Truffa del finto Crosetto, due indagati a Milano

L’indagine ha rivelato che la banda aveva preso di mira figure di spicco del panorama economico italiano, contattandole con l’intento di ottenere ingenti somme di denaro

crosettoL’inchiesta sulla frode condotta utilizzando l’identità del ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha portato ai primi due indagati. Secondo le informazioni emerse dalla Procura di Milano, i sospettati sarebbero cittadini stranieri. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Giovanni Tarzia e dal procuratore Marcello Viola, ha permesso di compiere importanti passi avanti grazie al lavoro dei carabinieri.

Uno dei risultati più significativi dell’inchiesta è stato il blocco di conti bancari nei Paesi Bassi, sui quali erano stati trasferiti ingenti somme di denaro frutto della truffa. Tra queste, quasi un milione di euro proveniente da Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, versato ai truffatori attraverso due bonifici.

La denuncia di Crosetto e il punto di svolta nelle indagini

Il 12 febbraio, gli inquirenti sono riusciti a individuare e congelare 950mila euro depositati su conti olandesi, un’operazione resa possibile grazie alla denuncia-querela presentata dallo stesso Crosetto. L’accusa principale contestata ai responsabili è quella di sostituzione di persona, reato che ha consentito ai truffatori di ingannare numerosi imprenditori italiani.

L’indagine ha rivelato che la banda aveva preso di mira figure di spicco del panorama economico italiano, contattandole con l’intento di ottenere ingenti somme di denaro. Tra le vittime del raggiro figurano importanti famiglie industriali come i Del Vecchio, i Beretta, gli Aleotti e i Caprotti, oltre all’imprenditore Marco Tronchetti Provera. L’inchiesta prosegue per individuare eventuali altri responsabili e ricostruire l’intera rete criminale dietro la sofisticata truffa.

 

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati