Usa: Trump da il via i dazi all’import da Canada, Cina e Messico

L’Unione Europea ha dichiarato che sarà pronta a difendere i propri interessi qualora la politica sui dazi Usa di Trump coinvolgesse anche i Paesi membri

dazi usa
DONALD J. TRUMP PRESIDENTE USA

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ufficialmente inaugurato una politica commerciale protezionistica che prevede dazi Usa del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 10% su quelle cinesi. Nonostante il crollo dei mercati azionari, con il Dow Jones in flessione dello 0,78%, il Nasdaq in calo dello 0,46% e lo S&P 500 sceso dello 0,57%, Trump ha dichiarato che questa scelta renderà gli Stati Uniti “molto ricchi e forti”, minimizzando le preoccupazioni finanziarie.

Canada e Cina in allerta: misure di ritorsione

Ottawa si sta già muovendo per rispondere alla sfida commerciale americana. Chrystia Freeland, ex vicepremier e candidata alla leadership del Partito Liberale, ha annunciato la possibilità di imporre dazi del 100% su tutte le importazioni di vino, birra e alcolici statunitensi, oltre che sui veicoli Tesla. La Freeland ha sottolineato la necessità di adottare contromisure “chirurgiche e mirate” per proteggere l’economia canadese.

La Cina, inizialmente oggetto della minaccia di dazi al 60%, sembra aver ottenuto un parziale dietrofront dagli Stati Uniti. Tuttavia, gli analisti prevedono che Pechino potrebbe resistere meglio del previsto, grazie alla crescente autosufficienza in settori strategici. He Yadong, portavoce del Ministero del Commercio cinese, ha già ammonito che una guerra commerciale danneggerebbe entrambe le economie, oltre a destabilizzare il commercio globale. Mao Ning, del Ministero degli Esteri cinese, ha ribadito la volontà di difendere con fermezza gli interessi nazionali.

Preoccupazioni in Europa e allarme economico in Messico

L’Unione Europea ha dichiarato che sarà pronta a difendere i propri interessi qualora la politica sui dazi Usa di Trump coinvolgesse anche i Paesi membri. Un portavoce della Commissione Europea ha confermato la linea di fermezza già espressa dalla presidente Ursula von der Leyen e dal commissario al Commercio Maros Sefcovic.

In Messico, invece, l’economia rischia di essere duramente colpita. Alfredo Coutiño, analista di Moody’s Analytics, ha previsto che una tariffa al 20% potrebbe far crollare la crescita economica dello 0,3% rispetto all’1,3% previsto per il 2024. Se la tariffa al 25% rimanesse in vigore per tutto l’anno, il Paese potrebbe affrontare una recessione con una contrazione economica tra l’1,5% e il 2%. Moody’s stima inoltre che circa 740 miliardi di dollari di flussi commerciali potrebbero essere interrotti.

Le critiche del Wall Street Journal alla politica dei dazi Usa

Anche la stampa statunitense ha manifestato un forte scetticismo riguardo alla strategia commerciale di Trump. Il Wall Street Journal ha definito l’iniziativa “la più stupida guerra commerciale della storia”, evidenziando come l’inosservanza degli accordi internazionali da parte degli Stati Uniti possa scoraggiare futuri trattati commerciali, anche con Paesi alleati. Secondo il quotidiano, Trump potrebbe proclamare una vittoria simbolica in caso di concessioni minime, ma se la guerra tariffaria nordamericana continuerà, verrà ricordata come una delle scelte più insensate della storia economica moderna.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati