Ha definito questa imposta una “cosa da cultura sovietica”, chiedendosi chi potesse stabilire cosa sia un profitto “extra”
Durante un evento presso l’Auditorium di Regione Lombardia, Antonio Tajani, leader di Forza Italia e vicepremier, ha criticato duramente la tassa sugli extraprofitti. Ha definito questa imposta una “cosa da cultura sovietica”, chiedendosi chi potesse stabilire cosa sia un profitto “extra”.
Le risorse per la manovra e la posizione di Giorgetti
Tajani ha affrontato il tema delle risorse necessarie per la prossima manovra finanziaria, ridimensionando il dibattito intorno alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che aveva parlato di sacrifici per tutti. Tajani ha chiarito che nessuno nel governo vuole aumentare le tasse, rassicurando che Giorgetti era stato frainteso.
Il no della finanza alla tassa sugli extraprofitti
Anche esponenti del mondo finanziario presenti all’evento, come Carlo Cimbri di Unipol e Antonio Patuelli dell’Abi, hanno espresso contrarietà all’imposta sugli extraprofitti, criticando l’introduzione di nuove imposte in un contesto già gravoso per il settore bancario.
Proposte economiche di Forza Italia: crescita e taglio delle tasse
Tajani ha illustrato il programma economico di Forza Italia, sottolineando la necessità di concentrarsi sulla crescita economica. Tra le proposte, un taglio delle aliquote IRPEF, la riduzione della “no tax area” e il sostegno ai giovani per l’acquisto della prima casa. Ha ribadito che il salario minimo non è la soluzione, preferendo invece i contratti nazionali di lavoro.
Il mercato unico dell’energia e l’unione bancaria
Guardando all’Europa, Tajani ha chiesto un mercato unico dell’energia, criticando la concorrenza sleale che esiste attualmente. Ha sostenuto la necessità di rafforzare l’unione bancaria, citando il caso dell’acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit come esempio di ostacoli nel mercato europeo.
Lo Ius Scholae diventa Ius Italiae
Tajani ha annunciato l’intenzione di presentare agli alleati la proposta di legge sullo Ius Scholae, rinominandolo “Ius Italiae”, con l’obiettivo di concedere la cittadinanza a coloro che si sono formati in Italia, facendo del tema uno dei cavalli di battaglia per Forza Italia.
Claudio Descalzi critica le politiche europee su energia e ambiente
Durante l’evento, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha espresso preoccupazione per alcune scelte politiche europee in materia di decarbonizzazione, definendo alcune normative sull’industria automobilistica come “stupide e ridicole”. Descalzi ha denunciato una deriva ideologica dettata da una minoranza in Europa che danneggia l’industria.
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