Sintesi rassegna stampa 17 novembre 2024

SICUREZZA

*Premio.* Leonardo ha introdotto un programma di job referral che premia i dipendenti fino a 1.500 euro per il reclutamento di talenti specializzati, una pratica diffusa anche in altre aziende come Micron, ma che ha suscitato critiche dai sindacati. “La campagna che abbiamo appena lanciato – spiega un portavoce di Leonardo – nasce per sollecitare la ricerca di personale molto specializzato, difficile da reperire.”
_Rosaria Amato su Repubblica_

*IA.* Convegno sull’Intelligenza Artificiale a Stresa e importanza della protezione dei dati sensibili per la tenuta del sistema democratico. – Il Presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, ricorda l’importanza dell’uso dell’Intelligenza Artificiale a scopo produttivo: è il caso del supercomputer Da Vinci 1, il terzo più potente del settore al mondo, installato in azienda. – Grazie all’Intelligenza Artificiale, Leonardo ha sviluppato un nuovo elicottero in soli 4 mesi: determinante resta il lavoro degli ingegneri. Intervento di Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo.
_su RADIO RADICALE_

*Telecamere e droni per la sicurezza.* Città più intelligenti e sicure: a Roma, grazie alla tecnologia di Leonardo, da una sala di controllo vengono analizzati con l’intelligenza artificiale i dati che provengono da molteplici fonti come social media, telecamere, droni. Interviste a Paolo Piccirillo (Responsabile Sales Div. Cyber & Security Solutions – Leonardo) che illustra alcuni casi concreti di applicazione della piattaforma a prova di attacchi cyber, e a Luca Avarello (Direttore Generale Roma Mobilità).
_Tg1 su RAI 1_

*Irritazione Scholz.* Il G20 di Rio de Janeiro segna l’ultimo summit con Joe Biden come presidente USA e vede la presenza di Giorgia Meloni, che approfitta dell’evento per incontrare leader mondiali con ideologie affini, come Narendra Modi e Javier Milei. Il vertice, incentrato su temi come la lotta alla fame e la transizione energetica, rischia di essere un dibattito provvisorio in attesa di possibili cambiamenti geopolitici con un potenziale ritorno di Donald Trump. La premier italiana sottolineerà l’impegno del Paese nella sicurezza alimentare e nelle energie pulite, con particolare attenzione al Piano Mattei per l’Africa e iniziative del G7. Inoltre, Meloni discuterà con il presidente brasiliano Lula di cooperazione economica, con un focus sugli investimenti italiani in Brasile e sulla proposta d’acquisto di caccia M-346 da parte brasiliana, prodotti da Leonardo
_Francesco Malfetano su Messaggero_

*Edip.* L’Unione europea ha avviato il finanziamento di appalti militari comuni tra stati membri, stanziando inizialmente 300 milioni di euro per il programma Edirpa, che sostiene l’acquisto di sistemi di difesa e munizioni. Questo primo passo potrebbe preludere a un più ampio sostegno finanziario al settore bellico europeo, con la proposta di un fondo da 100 miliardi e un piano per uno scudo aereo da 500 miliardi. Il dibattito si orienta verso il programma Edip e l’uso di fondi inutilizzati del PNRR e della politica di coesione, nonostante le preoccupazioni che l’UE si stia allontanando dai suoi principi di pace. L’europarlamentare Marc Botenga critica l’uso di fondi pubblici per le armi anziché per progetti sociali, sottolineando la contraddizione con i trattati che vietano politiche di guerra
_Andrea Valdambrini su Manifesto_

*Quotazione.* Thyssenkrupp sta considerando la quotazione in Borsa della sua divisione Tkms, specializzata nella produzione di sottomarini e fregate, come affermato dal CEO Oliver Burkhard. Fincantieri ha espresso interesse nel rafforzare i legami con Tkms, indicando la possibilità di future collaborazioni o investimenti
_su Corriere della Sera_

*Elisoccorso.* Con la crescita dell’afflusso di turisti in Sicilia aumentano anche le richieste d’elisoccorso, un servizio pubblico irrinunciabile per la tutela e la salvaguardia delle comunità, attivo in regione dal 1992. Lo conferma il Dott. Fabio Genco, direttore della centrale operativa del bacino di Palermo e Trapani, a cui fanno capo le basi d’elisoccorso di Palermo, Lampedusa e Pantelleria. Leonardo, all’inizio degli anni 2000, ha dedicato ingenti investimenti per lo sviluppo tecnologico di elicotteri allestiti come sale di rianimazione per portare il soccorso sulla scena dell’emergenza, come l’AW139, dai massimi standard di sicurezza, velocità e autonomia impareggiabili e grande ampiezza della cabina, scelto anche dell’elisoccorso siciliano, per le due basi di Palermo e Lampedusa. La base di Pantelleria si avvale invece di un altro modello di elicottero di Leonardo, l’AW169, più piccolo dell’AW139, da cui ha però ereditato caratteristiche hi-tech all’avanguardia.
_Antonio Giordano su Giornale di Sicilia_

*Spazio.* Anthea Comellini (astronauta Esa) lavora sui moduli spaziali nella sede di Thales Alenia Space a Torino e sarà addestrata per volare nello spazio.
_Tg2 su RAI 2_

*Musk e le regole.* Il sottosegretario per la Trasformazione digitale, Alessio Butti, afferma che l’Italia è diventata più attrattiva per gli investitori internazionali, citando l’interesse di aziende come Microsoft, Amazon e l’investitore Elon Musk, ma sottolinea che ogni investimento deve rispettare le regole italiane. Butti riconosce che la tecnologia satellitare, come quella di Starlink, può essere una soluzione complementare per connettere le aree difficili da raggiungere, ma la fibra resta la preferenza per garantire servizi digitali essenziali. Inoltre, Butti assicura che la sicurezza nazionale può essere garantita anche con operatori stranieri privati, grazie all’uso del golden power e alla collaborazione con istituzioni pronte a preservare la sovranità e la sicurezza del Paese
_Paolo Baroni su Stampa_

*Space X.* L’effetto Trump ha dato una forte spinta alle attività di Elon Musk, con SpaceX che si avvicina a una valutazione di 250 miliardi di dollari e una ressa di investitori pronti a sostenere i suoi progetti. Il Financial Times riporta che SpaceX si appresta a vendere azioni a 135 dollari ciascuna, mentre la start-up di intelligenza artificiale di Musk, xAI, ha già raccolto 5 miliardi a una valutazione di 45 miliardi. L’interesse per xAI, che gestisce un rivale di ChatGPT chiamato Grok, potrebbe portare a una nuova raccolta fondi che valuterebbe l’azienda fino a 75 miliardi, mentre Musk mira anche a espandere la sua rete di satelliti Starlink.
_su Giornale_

*Guerre stellari.* La corsa allo spazio guidata da imprenditori come Elon Musk, Peter Thiel, Jeff Bezos e Palmer Luckey sta rivoluzionando la società e l’economia, con impatti significativi su telecomunicazioni, industria e difesa. SpaceX di Musk ha trasformato il settore aerospaziale con i suoi razzi riusabili Falcon e la costellazione di satelliti Starlink, mentre altre aziende come Blue Origin e Anduril stanno sviluppando tecnologie avanzate per esplorazione spaziale e applicazioni militari. Questa nuova era spaziale, dominata dalle Big Tech, integra il mondo digitale con quello reale, influenzando profondamente la vita quotidiana e il futuro della società terrestre
_Marcello Spagnulo su La Verita’_

*Val Seriana.* La Val Seriana si impegna a diventare un polo di attrazione per l’industria aerospaziale con il lancio della Seriana Space Valley. Il progetto, sostenuto da enti locali e aziende, tra cui Mars Planet Technologies, mira a formare le industrie locali per entrare nel settore spaziale. Un protocollo d’intesa è stato approvato per promuovere collaborazioni e sviluppare un ecosistema aziendale incentrato sulla space economy. L’iniziativa, che include anche la creazione del Sisci Seriana Institute for Space Exploration and Innovation, punta a contrastare lo spopolamento locale e a sfruttare le potenzialità dello spazio. “Basta dedicare una parte del proprio lavoro di impresa a questo scopo che si avranno grandi risultati,” afferma Franco Ongaro di Leonardo, evidenziando l’importanza dell’impegno nel settore. –
_Matteo Mosconi su Eco di Bergamo_

*Spazio.* Nel 2026, la Città Metropolitana di Roma sarà la Capitale europea dello spazio, scelta durante un incontro a Siviglia, grazie ai suoi distretti aerospaziali come Colleferro, dove si producono componenti per il razzo Ariane, e alla presenza di hub scientifici e centri di ricerca come Tiburtina e Frascati, quest’ultimo sede dell’Esrin dell’Agenzia spaziale europea. A Frascati è stato inoltre presentato il lancio del nuovo razzo Ariane 6.
_su Corriere della Sera Roma_

*Capitale dello Spazio.* La Città metropolitana di Roma Capitale è stata nominata Capitale europea dello Spazio e ospiterà l’Urban Lab, un centro di ricerca per le attività aeronautiche finanziato dal Pnrr. La decisione è stata presa dal Consiglio europeo dei Sindaci di Cva a Siviglia, riconoscendo l’importanza dei distretti aerospaziali di Colleferro e la presenza di istituzioni scientifiche nella regione.
_Francesca Mariani su Tempo Roma_

*Droni sicuri.* La NASA ha stretto un accordo di collaborazione quinquennale con l’Università degli Studi di Napoli Federico II per sviluppare tecnologie di sensing per la mobilità aerea avanzata, come droni e taxi aerei elettrici. Il progetto, coordinato da Giancarmine Fasano per la Federico II e Chester Dolph per la NASA, mira a migliorare la sicurezza e l’autonomia di volo attraverso lo sviluppo di algoritmi avanzati. I test delle nuove tecnologie saranno condotti sia negli Stati Uniti sia in Campania, con scambio di personale e competenze tra le due istituzioni.
_Mariagiovanna Capone su Mattino_

*Crescita.* Enel si appresta a presentare il suo nuovo piano strategico per il triennio 2025-2027, con il mercato che punta su una crescita sostenuta e un incremento dei dividendi per gli azionisti. Dopo una fase di dismissioni e un’efficace gestione dei costi, che ha già portato a risparmi significativi, si prevede un aumento degli investimenti rispetto ai 36 miliardi del piano precedente. Il gruppo, guidato da Flavio Cattaneo, potrebbe sfruttare la riduzione del debito e la solida generazione di cassa per espandersi, anche attraverso acquisizioni. Inoltre, si attende un’attenzione particolare alla stabilità dei ricavi legati alla generazione rinnovabile e l’introduzione di innovazioni come il fotovoltaico virtuale. Infine, è in studio la fattibilità di mini reattori nucleari in collaborazione con Ansaldo e Leonardo, con l’obiettivo di diversificare ulteriormente le fonti energetiche.
_Laura Serafini su Sole 24 Ore_

*Med-Or.* La fondazione Med-Or, creata da Leonardo ha ottenuto il finanziamento di grandi aziende pubbliche italiane come Eni, Enel, Cdp e Ferrovie dello Stato, con l’obiettivo di promuovere il soft power italiano attraverso progetti di studio, ricerca e partnership accademiche nei Paesi del Mediterraneo, Africa e Medio Oriente. La fondazione, che già aveva legami con il settore della difesa e dell’intelligence, si espande ora includendo nuovi soci statali e rappresentanti ministeriali, aumentando la sua influenza e capacità di supportare gli interessi commerciali e militari italiani all’estero. Nonostante il suo potenziale, Med-Or suscita perplessità in alcuni ambienti diplomatici e della difesa, mentre si rafforzano le collaborazioni con istituzioni accademiche e di sicurezza, come l’Institute for National Security Studies di Tel Aviv.
_Alessandro Mantovani su Il Fatto Quotidiano_

*Golden power.* Il governo italiano ha esercitato il “golden power” per bloccare una joint venture tra Manta Aircraft Srl, azienda di Sesto Calende specializzata in veicoli ibridi-elettrici, e la cinese Shenyang Aviation Industry Group. Questa prerogativa viene utilizzata per proteggere settori cruciali come difesa, sicurezza e attività strategiche. Manta Aircraft, fondata da Lucas Marchesini e con Giuseppe Orsi nel Cda, è nota per lo sviluppo di eVTOL, velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. Il provvedimento governativo segue l’annuncio di Manta Aircraft di un’intesa con Shenyang per costruire prototipi del velivolo ANN Plus, un taxi aereo con capacità di carico di sei persone e autonomia di 800 km. La decisione del governo, presa con riserbo, riflette preoccupazioni sulla cessione di tecnologie strategiche.
_Roberto Canali su Giorno_

*Non all’altezza.* Il Canada è sotto pressione dagli alleati della NATO, in particolare dagli Stati Uniti, per aumentare le proprie spese militari e raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL. Il primo ministro Justin Trudeau, dopo aver resistito a lungo, ha promesso di raggiungere tale soglia entro il 2032, ma rimangono dubbi sulla fattibilità e sulla mancanza di dettagli su come ciò avverrà. Il Canada attualmente spende circa l’1,34% del PIL in difesa, ben al di sotto della soglia richiesta, e ha annunciato piani ambiziosi, inclusi nuovi cacciatorpediniere e jet da combattimento, ma con la maggior parte dei fondi differiti nel tempo. Il processo di approvvigionamento militare del Canada è complicato e politicamente carico, e il paese sta affrontando sfide nell’attrezzatura militare e nel reclutamento. Anche se il partito conservatore dovesse vincere le prossime elezioni, non è chiaro se ci sarebbe un significativo aumento della spesa per la difesa, nonostante le crescenti pressioni internazionali e le potenziali minacce commerciali dagli Stati Uniti
_su Economist_

*Sicurezza.* L’Inail ha promosso l’innovazione tecnologica per la sicurezza sul lavoro attraverso un bando che ha visto la partecipazione di ARTES 4.0, un centro di competenza specializzato. I progetti vincitori includono sistemi anticollisione per fabbriche, stazioni di lavoro sicure per il settore calzaturiero e soluzioni per assistere anziani e operatori in residenze sanitarie. Queste innovazioni saranno esposte alla 34esima edizione di Ambiente Lavoro 2024 a Bologna, con un focus su sicurezza, tecnologie avanzate e prevenzione dei rischi professionali. Nonostante gli sforzi, i dati Inail mostrano che gli infortuni sul lavoro sono ancora un problema significativo, con un leggero aumento degli incidenti nel 2024 rispetto all’anno precedente.
_Claudio Tucci su Sole 24 Ore_

*Uso moderno.* I carri armati, lungi dall’essere obsoleti, hanno dimostrato il loro valore in conflitti recenti come quelli in Ucraina e Medio Oriente, a patto di essere utilizzati in modo moderno e integrati con la fanteria e i droni. Il carro armato israeliano Merkava, introdotto nel 1979 e migliorato nel tempo, ha subito perdite contro Hamas e Hezbollah, che hanno sfruttato le debolezze del sistema di difesa Trophy. La guerra in Ucraina ha evidenziato l’importanza di una corretta dottrina d’impiego dei carri armati, con l’esercito ucraino che ha incontrato difficoltà logistiche e perdite a causa di un uso non ottimale dei carri forniti dalla NATO. L’esperienza ha spinto verso un interesse per carri più leggeri e meno costosi, come il nuovo carro leggero americano M10 Booker, per gestire meglio le perdite in un conflitto ad alta intensità.
_Mirko Molteni su Libero Quotidiano_

*Rischio ordigni inesplosi.* L’Italia, nonostante non sia più un teatro di guerra da circa 80 anni, conserva nel suo sottosuolo numerosi ordigni bellici inesplosi risalenti ai conflitti mondiali, che possono raggiungere profondità fino a 8 metri. Questi residui di guerra, tra cui bombe d’aereo, granate e cartucce, rappresentano un rischio per la sicurezza durante lavori di scavo in ambito urbano, infrastrutturale e agricolo, rendendo necessarie operazioni di bonifica specializzate. Dal 2016, la valutazione del rischio ordigni è obbligatoria nei piani di sicurezza di cantiere, con responsabilità legali in caso di omissione. La Ccm Srl di Casagiove, leader nel settore, utilizza tecnologie avanzate come il sistema N1BCM per accelerare e migliorare l’efficienza delle bonifiche. Le zone a maggior rischio sono quelle storiche di battaglia, città, porti e infrastrutture, con stime che indicano la presenza di circa 25mila ordigni ancora da recuperare in Italia
_Antonio Vastarelli su Mattino_

*Bonifica.* Leonardo Natale, amministratore unico della Ccm di Casagiove, azienda specializzata nella bonifica bellica, racconta come l’impresa sia nata dall’esperienza di suo padre Michele, che lavorava con esplosivi e per il ministero della Difesa nel recupero di ordigni della seconda guerra mondiale. La Ccm, fondata oltre 30 anni fa, si occupa di individuare e segnalare ordigni inesplosi, lasciando poi agli artificieri il compito di disinnescarli. La legislazione ha reso obbligatorie queste operazioni di bonifica per garantire la sicurezza nei cantieri. L’azienda, leader nel settore, ha lavorato su progetti di grande rilievo come l’Alta Velocità Caserta-Roma e la Metropolitana di Napoli, e ha sviluppato un sistema brevettato, il NIBCM, che velocizza le operazioni di rilevamento. Ogni anno, la Ccm recupera circa 900 ordigni, evidenziando l’importanza di verificare la presenza di residui bellici prima di iniziare lavori di scavo
_su Mattino_

*Corteo.* Nuova manifestazione pro-Palestina. In Piazza Castello è stata data alle fiamme la bandiera di Leonardo, azienda temporaneamente occupata mercoledì. Il Presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia Mohammad Hanoun ha dichiarato di aver ricevuto un foglio di via perché si era complimentato con i giovani di Amsterdam dopo gli scontri della settimana scorsa. Il racconto di un poliziotto ferito ieri durante gli scontri davanti alla Prefettura.
_Tg1 su RAI 1_

*Severità.* Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha richiamato l’attenzione sulla necessità di severità nei confronti dei violenti dopo gli scontri avvenuti durante il corteo degli studenti a Torino, che ha visto una ventina di agenti feriti. Nordio, parlando a margine di un convegno, ha espresso preoccupazione per l’escalation di violenza, citando: “Data la mia età, ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara.” Nel frattempo, la Digos sta indagando sugli incidenti per identificare i responsabili. Durante un’altra manifestazione, questa volta pro Palestina, è stata bruciata una bandiera della società Leonardo, con i manifestanti che hanno espresso il loro dissenso nei confronti dell’azienda e del governo italiano.
_su Repubblica Torino_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Riammesso il Tfr ai fondi.* La manovra vede il ritorno in gioco di emendamenti che favoriscono il trasferimento del TFR ai fondi pensione, con l’opposizione che spera nell’introduzione del salario minimo. Dopo essere stati inizialmente scartati, 79 emendamenti sono stati ripescati, tra cui quelli che permettono ai lavoratori di decidere se destinare il proprio TFR alla previdenza complementare entro determinati periodi del 2025, con il silenzio-assenso che comporta il trasferimento automatico al fondo pensione. Il governo non si oppone a queste misure, che sembrano avere buone possibilità di essere approvate. Inoltre, un emendamento di Fratelli d’Italia favorisce la migrazione dalla rete in rame a quella in fibra, potenzialmente beneficiando Open Fiber. Le opposizioni mantengono la speranza per l’emendamento sul salario minimo, nonostante altre proposte siano state definitivamente scartate.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Piano casa.* Confindustria ha presentato un piano per la creazione di abitazioni a costi sostenibili per i lavoratori che risiedono lontano dai luoghi di lavoro, considerato cruciale per la mobilità territoriale e l’inclusione lavorativa. Il presidente Orsini sottolinea che il piano non è solo una misura sociale, ma un progetto di politica economica per stimolare lo sviluppo del Paese. Il piano mira a superare il divario tra costi abitativi e salari, che limita la mobilità dei lavoratori e contribuisce alla disoccupazione strutturale. Confindustria sollecita un confronto allargato con tutti gli attori del sistema per valutare garanzie e strumenti finanziari necessari a realizzare il progetto, che include la costruzione di nuovi edifici e la riqualificazione di immobili esistenti, rimuovendo ostacoli urbanistici e amministrativi e introducendo incentivi fiscali e finanziari.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Tassi in calo.* I tassi di interesse sui mutui per l’acquisto di abitazioni sono scesi a ottobre al 3,28%, segnando il livello più basso in un anno, mentre i tassi sui prestiti alle imprese hanno visto una riduzione al 4,6%. Nonostante la diminuzione dei tassi, il volume dei prestiti a imprese e famiglie ha registrato un calo del 2% su base annua, riflettendo il rallentamento della crescita economica. Il vice direttore generale dell’ABI, Gianfranco Tornero, ha suggerito la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi a dicembre, ritenuto auspicabile per sostenere gli investimenti. Parallelamente, si osserva un lieve aumento dei depositi e degli investimenti in titoli, con la raccolta diretta complessiva che mostra una crescita del 3,2% su base annua. Infine, i crediti deteriorati netti sono diminuiti a 30,9 miliardi, rappresentando l’1,49% dei crediti totali.
_Laura Serafini su Sole 24 Ore_

*Pichetto Fratin.* Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sostiene l’accelerazione verso le fonti rinnovabili, come delineato nel Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), ma non esclude il nucleare per il futuro energetico dell’Italia. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha espresso dubbi sul nucleare, sottolineando i lunghi tempi di realizzazione e l’incertezza sulla riduzione dei costi energetici. Pichetto Fratin risponde che il nucleare potrebbe integrare le rinnovabili, contribuendo alla sicurezza energetica e che una legge delega sarà presentata per valutarne la fattibilità economica. L’obiettivo è installare almeno 80 gigawatt di capacità rinnovabile entro il 2030, con focus su geotermico, idroelettrico ed eolico off-shore, affrontando anche sfide normative e burocratiche
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_

*Cala il Pil italiano.* Paolo Gentiloni, Commissario per gli Affari Economici, ha pubblicato previsioni economiche che prevedono una crescita modesta per l’Europa nei prossimi due anni, nonostante i numerosi ostacoli che potrebbero ridurne le prestazioni. Gentiloni sottolinea la necessità di un’azione europea per affrontare la fine di un’illusione continentale, basata su energia a basso costo, mercati aperti e sicurezza garantita dagli USA. La crisi energetica, il protezionismo e le sfide geopolitiche richiedono investimenti europei in beni comuni e una maggiore cooperazione tra gli stati membri, superando la difesa degli interessi nazionali. Il piano di ripresa post-Covid è considerato un successo, ma Gentiloni evidenzia la necessità di aumentare gli investimenti privati e di promuovere l’Unione dei mercati di capitali per rafforzare l’economia europea
_Virginie Malingre su Monde_

*Una voce sola.* L’economista Salvatore Rossi, ex direttore generale della Banca d’Italia, avverte che sarebbe un errore per l’Italia cercare favori individuali dall’amministrazione Trump, poiché ciò giocherebbe a favore della strategia di “divide et impera” di Trump. Rossi sostiene che l’Europa deve rimanere unita per rispondere efficacemente alle minacce commerciali degli Stati Uniti, come i dazi promessi da Trump, che secondo lui sono più una tattica negoziale che una certezza. L’incertezza generata da queste politiche danneggia le prospettive di crescita economica e l’industria, ma Rossi ritiene che la diversificazione delle aziende italiane possa essere una forza in un contesto economico frammentato. Infine, sottolinea l’importanza di un’Europa coesa per contrastare il potere degli Stati Uniti e la necessità di affrontare le debolezze strutturali che frenano la crescita italiana.
_Filippo Santelli su Repubblica_

*Super dollaro.* Il dollaro statunitense ha registrato un apprezzamento del 6% rispetto all’euro, raggiungendo un valore di 1,05. Questo rafforzamento è dovuto alle aspettative di un rallentamento nei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) a causa del rischio inflazione e alle promesse elettorali di Donald Trump, che potrebbero innescare una spirale prezzi-salari. Il Dollar Index è salito da 100 a oltre 107 da fine settembre, e il mercato prevede meno tagli dei tassi nel futuro. Gli analisti prevedono che il dollaro rimarrà forte a breve termine, mentre nel 2025 le prospettive sono incerte e dipenderanno dalla realizzazione delle politiche promesse da Trump
_Vito Lops su Sole 24 Ore_

*Oro in calo.* Dopo l’elezione di Donald Trump, il prezzo dell’oro ha subito un’inversione di tendenza, registrando la peggior settimana degli ultimi tre anni e scendendo ai minimi degli ultimi due mesi, sotto i 2.550 dollari l’oncia. La forza del dollaro e l’aumento dei rendimenti dei Treasuries, insieme a una politica più cauta della Federal Reserve, hanno contribuito al calo del prezzo dell’oro. Le vendite sono state anche influenzate dalle aspettative di tassi di interesse più bassi e da prese di beneficio da parte degli investitori. Tuttavia, gli analisti prevedono che la correzione del prezzo dell’oro sarà breve, dato che i fattori di supporto come l’inflazione e il debito pubblico rimangono rilevanti, così come l’instabilità geopolitica. Inoltre, il boom delle criptovalute, come il Bitcoin, sta attirando investimenti che prima erano focalizzati sull’oro.
_Sissi Bellomo su Sole 24 Ore_

*Minimo spread.* Gli spread dei bond aziendali statunitensi hanno raggiunto i minimi dal 1998, con i bond investment grade che offrono solo 74 punti base oltre i Treasury, segno di un mercato obbligazionario esuberante e di rendimenti molto bassi. Questa situazione è dovuta a tassi di default inferiori alla media, beneficiando di emissioni precedenti a tassi Fed bassi. Nonostante l’ottimismo del mercato, alimentato dalle promesse di Trump di tagli fiscali e protezionismo, gli analisti suggeriscono cautela. I rischi emergono dalla potenziale fine del periodo di tassi bassi e dall’impatto inflattivo delle politiche di Trump, che potrebbero portare la Fed a interrompere i tagli dei tassi nel 2025, aumentando l’incertezza e il rischio per gli investitori in bond aziendali.
_Morya Longo su Sole 24 Ore_

*America contro resto del mondo.* La vittoria elettorale di Donald Trump e il controllo repubblicano degli Stati Uniti hanno suscitato preoccupazione a livello globale a causa dei suoi piani per modificare drasticamente le politiche commerciali, normative e di immigrazione. La sua posizione protezionistica, in particolare la proposta di tariffe elevate sui beni importati, potrebbe avere un impatto significativo sul commercio internazionale, con Cina e Messico come potenziali bersagli principali. L’anticipazione delle politiche economiche di Trump ha già influenzato i flussi di capitale globali: gli investitori si aspettano che i tagli alle tasse e la deregolamentazione aumentino gli utili societari statunitensi, portando a un rafforzamento del dollaro. Ciò potrebbe influire negativamente sui mercati emergenti, aumentando il costo dei debiti denominati in dollari e potenzialmente costringendo le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse. Inoltre, le politiche di Trump in materia di immigrazione potrebbero sconvolgere i mercati del lavoro e i flussi di rimesse, in particolare in Messico e in America centrale. Sebbene i dettagli esatti delle politiche di Trump rimangano incerti, il panorama economico globale è pronto a cambiamenti sostanziali, con pochi Paesi che potrebbero uscirne vincitori.
_su Economist_

*Brasile in bilico tra Usa e Cina.* Il G-20 a Rio de Janeiro si apre in un contesto di incertezza politica e tensioni geopolitiche, con il Brasile in una posizione ambigua tra l’influenza crescente della Cina e le tradizionali relazioni con gli Stati Uniti. Il presidente cinese Xi Jinping è atteso con grande interesse, soprattutto per i significativi investimenti cinesi in Brasile, che hanno rafforzato i legami commerciali bilaterali e potrebbero ridefinire le alleanze regionali. I temi principali del summit includono la lotta alla fame e alla povertà, lo sviluppo sostenibile e la riforma della governance globale, con un focus particolare sulla crisi climatica e gli impatti delle guerre in corso. La partecipazione della presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, segna un momento storico per l’Africa nel contesto del G-20, mentre l’ultimo incontro tra il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, e Xi Jinping evidenzia le sfide nelle relazioni USA-Cina.
_Roberto Rin su Sole 24 Ore_

*Africa.* Claudio Antonelli esplora le potenziali implicazioni della politica estera di Donald Trump sull’Africa e sul Piano Mattei, sottolineando l’ambiguità delle precedenti azioni di Trump verso il continente. Nonostante alcune gaffe e commenti offensivi, Trump ha promosso il piano Prosper Africa per stimolare gli investimenti americani, contrapposto alla mancanza di partnership concrete sotto l’amministrazione Biden. Il focus è sul Corridoio di Lobito, un progetto infrastrutturale chiave per l’accesso alle materie prime africane, che potrebbe rafforzare la posizione occidentale rispetto all’influenza cinese. Antonelli suggerisce che le azioni concrete, piuttosto che le dichiarazioni, saranno decisive nel determinare l’impatto degli Stati Uniti in Africa e il successo del Piano Mattei.
_Claudio Antonelli su La Verita’_

*Prodi sferza l’Europa.* Durante un evento di Medici con l’Africa Cuamm a Torino, l’ex premier Romano Prodi ha criticato l’approccio frammentato dell’Europa verso l’Africa, affermando che nonostante i maggiori aiuti rispetto a Cina e Russia, l’Europa non ha un impatto significativo a causa della mancanza di una politica unitaria e sistematica. Ha espresso dubbi sull’efficacia del Piano Mattei del governo Meloni, sottolineando la necessità di progetti condivisi e di una nuova concezione nei rapporti tra i due continenti. Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ha difeso il Piano Mattei, enfatizzando l’importanza di partenariati paritari e di un impegno italiano più ampio in Africa. Tajani ha anche toccato il tema dello Ius scholae, sostenendo la concessione della cittadinanza a giovani stranieri che studiano in Italia.
_Leonardo Paco su Stampa_

*Intesa.* Europa e Cina sembrano avvicinarsi a un’intesa per evitare l’imposizione di dazi sulle auto elettriche, con un accordo tecnico che prevede la definizione di prezzi minimi da parte dei produttori cinesi. Nonostante ciò, le tariffe doganali attuali e il contenzioso presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) rimangono in vigore. I progressi nei colloqui sono stati descritti come preliminari, e le parti hanno concordato di concentrarsi su negoziati per interessi fondamentali. Tuttavia, fonti di stampa suggeriscono che i progressi sono limitati e che le possibilità di un accordo rapido sono scarse, con la Cina che critica le informazioni ritenute fuorvianti. In risposta ai nuovi dazi europei sulle auto elettriche, la Cina ha introdotto misure anti-dumping sul brandy europeo, interpretate come ritorsione
_Flavio Bini su Repubblica_

*Pechino da la linea.* Stellantis, la multinazionale automobilistica franco-italiana, sta seguendo la linea politica ed economica dettata da Pechino, orientando le proprie strategie di investimento verso l’Africa, in risposta alle direttive del presidente cinese Xi Jinping. La visita in Cina del presidente di Stellantis, John Elkann, e l’inaugurazione di una cattedra di cultura italiana a Pechino, simboleggiano l’importanza della relazione tra Italia e Cina. Stellantis ha stretto un accordo con China Automobile Trade per entrare nel mercato cinese con i suoi veicoli di fascia alta e sta collaborando con il costruttore cinese Leapmotor per espandere la propria offerta di veicoli elettrici. Al contempo, la compagnia sta riducendo gli investimenti in Polonia, a causa delle tensioni commerciali legate ai dazi, e sta aumentando la propria presenza in Africa, dove ha già stabilito importanti impianti produttivi e sta cercando di espandere ulteriormente la distribuzione.
_Tobia Stefano su La Verita’_

*Generali.* La nuova normativa sulla composizione del consiglio di amministrazione delle società quotate entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, come stabilito dalla legge Capitali approvata a febbraio. Il focus è sul rinnovo del CDA di Generali in primavera, che segnerà il debutto delle nuove regole. Tuttavia, circolano voci non confermate di un possibile rinvio al 2026, suggerendo trattative in corso sul futuro di Generali. Mediobanca e il blocco Caltagirone-Delfin, dopo contrasti nell’ultima assemblea, cercano un accordo che potrebbe portare a una distribuzione dei seggi nel CDA e scongiurare l’applicazione della “lista del cda”. Le decisioni chiave sono attese nelle prossime settimane.
_su Repubblica_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Battaglia per il tesoro.* Il presidente eletto degli Stati Uniti è al centro di una potenziale crisi costituzionale a causa delle controversie sulle nomine per la sua amministrazione, in particolare per il ruolo di segretario al Tesoro. Howard Lutnick, CEO di Cantor Fitzgerald, e Scott Bessent, manager di hedge fund, sono i principali candidati per il Tesoro, con Lutnick che ha guadagnato il sostegno pubblico di Elon Musk. Altre nomine chiave sono state già decise, ma permangono preoccupazioni su alcune scelte considerate provocatorie e potenzialmente inadatte. La resistenza all’interno del partito repubblicano, in particolare contro la nomina di Gaetz alla Giustizia, potrebbe portare a una crisi se Trump decidesse di aggirare il processo di conferma del Congresso attraverso i recess appointments, una mossa che potrebbe creare un precedente costituzionale.
_su Repubblica_

*Portavoce.* Karoline Leavitt, a soli 27 anni, è stata nominata la più giovane portavoce della Casa Bianca, un record precedentemente detenuto da Ron Ziegler. Cresciuta in una famiglia cattolica nel New Hampshire e con esperienze lavorative che vanno dalla gelateria di famiglia agli studi in Italia, Leavitt è stata scelta per il suo approccio aggressivo nei confronti dei giornalisti, una qualità apprezzata da Donald Trump. Dopo aver lavorato come assistente della precedente portavoce Kayleigh McEnany e aver subito una sconfitta elettorale in New Hampshire, Leavitt ritorna nell’amministrazione Trump con il compito di comunicare efficacemente il messaggio di “Make America Great Again”. La sua nomina segnala la volontà di Trump di adottare una comunicazione combattiva, in linea con la strategia del direttore della campagna Steven Cheung, noto per il suo stile diretto e senza compromessi.
_Massimo Basile su Repubblica_

*Il no vax che ha sedorro Donald.* Robert Kennedy Jr., discendente della celebre dinastia democratica e noto per le sue posizioni no-vax e ambientaliste, è stato sorprendentemente nominato da Donald Trump come ministro della Sanità degli Stati Uniti. Questa scelta ha causato sconcerto sia tra i democratici che lo considerano un traditore, sia tra i repubblicani per le sue idee anti-capitaliste. Kennedy Jr. ha un passato di scandali, inclusa una relazione extraconiugale e la confessione di aver ucciso un orso, ma gode di un ampio seguito trasversale, apprezzato da giovani, ambientalisti e anti-capitalisti. La sua nomina, che deve ancora essere confermata dal Senato, segna un’insolita convergenza tra le sue crociate contro le industrie farmaceutiche e alimentari e l’agenda politica di Trump, che promette di rendere l’America più sana
_Federico Rampini su Corriere della Sera_

*Portavoce.* Karoline Leavitt, ex stagista alla Casa Bianca e portavoce della campagna elettorale di Trump, è stata nominata la più giovane portavoce presidenziale nella storia degli Stati Uniti a soli 27 anni. Steven Cheung, ex membro dello staff della Ultimate Fighting Championship e noto per i suoi commenti critici verso i democratici, è stato scelto come nuovo direttore della comunicazione della Casa Bianca. Il presidente Trump ha annunciato Chris Wright, CEO di Liberty Energy e sostenitore dell’industria del gas e del petrolio, come ministro dell’Energia, nonostante le sue critiche verso gli sforzi di contrastare il cambiamento climatico. Pete Hegseth, commentatore di Fox News e veterano di guerra, è stato proposto per la Difesa, ma è emerso che è stato indagato per aggressione sessuale nel 2017, sebbene la polizia non abbia trovato prove a sostegno delle accuse. Nonostante le controversie e la mancanza di esperienza di Hegseth per guidare il dipartimento federale, il team di Trump intende confermare la sua nomina
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*La scure di Musk.* Elon Musk, noto per i suoi drastici tagli di personale su Twitter, si propone ora di applicare misure simili al governo federale americano, con l’idea di ridurre le spese di 2000 miliardi di dollari, un’operazione vista come irrealizzabile con l’attuale sistema. Musk e Vivek Ramaswamy, del gruppo biotech Roivent Sciences, mirano a un’efficienza senza precedenti, ignorando vincoli legislativi e contrattuali. Le loro proposte radicali, che includono il ridimensionamento del governo e l’abolizione di molte regole, devono tuttavia essere approvate dal Congresso, dove potrebbero incontrare resistenza. Il presidente Trump, che controlla le principali istituzioni politiche, potrebbe limitare l’azione di Musk a vendette contro agenzie federali con cui ha avuto conflitti, come la SEC e la FAA. Nonostante le ambizioni di Musk, la storia mostra che iniziative simili, come la Grace Commission di Reagan o gli sforzi di Trump nel 2017, hanno avuto scarso successo.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Affari russi.* Due senatori democratici hanno richiesto un’indagine sui rapporti tra Elon Musk e il governo russo, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nazionale e potenziali conflitti di interesse. Musk, CEO di SpaceX, è sospettato di avere legami con Sergei Kiriyenko, figura chiave nelle interferenze russe nelle elezioni USA. Il Wall Street Journal ha rivelato contatti tra Musk e Mosca risalenti al 2022, durante il conflitto in Ucraina. SpaceX detiene contratti miliardari con il Pentagono e la NASA, e Musk ha accesso a informazioni segrete. Le tensioni tra USA e Russia si sono acuite dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, con preoccupazioni sullo sviluppo di armamenti spaziali russi e l’importanza strategica di Starlink, azienda di Musk, in vari scenari di crisi.
_Albetto Simoni su Stampa_

*G7 con Kiev.* La premier italiana Giorgia Meloni, in viaggio verso il Brasile per il G20, ha firmato una dichiarazione di sostegno a Kiev insieme agli altri leader del G7, in risposta alla controversa telefonata del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Putin, che aveva escluso l’Italia dalle comunicazioni. La dichiarazione riafferma il sostegno all’Ucraina e la solidarietà dei paesi del G7 nella sua lotta per la sovranità e l’integrità territoriale. Nel frattempo, c’è attesa per le mosse dell’ex presidente americano Donald Trump, che ha promesso di porre fine al conflitto in Ucraina. Il G20 a Rio vedrà discussioni su guerra, pace, povertà, clima e riforma dell’ONU, con Meloni che interverrà su sicurezza alimentare e transizione energetica e incontrerà il presidente brasiliano Lula
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*Dispetti.* Nel contesto di tensioni diplomatiche, soprattutto legate alla crisi ucraina, l’Italia è stata esclusa dalle comunicazioni preliminari del cancelliere tedesco Scholz con gli alleati prima di contattare Putin. In risposta, Meloni ha guidato il G7 nell’emissione di un comunicato congiunto che esprime un forte sostegno all’Ucraina e promette di imporre costi severi alla Russia attraverso sanzioni e altre misure. Il comunicato è stato ben accolto dal presidente ucraino Zelensky, specialmente in un momento in cui il sostegno a Kiev potrebbe essere incerto con l’avvento di Trump.
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_

*La guerra finirà nel 2025.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato che le truppe ucraine al fronte sono stanche e ha espresso la speranza che, con l’eventuale elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, la guerra possa finire prima. Zelensky mira a raggiungere la pace con la Russia entro il 2025 attraverso la diplomazia, mantenendo però la forza militare dell’Ucraina. Il Giappone, rappresentato dal ministro degli Esteri Takeshi Iwaya, ha mostrato sostegno all’Ucraina, in un contesto di crescente internazionalizzazione del conflitto, evidenziato dalla presenza di truppe nordcoreane a fianco delle forze russe. I leader del G7, inclusa la premier italiana Giorgia Meloni, hanno promesso sostegno a Kiev, mentre Zelensky sottolinea la necessità di continuare a ricevere aiuti militari per resistere all’avanzata russa.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Cosa vogliono Mopsca e Kiev.* Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta riconsiderando la sua promessa di risolvere il conflitto russo-ucraino in 24 ore, mentre il presidente russo Vladimir Putin si dice aperto al dialogo ma continua le operazioni militari in Ucraina, con l’ausilio di truppe nordcoreane. La Russia rivendica come proprie le regioni di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, occupate dopo il referendum del settembre 2022, mentre l’Ucraina intende riconquistarle. Gli Stati Uniti, in uscita dall’amministrazione Biden, cercano un compromesso territoriale che potrebbe lasciare alla Russia parte di queste regioni, ma Trump insiste affinché l’Europa si faccia carico delle spese militari per la difesa dell’Ucraina. Sul fronte NATO, l’Ucraina di Zelensky potrebbe accettare un compromesso territoriale in cambio della promessa di adesione all’Alleanza, ma gli europei e Trump sono più cauti, con quest’ultimo che vorrebbe congelare la questione per 20 anni e Putin che si oppone fermamente all’ingresso dell’Ucraina nella NATO, proponendo invece uno stato neutrale e demilitarizzato. La situazione nell’enclave di Kursk è tesa, con l’Ucraina che ha occupato parte del territorio e propone uno scambio con il Donbass, mentre la Russia ha inviato rinforzi per riconquistare l’area. Infine, la posizione di Zelensky come presidente è messa in discussione da Putin, che lo considera illegittimo dopo la scadenza del suo mandato a maggio, ma Zelensky promette elezioni post-belliche e gode ancora del sostegno degli alleati occidentali nonostante la sua popolarità sia in calo.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Putin e il gas.* Vladimir Putin ha rotto l’isolamento internazionale con una telefonata al cancelliere tedesco Olaf Scholz, la prima conversazione ufficiale con un leader occidentale in oltre due anni. Durante la chiamata, Putin ha ribadito le sue posizioni sulla crisi in Ucraina, sostenendo che ogni accordo deve considerare le preoccupazioni di sicurezza della Russia e le nuove realtà territoriali. Nel frattempo, Gazprom ha interrotto le forniture di gas all’Austria, azione che la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen ha definito un uso dell’energia come arma. Nonostante ciò, l’Austria assicura di essere preparata per l’inverno con forniture alternative. La telefonata tra Putin e Scholz ha alimentato la propaganda russa e seminato discordia tra gli alleati occidentali, mentre la Russia attende di vedere se il presidente eletto statunitense Donald Trump manterrà le sue promesse o cederà alle pressioni dello “Stato profondo”
_Rosalba Castelletti su Repubblica_

*Genocidio.* Papa Francesco esorta a indagare se a Gaza si stia verificando un genocidio e critica la globalizzazione dell’indifferenza. Il Pontefice sottolinea l’importanza di affrontare le cause delle migrazioni nei Paesi d’origine e di contrastare le leggi repressive adottate per fini elettorali. Invita a una globalizzazione della carità e della cooperazione per umanizzare le condizioni degli emigranti. Francesco richiama l’attenzione sulla necessità di promuovere lo sviluppo integrale dei migranti e di garantire l’integrazione intergenerazionale per evitare future tragedie belliche. Il libro, che anticipa il Giubileo 2025, riflette su temi come famiglia, educazione, crisi climatica e nuove tecnologie, proponendo un dialogo tra giovani e anziani per un futuro sostenibile e giusto.
_Francesco _su Stampa_

*Ultraortodossi.* Il governo israeliano ha iniziato a inviare lettere di arruolamento ai giovani ultraortodossi, rompendo una lunga tradizione di esenzione dal servizio militare che risale alla fondazione dello Stato nel 1948. La necessità di più soldati, a causa dei conflitti in corso e di un esercito regolare sotto pressione, ha spinto a questa mossa nonostante le proteste e la resistenza della comunità ultraortodossa, che privilegia lo studio religioso e la preghiera. La Corte Suprema aveva già stabilito nel 2017 che gli ultraortodossi non possono essere esentati dal servizio militare, ma il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva finora evitato l’arruolamento per non perdere il sostegno dei partiti religiosi. La sfida ora è integrare gli ultraortodossi nell’esercito, rispettando il loro stile di vita e superando la resistenza dei rabbini, con la possibilità di creare battaglioni riservati. –
_Francesca Caferri su Repubblica_

*Antisemitismo.* Il sondaggio di Alessandra Ghisleri rivela che quasi la metà degli italiani percepisce l’antisemitismo come un fenomeno ancora diffuso nel paese, con un 46,8% che lo riconosce e un 42,8% che non avverte tale ostilità. La guerra in Medio Oriente ha influenzato queste percezioni, con il 71,2% degli intervistati che ritiene che il conflitto arabo-israeliano alimenti l’antipatia verso gli ebrei. Tra gli elettori dei vari partiti politici, quelli di Forza Italia e del Partito Democratico mostrano una maggiore consapevolezza dell’antisemitismo rispetto a Lega e Fratelli d’Italia. Gli eventi di Amsterdam, dove tifosi israeliani sono stati aggrediti, sono visti da quasi il 50% degli italiani come un attacco premeditato. Il sondaggio sottolinea l’importanza di distinguere tra le politiche di un governo e l’odio verso un popolo, in un contesto dove internet e i social media amplificano stereotipi e teorie del complotto antisemite.
_Alessandra Ghisleri su Stampa_

*Bangladesh.* Dopo la rivoluzione che ha rovesciato il leader autocratico del Bangladesh, Sheikh Hasina, Muhammad Yunus, pioniere del microcredito e premio Nobel per la pace, guida un governo provvisorio che ha ripristinato l’ordine. Tuttavia, la sua legittimità è messa in discussione poiché la costituzione che prevedeva governi ad interim è stata abolita nel 2011. Il paese affronta sfide significative, tra cui l’inflazione alimentare e la riduzione delle forniture elettriche da parte del gruppo Adani. Yunus è pressato tra le richieste estreme degli studenti che lo hanno portato al potere e il Partito Nazionalista del Bangladesh che chiede elezioni anticipate. È essenziale che Yunus stabilisca un calendario elettorale e spieghi la necessità di riforme legali ed elettorali per garantire una democrazia duratura, evitando così un possibile ritorno a un governo oligarchico e violento. –
_su Economist_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Niente referendum.* Per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il referendum non è più proponibile, mentre la segretaria del PD, Elly Schlein, insiste che il governo deve fermarsi e che il PD continuerà a spingere per il referendum. Nel frattempo, si svolgono le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria. La tensione è palpabile anche all’interno della maggioranza, con Forza Italia che richiama l’attenzione sulle correzioni necessarie alla legge Calderoli e sulla separazione delle carriere dei magistrati, temi che il partito intende affrontare con responsabilità.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*Separazione delle carriere.* Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenuto al forum della Fondazione Iniziativa Europa a Stresa, ha evitato di commentare le dichiarazioni del suo sottosegretario Andrea Delmastro e le critiche del presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia riguardo l’emendamento al decreto flussi. Nordio non ha risposto nemmeno alle parole di Elon Musk sui giudici italiani, preferendo concentrarsi sulla separazione delle carriere, annunciando che la seconda lettura del relativo provvedimento è prevista per luglio e che potrebbe esserci un referendum entro l’anno. Ha chiesto alla magistratura di essere severa in seguito alle proteste a Torino, sottolineando che i magistrati possono criticare le leggi solo dal punto di vista tecnico e non politico.
_Giulia Ricci su Stampa_

*La compattezza dei togati.* Il conflitto tra il governo e il mondo giudiziario italiano si intensifica, con il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) pronto a discutere un documento a tutela dei giudici attaccati da esponenti politici, in particolare dal vicepremier Matteo Salvini. Il segretario di Magistratura Democratica, Stefano Musolino, è al centro di una richiesta di azione disciplinare, vista da molti come una reazione politica. Il CSM, che non ha preso posizioni a difesa dei magistrati negli ultimi due anni di tensioni, potrebbe ora approvare un documento storico, nonostante l’opposizione del vicepresidente Fabio Pinelli. L’unità del fronte togato, sostenuta anche da alcuni laici non di centrodestra, contrasta con la richiesta di azione disciplinare contro Musolino, considerata infondata da alcuni membri del CSM. La situazione è un punto di svolta significativo nelle relazioni tra politica e giustizia in Italia.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_

*Parlamento sovrano.* L’Associazione Nazionale Magistrati è in contrasto con il governo riguardo un emendamento al decreto flussi che propone di trasferire la competenza sulla convalida dei trattenimenti dei migranti dai Tribunali alla Corte d’Appello. Il presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, critica l’emendamento per la mancanza di razionalità e per la percezione di sfiducia nella giurisdizione. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ribadisce la sovranità del Parlamento nelle decisioni su tale materia. Nel frattempo, alcuni membri del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) chiedono azioni contro Stefano Musolino di Magistratura Democratica, accusato di politicizzare la giustizia, mentre l’ANM difende l’imparzialità e l’indipendenza dei magistrati.
_Grazia Longo su Stampa_

*Test.* Oggi e domani si vota in Emilia-Romagna e Umbria per eleggere i nuovi governatori regionali, un evento che rappresenta un importante test per i partiti politici italiani. In Emilia-Romagna, dopo le dimissioni del presidente uscente Stefano Bonaccini, quattro candidati si contendono la carica, con Michele de Pascale per il centrosinistra e Elena Ugolini per il centrodestra come principali sfidanti. In Umbria, invece, nove candidati sono in lizza, con la presidente uscente Donatella Tesei per il centrodestra e Stefania Proietti per il centrosinistra in testa alla competizione. Le leggi elettorali regionali differiscono: l’Emilia-Romagna consente il voto disgiunto e fino a due preferenze per i consiglieri di genere diverso, mentre l’Umbria non permette il voto disgiunto
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_

*Campo largo.* ‘Umbria diventa il campo di battaglia decisivo per il futuro del campo largo, con il centrodestra che cerca di mantenere il suo dominio locale, avendo già conquistato 14 regioni su 20. Le elezioni in Emilia-Romagna e Umbria sono cruciali per l’alleanza tra PD e M5S, con l’esito che influenzerà la politica nazionale, soprattutto in vista delle elezioni regionali del prossimo anno in sei regioni chiave. Nel centrodestra, nonostante i proclami pubblici, si percepisce la necessità di un “miracolo” per vincere, mentre in Umbria, la sfida tra la governatrice uscente Donatella Tesei (Lega) e la sfidante Stefania Proietti potrebbe avere ripercussioni significative sul congresso Anci e sulle strategie future del PD e del M5S.
_Claudio Bozza su Corriere della Sera_

*Umbria.* Urne aperte in Emilia-Romagna e Umbria, dove oltre 4 milioni di elettori sono chiamati a scegliere i nuovi presidenti e le assemblee legislative regionali. In Emilia-Romagna, il centrosinistra sostiene Michele de Pascale contro la candidata del centrodestra Elena Ugolini, con altri due candidati minori in lizza. In Umbria, la sfida principale è tra la presidente uscente leghista Donatella Tesei e la sindaca di Assisi Stefania Proietti, sostenuta da un’ampia coalizione di centrosinistra. L’Emilia-Romagna è storicamente roccaforte del centrosinistra, mentre l’Umbria ha visto un cambio di colore politico nel 2019. Il voto disgiunto è permesso solo in Emilia-Romagna, e gli scrutini inizieranno subito dopo la chiusura delle urne.
_Lorenzo Cicco su Repubblica_

*Pericolo astensionismo.* In Emilia-Romagna e Umbria si sono aperte le urne per le elezioni regionali, con 3,6 milioni di elettori in Emilia-Romagna e 700mila in Umbria chiamati a scegliere i nuovi presidenti e assemblee legislative. In Emilia-Romagna, Michele de Pascale del centrosinistra si confronta con Elena Ugolini del centrodestra, oltre a candidati minori come Federico Serra e il no vax Luca Teodori. In Umbria, la sfida principale è tra la presidente uscente leghista Donatella Tesei e Stefania Proietti del centrosinistra. Il voto disgiunto è permesso solo in Emilia-Romagna, e l’affluenza è un fattore chiave, soprattutto per il centrosinistra che teme un basso tasso di partecipazione, come avvenuto nel 2014. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura delle urne.
_Silvia Bignami su Repubblica_

*Superati i due mandati.* Roberto Fico, ex presidente della Camera e membro del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle (M5S), ribadisce l’identità progressista del movimento e la superazione della regola dei due mandati. Sottolinea l’importanza di concentrarsi sull’identità e le battaglie del M5S piuttosto che sul rapporto con il Partito Democratico (Pd). Fico rifiuta l’idea di tornare alle origini come suggerito da Beppe Grillo, sostenendo che il movimento deve evolversi pur mantenendo i suoi valori fondamentali. Infine, affronta la questione delle alleanze e la necessità di rafforzare la presenza locale del M5S, sottolineando che la Costituente del movimento è un’opportunità per rinnovarsi e confrontarsi con altri partiti progressisti.
_Luca Carolis su Il Fatto Quotidiano_

*Dai No Tav ai Pro Pal.* In Piemonte, in particolare a Torino, si sono registrati alcuni degli scontri più violenti, spesso guidati da gruppi anarchici e centri sociali che si sono fatti portavoce di tematiche sensibili come la lotta No Tav e il sostegno alla causa palestinese. Questi movimenti hanno una lunga storia di attivismo nella regione, con episodi che vanno dalle azioni insurrezionaliste agli attacchi di gruppi estremisti. Recentemente, la città ha assistito a manifestazioni violente, come quella in solidarietà ad Alfredo Cospito, che hanno causato ingenti danni e hanno portato all’attenzione delle autorità di sicurezza. Le proteste si sono estese anche all’ambito universitario e a iniziative pro Palestina, dimostrando come questi collettivi siano capaci di adattarsi e persistere nel tempo, cambiando attori ma mantenendo una linea di resistenza costante.
_Gianni Giacomino su Stampa_

*Scorta rafforzata.* Il clima di tensione in Italia ricorda a alcuni esponenti del governo gli anni ’70, con recenti proteste che hanno portato a scontri e feriti tra le forze dell’ordine e manifestanti. In risposta, la sicurezza di tre ministri, tra cui Antonio Tajani, è stata rafforzata a seguito di minacce e attacchi durante le manifestazioni. Il Viminale segue con preoccupazione la situazione, temendo infiltrazioni estremiste nelle proteste, come quelle contro il nuovo decreto Sicurezza e il No Meloni day. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di atti violenti, mentre il presidente dell’Associazione palestinesi d’Italia è stato accusato di istigazione all’odio e alla violenza
_Rinaldo Frignani su Corriere della Sera_

*Spioni.* L’inchiesta dei magistrati su Equalize ha messo a nudo una rete di contatti e influenze a Milano, coinvolgendo il manager Enrico Pazzali, soprannominato “Zio Bello”. Pazzali, ex capo della Fiera di Milano e presidente della Fondazione Fiera, è accusato di aver usato la società di investigazioni Equalize per spiare e danneggiare rivali, pur mantenendo un’immagine pubblica di prestigio. Nonostante le indagini, Pazzali è riuscito a limitare i danni, autosospendendosi anziché dimettersi, con il sostegno del governatore Attilio Fontana. L’indagine ha rivelato tentativi di manipolazione di sondaggi e informazioni riservate, portando all’arresto di due collaboratori di Pazzali, mentre lui rimane indagato ma libero.
_Vittorio Malagutti su Domani_

*Mafia.* Il sondaggio di Demos per Libera rivela che la percezione della mafia in Italia sta cambiando: molti italiani la vedono come meno violenta rispetto al passato e tendono a considerarla un fenomeno normale, con cui è necessario convivere. La difficoltà nel definire e misurare il fenomeno mafioso è evidente, con opinioni divise su quanto sia radicata tra professionisti e colletti bianchi. La ‘ndrangheta calabrese è vista come la più pericolosa, seguita dalla mafia cinese, mentre la camorra e Cosa Nostra sono meno temute. C’è preoccupazione per il traffico di droga e gli appalti pubblici, ma meno per l’edilizia e gli eco-reati. La tendenza a sottovalutare la mafia a causa della sua scarsa presenza nei media e della percezione di un’informazione non sempre corretta o approfondita è un rischio per la lotta contro il crimine organizzato.
_Ilvo Diamanti su Repubblica_

*Maternità surrogata.* La legge che rende la maternità surrogata un reato universale, punibile anche all’estero, è stata promulgata dal Presidente Sergio Mattarella e sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale. La norma prevede pene detentive e multe salate per chi ricorre alla pratica fuori dall’Italia, dove è vietata dal 2004. Nonostante l’approvazione, ci sono già 50 ricorsi pronti contro la legge, con l’associazione Luca Coscioni e +Europa che prevedono verrà abbattuta dai tribunali. La legge, che ha suscitato dibattito e controversie, è stata firmata da Mattarella nonostante non condivida pienamente il suo contenuto, ma senza ritenere che presentasse incostituzionalità evidenti.
_Concetto Vecchio su Repubblica_

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