In occasione dell’omaggio a Mario Monti, all’ Università Bocconi di Milano, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato come l’Italia abbia raggiunto numerosi traguardi grazie al Next Generation Eu e aperto ad una nuova via per la riduzione del debito comunitario
di Gautier Talarico
“Ti ho sentito spesso spiegare che l’Europa è forte quando l’Italia è forte, e viceversa. Sei stato fautore e architetto di riforme qui in Italia, per modernizzare il paese e rafforzare il suo posto come seconda potenza industriale europea. E allo stesso tempo, sei stato un sostenitore e un architetto delle riforme anche in Europa. Perché hai sempre creduto che l’Europa dovesse cambiare per stare al passo con un mondo che cambia. Oggi l’Italia è più europea, e c’è più Italia in Europa”, queste le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo intervento per omaggiare Mario Monti al termine della sua presidenza all’Università Bocconi di Milano.
Un saluto al senatore a vita Mario Monti, che passa il testimone di presidente dell’ateneo milanese ad Andrea Sironi. Tra i presenti i ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell’Università, Anna Maria Bernini, gli ex premier Giuliano Amato e Romano Prodi, l’amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Ursula von der Leyen ha proseguito ricordando i traguardi raggiunti dall’Italia con il Recovery Plan. “Il Next Generation EU e l’Italia sono una coppia perfetta. L’Italia sta ricevendo più di 190 miliardi di euro per investimenti e riforme. Quasi 67 miliardi di euro sono già stati consegnati all’Italia. E il loro impatto sta iniziando a essere molto visibile. So, per esempio, la Bocconi e altre tre università milanesi hanno appena lanciato un progetto chiamato Musa per la rigenerazione urbana, finanziato da Next Generation EU. State mobilitando 700 ricercatori e unendo le forze con 20 aziende private, dal settore energetico al farmaceutico e l’industria dei chip. E insieme disegnerete la città del futuro, alimentato da energia pulita e con trasporti puliti per tutti, che ospiterà aziende ad alta tecnologia e creerà nuovi posti di lavoro. Sono molto orgogliosa che l’Europa sta investendo in questo ambizioso progetto”.
Ma non solo la cultura, grazie al piano europeo, ha sottolineato von der Leyen, ” sono state promosse alcune riforme cruciali che gli italiani attendevano da decenni. Uno di questi è la riforma della pubblica amministrazione. E so che alcuni professori della Bocconi sono stati strettamente coinvolti nella sua nascita. Ma anche riforme per ridurre i ritardi di pagamento e la burocrazia per le piccole imprese o l’accelerazione delle procedure per le energie rinnovabili. Come dici tu, Mario: Le riforme sono il motore dell’economia italiana. Possono davvero aumentare la vostra ripresa”.
L’intervento della presidente della Commissione europea non poteva prescindere da un accenno alla crisi energetica e ai rincari delle materie prime. “Stiamo lavorando all’acquisto in comune del gas perché, se andiamo insieme sui mercati, possiamo ottenere tutti prezzi migliori. E abbiamo proposto un meccanismo di correzione del mercato, il cosiddetto price cap. L’Italia lo ha chiesto fin dall’inizio. Grazie Italia, per questo. Eviterà aumenti eccessivi dei prezzi, tagli manipolativi e speculazioni. E gli Stati membri stanno ora discutendo su come adattarlo a tutta l’Europa”. Von der Leyen ha anche ricordato che “l’Italia è uno dei Paesi più colpiti dal ricatto del gas della Russia. Putin ha tagliato le sue esportazioni di gasdotto verso l’Europa dell’80% in otto mesi. Ma siamo riusciti a compensare. E l’Italia è un esempio perfetto. Prima importavi il 40% del tuo gas dalla Russia, e ora quella quota è scesa a circa il 10%, grazie a uno sforzo impressionante per diversificare la tua fornitura. I depositi europei sono stati riempiti al 96% all’inizio di novembre. Ciò significa che siamo al sicuro per questo inverno”.
La presidente dell’esecutivo comunitario ha, inoltre, aperto ad una nuova via per la riduzione del debito comunitario. “Vogliamo dare ai governi nazionali maggiore flessibilità nel loro percorso di riduzione del debito, per aprire lo spazio agli investimenti strategici. Gli obiettivi di Maastricht non cambiano. Quello che cambia è come ci arriviamo. Ci sarà un quadro europeo comune, in cui gli Stati membri elaboreranno un piano per raggiungere una riduzione graduale del debito pubblico, dove investimenti e riforme vanno di pari passo. Ci sarà più libertà di investire, ma anche più controllo sui progressi, una volta concordato il piano, applicazione rigorosa. Con questa proposta, potremmo superare un decennio di dibattiti controversi sulla nostra governance economica. È una governance economica che funziona per l’Europa, perché funziona per tutti gli Stati membri”, ha sottolineato Ursula von der Leyen.
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