L’iniziativa riparte da Milano con un’installazione artistica che celebra il legame con le nostre radici familiari e la nostra storia genetica
Conoscere la propria storia familiare per prendersi cura della propria salute. È questo il messaggio centrale della campagna “Tumori eredo-familiari: conoscerli è il primo passo” di AstraZeneca e MSD per informare il pubblico sul ruolo che le mutazioni genetiche possono avere nello sviluppo di alcune neoplasie.
L’iniziativa, che negli ultimi anni ha raggiunto milioni di persone, riparte da Milano, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui tumori ereditari, in particolare quelli legati alle mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2. Tra il 5 e il 10% dei casi di tumore dipende infatti da specifiche mutazioni genetiche che possono essere trasmesse dai genitori ai figli, eppure molte persone non sono consapevoli del proprio rischio. Sapere di essere portatori di una mutazione dei geni BRCA1 e/o 2 consente per i soggetti sani di intraprendere percorsi di prevenzione; per chi ha già sviluppato la malattia, invece, conoscere il proprio stato mutazionale consente di accedere a terapie personalizzate.
Test genetici e prevenzione: un investimento per la salute
Ereditare una mutazione genetica non significa ereditare un tumore, ma avere un rischio maggiore di svilupparlo. Per il tumore al seno, ad esempio, il rischio nelle donne con mutazione BRCA1 è del 65%, mentre con mutazione BRCA2 è del 40%. Anche il tumore ovarico e il tumore alla prostata sono strettamente legati a queste alterazioni genetiche.
“La prevenzione è una strategia sostenibile, sia per il sistema sanitario che per i pazienti”, sottolinea Domenica Lorusso, Direttore di Ginecologia Oncologica Medica presso Humanitas San Pio X. “Meglio prevenire con i test genetici che curare tumori in stadio avanzato, sia in termini di qualità della vita che di sostenibilità economica”. Il tumore ovarico, in particolare, rappresenta una sfida complessa: “I sintomi sono spesso scambiati per disturbi gastrici, portando a diagnosi tardive. Troppi casi vengono scoperti solo al terzo o quarto stadio”, avverte Lorusso.
Secondo Giuseppe Curigliano, Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano, i dati confermano che “strategie di prevenzione attiva, come la mastectomia profilattica bilaterale, migliorano significativamente la sopravvivenza”. Curigliano evidenzia inoltre l’importanza di ampliare l’accesso ai test genetici: “Dovremmo arrivare a un ‘universal testing’, non solo per chi è considerato a rischio, ma per tutti. L’unico ostacolo attuale è rappresentato dai limiti di budget”.
Tumore alla prostata e mutazione genetica
Se il tema dei tumori ereditari è spesso associato alle donne, anche gli uomini sono coinvolti. Il tumore alla prostata colpisce ogni anno circa 40.000 uomini in Italia, e il test genetico gioca un ruolo cruciale nell’identificare i pazienti che potrebbero trarre il massimo beneficio da trattamenti mirati. “Avere un profilo molecolare dettagliato è essenziale per capire la gravità della malattia e personalizzare la cura”, spiega Giuseppe Procopio, Direttore del Programma Prostata presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “Abbiamo a disposizione più trattamenti di quanti riusciamo a utilizzare in modo ottimale. La genetica è fondamentale per scegliere la strategia migliore e migliorare non solo la sopravvivenza, ma anche la qualità della vita dei pazienti”.
L’arte al servizio della scienza: l’installazione “Legami Unici”
Per rafforzare il messaggio della campagna, presso BAM – Biblioteca degli Alberi Milano è stata inaugurata l’installazione artistica “Legami Unici”, realizzata da Francesca Pasquali. L’opera, visibile fino al 9 marzo, rappresenta simbolicamente il legame tra il nostro patrimonio genetico e la nostra storia familiare. “Gli alberi del parco sono avvolti da filamenti riciclati, una metafora delle connessioni che ci legano al passato e al futuro”, spiega l’artista. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Radici – Adotta la tua Foresta @BAM”, dedicato alla tutela del patrimonio botanico del parco e della città.
Un messaggio forte per la prevenzione
La campagna di informazione di AstraZeneca e MSD si avvale del sostegno di Acto Lombardia, aBRCAdabra, Europa Donna, Loto, Europa Uomo, Fondazione Mutagens, Salute Donna, Associazioni impegnate nella sensibilizzazione delle più importanti patologie oncologiche.
Dopo aver raggiunto milioni di persone attraverso iniziative online e offline, la campagna continua a diffondere il suo messaggio: conoscere il proprio rischio genetico è il primo passo per proteggere la propria salute e quella della propria famiglia.
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