera, promosse principalmente dal centrodestra e da Azione di Carlo Calenda, mirate a introdurre l’uso pacifico dell’energia nucleare di nuova generazione. Il governo, con il sostegno di industriali e l’accordo tra Enel, Ansaldo Energia e Leonardo, punta agli Small modular reactor (SMR) per ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2, come parte del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) che prevede che il nucleare fornisca almeno l’11% dell’elettricità italiana entro il 2050. Le proposte legislative includono anche una campagna di informazione pubblica sull’energia nucleare, evidenziando la sua sicurezza e il ruolo chiave nella riduzione delle emissioni climalteranti e delle dipendenze strategiche, mentre un disegno di legge precedentemente presentato per riattivare e ammodernare gli impianti nucleari esistenti è stato ritirato
_Riccardo Ferrazza su Sole 24 Ore_
*Riaccendere il nucleare.* L’Italia si appresta a rilanciare il settore nucleare con un focus sui mini reattori e la complementarità con le energie rinnovabili, grazie all’impulso legislativo del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Grandi aziende come Enel, Ansaldo e Leonardo si uniscono per sviluppare Small Modular Reactors (SMR), mentre Eni collabora con il MIT di Boston per la fusione nucleare, puntando a una centrale operativa entro i primi anni del 2030. Il progetto italiano si inserisce in un contesto internazionale in cui oltre 30 paesi valutano il nucleare come opzione energetica, con l’Italia pronta a offrire tecnologie innovative in un mercato in espansione
_Sofia Fraschini su Giornale_
*Urgenza difesa europea.* Lorenzo Guerini, presidente del Copasir e ex ministro della Difesa, sottolinea l’urgenza di una Difesa europea più forte e autonoma, in risposta ai cambiamenti globali e alla necessità di supportare l’Ucraina. Egli evidenzia che l’Europa deve agire con coraggio e determinazione, superando le lentezze decisionali e procedendo verso riforme significative. Guerini ritiene che la presenza militare americana in Europa non sia in discussione, ma che l’Europa debba incrementare i propri sforzi per la sicurezza. Infine, sottolinea l’importanza della NATO come garanzia di pace e sicurezza, pur riconoscendo la necessità di un nuovo equilibrio nelle responsabilità transatlantiche e di un rafforzamento strategico europeo.
_Raffaele Marmo su Giorno – Carlino – Nazione_
*Cautela sulle maxi spese.* Il governo Meloni si trova in una situazione delicata riguardo le proposte di spesa dell’UE per la difesa, in particolare in vista del Consiglio europeo di giovedì. Meloni, che cerca di mantenere un equilibrio sia a livello internazionale che all’interno della sua coalizione, è preoccupata per le dichiarazioni di Matteo Salvini della Lega, che critica l’Europa e sostiene una mobilitazione per la pace in Ucraina. La premier italiana si trova a navigare tra le pressioni di diversi attori, inclusi gli Stati Uniti e la Francia, mentre cerca di organizzare un incontro con Donald Trump. Nel frattempo, deve affrontare il dibattito europeo su un nuovo strumento finanziario per la difesa che potrebbe causare divisioni sia tra gli Stati membri che all’interno del suo governo, con la Lega contraria a spostare fondi strutturali verso la spesa militare.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_
*Operazione riarmo.* La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sta per inviare una lettera ai 27 governi dell’UE con proposte per aumentare la spesa militare europea, in risposta alla richiesta della NATO di destinare almeno il 3% del PIL alla difesa. Questo potrebbe comportare una spesa aggiuntiva di circa 600 miliardi di euro all’anno. Von der Leyen suggerirà l’uso di fondi inutilizzati del NextGenerationEU, prestiti della Banca europea per gli investimenti e una maggiore flessibilità nell’uso dei fondi strutturali. Inoltre, si discute la possibilità di emettere “Additional Defense Bonds” per finanziare la difesa, simili agli eurobond usati durante la crisi del Covid. Infine, mentre la proposta di una tregua di un mese in Ucraina sembra perdere consensi, l’UE insiste che qualsiasi negoziato sulla sicurezza europea deve includere l’Ucraina e l’Europa stessa.
_Claudio Tito su Repubblica_
*Pentagono sospende la guerra cyber a Mosca.* Gli Stati Uniti hanno temporaneamente interrotto le operazioni offensive cyber contro la Russia, una mossa strategica che potrebbe influenzare la sicurezza cibernetica dell’Ucraina e dell’Occidente. Questa decisione, presa per facilitare le trattative con il Cremlino, potrebbe ridurre la deterrenza americana e lasciare l’Europa più esposta agli attacchi informatici, dato che l’UE non possiede strutture integrate di difesa cibernetica. Critici come il senatore democratico Chuck Schumer vedono in questa azione un errore strategico che potrebbe permettere alla Russia di continuare indisturbata gli attacchi alle infrastrutture critiche. Intanto, l’Italia è sotto attacco da parte di hacker filorussi, che hanno preso di mira siti web istituzionali e aziendali, segnalando la continua minaccia di incursioni cibernetiche provenienti dall’Est.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_
*Opzione satellite.* L’Europa sta valutando come rafforzare la difesa satellitare dell’Ucraina, soprattutto in seguito alle minacce di Trump di limitare l’accesso all’infrastruttura di comunicazione Starlink, che è stata fondamentale per la capacità difensiva ucraina. Elon Musk, ora parte dell’Amministrazione americana, ha precedentemente minacciato di bloccare l’accesso a Starlink, sostenendo costi eccessivi. Di fronte a queste sfide, l’Europa sta considerando alternative, come il programma Eu Govsatcom, che offre comunicazioni satellitari attraverso infrastrutture esistenti. Eutelsat e OneWeb, due aziende satellitari europee, potrebbero diventare i nuovi fornitori di servizi satellitari per l’Ucraina, con oltre 600 satelliti già in orbita e compatibilità con il futuro sistema europeo Iris2. Tuttavia, l’Europa non possiede una stazione di lancio propria, il che complica e aumenta i costi di messa in orbita dei satelliti.
_Giulia Pompili su Foglio_
*Armi al posto delle auto.* La Commissione Europea sta pianificando di approvare entro aprile un progetto che prevede la riconversione industriale delle aziende automobilistiche in crisi verso la produzione di armi e aerospazio, in risposta alla necessità di riarmo e alla crisi del settore automotive. La Germania è in prima linea in questo processo, mentre in Italia si discute di rilanciare le aree industriali dismesse per diversificare la produzione. Ursula von der Leyen ha indicato che le spese per la difesa non influenzeranno il calcolo del deficit, e si prevede un alleggerimento delle sanzioni sul settore automotive che non produce abbastanza veicoli elettrici. Il governo italiano, guidato da Meloni, considera il riarmo un modo per mantenere la pace e per l’indipendenza dagli USA, con un piano strategico che punta a rafforzare la competitività in dieci settori produttivi chiave.
_Roberto Sommella su Mf_
*Tecnopolo diventa Dama.* Il Tecnopolo di Bologna si trasforma in Dama, unendo il concetto di data valley con la tradizione manifatturiera dell’Emilia-Romagna. Questo hub di innovazione ospiterà una delle prime AI Factory europee e la sede dell’ONU per Big data e cambiamento climatico, oltre a un futuro supercomputer 40 volte più potente di Leonardo. Con un’area di 130mila metri quadrati, il progetto mira a riunire 2000 persone in settori ad alta innovazione, sostenuto da investimenti miliardari. Nvidia e altre aziende di rilievo mostrano interesse per la cittadella, che punta a diventare un ecosistema pubblico con forte attrattiva internazionale per lo sviluppo di tecnologie orientate al bene comune.
_Antonio Larizza su Sole 24 Ore_
*Supercomputer.* Il Tecnopolo europeo di Bologna, finanziato in gran parte dall’Europa, si pone come sfidante globale nel campo della tecnologia informatica, con l’obiettivo di essere tra i primi a utilizzare i computer quantistici. Attualmente ospita uno dei computer più potenti al mondo, capace di 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo, e si prepara ad accogliere due computer quantistici entro l’estate. Questa infrastruttura, gestita dal Cineca e supportata da 1500 informatici, mira a democratizzare lo sviluppo tecnologico e a posizionare l’Europa come leader nell’era quantistica. Il Tecnopolo, che include anche il Centro meteorologico europeo, rappresenta un passo avanti verso un nuovo umanesimo tecnologico e potrebbe diventare un punto di riferimento per l’intelligenza artificiale e il cambiamento climatico, ospitando anche l’università dell’ONU su questi temi
_Carlo Valentini su Italia Oggi_
*IA.* Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un piano da 200 miliardi di euro per sviluppare l’intelligenza artificiale nell’UE, con 20 miliardi destinati a creare quattro gigafactory per l’IA. L’Italia ospiterà una di queste strutture e il governatore della Liguria, Marco Bucci, ha candidato Genova come possibile sede, sottolineando le risorse locali come l’Istituto Italiano di Tecnologia, università e aziende. Le gigafactory saranno centri avanzati per lo sviluppo collaborativo di modelli di IA complessi, con l’obiettivo di aumentare la competitività europea nel settore. Genova, con le sue capacità logistiche e digitali, si propone come candidato ideale per accogliere la gigafactory e contribuire allo sviluppo tecnologico del paese e dell’Europa
_Filippo Merli su Italia Oggi_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Stop agli aiuti.* Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusandolo di non volere la pace e ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina. Trump ha anche annunciato l’imposizione di dazi del 25% su prodotti agricoli provenienti da Canada e Messico e dazi su merci estere a partire dal 2 aprile, con l’Europa e l’Italia che potrebbero essere colpite. La decisione di interrompere gli aiuti militari, che include la sospensione di spedizioni già autorizzate, è stata presa dopo una riunione alla Casa Bianca con alti funzionari. Zelensky, da parte sua, ha espresso la convinzione che il legame con gli USA continuerà, nonostante Trump abbia espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati di pace e abbia suggerito che Zelensky dovrebbe essere più riconoscente per il sostegno americano
_Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera_
*La guerra dei dazi.* La Casa Bianca, sotto la guida del presidente Donald Trump, ha intensificato la guerra commerciale imponendo nuove tariffe doganali contro Messico, Canada e raddoppiando quelle contro la Cina, con un impatto anche sui prodotti agroalimentari. Trump ha inoltre criticato il presidente ucraino Zelensky e minacciato di ridurre gli aiuti militari a Kiev, mentre contemporaneamente ha mostrato apertura verso la Russia valutando un allentamento delle sanzioni. Queste mosse hanno suscitato preoccupazione per potenziali ripercussioni economiche globali, come l’aumento dell’inflazione e una possibile recessione. Nel contesto politico, Zelensky si è detto pronto a dimettersi se l’Ucraina aderisse alla NATO, mentre Trump ha espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati di pace con la Russia.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
*Confiscare.* ‘Europa sta considerando il sequestro di oltre 200 miliardi di euro di attivi russi congelati, con Francia e Germania, precedentemente contrarie, ora aperte a discutere l’uso di tali fondi in coordinamento con il Regno Unito e altri paesi. I funzionari francesi hanno proposto di sequestrare gli attivi se la Russia violasse un futuro accordo di cessate il fuoco in Ucraina, come parte di un piano per garantire la sicurezza post-conflitto a Kiev. Mentre la Francia e il Regno Unito guidano gli sforzi diplomatici europei per un piano di pace in Ucraina, il cancelliere tedesco in attesa Friedrich Merz ha indicato la sua disponibilità a considerare il sostegno alla proposta di sequestro degli attivi russi congelati.
_Henry Foy su Financial Times_
*Dalle sanzioni agli affari.* Nel 2021, un decreto di Vladimir Putin ha nazionalizzato le attività russe di Danone e Carlsberg, affidando la gestione a un manager legato al leader ceceno Kadyrov, un atto che sembrava precludere i rapporti commerciali tra Russia e Occidente. Tuttavia, il ritorno di Trump alla Casa Bianca e le sue interazioni con Putin hanno riacceso l’interesse occidentale per gli affari con la Russia, nonostante le sanzioni. Il fondo sovrano russo, guidato da Kirill Dimitriev, cerca di attrarre investitori americani per progetti in Russia, mentre Putin offre a Trump l’accesso ai minerali del Donbass. Alcune aziende occidentali non hanno mai lasciato la Russia, e nonostante le nuove sanzioni UE contro l’aggressione in Ucraina, vi è un dibattito sull’opportunità di mantenere legami commerciali con la Russia.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Ecco il piano Usa per Kiev.* Paolo Zampolli, inviato speciale di Donald Trump in Italia, ha rivelato a MF-Milano Finanza i piani degli Stati Uniti per l’Ucraina e per le relazioni commerciali con l’Italia. Zampolli, che ha un rapporto diretto con Trump e ha presentato Melania Knauss al futuro presidente negli anni ’90, ora si occupa di facilitare gli investimenti tra i due paesi, citando l’esempio di una multinazionale italiana pronta a investire un miliardo di dollari negli USA. Critico nei confronti del presidente ucraino Zelensky, Zampolli suggerisce di ripristinare un programma del Tesoro USA per indagare sugli oligarchi ucraini e propone l’uso della blockchain per monitorare i flussi finanziari. Inoltre, parteciperà a un incontro alla Casa Bianca per discutere di criptovalute, un settore le cui quotazioni sono state influenzate dalle recenti dichiarazioni di Trump sulla costituzione di una riserva strategica in diverse criptovalute. –
_Marcello Bussi su Mf_
*Macron e l’idea di un mese di tregua.* l presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito una tregua di un mese in Ucraina, limitata allo spazio aereo-navale e alle infrastrutture, una proposta che ha suscitato reazioni contrastanti nella cabina di regia anglo-francese. Il Regno Unito, attraverso Downing Street, ha chiarito che tale tregua non rappresenta il loro piano e che altre opzioni sono in considerazione, con la preoccupazione che una breve pausa possa beneficiare la Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto l’idea di un cessate il fuoco senza garanzie di sicurezza, considerandolo un fallimento. Nonostante le tensioni e le differenze di approccio, Francia e Regno Unito continuano a lavorare insieme sulla questione, mentre Macron affronta sfide politiche interne e cerca di coordinarsi con i partner europei
_Luigi Ippolito su Corriere della Sera_
*Non invieremo soldati.* Meloni ha chiarito che l’Italia non invierà truppe in Ucraina, esprimendo scetticismo sulla proposta franco-britannica di un intervento militare europeo. Meloni punta a mantenere l’unità occidentale, sottolineando l’importanza di evitare divisioni che indebolirebbero tutti. Ha inoltre espresso la volontà di dialogare con il presidente statunitense Donald Trump, nonostante le divergenze su temi come i dazi, per perseguire la pace in Ucraina e difendere gli interessi italiani. Meloni ha anche difeso la sua gestione del governo, citando il record nella lotta all’evasione fiscale e l’impegno per la crescita economica, pur riconoscendo che resta lavoro da fare per alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_
*La strage delle reclute.* La tragedia che ha colpito la 157ma brigata meccanizzata ucraina a Novomoskovsk, vicino a Dnipro, ha evidenziato la vulnerabilità dell’Ucraina sotto i bombardamenti russi, con circa quaranta reclute uccise e oltre cento ferite da un missile Iskander-M. L’attacco è stato guidato da un drone di ricognizione, sottolineando la mancanza di difese aeree efficaci contro i droni. Una commissione indaga sulla mancata protezione della base, mentre il morale delle truppe e dei civili è messo a dura prova dagli attacchi continui. Il presidente Zelensky denuncia la violenza russa contro i civili, mentre Mosca prosegue la sua offensiva senza intenzione di fermarsi, nonostante i dialoghi con Washington per una possibile pace
_Monica Perosino su Stampa_
*Gaza, sospesi gli aiuti.* Alla Knesset, sede del parlamento israeliano, è scoppiata la tensione quando è stato negato l’accesso ai familiari delle vittime del 7 ottobre, con alcuni di loro che hanno subito violenze dalle guardie. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha escluso la possibilità di istituire una commissione d’inchiesta sugli eventi del 7 ottobre, nonostante le richieste di molti in Israele. La situazione di stallo tra Israele e Hamas mette a rischio la tregua, con il ministro della Difesa che minaccia azioni severe se gli ostaggi non verranno rilasciati e la sospensione degli aiuti umanitari a Gaza. La proposta americana di un cessate il fuoco parziale è stata accettata da Netanyahu ma respinta da Hamas, che accusa Israele di voler modificare gli accordi esistenti.
_Rossella Tercatin su Repubblica_
*Auto, più tempo per la CO2.* La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un rinvio di tre anni per le sanzioni relative al mancato rispetto dei limiti di CO2, rispondendo alle richieste dell’industria automobilistica. Le aziende avranno più tempo per adeguarsi agli obiettivi di sostenibilità, con la soglia di 95 grammi di CO2 per chilometro percorso. Von der Leyen è aperta a riconsiderare il bando dei motori tradizionali previsto per il 2035 e a includere i biocarburanti nelle tecnologie pulite. La Commissione europea esplora il sostegno ai produttori europei di batterie per contrastare l’importazione cinese e promuove la neutralità tecnologica e l’autonomia strategica. Il piano d’azione atteso dovrà affrontare le sfide future, la competitività e gli eccessi del Green Deal.
_Emanuele Bonini su Stampa_
*Auto sulla folla.* Un uomo tedesco di 40 anni con presunti problemi psichici ha investito la folla al mercatino di Carnevale di Mannheim, in Germania, causando due morti e diversi feriti. Dopo l’attacco, l’uomo si è autolesionato con una pistola caricata a salve prima di essere arrestato. L’aggressore, Alexander S., non aveva precedenti penali gravi ma era stato sanzionato per hate speech su Facebook nel 2018. Le autorità non hanno trovato collegamenti con estremismo o motivazioni religiose, ipotizzando che l’atto sia legato a disturbi mentali dell’attentatore. La sicurezza nelle manifestazioni pubbliche è stata rafforzata in risposta all’incidente.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
*Due crisi respiratorie.* Papa Francesco, ricoverato al policlinico Gemelli, ha avuto altri due episodi di insufficienza respiratoria acuta. Durante il pomeriggio, ha affrontato ore difficili, necessitando di due broncoscopie per l’aspirazione di abbondanti secrezioni e l’uso di ventilazione meccanica non invasiva. La prognosi rimane riservata e c’è preoccupazione in Vaticano, dato che i medici non hanno definito stabile la situazione. Nonostante le crisi, il Papa è rimasto vigile e collaborante, e non è stato intubato, ma ha dovuto indossare una maschera per la ventilazione. La situazione è seguita con apprensione, mentre si attendono ulteriori aggiornamenti sul suo stato di salute.
_Andrea Gualtieri su Repubblica_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Deficit dimezzato.* Il deficit italiano del 2024 si è dimezzato, riducendosi di 78,7 miliardi di euro, pari al 3,8% del PIL, segnando il taglio più significativo dal 1946. L’avanzo primario ha raggiunto i 9,6 miliardi, mentre il debito pubblico si è attestato al 135,3% del PIL, con un disavanzo inferiore alle previsioni al 3,4%. La pressione fiscale è aumentata al 42,6%, e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando la sfida della crescita economica. Contributi significativi al miglioramento dei conti pubblici includono la fine del Superbonus e una spesa effettiva dal Next Generation EU inferiore alle attese.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Lavoro, crescita record.* La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, attribuisce la crescita record dell’occupazione in Italia nel 2024, con oltre 24 milioni di occupati, al successo di lavoratori e imprese, nonché alle politiche del governo che hanno promosso il lavoro a tempo indeterminato e ridotto il carico fiscale. La fine del reddito di cittadinanza ha portato al lavoro il 25% degli ex percettori, grazie a controlli e regole chiare, senza trascurare il sostegno ai bisognosi. La priorità attuale è la formazione dei giovani per colmare il divario tra offerta e domanda di lavoro, specialmente nel Mezzogiorno. Nonostante i dati meno positivi sul PIL, la ministra sottolinea il riconoscimento da parte della Banca centrale europea e del presidente della Repubblica per la riduzione della disoccupazione in Italia. Calderone rispetta il diritto di sciopero e apprezza il dialogo con il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, mantenendo aperta la porta al dialogo nonostante la necessità di riforme richieste dai cittadini.
_Isidoro TRovato su Corriere della Sera_
*Stati e merito.* Il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo mira a riformare la valutazione del personale statale, introducendo il merito e l’autovalutazione critica per contrastare la tendenza attuale che vede il 98% dei dipendenti pubblici autovalutarsi come eccellenti. Circa metà delle promozioni saranno proposte dai superiori, con una commissione interna e verifica esterna per garantire trasparenza. Zangrillo punta a rendere il settore pubblico più attraente per le nuove generazioni, anche attraverso l’uso del digitale, e ha messo a disposizione 20 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti, nonostante le difficoltà economiche e la crescita del debito pubblico. Inoltre, è stato approvato un decreto-legge per il rafforzamento delle amministrazioni che prevede l’ingresso di giovani ITS Academy nella PA e la possibilità di acquisire una laurea. Il lavoro agile continuerà ad essere una modalità operativa fondamentale.
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Nucleare.* Stefano Buono, amministratore delegato di Newcleo, prevede che il nucleare di nuova generazione possa contribuire a ridurre i costi delle bollette energetiche e promuovere l’autonomia strategica dell’Italia e dell’Europa. Il governo italiano è in procinto di lanciare un’Agenzia sull’atomo entro un anno e mezzo, con un budget specifico per il nucleare sostenibile. Newcleo si prepara a richiedere licenze non appena l’agenzia sarà operativa, puntando a diventare partner o fornitori per le industrie energivore. È previsto un dialogo con i cittadini per informare e discutere sulla sicurezza e i benefici del nucleare. Buono sottolinea l’importanza di investimenti pubblico-privati e prevede che il nucleare avrà un ruolo significativo nel mix energetico italiano entro il 2040.
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Vivendi contro.* Vivendi, il principale azionista di Tim, ha presentato un appello presso la Corte di Appello di Milano contro la decisione del Tribunale civile di Milano che aveva respinto il suo ricorso contro la vendita della rete fissa di Tim a un consorzio guidato da Ime. Il tribunale aveva giudicato il ricorso inammissibile, ritenendo che Vivendi non avesse dimostrato un interesse legittimo ad agire, poiché non aveva chiarito la sua intenzione di votare contro la decisione del consiglio di amministrazione di Tim. Vivendi sostiene che non era necessaria una dichiarazione preventiva di voto contrario per esercitare il diritto di recesso. La società francese continua a ritenere che la cessione della rete avrebbe dovuto essere sottoposta al voto dell’Assemblea degli azionisti, essendo un asset essenziale che avrebbe modificato l’oggetto sociale di Tim. Nel frattempo, Tim si prepara per l’approvazione del bilancio 2024, mentre Vivendi potrebbe assumere un ruolo più attivo a seguito di nuove dinamiche azionarie.
_Andrea Biondi su Sole 24 Ore_
*Bpm leader.* Giuseppe Castagna, CEO di BancoBpm, in un’intervista al Sole 24 Ore, discute la competizione con UniCredit e la loro offerta di scambio per Anima, sottolineando la necessità di chiarezza e coerenza. BancoBpm ha approvato un aumento del prezzo per Anima e attende l’approvazione del Danish Compromise, che potrebbe influenzare l’erogazione di credito alle PMI. Castagna evidenzia l’importanza di una banca focalizzata sul mercato italiano e sul sostegno alle PMI, rispetto a UniCredit che ha una portata geografica più ampia. Sottolinea inoltre il rischio di riduzione della concorrenza e l’impatto sul tessuto imprenditoriale italiano in caso di fusione. BancoBpm si muove indipendentemente dall’offerta di UniCredit, con Castagna che chiede trasparenza e valutazioni chiare per gli azionisti.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Conte chiarimento col Pd.* Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato una mobilitazione in mille piazze italiane per l’8 e il 9 marzo, chiedendo la fine della guerra in Ucraina e una “pace fiscale” in Italia. Questa iniziativa si svolge in un contesto di tensioni interne al governo e di una posizione critica verso l’attuale politica europea. Parallelamente, il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, si prepara per una manifestazione anti-governativa il 5 aprile, incentrata sui rincari e le spese militari, mentre esprime perplessità sulla partecipazione a un evento pro-Europa organizzato da Michele Serra. Il Pd parteciperà a quest’ultimo evento, mentre nel M5S si discute sulla visione dell’Europa e sulle relazioni con Kiev, con Conte che richiama l’approccio dialogante di Angela Merkel verso Cina e Russia
_Emanuele Buzzi su Corriere della Sera_
*L’opposizione non si fa così.* Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, è tornato a Roma per incontri segreti all’Hotel Forum, luogo storico per il movimento. Durante questi incontri, Grillo ha discusso di politica attiva e di progetti innovativi, come quelli sull’illuminazione, distanziandosi dalle attuali strategie dell’opposizione guidata da Giuseppe Conte. Nonostante le richieste di intervista, Grillo ha scherzato sulla necessità di contratti a pagamento per parlare con la stampa, sottolineando la sua diversità dal tipico politichese. Inoltre, si è vociferato di incontri con figure legali e politiche, forse per discutere del futuro del Movimento e del suo ruolo all’interno di esso.
_Edoardo Sirignano su Tempo_
*Congresso blindato.* All’interno della Lega si respira un clima di tensione e malcontento, alimentato dalle critiche alla politica estera di Matteo Salvini e dai dubbi sulla sua affinità con partiti di estrema destra. Il congresso federale per eleggere il nuovo segretario è fonte di preoccupazione, soprattutto per il Nord, mentre Salvini cerca di consolidare la sua posizione prima delle elezioni regionali. Si discute sulla modifica delle regole di voto, con Roberto Calderoli al lavoro su possibili cambiamenti che potrebbero limitare la partecipazione e l’influenza della base. La sede del congresso potrebbe spostarsi da Milano a Firenze, decisione che divide i membri del partito, con alcuni che vedono in questo un segnale di centralismo in contrasto con le radici settentrionali della Lega
_Francesca Del Vecchio su Stampa_
*Ia e telefonate fake.* L’intelligenza artificiale (IA) sta suscitando preoccupazioni nel mondo della giustizia, in particolare per il rischio di intercettazioni telefoniche false. Il giudice Valerio de Gioia mette in luce i vantaggi e i pericoli dell’IA, evidenziando come le tecnologie avanzate possano essere usate per truffe o manipolazioni, come nel caso di telefonate fake attribuite a personaggi noti. De Gioia prevede un aumento delle perizie per verificare l’autenticità delle voci nelle intercettazioni. Enrico Costa, deputato di Forza Italia, ha presentato un ordine del giorno per affrontare il problema. Sebbene l’IA possa supportare la giustizia, de Gioia sottolinea che non può sostituire il giudizio umano e che i programmi possono riflettere i pregiudizi di chi li ha creati.
_Stefano Zurlo su Giornale_
*Paragon, faro sui servizi.* Le procure di Napoli e Palermo stanno indagando su presunti casi di spionaggio attraverso il software israeliano Graphite, gestito dalla società Paragon Solutions, dopo le denunce del giornalista Francesco Cancellato e dell’attivista Luca Casarini. I magistrati intendono interrogare i vertici dei servizi segreti italiani Aise e Aisi, che hanno ammesso di possedere il software ma negano di averlo usato per spiare politici, giornalisti e attivisti. Cinque persone, tra cui quattro coinvolte in questioni libiche, hanno denunciato di essere state spiati, mentre Meta ha rilevato circa 90 numeri intercettati. La Conferenza Episcopale Italiana esprime preoccupazione e chiede verità e giustizia, in particolare per il caso del cappellano don Mattia Ferrari, anche lui potenziale vittima di spionaggio. Le indagini continuano e si attendono chiarimenti da parte delle autorità, mentre cresce la tensione politica e la richiesta di trasparenza da parte dell’opposizione
_Stefano Vergine su Domani_
*Spioni.* Un’inchiesta di Milano rivela che almeno due collaboratori di una centrale di hackeraggio, legata al gruppo di spioni di via Pattari e alle società Mercury ed Equalize, hanno lavorato anche per l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). Questi collaboratori, in contatto con l’hacker Samuele Sam Calamucci, testavano infrastrutture critiche per l’Acn e operavano per una cellula inglese collegata agli spioni di via Pattari. Documenti e intercettazioni mostrano connessioni tra questi soggetti e l’agenzia governativa, nonché rapporti con servizi segreti ufficiali e deviati. Inoltre, Sam Calamucci è coinvolto in un caso di spionaggio per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, con l’ex carabiniere Vincenzo De Marzio che agisce da intermediario. L’inchiesta suggerisce che l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sia un punto focale per una rete di spionaggio che collega Milano a Roma.
_Davide Milosa su Il Fatto Quotidiano_
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