Zelensky denuncia nuovi attacchi da parte dell’esercito russo, mentre il Cremlino nega e accusa Kiev di aver violato il cessate il fuoco. Sfumano le speranze di una tregua più lunga
La Pasqua non ha portato la pace in Ucraina. Nonostante le dichiarazioni di Vladimir Putin su una breve tregua per le festività ortodosse, il conflitto non ha conosciuto soste. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le forze russe hanno continuato a colpire diverse aree del paese, mantenendo alto il livello di violenza sul campo. Attraverso un messaggio pubblicato sui social, Zelensky ha accusato Mosca di voler creare solo un’illusione di cessate il fuoco, mentre in realtà le offensive sarebbero proseguite senza sosta.
L’intensità degli scontri sul fronte orientale
Zelensky ha diffuso anche un rapporto aggiornato dal comandante in capo Syrskyi, che fotografa la situazione al fronte fino alle ore 16. Secondo i dati forniti, nelle prime ore della giornata si sarebbero registrati 46 attacchi da parte delle truppe russe, accompagnati da 901 bombardamenti, di cui ben 448 condotti con armi pesanti. L’uso di droni FPV, inoltre, avrebbe superato i 400 casi, a testimonianza di una guerra sempre più tecnologica e mirata. L’area più colpita, in questa Pasqua di sangue, è stata quella di Pokrovsk, ma anche le regioni di Donetsk, Siversk e Kursk hanno subito pesanti pressioni da parte dell’esercito russo.
Il Cremlino respinge le accuse: “Colpa dell’Ucraina”
Dalla Russia la risposta non si è fatta attendere. Il ministero della Difesa ha diffuso una nota in cui afferma che l’esercito russo ha rispettato le direttive di Putin, mantenendo le proprie posizioni e sospendendo le operazioni offensive. Al contrario, Mosca accusa le forze armate ucraine di aver approfittato della tregua per lanciare attacchi in direzione degli insediamenti di Sukhaya Balka e Bogatyr, situati nella regione della Repubblica Popolare di Donetsk. Secondo il Cremlino, Kiev avrebbe violato unilateralmente la tregua festiva, mettendo a rischio qualsiasi possibilità di de-escalation.
Zelensky propone una tregua estesa, ma Mosca chiude la porta
Nonostante il clima teso, il presidente ucraino ha rilanciato l’idea di prolungare la tregua pasquale per almeno 30 giorni, nel tentativo di avviare un dialogo o quantomeno una pausa significativa nei combattimenti. Tuttavia, la proposta sembra destinata a cadere nel vuoto. Il Cremlino, attraverso le parole del diplomatico Rodion Miroshnik, ha espresso profondo scetticismo: “Non esiste un precedente di cessate il fuoco duraturo e credibile. Non ci sono le condizioni per credere che l’Ucraina possa mantenerlo”.
Una pace ancora lontana
La speranza di una vera tregua pasquale si è dunque infranta contro la realtà di un conflitto che continua a mietere vittime e a distruggere intere comunità. Le parole e le promesse sembrano lontane dalla linea del fronte, dove ogni giorno si combatte una guerra che non accenna a fermarsi.
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