Tennis, Djokovic si ritira: Sinner è il nuovo numero uno al monfo

Il tetto del mondo, Sinner, l’ha toccato un attimo dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros per infortunio. È un sogno, qualcosa di molto bello per l’Italia. Ma un successo non potrà cambiare la mia persona” dice Jannik Sinner

JANNIK SINNER, TENNISTA

Il ragazzo sceso dalla montagna, Jannik Sinner, ha conquistato la corona del tennis mondiale: è il nuovo sovrano. A 22 anni e quasi 10 mesi. “È un sogno, qualcosa di molto bello per l’Italia. Ma un successo non potrà cambiare la mia persona” dice Jannik. È storia. Di sport, di costume. Abbiamo realizzato un desiderio lungo più di cent’anni (da quando esiste una federazione italiana della racchetta), considerato da sempre solo una fervida, irrealizzabile, stupida fantasia di poveri bambini. Invece l’Italia si trova a cena questo clamoroso e delizioso pacchetto regalo.

La Scalata di Sinner: Da 1592 a Numero 1 del Mondo

L’epico viaggio di Jannik Sinner verso la vetta del tennis è una storia che ispira. Partito dal 1592° posto del ranking mondiale, il giovane altoatesino ha scalato ogni gradino con determinazione e talento, fino a raggiungere il numero uno.

Il Ritiro di Djokovic dal Roland Garros

Il tetto del mondo, Sinner, l’ha toccato un attimo dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros per infortunio. Quel ginocchio destro dolorante che l’ha fatto penare nel match di ieri vinto contro Francisco Cerundolo. Si tratterebbe di una lesione del menisco del ginocchio destro, dovrà sottoporsi a nuovi esami e valutare se sarà necessaria o meno l’operazione. Succede all’inizio di un giugno che ha finalmente dimenticato il freddo e la pioggia, succede a Parigi, e dove sennò? La città che da sempre ha ispirato i tennisti azzurri: negli Anni 60 Nicola Pietrangeli con il suo glamour, negli Anni 70 Adriano Panatta e il suo ciuffo da copyright (e non dimentichiamo gli Anni Duemila: Francesca Schiavone l’indomabile, la sorprendente Sara Errani).

Un Destino Segnato: La Storia di Sinner e il Roland Garros

Il destino non lascia mai nulla al caso, è al Roland Garros che doveva essere. Dove tutto è rosso. L’identikit del primo, storico, numero uno del mondo italiano, con i suoi capelli rossi, folti e ricci, fintamente ingovernabili. Longilineo, ventiduenne, altoatesino. A Jannik (gli daremo del tu per tutta la vita, sarà l’amico di tutti come se lo conoscessimo da sempre e sapessimo tutto di lui) non è servito vincere (non ancora…) il cosiddetto campionato del mondo della terra rossa.

Riflessioni sul Trionfo di Sinner

Jannik Sinner è più di un semplice atleta: è diventato un simbolo, un esempio di dedizione e perseveranza. Il suo trionfo è il risultato di un lavoro costante, di sacrifici e di una passione infinita per il tennis. Questo successo rappresenta una svolta storica per il tennis italiano e apre nuove prospettive per il futuro dello sport nel nostro paese.

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