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Tax credit, associazioni audiovisivo: Giuli ci incontri

100autori, ANAC, WGI, AIDAC e AIR 3: “Vanno risolti i problemi che stanno bloccando il nostro settore”. ANICA: “Bene rinvio Tar, ora confronto”

A seguito della recente pronuncia del Tar del Lazio in merito al ricorso dei decreti attuativi relativi alla legge sul tax credit, i lavoratori del cinema lanciano un appello unitario: il rischio, denunciano, è il collasso dell’intero settore. “Il ministro ci incontri e si aprano i tavoli di concertazione. Vanno risolti i problemi che stanno bloccando il nostro settore”. Lo chiedono 100autori (Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva), ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) WGI (Writers Guild Italia), AIDAC (Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi), AIR3 (Associazione Italiana Registi).

La decisione del Tar

“La decisione del Tar di accogliere i ricorsi presentati da numerose imprese di produzione – spiegano le associazioni a un’unica voce – determina un’incertezza totale nell’intero comparto dell’audiovisivo che da’ lavoro a decine di migliaia di persone che in questo momento per la maggior parte sono disoccupate e spinge autrici e autori a riproporre a voce ancora più  alta quanto vanno ripetendo da alcuni mesi: il tax credit è uno strumento fondamentale per favorire la produzione nazionale, ma per correggere le storture nel suo utilizzo vanno fatte scelte eque e ponderate che non penalizzino drasticamente una parte consistente della produzione italiana. Le criticità più volte segnalate sono state affrontate spesso in maniera insufficiente”.

La richiesta di un tavolo di concertazione con il ministro Giuli

“L’aver ignorato ogni richiesta di incontro con gli autori da parte del Ministro Alessandro Giuli non ha giovato al dialogo e non pone le basi per la risoluzione delle diverse questioni aperte. Le autrici e gli autori sono convinti più di prima che vadano riaperti immediatamente quei canali di interlocuzione necessari per un rapporto proficuo e costruttivo tra Istituzioni e categorie, rimettendo al centro il principio dell’eccezione culturale, il valore artistico dell’opera e soprattutto la responsabilità etica di tutti coloro che utilizzano le risorse pubbliche”.
In ragione di tutto ciò, quindi, spiegano le sigle, “100autori, ANAC, WGI, AIDAC e AIR 3 chiedono di poter incontrare quanto prima il Ministro per un confronto dialettico costruttivo e innanzitutto per prevedere l’immediata apertura di diversi tavoli di concertazione per affrontare tempestivamente i molteplici problemi che stanno bloccando un settore chiave per la vita culturale, democratica ed economica del Paese”.

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