Vertice a Londra sull’Ucraina. Il fronte Ue tra crepe e scricchiolii

Intorno al tavolo imbandito dagli inglesi oggi siederanno con il convitato Zelensky accolto a braccia aperte da Starmer, Francia, Germania, Italia, Danimarca, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania e Canada, oltre al ministro degli Esteri turco e ai vertici delle istituzioni europee e della Nato

 

Nell’imminenza del vertice di Londra sulla crisi ucraina, convocato per oggi dal premier britannico Keir Starmer a Lancaster House, appaiono sempre più evidenti gli scricchiolii e le tensioni tra i partner della Ue. Crepe profonde cominciano a minare la compattezza del fronte che appoggia Kiev.
L’effetto del match andato in onda l’altra sera alla Casa Bianca tra il presidente Donald Trump e il presidente Voladymir Zelenzky, che in primo momento è sembrato far pendere l’ago della bilancia del vecchio continente a favore dell’Ucraina, è scemato visibilmente dopo che alcuni leader si sono fatti i conti su quanto costerebbe sostenere da soli senza Washington la battaglia già perduta di Kiev contro Mosca al di là dell’orgoglio pervicacemente ostentato nello studio ovale dal leader ucraino.

Intorno al tavolo imbandito dagli inglesi oggi siederanno con il convitato Zelensky accolto a braccia aperte da Starmer, Francia, Germania, Italia, Danimarca, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania e Canada, oltre al ministro degli Esteri turco e ai vertici delle istituzioni europee e della Nato. L’obiettivo è quello di trovare una strategia comune per sostenere Kiev e rafforzare la sicurezza dell’Europa, che si trova per la prima volta da ottant’anni senza la garanzia della protezione statunitense.

Ma c’è già chi ha messo le mani avanti. segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha già abbondantemente dichiarato di aver chiesto al presidente ucraino di “ricucire” il suo rapporto con Donald Trump, dopo il loro durissimo scontro alla Casa Bianca.

La premier italiana Giorgia Meloni, pressata dalla Lega di Matteo Salvini che tifa per Trump contro Zelensky. ha diplomaticamente lanciato la proposta di un vertice urgente che riconduca sulla via del dialogo Europa e Stati Uniti. La presidente del Consiglio, prima del vertice, ha anche  avuto un incontro bilaterale a Downing Street con il suo collega britannico Starmer.

Ci sono poi l’ungherese Viktor Orbán e lo slovacco Robert Fico, che si sono apertamente schierati con Washington. E infine c’è il presidente francese Emmanuel Macron, che se in primo momento ha invocato con forza l’unità europea, ha subito dopo cominciato a ventilare la possibilità anche lui di riavviare il dialogo con Trump. Ma staremo a vedere

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