L’operazione militare terrestre Northern Arrow inaugurata lunedì sera nel Libano del sud dalla 98ma Divisione dell’esercito israeliano insieme ai Paracadutisti e alla 7ma Brigata, mira a distruggere basi e infrastrutture Hezbollah che “potrebbero essere utilizzata per minacciare i cittadini israeliani” ed è dunque “in linea con il diritto di Israele difendere i propri cittadini e di riportare i civili nelle loro case in sicurezza”. Lo ha dichiarato a Times of Israel un portavoce del consiglio alla Sicurezza nazionale americano, precisando che gli Stati Uniti sono consapevoli del fatto che “l’espansione della missione può essere un rischio” e ne continueranno “a discutere con gli israeliani” e concludendo che “una risoluzione diplomatica è l’unico modo per raggiungere stabilità e sicurezza durature lungo il confine tra Israele e Libano”.
Il presidente Joe Biden, dal canto suo, rispondendo alle domande dei giornalisti della Casa Bianca si è limitato ad affermare di “ essere al corrente” del fatto che Israele stesse pianificando un’incursione contenuta nel sud del Libano e di auspicarne uno stop.
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