SICUREZZA
*Sinergie industriali.* Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha incontrato i vertici di Baykar a Istanbul per discutere possibili sinergie industriali che potrebbero sfociare in una partnership nel settore dei sistemi senza pilota. Queste discussioni sono state rivelate dopo che Baykar ha annunciato di aver ospitato una delegazione di Leonardo, inclusi Cingolani, nella loro sede di Istanbul. La notizia, che riguarda l’analisi di sinergie industriali tra Leonardo e Baykar, è stata pubblicata nel report “Advanced Air Mobility”, parte dell’Aviation Week Intelligence Network.
_ su AVIATIONWEEK.COM_
*Soggetto industriale.* Il Main Ground Combat System (MGCS) rappresenta il futuro sistema di combattimento terrestre europeo, con una nuova generazione di piattaforme cingolate pesanti da combattimento. La futura MGCS Project Company GmbH, con sede a Colonia e partecipazione paritetica delle quattro aziende coinvolte (ognuna con il 25%), è frutto di un accordo tra Francia e Germania, avviato con una Lettera di Intenti nel 2021, che mira a sviluppare veicoli dimostratori entro la fine del 2024. L’Italia, attualmente membro osservatore, valuta la sua partecipazione al programma, che potrebbe influenzare i progetti nazionali come l’I-MBT e l’AICS/A2CS, basati sulle piattaforme PANTHER.
_ su RID.IT_
*Aerospazio lombardo al top.* L’industria aerospaziale lombarda ha registrato un export di 1,4 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, segnando un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Tra le aziende di spicco vi è Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), che a Gorgonzola sviluppa tecnologie avanzate per missioni spaziali. Il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, sottolinea l’importanza strategica dell’investimento in questo settore: “Investire qui significa quindi sviluppare progresso tecnologico e rappresenta una scelta strategica per rafforzare la sicurezza nazionale ed europea.” La visita di Assolombarda e della Regione Lombardia al sito Thales Alenia Space evidenzia il forte legame tra industria e istituzioni, con l’obiettivo di promuovere ulteriormente l’innovazione e la sicurezza attraverso il settore aerospaziale.
_Luca Lombardo su Sole 24 Ore_
*Eccellenza per il Paese.* Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), rappresenta un’eccellenza aerospaziale lombarda con un fatturato di 6 miliardi di euro e prospettive di export di 1,4 miliardi nel 2024. Il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, ha sottolineato l’importanza strategica del settore aerospaziale per il progresso tecnologico e la sicurezza, affermando: “l’aerospazio gioca un ruolo decisivo e nel nostro territorio esprime un’eccellenza internazionale”. Durante la visita istituzionale, l’AD di Thales Alenia Space, Giampiero Di Paolo, ha evidenziato la collaborazione tra settore industriale, istituzioni, mondo economico e università, essenziale per il futuro del settore.
_ su Giorno_
*Boeing a picco.* La Boeing sta affrontando una crisi finanziaria con una perdita annuale record che potrebbe superare i 12 miliardi di dollari, aggravata da incidenti aerei, uno sciopero prolungato e problemi nella divisione difesa e spazio. In Italia, il sito di Grottaglie, dove si producono fusoliere per il Boeing 787 per conto di Leonardo, è al centro di preoccupazioni per il futuro, con Leonardo che sta pianificando una ristrutturazione che potrebbe includere nuovi partner industriali e finanziari. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha indicato che il sito subirà una trasformazione industriale che “include un riposizionamento della struttura dei costi, una riconfigurazione della piattaforma, una ristrutturazione della supply chain e una rianalisi delle opportunità di business”.
_Sofia Fraschini su Giornale_
*Gcap.* Durante un incontro a Londra tra il segretario alla Difesa del Regno Unito, John Healey, e il suo omologo giapponese Gen Nakatani, è emerso che il focus principale era il Global Combat Air Programme (GCAP), un progetto multinazionale che vede la collaborazione di Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi per lo sviluppo di caccia stealth di sesta generazione. Il Giappone, che prevede di ritirare circa 100 caccia Mitsubishi F-2 entro dieci anni, mira a rispettare l’obiettivo di entrata in servizio dei nuovi velivoli nel 2035. Tuttavia, vi sono preoccupazioni riguardo ai costi e ai potenziali ritardi del progetto, che hanno già complicato programmi simili in Europa. In Giappone, il silenzio sul GCAP è dovuto alla resistenza di una parte dell’opinione pubblica legata al pacifismo postbellico e alla difficoltà dell’industria della difesa, come sottolineato dall’analista Yusuke Takagi: “La nostra industria della difesa è in difficoltà da decenni. Molte persone vorrebbero tagliare ulteriormente, sostenendo che non ne abbiamo bisogno. Alcuni politici sono molto preoccupati da queste opinioni.
_Mari federico su La Ragione_
*Energia e business in Arabia.* Giorgia Meloni si reca in Arabia Saudita per rafforzare la cooperazione in ambiti strategici come la difesa e l’energia, incontrando il principe Mohammed bin Salman e portando con sé una delegazione di imprenditori italiani. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, partecipa alla missione per definire accordi nel settore aerospaziale e difesa, dopo aver già firmato un memorandum di intesa con l’Arabia Saudita l’anno precedente. L’Italia vede l’Arabia Saudita come un partner strategico, sia per il progetto di corridoio economico che collega India, Medio Oriente ed Europa, sia per la Vision 2030 di Bin Salman che mira a diversificare l’economia saudita oltre il petrolio, con l’Italia desiderosa di essere un partner chiave in questo processo
_Paolo Cappelleri su Gazzetta del Sud_
*Nucleo forte.* La cooperazione europea nel settore della difesa progredisce con la fusione di quattro conglomerati industriali sotto pressione politica per sviluppare il sistema di combattimento terrestre MGCS, che sostituirà i modelli Leopard 2 e Leclerc dal 2040. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annunciato un importante progresso a Parigi, con la firma di un accordo tra i partner industriali designati per la creazione di una società di progetto. Nonostante le difficoltà passate e le divergenze di interesse, l’accordo prevede una divisione equa dei costi e delle responsabilità lavorative tra Germania e Francia, con la possibilità che la nuova entità possa diventare il “Nukleus für einen europäischen Panzerchampion”, nucleo per un campione europeo di carri armati come suggerito dalla collaborazione tra Rheinmetall e Leonardo in Italia.
_Niklas Zaboji su Frankfurter Allgemeine_
*Incertezza e collasso.* Decine di aziende del settore difesa sono a rischio di fallimento o hanno dovuto congelare le assunzioni o cercare aiuto a causa dell’incertezza del governo britannico riguardo ai suoi piani di spesa. L’indeterminatezza sulla data in cui il governo si impegnerà ad aumentare il budget della difesa al 2,5% del reddito nazionale e la pubblicazione della revisione strategica della difesa hanno causato problemi all’industria. I contratti sono stati sospesi o ritardati dal Ministero della Difesa (MoD), mettendo in difficoltà finanziaria alcune aziende. L’incertezza sta minando i piani del governo di aumentare la capacità industriale della difesa nel Regno Unito e di rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento. Nonostante le promesse dei ministri di pubblicare i risultati della revisione nella prima metà dell’anno, non c’è una data precisa e ci sono timori che possa essere ritardata fino all’autunno.
_Larise Brown su Times_
*Trasporto merci out.* Airbus ha deciso di chiudere la sua compagnia di trasporto merci Beluga Transport AiBT, lanciata appena un anno fa, a causa della domanda insufficiente che ha reso l’attività non redditizia. Nonostante le missioni svolte, tra cui il trasporto di satelliti, e l’uso di Beluga XL, versioni più grandi dell’A330, la compagnia non è riuscita a garantire la propria sostenibilità economica, avviando un piano per ricollocare i 75 dipendenti.
_ su Figaro_
*Fare in fretta.* Il presidente Donald Trump sembra voler accelerare il raggiungimento della pace in Ucraina per evitare di perdere il sostegno del Congresso nelle elezioni di midterm, come sottolineato da Marco Bertolini, generale della Brigata Folgore: “È molto importante raggiungere la pace in Ucraina. E Donald Trump dà l’impressione di volerlo fare in fretta: vuole evitare di arrivare tra due anni alle elezioni di Midterm, rischiando di perdere l’appoggio del Congresso.” Tuttavia, rimangono incerte le basi su cui Trump intende negoziare la fine del conflitto, nonostante suggerisca che la Cina potrebbe contribuire a una soluzione, indicando una possibile ridefinizione dei rapporti internazionali
_Paolo Rossetti su Italia Oggi_
*Cnel e IA.* Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha lanciato un osservatorio chiamato OPERA per monitorare l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul lavoro e sulle relazioni industriali, con particolare attenzione alle conseguenze economiche e ai rapporti tra imprese e sindacati. Durante un convegno a Roma, è stata sottolineata l’importanza di una regolazione dell’IA che coinvolga lavoratori e comunità, e si è discusso del ruolo della contrattazione aziendale nell’adattamento alla produttività e all’organizzazione del lavoro influenzate dall’IA. Il sottosegretario Barachini ha evidenziato l’importanza di un disegno di legge per contrastare i deep fake e proteggere il diritto d’autore nell’era dell’IA. Infine, il convegno ha messo in luce la necessità di un maggiore coinvolgimento delle parti sociali nella regolazione e nello sviluppo dell’IA in Europa, con un approccio partecipativo e inclusivo.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Più democrazia con IA partecipativa.* Renato Brunetta, presidente del CNEL, sostiene che l’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) nel mondo del lavoro porterà a un aumento della produttività e della crescita economica, nonché alla creazione di nuovi lavori non automatizzati. Il CNEL ha lanciato OPERA, un osservatorio per monitorare l’IA partecipativa nelle aziende, promuovendo il coinvolgimento di lavoratori e comunità e lo scambio di buone pratiche tra stakeholder. Brunetta enfatizza la necessità di una nuova cultura cooperativa e di un approccio partecipativo all’IA per garantire una distribuzione equa dei guadagni di produttività e per evitare un aumento delle disuguaglianze sociali, sostenendo che l’IA partecipativa è più inclusiva, produttiva e coesiva per la società
_Renato Brunetta su Sole 24 Ore_
*Amazon nel polo nazionale.* Amazon Web Services (AWS) è entrato nel Polo Strategico Nazionale (PSN), una piattaforma di servizi cloud sicuri per la pubblica amministrazione italiana, diventando il quarto fornitore di servizi cloud e offrendo oltre 80 servizi con dati e applicazioni archiviati in data center situati in Italia. Il progetto del PSN, promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale in linea con la Strategia Cloud Italia, mira a garantire l’autonomia tecnologica del paese e rientra nella visione strategica del governo per posizionare l’Italia come hub digitale nel Mediterraneo. AWS ha annunciato investimenti significativi in Italia, inclusi 1,2 miliardi di euro per l’espansione dei servizi cloud, che dovrebbero contribuire con 880 milioni al PIL e sostenere circa 5.500 posti di lavoro entro il 2029, aggiungendosi ai 2 miliardi investiti per la Regione AWS Europa Milano lanciata nel 2022
_ su Sole 24 Ore_
*Meta rilancia.* Mark Zuckerberg, CEO di Meta (precedentemente focalizzata sul Metaverso), ha annunciato un investimento di 65 miliardi di dollari in intelligenza artificiale (AI) entro il 2025, che includerà la costruzione di un nuovo centro dati e un incremento delle assunzioni nei team AI. Meta, che ha già investito in AI con progetti come un centro dati da 10 miliardi in Louisiana e l’acquisto di chip per prodotti AI, prevede di espandere significativamente i suoi team AI quest’anno. Nonostante il rischio di spendere troppo, Zuckerberg sostiene l’importanza di rimanere leader nella tecnologia AI, considerata cruciale per i prossimi 10-15 anni, e l’annuncio ha portato a un’iniziale caduta delle azioni di Meta seguita da un recupero grazie all’ottimismo degli analisti.
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_
*Divisi sui carri armati.* L’accordo industriale franco-tedesco per lo sviluppo del nuovo carro armato europeo, il Main Ground Combat System (MGCS), ha escluso altri paesi interessati, con l’Italia che ha già avviato progetti alternativi con Rheinmetall. La nuova società MGCS, con sede a Colonia, sarà di proprietà paritaria tra Francia e Germania, con una distribuzione del lavoro che riflette una cooperazione bilaterale piuttosto che un vero spirito europeo. Le dimensioni dei partner industriali coinvolti sono significative, con Knds, Rheinmetall e Thales che insieme rappresentano un’ampia forza lavorativa e un considerevole fatturato annuale nel settore della difesa.
_Sergio Barlocchetti su La Verita’_
*Quanti per l’invisibile.* Poter vedere oggetti nascosti alla vista oppure attraverso fumo e nebbia o avere un sistema di navigazione preciso ma senza i satelliti: sono alcune delle incredibili applicazioni rese possibili dal mondo dei quanti, con fotoni ‘intrecciati’ e particelle fantasma. A trasformarle in realtà è il lavoro dei ricercatori dei Leonardo Innovation Labs dedicati a Tecnologie Quantistiche, Optronica e Materiali Avanzati, a Roma.
_ su ANSA.IT_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*La risposta Ue a Trump, priorità al made in Europe.* La Commissione Europea ha presentato la “Bussola per la competitività”, una strategia che segue le raccomandazioni di Mario Draghi e Enrico Letta, con l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’UE privilegiando i prodotti europei in settori strategici come tecnologia, industria e difesa. Questa mossa è una risposta alla politica “America First” di Donald Trump e mira a ridurre le dipendenze europee, soprattutto in termini di catene di approvvigionamento e sicurezza tecnologica. La Bussola include una semplificazione normativa per le imprese e un miglior coordinamento delle politiche tra gli Stati membri. Inoltre, si prevede un piano di azione per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica, nonché un Libro Bianco sulla Difesa per rafforzare la sicurezza europea. La Commissione riconosce la necessità di investimenti significativi per modernizzare l’economia e assicurare la transizione verde e digitale, oltre a una riforma della direttiva sugli appalti pubblici che favorisca i prodotti e le tecnologie dell’UE.
_Marco Bresolin su Stampa_
*Via ai rimpatri.* La Casa Bianca ha avviato i voli di espulsione per i migranti illegali, con immagini shock di persone incatenate pubblicate sui social media, come parte di una promessa elettorale mantenuta dal presidente Trump. Questi voli militari, partiti dal Texas e dall’Arizona, sono diretti in Guatemala e mirano a rimpatriare i “peggiori criminali”. Le operazioni di espulsione sono state criticate per il loro costo e per l’uso di catene, che secondo alcuni esperti sono utilizzate solo in casi di trasporto di individui particolarmente pericolosi. Nonostante l’annuncio di Trump, i numeri delle espulsioni sono inferiori rispetto alle promesse iniziali, e l’opinione pubblica americana rimane divisa sulle politiche di immigrazione, con un sostegno per l’espulsione di criminali violenti ma resistenza verso misure più estreme.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Tour dei disastri.* Il presidente Donald Trump ha visitato la North Carolina e la California, Stati colpiti rispettivamente da un uragano e da incendi, promettendo aiuti e annunciando possibili riforme o l’abolizione della Federal Emergency Management Agency (FEMA), criticata per la gestione degli aiuti. Durante il suo tour, ha imposto condizioni alla California per ricevere assistenza federale, tra cui l’identificazione degli elettori e la redistribuzione delle risorse idriche. Trump ha anche affrontato una dura telefonata con la premier danese Mette Frederiksen riguardo all’acquisto della Groenlandia, insistendo nonostante la netta opposizione della Danimarca. Nel frattempo, ha partecipato virtualmente alla marcia per la vita a Washington e graziato attivisti anti-aborto, mentre il vicepresidente J.D. Vance è intervenuto personalmente all’evento.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Meloni mi piace. I dazi? vedremo.* Il presidente americano Donald Trump ha aperto alla possibilità di esentare l’Italia dai dazi, esprimendo apprezzamento per la premier Giorgia Meloni. L’Italia si trova di fronte a una scelta difficile: collaborare con l’Unione Europea o negoziare separatamente con gli Stati Uniti, rischiando di compromettere i rapporti con l’UE. Meloni, attualmente in visita in Arabia Saudita, non ha preso una posizione definitiva, mentre il governo italiano valuta le opzioni senza esporre le proprie intenzioni agli alleati europei. La situazione è complessa, con potenziali ripercussioni su altri settori importanti, come la difesa e l’immigrazione, e il governo cerca di bilanciare le preoccupazioni del mondo produttivo, particolarmente vulnerabile agli effetti dei dazi.
_Lorenzo De Cicco su Repubblica_
*Incontriamoci.* Vladimir Putin ha espresso apertura verso un dialogo con Donald Trump, suggerendo che se Trump non avesse perso le elezioni del 2020, la crisi in Ucraina potrebbe non essersi verificata. Putin ha invitato a una conversazione “realista” su questioni di interesse comune tra USA e Russia, nonostante le tensioni attuali. Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha escluso l’Italia dal processo di pace in Ucraina, criticando il suo supporto al governo ucraino e negando qualsiasi ruolo italiano come mediatore tra Russia e Unione Europea. Queste dichiarazioni emergono in un contesto di crescente isolamento internazionale della Russia a seguito della sua “Operazione militare speciale” in Ucraina.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Il gioco delle parti.* Vladimir Putin si è detto pronto a discutere la pace in Ucraina con Donald Trump, escludendo però l’Italia e l’Ucraina stessa dal tavolo delle trattative. Questa apertura arriva per la prima volta dall’inizio dell’invasione e sembra ignorare completamente il ruolo dell’attuale presidente ucraino Volodymyr Zelensky e degli alleati europei, che sono stati attivi nel gestire la crisi. Trump, dal canto suo, ha promesso in campagna elettorale di portare la pace rapidamente, ma la realizzazione di una tregua duratura richiederà tempo e lavoro tecnico. Il possibile vertice russo-americano, che ricorda i tempi della guerra fredda, potrebbe lasciare l’Ucraina e l’Europa a fare affidamento sulle decisioni prese da Trump e Putin, con l’Europa che potrebbe essere chiamata a garantire la sicurezza post-bellica dell’Ucraina
_Stefano Stefanini su Stampa_
*Per fermare Putin servono garanzie.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esprime speranze e preoccupazioni riguardo la presidenza americana di Trump, sottolineando l’importanza di non ripetere gli errori del passato e la necessità di garanzie concrete per la sicurezza dell’Ucraina. Zelensky critica il Memorandum di Budapest del 1994, che aveva visto l’Ucraina rinunciare al suo arsenale nucleare in cambio di promesse di sicurezza non mantenute, e insiste sull’adesione alla NATO come unica garanzia affidabile contro future invasioni. Durante l’intervista, Zelensky riflette anche sulle difficoltà emotive di gestire una guerra e sulle perdite subite dal suo paese, evidenziando la necessità di condizioni eccezionali per fermare l’aggressione russa. Infine, esprime la speranza che il canale di dialogo tra Giorgia Meloni e Trump possa essere utile sia per l’Europa che per l’Ucraina
_Cecilia Sala su Foglio_
*Dazi, contatti già avviati con gli Usa.* Il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha discusso la relazione strategica tra l’UE e gli USA, sottolineando l’importanza della collaborazione tra democrazie alleate per affrontare le sfide poste dai regimi autocratici. Dombrovskis ha confermato che sono in corso contatti con l’amministrazione Trump per trovare soluzioni costruttive, inclusi temi come le tariffe, il rispetto delle regole europee da parte delle piattaforme digitali e l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) dagli USA. Ha riconosciuto le critiche sulla complessità e lentezza delle regole europee, annunciando iniziative per semplificare e ridurre gli oneri amministrativi. Infine, ha evidenziato i rischi di un impatto negativo fino al 7% del PIL mondiale in caso di una guerra commerciale, con conseguenze potenzialmente devastanti paragonabili alla Grande Depressione degli anni ’30
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Niente di buono.* Romano Prodi esprime preoccupazione per il declino dei sistemi democratici globali, evidenziando l’attrattiva crescente dei regimi autoritari, come quelli di Cina e Russia, soprattutto in Africa. Nota una tendenza simile verso l’autoritarismo anche in Europa, con esempi come l’Ungheria e la Polonia, e un numero crescente di sostenitori in altri paesi, inclusa l’Italia. Prodi è particolarmente allarmato dal cambiamento di rotta negli Stati Uniti sotto Donald Trump, il quale sembra promuovere un potere senza limiti, sia internamente che a livello internazionale. Questa trasformazione, che ha trovato sostegno anche tra i grandi attori economici, minaccia i valori democratici e il sistema di pesi e contrappesi tradizionalmente americani. Prodi conclude che le politiche di Trump, incluse le minacce di sanzioni e la rottura di accordi internazionali, potrebbero portare l’Unione Europea a cercare mercati alternativi e indebolire la solidarietà occidentale, con gravi conseguenze economiche e politiche
_Romano Prodi su Messaggero_
*Voglioni dividerci.* Marc Ferracci, ministro francese per l’Industria e l’Energia, ha sottolineato a Davos l’importanza dell’unità europea di fronte alle strategie divisive degli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump. Ferracci ha evidenziato l’allineamento con l’Italia, in particolare con il ministro Urso, per promuovere una politica industriale assertiva a difesa del settore automobilistico e per sviluppare un piano d’emergenza che garantisca l’indipendenza europea da Asia e America. Il ministro ha espresso la necessità di rivedere il percorso verso il divieto dei veicoli a combustione entro il 2035, considerando l’impatto socio-economico e le pressioni americane. Infine, ha auspicato che la nuova Commissione europea semplifichi le normative per rafforzare la competitività dell’UE.
_Giuseppe Bottero su Stampa_
*Israele.* Hamas ha annunciato che libererà oggi quattro soldatesse israeliane come parte di un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma Israele sostiene che ciò viola l’accordo che prevedeva la liberazione prioritaria di civili femminili. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione d’urgenza, poiché la lista degli ostaggi fornita da Hamas differisce da quella concordata, escludendo due donne civili precedentemente dichiarate morte. Nonostante le tensioni, è improbabile che Israele faccia fallire l’accordo, ma Netanyahu sta valutando misure di ritorsione, inclusa la possibilità di ritardare il ritorno degli sfollati palestinesi e di riprendere il conflitto. Nel frattempo, la tregua con Hezbollah in Libano è a rischio poiché Israele intende mantenere le truppe nel sud del paese più a lungo del previsto.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Nuova gelata.* Le previsioni di crescita economica per l’Italia sono state riviste al ribasso secondo l’ultimo rapporto di Ref, che stima un incremento del Pil di solo lo 0,6% per il 2025, inferiore alle attese governative. Questa proiezione più pessimistica implica un impatto negativo sui saldi di finanza pubblica, con un debito previsto in aumento e un deficit che si ridurrebbe più lentamente rispetto alle previsioni ufficiali. Le principali cause di questa revisione sono le difficoltà dell’industria e le incertezze legate alla politica economica di Trump, note come “Trumpnomics”. Nonostante ciò, la nuova governance economica europea non richiederebbe necessariamente manovre correttive immediate, in quanto gli impegni con Bruxelles si concentrano sui livelli di spesa netta
_ su Sole 24 Ore_
*Obiettivo Generali.* Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha lanciato un’offerta di scambio totalitaria da 13,3 miliardi di euro per acquisire Mediobanca, con l’obiettivo di diventare il terzo polo bancario italiano e, a lungo termine, di rafforzare la propria posizione su Generali Assicurazioni. L’offerta prevede uno scambio di 2,3 azioni Mps per ogni azione Mediobanca, con un premio del 5,03%. Tuttavia, il mercato ha reagito spingendo il titolo di Mediobanca al di sopra dell’offerta, mentre quello di Mps ha subito un calo. L’operazione, che si basa anche sull’utilizzo di 3 miliardi di euro di crediti di imposta di Mps, è vista con scetticismo da alcuni analisti a causa della limitata sovrapposizione tra le due banche e delle potenziali sinergie. Mediobanca è pronta a respingere l’offerta, considerandola ostile.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Contromosse.* Mediobanca si prepara a difendersi da un’offerta di scambio non concordata e considerata ostile da parte di Mps, che mira all’acquisizione totale del capitale di Piazzetta Cuccia. Il mercato ha reagito negativamente, con il valore dell’offerta che è sceso al di sotto delle aspettative, trasformando un iniziale premio del 5% in uno sconto del 9,4%. Gli analisti esprimono dubbi sulle sinergie tra le due banche, data la diversa focalizzazione dei loro servizi. Mps potrebbe rivedere al ribasso la soglia del 66,67% necessaria per l’acquisizione, puntando a una quota che le consenta la maggioranza in consiglio. Mediobanca si appresta a scegliere i propri consulenti legali e finanziari per organizzare la difesa, mentre non si esclude l’intervento di altri attori internazionali interessati al dossier Generali, di cui Mediobanca è il maggior azionista singolo.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*Nell’interesse del Paese.* Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso sostegno all’operazione di Monte dei Paschi su Mediobanca, ritenendola trasparente e vantaggiosa per l’economia italiana. Il management di Monte dei Paschi, guidato dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio, aveva già presentato al Tesoro, principale azionista, diverse opzioni strategiche, tra cui l’operazione con Mediobanca. Mentre il vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia promuove iniziative di libero mercato e spinge per la privatizzazione di Mps, l’opposizione, rappresentata dal Pd, chiede chiarimenti in Parlamento sulle operazioni finanziarie in corso. La maggioranza politica, composta da Fdl e Lega, vede favorevolmente la creazione di un “terzo polo” bancario, che unirebbe le competenze di una banca retail e di un istituto di investment banking, senza temere sovrapposizioni.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Stretta.* Delfin e il gruppo Caltagirone, con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), stanno attuando una strategia di consolidamento nel settore finanziario italiano, con l’obiettivo finale di influenzare il gruppo assicurativo Generali. La loro mossa include un’offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca, che, se riuscita, potrebbe portare Mps, Delfin e Caltagirone a detenere il 29% del nuovo polo bancario. Questo potrebbe rafforzare la loro posizione in Generali, dove già detengono una quota significativa. La manovra arriva in un momento delicato per Generali, che sta presentando un nuovo piano industriale e si appresta al rinnovo del consiglio di amministrazione. Nonostante le tensioni, Generali rimane stabile in borsa e continua la sua operazione con Natixis nel risparmio gestito, nonostante l’opposizione di Delfin e Caltagirone e l’attenzione della politica, che potrebbe esercitare il golden power.
_Laura Galvagni su Sole 24 Ore_
*Nuovo ad alle Ferrovie.* Il Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato ha proposto Gianpiero Strisciuglio come nuovo amministratore delegato di Trenitalia, in attesa dell’approvazione del Ministero dell’Economia. Aldo Isi è previsto come successore di Strisciuglio alla guida di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), mentre Luigi Corradi è indicato per Fs International. Queste nomine arrivano in un periodo critico per il gruppo Fs, che deve affrontare scioperi e incidenti, oltre alla necessità di rimodulare i servizi ferroviari a causa della congestione delle reti, specialmente nei grandi nodi urbani come Roma, Milano e Firenze. Gli esperti suggeriscono soluzioni come la diversificazione delle stazioni e l’unione di convogli per migliorare l’efficienza del servizio.
_Marco Morino su Sole 24 Ore_
*Fusione.* Le dimissioni improvvise di Luigi Ferraris dalla guida di Fibercop hanno portato alla nomina temporanea di Massimo Sarmi come presidente con deleghe operative, lasciando incertezze sulle ragioni del cambiamento. Si ipotizza che le dimissioni possano essere legate a disaccordi con gli azionisti o con il business plan di Kkr, che aveva acquisito la società da Tim. Nel frattempo, si riaccese il dibattito sulla possibile fusione tra Fibercop e Open Fiber, un progetto che potrebbe accelerare nonostante le complessità legate all’Antitrust e alla valutazione delle due società. Le banche d’affari suggeriscono una scissione proporzionale di Open Fiber per superare gli ostacoli Antitrust, ma rimangono questioni aperte sui valori delle società e sulla distribuzione di pesi e poteri nella futura rete unica
_Federico De Rosa su Corriere della Sera_
*Piano B.* Giorgia Meloni sta considerando un piano B per realizzare un sistema di premierato senza modificare la Costituzione, ma attraverso una riforma della legge elettorale. Ha discusso questa strategia con gli alleati e ha istituito un gruppo di lavoro parlamentare, guidato da un esponente di Fratelli d’Italia (FdI), per esplorare l’adozione di un modello simile a quello usato per l’elezione dei presidenti di Regione. Questo modello prevede un turno unico e un premio di maggioranza, legando la durata della legislatura al mandato del premier e precludendo la formazione di governi tecnici. La riforma è ancora in fase iniziale e dovrà affrontare questioni complesse come il sistema delle preferenze e le limitazioni imposte dalla Corte Costituzionale, oltre a cercare un consenso all’interno della maggioranza. Meloni punta a completare il dossier entro la fine della legislatura nel 2027, nonostante le sfide politiche e le superstizioni che circondano le modifiche alla legge elettorale.
_Francesco Verderami su Corriere della Sera_
*Basta pessimismo.* Christine Lagarde, presidente della BCE, invita a un atteggiamento meno pessimista in Europa e a una risposta unita per affrontare le sfide economiche. Sottolinea le forze economiche del continente, come il basso deficit pubblico e la fiducia che l’inflazione scenderà. Larry Fink di BlackRock elogia il mercato dei capitali statunitense e suggerisce che l’Europa dovrebbe investire di più in innovazione e creatività. La Commissione Europea sta per presentare una “Bussola per la competitività” per promuovere l’innovazione, la decarbonizzazione e ridurre le dipendenze strategiche. Infine, Kristalina Georgieva del FMI riconosce la cultura della fiducia come un punto di forza degli USA, mentre l’Europa deve superare la sua “cultura della modestia” per crescere economicamente.
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_
*Progetto.* Kimbal Musk, fratello minore di Elon Musk, ha visitato Palazzo Chigi accompagnato da Andrea Stroppa, collaboratore italiano di Elon, e Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli. Nonostante la presenza di Kimbal a Palazzo Chigi, l’incontro principale è stato con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, non con la premier Giorgia Meloni, che ha comunque salutato brevemente Musk. Il motivo della visita è legato a un progetto non meglio specificato, che secondo il ministro Giuli riguarda “cose belle” nel campo della cultura e delle tecnologie innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Le opposizioni politiche, tuttavia, hanno espresso preoccupazione e richiesto chiarimenti sul progetto e sulla natura delle relazioni tra la famiglia Musk e il governo italiano.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*Luci e droni.* Kimbal ha presentato un progetto legato all’uso di droni da intrattenimento, parte della flotta di Nova Sky Stories, azienda di cui è proprietario. Il progetto potrebbe includere spettacoli di luci e ricostruzioni digitali di monumenti come il Colosseo. Il governo valuterà la proposta come le altre iniziative culturali. Kimbal Musk, oltre ad essere nel board di Tesla, è noto anche come chef, ristoratore e filantropo nel settore alimentare.
_Francesco Malfetano su Stampa_
*In difesa di Panama.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha difeso Panama e il suo diritto alla sovranità durante un incontro con il presidente panamense José Raúl Mulino Quintero, sottolineando l’importanza del rispetto tra i paesi amici e il rifiuto dell’uso della forza nelle controversie internazionali, in linea con i principi della Carta delle Nazioni Unite. Questa presa di posizione segue le recenti minacce di Donald Trump di usare la forza per riacquisire il controllo del Canale di Panama, attualmente gestito da una società cinese, e contro la Danimarca per la questione della Groenlandia. Il governo italiano era rimasto in precedenza silente su entrambe le questioni, probabilmente per non compromettere i rapporti con gli Stati Uniti. Mattarella ha colmato il vuoto diplomatico italiano, confermando il sostegno a Panama, che si aspetta l’appoggio internazionale sulla questione del Canale.
_Ugo Magri su Stampa_
*Investimenti.* Il governo di Giorgia Meloni si trova di fronte alla sfida di gestire il rapporto con i fondi speculativi che controllano Autostrade per l’Italia (Aspi), società che necessita di un piano di investimenti da 36 miliardi di euro per l’ammodernamento della rete autostradale. I fondi, tra cui Blackstone e Macquarie, chiedono dividendi e remunerazione per la loro partecipazione, mentre il governo spinge per investimenti in infrastrutture. Luigi Ferraris, ex amministratore delegato di Fibercop, si è dimesso a causa del conflitto con i fondi che richiedevano una maggiore aggressività. La soluzione proposta per reperire le risorse necessarie include l’aumento delle tariffe o la rimozione di opere strategiche, ma entrambe le opzioni sono controverse. Un’altra possibilità è l’estensione delle concessioni autostradali, ma anche questa potrebbe incontrare l’opposizione dell’Unione Europea. Meloni deve trovare un equilibrio tra le richieste di investimento e le pressioni dei fondi, in un contesto in cui la sicurezza delle infrastrutture è cruciale per il paese.
_Carmelo Caruso su Foglio _
*Il verde non è finito.* Durante il World Economic Forum, Donald Trump ha enfatizzato la necessità di ridurre i costi energetici e ha promosso un approccio meno ideologico alla transizione energetica, sostenendo l’uso di combustibili fossili e il potenziale del nucleare. Paolo Scaroni, presidente di Enel, ha espresso ottimismo riguardo alla transizione energetica, sottolineando che l’incremento della produzione di petrolio e gas negli USA potrebbe portare a prezzi più bassi e benefici per i consumatori. Tuttavia, ha riconosciuto che senza il nucleare, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Italia entro il 2050 sarà molto difficile, considerando anche i due referendum passati in cui gli italiani hanno rifiutato il nucleare. Scaroni rimane fiducioso che l’Europa possa raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni se verranno fatti investimenti significativi nelle rinnovabili nei prossimi anni.
_Andrea Cabrini su Milano Finanza_
*Centri in Albania.* Il governo ha deciso di riattivare i centri di accoglienza in Albania e utilizzare la nave militare Cassiopea per trasferire migranti provenienti da paesi considerati sicuri, in seguito a un’impennata degli sbarchi, con 1.300 arrivi in una settimana, di cui 1.000 dalla Libia. Questa mossa anticipa di un mese la decisione della Corte di giustizia europea sul decreto Paesi sicuri, prevista per il 25 febbraio, e segue le politiche di deterrenza del governo nonostante le opposizioni e le critiche dei giudici di Roma che non hanno convalidato i fermi. Il governo spera in una convalida dei trasferimenti dalla Corte d’appello di Roma, nonostante la richiesta di applicare giudici specializzati in immigrazione. La situazione è complicata dal caso Almasri e dalla presa di posizione dei magistrati del Gruppo di Area democratica per la giustizia, che mettono in discussione la legalità e l’umanità delle azioni del governo
_Alessandra Ziniti su Repubblica_
*Italia-Libia.* Focus sulla complessa relazione tra Italia e Libia. Le autorità libiche, tra cui il generale Najeem Osama Almasri e il ministro dell’Interno Imad Trabelsi, hanno collaborato con l’Italia per controllare i flussi migratori verso l’Europa, spesso con metodi controversi. Allo stesso tempo, l’Italia, attraverso l’ENI, mantiene un forte interesse nel petrolio libico. La presenza turca in Libia è cresciuta, specialmente nel settore delle costruzioni. Incontri ufficiali tra i ministri italiano e libico hanno discusso la gestione dei migranti, mentre si prospetta un possibile cambiamento di regime in Libia, con la speranza di una maggiore stabilità politica attraverso un dialogo tra le fazioni rivali
_Francesco Grignetti su Stampa_
*Spiegateci.* La Corte penale internazionale (CPI) ha richiesto formalmente spiegazioni all’Italia riguardo la rapida scarcerazione del generale libico Najeem Osema Almasri, che era stato arrestato a Torino su mandato della CPI per accuse di tortura. Nonostante un ordine di cattura pendente da ottobre e la segnalazione Interpol, Almasri è stato rilasciato e rimpatriato in Libia, sollevando dubbi sulla procedura seguita dai giudici di Roma. La Corte d’appello di Roma ha interpretato la legge del 2012, che regola i rapporti con la CPI, come necessitante di un’interlocuzione preliminare con il ministro della Giustizia, che non è avvenuta. Il governo italiano, che ha l’ultima parola sulla consegna dei ricercati, dovrà rispondere sia in Parlamento che alla CPI, con una versione ufficiale attesa per mercoledì
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*Commissione.* Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha criticato il governo di centrodestra e il ministro Piantedosi per non aver fornito spiegazioni credibili riguardo al rilascio e all’espulsione del generale libico Almasri Habish, sollecitando la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Magi sostiene che l’Italia non dovrebbe supportare forze libiche pericolose e criminali, e chiede trasparenza sugli accordi con la Libia. Tuttavia, viene evidenziato che gli accordi con la Libia sono stati inizialmente presi dall’ex ministro Minniti, del governo Gentiloni, nonostante Magi sembri dimenticare questo dettaglio. Viene sottolineato che le politiche di collaborazione con la Libia, pur criticabili, sono state adottate in passato anche da governi non di destra per affrontare l’immigrazione e la tratta di esseri umani. –
_Christian Campigli su Tempo_
*È rimasta sola.* Daniela Santanchè, ministra del Turismo, si trova in una posizione di crescente isolamento politico, con il suo alleato di lunga data e presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ora prende le distanze da lei. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha cambiato la sua posizione critica sull’Arabia Saudita, ora vista come un partner chiave, e si prepara a un viaggio diplomatico nel paese senza Santanchè. La ministra, nonostante sia stata messa in discussione e sia oggetto di una mozione di sfiducia dal M5s, insiste che non le è stato chiesto di dimettersi e che intende difendersi dalle accuse. Tuttavia, il partito sembra pronto a non sostenerla, aumentando la pressione affinché prenda in considerazione le dimissioni, specialmente in relazione ad un’altra inchiesta per truffa ai danni dello Stato.
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Cecilia Sala intervista Zelensky.* Cecilia Sala è tornata a Kiev per intervistare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nell’intervista, pubblicata sul quotidiano, si discute del piano di pace dell’allora presidente americano Donald Trump, della guerra e delle relazioni internazionali. Zelensky esprime un cauto ottimismo sulla posizione di Trump e parla positivamente di Giorgia Meloni, evidenziando l’importanza dei rapporti umani tra i leader. L’intervista segna un passo avanti per Sala nel superare il trauma della prigionia e riprendere il suo lavoro giornalistico
_Monica Ricci Sargentini su Corriere della Sera_
*Tre donne maltrattate.* Luciano Violante, ex magistrato e presidente della Camera, debutta come autore teatrale con un trittico ispirato a figure mitologiche femminili, reinterpretando Clitemnestra, Medea e Circe in chiave moderna e politica. “Il mito non è una favola ma è politico” sottolinea Violante, esplorando la complessità dell’universo femminile e la giustizia nelle relazioni umane attraverso la Trilogia sulle donne dal mito ai social, in scena al Teatro Gobetti.
_Silvia Francia su Stampa Torino_
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