Stellantis, cosa accadrà nel dopo Tavares

Le dimissioni anticipate di Tavares, che inizialmente avrebbe dovuto lasciare nel 2026, hanno avuto un effetto immediato sui mercati. Il titolo Stellantis ha perso il 10% a Piazza Affari, segnando il livello più basso dal luglio 2022

stellantisLa recente uscita di scena di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis segna una svolta delicata per il colosso automobilistico, che si trova ad affrontare una fase critica per l’intero settore. Con 230.000 dipendenti nel mondo, di cui 40.000 in Italia, e un’importanza strategica nell’economia globale, il gruppo deve ora trovare rapidamente un nuovo leader per superare le sfide che incombono.

L’addio di Tavares e le reazioni di mercato

Le dimissioni anticipate di Tavares, che inizialmente avrebbe dovuto lasciare nel 2026, hanno avuto un effetto immediato sui mercati. Il titolo Stellantis ha perso il 10% a Piazza Affari, segnando il livello più basso dal luglio 2022. La decisione è stata interpretata dagli analisti come un segnale preoccupante, lasciando l’azienda in un momento di forte necessità di scelte strategiche. Le indiscrezioni sulla buonuscita di circa 100 milioni di euro hanno sollevato polemiche, sia tra i sindacati, che chiedono investimenti negli stabilimenti e nei lavoratori, sia tra gli azionisti, che affrontano un momento di sfiducia.

Le sfide per il nuovo CEO

Il prossimo amministratore delegato, che dovrebbe essere nominato entro metà 2025, si troverà ad affrontare una situazione complessa. La transizione ecologica verso veicoli elettrici e ibridi, essenziale per il futuro dell’automotive, richiede una pianificazione più precisa e investimenti mirati. Negli Stati Uniti, mercato trainante per Stellantis, permangono tensioni con il sindacato UAW e difficoltà nella vendita di prodotti in linea con le preferenze dei consumatori. In Italia, il governo insiste sulla necessità di salvaguardare posti di lavoro e stabilimenti, mentre i rapporti con i sindacati potrebbero migliorare dopo anni di tensioni causate dalla gestione di Tavares.

I possibili successori

Tra i nomi emersi per la successione spicca Antonio Filosa, manager italiano con esperienza internazionale, attualmente responsabile del mercato nordamericano e CEO del marchio Jeep. La sua italianità e la conoscenza delle dinamiche globali lo rendono un candidato di peso. Altri nomi interni, come Olivier François e Jean-Philippe Imparato, sono meno accreditati, rispettivamente per un profilo troppo orientato al marketing e per una vicinanza eccessiva all’ex amministratore delegato. Tuttavia, non si esclude una soluzione esterna, come avvenuto in Ferrari con Benedetto Vigna, proveniente dal settore tecnologico.

Il ruolo del governo italiano

La premier Giorgia Meloni ha ribadito l’importanza strategica di Stellantis per l’occupazione e l’indotto italiano. Durante un’intervista a Quarta Repubblica, ha sottolineato l’impegno del governo a sostenere l’industria dell’automotive, con tavoli di confronto già previsti e una visione condivisa sulla revisione della transizione ecologica a livello europeo. Anche il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che l’Italia deve recuperare centralità nel piano industriale del gruppo, rafforzando la competitività del settore automobilistico europeo in un momento di crisi globale

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