Auditel-Censis, il rapporto mostra che il 90,4% degli italiani ha un accesso ad internet

di Mario Tosetti

Internet ha rivoluzionato il mondo e continua rivoluzionare anche il modo di concepire l’entertainment. Cresce la domanda di film fruibili online, è in esponenziale crescita l’utilizzo di tutte le piattaforme che trasmettono contenuti televisivi quali Netflix o Amazon Video che sono visibili tanto da smart tv quanto da ogni apparecchio connesso ad internet. La media emersa dal rapporto  Auditel-Censis “L’Italia multiscreen, dalla smart tv allo schermo in tasca. Così il Paese corre verso il digitale”, presentato questa mattina al Senato, mostra il quadro di un’Italia sempre più connessa. Sono 120 milioni gli schermi posseduti, una media di cinque per famiglia.

In particolare dal rapporto emerge che il 90,4% delle famiglie ha un accesso ad internet con un incremento del 3,9% rispetto al 2019. Tra questi, coloro che possiedono una connessione sia fissa che mobile sono il 59,4%, in aumento del 6,2% rispetto a prima della pandemia. Nel 2021 gli italiani detengono oltre 43 milioni di  apparecchi televisivi (+1,0% dal 2019), mentre gli smartphone rispetto al 2019 sono aumentati 8,9% dal 2019 e ammontano ad oltre 48 milioni. Aumenta anche il numero dei pc collegati (quasi 20 milioni) e dei tablet (7 milioni e 700 mila). Quasi quattro milioni di individui utilizzano la Smart Tv per navigare in internet e oltre 22 milioni per attivare le applicazioni on demand.

In occasione della presentazione del documento il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ha spiegato: “Dal Rapporto Auditel-Censis emergono  la centralità della TV nel processo di trasformazione del Paese in chiave digitale; una crescente adesione alla banda larga, che si configura sempre più come bene di prima necessità e non più accessorio; un ulteriore aumento delle dotazioni (in particolare degli smartphone e della smart TV) che innalza il numero degli schermi connessi al picco di circa 120 milioni; infine, si confermano nuovi e sempre più radicati comportamenti di visione e nuovi mix nella scelta dei contenuti TV, generati dall’ampliamento dell’offerta free e pay”.

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