Per il 22 novembre è atteso il giudizio Moody’s. “I giudizi delle agenzie di rating sono il risultato dell’azione responsabile di questo governo che si traduce in credibilità per l’Italia”, ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti
Standard and Poor’s conferma il suo giudizio, tripla B (Bbb/A-2), per l’Italia- non cambia il suo giudizio. “Le prospettive di crescita del Pil” sono rosee, secondo gli analisti dell’Agenzia che prevedono una crescita di circa un punto dell’economia italiana tra quest’anno e il prossimo secondo, rispetto allo 0,2% del decennio che hanno preceduto la pandemia.
Sulla stessa linea d’onda di S&P, Fitch invece che ha confermato il rating e ha alzato l’outlook da stabile a positivo, definendo la crescita dell’ Italia “più solida”, sulla base di un “piano fiscale credibile” e una “situazione politica stabile” che “sosterrà il consolidamento di bilancio”. “Dal nostro punto di vista – si legge on una nota- la credibilità di bilancio dell’Italia è aumentata e il budget 2025 mette in evidenza l’impegno del governo alle regole fiscali dell’Ue”.
La maggiore sfida dell’Italia resta il debito pubblico troppo elevato. “Al 135% del Pil nel 2024, il debito italiano è fra i più alti” e si muove verso il 138% nel 2027, osserva Standard and Poor’s. “Questo è preoccupante perché – avvertono – limita la capacità del governo di effettuare investimenti a sostegno della crescita”. Per il 22 novembre è atteso il giudizio Moody’s. “I giudizi delle agenzie di rating sono il risultato dell’azione responsabile di questo governo che si traduce in credibilità per l’Italia”, ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
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