SICUREZZA
*La risposta Ue.* Leonardo, Airbus e Thales stanno valutando la creazione di un’alleanza nel settore dei satelliti per competere a livello globale, con l’obiettivo di condividere investimenti e tecnologie e di evitare la dispersione delle risorse europee in progetti come la costellazione di satelliti Iris2, rivale di Starlink di Elon Musk. Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, ha sottolineato l’importanza di nuove alleanze in Europa, affermando: “Unire le forze è l’unico modo per sostenere la sfida con i colossi nati dall’idea e dai mezzi di uomini-Stato come Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates”.
_Francesco Bertolino su Corriere della Sera_
*Accordi per dieci miliardi.* Durante la visita in Arabia Saudita della presidente del consiglio Giorgia Meloni, sono stati siglati accordi strategici per quasi 10 miliardi di euro, coinvolgendo settori come energia, difesa e cultura, con aziende italiane come Leonardo e Fincantieri in primo piano. Leonardo ha rafforzato la collaborazione nel campo dei sistemi di combattimento aereo e elicotteristico, mentre l’energia vede Snam impegnata con Acwa Power per possibili investimenti nella catena di fornitura di idrogeno verde in Europa.
_Giovanna Mancini su Sole 24 Ore_
*Sintonia.* Italia e Arabia Saudita hanno firmato intese per cooperazioni economiche e difensive del valore di circa 10 miliardi di dollari durante la visita di tre giorni della premier italiana Giorgia Meloni in Arabia Saudita. Tra i progetti chiave, vi è la collaborazione nel settore dell’energia, con l’azienda italiana Snam che esplora investimenti con Acwa Power per una catena di fornitura di idrogeno verde, e nel settore della difesa, con la possibile partecipazione saudita al programma di caccia Global Combat Air Programme (GCAP), mentre “Leonardo” ha siglato accordi con l’Arabia Saudita per rafforzare la cooperazione in ambito aeronautico e spaziale.
_ su Frankfurter Allgemeine_
*Lo scontro non conviene.* – La premier Giorgia Meloni, in visita a Gedda, Arabia Saudita, cerca di mediare tra l’Europa e gli Stati Uniti di Trump, enfatizzando la necessità di un dialogo aperto per trovare una soluzione equilibrata ai dazi, pur mantenendo una posizione di difesa nei confronti di Trump e riconoscendo l’importanza strategica degli accordi con Riad. Nonostante le polemiche per aver cambiato idea sui rapporti con l’Arabia Saudita, Meloni giustifica la sua posizione attuale sottolineando che “L’Arabia Saudita è un attore chiave in tutto il Medio Oriente”, e minimizza le critiche passate in nome di accordi commerciali strategici. A tal proposito sul GCAP Giorgia Meloni sostiene che “siamo favorevoli” all’ ingresso dell’ Arabia Saudita ma “non è una cosa immediata” perché serve ok di Giappone e Uk.
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Mediazione.* Giorgia Meloni, in visita in Bahrein, ha sottolineato l’assenza di contraddizioni tra le sue precedenti critiche alla monarchia saudita e le attuali relazioni strategiche con l’Arabia Saudita, affermando: “Non c’è contraddizione tra quello che io dicevo ieri e quello che faccio oggi.” Inoltre, ha espresso preoccupazione per i possibili dazi USA, enfatizzando l’importanza del dialogo con l’amministrazione americana per trovare soluzioni equilibrate, citando: “Uno scontro tra Usa e Ue non serve a nessuno, perché parliamo di economie complementari e interconnesse.” Per quanto riguarda l’intesa sul GCAP la premier precisa che “siamo favorevoli” all’ ingresso dell’ Arabia Saudita ma “non è una cosa immediata” perché serve ok di Uk e Giappone.
_Andrea Bulleri su Messaggero_
*Accordo con Bin Salman.* – Durante la visita in Bahrein, il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha annunciato risultati concreti nell’accordo con l’Arabia Saudita, elevando i rapporti a un partenariato strategico e firmando dichiarazioni congiunte per cooperazioni strutturate, inclusa la collaborazione in Africa seguendo il Piano Mattei. Leonardo, guidata dall’AD Roberto Cingolani, ha siglato un memorandum per sistemi di combattimento aereo e elicotteristico, e considera l’apertura del progetto GCAP, che prevede un caccia di nuova generazione entro il 2035, all’Arabia Saudita. –
_Franco Adriano su Italia Oggi_
*Italia mediatrice.* L’Italia, con la premier Giorgia Meloni, si propone come mediatore nella disputa sui dazi tra l’Europa e gli Stati Uniti, sottolineando l’importanza del dialogo per una soluzione equilibrata: “la strada da percorrere e che intendo suggerire per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana è il dialogo”. Durante la visita in Arabia Saudita, aziende italiane, tra cui Leonardo, hanno siglato accordi significativi, con Leonardo che ha firmato un memorandum per la collaborazione industriale nei sistemi di combattimento aereo e elicotteristico, inserendo i sauditi nel programma Gcap.
_ su Mf, su L’Identit e su Riformista_
*Piano Mattei.* L’Italia, seguendo la strategia del Piano Mattei, ha ampliato gli investimenti in Africa e nel Golfo Persico, con accordi del valore di 10 miliardi di dollari in Arabia Saudita, mirando a coinvolgere anche le medie e piccole imprese oltre ai colossi come Eni, Enel e “Leonardo a Finmeccanica”. Questa nuova fase di sviluppo per l’export nazionale, sostenuta dalla credibilità del governo italiano, mira a diversificare le aree di investimento e a rafforzare la posizione strategica dell’Italia a livello geopolitico. –
_Nando Santonastaso su Mattino_
*Spesa per la difesa.* – Il leader laburista Sir Keir Starmer è stato avvertito dai parlamentari del suo partito che il Regno Unito rischia di danneggiare i rapporti con gli Stati Uniti se non aumenta le spese per la difesa, con l’obiettivo di Starmer di raggiungere il 2,5% del PIL in spese difensive, ma senza una scadenza definita. Mentre alcuni parlamentari laburisti esprimono preoccupazione per la riluttanza del Tesoro ad aumentare la spesa per la difesa, il governo si è impegnato a raggiungere tale obiettivo, nonostante abbia ereditato un esercito “svuotato e sottofinanziato”
_George Grylls su Times_
*Si al 5%.* La Lituania e l’Estonia si sono impegnate a rispondere alla “buona e costruttiva pressione” del presidente statunitense Donald Trump, promettendo di spendere più del 5% del loro PIL in difesa, con la Lituania che prevede una spesa tra il 5% e il 6% del PIL dal prossimo anno fino almeno al 2030. Kęstutis Budrys, ministro degli Esteri lituano, ha affermato che “C’è pressione, ed è buona e costruttiva pressione dal nostro strategico e più grande alleato nella Nato”, mentre il Primo Ministro estone Kristen Michal ha dichiarato: “Il nostro principale partner di sicurezza, sotto il suo nuovo presidente, ha inviato un messaggio chiaro: la spesa per la difesa della Nato deve aumentare. Conosciamo il nostro avversario, e sono pienamente d’accordo – il nostro obiettivo dovrebbe essere il 5%.”
_Richard Milne su Financial Times_
*Oltre l’obiettivo.* – Weinberg Capital, guidato da Serge Weinberg, ha superato il suo obiettivo di raccolta fondi per la difesa europea, raccogliendo 215 milioni di euro da banche, assicurazioni, family offices e istituzioni pubbliche, segnando un punto di svolta per l’industria della difesa, precedentemente reticente. Lionel Mestre, associato di Weinberg, evidenzia l’importanza di questo risultato, sottolineando che il settore, regolato dal ministero della Difesa e dalla DGA, non investe in “armi finite”, e che il fondo risponde a un bisogno di supporto capitalistico, con molte aziende europee del settore che hanno rinunciato a cercare capitali tra il 2021 e il 2022, rivolgendosi a fondi stranieri.
_Anne Bauer su Echos_
*Inventare il modello europeo.* In novembre 2023, l’Agence Spatiale européenne ha lanciato la Challenge européen des lanceurs per stimolare l’innovazione e la competitività nel settore dei lanciatori di piccola categoria, con l’obiettivo di ridurre i costi e sviluppare nuovi leader nel NewSpace. Yohann Leroy, CEO di MaiaSpace, sostiene che l’Europa debba adottare un modello che privilegi l’efficienza operativa e commerciale, limitando i sussidi pubblici e favorendo investimenti privati, e che il numero di vincitori del Challenge dovrebbe essere ristretto per garantire la competitività a livello globale, enfatizzando anche l’importanza di considerare la sostenibilità ambientale come parte centrale della strategia europea nel settore spaziale.
_Yohann Leroy su Echos_
*Onnipresente.* Starlink, la filiale satcom di SpaceX, sta negoziando un contratto da 1,5 miliardi di euro con l’Italia per fornire comunicazioni sicure al governo e alle forze armate italiane attraverso la sua costellazione di satelliti Starlink, nonostante le preoccupazioni dell’opposizione per la sovranità nazionale. Mentre Starlink si espande con 4,6 milioni di abbonati e previsioni di entrate fino a 12 miliardi di dollari entro il 2025, Elon Musk potrebbe beneficiare di opportunità di sussidi e contratti negli Stati Uniti grazie alla sua vicinanza con l’amministrazione Trump e il sostegno di Brendan Carr, capo della Federal Communications Commission.
_Lucas Mediavilla su Figaro_
*Regolamentazione.* La Francia ha rafforzato il controllo sugli asset spaziali privati, introducendo il diritto di requisizione statale per i satelliti e le costellazioni in caso di necessità militare o di crisi, come parte di una strategia per mantenere la sovranità nazionale nell’era della privatizzazione dello spazio, nota come New Space. “Cela, alors que la militarisation de l’espace s’accélère et que la vocation initiale de Starlink, une infrastructure privée, n’était pas militaire,” sottolinea Frédéric Saffroy, associé e capo del dipartimento aerospaziale e difesa dello studio legale Alérion, evidenziando la crescente intersezione tra interessi privati e sicurezza nazionale.
_Veronique Guillemard su Figaro_
*Accordo.* – Il contratto preliminare per la cessione di Piaggio Aerospace alla turca Baykar è stato firmato, con un valore di 40 milioni di euro e l’impegno di mantenere i 750 lavoratori attuali; il governo eserciterà il golden power per imporre prescrizioni sulla governance e il piano industriale. Leonardo e Cingolani sono coinvolti in discussioni per una possibile partnership con Baykar, mentre i sindacati saranno consultati nelle prossime settimane sul piano industriale che punta sugli investimenti nei droni senza prevedere esuberi.
_ su Secolo XIX_
*Primo produttore.* Nel 2024, Airbus Helicopters ha mantenuto la sua posizione di leader mondiale nel settore degli elicotteri, registrando vendite significative del Super Puma e consegnando 361 elicotteri a 182 clienti, con una quota di mercato civile e parapubblico stimata al 57%. Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters, ha sottolineato la crescita dell’azienda con 450 ordini netti, un incremento del 14% rispetto all’anno precedente, nonostante un “ambiente mondiale complesso”
_Michel Cabirol su Tribune_
*I ritardi di Boeing.* Ryanair ha aggiornato le sue previsioni di traffico per l’anno fiscale 2026 a 206 milioni di passeggeri, riducendo il target precedente di 210 milioni a causa dei ritardi nelle consegne di aerei da parte di Boeing. Nonostante i ritardi, la compagnia aerea ha registrato una crescita, con utili netti nel terzo trimestre saliti a 149 milioni di euro rispetto ai 15 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, e prevede di chiudere l’anno fiscale a marzo con utili netti tra 1,55 e 1,61 miliardi di euro. –
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Nuova manager.* – Boeing ha nominato Anna Clementina Veclani come managing director per l’Italia e il Sud Europa, incaricandola di supervisionare le operazioni aziendali in Spagna, Grecia, Portogallo e Italia, e di guidare le iniziative strategiche per la crescita del business nella regione. Con oltre 15 anni di esperienza nel settore aerospaziale e di difesa, Veclani ha dichiarato: “Sono onorata per l’opportunità di guidare il business Boeing nel Sud Europa [], non vedo l’ora di lavorare con il team e con i nostri partner per promuovere crescita e innovazione”.
_Saraa Brugnoni su Italia Oggi_
*Spazioporto.* L’ENAC ha dato il via libera al masterplan dello scalo aeroportuale Arlotta di Grottaglie, che con un investimento di 169 milioni di euro si trasformerà in uno spazioporto per voli suborbitali entro il 2030. Il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, ha sottolineato l’importanza storica di questo passo per la regione Puglia, affermando che “lo scalo si afferma sempre più come un punto di riferimento nell’industria aerospaziale”
_Cesare Bechis su Corriere del Mezzogiorno Puglia_
*Addio monopolio.* Marc Andreessen, figura di spicco della Silicon Valley e consigliere di Trump, ha paragonato la sfida degli USA con la Cina per il primato nell’intelligenza artificiale (AI) allo “Sputnik Moment” del 1957, quando l’URSS superò gli USA nello spazio, suggerendo che ora la competizione si gioca su un piano diverso. Elon Musk, critico verso l’investimento da 500 miliardi in AI proposto da Oracle, SoftBank e OpenAI, ha visto confermate le sue perplessità quando l’effetto DeepSeek ha causato perdite significative in borsa per queste aziende, mettendo in discussione la loro strategia di investimento.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Invasione.* – DeepSeek, la start-up cinese di intelligenza artificiale, sta sfidando la presunta superiorità tecnologica degli Stati Uniti nel settore AI, con il suo chatbot RI-Zero da 671 miliardi di parametri, sviluppato a un costo significativamente inferiore rispetto ai modelli americani. “Perché questa start up cinese, nata come spin off del fondo di investimento High-Flyer, ha rilasciato un chatbot che non solo ha fatto crollare il Nasdaq, ma ha anche messo in discussione la leadership occidentale o meglio, americana nel settore dell’AI, sgretolando certezze su una presunta superiorità tecnologica che ora potrebbe essere più difficile da dimostrare,” sottolinea Biagio Simonetta. Nonostante il successo e l’innovazione, DeepSeek deve confrontarsi con le restrizioni geopolitiche e la censura, come dimostra l’autocensura del chatbot su temi sensibili come il massacro di Tienanmen
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_
*Battuto OpenAI.* – DeepSeek, il modello linguistico open source cinese da 67 miliardi di parametri, ha superato OpenAI in test di ragionamento e costi operativi, spendendo meno di 6 milioni di dollari e addestrandosi in soli due mesi. Nonostante la sua potenza e l’efficienza, DeepSeek è soggetto al controllo delle autorità cinesi, il che può influenzare la neutralità delle sue risposte su temi sensibili come Taiwan o Tiananmen, e presenta preoccupazioni per la privacy dei dati.
_Luca Tremolada su Sole 24 Ore_
*Europa schiacciata.* L’Europa rischia di diventare uno spettatore passivo nella corsa all’intelligenza artificiale, schiacciata da un eccesso di regolamentazione che frena l’innovazione, secondo l’analisi di Alec Ross, che critica l’AI Act come “la legge più stupida” e invita a un cambio di rotta per sfruttare le opportunità del settore. Matteo Flora, invece, suggerisce che l’Europa può ancora competere investendo i 300 miliardi di euro spesi annualmente in prodotti e servizi americani in aziende locali, e propone la creazione di un “28esimo stato virtuale” per uniformare il diritto commerciale e promuovere l’innovazione. –
_Arcangelo Rociola su Stampa_
*Accidentale.* Un’inchiesta giudiziaria è in corso per stabilire le cause dell’incidente del 2018 in cui un elicottero Leonardo AW169 si è schiantato fuori dallo stadio King Power di Leicester, causando la morte di cinque persone, tra cui l’ex proprietario del Leicester City, Vichai Srivaddhanaprabha. La giuria è stata istruita dal coroner Catherine Mason a concludere che l’incidente è stato accidentale, nonostante il fallimento meccanico di un cuscinetto nel rotore di coda che ha portato al controllo perso dell’elicottero, che è stato “inghiottito” dalle fiamme dopo l’impatto. –
_ su LEDBURYREPORTER.CO.UK_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Trump contro euro e dolalri digitali.* Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che difende gli stablecoin e i crypto asset denominati in dollari USA, ma attacca le valute digitali delle banche centrali, come il dollaro digitale della Federal Reserve, promuovendo la deregolamentazione e la decentralizzazione a favore del settore privato. Piero Cipollone, membro del Board della BCE, evidenzia l’importanza dell’euro digitale, sottolineando che “attualmente il 99% delle cripto-attività è denominato in dollari americani” e che l’euro digitale è necessario per contrastare l’obiettivo americano di dominare la tecnologia finanziaria digitale. –
_Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore_
*Criptovalute.* – Il lancio delle criptovalute $Trump e $Melania da parte di Donald e Melania Trump ha causato turbolenze nel mondo delle criptovalute, con il $Trump che ha visto un’impennata del valore seguita da un crollo del 60%, sollevando preoccupazioni sulla reputazione e la stabilità del Bitcoin. Leonardo e Cingolani criticano i memecoin come il $Trump, sottolineando che “Il protocollo di Satoshi Nakamoto nasce nel 2008 da un ideologia opposta a quella speculativa: creare una internet del denaro che rimanga libera e aperta a tutti”, mentre i memecoin, spesso associati a schemi di pump and dump, minano la fiducia nel settore e potrebbero portare a una regolamentazione più severa che influenzerebbe anche il Bitcoin.
_Barbara Carfagna su Sole 24 Ore_
*Piano competitività.* – La Commissione Europea è pronta a dare il via libera alla “Bussola per la competitività”, un piano che prevede oltre 30 provvedimenti entro il 2026 per rilanciare l’economia dell’UE, con interventi in settori chiave come energia, start-up e mercato unico. “La Ue deve scegliere se agire all’unisono per un futuro di prosperità sostenibile o accettare le divisioni e il declino economico”, sottolinea la bozza del piano, che richiede la collaborazione degli Stati membri per superare la frammentazione delle politiche industriali e lavorare insieme verso obiettivi comuni.
_Giuseppe Chiellino su Sole 24 Ore_
*Cento miliardi.* L’Arabia Saudita e altri Paesi del Gulf Cooperation Council hanno investito oltre 100 miliardi di dollari in Africa tra il 2012 e il 2022, con un focus su energie rinnovabili e infrastrutture, in un contesto di diversificazione economica dal monopolio degli idrocarburi. Il Piano Mattei dell’Italia, che mira a rafforzare i legami economici con l’Africa, ha suscitato interesse nei Paesi del Golfo, con la premier Giorgia Meloni che ha concluso accordi con l’Arabia Saudita, inserendosi in una più ampia strategia di investimenti e cooperazione tra l’Europa del Sud e il continente africano.
_Alberto Magnani su Sole 24 Ore_
*Il metodo Donald.* Il presidente Donald Trump ha adottato un metodo di diplomazia imprevedibile e aggressivo, minacciando annessioni e imponendo dazi per creare una posizione di forza e ottenere accordi migliori, una strategia che Michael Froman definisce come “method to his madness”. La sua politica estera, descritta come “madman diplomacy”, mira a ottenere risultati attraverso la forza e l’intimidazione, ma solleva dubbi sulla sua efficacia a lungo termine e sulle potenziali conseguenze distruttive per la credibilità e l’affidabilità degli Stati Uniti come partner internazionale.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Gaza.* – Il lungo esodo di oltre 200 mila profughi palestinesi verso il Nord della Striscia di Gaza segnala la fine della guerra e il desiderio di ritornare alle proprie case, nonostante la devastazione e la perdita dei punti di riferimento familiari. “Sono gli abbracci ad aprire e richiudersi sui cardini delle spalle arrugginite per le troppe notti al freddo” descrive Davide Frattini la commovente scena del ritorno dei palestinesi, mentre il Corridoio Netzarim, un tempo base militare, diventa il simbolo di una nazione palestinese che cerca di ricostruire la propria stabilità tra le macerie
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
*Torna Ue.* – Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato che l’Italia invierà sette carabinieri a partecipare alla missione Eubam-Rafah per la gestione del valico di Rafah con l’Egitto, sottolineando l’importanza di questa missione. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Netanyahu affronta sfide sia a livello interno, con proteste contro il suo piano giustizia e tensioni istituzionali, sia a livello esterno, con la pressione internazionale e la riattivazione della missione UE, nonostante la sua opposizione al coinvolgimento di funzionari incaricati dal presidente Abu Mazen al valico di frontiera.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
*Contro l’arresto di Bibi.* Il governo italiano si oppone alle mozioni presentate da M5S e Alleanza Verdi e Sinistra che chiedono di rispettare la decisione della Corte Penale Internazionale (CPI) di arrestare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra a Gaza. “La maggioranza, invece, voterà contro: nel caso in cui Netanyahu dovesse venire in Italia, quindi non sarà arrestato,” sottolineando la posizione del governo che, pur confermando il sostegno al cessate il fuoco a Gaza e la difesa dello Stato di Israele, non rispetterà la sentenza della CPI per non ostacolare la tregua e i negoziati di pace.
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_
*Sanzioni.* L’Unione Europea ha rinnovato le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, dopo che il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha rimosso il suo veto, in seguito a garanzie sulla ripresa del transito del gas russo attraverso l’Ucraina. Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha ironicamente attribuito meriti a Donald Trump per aver definito Putin aggressore e minacciato sanzioni nel suo post su Truth, influenzando la decisione ungherese: “Bisogna dare dei meriti a Donald Trump, perché nel suo post sul social Truth ha identificato Putin come l’aggressore e l’ha minacciato con sanzioni.”
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Cambio.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il comando militare nel sud del paese, affidando al generale Mykhailo Drapatyi il compito di rafforzare le difese e gestire la crisi dopo la caduta di Velyka Novosilka e l’avanzata russa. “Ho ordinato di rafforzare lo stato maggiore delle nostre truppe nella regione di Donetsk,” ha dichiarato Zelensky, sottolineando l’importanza e la necessità di questa sostituzione in un momento critico per l’Ucraina.
_Paolo Brera su Repubblica_
*Abominio e complicità fascista.* Durante la Giornata della Memoria, il mondo ha ricordato l’orrore dell’Olocausto e l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, con il presidente Mattarella e altri leader presenti; il direttore del museo di Auschwitz ha sottolineato l’importanza della memoria: “Chi siamo senza memoria?”. Nel contempo, la premier Giorgia Meloni ha definito la Shoah “un abominio nazista con la complicità del regime fascista”, mentre polemiche sono sorte tra la comunità ebraica e l’Anpi, con il rabbino capo di Roma che critica l’associazione per aver paragonato la Shoah al conflitto a Gaza, e attacchi antisemiti a Roma hanno portato alla promessa di una nuova strategia nazionale contro l’antisemitismo.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Corre il Pnrr.* La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana, finanziata dai fondi del Next Generation EU, ha raggiunto il 140% dei target previsti dal PNRR, con un investimento di 48 miliardi di euro, un terzo del totale UE per questo settore. Secondo l’Osservatorio Agenda digitale del Politecnico di Milano, l’Italia supera la Germania e la Francia in termini di investimenti, ma il mercato delle soluzioni digitali per la PA risulta estremamente concentrato, con pochi operatori che assorbono l’81% della spesa.
_Gianni trovati su Sole 24 Ore_
*Premiato il merito.* Il Ministro Paolo Zangrillo ha sottolineato l’importanza di una pubblica amministrazione moderna e meritocratica, evidenziando l’approvazione di un nuovo contratto che interessa 195mila dipendenti di ministeri e agenzie, e anticipando un disegno di legge sul merito e una consultazione pubblica per semplificare la burocrazia. Critica i sindacati come la Cgil per un approccio politico che, a suo avviso, ostacola i negoziati, mentre sottolinea gli sforzi fatti per aumentare gli stanziamenti e valorizzare il lavoro nella PA, citando: “Nelle prossime settimane porterò in Consiglio dei ministri un disegno di legge per valorizzare il lavoro delle nostre persone, premiando le tante eccellenze presenti nella Pubblica amministrazione.”
_Alberto Giannoni su Giornale_
*Si ai privati in Fs.* Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha espresso favore verso l’ingresso di privati nella compagine societaria del Gruppo Ferrovie dello Stato, sottolineando che l’obiettivo non è privatizzare ma “valorizzare il gruppo Fs coinvolgendo eventuali energie e risorse private per fare sempre più lavori, ancora meglio e più in fretta”. Nonostante i recenti disservizi sulla linea alta velocità Roma-Napoli, Salvini ha difeso gli investimenti e l’attività corrente, citando “Abbiamo 1.200 cantieri attivi, record non tanto per quantità ma per complessità” e sottolineando il superamento della previsione di budget con investimenti di oltre 10 miliardi nel 2024.
_ su Sole 24 Ore_
*Risiko, sale lo scontro.* L’assemblea dei soci di Generali prevista per l’8 maggio si preannuncia come un referendum sulla governance e sulla strategia dell’azienda, con particolare attenzione all’alleanza con Natixis, in un contesto di tensioni tra i gruppi Caltagirone e Delfin da un lato e la galassia Mediobanca dall’altro. Il mercato, anticipando lo scontro, ha spinto il titolo Generali oltre i 30 euro, mentre i soci si preparano a possibili riposizionamenti e la presentazione delle liste per il rinnovo del CDA si complica per i tempi ristretti.
_Laura Galvagni su Sole 24 Ore_
*Ostile, dice Mediobanca.* Il consiglio di amministrazione di Mediobanca respingerà l’offerta pubblica di scambio di Mps, considerandola ostile e non vantaggiosa per gli azionisti, mentre la Commissione europea ha confermato che Mps può procedere con operazioni straordinarie, non essendo più vincolata agli impegni sugli aiuti di Stato. “La formazione di un terzo polo bancario nazionale con una operazione di mercato che parta da Siena e con un forte radicamento proprio in questi territori – dice Roberto Gualtieri – sarebbe una buona notizia per tutto il Paese.
_Francesco Manacorda su Repubblica_
*Ita.* Ita ha rafforzato il suo patrimonio netto con circa 252 milioni di euro, parte della somma versata da Lufthansa, destinati a fungere da riserva e potenzialmente a coprire perdite future. L’operazione ha incluso anche la creazione di due categorie di azioni e la nomina di Joerg Eberhart come amministratore delegato, riflettendo l’ingresso di Lufthansa come azionista di minoranza rispetto al Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano.
_Angela Zoppo su Mf_
*Ex Ilva.* I commissari e il governo italiano sono al lavoro per stimolare offerte più consistenti per l’ex Ilva, con l’obiettivo di raggiungere almeno un miliardo e mezzo di euro, cifra considerata minima per evitare il fallimento dell’operazione. Le offerte attuali, sia da parte del consorzio azero Baku Steel che di Jindal Steel International, sono ancora lontane da tale soglia, e il governo Meloni si aspetta dei rilanci entro il termine fissato per venerdì 31 gennaio, pur avendo già investito quasi un miliardo di euro per mantenere in vita le fabbriche.
_Paolo Bricco su Sole 24 Ore_
*007 a Chigi.* – Gli 007 italiani hanno indagato su Gaetano Caputi, capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni, con tre accessi a una banca dati dell’Agenzia delle entrate, azione emersa durante un’inchiesta su una querela di Caputi. Palazzo Chigi, con una nota ufficiale, ha sottolineato che né il presidente del Consiglio né il sottosegretario con delega ai servizi, Alfredo Mantovano, hanno mai chiesto di spiare nessuno, compreso Caputi, e che il governo è stato informato solo della richiesta di informazioni da parte della procura di Roma all’Aisi.
_Fulvio Fiano su Corriere della Sera_
*Cosa cercava l’Aisi.* Palazzo Chigi ha risposto alle indagini sui servizi segreti riguardanti Gaetano Caputi, capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni, negando qualsiasi atto di spionaggio e dichiarando la disponibilità del sottosegretario Alfredo Mantovano a riferire al Copasir. L’inchiesta di “Domani” rivela che l’Aisi indagava su Caputi per l’interesse di alcuni player finanziari e per presunte parentele con soggetti monitorati dall’intelligence, ma non è stato trovato alcun legame parentale o societario compromettente.
_Stefano Iannacone su Domani_
*Corra un altro.* – Elly Schlein, leader del principale partito di opposizione in Italia, affronta una crescente resistenza interna, con figure come Romano Prodi e Dario Franceschini che suggeriscono la necessità di un’alleanza più ampia per battere il centrodestra, mentre lei insiste sulla costruzione di una “strada per un’Italia diversa” con le opposizioni unite contro il governo Meloni. La discussione interna è vista da Schlein come un ostacolo, ma nonostante l’assedio politico, rimane determinata a non cedere il ruolo di frontwoman della coalizione che verrà.
_Roberto Gressi su Corriere della Sera_
*Blitz e congresso subito.* – Matteo Salvini medita di anticipare il Congresso Federale a metà marzo per assicurarsi la rielezione prima che emerga una candidatura alternativa in Veneto, replicando una strategia già fallita in Lombardia. Il ministro dei Trasporti, nonostante le oltre 12 mila firme raccolte a sostegno del terzo mandato di Luca Zaia, appare tiepido sulla questione, considerandola non prioritaria rispetto ad altri temi e problemi.
_Francesco Malfetano su Stampa_
*Vado avanti.* Daniela Santanchè, ministro del Turismo, respinge le pressioni per le sue dimissioni nonostante il rinvio a giudizio per falso in bilancio, affermando con sicurezza: “Non mi dimetto, vado avanti, sono innocente”. Sostiene inoltre di avere il pieno supporto di Ignazio La Russa, dichiarando: “Ignazio non mi abbandonerà mai”.
_Lorenzo Di Cicco su Repubblica_
*Sbarchi raddoppiati.* Gennaio ha visto un raddoppio degli sbarchi di migranti in Italia, con oltre 3.000 persone arrivate, tutte partite dalla Libia, nonostante la strategia del governo Meloni e i patti con Libia e Tunisia. La nave Cassiopea, con il suo terzo viaggio in Albania, mette in luce l’inefficacia del protocollo Albania nel gestire i flussi migratori, con solo il 15% degli sbarchi che ne risente e costi di gestione molto superiori rispetto all’accoglienza in Italia
_Alessandra Ziniti su Repubblica_
*Delmastro.* – In Senato, Matteo Renzi ha sollevato il caso di Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia, ricordando il suo passato e un’aggressione a un clochard avvenuta vent’anni fa, per la quale Delmastro è stato assolto nonostante le indagini lacunose e l’inerzia della polizia. “Se chiedete le dimissioni di Santanchè, ricordatevi che avete al governo Delmastro. Un uomo che ha già battuto un record: è il primo membro del governo che lavora al ministero della Giustizia dopo essere stato condannato,” ha detto Renzi, evidenziando le controversie legate a Delmastro, che ha risposto di essere stato assolto e di non avere altro da aggiungere.
_Elisa Sola su Stampa_
*Cantone sconfitto.* Il Tribunale del riesame di Perugia ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Pasquale Striano e Antonio Laudati, indagati per presunti accessi abusivi ai sistemi informatici, e ha trasferito l’indagine a Roma, ritenendo inesistenti le esigenze cautelari e l’urgenza. La procura di Raffaele Cantone, dopo due anni di indagini, vede il caso spostarsi a Roma, dove era iniziato a seguito di una denuncia del ministro Crosetto per conflitti di interessi pubblicati da un giornale riguardanti compensi ricevuti da Leonardo e altre aziende del settore armi.
_Enrica Riera su Domani_
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