Brexit, l’Ue propone un piano per facilitare la circolazione degli under 30 tra i due blocchi

L’offerta europea non riguarda solo la semplificazione dei visti, ma include anche un programma che consentirebbe ai giovani tra i 18 e i 30 anni di spostarsi liberamente tra il Regno Unito e l’UE per quattro anni, senza bisogno di visto

Keir Starmer, leader del Partito Laburista e primo ministro britannico, è chiamato a prendere decisioni cruciali in merito alle relazioni post-Brexit tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Bruxelles ha avanzato una proposta per facilitare la circolazione dei giovani tra i due blocchi, un’iniziativa che potrebbe testare le reali intenzioni di Starmer di “resettare” i rapporti con l’Europa, come affermato sin dalla sua elezione. La proposta prevede la facilitazione dei visti e agevolazioni per gli studenti europei nel Regno Unito, come il pagamento di tasse universitarie ridotte, un regime simile a quello precedente alla Brexit.

Il nodo dell’immigrazione giovanile

L’offerta europea non riguarda solo la semplificazione dei visti, ma include anche un programma che consentirebbe ai giovani tra i 18 e i 30 anni di spostarsi liberamente tra il Regno Unito e l’UE per quattro anni, senza bisogno di visto. Questo metterebbe Starmer in una posizione difficile, dato che la libera circolazione è uno dei temi più delicati legati alla Brexit. Bruxelles, secondo quanto riportato dai media britannici, sembra considerare questa proposta una condizione per negoziare su altri fronti, come il commercio e la sicurezza.

Reazione di Starmer e del Regno Unito

Sebbene Starmer si sia dichiarato favorevole a facilitare gli scambi giovanili con alcuni Paesi europei, è improbabile che accetti la proposta dell’UE nella sua totalità. Il governo britannico sembra preferire accordi bilaterali con alcuni Stati membri (come Italia e Spagna) piuttosto che con tutti i Paesi UE, evitando flussi massicci da nazioni come Romania e Bulgaria, che furono centrali nella narrativa Brexit.

Sfide politiche per Starmer

Starmer si trova in una situazione complessa. Da un lato, è sempre stato un europeista convinto, ma dall’altro deve bilanciare le aspettative degli elettori britannici, che hanno votato per limitare la libera circolazione delle persone con la Brexit. L’immigrazione, in particolare quella illegale, è uno dei temi più delicati per il suo governo. Nonostante abbia cancellato le deportazioni in Ruanda, Starmer deve dimostrare di avere una strategia efficace per affrontare l’immigrazione.

Possibili sviluppi

È molto probabile che Starmer rigetti la proposta dell’UE, seguendo le orme del suo predecessore Rishi Sunak, che aveva già respinto una proposta simile. Il motivo principale è l’equilibrio tra l’immigrazione legale e illegale, un tema che ha visto nel 2023 un record di 600.000 arrivi netti nel Regno Unito. Accettare la proposta europea rischierebbe di essere percepito come un’apertura a nuovi flussi di giovani europei, un messaggio difficile da gestire per un governo che ha fatto della limitazione dell’immigrazione un punto centrale del suo programma.

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