Automotive, nel 2023 la carenza di semiconduttori ha prodotto una perdita di 2,6 milioni di veicoli

La tendenza sembra però avere i giorni contati. I grandi colossi spinti dagli incentivi di Usa e Ue, finalizzati anche a contrastare l’avanzata della Cina, stanno investendo per la realizzazione di nuovi impianti di chip in Usa e in Europa

di Carlo Longo

La carenza di semiconduttori sta mettendo in crisi l’industria dell’automotive. Sebbene la situazione sembri avere dei margini di miglioramento la previsione delle vendite è stata notevolmente abbassata. Nel dettaglio la previsione di perdita per il 2023 è di 2,6 milioni di veicoli stimati.

Tuttavia, nel tentativo di arrestare questo trend negativo i produttori di chip in tutto il mondo stanno investendo per creare nuovi impianti di produzione spinti anche dai sussidi e dagli incentivi disposti da Ue e Usa finalizzati, tra le altre cose, a contrastare l’avanzata della Cina.

Ad esempio la Commissione europea ha stanziato 15 miliardi per progetti di semiconduttori pubblici e privati entro il 2030, mentre l’amministrazione Biden ha approvato nel luglio 2022 il Chips Act, così da rendere disponibili sussidi per oltre 52 miliardi di dollari.

Tra i grandi produttori occidentali spicca Intel che ha fatto sapere di avere in cantiere un sito da 20 miliardi in Ohio, mentre altri due stabilimenti in Arizona li ha realizzati nel 2021. Anche la fonderia di Taiwan TSMC ha annunciato che a dicembre investirà 40 miliardi di dollari per realizzare un impianto di produzione di chip in Arizona che dovrebbe essere operativo nel 2024. La Micron Technology ha reso noto, inoltre, un investimento di oltre 100 miliardi di dollari nei prossimi vent’anni per la realizzazione di un complesso dedicato ai chip nello stato di New York.

Intel investirà, poi, anche in Europa. E’ previsto un investimento di oltre 30 miliardi di euro per la realizzazione di due impianti per la produzione di chip in Germania a Magdeburgo. Per questa operazione il colosso Usa riceverà 10 miliardi di sussidi da Berlino.  Intel sembrerebbe pronta ad investire anche in Italia, mentre la scorsa settimana ha annunciato che un nuovo impianto di assemblaggio di semiconduttori del valore di 4,6 miliardi di dollari sarà realizzato in Polonia.

La tedesca Infineon, intanto, realizzerà un impianto  di semiconduttori da 5 miliardi di euro a Dresda Anche la franco-italiana STmicroelectronics è intenzionata a realizzare   impianto di wafer di carburo di silicio da 730 milioni di euro in cinque anni.

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