Arte: a Palazzo Brancaccio in mostra Talismano, le opere blu di Alessandro Sarra

di Claudio Libero Pisano*

Costruire superfici, aprire varchi, creare argini. Tutto questo restituiscono le nove grandi tele che Alessandro Sarra presenta con Talismano, il suo ultimo progetto, nato per le sale di Palazzo Brancaccio.

Una ricerca la sua che prosegue da tempo, concentrata sull’attenzione stratificata del colore.

In questo caso l’artista compie un passo successivo e sposta sorprendentemente l’attenzione dalla superficie pittorica a quanto c’è dietro, sotto.

Un’operazione complessa che sposta lo sguardo sulla tela, non solo sulla sua preparazione standard ma sulla possibilità di creare un percorso fisico e materico al colore che successivamente occuperà la superficie.

Arare la tela e suggerire al colore un percorso. La pittura è fatta di stratificazioni, sovrapposizioni nelle quali il colore completa il perimetro del telaio. Davanti a queste opere va impiegato uno sguardo attento alla costruzione dell’opera.

La pittura più vera in questo caso è in tutto quanto c’è prima, in un processo che finora è stato catalogato unicamente come tecnico. Qui la preparazione è già la pittura. Le nove grandi tele di Talismano sono anche un omaggio allo spazio che le ospita, alla sua storia come spazio museale.

Il blu, scelto come unico colore del progetto, assume delle forme che suggeriscono iconografie antiche. Il blu oltremare puro diventa una promessa benefica, da riconoscere nello spazio imponente dei dipinti.

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