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Cina, alluvioni apocalittiche continuano incessanti ad abbattersi nella regione dell’Henan

di Corinna Pindaro

Disastri, inondazioni e alluvioni hanno sconvolto il Centro Europa arrecando danni e vittime in Germania, Belgio e Paesi Bassi. Dall’altra parte del mondo,  in Cina, si avvertono con forza le conseguenze del cambiamento climatico.  Non si hanno ancora a disposizione i bollettini ufficiali dei morti dovuti alle inondazioni che si sono abbattute nella provincia della Cina Centrale nella valle del Fiume Giallo, ma solo nella capitale, Zhengzhou, si parla di decine di vittime. Immagini apocalittiche si susseguono incessantemente. Si pensi ai dodici cittadini deceduti dopo che l’acqua è penetrata nei vagoni della metropolitana, sommergendo i passeggeri. Il numero dei dispersi è ancora da calcolare, mentre la autorità hanno alzato l’allerta al livello 1, il più alto possibile. Sono ben 31 le contee e distretti dello Henan che stanno vivendo una vera e propria catastrofe dovuta alla minaccia dei fiumi in piena e delle dighe che potrebbero non reggere la pressione dei corsi d’acqua ingrossati a causa delle piogge cadute dalle 18 di domenica fino alla mezzanotte di martedì 20 luglio.

Nella sola città di  Zhengzhou  si stima che si siano riversati al suolo oltre  449 mm di acqua. La città p nel panico, il trasporto pubblico è sospeso, ci sono oltre 160 treni in disuso. A risentire della tragedia non solo le infrastrutture ma, anche, l’economia  si parla di danni a circa 20mila ettari di colture, una delle principali fonte di sostentamento della popolazione.

Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato: “La situazione del controllo delle inondazioni è estremamente grave” invitando le autorità e i soccorritori locali a dare massima priorità alla sicurezza della vita delle persone e dei loro beni. Sempre nello Henan, ma nei pressi di Luoyang, città con circa sette milioni di abitanti,a causa delle incessanti piogge preoccupa non poso la tenuta della diga Yihetan che, secondo quanto detto dall’esercito cinese “C’è il rischio di crollo in qualsiasi momento”.

Le condizioni di salute delle persone sono rese precarie dalla tenuta delle strutture ospedaliere. Un ospedale con 7 mila pazienti è rimasto senza energia elettrica e un numero imprecisato di vittime. Le autorità locali hanno detto che una calamità naturale di questo tipo si ripete “una volta ogni mille anni”, tuttavia occorre tenere presente cha la quantità di pioggia rilevata a Zhengzhou in soltanto un’ora – 624 millimetri dalle 16 alle 17 di martedì 20 luglio – ha infranto qualsiasi record di rilevazione precedente. Secondo l’esercito cinese occorre che la popolazione si prepari  a resistere ancora qualche giorno perchè “tempeste gravi o estremamente gravi” continueranno ad abbattersi sullo Henan.

Secondo le analisi degli esperti,  i fattori che contribuiscono alle inondazioni sono tanti e diversi, tuttavia non si può prescindere da quello che è un fattore certamente determinante:  il riscaldamento dell’atmosfera aumenta la probabilità di precipitazioni estreme. Nella regione dell’Henan, vi è inoltre una situazione particolare dovuta al bacino del fiume Giallo, da cui  si sviluppa un importante sistema di canali e sistemi fluviali artificiali. Secondo l’analisi degli scienziati la diffusa costruzione di dighe, in una zona già soggetta ad alluvioni, avrebbe aggravato i problemi del cambiamento climatico. A questi due elementi si aggiungerebbe, per questa specifica calamità naturale, che si è abbattuta a fine luglio, un fenomeno meteorologico che si è verificato al largo della Cina negli scorsi giorni. Il flusso d’aria del tifone In-Fa che ha colpito un’area di alta pressione subtropicale nel Pacifico settentrionale-occidentale. In questo modo, si è venuto a determinarsi  un flusso d’aria che ha trasportato grandi quantità d’acqua atmosferica verso lo Henan.

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