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di Carlo Longo
“Qualsiasi adeguamento dei tassi di interesse di riferimento della Bce avverrà in un momento successivo rispetto al termine degli acquisti netti nel quadro del PAA e sarà graduale”, così si legge nel nel Bollettino economico della Banca Centrale europea e conferma, in sostanza, che il rialzo dei tassi non sarà immediato dopo la fine degli acquisti. In precedenza, la Bce aveva sempre indicato che la stretta ai tassi d’interesse sarebbe avvenuta subito dopo la fine degli acquisti netti, che nel Bollettino è prevista nel terzo trimestre 2022, a patto che le prospettive d’inflazione non si indeboliscano.
Il documento sottolinea, inoltre, come le contingenze storiche potrebbero ulteriormente influire sui tassi d’interesse e l’inflazione. “La guerra russo-ucraina amplifica notevolmente l’incertezza. I rischi estremi al ribasso derivanti da un ulteriore inasprimento delle tensioni potrebbero essere significativi e compromettere la ripresa mondiale, alimentando al contempo le pressioni inflazionistiche”, scrive la Bce aggiungendo poi che “il futuro corso della pandemia continua a rappresentare un importante fattore di rischio per lo scenario di base delle proiezioni relative all’economia mondiale”.
A proposito dell’impatto della guerra “le politiche di bilancio devono continuare a essere in grado di reagire rapidamente in funzione dell’evolvere della situazione. La disponibilità a ricorrere a misure di bilancio non è in contraddizione con l’esigenza di una credibile normalizzazione dei conti pubblici nel medio termine”, sottolinea la Bce.