Strage di Bologna: Meloni “attacchi ingiustificati e fuori misura”, Mattarella “una ferita insanabile”

Nel giorno dell’anniversario il tema continua ad essere divisivo. La premier Giorgia Meloni: “Profondamente colpita”

GIORGIA MELONI

La strage di Bologna nei commenti del giorno della commemorazione continua ad essere divisiva. La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo disappunto per gli attacchi ricevuti, che ha definito “ingiustificati e fuori misura”. “Sostenere che le ‘radici di quell’attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo’, o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave. Ed è pericoloso, anche per l’incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione”, ha scritto Meloni in un messaggio per la commemorazione della strage di Bologna.

Mattarella: “Una ferita insanabile, un monito alle giovani generazioni”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la strage di Bologna come “una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni”. “I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere”, ha dichiarato Mattarella.

Le parole della CEI e di La Russa

Il presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi, ha ribadito l’importanza di cercare la giustizia per curare la memoria delle vittime: “La memoria deve essere sempre curata con la giustizia e con l’amore”. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso il suo impegno nel proseguire l’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta: “Tramandare i valori di libertà e democrazia è un impegno imprescindibile e allo stesso tempo è di fondamentale importanza proseguire l’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta, per fare luce su ogni ombra del nostro passato e rendere giustizia a tutte le vittime del terrorismo”.

La segretaria del Pd Elly Schlein

Non si è fatta attendere la replica della segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito “deplorevole” l’atteggiamento della Premier nel giorno della commemorazione delle vittime. “Fare la vittima attaccando il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime nel giorno in cui si commemorano gli 85 morti e i 200 feriti dell’infame strage neofascista alla stazione di Bologna è un’operazione deplorevole. Le sentenze sulla strage e la sua matrice neofascista ed eversiva accertano i fatti accaduti, altro che ‘attribuiscono’, come si legge nella nota di Palazzo Chigi”, ha dichiarato Schlein.

Le parole di Chiara Colosimo

Anche la presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo, ha voluto esprimere il suo pensiero su X, sottolineando l’importanza di rendere pubblici gli atti declassificati per perseguire verità e giustizia. “La strage alla stazione di Bologna ha segnato in modo indelebile la storia della nostra Nazione. Un atto terroristico devastante perpetrato, così come stabilito dai nostri tribunali, da organizzazioni neofasciste. Il 2 agosto del 1980 persero la vita 85 vittime innocenti e mi unisco al dolore dei familiari che in tutti questi anni non si sono mai arresi”, ha scritto Colosimo, aggiungendo: “Non ho alcuna intenzione di rispondere agli attacchi personali di queste ore, perché non intendo alimentare alcuna polemica. La risposta è anagrafica: sono nata nel 1986”.

Piantedosi: “La strage di Bologna è stata una strage neofascista, il governo c’è”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria dell’attentato per rafforzare l’alleanza democratica. “La strage del 2 agosto è stata una strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo Stato nella componente più sensibile, i cittadini comuni”, ha affermato Piantedosi, aggiungendo che “il governo c’è” e che “tenere viva tutti insieme la memoria dell’attentato serve a rinsaldare l’alleanza democratica”.

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