SICUREZZA
*Irraggiungibile.* Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha dichiarato che raggiungere il 5% del PIL in spese per la difesa, pari a 110 miliardi di euro all’anno, è “una cifra irraggiungibile” per l’Italia, esprimendo la speranza che gli ultimi aiuti militari inviati all’Ucraina possano contribuire a raggiungere una tregua e la pace. Allo stesso tempo, Crosetto ha difeso la ministra del Turismo Daniela Santanchè, sottolineando il suo approccio garantista e affermando che “un rinvio a giudizio non vuol dire niente”, sostenendo che le decisioni sulla sua posizione dovrebbero essere prese solo dopo il terzo grado di giudizio.
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_
*L’Ue accetta la sfida.* Unione Europea è pronta a negoziare con gli Stati Uniti su questioni di difesa, accettando la sfida di aumentare la spesa militare fino al 5% del PIL, ma rimane ferma sui propri valori fondamentali. Ursula von der Leyen ha affermato: “Quando arriverà il momento di negoziare – saremo pragmatici nel cercare un terreno comune. Ma voglio anche che sappiate che resteremo sempre fedeli ai nostri principi europei.”
_Claudio Tito su Repubblica_
*Aumentare le spese militari.* La capo della diplomacia europea, Kaja Kallas, ha avvertito che la Russia potrebbe testare la capacità difensiva dell’Unione Europea entro cinque anni, sottolineando l’importanza di aumentare le spese per la difesa: “Se non spendiamo di più nella difesa, tutto ciò che abbiamo speso per le nostre scuole, sistemi sanitari e protezione sociale sarà messo in pericolo.” Nel contesto di una crescente pressione americana e della minaccia russa, i membri dell’UE hanno riconosciuto la necessità di accelerare gli investimenti in difesa, con alcuni paesi come la Polonia e la Lituania che mirano a dedicare una percentuale significativamente più alta del loro PIL alla difesa nei prossimi anni.
_Nicolas Barotte su Figaro_
*Svegliatevi.* Durante il Forum economico di Davos, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato l’Europa a svegliarsi di fronte alle sfide di sicurezza, evidenziando la necessità di un’Europa capace di garantire la propria sicurezza e di plasmare la propria storia. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha riconosciuto la necessità di affrontare una nuova era di competizione geostrategica, implicando un aumento delle spese per la difesa, un cambiamento riconosciuto anche a Berlino e Parigi, mentre un nuovo commissario europeo alla difesa sta preparando un Libro bianco per affrontare queste questioni.
_ su Monde_
*Costa d’Avorio e Piano Mattei.* – Una delegazione di Leonardo, sotto la guida del presidente Stefano Pontecorvo, è attualmente in Costa d’Avorio per realizzare il “Piano Mattei”, volto a supportare lo sviluppo del paese africano. Successivamente, il gruppo visiterà altri Paesi del Nord Africa per estendere la loro collaborazione.
_ su Sole 24 Ore, su Libero Quotidiano, su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia, su AFFARITALIANI.IT, su ILGIORNALEDELPIEMONTEEDELLALIGURIA.IT, su ILNORDEST.IT_
*Cdp per il Piano Mattei.* Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha mobilitato miliardi verso il continente, con piani di espansione e supporto diretto alle imprese attive in Africa.
_ su Mattino_
*Smart Agricolture.* – Il progetto “Smart Agriculture” di Leonardo e Bf entra nel Piano Mattei per l’Africa con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo agricolo e tecnologico, utilizzando tecnologie avanzate come la cyber security, la geo-informazione, l’intelligenza artificiale e l’analisi di big data per un’agricoltura sostenibile. Leonardo, grazie alle sue tecnologie digitali e satellitari, mira a migliorare il rendimento dei terreni e a garantire la sicurezza alimentare in risposta ai cambiamenti climatici, mentre Bf contribuirà allo sviluppo di “BFuture Farm”, un nuovo modello di farm agroindustriale sostenibile e inclusivo.
_ su Conquiste del Lavoro_
*IA.* – Il Centro nazionale per l’intelligenza artificiale (AI4Industry) ha lanciato una selezione internazionale per i direttori delle sue Unità di Ricerca e Sviluppo, con l’obiettivo di promuovere tecnologie avanzate e soluzioni innovative in vari settori produttivi. Leonardo, il maggiore player tecnologico italiano nel settore aerospaziale e difesa, collabora strettamente con AI4Industry, integrando l’intelligenza artificiale nei suoi prodotti e servizi, come evidenziato dalla citazione: “Quella dell’intelligenza artificiale è una tecnologia essenziale per prodotti e servizi di Leonardo ed è parte integrante dell’offerta dell’azienda.”
_Leonardo Di Paco su Stampa Torino_
*Selezione direttori.* L’Istituto italiano di intelligenza artificiale per l’industria (Ai4i) ha lanciato la prima selezione per reclutare i direttori delle sue unità di ricerca e sviluppo (ReD Units), rivolgendosi a esperti del settore scientifico e industriale. Tra le collaborazioni strategiche avviate dall’ente, fondato dal Governo nel 2024, figurano importanti entità come Ogr, Leonardo, Istituto italiano di tecnologia (IIT), Cineca, Fondazione Crt, Zest, e la Fondazione Compagnia di San Paolo. –
_ su Sole 24 Ore_
*Città aerospazio.* La Regione Piemonte sta lavorando per realizzare la Città dell’aerospazio, un progetto da un miliardo di euro per trasformare l’area di corso Marche, di proprietà di Leonardo, in una “Houston italiana”, con un investimento regionale di 15 milioni che attiverà risorse fino a 27 milioni per la Palazzina 37, in collaborazione con il Politecnico, Leonardo e Thales. L’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano sta cercando di coinvolgere Arexpo e Cassa Depositi e Prestiti per finanziare la Casa delle imprese, un hub per società aerospace che lavoreranno a fianco dei laboratori di ricerca, con un project financing da 20 milioni che verrà rimborsato tramite gli affitti delle aziende locatarie.
_ su Corriere Torino_
*Un Cern sull’AI.* Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica al Politecnico di Torino, sottolinea l’importanza di un approccio unitario europeo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, avvertendo che senza grandi investimenti e una politica comune, l’Italia e l’Europa rischiano di diventare marginali in un campo dominato da USA e Cina. “Se non ci muoviamo a livello comunitario rischiamo di diventare in pochi anni un Paese in via di sviluppo,” afferma Rasetti, evidenziando la necessità di un “Cern dell’AI” anziché mille centri di ricerca frammentati come quelli attuali a Torino.
_Christian Benna su Corriere Torino_
*Stem.* Leonardo ha introdotto dal 2023 un’iniziativa per favorire l’inserimento e lo sviluppo di giovani donne con lauree STEM. Attraverso il programma STEM UP!, il Gruppo ha già assunto, presso gli stabilimenti di Cascina Costa, Vergiate e Sesto Calende, 60 giovani professioniste altamente qualificate in ambito di Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Il programma si concentra sullo sviluppo di competenze tecniche e soft skills, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, in cui la determinazione, la collaborazione e il supporto reciproco tra le colleghe sono fondamentali per favorire l’innovazione e lo sviluppo dei processi aziendali. Elaborare grandi quantità di dati e gestire progetti complessi sono le principali capacità richieste alle nuove risorse, che, dopo una fase di induction intensiva e mirata, sono pronte per ricoprire i ruoli di responsabilità loro assegnati, in settori chiave come la Digital transformation e il Program management.
_Rosi Brandi su Prealpina_
*Eurofighter.* A metà dicembre 2024 RID ha avuto l’opportunità di visitare la sede del Consorzio Eurofighter ad Hallbergmoos, nei pressi dell’aeroporto internazionale di Monaco di Baviera (Germania). La testata ha avuto l’occasione per effettuare un tour della struttura e dell’Eurofighter Demo Center e approfondire gli ultimi sviluppi del programma Eurofighter direttamente con il CEO del Consorzio, Dott. Giancarlo Mezzanatto, che ha lasciato il suo incarico a fine dicembre, in concomitanza con una serie di importanti successi sul fronte ordini e di novità su quello degli upgrade capacitivi.
_ su Rid_
*Fondazione.* Luciano Floridi è stato nominato nuovo presidente della Fondazione Leonardo, un’istituzione che si dedica alla promozione della formazione industriale in Italia. La sua presidenza mira a rafforzare l’impegno della Fondazione nel settore educativo a livello nazionale
_ su Giorno – Carlino – Nazione_
*Superjet.* Superjet International, partecipata da Leonardo, rischia la liquidazione se non riceverà presto risposte sul piano di rilancio proposto dal fondo emiratino MarkAB, che prevede un investimento di 500 milioni di euro per acquisire la quota del Demanio e rilanciare la produzione degli aerei regionali Superjet 100. Il cda della società, già colpita da pandemia e sanzioni alla Russia, attende una decisione urgente dal governo italiano per evitare la chiusura e la perdita di posti di lavoro.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Truppe Usa via dall’Europa.* Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, minaccia di ritirare 20.000 militari americani dall’Europa, una mossa che potrebbe mettere a rischio la difesa europea di fronte alla minaccia russa, mentre chiede agli alleati della NATO di aumentare la spesa militare al 5% del PIL e di contribuire ai costi della presenza delle truppe USA. “Se questa decisione sarà confermata, ci saranno contraccolpi operativi e politici,” spiega Marco Di Liddo, direttore e analista del Cesi Centro studi internazionali, sottolineando l’elemento destabilizzante di tale minaccia in un periodo di alta tensione geopolitica.
_ su Messaggero_
*Effetto Trump sulle spese per la difesa.* – L’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca ha sollevato interrogativi sulle sue intenzioni verso l’Europa, con particolare attenzione alle spese militari e alla collaborazione in ambito di innovazione e sviluppo. Con l’aumento delle spese militari da parte dei paesi europei della NATO, aziende come Leonardo e Cingolani beneficiano di una crescente domanda, ma la frammentazione del mercato europeo rimane un ostacolo significativo, richiedendo un piano decennale da 500 miliardi di euro proposto dalla Commissione Europea per promuovere integrazione e coordinamento degli investimenti.
_Raffaele Bonanni su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia_
*Pd atlantista.* Il Partito Democratico (Pd) di Elly Schlein, nonostante un crescente dissenso interno, ha confermato il proprio sostegno ultra-atlantista votando a favore del decreto che proroga il sostegno militare all’Ucraina fino al 2025, con alcune astensioni e assenze durante il voto. Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, ha sottolineato l’importanza di non confondere la pace con una tregua armata, enfatizzando la necessità di una politica attiva per garantire l’ingresso dell’Ucraina nell’UE e l’autonomia strategica europea: “Così come non dobbiamo confondere mai la pace con la resa, non possiamo nemmeno confondere la pace con la tregua, una tregua armata, una soluzione coreana, dove il conflitto viene congelato e noi continueremo a pagarne il prezzo, perché, se vogliamo una pace vera, serve la politica, serve sciogliere i nodi, farci carico di dare garanzia all’Ucraina con l’ingresso nella Ue.”
_Wanda Marra su Il Fatto Quotidiano_
*Spaccati.* L’opposizione italiana si è mostrata divisa sulla questione dell’invio di armi all’Ucraina, con sei diverse risoluzioni presentate, riflettendo una profonda discrepanza di visioni politiche. Come riportato da Elisa Calessi, la maggioranza ha approvato la propria risoluzione, mentre le proposte dell’opposizione, che spaziavano dal cessate il fuoco immediato al sostegno militare continuato, hanno evidenziato la mancanza di un fronte unito, con il Partito Democratico che chiedeva “un incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell’Unione Europea” e Azione che sollecitava il governo a “continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell’Ucraina”
_Elisa Calessi su Libero Quotidiano_
*Asi Thales e Nasa insieme.* L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), hanno firmato un contratto con la NASA per la realizzazione della missione SBG-TIR (Surface Biology and Geology – Thermal Infrared), che punta a raccogliere dati radiometrici e multispettrali per studi climatici, ecologici e geologici. La missione SBG-TIR supporterà anche applicazioni pratiche vitali come la sicurezza alimentare e la gestione delle risorse idriche. –
_ su Corriere della Sera_
*Osservazione della Terra.* Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), rappresentata dal CEO Hervé Derrey, ha firmato un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per lo sviluppo della missione SBG-TIR (Surface Biology and Geology – Thermal Infrared) della NASA, dedicata all’osservazione della Terra. Questo accordo rafforza il ruolo di Leonardo nel settore aerospaziale, evidenziando la sua quota del 33% in Thales Alenia Space.
_ su Giorno – Carlino – Nazione_
*La sfida delle reti.* – L’Italia si posiziona in prima linea nella corsa globale ai satelliti, con progetti come Ital-Govsatcom e la collaborazione con SpaceX, mentre l’Europa, con il progetto Iris2 da 10,6 miliardi di euro, mira a lanciare 290 satelliti per garantire autonomia nelle comunicazioni critiche. Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, sottolinea: “L’Europa avrà tecnologie simili a quelle del fondatore di Tesla ma saranno su scala più piccola”, evidenziando la competitività europea nel settore spaziale, nonostante la minore scala rispetto ai progetti di Elon Musk.
_Paolo Travisi su MoltoFuturo_
*Know-how pugliese.* La Puglia emerge come un fulcro di innovazione nel settore aerospaziale italiano, con aziende come Sitael e Planetek che guidano la carica in progetti di rilievo nazionale ed europeo, come la costellazione Iride e il programma Mirror GovSatCom, quest’ultimo vedendo la collaborazione di Sitael con Leonardo e altri partner. Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, sottolinea che lo sviluppo del settore in Puglia è il risultato di una strategia ben definita e dell’impegno congiunto di istituzioni, imprese e accademie, creando un ecosistema che ha portato a risultati concreti e potrebbe servire da modello per altre regioni.
_ su MoltoFuturo_
*Europa in affanno.* L’Europa affronta una sfida cruciale nel settore dei lanciatori spaziali, dovendo innovare e ridurre i costi per competere con i vettori a basso costo di SpaceX e della Cina, mentre cerca di bilanciare la politica di ritorno geografico degli investimenti che ha portato a una situazione “molto ingessata”. Leonardo e Cingolani non sono menzionati direttamente nel testo fornito, quindi non è possibile evidenziare una citazione specifica per loro
_ su Sole 24 Ore Nòva 24_
*Marte.* Il presidente americano Donald Trump ha promesso di inviare astronauti su Marte, riprendendo le ambizioni di Elon Musk, con un annuncio durante il suo discorso di insediamento. Tuttavia, nonostante il sostegno alle missioni umane su Marte e l’amicizia con Musk, Trump non ha fornito dettagli o date specifiche, mentre la NASA ha messo in pausa l’ultima missione martiana a causa di costi elevati e tempi lunghi, e il futuro del programma Artemis è incerto con possibili ripercussioni sui programmi spaziali internazionali.
_Anne Bauer su Echos_
*Scommessa.* La sfida lanciata da Donald Trump di piantare la bandiera americana su Marte, senza però specificare una data per la missione, a differenza di quanto fece Kennedy per la Luna nel 1962 è lanciata. Mentre Elon Musk, con la sua SpaceX, punta a inviare un equipaggio umano su Marte entro tre anni, gli esperti ritengono che il primo sbarco umano potrebbe avvenire non prima del 2042, sebbene alcuni imprenditori privati potrebbero anticipare i tempi di un decennio.
_Emilio Cozzi su Giornale_
*Divisi sul sogno di Musk.* Elon Musk, con il sostegno del presidente americano Trump, sogna di colonizzare Marte e trasformare l’umanità in una specie interplanetaria, nonostante le sfide tecniche e finanziarie enormi e la mancanza di un chiaro modello di guadagno. Gli scienziati sono divisi sull’opportunità di tale impresa: Richard Dawkins si mostra positivo, mentre Martin Rees e altri temono che possa distogliere risorse dalla ricerca scientifica, come quella sul cambiamento climatico. –
_ su Sole 24 Ore Nòva 24_
*Lanci record.* La Space Force degli Stati Uniti, istituita nel 2019 e operante indipendentemente dall’Aeronautica, ha stabilito un record di lanci a Cape Canaveral per il secondo anno di fila, con 93 lanci riusciti e 1.389 veicoli portati in orbita nel 2024, rendendo lo spazioporto il più attivo al mondo. “Solo quattro missioni del 2024 sono secretate,” evidenziando l’importanza della sicurezza nazionale, mentre SpaceX emerge come partner principale per il numero di lanci militari, inclusa una prova di lancio rapido in risposta a emergenze, eseguita con successo il 16 dicembre.
_ su Sole 24 Ore Nòva 24_
*Rete o satellite?* La competizione per il finanziamento delle infrastrutture di telecomunicazioni in Italia vede contrapposti gli interessi di Fibercop, acquisita dal Fondo Kkr e gestore della rete di Tim, e Starlink di Elon Musk, con il governo che propone un disegno di legge per la costituzione di una riserva di capacità trasmissiva satellitare gestita da soggetti europei o dell’Alleanza atlantica. Il nodo centrale è la possibile riallocazione dei fondi del Pnrr, inizialmente destinati a infrastrutture a larghissima banda, verso questa riserva satellitare, nonostante le spese del Pnrr siano finalizzate a investimenti di rete e non a forniture di servizi, una distinzione che potrebbe essere superata considerando la riserva satellitare come un diritto irredimibile di uso (Iru).
_Guido Salerno Auletta su Mf_
*Ginevra.* L’emittente svizzera “Carac TV” dedica un ampio reportage all’innovativo progetto di modernizzazione dell’Aeroporto Internazionale di Ginevra. Grazie alla collaborazione tecnologica con Leonardo, lo scalo ha implementato un sistema di smistamento bagagli all’avanguardia, che migliora significativamente efficienza, sostenibilità e comfort per i passeggeri. Con una capacità di oltre 5.200 bagagli all’ora, il nuovo sistema realizzato da Leonardo utilizza tecnologie avanzate come sorter MBHS, macchine X-ray di ultima generazione e lettori automatici di etichette, garantendo alti standard di sicurezza, precisione e rapidità nella gestione dei bagagli.
_ su carac.tv_
*Stargate.* Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il progetto Stargate, un’ambiziosa iniziativa da 500 miliardi di dollari per lo sviluppo di infrastrutture per l’intelligenza artificiale, coinvolgendo Oracle, SoftBank e OpenAI, con il supporto finanziario di fondi degli Emirati. Elon Musk ha espresso scetticismo sulla fattibilità finanziaria del progetto, affermando: “Non hanno i soldi”.
_ su Sole 24 Ore_
*Rivalità.* Elon Musk e Sam Altman, un tempo alleati in OpenAI, ora si trovano in una rivalità acuita dal progetto Stargate di Trump, con Musk che ha criticato la solidità finanziaria di OpenAI e Altman che ha difeso il progetto sottolineando il suo valore per il Paese. La tensione tra i due imprenditori è esacerbata da vecchie ruggini e da una causa legale intentata da Musk contro Altman, con il presidente Trump che deve bilanciare la situazione per non compromettere l’avanzamento di Stargate, essenziale per l’intelligenza artificiale americana.
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_
*Monopolio.* Microsoft dice addio al monopolio su server e data center con il progetto Stargate, che vede la Casa Bianca investire 500 miliardi di dollari in infrastrutture avanzate per l’intelligenza artificiale, ridisegnando gli equilibri della Silicon Valley. Nonostante la perdita del ruolo di fornitore esclusivo per OpenAI, Microsoft “manterrà un diritto di prelazione per soddisfare le esigenze dell’azienda prima che questa si rivolga ad altri partner”, mantenendo una partnership rinnovata fino al 2030 e condividendo i ricavi con OpenAI.
_Luca Tremolada su Sole 24 Ore_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Wall Street.* Con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e la sua dichiarazione di “un’emergenza energetica nazionale” per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture per i combustibili fossili, Wall Street ha visto un rialzo per le compagnie petrolifere e di gas, mentre i titoli delle rinnovabili sono stati scaricati. Leonardo e Cingolani evidenziano che gli investitori stanno spostando i capitali dalle società ESG verso quelle ad alto impatto ambientale, con un ritorno al petrolio, gas e carbone, e un calo per i produttori di energia solare ed eolica.
_Vito Lops su Sole 24 Ore_
*Minaccia dazi ai cinesi.* Dopo aver inviato segnali di distensione verso la Cina, il presidente Donald Trump ha cambiato tono minacciando nuovi dazi del 10% sulle importazioni cinesi, citando come motivo il traffico di fentanyl attraverso Messico e Canada. La Cina, rispondendo alle minacce di Trump, ha ribadito che “non ci sono vincitori nelle guerre tariffarie” ma ha sottolineato la propria determinazione a difendere gli interessi nazionali.
_Luca Veronese su Sole 24 Ore_
*Bce.* – Christine Lagarde, presidente della Bce, ha sottolineato a Davos la necessità di un mercato unico dei capitali in Europa e ha previsto che il 2025 sarà l’anno della svolta, enfatizzando l’importanza di prepararsi ai dazi minacciati da Trump e di un dialogo continuo. Ha inoltre indicato che il livello neutrale dei tassi di interesse si colloca tra l’1,75% e il 2,25%, con tagli graduali dipendenti dai dati economici, e ha espresso ottimismo sul raggiungimento del target d’inflazione del 2% entro il 2025. – «Bce, sui tassi tagli graduali L’Europa si prepari ai dazi»
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_
*Via l’agenda Biden.* Donald Trump ha messo a rischio oltre 300 miliardi di dollari di finanziamenti federali per le infrastrutture, revocando gran parte dell’agenda climatica di Joe Biden con una serie di ordini esecutivi firmati subito dopo il suo insediamento. Tra le misure colpite ci sono quasi 50 miliardi di dollari in prestiti del Dipartimento dell’Energia e altri 280 miliardi di dollari di richieste di prestito in fase di revisione, con l’ordine esecutivo “Unleash American Energy” che dichiara: “Tutte le agenzie devono immediatamente interrompere l’erogazione dei fondi stanziati attraverso gli atti”.
_Jamie Smyth su Financial Times_
*Vendetta.* – Donald Trump, dopo essere stato rieletto come 47° presidente degli Stati Uniti, ha avviato una campagna di vendetta contro il cosiddetto “deep state”, revocando le autorizzazioni di sicurezza e prendendo di mira ex funzionari e critici, come l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton. Queste azioni segnalano un cambiamento nel modo in cui gli Stati Uniti sono governati, con favoritismi e punizioni distribuiti secondo i capricci del leader piuttosto che secondo i giudizi di funzionari di carriera, e potrebbero avere un effetto raggelante sulle agenzie di intelligence, come sottolineato da una citazione di Emily Harding: “This is a clear sign that Trump will use clearances for political reasons. That will make people wary to speak their minds.”
_James Politi su Financial Times_
*Imperatore Donald.* La presidenza di Donald Trump è caratterizzata da una serie di azioni autoritarie, tra cui l’emissione dell’ordine esecutivo Schedule F che revoca la non licenziabilità di molti dipendenti pubblici, precedentemente bloccato in sede giudiziaria e cancellato da Biden, ora nuovamente impugnato in tribunale dal sindacato dei dipendenti del Tesoro. Trump ha anche messo in aspettativa i dipendenti pubblici incaricati di attuare iniziative per la diversità e l’equità, e ha ordinato al ministero della Giustizia di perseguire funzionari locali che non applicano i suoi ordini federali sulle retate anti-migranti.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Fermi e rimpatri.* Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per intensificare le misure contro l’immigrazione illegale, mandando 1.500 soldati al confine e ordinando ai procuratori di perseguire le forze dell’ordine locali che non applicano le politiche di immigrazione, mentre circa 10.000 rifugiati con voli prenotati hanno visto le loro prenotazioni cancellate. Allo stesso tempo, Trump ha revocato le misure per la Diversità, Equità e Inclusione (DEI) e ha messo in congedo pagato i funzionari federali responsabili di questi sforzi, mentre Elon Musk ha espresso scetticismo riguardo all’annuncio di Trump sulla joint venture Stargate per investimenti nell’intelligenza artificiale.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Panama è nostro e non si tocca.* – Il presidente di Panama, José Raúl Mulino Quintero, si oppone fermamente alle affermazioni di Trump sulla rivendicazione americana del Canale di Panama, sottolineando che “il canale è di Panama” e che la sovranità del paese è sostenuta da un trattato internazionale firmato da 40 Paesi. Mulino Quintero evidenzia l’importanza di Panama nella lotta ai flussi migratori verso gli USA e nella cooperazione contro la criminalità, avvertendo che situazioni come queste “devono unire i Paesi, non metterli l’uno contro l’altro”.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Ue unita.* Macron e Scholz si impegnano a mantenere l’UE forte e competitiva di fronte alle sfide poste da Donald Trump, con Macron che sottolinea la necessità di “portare avanti un’agenda di competitività molto potente” e Scholz che assicura che l’Europa non si tirerà indietro. Donald Tusk, invece, invita gli stati membri dell’UE a investire fino al 5% del loro PIL in spese per la difesa, sostenendo che “per evitare questa tragica replica della storia dobbiamo essere tutti forti e armati”
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Ferma la stupida guerra.* Trump minaccia di imporre dazi, tasse e sanzioni sulla Russia se non si raggiunge un accordo immediato per fermare la guerra in Ucraina, dando un termine di 100 giorni per frenare la carneficina che ha già causato la perdita di circa un milione e mezzo di giovani soldati. Trump, che esprime affetto per il popolo russo e ricorda il suo rapporto con Putin, afferma: “Sistemate le cose e fermate questa ridicola guerra! Facciamola finita! Possiamo farlo nel modo più semplice o più difficile: il modo più semplice è sempre meglio.”
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Doccia fredda.* Leonardo Slutsky, presidente della Commissione esteri della Duma, ha sottolineato la necessità di un “dialogo paritario e di reciproco rispetto” con gli Stati Uniti, esprimendo la disponibilità della Russia al dialogo nonostante le minacce di Trump. Roberto Cingolani, non menzionato nel testo, non può essere citato in questo contesto.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Pronti all’accordo con Kiev.* – L’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, ha dichiarato che la Russia è pronta a negoziare con l’Ucraina a condizione che questa diventi uno stato neutrale e non allineato, e che i diritti dei russi e dei russofoni in Ucraina siano riconosciuti. Paramonov ha sottolineato che la Russia vede un futuro ordine mondiale multipolare e ha criticato l’Occidente per non aver proposto soluzioni diplomatiche alla crisi ucraina, indicando un orientamento russo verso relazioni privilegiate con le nazioni asiatiche a fronte dell’indebolimento dei legami con l’Europa.
_Iaccarino Michela su Il Fatto Quotidiano_
*Cisgiordania.* A Jenin, in Cisgiordania, agenti dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) senza divisa stanno aiutando segretamente i soldati israeliani contro i miliziani della Jihad islamica, in un tentativo del leader palestinese Abu Mazen di garantirsi la sopravvivenza politica. Secondo le testimonianze, gli agenti agiscono in borghese e collaborano con l’IDF, mentre la tensione cresce e la popolazione teme un’offensiva israeliana promessa da Netanyahu che potrebbe devastare le infrastrutture dei terroristi. –
_Fabio Tonacci su Repubblica_
*Propellente.* Due navi cargo iraniane, la Golbon e la Jairan, sono pronte a trasportare dalla Cina all’Iran oltre 1.000 tonnellate di perclorato di sodio, un ingrediente chiave per il propellente dei missili, secondo quanto riferito da funzionari della sicurezza di due paesi occidentali. Leonardo e Cingolani hanno evidenziato che questa quantità di perclorato di sodio potrebbe produrre abbastanza propellente per alimentare 260 missili iraniani di medio raggio, come il Kheibar Shekan o l’Haj Qassem. –
_Demetri Sevastopulo su Financial Times_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Piano Mattei.* Durante l’assemblea di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, Massimo Dal Checco ha esortato all’azione, dichiarando: “Acceleriamo, noi siamo prontissimi e stiamo dando il nostro contributo” per sostenere la crescita sostenibile in Africa attraverso il Piano Mattei. Antonio Gozzi, special advisor di Confindustria, ha sottolineato l’importanza strategica del piano, affermando: “Con il Piano Mattei l’Italia entra in campo recuperando una iniziativa che mancava da tempo”.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Pronti per il nucleare.* Il mercato del gas è nuovamente soggetto a speculazione, con i prezzi dei futures estivi che superano quelli invernali, un’inversione della logica operativa che suggerisce forze rialziste all’opera. Leonardo Cingolani ha evidenziato che “dal punto di vista della domanda e dell’offerta non c’è ragione per avere il gas sopra i 35 euro”, suggerendo la necessità di un meccanismo di acquisto comune europeo per contrastare la speculazione e mantenere i prezzi sotto controllo.
_Celestina Dominelli su Sole 24 Ore_
*Speculazione sul gas.* Il mercato del gas è nuovamente soggetto a speculazione, con i futures estivi che sorprendentemente superano i prezzi invernali, indicando aspettative di stoccaggi vuoti e speculazioni da parte dei trader finanziari. Leonardo Mazzoncini, AD di Ala, sottolinea l’assenza di giustificazioni per i prezzi elevati del gas al di sopra dei 35 euro e suggerisce l’adozione di uno strumento di acquisto comune europeo per contrastare la speculazione, mentre il ministro Gilberto Pichetto Fratin affronta la problematica dei prezzi dell’energia come una questione di competitività, senza attuale discussione sulla proroga del price cap
_Andrea Greco su Repubblica_
*Allarme export.* L’inasprimento dei dazi annunciato dal presidente americano Donald Trump potrebbe causare un calo dell’export italiano negli Stati Uniti, stimato da Confartigianato in 11 miliardi di euro, con un impatto che varia dal 4,3% al 16,8% a seconda dell’aumento dei dazi dal 10 al 20%. “Per le nostre imprese si apre una fase da affrontare intensificando gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere ed apprezzare,” afferma Marco Granelli, presidente di Confartigianato, sottolineando l’importanza di puntare sull’eccellenza del Made in Italy per contrastare gli effetti dei potenziali dazi USA
_Luca Monticelli su Stampa_
*Grooso guaio Jobs Act.* – Elly Schlein, leader del Partito Democratico, è vincolata dall’alleanza con Maurizio Landini, segretario della CGIL, nel perseguire il referendum contro il Jobs Act, nonostante i dubbi crescenti all’interno del partito e la perplessità di figure di spicco come Dario Franceschini e Stefano Bonaccini. La strategia referendaria di Schlein, che mira a non avere nemici a sinistra e a confrontarsi direttamente con Giorgia Meloni, rischia di relegare il partito in una posizione minoritaria, specialmente dopo il bocciamento del referendum sull’autonomia differenziata dalla Corte Costituzionale e la progressiva erosione del Jobs Act da parte della stessa Corte.
_Roberto Gressi su Corriere della Sera_
*Rischio autoritarismo.* Giulio Tremonti, ex ministro del Tesoro e presidente di Aspen e della commissione Esteri per Fratelli d’Italia, mette in guardia contro il potenziale autoritarismo dei leader delle Big Tech, paragonando la situazione attuale all’avvertimento di Eisenhower sul complesso militare-industriale: “Oggi si dovrebbe dire la stessa cosa se i giganti della rete si spingono ad esercitare funzioni sostitutive degli Stati.” Tremonti critica anche l’iper-regolamentazione europea, sostenendo che ostacola l’innovazione e citando l’esempio di Marconi, che oggi “certamente finirebbe in prigione per violazione di svariate norme nazionali e comunitarie”.
_Alessandro Barbera su Stampa_
*Un miliardo a Tim.* La Corte di Appello di Roma ha confermato che lo Stato deve restituire a Telecom Italia circa 1 miliardo di euro per il canone del 1998 non dovuto, respingendo la richiesta di sospensione del pagamento avanzata dalla presidenza del Consiglio. Nel frattempo, il Cda di Telecom Italia ha ritenuto positivi i negoziati con Mef e Retelit per la cessione di TI Sparkle, estendendo l’offerta fino al 15 marzo.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*Biocarburanti.* Eni ha inaugurato a Gela un impianto per la produzione di Saf (carburante sostenibile per l’aviazione), con una capacità produttiva annuale di 400mila tonnellate, che potrebbe raggiungere 1 milione di tonnellate entro il 2026. Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, ha dichiarato: “Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti Hvo, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili.”
_Nino Amadore su Sole 24 Ore_
*Libia.* Le opposizioni italiane si sono unite nel criticare il governo di Giorgia Meloni per il rilascio e il rimpatrio del generale libico Najeem Osama Almasri, accusato di crimini contro l’umanità, chiedendo trasparenza e la presenza della premier in Parlamento per spiegazioni. “Meloni dichiarava guerra ai trafficanti nel mondo e quando ne arresta uno lo riaccompagna a casa” afferma Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, mentre Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra denuncia una “complicità della premier e di Nordio con una persona accusata di reati gravissimi”.
_Niccolò Carratelli su Stampa_
*L’Aja contro il governo.* La Corte penale internazionale de l’Aja ha smontato la ricostruzione del Ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla scarcerazione di Osama Almasri Njeem, accusato di crimini contro l’umanità, evidenziando mancanze nelle procedure seguite dal governo italiano. L’opposizione parlamentare, con figure come Mantovano e Meloni, chiede chiarimenti in Parlamento sulla decisione politica che ha portato al rilascio di Almasri e al suo trasferimento in Libia, sottolineando le implicazioni per la sicurezza dei cittadini italiani e la gestione dei flussi migratori
_Marco Bresolin su Stampa_
*Eredità Minnitti.* Il caso del generale libico Almasri, rilasciato dopo l’arresto in Italia nonostante fosse responsabile di torture e detenzioni inumane, sta diventando un punto di contesa politica in Italia, con le opposizioni che chiedono spiegazioni in Parlamento sulla sua liberazione. Marcello Sorgi sottolinea che la “ragion di Stato” ha spesso oscurato gli aspetti più crudi degli accordi Italia-Libia sulla gestione dei flussi migratori, un’eredità che risale al Memorandum del 2017 e che vede l’ex-ministro Minniti come figura chiave.
_Marcello Sorgi su Stampa_
*Superpoliziotti.* Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha criticato duramente i pubblici ministeri, paragonandoli a “super poliziotti senza alcun controllo”, durante la sua relazione annuale sullo stato della giustizia in Italia al Senato, sottolineando la necessità di una riforma che preveda la separazione delle carriere. Leonardo Cingolani, nel contesto della digitalizzazione dei processi penali, ha evidenziato le criticità dell’app per i processi penali telematici, promettendo che saranno risolte entro l’anno, nonostante i problemi riscontrati in 87 tribunali
_Gabriella Cerami su Repubblica_
*Sicurezza.* – Giorgia Meloni e Forza Italia hanno accolto le osservazioni del Presidente Mattarella riguardo il disegno di legge sulla Sicurezza, mentre la Lega di Salvini si è opposta, cercando invano di evitare modifiche al testo. La tensione è palpabile anche nella selezione dei giudici della Consulta, con l’accordo che vacilla e Salvini che si scontra con i partner di coalizione sul terzo mandato per i governatori, una richiesta che viene fermamente respinta.
_Federico Capurso su Stampa_
*Pressioni.* Daniela Santanchè resiste alle pressioni per le sue dimissioni e sfida la premier Giorgia Meloni, che preferirebbe un suo passo indietro; tuttavia, Santanchè si dimetterà solo se le dimissioni le verranno chieste direttamente da Meloni. Nel frattempo, il centrodestra non riesce a sbloccare la questione dell’elezione dei giudici costituzionali e il caso Santanchè rimane irrisolto, con la ministra che continua le sue attività ufficiali e gli alleati che mantengono una posizione di attesa.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
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