Le parole del presidente americano : “Siamo onesti: la Ue è stata costituita per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza”
“Abbiamo deciso: imporremo dazi al 25% sulle auto e altre cose” provenienti dall’Europa. Lo ha annunciato il presidente americano durante il primo consiglio dei ministri della sua nuova amministrazione, precisando che i dettagli del piano “saranno annunciati a breve” e usando parole davvero sopra le righe se non offensive che meriterebbero una risposta efficace. Donald Trump ha detto della Ue: “Siamo onesti: è stata formata per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza”. Il provvedimento intanto scatterà già a cominciare dal 4 marzo nei confronti di Messico e Canada, le cui merci in arrivo alle dogane Usa subiranno una tassazione del 25%. Solo del 10% invece quelle cinesi.
La mossa anti Ue di Washington è dovuto al forte deficit commerciale Usa, che ammonta a oltre 250 mld di dollari, con l’Italia che vanta un surplus commerciale con gli Usa di 43 mld di dollari. Un debito, che nelle intenzioni statunitensi, può essere sanato solo non comprando più dall’Europa. “La Ue è dura con noi sul commercio: ci mettono dazi sotto forma dell’imposta di valore aggiunto. Fa causa alle nostre aziende. Hanno fatto causa ad Apple per 16 e 17 miliardi, che è cosa completamente ridicola. Hanno fatto causa a Google. Non ci piace come ci tratta. Per questo imporremo dazi reciproci: tasseremo quanto loro tassano noi”, ha spiegato il presidente durante il suo incontro a Washington il 27 febbraio. ,
Se ciò accadrà sarà proprio l’Italia, insieme alla Germania, il paese massimamente penalizzato dalla stangata dei dazi americani. Secondo Eurostat, nel 2023 la Germania è in testa con un ampio margine, esportando merci negli Stati Uniti per 157,7 miliardi di euro. Seguono l’Italia e l’Irlanda, con esportazioni per 67,3 miliardi di euro e 51,6 miliardi di euro rispettivamente. Questi tre Paesi rappresentano il 55% delle esportazioni dell’Ue negli Stati Uniti.
Chi invece, tra le principali economie europee, guarda meno agli Usa per l’export sono la Spagna che ha registrato la quota più bassa di esportazioni verso gli Stati Uniti seguita dalla Francia con il 16%.
In totale le relazioni commerciali tra l’Unione e gli Stati Uniti valgono circa mille miliardi di euro in beni e servizi all’anno. Ma come detto su, la bilancia commerciale con gli Usa è a favore dell’Ue, con un’eccedenza di 156 miliardi di euro nel 2023, a fronte di un deficit nei servizi di 104 miliardi di euro.
Una tariffa generalizzata del 25% per cento renderebbe più costoso per le aziende statunitensi importare beni dell’Ue, mettendo a rischio fino a un terzo delle esportazioni europee attraverso l’Atlantico in alcuni settori, come quelli dei macchinari industriali e dei prodotti chimici (che costituiscono il 68 per cento delle esportazioni verso gli Stati Uniti nel 2023).
Secondo previsioni di alcuni analisti, i dazi di Trump ridurrebbero la crescita dell’Eurozona dell’1,5 per cento entro il 2028 e fino all’1,6 per cento del Pil tedesco, mentre l’impatto su altre economie nazionali sarebbe inferiore, nel caso della Spagna intorno allo 0,5 per cento. La Commissione europea ha stimato che il commercio e gli investimenti transatlantici sostengono direttamente circa 9,4 milioni di posti di lavoro tra Ue e Usa. Una restrizione del libero commercio potrebbe portare anche a una riduzione dell’occupazione sulle due sponde dell’Atlantico.
Intanto un portavoce della Commissione Europea replicando a caldo a Trump ha detto “L’Unione Europa re reagirà in modo fermo e immediato alle barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legittime e non discriminatorie”. E ha aggiunto: “L’Ue proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati”.
“L’Ue reagirà in modo fermo e immediato alle barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legittime e non discriminatorie”, ha replicato poco dopo un portavoce della Commissione europea. “L’Ue proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati. Siamo il più grande mercato libero del mondo. Ed l’Ue è stata una manna per gli Stati Uniti. Gli investimenti statunitensi in Europa sono altamente redditizi. Le aziende
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